Notizie di politica nelle Marche

Lascia l’incarico da vicesindaco e assessore Giovanni Meschini. Vanna Bianconi lo sostituirà nella seconda carica comunale. In giunta entra Jacopo Orlandani come assessore.

Il sindaco di San Severino Rosa Piermattei, ha formalizzato questa mattina, a margine della Conferenza dei Capigruppo, un avvicendamento tra i componenti della maggioranza consiliare. 

“Così come già annunciato in campagna elettorale - ha spiegato il primo cittadino - si è deciso di procedere a un avvicendamento dei componenti della Giunta comunale lasciando spazio anche ai giovani e a chi, con la propria esperienza, potrà proseguire nell’incarico di vice sindaco sostituendo Giovanni Meschini. Lui è  una persona che è stata di vitale importanza in questa prima fase del mandato e che continuerà a far parte della nostra squadra ma in un ruolo diverso. Visto che possiamo ormai considerare passata la prima fase dell’emergenza legata al terremoto, abbiamo deciso di metterci al lavoro, ancor prima della metà del mandato, per dare seguito a quanto avevamo annunciato alla città in occasione della nostra elezione”.

Questa la nuova composizione della Giunta comunale: Vanna Bianconi è il nuovo vice sindaco e da assessore continua a mantenere le deleghe allo sviluppo culturale, ai servizi sociali, ai servizi alla persona e alla famiglia, all’istruzione e ai rapporti con le scuole. Tarcisio Antognozzi continua ad occuparsi di bilancio, programmazione economica e finanziaria, società partecipate e rapporti con Assem e Assem Patrimonio, trasporto pubblico locale, attuazione del programma e patrimonio,Sara Bianchi prosegue nell’incarico di assessore all’urbanistica, all’ambiente e ai lavori pubblici,Paolo Paoloni prosegue nell’incarico di assessore allo sport, ai rapporti con le associazioni, alle manutenzioni. 

Entra in giunta, nel ruolo di nuovo assessore, Jacopo Orlandani che si occuperà di attività produttive, turismo, sviluppo imprenditoriale giovanile continuando a seguire le materie assegnategli da consigliere delegato alla Polizia Municipale, sicurezza e viabilità, segnaletica e nettezza urbana.

Rimangono in capo al Sindaco le seguenti materie: Protezione Civile, sisma, sanità e tutte quelle non espressamente delegate ai componenti della giunta.

Resteranno invariate tutte le altre deleghe già affidate agli altri consiglieri comunali.
g.g.

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Il presidente dell’Unione Montana Potenza, Esino e Musone di San Severino Marche, Matteo Cicconi, ha indirizzato una richiesta di parere al responsabile dell’Ufficio speciale per la ricostruzione della Regione Marche, ingegner Cesare Spuri, dopo una serie di riunioni istituzionali tra la stazione unica appaltante dello stesso ente comunitario, le Amministrazioni locali e i tecnici dei Comuni in merito alle procedure per l’avvio delle varie attività amministrative legate agli interventi su immobili ricompresi nel piano delle opere pubbliche a seguito del terremoto.

Sono molteplici le criticità segnalate dalle Amministrazioni di fatto che comportano indecisioni e rallentamenti nell’avvio della pratiche legate alla ricostruzione.

Fra le priorità segnalate quelle di definire le parcelle da porre a base di gara e i livelli di progettazione e poi l’inserimento di alcuni costi, come ad esempio quelli delle indagini esterne, all’interno delle somme previste per gli incarichi di progettazione. Poi la richiesta se gli interventi debbano portare sempre all’adeguamento sismico dell’immobile o, eventualmente, quali criteri si dovranno valutare per il livello minimo di miglioramento. All’Ufficio speciale per la ricostruzione è stato anche chiesto, insieme ad altre questioni, un chiarimento in merito ad eventuali limitazioni nell’ammissibilità a finanziamento di finiture interne ed esterne legate al successivo utilizzo degli immobili pubblici danneggiati dal sisma.

La stazione unica appaltante dell’Unione Montana Potenza, Esino e Musone ha organizzato, con il supporto di vari tecnici comunali, due tavoli di lavoro che stanno predisponendo bandi tipo relativi a gare di progettazione da avviare sia con procedura negoziata, per interventi su edifici esistenti, che mediante concorso di progettazione, per i nuovi edifici.

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L'Assemblea legislativa delle Marche ha approvato la legge sulla tariffazione puntuale dei rifiuti. Un passo importante nel percorso di uniformità della tassa su tutto il territorio regionale, di riduzione dei rifiuti e della tassa a carico del cittadino, di salvaguardia dell’ambiente.” Grande soddisfazione nelle parole del Consigliere regionale Sandro Bisonni, Vice Presidente della Commissione Ambiente e primo firmatario della legge.

Sono felice che questa legge sia stata approvata, perché rappresenta il raggiungimento di un traguardo importante nella gestione dei rifiuti nelle Marche e pone la Regione stessa all'avanguardia nazionale essendo la prima in Italia ad aver agito così specificatamente su questo tema”.

La normativa promuove l'applicazione in ambito regionale della tariffa puntuale per incentivare il contenimento della produzione dei rifiuti e potenziare la pratica della raccolta differenziata.

Con queste norme - prosegue Bisonni – non si è potuto obbligare i Comuni ad applicare la tariffa puntuale, in quanto vietato dalla norma nazionale, ma per quanto di sua competenza, la Regione introduce e semplifica tutte le condizioni preliminari all'applicazione della stessa. Nello specifico si realizzeranno infrastrutture informatiche per l'implementazione del dialogo dei dati tra Comuni e Regione, verrà istituito un tavolo tecnico che, oltre alla funzione di monitoraggio e controllo, dovrà individuare gli indirizzi per porre i Comuni nelle migliori condizioni possibili e spingerli all'applicazione della tariffa puntuale. Sarà realizzata anche una campagna di comunicazione diretta ad informare e sensibilizzare gli utenti riguardo ai potenziali benefici della tariffa puntuale ed ai risultati raggiunti nei territori in cui essa viene applicata.”

Con la tariffa puntuale - conclude Bisonni - il cittadino è responsabilizzato: sa che diminuendo la quantità di rifiuti diminuirà la spesa, con la tassa attuale invece, può sentirsi legittimato a produrre quanti rifiuti vuole senza differenziarli. Questa legge, oltre a fornire gli strumenti per rendere omogenea la tariffa puntuale in tutto il territorio regionale, accelererà il passaggio alla tariffazione puntuale nel convincimento che questa modalità possa condurre ad una riduzione significativa dei rifiuti conferiti annualmente in discarica, allontanando così anche il pericolo di veder realizzato un inceneritore sul territorio regionale. I marchigiani da oggi, non solo saranno incentivati a separare meglio i loro rifiuti, ma finalmente riceveranno il giusto riconoscimento con una consistente riduzione della tassa in proporzione alla quantità dei materiali differenziati.”
g.g.

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È da oggi disponibile sul sito del MIUR l’avviso pubblico che stanzia circa 145 milioni di euro in favore degli enti locali per effettuare le verifiche per la valutazione del rischio sismico e la progettazione di eventuali interventi di adeguamento nelle scuole che si trovano all’interno delle zone 1 e 2. Di questi, 100 milioni sono messi a disposizione dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e 45 dal Dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il 20% delle risorse MIUR viene destinato ai Comuni delle quattro Regioni (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria) colpite dai terremoti del 2016 e del 2017.

“Ancora una volta - dichiara la Ministra Valeria Fedeli - manteniamo un impegno, dimostrando quanto prioritaria sia per noi l’edilizia scolastica. Garantire sicurezza, ambienti decorosi e innovativi alle nostre giovani e ai nostri giovani è fondamentale, oltre che funzionale all’apprendimento e all’istruzione di qualità che vogliamo fornire loro. Questo avviso pubblico, che ci vede collaborare con il Dipartimento Casa Italia, ci consente di intervenire nelle aree più fragili del nostro Paese, in maniera strategica, per adeguare le nostre scuole rispetto al rischio sismico. Vogliamo che il tempo trascorso dietro i banchi sia sicuro e proficuo per le alunne e gli alunni, che le famiglie e le comunità scolastiche possano riconoscere il ruolo di centro aggregativo, di luogo protetto e saldo dei nostri istituti scolastici. All’inizio di quest’anno abbiamo firmato due importanti decreti che consolidano questo percorso e rafforzano la nostra intenzione, il primo per le indagini diagnostiche sui solai, il secondo per interventi di miglioramento e adeguamento antisismico. Continuiamo a destinare risorse a questo settore e ad orientarle in base alle reali esigenze del Paese”.

Gli enti locali proprietari di uno o più edifici scolastici di ogni ordine e grado, che si trovano nelle zone sismiche 1 e 2 e censiti nell’Anagrafe dell’edilizia scolastica, possono richiedere il finanziamento per le verifiche di vulnerabilità sismica e, qualora fosse necessario, per le progettazioni di eventuali interventi di adeguamento antisismico. La graduatoria dei beneficiari verrà definita in base ai criteri indicati nell’avviso pubblico, tra cui la vetustà degli edifici, la quota di cofinanziamento, l’appartenenza alla zona sismica 1 o 2, la tipologia costruttiva e di progettazione.

A selezione conclusa, la graduatoria predisposta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca verrà trasferita al Dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che provvederà a finanziare, nell’area di propria competenza e con le proprie risorse, le verifiche di vulnerabilità e la progettazione di eventuali interventi di adeguamento degli edifici scolastici che si trovano nella zona sismica 1.

Le domande ammesse al finanziamento in zona 1 che eccederanno la quota di risorse a disposizione del Dipartimento Casa Italia saranno finanziate dal MIUR, che provvederà ad autorizzare le verifiche di valutazione del rischio sismico e le eventuali progettazioni anche nella zona 2, sempre in base alla graduatoria e nei limiti delle risorse disponibili. I contributi saranno erogati da Cassa depositi e prestiti direttamente agli enti locali.

Il contributo per la progettazione sarà riconosciuto per l’importo richiesto solo se, dopo la verifica di vulnerabilità, l’indice di rischio risulterà inferiore allo 0,8 (e quindi sarà necessario sviluppare la progettazione di adeguamento sismico). Non sarà riconosciuto, invece, se l’ente locale deciderà di predisporre una nuova costruzione piuttosto che un intervento di adeguamento sismico, in quanto non conveniente.

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Giornata memorabile per la città di Camerino. Consegnate a Morro le prime 7 delle 311 casette destinate alla popolazione. Presenti il presidente della Regione Ceriscioli, l'assessore Sciapichetti, il Capo della  protezione civile nazionale Borrelli e regionale Piccinini , il presidente del Consorzio Arcale Gervasi. Tante le autorità civili e militari presenti al grande giorno con il  sindaco Pasqui, il vice sindaco Lucarelli e gran parte dell'amministrazione comunale,l' arcivescovo Brugnaro, il rettore Pettinari e il prorettore Spaterna di Unicam. "Anche se si tratta di sole 7 Soluzioni Abitative Emergenziali -ha detto Pasqui-  siamo orgogliosi che la  consegna avvenga in una delle frazioni di Camerino". 

borrelli

Nella foto sopra l'intervento del Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli

Sottolineando il massimo accordo con tutte le istituzioni, il sindaco ha evidenziato l'importanza di ricostituire socialità, obiettivo  alla base della stessa scelta delle aree SAE temporanee, vicine alle località d'origine della gente. " Abbiamo 12 aree SAE vicine alla città e nelle frazioni- ha dichiarato -; per realizzare il tutto c'è voluto del tempo, che non è troppo di più rispetto alla normalità operativa di altri comuni, avendo ognuno una sua problematica e una sua conformazione orografica.  Partendo da qui con un numero simbolico di casette, andiamo ad inaugurare quello che sarà il percorso di ripristino della socialità di questa terra. Il mio grande vanto- ha proseguito Pasqui- è quello di essere riusciti anche di fronte a numeri grandissimi, a non sprecare denaro pubblico. Se avessimo ordinato le SAE dopo la prima graduatoria nel mese di febbraio, avremmo commissionato 518 casette rispetto alle 311 delle quali c'era effettiva necessità; anche nell'emergenza ritengo che alcune linee guida, insieme a legalità e rispetto dei motivi economici, debbano essere portate avanti, di pari passo ai bisogni della gente.Questa è la grande soddisfazione, insieme a quello di oggi che è un punto di partenza e non di arrivo. Dobbiamo lottare insieme e questa comunità riuscirà a venirne fuori.  Solo insieme -ha ribadito- possiamo riuscire ad affrontare le tante problematiche di una situazione devastante  Pur tra tante difficoltà, siamo una comunità coesa e unita, pronta a farcela.. Porgo un augurio gioioso a coloro che rientrano e auspico che con le istituzioni ci si possa mettere ad un tavolo al fine di poter migliorare tutto quello che sarà migliorabile. Un anno fa a Camerino erano circa 7000 gli assistiti, oggi ne sono poco più di 3000 e, quello che mi auguro fortemente, è che vi siano giorno dopo giorno sempre più rientri di famiglie in città. La popolazione è provata ma sta reagendo a questa dura prova con la ferrea volontà di restituire ai propri figli quello che è stato costruito a costo di duri sacrifici". Dal sindaco parole di ringraziamento al presidente Ceriscioli per la battaglia che, nella riorganizzazione sanitaria, ha portato avanti per mantenere l'ospedale di Camerino quale presidio per l'intero territorio

" Oggi è il primo passo di un percorso che riserverà risposte puntuali per tutti- ha affermato il Governatore Ceriscioli- Con la consegna di oggi arriviamo a 1300 casette in una gara che è quella di risolvere i bisogni della comunità marchigiana. Guardare i lavori realizzati e le opere di urbanizzazione che sono state necessarie per impiantare le 7 casette di Morro, aiuta a comprendere meglio il valore delle scelte e quello che è stato fatto. Oggi è il giorno del risultato ottenuto grazie al contributo di tutti; essere in questa frazione significa anche cogliere il valore del paesaggio e dell'amore per le proprie radici. Si voleva restare qui e da qui si riparte; se si fosse scelta un'area in pianura, sarebbe stato più facile realizzare il tutto ma avremmo portato la gente a vivere da un'altra parte, le sette casette di Morro rappresentano invece la testimonianza più chiara del lavoro che è stato svolto, con una qualità alta delle opere di urbanizzazione dell'intero spazio che fa capire quanto abbiamo a cuore la ricostruzione dei territori. Continueremo con il nostro impegno cercando sempre diaffrontare insieme le problematiche e, con lo spirito di migliorare". 

" Sono particolarmente lieto di partecipare alla consegna delle prime 7 SAE di Camerino - ha dichiarato Borrelli- città che ha un considerevole numero di abitanti e per la quale l'amministrazione comunale,grazie ad una attività oculata, ci ha fatto risparmiare in termini economici e di consumo del suolo, Mi piace ricordare anche la collaborazione con l'università della quale in passato sono stato studente; noi dobbiamo lavorare molto  affinchè l'ateneo possa riprendersi e tutto il territorio possa ritornare alla normalità. Da parte del Dipartimento di Protezione civile garantiamo presenza e disponibilità per tutte le esigenze della gente di queste zone".

Spirito combattivo nelle parole del rettore Pettinari, fermamente convinto che si debba ripartire dalla residenzialità  sia per quanto riguarda i cittadini che gli stessi studenti " A fianco al nuovo Campus che si sta realizzando, metteremo strutture dove poter fare ricerca e didattica ed erogare servizi di alto livello qualitativo e, nell'immediato, sapendo di non poter rientrare a breve in zona rossa,  avremo bisogno di laboratori ed aule . Noi ci siamo e ci auguriamo di vivere sempre più spesso momenti gioiosi come quello di oggi e di immaginare un territorio ancora migliore di quello che era".

" Per la città di Camerino- ha detto l'arcivescovo Brugnaro- quello di oggi è un segno di continua ripresa e fiducia". Prima della consegna delle chiavi alle famiglie, il presule ha benedetto l'area. Tratto dal Vangelo di Luca il brano letto dall'arcivescovo che ne ha ricavato come fondamentali le parole della solidarietà e fraternità da considerare come dei gradini di perfezionamento della socialità".   

C.C.

arcivescovo

 

Consegna Catia

Chiavi Morro

ditte 2

 area Morro

 

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Con la consegna delle ultime 23 casette dell'area Varano, il comune di Muccia raggiunge la totalità delle 163 SAE richieste per le sue aree. Alla cerimonia di consegna delle chiavi alle rispettive famiglie,  hanno presenziato il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e l'assessore Angelo Sciapichetti, accanto al sindaco Mario Baroni, al direttore dei lavori Sabbatini, architetto Taffetani dell'Erap  al parroco don Gianni Fabbrizi.

Area più laboriosa quella di Varano rispetto alle altre zone SAE di Muccia, ha richiesto tempi più lunghi per essere urbanizzata e per la quale, a giorni, verrà completata l'asfaltatura. Ringraziamenti da parte del primo cittadino a tutte le maestranzee le ditte coinvolte a vario titolo nella realizzazione. 

"Un passo in avanti- ha commentato il sindaco Baroni- che ci permette di pensare con maggiore serenità a quelle che saranno le opere di ripresa e alla ricostruzione delle case danneggiate dei cittadini" 

Chiavi Muccia 

 Per le due aree di Pian di Giove e Varano è previsto anche un abbellimento con la messa a dimora di piante, la realizzazione di un piccolo parco giochi e area barbecue a disposizione della comunità. Un sovrappasso che supererà la vecchia statale 77, consentirà il collegamento tra le due aree SAE e l'area commerciale.

" La consegna delle ultime casette è un momento significativo- ha detto il presidente Ceriscioli- perchè permette a tutti di passare alla fase successiva; le attività di natura emergenziale conoscono dunque un passaggio successivo e le stesse casette rapprentano un passaggio temporale in quanto, l'obiettivo è quello di permettere alle persone di tornare a casa e, nel contempo, ci si può concentrare su quello che viene dopo. Mettiamno dunque la testa su un'altra fase che è quella della ricostruzione. L'ultima volta che siamo venuti a Muccia- ha sottolineato Ceriscioli- abbiamo preso tutte le pratiche che sono arrivate all'Ufficio della Ricostruzione aprendole una ad una, per vedere a che punto fossero. Abbiamo potuto notare che gran parte delle pratiche erano in integrazione della documentazione richiesta dal professionista, pratiche che dunque necessitano di una serie di ulòteriori tappe per essere completate. Mettere la testa un passo più in avanti, significa trovare anche il modo di gestire al meglio questa fase; grazie ad esempio al lavoro fatto per Muccia, abbiamo deciso di estendere anche al comune tutte le informazioni delle quali dispone l'Ufficio Speciale per la Ricostruzione in modo tale che possa essere in grado di fornire chiarimenti sulle proprie pratiche al cittadino che li richieda. Un modo di lavorare  fortemente legati tra istituzioni che è di fondamentale importanza; noi lo abbiamo sperimentato ogni giorno, così lo hanno fatto coloro che hanno seguito i lavori e le ditte impegnate. La relazione tra istituzioni è positiva e vale a facilitare tutto quello che deve accadere; se c'è un nodo o una difficoltà, lo si affronta e si cerca di fare un passo in avanti e, andando avanti in questo modo, sono convinto che la prossima volta che saremo qui con il sindaco, magari sarà per visitare un paio di cantieri non più dell'emergenza ma della ricostruzione. Ed è importante sbloccare il percorso perchè fornisce  a tutti lo stimolo per presentare la propria pratica".

Taglio Muccia

Un percorso che non sarà breve anche perchè le aree perimetrate richiederanno tempi e procedure amministrative molto robuste da seguire. " Ma se noi non perdiamo nessun passaggio- ha aggiunto Ceriscioli- potremo passare dall'uno all'altro senza problemi: oggi la fine dell'emergenza, domani i cantieri delle leggere e, dopodomani la parte più pesante che è quella delle perimetrazioni, in un continuo che deve vedere la massima collaborazione. Per quanto rigurda le SAE noi dobbiamo delle scuse ai cittadini in relazione ai tempi che non sono mai quelli che avremmo voluto. L'importanza dei lavori fatti testimonia che si tratta di opere che hanno richiesto grande impegno e tempo per essere realizzate. Mi auguro che per voi che rientrate inizi un'altra fase. Tornare alla dinamica della vita familiare, alla relazione di comunità, significa sentire che si è ancora più vicini ad un punto più avanzato. Noi continueremo a mettere tutto l'impegno, garantendo presenza, continuità e spirito costruttivo. Se saremo uniti- ha concluso il presidente della Regione- saremo in grado di affrontare positivamente tutto il percorso. E' con questo spirito di condivisione che vogliamo proseguire ad affrontare uno alla volta tutti i problemi di un'emergenza che per la regione, è la più grande dopo la guerra". 

C.C.

 

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Domani alle 11 suona la “campanella”, come fosse il primo giorno di scuola, per la prima seduta di Camera e Senato. Il nuovo Parlamento si insedia e gli eletti saranno chiamati a scegliere le più alte cariche dello Stato dopo il presidente della Repubblica. E già oggi pomeriggio si sono riuniti i gruppi parlamentari dei due rami del Parlamento per stabilire le linee guida da tenere nel voto di domani. Tra questi la Lega, uno dei gruppi più numerosi, che conta anche Tullio Patassini, eletto nel collegio uninominale di Macerata-Osimo. “L'incontro di oggi pomeriggio - racconta il neodeputato di Treia - serviva proprio per fornire agli eletti le indicazioni sul voto di domani per votare i Presidenti di Camera e Senato. Per quello che riguarda la formazione del Governo, ancora non è emerso nulla perchè secondo me siamo nel campo delle ipotesi. Il mio parere è quello che ho espresso subito il voto del 4 marzo: Salvini è giusto che sia il premier. E' la logica consegueza del voto. Partendo dal voto e dalla coalizione di centrodestra che ha ottenuto più consensi e trovando le giuste e necessare convergenze alla Camera e al Senato, il Governo può nascere. Basta con il Governo Gentiloni e con tutti i suoi errori e mancanze. Una su tutte la gestione del post-terremoto. Il presidente della Regione Marche Ceriscioli scrive al presidente del Consiglio chiedendo una proroga dei tempi per la presentazione delle domande. Ma questi signori hanno chiara la situazione? Si parlano? Noi abbiamo inviato una lettera facendo presenti le problematiche che i tecnici hanno sollevato perche siamo stati in mezzo alla gente. Quindi penso che sia giunto il momento di dire basta con il Governo Gentiloni”.

Tullio Patassini

C'è poi tutta la parte che precede la prima seduta di domani e che ha riguardato l'accreditamento dei singoli deputati. “Io ho effettuato tutte le pratiche ieri pomeriggio – racconta Patassini – e sono stato negli uffici al piano sopra l'ingresso. Non ho preso l'ascensore, ma ho camminato lungo le scale proprio per vivere fino in fondo questa emozione. Il primo step ha riguardato le foto, poi la comunicazione dei dati anagrafici e della documentazione necessaria, inclusi password, mail e altro. Infine, mi hanno anche preso l'impronta digitale che servirà per esercitare il voto. L'impronto serve per evitare brogli e che qualcuno voti al posto mio. Per svolgere questo compito – conclude un emozionato Tullio Patassini – io mi sono messo in aspettativa dal lavoro e voglio farlo con il massimo impegno e la massima serietà. L'impatto è stato incredibiole. Ho calpestato pavimenti e mattonelle che prima di me hanno visto le persone che hanno fatto la Repubblica. Mi sento una grande responsabilità addosso sperando di fare il bene di tutti”.

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Si tiene questo giovedì 22 marzo, alle ore 21, presso l'Aula Magna del Polo Scolastico di via Madonna delle Carceri, il secondo degli appuntamenti con “Il sindaco incontra la città”. Inizialmente previsto mercoledì 28 febbraio, il momento di confronto dell’amministrazione con i cittadini ha subito un rinvio causa maltempo. “La data è slittata per motivi legati alla neve e al gelo di fine febbraio e, successivamente, per una mia indisponibilità legata a piccoli problremi di salute – afferma il sindaco Gianluca Pasqui- ma ci tenevo a riprendere e portare avanti con continuità a scadenza mensile questo tipo di confronto, utile all’amministrazione e ai cittadini. E', infatti, un momento bello di scambio di idee, condivisione, ma anche di acquisizione di consigli che i cittadini vorranno fornirci. Rifaremo il punto fino ad oggi su un percorso che continua ad essere non facile, ma che vede la città di Camerino comunque procedere a 360 gradi sugli interventi, avendo riacquisito tutte le istituzioni e i servizi presenti prima del terremoto, ovviamente ad eccezione del carcere. Siamo comunque riusciti, sia pure tra mille difficoltà, a tenere in piedi tutta la macchina. Già dal primo partecipato appuntamento tenutosi a gennaio, ho percepito che l’incontro con i cittadini è positivo e propositivo. Il dialogo continuo con la gente, non favorisce solo la comunicazione di ciò che è accaduto tra un mese e l’altro, rappresentando l’occasione per interloquire con le persone, ascoltandone esigenze e desideri, raccogliendo spunti interessanti e utili al governo della città”. L'incontro sarà trasmesso in diretta integrale sulle frequenze di radio C1inblu, in streaming e sulla pagina facebook di radio c1in blu – L'Appennino camerte.

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Il presidente della Regione Marche  Luca Ceriscioli ha inviato al presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni ed alla commissaria Paola De Micheli una lettera con la richiesta di  verificare se provvedimenti normativi o commissariali prevedano lo spostamento dei termini per la presentazione di progetti della ricostruzione privata “al fine di consentire a cittadini e professionisti di poter accedere alle provvidenze legate ai danni derivanti dal sisma in tempo utile e consono alla complessità degli interventi da realizzare” si legge nella lettera.

Il presidente Ceriscioli segnala la criticità della situazione ricordando che sono quasi 20mila le perizie e progetti per danni lievi.

La richiesta nasce a seguito della segnalazione da parte del direttore dell’Ufficio Ricostruzione delle Marche Cesare Spuri.

Il presidente Ceriscioli sottolinea come questa situazione crei “seria preoccupazione tra i sindaci, i professionisti e i cittadini che hanno segnalato tutte le criticità legate all’ormai approssimarsi delle scadenze”.

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Durante l’ultimo consiglio comunale, svoltosi in un clima cordiale, ho potuto fare alla giunta diverse domande riguardanti alcuni aspetti cruciali della città. In primis ho chiesto se avevano intenzione di tenere ancora per lungo tempo i dipendenti comunali nella sede della Contram; a tale quesito il vice Sindaco ha risposto che è stata fatta richiesta alla Protezione Civile di una sede provvisoria per il Comune, non ci è stato detto però dove sarà localizzata la struttura, forse in località Rio o forse in località Torre del Parco. Ritengo che la sede provvisoria comunale doveva essere tra i primi pensieri della giunta comunale e non adoperarsi per la realizzazione dopo 16 mesi come invece è successo. Altra notizia emersa dal consiglio è lo spostamento della farmacia comunale dal luogo indecoroso dove si trova ora al nuovo centro commerciale in realizzazione, inoltre all’interno della controllata comunale si prospettano nuove assunzioni visto il ritiro in pensione della Direttrice.

Aspetto molto importante venuto fuori dalla discussione è stato la piena rivendicazione da parte del primo cittadino della scelta delle zone dove sono state costruite le SAE, il Sindaco rivoltosi verso il sottoscritto ha rivendicato a piene mani la scelta dalla localizzazione delle casette. Al di là dei ritardi ingiustificabili di tutti gli attori, mi pare chiaro ed è sotto gli occhi di tutti la totale inidoneità delle aree indicate dal Comune che stanno comportando rimandi anche per i poderosi lavori di stabilizzazione.

Sempre parlando del consiglio comunale, tra i vari punti all’ordine del giorno vi era l’approvazione del DUP, il documento principe della programmazione, il quale dovrebbe andare a descrivere le azioni che l’amministrazione vuole adottare e quindi la pianificazione strategica e operativa. Il sindaco durante il consiglio ha fatto specifico riferimento alle perimetrazioni cosa che non è minimamente accennata nel Dup, così come non si fa alcun riferimento allo studio strategico fatto dal gruppo Cucinella che sembrerebbe essere stato abbandonato. Il mio voto, coerente con la totalità della minoranza ed esposto dal capogruppo Trojani, non poteva essere che contrario perché lo spirito di programmazione nel documento è totalmente assente.

Riguardo al bilancio previsionale 2018/2020, vi è una forte sofferenza, si nota un ricorso all’anticipazione di Tesoreria e ad un nuovo indebitamento per 300 mila euro, quando si potevano fare delle scelte molto più sostenibili, senza provocare nuovi passivi; ad esempio per il 2018 c’è la sospensione dei mutui di Cassa Depositi e Prestiti per cui, invece di ricorrere ad un debito, per realizzare lavori sulle strade, si sarebbero potute utilizzare queste economie pari a più di 400 mila euro. La scarsa capacità programmatoria è anche testimoniata dal fatto che la Legge di Bilancio 2018 stanzia a favore dei comuni delle risorse che prevedono a fondo perduto fino ad un massimo di 5 milioni e 200 mila euro a comune di finanziamenti per opere di messa in sicurezza di immobili comunali o altri consolidamenti del territorio, e a tale bando, scaduto il 20 febbraio, Il nostro Comune non ha partecipato.

Un plauso va al consigliere Tapanelli, il quale giustamente ha indicato di guardare ai comuni più grandi come San Severino, Castelraimondo e Matelica come visione e sviluppo futuro, come possibilità di collaborazioni prossime attraverso ogni tipo di organismi quali ad esempio l’unione di comuni ma, a mio avviso sbagliando, il primo cittadino ha ribadito che Camerino debba rivolgersi ai comuni montani e ha ricordato il suo successo personale come il consigliere più votato in provincia in occasione delle scorse elezioni di secondo livello. Questa è una visione miope e personalistica dell’amministrazione cittadina che antepone il proprio tornaconto al bene comune della cittadina.

Durante le comunicazioni del Sindaco, Il primo cittadino si auspica una nuova e più forte collaborazione con l’Università cittadina partendo da un suo invito alla prossima inaugurazione dell’anno accademico, onestamente non trovo il senso logico di tale affermazione, ma ne prendo atto. Sono contento che sia tornato a parlare della città e dei suoi grossissimi problemi dopo essersi trasformato per qualche tempo in politologo, d'altronde essere stato messo fuori dalla lista dei candidati per la camera dei deputati a favore del concorrente poi eletto On. Patassini a poche ore dalla chiusura della stessa, penso non sia stato facile da digerire.

Consigliere Comunale Andrea Caprodossi

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