Notizie di politica nelle Marche
Giovedì, 12 Aprile 2018 13:11

Pasqui invita Gentiloni a Camerino

Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, sarà domani, 13 aprile, nel Maceratese. Appresa la notizia, il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, ha inviato una PEC alla stessa presidenza del Consiglio dei Ministri, chiedendo un incontro con Gentiloni. “Avendo appreso che domani verrà in visita istituzionale nel nostro territorio e considerando le innumerevoli difficoltà e le problematiche tuttora irrisolte collegate al terremoto – scrive Pasqui - sono a chiedere la possibilità di incontrarla a Camerino, nella sede provvisoria del Comune. Sarà l’occasione per fare il punto su una condizione ancora emergenziale e sulla futura ricostruzione, con possibilità di verificare personalmente la situazione”.

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Ritardi inacettabili sui lavori per l'istallazione delle casette a Camerino. Il sindaco Gianluca Pasqui perde la pazienza e chiama Borrelli, capo del Dipartimento nazionale di Protezione civile, che immediatamente convoca un incontro con i responsabili a Camerino venerdì 13 aprile. "Da tempo sto facendo monitorare i lavori che si stanno svolgendo nelle aree Sae – così il sindaco Pasqui – Ci siamo resi conto dopo diversi sopralluoghi che alcune aree non sono partite, in altre si sta lavorando ad intermittenza, in altre ancora i lavoratori sono in numero limitato. Una situazione, questa, che non può più essere tollerata. L'ente locale, come noto, non è titolato ad intervenire sulla questione in maniera diretta, ma sono titolato a chiedere al capo della protezione civile di intervenire. Il dott. Borrelli si è dimostrato sensibile alla questione, convocando immediatamente tutti coloro che invece sono titolati e che hanno ruoli, tecnici o amministrativi, nella gestione delle Sae. Non possiamo più, lo ripeto, tollerare ritardi. Devo tutelare i miei cittadini e creso siamo vicini a situazioni che sfiorano il ridicolo. I conoprogrammi ufficiali hanno avuto addirittura cinque slittamenti. Capisco tutte le difficoltà, ma non comprendo più la ragione di tali ritardi. Il dott. Borrelli sarà a Camerino per incontrare le persone preposte e responsabili per la consegna delle Sae, ci recheremo nelle aree in modo che il capo della Protezione civile si renda personalmente conto della situazione. Abbiamo tollerato anche troppo, è giunta l'ora di mettere un punto".

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Lunedì, 09 Aprile 2018 17:25

Pieve Torina- Proseguono le demolizioni

Proseguono anche questa settimana le opere di demolizione nel territorio del Comune di Pieve Torina. Sono diversi gli interventi in corso d’opera, principalmente a ridosso del centro storico e lungo la principale via Roma. I lavori sono programmati nel tentativo di eliminare completamente, non appena sarà possibile, la zona rossa ancora interdetta alle persone e ai mezzi, in modo tale da agevolare tutti gli interventi futuri e la viabilità.

In particolare, le demolizioni in atto in questi giorni riguardano edifici privati gravemente danneggiati e che in parte – con le violente scosse dell’ottobre 2016 – hanno subito anche dei crolli e che costituirebbero un pericolo per la pubblica incolumità.

“Passo dopo passo ci riappropriamo della nostra cittadina – ha dichiarato il sindaco, Alessandro Gentilucci – abbiamo già portato a termine numerosi interventi di demolizione ma l’altissima percentuale di inagibilità, che ricordo essere superiore al 90%, e la violenza con la quale il terremoto ha colpito le nostre strutture, hanno reso necessario un importante piano di demolizioni che prosegue da mesi su tutto il territorio del nostro comune”.

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Il terremoto ha mutato la conformazione della città di Camerino e le esigenze della popolazione, che sta ancora affrontando la fase emergenziale. Emergenza che finirà solo quando gran parte della popolazione rientrerà nelle abitazioni d’origine. Per questo si rende necessario, in questo momento, un potenziamento dei servizi di trasporto pubblico, che deve essere ripensato sul nuovo assetto cittadino e la nuova geografia urbana, anche alla luce delle aree Sae che sono in realizzazione”.

Con queste parole il sindaco Gianluca Pasqui, ha inviato una lettera al Presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, al Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, al Commissario Straordinario alla Ricostruzione, Paola De Micheli, al Dirigente del Servizio Protezione Civile, David Piccinini e al Al Dirigente del Servizio Trasporti della Regione Marche, Letizia Casonato.
“Se nella primissima fase dell’emergenza – questo un estratto della lettera inviata dal sindaco – era stato necessario collegare la costa e, in particolare le strutture alberghiere ai nostri comuni, ora dobbiamo fare in modo che le nostre popolazioni non rimangano isolate in aree SAE non sempre di facile raggiungibilità, che le scuole, l’università, i servizi essenziali siano raggiungibili anche con i mezzi pubblici da parte di ogni cittadino che non potrà rientrare nella propria casa. Ad esempio, ad oggi nel Comune di Camerino è in fase di completamento la realizzazione di 11 aree SAE dislocate su tutto il territorio comunale; dette aree, per una parte consistente, non sono previste come punti di fermata dell’attuale rete di trasporto pubblico locale; peraltro, il servizio di trasporto urbano era ampiamente sottodimensionato in rapporto alla popolazione ed ai servizi presenti. È necessario potenziare immediatamente gli attuali servizi ampliando la rete dei collegamenti adeguandola, come qualità e quantità, alle mutate esigenze delle popolazioni colpite dal sisma. I cittadini chiedono i servizi e sono preoccupati perché ad oggi non è prevista una copertura adeguata da parte dei servizi ordinari. Inoltre, le scuole e le università devono essere raggiunte dagli studenti che sono stati costretti a trasferirsi in località vicine o singolarmente o con le loro famiglie (Castelraimondo, Matelica, Esanatoglia, Macerata). Questi studenti avranno disagi logistici per molto tempo (anche le soluzioni abitative previste per l’Università di Camerino non saranno pronte in breve tempo), quindi è necessario un potenziamento di tutti i servizi extraurbani dell’area colpita dal sisma, non dimenticando, anche, i disagi degli studenti che da Visso, Castelsant’Angelo sul Nera, Ussita, Pieve Torina devono giornalmente raggiungere Camerino. Da ultimo, si precisa che la spesa complessiva degli interventi di potenziamento dei servizi di trasporto nel medio termine tenderà, comunque, a diminuire in quanto i collegamenti con la costa verranno ridotti, pertanto, il potenziamento dei servizi da fare sarà sicuramente meno impattante di quelli con la costa che restano più costosi e più lunghi, ma questo potenziamento va immediatamente fatto”.

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Posa della prima pietra per la nuova scuola dell'infanzia di Pieve Torina. L'istituto  sarà realizzato dalla Fondazione Francesca Rava, che, dopo gli edifici donati ad Arquata del Tronto, Norcia, Cascia e ad Eggi di Spoleto, costruirà così l'ottava scuola sull'intero cratere sismico del Centro Italia.  Antisismica e definitiva, la  scuola dell'infanzia di Pieve Torina,  potrà accogliere, già dal mese di settembre,  fino a 60 bambini. Per l'edilizia verranno utilizzati solo materiali naturali: fibra di paglia, terra cruda e fibra di legno. Alla cerimonia, aperta dalla benedizione dell'arcivescovo Francesco Brugnaro, presente  anche la commissaria straordinaria alla ricostruzione Paola De Micheli, insieme al primo cittadino Alessandro Gentilucci,  all'assessore regionale Angelo Sciapichetti, alla presidente della fondazione Maria Vittoria Rava, accompagnata da un folto gruppo di sostenitori del progetto, arrivati da ogni parte d'Italia. La posa della prima pietra è avvenuta nel cantiere dove l'edificio verrà costruito.

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" Non posso essere che felice e soprattutto grata alla fondazione Rava per questo straordinario gesto di solidarietà- ha dichiarato la Commissaria De Micheli- Investire sui bambini è un segno di speranza in un territorio ferito dove purtroppo ogni tanto tornano a farsi sentire le scosse. Sappiamo che dobbiamo avere dedizione, velocità e determinazione- ha aggiunto - . Oggi è una bella festa per questa comunità perchè è un seme di speranza e di fiducia per chi ha sofferto e ha bisogno di sollevarsi. Noi ci siamo perchè vogliamo continuare a lavorare, a fare, a sostenere, non solo la generosità degli altri, ma anche la forza delle istituzioni che, vogliono e debbono risolvere i problemi".

" Una posa simbolica - ha commentato il sindaco Gentilucci- ma che rappresenta molto per noi. Siamo nella stessa area di sedime dove sorgeva la vecchia scuola materna in parte crollata e, in parte abbattuta, in quanto non più recuperabile a seguito degli eventi sismici. Sulla nostra destra c'è  il campanile che rappresenta le nostre radici  e l'identificazione  della nostra collettività. E guardiamo avanti, guardiamo al futuro attraverso quest' opera moderna. Il leit motiv- ha aggiunto - è lo stesso della scuola inaugurata lo scorso anno. Procediamo con le donazioni perchè rappresentano la velocità nella ricostruzione definitiva; ripartiamo sempre dai più piccoli, investiamo sul futuro e sulle nupove generazioni. Siamo ripartiti con l'asilo in una struttura provvisoria e c'erano solo nove ragazzini- ha dichiarato- ; oggi ne abbiamo già 20 e possiamo affermare che ben presto saranno 40, cioè il numero garantito prima delle scosse dell'ottobre 2016. Abbiamo chiesto un'inversione di tendenza per questi che sono territori catastroficamente colpiti, nel tentativo di ridare velocità a delle terre che, oggettivamente, si trovano oggi in disperate condizioni  ".

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"Un segnale di ripresa e di speranza per Pieve Torina e per tutto l'entroterra maceratese": così l'assessore regionale Sciapichetti: " Vogliamo ripartire  dalle scuole per ricostruire le comunità, per riportare le famiglie e ridare sviluppo ad un territorio duramente messo in ginocchio dal sisma del 2016"

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" La costruzione di questa nuova Scuola dell’infanzia è frutto di un grande lavoro di squadra tra Fondazione, il Comune di Pieve Torina con le Istituzioni e i nostri donatori, alcuni dei quali presenti qui oggi per vedere con i propri occhi l’importanza del loro aiuto in questa terra così duramente colpita», ha detto  Mariavittoria Rava, presidente della Fondazione Francesca Rava che aiuta i bambini in condizione di disagio in Italia e nel mondo. «Sarà una scuola non solo antisismica, ma anche bella, rispettosa dell’ambiente e progettata con il contributo creativo dei marchigiani. Un altro importante traguardo a favore dei bambini».

Il progetto tecnico architettonico e la direzione artistica sono a cura della Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino.

Il progetto sarà realizzato con il sostegno dei partner strategici Alleanza delle Cooperative Italiane (Agci-Confcooperative-Legacoop), CGIL-CISL-UIL. Ha contribuito anche l’Accademia Nazionale dei Lincei che ha conferito nel 2017 alla Fondazione Francesca Rava il Premio “Antonio Feltrinelli” per una impresa  eccezionale di alto valore morale e umanitario conseguente al sisma e alla catastrofe naturale che ha colpito le zone e le popolazioni del centro Italia. A Pieve Torina, in rappresentanza   dell’Accademia dei Lincei, il Presidente emerito Lamberto Maffei, alla guida della  Fondazione “I Lincei per la Scuola”.

L’area di progetto, occuperà una superficie di circa 1550 mq; Moncler sosterrà la realizzazione dell’area giochi.

Il campetto sportivo, sarà realizzato grazie al contributo di Fondazione Milan.

gruppo Rava 1

grazie

 

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Rivisitazione e nuova definizione del cratere, personale da destinare alle pratiche della ricostruzione, questioni abusi, caserma dei carabinieri e nuovo carcere, soprattutto il rilancio di una città e di un territorio che il sisma ha letteralmente messo in ginocchio. Questi i più importanti argomenti messi sul tavolo nel corso delle oltre due ore di colloquio riservato che il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, presente anche il rettore di Unicam Claudio Pettinari, ha avuto con il commissario straordinario alla ricostruzione Paola De Micheli. "Un incontro particolarmente significativo che ha permesso di sviscerare problematiche fondamentali nella gestione del terremoto – le parole del sindaco Pasqui – Anzitutto, come sostenuto anche nella lettera inviata da alcuni primi cittadini allo stesso commissario, la rivisitazione del cratere in base ai livelli di danno. L'onorevole De Micheli ha accolto in maniera costruttiva quelle che sono le nostre esigenze, chiedendo allo stesso tempo di portare casi concreti da poter attuare. Per questo inizieremo da subito a lavorare, insieme con i sindaci e coinvolgendo il nostro ateneo, per dare al commissario motivazioni importanti al fine di poter attuare una rivisitazione del cratere. In secondo luogo la problematica del personale in quanto non si può affrontare una ricostruzione senza la presenza di persone che lavorano per la stessa, tanto più oggi che il comune è diventato soggetto attuatore e, quindi, ha ancora maggiore bisogno di professionisti in grado di svolgere tale attività. Il comune di Camerino aveva richiesto 20 unità e di queste ce ne sono state assegnate 15, ma autorizzate soltanto 12. Un numero sicuramente inadeguato, considerato anche che lo stesso numero di figure professionali è stato assegnato a comuni che hanno una popolazione di gran lunga inferiore. Di conseguenza ci troviamo di fronte ad una situazione molto impegnativa rispetto alle risorse umane che ci sono state assegnate. Infine l'argomento abusi. Non è, infatti, tollerabile che ci siano situazioni abusive sul territorio sulla base della normativa attuale. E' ovvio che se le norme non vengono modificate gli enti preposti al rispetto delle norme non possono fare a meno di intervenire. Ho chiesto, dunque, al commissario che venga sospesa la normativa ordinaria per il periodo necessario alla ricostruzione, così che le strutture provvisorie costruite dai privati non siano più considerate abusi. Anche in questo caso l'onorevole De Micheli non ha avuto un atteggiamento di chiusura, ma si è mostrata disponibile al dialogo, chiedendo anche che le venga fornito un prospetto che possa andare a sanare queste situazioni". Una convergenza di vedute quella che è emersa, come testimoniano anche le parole del commissario De Micheli. "Ci siamo lasciati con diversi compiti per casa – il suo commento all'esito dell'incontro – al fine di riuscire a darci una mano per poter affrontare le prossime questioni di carattere legislativo. Personalmente ritengo molto arricchente il percorso di dialogo intrapreso con i sindaci che sono in prima linea e che, per questo, possono illuminare chi ha ruoli di maggiore responsabilità". Un dialogo costruttivo che si inserisce nel lungo percorso di una ricostruzione che vede la comunità di Camerino, per storia, carattere dei suoi abitanti, tradizione, in grado di poter rinascere, come l'Araba Fenice, dalle proprie ceneri.

 

paola de micheli e rettore Pettinari Claudio primo piano

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