Visso, via libera all'allaccio all'Acquedotto Alto Nera

Venerdì, 11 Ottobre 2019 15:39 | Letto 949 volte   Clicca per ascolare il testo Visso, via libera all'allaccio all'Acquedotto Alto Nera In atto soluzioni provvisorie per tamponare la crisi idrica che da più mesi interessa il comune di Visso e che soprattutto nell’ultima settimana, ha raggiunto un livello di alta gravità. Consistente la perdita di portata della sorgente di Visso Capoluogo con pesanti disagi per tutta la poplazione e per le attività commerciali. Persino l’azienda Svila ha dovuto ridurre alcuni turni di produzione; visto che le autobotti non erano più sufficienti a riempire i serbatoi e alcune zone del borgo erano rimaste a secco il sindaco Gianlugi Spiganti Maurizi ha interessato del problema la Prefettura e la Protezione Civile. Tre giorni fa, alla presenza del Capo della Protezione Civile regionale Piccininini e dei rappresentanti dell’Ente Parco, si è dato il via libera all’allaccio all’acquedotto dell’Alto Nera. “ Un allaccio provvisorio che potrà perdurare fino al 30 di marzo 2020 - dichiara il sindaco Spiganti Maurizi – e comunque è già un passo importante perché, pur provvisorio l’utilizzo , il raccordo è un qualcosa che rimarrà e potrà servire provvisoriamente anche un domani dovesse verificarsi per qualsiasi motivo un problema di carenza idrica. Allo studio sono intanto altre possibili soluzioni e spero che a breve diventi concreta anche la possibilità di poter usufruire della nuova sorgente Le Vene e per la fattibilità delle operazioni abbiamo chiesto dei rilievi anche ai Geologi delluniversità di Camerino. Di una gentilezza squisita, i geologi Unicam ci hanno spiegato che è preferibile attendere fino a febbraio- marzo prossimi per verificare se la sorgente riesce a riprendere. Quelloattuale – spiega Spiganti Maurizi- è infatti il periodo peggiore; da circa sette mesi non esce che qualche goccia d’0acqua e proprio questo periodo è quello del calo maggiore delle sorgenti . Se pensiamo che da 24- 25 litri al secondo – conclude il sindaco di Visso- siamo passati sì e no a 4 litri al secondo, è comprensibile la portata del problema, oltretutto rapportato alla presenza di una grande azienda come Svila, al numero consistente di SAE del comune e anche alle altre famiglie che sono tornate in paese per la revoca d’inagibilità delle loro case”.cc
In atto soluzioni provvisorie per tamponare la crisi idrica che da più mesi interessa il comune di Visso e che soprattutto nell’ultima settimana, ha raggiunto un livello di alta gravità. Consistente la perdita di portata della sorgente di Visso Capoluogo con pesanti disagi per tutta la poplazione e per le attività commerciali. Persino l’azienda Svila ha dovuto ridurre alcuni turni di produzione; visto che le autobotti non erano più sufficienti a riempire i serbatoi e alcune zone del borgo erano rimaste a secco il sindaco Gianlugi Spiganti Maurizi ha interessato del problema la Prefettura e la Protezione Civile. Tre giorni fa, alla presenza del Capo della Protezione Civile regionale Piccininini e dei rappresentanti dell’Ente Parco, si è dato il via libera all’allaccio all’acquedotto dell’Alto Nera.
“ Un allaccio provvisorio che potrà perdurare fino al 30 di marzo 2020 - dichiara il sindaco Spiganti Maurizi – e comunque è già un passo importante perché, pur provvisorio l’utilizzo , il raccordo è un qualcosa che rimarrà e potrà servire provvisoriamente anche un domani dovesse verificarsi per qualsiasi motivo un problema di carenza idrica. Allo studio sono intanto altre possibili soluzioni e spero che a breve diventi concreta anche la possibilità di poter usufruire della nuova sorgente Le Vene e per la fattibilità delle operazioni abbiamo chiesto dei rilievi anche ai Geologi dell'università di Camerino. Di una gentilezza squisita, i geologi Unicam ci hanno spiegato che è preferibile attendere fino a febbraio- marzo prossimi per verificare se la sorgente riesce a riprendere. Quelloattuale – spiega Spiganti Maurizi- è infatti il periodo peggiore; da circa sette mesi non esce che qualche goccia d’0acqua e proprio questo periodo è quello del calo maggiore delle sorgenti . Se pensiamo che da 24- 25 litri al secondo – conclude il sindaco di Visso- siamo passati sì e no a 4 litri al secondo, è comprensibile la portata del problema, oltretutto rapportato alla presenza di una grande azienda come Svila, al numero consistente di SAE del comune e anche alle altre famiglie che sono tornate in paese per la revoca d’inagibilità delle loro case”.
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