Notizie di politica nelle Marche

Si discute in queste ore intorno al caso del sequestro della struttura polifunzionale di Norcia, donata da TGLa7 e Corriere della Sera e, realizzata a titolo gratuito dall'architetto Stefano Boeri, che ora si ritrova ad essere indagato insieme al sindaco Alemanno in quanto l'accusa considera il fabbricato non provvisorio ma definitivo e permanente.  La vicenda sta riempiendo le cronache e suscitando reazioni polemiche anche per gli interrogativi che si pongono per le tante costruzioni simili che, nell'arco dei mesi, sono state realizzate nei vari comuni terremotati del centro Italia. Rischierebbero di essere fuorilegge anche le stesse infrastrutture delle aree Sae'? A porsi la domanda è stato  l' ingegnere camerte Roberto Di Girolamo: '" Se una struttura provvisoria cone quella di Norcia  viene considerata permanente- osserva - cosa dobbiamo allora pensare delle SAE che sicuramente sono provvisorie ma il cui posizionamento ha richiesto imponenti lavori di sbancamento, muri di sostegno e tonnellate di cemento spalmate sui nostri territori?Come dobbiamo considerare le infrastrutture che hanno permesso l'installazione delle 'casette?  Il problema fondamentale- prosegue l'ingegnere-  è che si continua a trattare in maniera ordinaria  qualcosa che ha dello straordinario.  Non si possono far valere regole da tempo di pace per  una situazione da tempo di guerra. Ad un anno e mezzo dal sisma- continua  Di Girolamo- non ci si rende ancora conto delle problematiche che esistono nelle nostre città da Mucccia a salire, da Camerino a salire.  La verità è che qui c'è un territorio che non esiste più e per il quale si rendono necessarie  'persone straordinarie' e  'norme straordinarie'. E' d'obbligo mettere un punto fermo;  la normativa che è stata messa in piedi non sta funzionando.e va completamente azzerata perchè, mettere pezze a qualcosa che non funziona, produce più danni che rifarla da nuovo. Questi signori invece continuano a dare delle scadenze assurde, come quella di fine marzo per le schede 'aedes', di fine aprile per i danni di livello B, o la scadenza del mese di luglio per le inagibilità di tipo E. Continuano a dare scadenze quando ancora le regole non sono chiare; teniamo conto del solo fatto che debbono ancora uscire le modifiche  all'ordinanza n.19 relativa alla ricostruzione pesante, che non è ancora chiaro cosa si debba fare nelle zone soggette a microzonazione sismica  perchè i relativi piani non sono stati ancora validati dal Commissario, che si naviga nel buio anche per quel che riguarda le zone perimetrate dai comuni e ci sono piani in itinere per quel che concerne le  opere pubbliche e i dissesti idrogeologic. Nelle more di tutte queste cose ,- conclude il tecnico-, noi dobbiamo consegnare i progetti. E' una vera follia".

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La situazione termale nelle Marche dopo il terremoto “ è il titolo del seminario tecnico divulgativo in programma questo sabato 17 marzo , a partire dalle ore 9.30, presso la Sala congressi di Sarnano  in via Benedetto Costa.  L’organizzazione si deve a Unione Montana dei Monti  Azzurri, Comune di Sarnano, Terme San Giacomo, Regione Marche e Terme Santa Lucia di Tolentino. I lavori saranno introdotti dal presidente dell’Unione Montana Monti Azzurri Giampiero Feliciotti: “ Ringraziamo l’Union Turismo,  Associazione Nazionale delle Aziende e degli Enti Pubblici e Privati di promozione ed accoglienza turistica. per aver  scelto le nostre zone  come sede di svolgimento  del  suo Consiglio nazionale. a latere del quale, - spiega  Feliciotti- il punto che verrà discusso nel corso del seminario tematico, sarà iI termalismo nelle Marche.  E’ intenzione dell’Associazione Union Turismo,  offrire un contributo costruttivo agli impianti termali della nostra regione, declinato con l’economia del territorio e, con particolare riferimento alle valenze gastronomiche e culturali e all’offerta balneare,  in prospettiva e come occasione di ripartenza  dopo il sisma.  Ben sei saranno le università presenti  all’incontro -; tra i relatori –ontinua Feliciott- mi piace ricordare il prof. Umberto Solimene dell’università di Milano e presidente mondiale FEMTEC ( Federazione Mondiale delle Terme) il quale parlerà dell’importanza degli stabilimenti termali nell’economia delle Marche. Tra i presenti all’incontro anche la prof.ssa Natalia Churskaya che approfondirà l’aspetto delle Terme come valore aggiunto, mentre il   Dr. Daniele Travagllini, coordinatore  nazionale della SIF, parlerà dell’inserimento e del valore della flebologia nel settore termale.  Al  seminario porteranno il loro saluto anche l’assessore al Turismo della Regione Marche Moreno Pieroni , il presidente dell’Ordine dei medici di Macerata Dr. Romano Mari ;  previsto l’intervento autorevole di  Franca Roso, presidente nazionale dell’ Ancot (associazione comuni termali)  la quale ,nell’ottica di un miglioramento dell’offerta turistica, illustrerà le modifiche necessarie alla Legge 323. Da parte della presidenza nazionale verranno anche consegnate delle bandiere gialle e, credo che nell’insieme,  l’intensa mattinata di sabato rappresenti sicuramente  un’occasione interessante per una ripresa dopo il terribile evento che ha colpito la nostra regione. Per rinascere, dobbiamo continuare ad attirare i riflettori nazionali  su quello che non va ma anche cercare di guardare avanti in prospettiva ; il seminario di Sarnano è solo una delle prime tappe in quanto a breve- conclude il presidente – celebreremo gli Stati Generali del ciclo-turismo , dedicando attenzione ad un settore su cui l’Unione Montana si sta interrogando sin dal 2010, anche con la messa a punto di piste ciclabili. Il futuro è dunque la ripartenza del turismo dopo il terremoto, muovendo dalle Terme di Sarnano e Santa Lucia di Tolentino e, coinvolgendo a 360 gradi tutto il turismo dell’entroterra”.

 

C.C.

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Nella giornata di ieri, presso la sede provvisoria del Comune di Camerino, si è tenuto un incontro di presentazione alle scuole del comprensorio del Progetto Sisma, che si sviluppa all’interno del Programma Italia di Emergency. Fortemente voluto dall'amministrazione comunale e in collaborazione con le istituzioni, in particolare in seguito ad un protocollo d’intesa siglato con la Asur Marche, è stato avviato un intervento di assistenza psicologica e infermieristica alla popolazione colpita dal terremoto nell’ area di Camerino, città che rappresenta il punto di riferimento a livello sanitario poiché accoglie la struttura ospedaliera “S. Maria Della Pietà”, che copre i bisogni di 20 Comuni dell'entroterra più gravemente colpito dal sisma.

La popolazione studentesca, in accordo con i Dirigenti degli Istituti, parteciperà ad incontri dedicati alla presentazione del progetto a cui potranno seguire interventi psicoeducativi per gruppi classe o istituto a seconda dei bisogni emergenti. All'incontro di ieri erano presenti l'assessore alle politiche sociali, Antonella Nalli, la direttrice del Dsb di Camerino, Maria Rita Paolini e l’équipe del Dipartimento di Salute Mentale con cui Emergency agirà in rete e sinergia durante tutta la durata del progetto per garantire un approccio comunitario e di prevenzione a tutela della salute mentale della popolazione studentesca. Un progetto che fin da subito è stato a cuore dell'amministrazione comunale per l'importanza che assume nei confronti dei giovani ragazzi, che al pari degli adulti stanno affrontando le conseguenze del sisma, dimostrando fin da subito grande attaccamento e voglia di futuro.

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Anas avvierà nel corso del 2018, lavori di manutenzione per il risanamento del piano viabile sulle strade di competenza nelle Marche per un investimento complessivo di 24 milioni di euro. Gli interventi, già finanziati e in gran parte appaltati, riguarderanno l’intera rete stradale in gestione Anas, per un’estensione complessiva di oltre 1.250 km. Le principali arterie interessate sono le strade statali: SS73bis “di Bocca Trabaria” (lavori già in corso) in provincia di Pesaro e Urbino; SS76 “della Val d’Esino” in provincia di Ancona; SS77 “della Val di Chienti” in provincia di Macerata; il raccordo autostradale “Ascoli-Porto d’Ascoli” in provincia di Ascoli Piceno e la SS16 “Adriatica” in tutte le province.   Saranno interessate dai lavori anche le ex statali rientrate dalla Regione e dalle Province, tra le quali: la ex SS3 “Flaminia”, ex SS423 “Urbinate”, ex SS452 “della Contessa”, la ex SS257 “Apecchiese” e la ex SS424 “della Val Cesano”, in provincia di Pesaro e Urbino; la ex SS360 “Arceviese”, la ex SS362 “Jesina”, la ex SS256 Muccese e la ex SS361 “Septempedana” nelle province di Ancona e Macerata; la ex SS502 “di Cingoli”, la ex SS571 “Helvia Recina”, la ex SS485 “Corridonia Maceratese” e la ex SS209 “Valnerina” in provincia di Macerata; la ex SS4 “Salaria” e la ex SS259 “Val Vibrata”, in provincia di Ascoli Piceno; ex SS210 “Fermana Faleriense”, la ex SS433 “di Val d’Aso” e la ex SS78 “Picena” nelle province di Fermo e Ascoli Piceno. I lavori rientrano nel programma #bastabuche sulle strade, con il quale Anas negli ultimi due anni ha stanziato oltre 890 milioni di euro per il risanamento della pavimentazione sull’intero territorio nazionale, di cui 35 milioni nelle Marche.


 

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A Pieve Torina si avvicina la riapertura di gran parte della “zona rossa”. In questi giorni è stata infatti ultimata  la demolizione di uno stabile privato gravemente danneggiato nella frazione di Tazza, operazione che farà tornare fruibile  una parte del paese finora interdetta. Su progetto dell'ingegnere Paolo Bianchi, l'impresa Cifolelli Edilizia s.r.l. ha proceduto all'abbattimento dell'immobile e alla relativa messa in sicurezza dell'area. Numerose le demolizioni che si sono rese necessarie a seguito delle scosse dell'ottobre 2016, che nel Comune di Pieve Torina, ha provocato  una inagibilità di oltre il 93%. Molte di queste hanno interessato immobili siti lungo la pubblica via e, nei mesi,  si è provveduto alle demolizioni, al fine di riaprire il prima possibile le strade principali, favorendo il ripristino della circolazione delle auto e dei mezzi al lavoro sul territorio e la progressiva ripresa della quotidianità.

 

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“Sul territorio avevamo già previsto le varie Unità minime di intervento ( UMI) ed aggregati - afferma il sindaco Alessandro Gentilucci- e quello che ora ci auguriamo, è di riuscire ad andare spediti verso una ricostruzione attenta. Come preannunciato- continua Gentilucci - fra una quindicina di giorni, poseremo la prima pietra del nuovo asilo nido; per noi si tratta di un evento in quanto abbiamo trovato una fondazione che ci ha preso a ben volere e, con la collaborazione del comune, riusciremo a realizzare anche questa importante infrastruttura. Imminente anche l’approvazione  in consiglio comunale del nuovo Piano del paesaggio che prevede la tutela del nostro centro storico e di tutte le opere di finitura; si andrà dunque dalla regolamentazione dei tetti fino ai discendenti, con delle prescrizioni che riguarderanno facciate e finestre. Teniamo al nostro territorio, guardiamo al futuro senza disperdere quella che è la nostra tradizione – sottolinea il sindaco- L’ essere riusciti ad uscire dall’emergenza in tempi molto veloci, significa potersi dedicare con più attenzione alla programmazione del futuro e, soprattutto, con le tempistiche necessarie. Così abbiamo lavorato in questi mesi dopo aver consegnato le ultime  ‘casette’ e l’operato sta producendo i suoi frutti. Possiamo dire di essere ben messi- conclude il sindaco di Pieve Torina-  e con una ricostruzione che lascia ben sperare”.     

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Nella nuova sede di loc.Caselle 1, riaperto l'Ufficio del Giudice di Pace di CamerinoAlla cerimonia sono intervenuti il Procuratore Giovanni Giorgio, il Presidente del Tribunale di Macerata Gianfranco Coccioli, il vice Prefetto Antonio Angeloni, il Dirigente Ammnistrativo Vincenzo Bonanni,il sindaco Gianluca Pasqui e gli assessori Antonella Nalli ed Erica Cervelli,il rettore di Unicam Claudio Pettinari, l'arcivescovo Francesco Brugnaro,  rappresentanti delle Forze dell'Ordine e della Direzione del Demanio. " Un grande piacere per tutti noi dell'Ufficio giudiziario di Macerata l'aver contribuito alla riattivazione di questo presidio giudiziario che è l'esempio di come, creando una grande sinergia istituzionale, se c'è la volontà di tutti, possono raggiungersi obiettivi significativi ". Così, nel suo intervento di apertura, il Presidente del Tribunale Coccioli. " Sono giunto a Macerata otto mesi fa - ha aggiunto- e, immediatamente sono stato sensibilizzato dal Procuratore della Repubblica,  dal dirigente Bonanni e dall'Avvocatura locale. Si è creata una sinergia favorevole perchè tutti siamo stati consapevoli dell'esigenza di una ripartenza, per una città soffocata da due eventi; il primo in ordine di tempo, è stata la soppressione del Tribunale e per l'Avvocatura e per l'utenza e per la comunità non è stato sicuramente un vantaggio perchè ha significato lo smarrimento di una comunità e la perdita di un punto di riferimento istituzionale importante. Quando sono arrivato ho percepito tale disagio da parte del Foro e dell'utenza e, successivamente, c'è stato il sisma, evento ancora più grave e micidiale che ha contribuito ad alimentare un disagio profondo  che meritava assoluta considerazione ed è per questo che mi sono immediatamente lasciato sensibilizzare su questo tema. Abbiamo dunque creato dei collegamenti istituzionali molto forti e si è realizzata una incredibile sinergia e, nel volgere di breve tempo, siamo riusciti a traguardare l' obiettivo che ci eravamo prefissi di creare un piccolo presidio che è testimonianza di un messaggio, significativo per la cittadinanza, per le istituzioni e anche per Macerata, realizzandosi una distribuzione e una più agevole gestione dell'ufficio periferico di Camerino. Come Presidente di Tribunale sono anche coordinatore e responsabile degli Uffici di Giudice di Pace e posso dire che oggi, sotto gli occhi di tutti, può vedersi il risultato di una piena collaborazione; i ringraziamenti vanno anche al Demanio che, da subito, si è attivato  per la scelta e la messa a disposizione del fabbricato e a tutti i collaboratori dell'Ufficio per il loro contributo di sensibilità nel permettere, almeno con riferimento a tale situazione, il ritorno alla normalità di cui Camerino ha bisogno. Ce l'abbiamo messa tutta". 

" Per me si aggiunge anche una componenete affettiva nei confronti di Camerino- ha dichiarato il Procuratore Giorgio- ; augurandoci che quanto prima si possa riaprire la sede della 'zona rossa'- ha aggiunto- la riapertura dell'Ufficio in questa sede costituisce un positivo segnale di ripresa. Un momento positivo anche dal punto di vista psicologico e che va salutato con gioia per guardare ad un futuro che si spera possa avere sempre maggiori aperture rispetto all'attuale situazione".

" Una giornata importante per tutta la comunità- ha sottolineato il sindaco Pasqui- Se pensiamo al sisma del 24 agosto 2016 e all'evento ancora più catastrofico di ottobre, possiamo dire di essere tornati oggi al 23 agosto 2016;  con la riapertura di questo Ufficio infatti, abbiamo riportato  nel territorio tutte le istituzioni che servono a far vivere una comunità. Concordo con il Procuratore che questo sia anche un segnale psicologico; noi la forza la troviamo quotidianamente proprio da questi segnali che sono di sostanza ma, senza i quali, non potremmo andare avanti in un momento straordinariamente difficile. Ad un anno e mezzo infatti la ricostruzione è qualcosa che non esiste e la nostra è ancora una condizione precaria legata alla Protezione Civile  e alla piena emergenza. E' da questi momenti che dunque traiamo iniezioni di fiducia che, passando per le istituzioni, arrivano al cittadino. Sono questi segnali che ci danno la consapevolezza che ci siamo, e, che ce la faremo. Ce la farà un territorio e, con la formazione del prossimo Governo, auspico che si possa andare a rivedere il vero cratere sismico e la medicina utile a guarire la sua malattia".  

Rapportate al territorio e ai bisogni reali della gente, le parole dell'arcivescovo Brugnaro: " Vedo questo segno come una vera preparazione del futuro -;quando si parla di proiezioni- ha osservato- spesso in realtà non si lavora sul presente ma su quello che dal presente si può ricavare per il futuro. Fatti come questo sono la dimostrazione di quello sviluppo e della risposta ad altre esigenze che potranno venire. Altro aspetto è che quando ci riferiamo al territorio non dobbiamo dimenticare che esso al suo interno ha tante domande, corrispondenti alle domande della gente. Credo allora che occorra cambiare l'attitudine mentale, intellettuale, politica, morale e anche religiosa, e ascoltare la comunità , senza  prefigurare noi le sue necessità o quello che la gente desidererebbe domandare. Imparare ad ascoltare la gente- ha rimarcato- credo sia il verbo fondamentale perchè nelle domande della gente c'è la realtà del territorio. La gente oggi vuole una scuola, un lavoro, una giustizia prossimi, una chiesa che si fa prossimo. A tutti si richiede dunque il grande sforzo  di non far dire al territorio quello che piace a noi, per permettere alla gente del territorio di potersi esprimere attraverso canali culturali, religiosi, economici, in modo tale che, anche profondamente diverse, queste terre restino cariche dell' utile memoria del passato e nel contempo rivedano opportunità possibili e non teoriche che corrispondano ai bisogni della gente. Altrimenti si rischia di supporli solo ideologicamente senza dar conto della gente che del territorio vive e del territorio fa cultura". 

Dagli interventi si è potuta percepire anche una positiva apertura in merito alla costruzione del nuovo carcere di Camerino; è stato proprio il Procuratore Giovanni Giorgio a rivolgere parole di ringraziamento al Sottosegretario Ferri per aver raccolto tutte le richieste che gli sono state avanzate sull'argomento, svolgendo un'azione incisiva e facendosi promotore di un progetto più realistico rispetto a quello un po' più faranoico inizialmente prospettato.  " Quanto alla costruzione del nuovo carcere- ha detto il Procuratore- credo che, se necessario anche in modo pressante, potremmo insieme avanzare richieste al nuovo Governo. La struttura carceraria a servizio del Tribunale di Camerino non solo era utile per ragioni funzionali e di efficienza del servizio ma credo avesse un significato anche nella complessiva ditta di Camerino, per il positivo dialogo tra istituzioni  comunità locale e popolazione carceraria.Valori che vanno ricordati e che costituiranno la premessa per quello che insieme cercheremo di costruire". 

C.C.

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Martedì, 06 Marzo 2018 11:45

Comi come Renzi, dimissioni a metà

Sulla stessa lunghezza d'onda di Matteo Renzi. Dopo la pesante sconfitta elettorale del Partito Democratico, il segretario regionale Francesco Comi decide di convocare Assemblea e Direzione Regionale del partito e di presentarsi alle stesse dimissionario.

"Nessuno di noi vuole archiviare questa sconfitta netta derubricandola a incidente di percorso - le sue dichiarazioni - È del tutto evidente che serve una discussione seria nel Partito per comprendere le ragioni profonde di questa sconfitta e ricostruire una nuova proposta politica. Sono stati fatti troppi errori. Non possiamo più permettercene. Sono grato a tutti i volontari e soprattutto ai candidati per il loro generoso e prezioso contributo. Tutti hanno dato il massimo. Il dato è politico ed è evidente soprattutto a Pesaro, la nostra roccaforte, dove il nostro miglior ministro, Marco Minniti, ha perso contro un "non candidato" espulso dal suo stesso partito alla vigilia del voto.

Da domani riunirò i segretari provinciali e consulterò il gruppo dirigente regionale. È mia intenzione, parallelamente al percorso indicato dal Segretario nazionale che con determinazione ha annunciato l'apertura di una fase nuova prevedendo anche le sue dimissioni, convocare Assemblea e Direzione regionale, dove mi presenterò dimissionario, per preparare al meglio la nuova fase, un nuovo segretario e rafforzare il governo regionale e il partito su tutto il territorio. Per quanto mi riguarda sono grato a tutto il partito per l’esperienza stupenda che mi ha onorato di fare in questi anni. È tempo di pensare tutti insieme alla nostra Regione superando divisioni e contraddizioni del recente passato”.

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La Lega che sovrasta Forza Italia nel maceratese. Il successo del Movimento 5 Stelle. “ La Lega ha saputo interpretare le esigenze delle Marche e della Provincia di Macerata, candidando persone valide del territorio. Dalla parte della Lega, sta dunque l’essere riuscita ad interpretare i malesseri e i malumori di un Paese e di un Governo PD che no ha mai dato il massimo per poter risolvere i veri problemi dell’Italia ”- Si esprime con queste parole sulle risultanze del voto, Barbara Cacciolari la quale, per divergenze di vedute con il suo partito, in piena campagna elettorale, aveva lasciato l’incarico di vice coordinatore di Forza Italia. “ Il debito pubblico- aggiunge Cacciolari- aumenta del 4.496 euro al secondo; politiche assolutamente non a sostegno delle famiglie e del reddito, né degli impianti industriali e benché meno orientate a risolvere le problematiche della disoccupazione. Oggi la Lega e il M5S hanno avuto il loro massimo successo proprio perché hanno saputo interpretare tali mancanze e ascoltare i disagi del popolo italiano. Gli italiani hanno assoluta necessità e diritto di avere politiche rivolte alla ripresa economica e al sostegno delle famiglie, troppo vessate da una crisi economica che non trova fine. Anche l’affermazione del Movimento 5 Stelle ritengo sia un voto consapevole e di protesta del cittadino e soprattutto dei giovani, dei quali si è notata una forte mobilitazione nell’andare ad esprimere il voto. I pentastellati- conclude Barbara Cacciolari- hanno voluto dare un segnale molto chiaro: rinnovamento contro una politica ormai stantìa che non porta assolutamente a nulla”.    

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Sulla provincia di Macerata soffia il vento della Lega, del Centrodestra e del Movimento 5 Stelle, ma non sventola più la bandiera del Partito Democratico.

Il partito di Renzi abdica, rispetto alle elezioni Politiche di cinque anni fa e rimedia una batosta senza precedenti, sia in provincia che in tutte le Marche, feudo “rosso” tra i più sicuri d'Italia. Nel Collegio uninominale Macerata 3 della Camera dei Deputati (scrutinate le 270 sezioni), gli elettori hanno scelto Tullio Patassini, esponente politico di Treia, indicato dalla Lega e dalla coalizione di Centrodestra: l'ex assessore treiese si porta a casa il 37,64% dei consensi, con la Lega primo partito della coalizione al 20,97%. Daniela Tisi, indicata dal Movimento 5 Stelle, è staccata di quasi cinque lunghezze (32,06%), ma il Movimento è il primo partito del Collegio. Debacle totale per l'ex rettore dell'Università di Camerino, Flavio Corradini, che si ferma al 23,26, con il Partito Democratico che crolla al 20,61%.

Abbiamo raggiunto al telefono il neo parlamentare Tullio Patassini, appena elett, che analizza il voto maceratese. “C'è stato un crollo verticale del Partito Democratico. I maceratesi e i marchigiani hanno dato una indicazione precisa. Questo è un vero e proprio segnale di cambiamento. Noi questo cambiamento lo abbiamo indirizzato in un cambiamento di contenuti e di Governo”. Una delle tante tematiche che Patassini dovrà protare avanti e a cui dare una sterzata decisiva è quella del post-terremoto. “Dobbiamo modificare l'impianto normativo a favore delle popolazioni terremotate e per permettere alle imprese locali di ricostruire. I marchigiani hanno già dato esempio di buono ricostruzione. Dobbiamo andare in questa direzione”. Toccherà, quindi, al treiese Tullio Patassini rappresentare il territorio maceratese e soprattutto quello colpito dal sisma del 2016 e portare in Parlamento le istanze delle popolazioni e soprattutto indicare soluzioni per far uscire questi territori da una fase di stagnazione davvero preoccupante. 

 

Tullio Patassini

Tullio Patassini

 

Al Senato, Collegio Macerata 2, l'ha spuntata Mauro Coltorti (nella foto), professore jesino e docente universitario a Siena, su Giuliano Pazzaglini, con cui c'è stato un vero e proprio testa a testa all'ultimo voto: l'esponente pentastellato l'ha spuntata per meno di 300 voti: 33,07% per Coltorti, 32,97% per il sindaco di Visso. Il parlamentare uscente Piergiorgio Carrescia (PD), si è fermato al 26,12. 

coltorti

 

Se ci spostiamo lungo la costa maceratese, che in base alla legge elettorale era stata inserita in un altro collegio, ad avere la meglio è stata l'esponente del Movimento 5 Stelle Mirella Emiliozzi (nella foto), civitanovese, consigliere comunale a Civitanova dal 2012 al 2017, che ha avuto la meglio nel Collegio uninominale Macerata 2 con il 37,18%. Giuseppe Cognini, indicato dal Centrodestra, si è fermato al 35,38. Fuori dal Parlamento anche l'altro deputato uscente Paolo Petrini (20,66%). Il collegio del Senato Ascoli Piceno 3 (che include Civitanova) è stato assegnato ad altro esponente pentastellato, Giorgio Fede, con il 37,04: Graziella Ciriaci, indicata dal Centrodestra, ha raggiunto il 34,16. Emanuela Di Cinto, espressione del PD e della coalizione di centrosinistra, ha raggiunto appena il 21,16% dei consensi. 

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Per quanto riguarda la parte proporzionale dei seggi marchigiani, quella che doveva scaturire dai listini bloccati, dei cinque posti al Senato (il cui calcolo è su base regionale) due dovrebbero andare ai 5 Stelle (Donatella Agostinelli e Sergio Romagnoli), uno alla Lega (Giuliano Pazzaglini), e uno al PD (Francesco Verducci). La quinta casella se la giocano la maceratese deputato uscente Irene Manzi e Andrea Cangini (Forza Italia). Per i 10 seggi per la Camera da assegnare con il proporzionale, bisognerà attendere il calcolo nazionale. L'unica indiscrezione riguarda il senatore uscente Mario Morgoni (PD), candidato al proporzionale dietro a Gentiloni e al ministro Madia. Se i due esponenti nazionali vincitori nei loro collegi si dimettono, l'ex sindaco di Potenza Picena centra l'elezione. 

Le Marche hanno 24 seggi in Parlamento, 16 alla Camera e 8 al senato. Di questi, 9 sono stati assegnati con il sistema maggioritario uninominale (8 al Movimento 5 Stelle e uno alla Lega), gli altri 15 con il sistema proporzionale.

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Gli elettori della provincia di Macerata hanno scelto tra Centro destra e Movimento 5 Stelle, decretando il crollo del Partito Democratico. “Nel collegio di Macerata, - dichiara il tolentinate, ex consigliere provinciale, Marco Romagnoli- i voti attesi dal Partito Democratico sono andati quasi al 50 per cento della loro consistenza al M5S. L’unico dato curioso è che essendo i risultati ampiamente negativi per il PD al Senato, ci si aspettava che la situazione si aggravasse ancor più alla Camera dei Deputati con il voto dei più giovani; qui l’effetto Corradini ha avuto il suo rilievo e si è potuta notare una situazione più equilibrata, seppur non abbia consentito di poter dire che il centro sinistra l’abbia spuntata nell’ambito territoriale di Tolentino”.

“ Mi pare ci sia una consapevolezza ” assoluta” di dov’è il saper dimostrare la governabilità e il tramutare la governabilità in legge, cosa che non c’è stata in chi ha amministrato nel Paese fino ad oggi. Il PD sostanzialmente non sta esistendo più”. Così il sindaco forzista di Camerino Gianluca Pasqui. nel suo primo commento a caldo della lunga nottata seguita al voto, 

Sulla sconfitta del Partito Democratico, decretata dalle urne, prova a fare un’analisi anche la deputata uscente PD Irene Manzi: “ Il dato che è emerso anche a livello nazionale è la prevalenza di forze anti- sistema più che di sistema, ciò confermato anche da un risultato più basso di Forza Italia rispetto a quello ottenuto dalla Lega; chiunque sia stato coinvolto più o meno direttamente nel Governo del Paese, sembra dunque essere stato penalizzato dall’elettorato e non parlo solo del Partito Democratico ma di tutte le forze più di sistema. Gli italiani probabilmente- osserva Manzi- desiderano una cesura netta con tutto. Il voto si rispetta e si analizza poi anche vedendolo territorio per territorio. Staremo a vedere poi cosa accadrà”.

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