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Pezzanesi: "Guarderò negli occhi il premier e chiederò che ci ascolti"

Giovedì, 12 Settembre 2019 14:29 | Letto 1586 volte   Clicca per ascolare il testo Pezzanesi: "Guarderò negli occhi il premier e chiederò che ci ascolti" “Guarderò negli occhi il presidente Giuseppe Conte, ascolterò con attenzione le sue parole e spero che lui ascolti le nostre”. Commenta così la visita del premier Conte ad Ussita e Castelsantangelo sul Nera, durante la quale incontrerà anche i sindaci del cratere, il primo cittadino di Tolentino Giuseppe Pezzanesi. “ho sempre avuto grande rispetto per tutti coloro che si sono avvicendati al Governo dal terremoto ad oggi – continua Pezzanesi – Purtroppo in Italia ci sono stati più governi che scosse e non so cosa possa scaturire da questa unione politica che ha dato vita al nuovo esecutivo. Le intenzioni sembrano buone e mi auguro che Conte possa essere davvero super partes e, soprattutto, che ascolti le indicazioni che noi sindaci possiamo dargli così da agire concretamente sul piano normativo e dare finalmente il via alla ricostruzione di questi territori. Spero che la sofferenza delle popolazioni provate dal sisma non sia l’ennesima occasione per continuare a fare solo politica di facciata”. Il timore del sindaco Pezzanesi è quello che, come più volte accaduto, si utilizzi ancora una volta il terremoto per ottenere consensi. “I consensi – il suo parere – si ottengono amministrando bene. Se Conte e il suo governo terranno in considerazione i sindaci e le loro amministrazioni, che oggi si sentono ancor più abbandonati, e non soltanto, come fatto in sede di consultazioni, i Comitati dei terremotati, credo ottemperi ad un atto dovuto perché rispetto ad una spontanea aggregazione di cittadini, che pure difendono l’interesse di un territorio, le istituzioni rappresentano, o dovrebbero rappresentare, una fonte ufficiale che va ascoltata prima di chiunque altro. Sarebbe questo un buon modo per iniziare e reputo la visita nelle zone dell’epicentro l’occasione giusta per rappresentare al capo del governo che fino ad oggi i meccanismi non hanno funzionato e, di conseguenza, debbono essere modificati con estrema urgenza. Siamo fermi perché la burocrazia, come noto, blocca tutto e si continua a legiferare come se fossimo in condizioni normali. Siamo in emergenza e in emergenza c’è bisogno di velocizzare”.Gaia Gennaretti 
“Guarderò negli occhi il presidente Giuseppe Conte, ascolterò con attenzione le sue parole e spero che lui ascolti le nostre”. Commenta così la visita del premier Conte ad Ussita e Castelsantangelo sul Nera, durante la quale incontrerà anche i sindaci del cratere, il primo cittadino di Tolentino Giuseppe Pezzanesi. “ho sempre avuto grande rispetto per tutti coloro che si sono avvicendati al Governo dal terremoto ad oggi – continua Pezzanesi – Purtroppo in Italia ci sono stati più governi che scosse e non so cosa possa scaturire da questa unione politica che ha dato vita al nuovo esecutivo. Le intenzioni sembrano buone e mi auguro che Conte possa essere davvero super partes e, soprattutto, che ascolti le indicazioni che noi sindaci possiamo dargli così da agire concretamente sul piano normativo e dare finalmente il via alla ricostruzione di questi territori.
Spero che la sofferenza delle popolazioni provate dal sisma non sia l’ennesima occasione per continuare a fare solo politica di facciata”. Il timore del sindaco Pezzanesi è quello che, come più volte accaduto, si utilizzi ancora una volta il terremoto per ottenere consensi. “I consensi – il suo parere – si ottengono amministrando bene. Se Conte e il suo governo terranno in considerazione i sindaci e le loro amministrazioni, che oggi si sentono ancor più abbandonati, e non soltanto, come fatto in sede di consultazioni, i Comitati dei terremotati, credo ottemperi ad un atto dovuto perché rispetto ad una spontanea aggregazione di cittadini, che pure difendono l’interesse di un territorio, le istituzioni rappresentano, o dovrebbero rappresentare, una fonte ufficiale che va ascoltata prima di chiunque altro. Sarebbe questo un buon modo per iniziare e reputo la visita nelle zone dell’epicentro l’occasione giusta per rappresentare al capo del governo che fino ad oggi i meccanismi non hanno funzionato e, di conseguenza, debbono essere modificati con estrema urgenza. Siamo fermi perché la burocrazia, come noto, blocca tutto e si continua a legiferare come se fossimo in condizioni normali. Siamo in emergenza e in emergenza c’è bisogno di velocizzare”.
Gaia Gennaretti 

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