Notizie di politica nelle Marche

Consegnata a Valfornace una pala gommata con turbina capace di rimuovere  fino a 80 centimetri di neve. Finanziato con i fondi di solidarietà raccolti dai comuni del Patto territoriale della zona ovest di Torino e dell'Unione Montana Valle Susa,  il mezzo nuovo fiammante della ditta Venieri macchine movimento terra, di Lugo (Ra), è stato recapitato nella tarda mattinata  a Pievebovigliana, presenti il sindaco Massimo Citracca, il vice sindaco Simone Marchetti, tecnici e operai comunali. Lo stesso sindaco ha tenuto a sottolineare il bellissimo rapporto di amicizia instauratosi con tutti i comuni piemontesi e , particolarmente, con il presidente del Patto territoriale zona ovest di Torino,  Ezio Bertolotto" Il suo viso e l'impegno che ha messo a favore del comune di Valfornace- ha commentato Citracca- mi rimarranno sempre impressi nel cuore".

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La pala gommata  VF 5.63C (80CV – 6 ton) è stata equipaggiata con una benna per carico inerti, e grazie all’attacco rapido è possibile installare una fresa da neve. La VF 5.63C è una pala gommata di ultima generazione, un vero mezzo multifunzionale che può essere impiegato durante i mesi invernali per la pulizia del manto stradale innevato e durante i mesi estivi per  le manutenzioni stradali e per  interventi di protezione civile

Mentre tecnici e manovratori mostravano le varie potenzialità del mezzo, il sindaco ha raccontato i vari passi che ne hanno consentito l'arrivo in paese.

" Da un incontro tenutosi a fine giugno con il quale i rappresentanti dei Comuni piemontesi ci hanno rappresentato il bellissimo gesto della raccolta fondi a favore del nostro comune  -ha spiegato  -anche memori del metro di neve caduto lo scorso anno e conseguenti problematiche,  abbiamo pensato di utilizzare la somma per l'acquisto di una turbina. Siamo in zona collinare soggetta a precipitazioni nevose e, mezzi come quello che ci è stato consegnato, sono per noi di fondamentale aiuto. Non possiamo che ringraziare quanti hanno contribuito col cuore e con grande generosità a questo risultato".

Il sindaco ha tenuto a ricordare che la raccolta fondi dei comuni del Piemonte, prevede anche un'altra somma di denaro da destinare alla scuola del paese per la realizzazione di una sorta di gemellaggio culturale tra istituti scolastici. I comuni del Patto territoriale della zona ovest di Torino ( Alpignano, Buttigliera Alta, Collegno,Druento, Grugliasco,  Pianezza, Rivoli, Rosta, San Gillio, Venaria, Villarbasse)  insieme a quelli dell'Unione Montana Valle Susa, per gli alunni di Valfornace, stanno infatti organizzando a loro spese, una visita guidata delle loro zone, prevista nel periodo primaverile.

Altro motivo di particolare gioia per Valfornace, sarà la consegna di ulteriori casette. Le aree da coprire sono in tutto quattro.

Dopo le prime 23 consegnate nell’area “ Franco Tonnarelli”, i cittadini di Pievebovigliana attendono ora le chiavi dell’area Giovanni XXIII° che, stando alle risultanze dell’incontro che il sindaco Citracca ha avuto lo scorso martedì in Regione, presenti l’assessore Sara Giannini e le ditte, sarebbe assicurata per fine febbraio, primi di marzo. “ Al più tardi entro il 15 marzo- ha confermato Citracca- dovrebbero essere consegnate le casette dell’area Piani Campi ( zona ex Fiordimonte) ; per fine marzo, a ridosso delle festività pasquali, dovrebbero essere consegnate anche quelle dell’area piazza Vittorio Veneto. E’ quanto ci è stato riferito e garantito dalle ditte e che ci auguriamo venga rispettato perché davvero siamo arrivati un po’ lunghi”.

Certezza v’è invece in ordine al finanziamento per la ricostruzione della scuola che, gravemente danneggiata dal sisma, verrà ricostruita dov’era. “ Abbiamo ottenuto circa 2 milioni di euro e siamo in attesa che ci vengano forniti i mo0duli per poter avviare appalti e progettazione. Lo scorso giovedì – ha concluso il sindaco- ci siamo incontrati in Provincia per conoscere le direttive sull’affidamento lavori; non appena avremo tutto il materiale necessario, potremo ripartire con le opere pubbliche che sono di fondamentale importanza”.

 

Carla Campetella   

 

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“Con questo traguardo abbiamo messo il primo tassello, gli altri saranno automatici”. Così il consigliere regionale Luigi Zura-Puntaroni ha presentato, al cinema Italia, l’importante novità che riguarda la decennale questione della bretella San Severino-Tolentino. Un’assemblea pubblica a cui hanno preso parte anche i due primi cittadini coinvolti, Rosa Piermattei e Giuseppe Pezzanesi, l’amministrazione comunale di San Severino quasi al completo, due candidati alle politiche (Giuliano Pazzaglini e Giorgia Latini) e tutti i consiglieri regionali di Lega Nord.

Il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) ha approvato, lo scorso 22 dicembre, l’elenco delle opere di interesse nazionale, dove è previsto anche un primo stralcio di finanziamento di 10milioni di euro, per la realizzazione della bretella. L’iter sta facendo attualmente il suo corso prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Abbandonato il vecchio progetto, non più realizzabile anche a causa dell’uso di alcuni terreni per parchi di pannelli fotovoltaici, è stato Michele Cruciani, ingegnere settempedano, a pensare il nuovo progetto: una strada a due corsie, senza incroci, di circa 6 chilometri da percorrere a 90 chilometri orari. Due gallerie, una di 950 metri (per bypasare il centro urbano tolentinate) e una di poco più di un chilometri. Il tracciato sfrutterà tutto il fondovalle, sulla scorta di altri già esistenti.

La svolta vera e propria è arrivata lo scorso 7 luglio, quando la Regione, la Provincia e i due comuni coinvolti, hanno firmato un protocollo di intesa definendo l’opera di importanza strategica per la ricostruzione post sisma. Prima di allora infatti, i sindaci e gli enti coinvolti non erano riusciti ad unirsi veramente per questa causa. “Mancava la volontà politica - secondo Cruciani - e anche un po’ di fiducia che l’opera potesse trovare realizzazione. Nel frattempo il nostro territorio ha risentito della mancanza di adeguati collegamenti. Con la crisi economica poi, le imprese attive a San Severino sono diminuite del 3% ogni anno. Quello di oggi - ha aggiunto - è un grandissimo risultato anche se c’è ancora molto da fare. Ai candidati di Lega Nord chiediamo azioni concrete per ottenere i restanti soldi (il valore del progetto è stimato intorno ai 70milioni di euro) per inserire l’opera nell’aggiornamento di programma della Quadrilatero. Quito ci consentirebbe di ottenere 160 milioni di euro”.

Non poteva mancare un piccolo momento di critica da parte di Zura nei confronti del presidente della provincia Antonio Pettinari: “Questa sera era stato invitato, ma ha preferito non presentarsi. Fresco di elezione in Provincia, 7 anni fa, gli chiesi subito udienza per parlargli della strada, ma si negò. Non voleva nemmeno firmare il protocollo d’intesa lo scorso luglio. In quel caso - ha sottolineato - il presidente Luca Ceriscioli è stato un grande e lo ha fatto firmare. Quella persona è inqualificabile, è il nemico numero uno del territorio, indegno di guidare la provincia”.
g.g.

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Castelraimondo,  prima riunione partecipata dai cittadini per  il nuovo progetto “Controllo del vicinato”, frutto di un accordo tra amministrazione comunale e Prefettura di Macerata. Dopo la firma del protocollo avvenuta il 1 febbraio scorso, , nel corso dell’ incontro preliminare informativo, il sindaco Renzo Marinelli  e i Comandanti  della locale stazione dei Carabinieri Renato Ventrone e della Polizia municipale Fabrizio Fiorelli, presenti anche  la vice sindaco Esperia Gregori e l’assessore Roberto Pupilli, hanno voluto illustrare e diffondere la filosofia che è alla base del “Controllo del Vicinato” già attivo in dieci comuni della provincia di Macerata, con lo scopo ultimo di rendere i luoghi più sicuri e aumentare la percezione di sicurezza da parte dei residenti.

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La prima riunione è servita a creare una maggiore consapevolezza sullo strumento di prevenzione, veicolando nei cittadini il concetto di sorveglianza partecipata, nonché a dare inizio alla campagna di adesione  dei volontari che vorranno esserne parte attiva. Il gruppo di lavoro vede già coinvolta una decina di persone referenti, equamente distribuite su varie zone cittadine, allo scopo di coordinare le relazioni tra abitanti.. “ L’adesione – è stato sottolineato- è una libera scelta dei cittadini che abbiano voglia di collaborare, prestando qualche attenzione in più nei comportamenti quotidiani e verso ciò che li circonda”.  Il lavoro successivo sarà quello di suddividere gli iscritti in sottogruppi in base ai quartieri; nel corso della prima riunione si è anche parlato della creazione di gruppi WhatsApp,  i cui post saranno filtrati e visionati dalle forze dell’ordine.

A segnalare l’inizio del progetto anche i cartelli affissi all’ingresso del paese e nei quartieri, allo scopo di comunicare a chiunque passi nell’area interessata, che la sua presenza non passerà inosservata. “ Il nostro Comune- ha detto il sindaco - è già sottoposto a videosorveglianza  con oltre dieci telecamere attive alle quali ne aggiungeremo altre, in particolare a presidio di alcune zone. E’ in previsione anche l’istituzione di un bando per permettere ai privati cittadini di installare ulteriori sistemi di videosorveglianza  che saranno gestiti dalle forze dell’ordine”. 

Stringere relazioni tra i cittadini e segnalare episodi sospetti o comportamenti scorretti, significa rendere il paese meno appetibile per i malviventi, attivando nel contempo una forma di coesione sociale e di collaborazione con le forze di polizia nel controllo del territorio e nella prevenzione del crimine, attraverso lo scambio di informazioni.

“ Noi riteniamo la sicurezza fondamentale per una maggiore tranquillità della vita in queste zone- ha detto Marinelli-. Non vorremmo che alle già pesanti difficoltà derivate dal sisma si aggiungessero ulteriori situazioni di disagio; per questo progetto di prevenzione riteniamo che il coinvolgimento dei cittadini sia fondamentale e indispensabile e, alla prima riunione che ha visto numerosi cittadini attivamente interessati, ne seguiranno altre funzionalii all’operatività completa del progetto. La sicurezza la vogliamo tutti ma non possiamo delegarla solo ad alcune persone; Carabinieri e Polizia locale sono encomiabili per la loro attività, svolta con assiduità nei confronti degli abitanti i quali, in questo caso, possono svolgere un importante ruolo di monitoraggio del territorio coadiuvando le stesse forze dell’ordine nel tradizionale controllo”. A sottolineare l’importanza dell’iniziativa anche il Comandante della polizia locale  Fabrizio Fiorelli, il quale  ha auspicato una sempre maggiore collaborazione dei cittadini nella segnalazione di comportamenti sospetti, a rafforzamento di un già collaudato rapporto partecipativo. “ Qualsiasi informazione è utilissima – ha dichiarato-  e soprattutto se la persona che se ne trova a far le spese, è un anziano o il soggetto di una categoria debole della società. L’invito è dunque a segnalare sempre; vaglieremo noi l’opportunità o meno, di intervenire prontamente ”.

Carla Campetella 

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Con 238 chiese da recuperare in provincia di Macerata, e un importo di 117milioni e 500mila euro, è stato approvato il secondo piano per i beni culturali. La fetta maceratese è quella più sostanziosa dell’intero programma, che prevede per le Marche 391 interventi di riparazione e restauro e un importo totale di 175milioni di euro.

Scendendo nel particolare, la maggior parte degli interventi riguardano l’arcidiocesi di Camerino-San Severino: 5 ad Apiro, 2 a Belforte del Chienti, 8 a Caldarola, 19 a Camerino, 2 a Camporotondo, 5 a Castelraimondo, 12 a Castelsantangelo sul Nero, 3 a Cessapalombo, 3 a Esanatoglia, 9 a Fiastra, 4 a Fiuminata, 2 a Gagliole, 1 a Montecavallo, 4 a Muccia, 10 a Pieve Torina, 2 a Pioraco, 1 a Poggio San Vicino, 1 a Ripe San Ginesio, 10 a San Ginesio, 17 a San Severino, 6 a Sarnano, 2 a Sefro, 3 a Serrapetrona, 4 a Serravalle di Chienti, 7 a Ussita, 9 a Valfornace e 9 a Visso.

Relativamente alla diocesi di Macerata-Recanati e Treia, sono 52 gli interventi finanziati: 11 per Cingoli, 2 per Colmurano, 12 per Macerata, 4 per Pollenza, 10 per Tolentino, 10 per Treia e 4 per Urbisaglia.

Per la diocesi di Fermo, 22 interventi previsti nel secondo stralcio di finanziamenti: 2 a Corridonia, 4 a Gualdo, 4 a Loro Pieceno, 1 a Mogliano, 1 a Monte San Giusto, 1 a Monte San Martino, 2 a Penna San Giovanni, 3 a Petriolo, 1 a Potenza Picena e 3 a Sant’Angelo in Pontano.

Per la diocesi di Fabriano-Matelica, soltanto 3 interventi previsti, proprio nella città di Matelica.
g.g.

 

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Un sovrappasso a Madonna delle Carceri- San Paolo. A Camerino, per salvaguardare   l’incolumità dei pedoni  nell’area al di sotto della rotatoria di  Madonna delle carceri attualmente congestionata dal traffico veicolare,  verrà realizzato un attraversamento pedonale soprelevato. Il sovrappasso fungerà da collegamento tra l’area Campus di Unicam e la zona delle attività commerciali e Polo scolastico. Sempre più spesso, soprattutto nelle ore serali, automobilisti transitanti in zona e studenti universitari che procedono a piedi, sono reciprocamente esposti al rischio di incidenti.

Al riguardo non c’è ancora l’ufficialità ma, secondo quanto riferito dal sindaco Gianluca Pasqui, un primo punto di incontro verbale favorevole alla realizzazione del sovrappasso, sarebbe già avvenuto con il capo della Protezione Civile Nazionale Borrelli e, a giorni, si dovrebbe giungere a verbalizzare per iscritto l’autorizzazione e la copertura finanziaria dell’operazione

“ Per rispondere alle esigenze della realtà ‘ nuova’ di quell’area, trovatasi a vivere una situazione profondamente diversa dalla preesistente- spiega il sindaco- si sta pensando anche a dei terminal bus, oltre che a delle nuove reti fognarie. Alla fine - continua il sindaco- mi sembra che stiamo concretizzando e portando a termine una fase che è ancora emergenziale e che per dirsi chiusa meriterà sicuramente del tempo ma che si sta cercando di concludere in maniera ottimale e cioè, riacquistando tutta la popolazione, avendo la certezza dei nostri figli all’interno di strutture scolastiche perfettamente rispondenti alle norme sismiche, vedendo i commercianti posizionati in strutture moderne e dignitose e la  nostra comunità all’interno delle casette. Se partisse anche la ricostruzione dei danni lievi di tipo B- aggiunge Pasqui- io potrei anche pensare a riacquistare, da qui a qualche mese, quasi tutta la popolazione di Camerino”

Riguardo all’area del Polo scolastico di via Madonna delle Carceri,  sulla cui sede stradale sono in corso lavori per l'ampliamento della viabilità, l’amministrazione è in attesa del progetto della nuovissima struttura dell’Istituto Betti che occuperà lo spazio, ormai vuoto,a ridosso del Centro Comunità di san Paolo. L’interventorelativo alla scuola, copre una supoerficie di circa 9000 mq, 8447 dei quali occupati dal nuovo plesso cui si aggiungono un’area verde e 2490mq di parcheggio.

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 “ Speriamo a giorni di vedere il progetto definito e definitivo; a quel punto - conclude-  dovrebbero partire i lavori. Per esserne sicuro e quindi dare certezze ai cittadini, c’è necessità di date precise a monte, mancando le quali purtroppo i verbi sono sempre al condizionale. Capisco le difficoltà di chi sta lavorando sopra di noi e torno a ripetere che la strada è da percorrere tutti insieme. Ogni giorno siamo impegnati a cercare di venir fuori da una situazione problematica e sicuramente, ci riusciremo”.

C.C. 

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Al cineteatro Italia per conoscere le ultime novità sull’annosa questione della bretella San Severino-Tolentino con Luigi Zura-Puntaroni e il senatore Paolo Arrigoni di Lega Nord. L’appuntamento è per le 20 e verranno illustrate alcune importanti novità. Il senatore Arrigoni presentò tempo fa un emendamento che venne approvato, al fine di finanziare il completamento delle opere della Quadrilatero. Di recente, il 22 dicembre, anche il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) ha approvato il finanziamento della bretella e mancherebbero pochi mesi al termine dell’iter.

Un lavoro lungo dieci anni “e finalmente gli sforzi si stanno concretizzando. Stiamo per vedere la fine - commenta Zura-Puntaroni. Finora neanche i sindaci erano mai riusciti a mettersi d’accordo, non credevano fino in fondo di riuscire a realizzare questo progetto. C’era una mancanza di fiducia ma finalmente lo scorso anno la regione, la provincia e i comuni di San Severino e Tolentino hanno sottoscritto l’accordo. Con una fatica enorme siamo riusciti a sbloccare la situazione”.

Dopo la denuncia, nel 2010 nel corso di un’assemblea pubblica, del consigliere regionale e di alcuni collaboratori dello stato di abbandono in cui versava il progetto, una data da ricordare è quella del 31 luglio 2015, quando l’ex sindaco Cesare Martini fece sapere della sottoscrizione di un protocollo d’intesa per un nuovo progetto tra i due comuni coinvolti, la Camera di commercio e l’università di Camerino. È stato però solo lo scorso 7 luglio che la giunta regionale ha promosso la sottoscrizione di un ulteriore protocollo unitamente alla Provincia e ai due comuni. La bretella veniva intesa come un’opera strategica anche in considerazione della ricostruzione post sisma e tutte le parti si impegnavano a reperire i finanziamenti necessari.
g.g.

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Elezioni politiche di domenica 4 marzo, gli elettori del comune di Camerino voteranno tutti presso i seggi allestiti all'istituto professionale "G. Ercoli" in viale Tommaso Seneca. Con verbale della Commissione Elettorale Circondariale dello scorso 9 febbraio è stato, infatti, stabilito il trasferimento di tutte le 8 sezioni elettorali presso il suddetto istituto. Inoltre il comune ha predisposto, in collaborazione con il Contram, un servizio di trasporto a chiamata per gli elettori diversamente abili con difficoltà motorie e per coloro che ne avessero necessità. Per usufruirne è necessario prenotarsi all'ufficio elettorale entro le ore 17 di giovedì 1 marzo telefonando allo 0737637419.

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A Camerino, certificato con la firma l'atto che formalizzerà la donazione del "Villaggio Lions" di prossima realizzazione a San Paolo, nell'area  di ampliamento de Le Cortine. La sigla della convenzione è avvenuta tra il sindaco Gianluca Pasqui, il Governatore Lions Distretto 108/A Carla Cifati e il past Governator e presidente della fondazione Lions per la solidarietà  distrettuale Marcello Dassori. Nella sala riunioni del Contram erano presenti anche il vice governatore Lions ing. Maurizio Berlati e per l'amministrazione comunale il segretario generale Montaruli e l'ing. Orioli.

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Grazie ad una raccolta fondi mondiale con l'apporto dei Lions nazionali e internazionali e il fondamentale contributo del Distretto Lions 108/A la città ducale, tra i centri più colpiti dal sisma, vedrà realizzarsi un gesto concreto dal grande valore. Nell'area individuata sorgeranno 8 casette e un centro polivalente. " Crediamo molto nella comunità che aggrega- ha sottolineato Carla Cifati- e accanto alle strutture abitative abbiamo tenuto a realizzare anche un centro polivalente che potrà  contenere fino a 100 persone e potrà servire a ricostituire socialità. Il punto di aggregazione che riteniamo  fondamentale, circonderà dunque le 8 unità abitative; strutture da 50 mq ognuna  composte da 2 camere, bagno ed un living composto di cucina e salottino. Puntiamo soprattutto a richiamare gente giovane che possa ripiantare radici in città, in modo da ricostituire quel tessuto sociale che si sta un po' disgregando. Speriamo con il nostro intervento che, rispetto alle necessità di questo luogo è piccolissimo, di riuscire a ricreare quello che Camerino era". 

L'opera che si contestualizza in un'area di circa 3600 mq, in prossimità del centro abitato preeseistente e in quello che, nel percorso emergenziale, è divenuto di fatto il cuore nuovo della città, rappresenta un intervento di utilità stabile per la comunità, potendo essere utilizzato anche in futuro come bene prezioso ai fini del rilancio turistico culturale. Il centro polivalente è anche dotato di un'ampia cucina. 

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" Il nostro grazie- ha detto il sindaco Pasqui- va al governatore Cifola e al presidente della fondazione Dassori, al vicegovernatore Berlati del Distretto 108/A e a tutti i Lions che vivono una quotidianeità dettata da grandi gesti d'amore. E' un segnale per noi estremamente significativo e di grande aiuto nel percorrere con maggiore facilità una strada che è di certo in salita. L'aiuto delle istituzioni e delle associazioni che stanno guardando alla nostra terra e ai nostri cittadini con altrettanto spirito amorevole rende il tutto un po' meno difficile".

" La convenzione sarà di detreminati anni rinnovabili - ha spiegato Marcello Dassori,presidente della fondazione di solidarietà del Distretto 108/A - perchè la nostra azione solidale e sociale continuerà nel tempo;la presenza della nostra associazione, giunta a 101 anni dalla sua fondazione, sarà assidua. In tutto il mondo siamo circa un milione e mezzo di Lions e il contributo per questa azione è stato davvero globale, arrivando a raccogliere 2 mioni e mezzo di euro da destinare alle zone terremotate del Centro Italia. Sicuramente vi sarà una continuità nelle attività collaterali di supporto che i Lions del Distretto e nazionali metteranno in campo per  continuare ad essere d'aiuto alle popolazioni del territorio".

Carla Campetella

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Flavio Corradini, ex Rettore Unicam candidato alla Camera dei Deputati alle prossime elezioni del 4 Marzo (uninominale, collegio n. 3 Macerata-Osimo), inizia a Camporotondo ad incontrare le singole comunità dell’entroterra maceratese. Presentazione del programma e discussione aperta sui vari temi di interesse per il territorio, insieme al Sindaco Emanuele Tondi, gli Assessori Roselli e Micucci, il tecnico Zamponi, il Senatore Morgoni e il Presidente dell’Unione Montana Giampiero Feliciotti, Cittadini, studenti ed ex studenti Unicam.

La “politica che mi piace e quella che non mi piace”, inizia così la presentazione di Corradini, seguono le proposte per lo sviluppo del territorio, primo fra tutti un necessario investimento sui servizi fondamentali per le comunità che “resistono” in un ambiente bellissimo ma non “facile” . Non poteva mancare nella discussione il tema “terremoto”, che ha duramente colpito la Provincia di Macerata nelle zone montane e pedemontane. Condivisione da parte dei presenti sulla necessità di un testo unico per la gestione delle emergenze e la ricostruzione post-sisma in Italia. Non è possibile che ogni volta si inizi da capo, afferma Corradini, perdendo mesi preziosi in cui le comunità rischiano di disperdersi e i territori, già svantaggiati, di subire il colpo di grazia. Necessaria anche una differenziazione delle normative in base al danno subito dai Comuni, afferma Morgoni, territori devastati come l’alta Val Nerina non possono seguire norme e decreti così stringenti e vincolanti. Da qui la proposta di istituire un “ufficio della struttura commissariale” nelle zone terremotate, che sia vicino e quindi di riferimento per Cittadini e Sindaci nel segnalare e risolvere le diverse problematiche legate al terremoto, ufficio che doveva essere istituito tempo fa ma che può ancora essere utile, visto il prolungarsi dell’emergenza e i tempi lunghi della ricostruzione.

Durante la partecipata discussione, il Presidente Feliciotti ha sottolineato l’importanza del “Contratto di Fiume”, strumento ministeriale per la riduzione del rischio idrogeologico, gestione e valorizzazione delle aste fluviali che, proprio pochi giorni fa, è stato firmato a Camporotondo per il bacino idrografico del Fiume Fiastrone. Fa parte di questo progetto anche il marchio collettivo “FIASTRONE NATURA”, istituito dal Comune per il distretto rurale biologico della Regione Marche, sottolinea il Sindaco Tondi.

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Consegnate le prime 23 casette del comune di Valfornace.Il sindaco Massimo Citracca ha scelto una  cerimonia sobria per accogliere i primi nuclei famigliari che da oggi tornano alla loro intimità nella zona di Pievebovigliana poco sopra alla piazza principale;  l'amministrazione comunale ha voluto che l'area fosse intitolata alla memoria di "Franco Tonnarelli," per molti anni capo del personale di Saipem e personalità che molto si è spesa per la valorizzazione e sviluppo del territorio. Affacciata su uno splendido paesaggio, l'area è molto vicina all'edificio scolastico inaugurato a fine estate. 

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" E' un giorno bellissimo- ha commentato il sindaco Citracca- Abbiamo atteso più tempo del previsto ma oggi siamo ripagati;  ora l'augurio è che per le prossime festività della Pasqua la comunità tutta possa riunirsi. L'identità di un paese - ha proseguito- non è solo data dalla splendida natura circostante bensì dalle persone chelo popolano  e il ritorno dei compaesani farà ritrovare identità a tutta Valfornace. Presto, come ci è stato promesso, ci auguriamo di poter dare un segnale positivo a tutti gli altri abitanti. Oggi 23 nuclei famigliari ritrovano un tetto e l'intimità domestica che tanto hanno desiderato. Per la loro gentilezza e disponibilità, sento di ringraziare in particolare il direttore dei lavori dell'Erap Marche ing. Paolo Sabbatini, la Protezione Civile rappresentata da Roberto Stoppoloni, gli altri rappresentanti di Erap, la ditta fornitrice delle Sae CNS,  la ditta Nefer occupatasi dei lavori di urbanizzazione. Mi piace ricordare il prezioso lavoro degli operai, senza il quale, non avremmo raggiunto tali risultati; nonostante  il disagio di condizioni atmosferiche proibitive , si sono sempre prodigati in ogni modo; purtroppo la collocazione delle aree non è stata delle migliori, per cui, rispetto ad altri comuni, da noi è stato necessario eseguire lavori supplementari. A fine mese consegneremo comunque altre Sae nell'area Giovanni XXIII° e, mano a mano,  incrementeremo il numero delle persone sotto un tetto.

Citracca con Stoppoloni

Nella foto  consegna delle chiavi con il sindaco Citracca e Roberto Stoppoloni della Prot. Civile

Poco tempo fa- ha aggiunto Citracca- ci sono pervenute richieste supplettive di altre famiglie, pertanto abbiamo richiesto di poter installare qualche altra casetta; anche solo una famiglia in più è il segno dell'attaccamento per questa terra e di persone che resterebbero nel territorio e, per zone che neglii ultimi decenni hanno visto un continuo spopolamento, trovo che questo sia un segno importante.   Noi cerchiamo di tenere quante più persone possibile qua e ringrazio quanti hanno scelto Valfornace per  abitare. E' per questo che, invece di festeggiare a più riprese, la scelta è stata di fare una grande festa finale con tutte le famiglie che saranno tornate in paese". 

In totale, le casette di Valfornace sono 151, distribuite su 4 aree. 38 le Sae a Fiordimonte. 

C.C. 

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