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Impianto rifiuti a San Ginesio, la minoranza chiede chiarimenti. Sarà un consiglio comunale "caldo"

Mercoledì, 03 Luglio 2019 15:19 | Letto 1656 volte   Clicca per ascolare il testo Impianto rifiuti a San Ginesio, la minoranza chiede chiarimenti. Sarà un consiglio comunale "caldo" Si preannuncia “infuocato” il consiglio comunale previsto a San Ginesio nella giornata di domani (giovedì 4 luglio). Al centro del dibattito dell’assise comunale i chiarimenti circa i fatti inerenti la Delibera di Giunta n. 71 dello scorso 22 giugno con cui è stato dato incarico al Responsabile dell’Area Tecnica di predisporre gli atti necessari all’adozione di una Variante al Piano Regolatore “volta a vietare la realizzazione di nuovi insediamenti produttivi destinati ad attività insalubri di prima classe, anche su aree all’uopo già destinate”. Sembra chiaro il riferimento alla questione dell’impianto di trattamento rifiuti che la società Gea Italiana srl, il cui legale rappresentante e amministratore è il consigliere di maggioranza ed ex componente della Giunta Ciabocco Alessio Costantini, vorrebbe costruire nel territorio ginesino, precisamente tra le località Cerreto e Santa Croce. Proprio a seguito delle obiezioni sollevate al riguardo, nel corso di un’assemblea pubblica tenutasi a metà dello scorso mese di giugno, dal Comitato per la tutela dell’Alta Valle del Fiastrella, lo stesso Costantini aveva rimesso al sindaco le deleghe all’Ambiente e ai rapporti con il Cosmari che gli erano state conferite, spiegando che “nessun progetto era stato presentato dalla Gea Italiana srl” e che nel caso fosse stato presentato il sindaco sarebbe stato subito informato. Dai consiglieri di opposizione Riccucci, Taccari, Nardi e Sclavi giunge, invece, una lettera che racconta un’altra storia. Una comunicazione con le firme dell’avvocato Filippucci (legale della Gea Italiana srl) e dello stesso Costantini, è stata ricevuta dal sindaco Ciabocco e protocollata lo scorso 25 giugno nella quale non soltanto si parla di un progetto per un impianto di rifiuti da realizzare a Santa Croce e si fa menzione anche di riunioni avvenute con l’amministrazione comunale, ma si fa presente anche che “qualora si intenda perseguire l’intenzione di ostacolare il legittimo utilizzo dell’area produttiva acquistata dalla Gea Italiana srl mediante improbabili varianti al PRG o in altri modi parimenti illegittimi, la Gea Italiana provvederà a tutelare in ogni sede giudiziaria i propri diritti e interessi”. Ecco, dunque, la preoccupazione dei consiglieri di minoranza che definiscono gravissima la questione “in quanto disegnerebbero un panorama politico in cui gli amministratori di San Ginesio non si sarebbero opposti alla realizzazione di un impianto di trattamento rifiuti tra Cerreto e Santa Croce. Gravissime perché vedrebbero un consigliere comunale con deleghe all’Ambiente e al Cosmari presentare al proprio Comune un progetto di impresa in palese conflitto con il proprio ruolo e in evidente contraddizione con il “Piano della bellezza” che costituiva uno dei punti qualificanti del programma elettorale della lista “San Ginesio Rinasce”, tradendo quindi il mandato che tanti ginesini gli avevano conferito” In conseguenza di ciò la stessa minoranza consiliare chiede al sindaco Ciabocco e all’intera maggioranza “assoluta e totale chiarezza sulla questione nella seduta del Consiglio comunale, spiegando se questi incontri sono effettivamente avvenuti, chi ne ha preso parte, quali sono stati i termini della discussione. La predisposizione di una delibera di Giunta tesa a contrastare tale progetto non è sufficiente a chiarire gli aspetti di una questione a dir poco preoccupante. I cittadini devono sapere cosa sta succedendo e cosa è successo negli ultimi mesi, devono conoscere la verità”. Il primo cittadino non commenta e l’attesa di tutti è per gli esiti della riunione del consiglio comunale che, come detto, si preannuncia piuttosto calda.
Si preannuncia “infuocato” il consiglio comunale previsto a San Ginesio nella giornata di domani (giovedì 4 luglio). Al centro del dibattito dell’assise comunale i chiarimenti circa i fatti inerenti la Delibera di Giunta n. 71 dello scorso 22 giugno con cui è stato dato incarico al Responsabile dell’Area Tecnica di predisporre gli atti necessari all’adozione di una Variante al Piano Regolatore “volta a vietare la realizzazione di nuovi insediamenti produttivi destinati ad attività insalubri di prima classe, anche su aree all’uopo già destinate”. Sembra chiaro il riferimento alla questione dell’impianto di trattamento rifiuti che la società Gea Italiana srl, il cui legale rappresentante e amministratore è il consigliere di maggioranza ed ex componente della Giunta Ciabocco Alessio Costantini, vorrebbe costruire nel territorio ginesino, precisamente tra le località Cerreto e Santa Croce.
Proprio a seguito delle obiezioni sollevate al riguardo, nel corso di un’assemblea pubblica tenutasi a metà dello scorso mese di giugno, dal Comitato per la tutela dell’Alta Valle del Fiastrella, lo stesso Costantini aveva rimesso al sindaco le deleghe all’Ambiente e ai rapporti con il Cosmari che gli erano state conferite, spiegando che “nessun progetto era stato presentato dalla Gea Italiana srl” e che nel caso fosse stato presentato il sindaco sarebbe stato subito informato. Dai consiglieri di opposizione Riccucci, Taccari, Nardi e Sclavi giunge, invece, una lettera che racconta un’altra storia. Una comunicazione con le firme dell’avvocato Filippucci (legale della Gea Italiana srl) e dello stesso Costantini, è stata ricevuta dal sindaco Ciabocco e protocollata lo scorso 25 giugno nella quale non soltanto si parla di un progetto per un impianto di rifiuti da realizzare a Santa Croce e si fa menzione anche di riunioni avvenute con l’amministrazione comunale, ma si fa presente anche che “qualora si intenda perseguire l’intenzione di ostacolare il legittimo utilizzo dell’area produttiva acquistata dalla Gea Italiana srl mediante improbabili varianti al PRG o in altri modi parimenti illegittimi, la Gea Italiana provvederà a tutelare in ogni sede giudiziaria i propri diritti e interessi”.
Ecco, dunque, la preoccupazione dei consiglieri di minoranza che definiscono gravissima la questione “in quanto disegnerebbero un panorama politico in cui gli amministratori di San Ginesio non si sarebbero opposti alla realizzazione di un impianto di trattamento rifiuti tra Cerreto e Santa Croce. Gravissime perché vedrebbero un consigliere comunale con deleghe all’Ambiente e al Cosmari presentare al proprio Comune un progetto di impresa in palese conflitto con il proprio ruolo e in evidente contraddizione con il “Piano della bellezza” che costituiva uno dei punti qualificanti del programma elettorale della lista “San Ginesio Rinasce”, tradendo quindi il mandato che tanti ginesini gli avevano conferito” In conseguenza di ciò la stessa minoranza consiliare chiede al sindaco Ciabocco e all’intera maggioranza “assoluta e totale chiarezza sulla questione nella seduta del Consiglio comunale, spiegando se questi incontri sono effettivamente avvenuti, chi ne ha preso parte, quali sono stati i termini della discussione. La predisposizione di una delibera di Giunta tesa a contrastare tale progetto non è sufficiente a chiarire gli aspetti di una questione a dir poco preoccupante. I cittadini devono sapere cosa sta succedendo e cosa è successo negli ultimi mesi, devono conoscere la verità”. Il primo cittadino non commenta e l’attesa di tutti è per gli esiti della riunione del consiglio comunale che, come detto, si preannuncia piuttosto calda.

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