Notizie di politica nelle Marche

Al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella non sono passati inosservati i commenti positivi di chi, dopo il suo discorso del 27 maggio, gli aveva dimostrato vicinanza lanciando anche l’hastagh #iostoconMattarella.

Così per il pensiero espresso da Sandro Bisonni che si è visto recapitare una lettera di ringraziamenti  proprio dal Presidente.

“Subito dopo il coraggioso discorso del Presidente Sergio Mattarella - scrive Bisonni su Facebook -  con il quale annunciava di non accettare la candidatura di Savona nel ruolo di Ministro per l'economia, ho lanciato dal mio profilo facebook l'hashtag #iostoconMattarella che poi successivamente si è diffuso in tutta Italia nei vari social network. Poco importa se alcuni, per questo mio gesto, mi hanno offeso perché tutto questo mi ha solo reso più forte oltre che più fiero. Oggi con mia grande meraviglia ho ricevuto i ringraziamenti del Presidente della Repubblica; ringraziamenti che mi rendono orgoglioso e felice tanto più perché sono scritti di suo pugno. Grazie Presidente per questo prezioso gesto che mi convince ancor di più della bellezza di avere un Presidente come Lei”.

Giulia Sancricca

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Il sindaco di San Ginesio, Giuliano Ciabocco, ha incontrato a Roma il Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione, Paola De Micheli.

Obiettivo dell'incontro, ottenre chiarimenti sulla vicenda della costruzione del nuovo polo scolastico.

"A seguito del parere contrario al progetto di realizzazione del nuovo polo scolastico, espresso della Soprintendenza - MIBACT di Roma espresso l’11 giugno 2018 su  richiesta della Conferenza permanente del 3 maggio 2018, che di fatto sancisce, almeno per ora, l’impossibilità di continuare i lavori di costruzione della nuova scuola - si legge in una nota del Comune - , il sindaco ha ritenuto opportuno incontrare quanto prima il Commissario per sollecitare una rapida ed efficace soluzione del problema".

All’incontro hanno partecipato anche alcuni rappresentanti della nuova amministrazione, il responsabile dell’Ufficio Tecnico del comune di San Ginesio e i vertici dello staff tecnico della Struttura commissariale.

Avendo il sindaco ha espresso l’urgenza di fornire, agli studenti e a tutta la comunità ginesina, le strutture necessarie per le ordinarie attività scolastiche".

"Il Commissario - prosegue la nota - ha preso l’impegno di seguire con la massima sollecitudine la questione, con lo scopo di fornire, nel tempo di una settimana, le condizioni utili per la ripresa dei lavori. L’amministrazione comunale, da parte sua, confermando la disponibilità a collaborare sinergicamente con tutti gli enti preposti, vuole rendere noto che provvederà a seguire con  attenzione lo svolgersi della vicenda e che, nell’unico obiettivo di promuovere il bene comune della cittadinanza – specialmente dei giovani –, valuterà diligentemente l’adeguatezza delle soluzioni avanzate". 

La questione era stata sollevata nei giorni scorsi con un comunicato da Deborah Pantana di Forza Italia.

Giulia Sancricca

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Il Comitato 30 Ottobre riaccende i riflettori sugli appartamenti per i terremotati di Tolentino.

”Esprimiamo profonda perplessità - scrivono in una nota -   sulle modalità di assegnazione dei miniappartamenti di quello che sarà il complesso de "La Rancia". A Tolentino, a due anni dal terremoto, con migliaia di sfollati ancora sparsi nella diaspora post sismica, solo una minimissima minoranza sa che da qui a un anno forse avrà un tetto di "emergenza" sulla propria testa. Questo appare grave - proseguono - anche in virtù dei 20 milioni di euro che la Protezione Civile ha assegnato al nostro comune. E come dimenticare le promesse fatte per i 23 appartamenti Erap? Che fine hanno fatto? Per non parlare delle 240 persone che vivono ancora nei container. Torniamo a chiedere con forza e determinazione la realizzazione di un campo Sae che soddisfi le reali esigenze dei cittadini, e si smetta di ripetere come un mantra che a Tolentino va tutto bene. Questo è un falso, come dimostrano l'impennata di decessi registrati negli ultimi mesi, sintomo di un disagio che le istituzioni rischiano di alimentare".

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Il nuovo Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti in visita a Tolentino.

Dopo aver incontrato i Rettori delle Università di Camerino e Macerata, il Ministro ha raggiunto la nuova sede dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Francesco Filelfo”, nella zona commerciale di Tolentino, dove i licei sono stati trasferiti dopo il sisma, per incontrare i circa 150 maturandi che avevano appena concluso la prima prova dell’esame di maturità, cimentandosi con uno dei diversi temi di italiano.

La rappresentante degli studenti Maria Elena Milantoni ha esposto al Ministro i problemi degli studenti che a causa del sisma si trovano a svolgere le attività scolastiche in situazioni che creano qualche difficoltà.

Il Ministro Bussetti ha ringraziato tutti gli studenti presenti e ha sottolineato l’importanza dell’esame che stanno affrontando, la prima vera prova della vita. Il Ministro ha anche sottolineato il coraggio, lo spirito e l’impegno che i ragazzi, così come gli insegnati e tutto il mondo scolastico, hanno messo per reagire alle problematiche provocate del sisma e ha rassicurato tutti annunciando la ripresa del processo di riorganizzazione di tutto il territorio.  

Subito dopo, il Ministro ha visitato i locali del Liceo Filelfo che sono stati ricavati negli ex uffici della società Quadrilatero e dopo aver incontrato i funzionari dell’Ufficio Scolastico si è intrattenuto con il Sindaco Pezzanesi, il Presidente Pettinari, la Dirigente scolastica Zenobi, gli Assessori Gabrielli e Massi per discutere del nuovo campus scolastico che dovrà ospitare tuttigli istituti superiori cittadini e dei vari problemi che stanno interessando le scuole dei Comuni terremotati, alle prese con riduzioni di classi, docenti e personale. In particolare è stato illustrato il progetto del campus e il Ministro ha condiviso l’importanza di realizzare una nuova struttura che sia completa e soprattutto rispondente alle esigenze formative degli alunni.  

Giulia Sancricca

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Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, ha incontrato presso il rettorato dell’Università di Macerata i quattro rettori delle Marche: Francesco  Adornato dell’Università di Macerata, Sauro  Longhi dell’Università Politecnica delle Marche, Claudio  Pettinari dell’Università di Camerino e Vilberto  Stocchi dell’Università di Urbino Carlo Bo.

Adornato, in qualità di coordinatore dei rettori delle Università delle Marche, ha porto il benvenuto al ministro esprimendo il ringraziamento per questa significativa scelta di essere venuto nelle Marche come primo impegno istituzionale.

L’incontro è stato positivo, perché sono state poste all’attenzione le problematiche delle Università marchigiane. Dal canto suo, il Ministro ha tracciato una linea di indirizzi che connoteranno il suo mandato di governo.

L’impegno reciproco è di tenersi in contatto e di costruire profili di connessione tra le università, il territorio e l’amministrazione centrale sui temi dell’istruzione e dell’università.

Il Rettore Unicam Claudio Pettinari, dopo aver illustrato al Ministro le problematiche inerenti il sisma, che hanno investito l’Università di Camerino e con le quali l’Ateneo si confronta quotidianamente, affrontando e risolvendo questioni e criticità legate alla ricostruzione dei luoghi e dei tessuti sociali che occorre sostenere, ha sottolineato come, da tempo, le quattro Università marchigiane siano fautrici di una sempre più stretta filiera che collega scuola, accademia e mondo del lavoro, ritenendo indispensabile e strategica questa sinergia.

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Il Partito Comunista Italiano si preoccupa per i tempi del nuovo ospedale di Tolentino e in una nota scrive: “Dopo il terremoto, sia il Presidente dell’Area vasta 3, sia il Presidente Regionale e il Sindaco, assicuravano la ricostruzione dell’ospedale in tempi rapidi. Trascorsi quasi due anni, nonostante le continue rassicurazioni, la situazione attuale presenta solo la riapertura di alcuni ambulatori, come la Radiologia, Cardiologia e Punto di primo intervento.

Le ultime notizie - si legge nella nota a firma del segretario della sezione di Tolentino, Emanuele Porfiri - , che secondo noi destano grande preoccupazione, sono le dichiarazioni del Direttore Area vasta, Alessandro Maccioni e del Presidente Regionale, Luca Ceriscioli.Il primo prevede circa due anni per la definizione progettuale e altri due o tre anni  per la sua realizzazione. Il secondo dichiara che per costruire un ospedale nuovo, moderno ed antisismico, ci vuole tempo. Da queste dichiarazioni deduciamo che non prima di cinque anni, non verrà realizzato il nuovo ospedale e se verrà realizzato”.     

Il PCI di Tolentino chiede “se ci sia l’effettiva volontà di realizzare questa struttura e stabilirne fin da subito tempi certi e rapidi, non sicuramente i due anni previsti per la progettazione. Inoltre - conclude la nota -  chiede al sindacodi coinvolgere i cittadini, gli operatori del settore, compresi i medici di base, in questa delicata fase“.

Giulia Sancricca    

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Il Ministro all'istruzione Marco Bussetti sarà questo mercoledì 20 giugno in visita a Macerata e Tolentino. A Macerata è atteso in ateneo nella tarda mattinata   “La visita a Macerata e Tolentino del nuovo ministro dell’istruzione - afferma l'assessore regionale Loretta Bravi-  sarà un’occasione importante per il territorio e per la scuola; il governo centrale potrà acquisire coscienza e reperire realisticamente il fabbisogno della nostra regione. Il primo atto formale della Giunta marchigiana nei confronti del nuovo governo era stata proprio una lettera al ministro dell’Istruzione, a poche ore dal suo insediamento, in cui si rappresentavano le criticità e le priorità indispensabili per non arrestare il complesso processo di ricostruzione del territorio e di ripopolamento dell’entroterra, che, per precisa scelta dell’esecutivo regionale, parte dalla scuola”. 

“Sin dal primo sisma – prosegue Bravi - la Regione ha costantemente dialogato con il Miur, per farsi portavoce delle principali urgenze dei territori terremotati, in particolare della necessità di mantenere l'organico a prescindere dal numero degli alunni e, laddove ancora le scuole non sono ripopolate, di tenere a disposizione gli organici. Ciò, per non mortificare la progettualità del dimensionamento scolastico in questi comuni, in cui è in atto un processo graduale ma costante di ripopolamento. Anche il nuovo ministro, dunque, è stato tempestivamente informato delle nostre istanze sulla scuola, che rappresentano una tra le condizioni fondamentali per il rientro a casa delle popolazioni colpite dal sisma e, quindi, per contribuire a ridare vita ai nostri paesi. Il Miur, tra l’altro, è anche a conoscenza di un progetto territoriale impostato da più Comuni”. “Il carteggio intercorso con la ministra Fedeli – conclude l’assessore - è stato già inviato al nuovo ministro Bussetti, per favorire la continuità nella relazione istituzionale e nella progettazione avviata. Confidiamo nella sua attenzione e nella proroga quinquennale dell’intervento straordinario sul sisma per questi territori, che a partire dalla scuola ricominciano a vivere e a progettare il loro futuro”.

G.G. 

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“Che fine ha fatto la scuola di San Ginesio?”. E’ quanto si chiede Debora Pantana di Forza Italia definendo quella della commissaria al terremoto, Paola De Micheli, una “politica degli annunci”.

Una critica che arriva dopo la presenza della De Micheli all’inaugurazione del cantiere della nuova scuola a San Ginesio e del vincolo che riguarda l’aera dove dovrà sorgere la nuova struttura.

“Diamo l’esempio di come ricostruire si può – aveva detto in quella occasione Paola De Micheli - . Questa scuola è il frutto di uno sforzo collettivo della Struttura Commissariale, dell’amministrazione Comunale e dell’ Amministrazione Regionale. Non vedo l’ora di vedere i ragazzi di San Ginesio crescere nelle migliori e più sicure condizioni possibili”.

Dichiarazione che proprio non va giù a Deborah Pantana che ha scoperto come la nuova costruzione non potrà essere portata a termine.

“Purtroppo ad oggi i ragazzi di San Ginesio non potranno vedere la nascita di questa scuola perché, nonostante un’ordinanza specifica del 2017, fatta per accelerare questi lavori progettati ed appaltati con l’alta collaborazione specialistica pagata alle società Invitalia e Fintecna, a gara espletata e vinta da una ditta per un importo di circa 10 milioni di euro, ci si accorge che sull’area dove dovrà sorgere la scuola c’è un vincolo del Ministero dei Beni Culturali che vieta qualsiasi costruzione e che quindi la scuola non potrà essere più costruita”.

Una notizia che lascia tutti a bocca aperta.

“Cosa ce ne facciamo di questa prima pietra messa alla festa per questa scuola che non potrà mai essere costruita in questo luogo – denuncia Deborah Pantana in una nota - , ma soprattutto chi pagherà i danni e le penali alla ditta che ha vinto l’appalto e non può iniziare i lavori?

Questa, anche se purtroppo non ne avevamo bisogno, è l’ennesima dimostrazione dell’inefficienza del sistema della ricostruzione pubblica e privata”.

Il sindaco di San Ginesio, Giuliano Ciabocco, a proposito del nuovo polo scolastico dichiara che “la questione, di assoluta delicatezza, verrà discussa giovedì 21 giugno nell’Ufficio del Commissario straordinario per la ricostruzione Paola De Micheli”.

 

Giulia Sancricca

riproduzione riservata

 

(Il giorno dell'apertura ufficiale del cantiere)

festa scuola

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Preoccupano a Camerino i provvedimenti che decidono una riduzione di organico all’Istituto Comprensivo Betti. La scuola dell’infanzia e la primaria, verrebbero a perdere una sezione, posti di lavoro e servizi a favore dei bambini, contraddicendo oltretutto quanto previsto nelle varie circolari del Ministero della P.I,. nelle quali veniva comunque garantito un mantenimento degli organici e un’attenzione ai territori colpiti dal sisma Dopo l’appello accorato delle insegnanti che hanno scritto una lettera al Dirigente dell’ufficio Scolastico regionale, anche lo Snals provinciale , in una lettera a firma del segretario Barbi inviata al Ministro dell’Istruzione e al Prefetto di Macerata, chiede attenzione sulla questione ponendo l’accento sulla diversità di decisioni per quel che concerne altri istituti scolastici di comuni sempre facenti parte del cratere dove, diversamente da Camerino, le sezioni sono state mantenute. Per sabato 16 giugno i sindacati congiunti hanno organizzato un presidio in piazza della Libertà a Macerata invitando Scuole, Amministrazioni, cittadini, insegnanti, studenti e personale scolastico a far sentire la propria voce contro lo spopolamento dei territori colpiti dal sisma e per difendere il diritto allo studio, un’edilizia scolastica a norma.

“Il problema è che la circolare esiste – spiega l’insegnante Clara Maccari- ed è riferita sia agli organici dell'anno scorso che del 2018; avrebbe dovuto salvaguardare le zone terremotate dove per il fatto dell’allontanamento della popolazione dai paesi e di una vita quotidiana piena di difficoltà, il Ministero avrebbe dovuto venirci in aiuto. Così purtroppo non è stato, nè per il 2017, né per quest'anno; l'anno scorso abbiamo perso un posto di lavoro e ovviamente anche un servizio e quest'anno, addirittura una sezione il che significa la contrazione di 2 posti di lavoro e logicamente di un servizio a favore dei bambini e delle famiglie. Non possiamo restarcene in silenzio- continua l’insegnante-; la nostra mobilitazione è per difendere questa nostra situazione perché, oltre al pesante disagio che si vive, dover subire anche questa contrazione di organico non ci sembra giusto, né per noi insegnanti, né per le famiglie e nemmeno per il territorio. Sabato a Macerata in piazza della Libertà saremo in tanti e ci auguriamo la presenza di numerose persone a poterci dare sostegno, per dire che vogliamo che la scuola resti in questi nostri territori, che sia sempre un servizio all'avanguardia e che sia qualificato . Noi ci battiamo, non semplicemente per i posti di lavoro ma anche per una scuola di qualità, probabilmente ci sarà anche un incontro in prefettura, per cui chiamiamo tutti a raccolta per difendere la scuola . Sappiamo già che molti dirigenti scolastici sindaci hanno aderito e speriamo davvero di essere in tanti. Vedremo se riusciremo anche a parlare con il prefetto per chiedere un sostegno anche da parte sua”. 

 Carla Campetella

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“Ho avuto modo quest’oggi di partecipare alla Commissione Speciale per l’esame degli atti urgenti presentati dal Governo in materia di sisma, in Senato, e ho potuto constatare concreta volontà di venire incontro alle nostre esigenze, oltre che apertura alle proposte che arrivano dai territori colpiti. Ora è importante che questo atteggiamento, sicuramente positivo, si trasformi in atti mirati e rapidi” – Così il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, commenta l’incontro avuto quest’oggi a Palazzo Madama, dove ha preso parte ai lavori della Commissione Speciale che sta esaminando il Decreto Legge 55 del 2018 per la conversione in Legge. Accompagnato dal delegato dell’Ordine dei Commercialisti di Macerata e Camerino, Stefano Falcioni, e dalla responsabile dello staff del sindaco, avv. Antonella Gamberoni, Pasqui ha portato sul tavolo di lavoro la necessità di interventi urgenti che consentano un reale rilancio dei territori da affiancare ad un percorso virtuoso di ricostruzione. “Chiaramente – ha aggiunto il sindaco di Camerino – questa non era la sede per parlare tecnicamente di ricostruzione, ma ho chiesto ai componenti di farsi portavoce delle nostre esigenze anche su questo tema, possibilmente organizzando incontri e riunioni nei comuni colpiti, così da toccare con mano la reale situazione che viviamo a quasi due anni dal sisma. Restando sui temi più specifici dell’incontro di oggi, invece, abbiamo sottoposto alla commissione proposte che riguardano un potenziamento della rateizzazione (da 60 a 120 gg) della restituzione della busta paga pesante, la reintroduzione di misure di indennizzo per aziende che non hanno ripreso l'attività nel 2017 o 2018 e a proprietari di abitazioni che risultavano in affitto, oltre a correttivi alle misure previste dalla così detta zona franca urbana. Inoltre abbiamo posto l’accento sulla necessità di una proroga per i territori del cratere della rottamazione delle cartelle esattoriali poiché, con la sospensione dei termini di notifica, molti terremotati non hanno ricevuto notifiche di eventuali cartelle che non hanno quindi potuto rottamare”.

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