Notizie di politica nelle Marche

Aperto nell'area Sae "Franco Tonnarelli" di Pievebovigliana,  il primo cantiere nelle Marche per la Banda ultra Larga. Presenti il presidente della Regione Luca Ceriscioli insieme all'assessore Fabrizio Cesetti con i responsabili della ditta IperFibra e il sindaco Massimo Citracca.  I lavori per la copertura delle reti Internet a banda ultralarga, sono  parte di un piano pluriennale orientato agli obiettivi strategici dell'Agenda Europea 2020.

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 " Siamo particolarmente felici perchè siamo i primi a partire in questo progetto regionale che vedrà una copertura totale del comune con banda ultralarga e una connettività ultraveloce per cittadini e imprese " Così il sindaco Massimo Citracca nell'esprimere la sua soddisfazione. "  E' di 105 milioni la cifra che l'ente regionale impiega per questa finalità anche attraverso fondi europei e, l'inaugurazione di oggi,  per noi rappresenta davvero molto- ha dichiarato il primo cittadino- ;  oltre al fatto che vogliamo far rientrare le persone in paese ed entro il mese di giugno completeremo la consegna delle SAE , quello di oggi è per noi un segnale forte. E' anche  attraverso l' informatizzazione e  i servizi di qualità  che vogliamo dare agli abitanti che cerchiamo di contribuire a far restare unita  la  comunità ai nostri territori.  Siamo dunque molto contenti della partenza di un progetto di fondamentale importanza, del quale ringraziamo la Regione Marche e  tutti quelli che si sono adoperati.  Entro 4 mesi dovrebbero essere ultimati i lavori ad opera della ditta IperFibra. Noi - conclude il sindaco-cerchiamo in ogni modo di essere vicini ai cittadini anche attraverso questi particolari. Una settimana fa siamo stati in Prefettura per la firma del "Patto per la sicurezza urbana" che  speriamo ci venga finanziato dal Ministero dell'interno. A noi interessa agire per il bene comune dei cittadini  e consideriamo questi come dei segnali degni di nota; forse per alcuni  non avranno valore ma per noi hanno un significato profondo. Quello che auspichiamo è infatti far trovare bene tutti coloro che hanno scelto e deciso di rimanere qui, nonostante il terremoto"

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Sandro Botticelli è il nuovo sindaco di Gagliole. Per 35 anni consigliere comunale a Matelica ed ex assessore al bilancio dell’Unione montana, certificatore di progetti per i fondi europei Fesr, alla soglia dei 64 anni, Botticelli non si può dire non abbia una navigata esperienza politica: funzionario della Pubblica Amministrazione, in qualità di dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale della provincia di Macerata, conosce bene l’apparato burocratico e amministrativo.” Da questo punto di vista – dice- non ho nessuna preoccupazione. Credo che aggiungendo l’impegno, la volontà e l’entusiasmo, sicuramente si potrà fare qualcosa di buono”.

Una vittoria combattuta” a detta del neo eletto sindaco, la cui squadra “Benessere per Gagliole si è aggiudicata la tornata elettorale di domenica 10 giugno, vincendo sulle altre tre liste, due delle quali capeggiate da donne. 165 i voti della compagine di Botticelli con una percentuale di preferenze del 47,3 , sui 158 ottenuti dall’imprenditrice Rita Lini e "Insieme si può" al 45,3 % ; più indietro "Gagliole futura" con candidata sindaca la fotografa Sara Magnapane che ha ottenuto il 6,9%( 24 voti) e “ L’altra Italia” di Antonio De Lorenzo che ha totalizzato 2 preferenze e lo 0,6%.

Con Botticelli, condividono la nuova esperienza, l’assessore uscente Terenzio Zamparini, Fabio Aquila, Fabio Bonso, Simone Botticelli, Marco Cavallaro, Matteo Falzetti, Davide Martelli, Karin Mecozzi, Paolo Piatanesi, Emanuele Romaldini. “ Debbo esprimere i complimenti alla mia squadra- commenta il neo eletto sindaco- ; l’abbiamo costituita in poco più di tre giorni ma non posso che esprimere soddisfazione per la presenza di giovani volenterosi che rappresentano tutto il tessuto gagliolese; insieme alla passione, ognuno di loro è portatore di competenze specifiche in diversi settori e sono convinto che mettendoci subito al lavoro, ne potranno uscire delle cose buone ”.

Domani l'ufficilizzazione degli incarichi della neonata amministrazione che si avvia ad affrontare con entusiasmo e determinazione la nuova esperienza, in un periodo particolarmente difficile, che dovrà vedere l’avvio della ricostruzione post sisma e la progettazione del futuro del paese. Di certo, il terremoto è la priorità- continua Botticelli- e, come sappiamo, il sindaco spesso non ha dei poteri così incisivi che possano comunque portare a delle soluzioni rapide. Speriamo che il governo dia in questo senso più poteri ai sindaci, così da poter evitare lungaggini burocratiche e arrivare ad una soluzione il prima possibile, cercando di far rientrare i residenti da fuori”.

Impegno, onestà, competenza lo slogan di “ Benessere per Gagliole” che, nell’ottica di un piano di crescita e valorizzazione, aspira alla collaborazione con enti sovracomunali.

“Ho puntato molto sulle relazioni con l'esterno, con l’Unione Montana in particolare con la Provincia con la Regione Marche, relazioni che mi risulta fossero state un po' lasciate indietro. Gagliole non ha un bilancio che possa permettersi di fare mutui , quindi, uno sviluppo e magari dei lavori in questo senso, sicuramente non ci si può illudere di poterli portare avanti. Le risorse vanno quindi cercate altrove con progettazione e magari in sintonia con l’università di Camerino con gli enti sovracomunali e vorremmo per Gagliole avviare un progetto per il turismo, la cultura e l’ambiente che, secondo me, è il volano per poterla far rinascere. Gagliole mi sembra che, sia rimasta un po’ indietro, rispetto ai comuni montani delle stesse dimensioni che sicuramente meritano attenzioni, in quanto hanno delle bellezze naturali non conosciute e non usufruite da parte dei turisti”.

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A San Ginesio vince il cambiamento con Giuliano Ciabocco che ottiene il 58,32% di preferenze pari a 1156 voti.

"Una grande soddisfazione per noi che non abbiamo mai fatto politica – dice - . Abbiamo impostato la nostra campagna elettorale parlando con le persone. Le abbiamo ascoltate e abbiamo promosso un programma per far tornare il sorriso agli anziani e dare speranza ai giovani".

Ha perso così la sfida il vice sindaco uscente, Eraldo Riccucci che ha ottenuto il 41,67% di preferenze pari a 826 voti.

La percentuale dei cittadini alle urne a San Ginesio è stata del 57,9% degli aventi diritti al voto. Hanno votato 2022 ginesini aventi diritto su 3493. Percentuale minore rispetto alla scorsa tornata in cui aveva votato il 63,23% degli aventi diritto.

A Penna San Giovanni, dopo che per un anno il paese è stato guidato dal commissario prefettizio, la tornata elettorale che ieri ha portato alle urne più del 62% degli aventi diritto al voto ha eletto Stefano Burocchi.

"Avevo perso nel 2012 – dice Burocchi – così decisi di non ripresentarmi lo scorso anno dal momento che i cittadini mi avevano bocciato. Dopo quello che è successo nell'ultimo anno, invece credo che mi abbiano scelto per portare la giusta serenità e positività a Penna San Giovanni. I cittadini erano diventati apatici. Penna era sopito su se stesso, noi vogliamo riportare la grinta".

Le dichiarazioni di tutti i candidati di San Ginesio e Penna San Giovanni e la formazione dei due consigli comunali saranno pubblicati nel prossimo numero dell'Appennino Camerte in uscita giovedì 14 giugno.

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Elezioni comunali. Chiusi i seggi alle ore 23 . Il dato generale che riguarda la provincia di Macerata parla di un'affluenza registrata del 58,42%. Si è votato in 4 comuni: Gagliole, Penna San Giovanni, San Ginesio e Ussita. A Gagliole alle ore 23 si era recato a votare il 49,78 % della popolazione. Del 62,61 per cento la percentuale dei votanti a Penna San Giovanni; a San Ginesio ha votato il 57,44% dei cittadini e ad Ussita l’affluenza alle urne ha registrato il 73,98 %

---A Gagliole eletto sindaco con il  47, 3 % dei voti Sandro Botticelli con  la lista "Benessere per Gagliole". 165 i voti ottenuti

45,3 % dei voti  per la lista "Insieme si può" ( 158 voti) ; la lista "Gagliole futura" ha ottenuto il 6,9%( 24 voti)

2 le preferenze per la  lista "L'altra Italia"per  lo 0,6%.

--Vincenzo Marini Marini, 55 anni  è il nuovo sindaco di Ussita. Il commercialista ed ex presidente Carisap con i 175 voti ottenuti dalla lista “ Ussita comunità in cammino “ , ha sbaragliato l'avversario Giovanni Marronaro ( 75 voti)presentatosi con la listaInsieme per la ricostruzione.

---A San Ginesio il nuovo sindaco è Giuliano Ciabocco ( San Ginesio rinasce) con 1157 preferenze contro le 826 ottenute da Eraldo Ricucci( San Ginesio in movimento) 

--- A Penna San Giovanni eletto sindaco Stefano Burocchi con il 54,50 % contro il 45,50% dell'altro candidato Marco Perfetti 

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A Camerino, riaperta in breve tempo, la circolazione nel secondo tratto di via Ottaviani, chiuso lo scorso lunedì 4 giugno, causa l’esecuzione di lavori di somma urgenza sulla rete fognaria. Limitati disagi per la chiusura della viabilità, civilmente sopportati per qualche giorno dai cittadini residenti a Fonte San Venanzio e vie adiacenti, compresi gli assegnatari delle SAE, costretti ad accedere ed uscire esclusivamente dalla strada comunale di San Paolo-Calvie.

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Presenti il presidente territoriale di Macerata Ligliani e il direttore generale Ramadori, inaugurato nella sede di Torre del Parco lo sportello “ SOS Supporto Operativo Sisma”. Pensato come supporto per i cittadini e imprese nella fase dell’avvio della ricostruzione, lo sportello resterà aperto ogni mercoledì dalle 10 alle 17. Tra i relatori del tavolo di confronto il delegato Anci Franco Capponi e il presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino Alessandro Gentilucci. Sono intervenuti il senatore Pazzaglini e l’onorevole Patassinii, gli on Morgoni ed Emiliozzi. Presenti il prorettore di Unicam Spaterna , diversi sindaci del territorio, numerosi componenti CNA. “ “L’apertura dello sportello- ha detto Ligliani- è la prova dell’ essere vicini ai territori, vicini alle persone e alle imprese ; la disgrazia del sisma potrebbe rappresentare un’opportunità di sviluppo se riusciamo a fare forza comune con i sindaci, le Unioni Montane, l’Anci e i politici che ci rappresenteranno al governo e, se riusciamo ad essere presenti, intervenendo nel rispondere alle esigenze del territorio”. Nella stessa mattinata all’ISTAO erano stati già presentati dei progetti; oltre un miliardo e 700 mila euro di contributi, con la possibilità di più di 9000 nuovi posti di lavoro, “cifre - a detta di Ligliani- fondamentali per dar un input e per ragionare su come si possa intervenire e aiutare la nostra economia ”. Dare risposte alle domande della ricostruzione obiettivo delle attività dello sportello SOS, illustrate dalla funzionaria Rossi. Un utile supporto nei chiarimenti sulle normative relative al sisma, sia per quel che concerne le imprese, sia i privati cittadini con la possibilità che vengano messe a disposizione convenzioni già stipulate o in itinere con consorzi ,utili a fornire forme di aggregazione alle imprese che si trovino in difficoltà a poter lavorare da sole; partner che mettono già a disposizione le loro certificazioni per poter associare le imprese, assisterle e farle crescere; convenzioni già stipulate con società per aiutare le imprese che vogliano intraprendere da sole il percorso della ricostruzione, a certificarsi e poter si qualificare maggiormente; servizi finanziari finalizzati alla ricostruzione, investimenti sulle attività produttive, nonché assistenza su più fronti per le necessità del cittadino.

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E’ seguita la relazione presentata da Capponi, sulla base delle proposte che Anci Marche ha cercato di mettere in campo, nel momento in cui è in discussione in parlamento la trasformazione in legge del D.L.55. Dall’esame della normativa e di quello che ancora blocca la partenza della ricostruzione, Capponi ha evidenziato la necessità assoluta di inserirvi dell’altro: “ a tutti i parlamentari e all’Anci nazionale è stato chiesto di portare le necessità del territorio. Sbagliata l’impostazione della normativa fondamentale e della sua evoluzione, per la quale si chiede con forza che la ricostruzione venga regionalizzata e venga dato mandato alle regioni di gestirla e di aggiustarla entro un arco di legge nazionale; se così non si potrà fare, per poter essere messi in condizione di poter lavorare alla ricostruzione, riteniamo che sia necessaria che venga assunta una grande disponibilità da parte del Parlamento e del Governo, ad ascoltare le autonomie locali, associazioni, categorie professionali e professionisti”. La parola è passata poi ai rappresentanti del consorzio Novarest e Fidimpresa.

“CNA- ha affermato l’on. Patassini- ha deciso di scommettere su questo territorio, con una scelta certamente economica, ma coraggiosa. Oggi abbiamo bisogno di questo: far ripartire non solo il tessuto urbano, ma il tessuto economico e quindi, sostegno economico, sostegno finanziario ma anche morale. Sulle vicende legate al sisma- ha aggiunto- Il presidente Conte sta accelerando e gli Uffici legislativi di Camera e Senato, già da un paio di mesi stanno lavorando alle modifiche del decreto, in maniera unitaria e assolutamente concorde perché, a prescindere dai colori politici, quello che ci interessa è il bene di questo territorio “. Anche l’on. Emiliozzi ha confermato ottime sinergie createsi tra tutti i componenti la Commissione, aldilà del colore politico. “ Il lavoro iniziato dai gruppi parlamentari non si è mai fermato. Quello che sono venuta qui a testimoniare è che ciascuno di noi ce la metterà tutta perché la situazione di forte disagio del territorio possa trasformarsi in un grande vantaggio, in un’attenzione dal punto di vista turistico e territoriale per arrivare ad una rinascita del territorio, la più veloce possibile”.

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Il successivo intervento del sen. Pazzaglini, ha evidenziato la mancanza, a livello del quadro normativo, delle problematiche riferite al RUP e alle perimetrazioni, e una soluzione tampone per i proprietari delle seconde case “ perché- ha detto- riaverle tra 10-15 anni non servirà a niente e sarà inutile ricostruire”. A necessitare di un intervento altrettanto importante è anche tutto il mondo delle ordinanze;”nel decreto attuale – ha puntualizzato- sono contenute solo le scadenze fiscali, ma tutto il resto è stato tolto, compresa la proroga dello stato d’emergenza presente nella prima bozza e compresa la proroga stessa della struttura commissariale. Le cose da mettere sono tante, il decreto deve essere convertito altrimenti perde efficacia e dovrà essere di nuovo acquisito dalla commissione competente e i tempi non ci sono. La proposta mia personale è stata quella di mettere poche cose, le sole per cui riusciamo a trovare copertura finanziaria, poi affronteremo tutto il resto. Mercoledì si riunirà di nuovo la commissione speciale e valuteremo gli emendamenti presentati dai 5 stelle e dagli altri colleghi della Lega; vedremo quello che riusciranno a inserirvi. Quello che non mi stancherò mai di dire, è che quelle cose servono tutte “.

Dal canto suo il rappresentante delle forze di opposizione sen. Morgoni , ha detto che da qui in avanti il Pd continuerà a tenere l’atteggiamento con il quale ha lavorato finora e “senza alcuna indulgenza nei confronti di atteggiamenti di carattere propagandistico ma, cercando di interpretare le esigenze del territorio che credo possano vedere iniziative anche comuni e anche in piena sintonia con i rappresentanti di parti politiche diverse, per sostenere le ragioni di un territorio che ha di fronte a sé disagi ma anche una grande scommessa che si può vincere solo se c’è una forte sintonia e se diamo anche al territorio l’idea che la politica è capace di dare l’esempi o di superare quella frammentazione che è elemento di ostacolo, che si può fare squadra e lavorare su obiettivi comuni”.

Nel puntualizzare l’opportunità di una medicina diversa per malati in condizioni più gravi, Gentilucci ha tenuto infine a sollevare un tema ritenuto mancante nella normativa: quello della tutela della filiera economica di tutte le piccole imprese.” Solo in questo modo riusciremo ad attrarre almeno una parte dell’utile dell’impresa. Allora per il territorio, significherà avere un volano e un’opportunità per la crescita “.

C.C.

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Fidati solo di chi conosci”. E’ lo slogan della campagna di informazione per la sicurezza dei cittadini, attivata dalla Compagnia dei Carabinieri di Camerino. Prevenire le truffe e i raggiri delle fasce più deboli della popolazione; far capire come si possano riconoscere i truffatori e i comportamenti dei malintenzionati prima che questi possano agire; invitare ad una maggiore collaborazione da instaurarsi tra le persone e con le forze dell’ordine, gli obiettivi della conferenza tenuta dal Capitano Roberto Nicola Cara, comandante della Compagnia Carabinieri di Camerino. A curarne l’introduzione, presso la sala riunioni del Contram presenti i cittadini, il sindaco Gianluca Pasqui; dal primo cittadino anzitutto un ringraziamento generale rivolto all’Arma per il suo ruolo istituzionale e, in particolare, alla Compagnia Carabinieri di Camerino, per il suo servizio svolto a favore di un vasto territorio. In risalto la soddisfazione e l’onore della città per l’encomio, conferito al Capitano Cara nell’occasione della Festa dell’Arma; un riconoscimento con il quale si è siglato il valore di un’importante operazione che, l’attuale Capitano, ha concluso nel 2016, nella sua qualità di Tenente al comando operativo e radiomobile della Compagnia urbana di Bologna. Un encomio motivato dall’evidenza dell’ intuito investigativo e dell’ elevata professionalità con la quale, l’allora tenente Cara, partecipandovi personalmente, ha condotto prolungati indagini che hanno consentito di disarticolare un sodalizio criminale dedito al furto e alla ricettazione di mezzi agricoli. L'operazione si è conclusa con l'arresto di 11 persone e il recupero di refurtiva di ingente valore.

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Passando al tema specifico della serata, il sindaco ha posto in risalto l’utilità dell’incontro ai fini della maggiore sicurezza dei cittadini, e di un’informazione puntuale, utile per difendersi e scongiurare l’imbattersi in brutte situazioni e, nel contempo, per adottare i giusti comportamenti da tenere in modo da evitare spiacevoli risvolti. Nell’evidenziare la massima attenzione dell’amministrazione sull’argomento, Pasqui ha ricordato che il comune può vantare 30 telecamere installate, con un sistema di gestione e videoregistrazione presso la sede del comando della polizia locale. Per i sistemi di controllo e di tutela dei cittadini, l’amministrazione comunale sta anche guardando alla possibilità e di accedere ad un altro bando, in grado di finanziare un ulteriore stato di avanzamento.

Come preambolo della realtà riferita alla città di Camerino e a tutti i territori di competenza della Compagnia, il Capitano Cara ha voluto porre in evidenza il quadro confortante di una situazione riguardante piccoli centri e tenuta comunque sotto controllo, con fenomenologie soprattutto legate alla criminalità diffusa, volgarmente definita microcriminalità.

Calandosi nella tematica dell’incontro, l’ufficiale ne ha marcato l’obiettivo precipuo di tutela delle fasce deboli della popolazione, quali anziani, donne e bambini, passando poi ad elencare la casistica più ricorrente delle truffe perpetrate ai danni degli anziani. “ Vengo dal contesto operativo di una grande città dove invece le problematiche legate alla criminalità diffusa, e alla criminalità organizzata sono ben altre – ha detto-. Basti pensare che sono qui da settembre e non penso di aver mai registrato problematiche di truffe agli anziani attuate con lo stratagemma del finto carabiniere o del falso avvocato . Questo fa capire che, almeno da questo punto di vista, riusciamo a rimanere una zona franca. Ovviamente questo non deve rappresentare un modo per cullarci nella tranquillità dei luoghi, perché chi fa questo tipo di trucco o di raggiro non è delinquente stanziale sul territorio, ma pone in essere queste azioni, spostandosi su tutto il territorio nazionale”.

Tra i casi più comuni di truffe : l’incidente all’amico di famiglia, la fuga di gas, il rimborso, il conto che non torna, e, abbastanza ricorrente anche nel nostro territorio, la truffa dello specchietto Stesso dicasi per le truffe del falso avvocato o del falso carabiniere con il fenomeno sempre più ricorrente, di malintenzionati che talvolta indossano anche divise dell’arma, presentandosi all’uscio magari per dire che un congiunto o un amico è stato arrestato e chiedendo il pagamento di una cauzione, in maniera che possa essere scagionato. “Chi pone in essere le varie tipologie di truffa- ha rimarcato l’ufficiale- è persona che prima di farlo studia attentamente il soggetto da colpire per far leva sul suo stato d’animo; la vittima di una truffa, verosimilmente è osservata già da diversi giorni; il truffatore sa dove abitate, conosce le vostre abitudini, sa con chi abitate”. Altri diffusi esempi di truffa sono poi quelle relative ai calendari dell’Arma, o del falso avvocato, imbattendosi nelle quali è sempre buona norma chiamare il112; quando si è in casa e suonano alla porta, è raccomandabile non mandare mai un minore ad aprire. Non farsi distrarre specialmente in strada e non mandare mai persone anziane in giro da sole

“Si tratta di fenomenologie che per quanto non siano diffusissime in queste zone, da Capitano dei Carabinieri dico che dobbiamo fare tutto quello che è in nostro potere soprattutto per prevenire. Utilizzando tecniche sempre nuove, il truffatore è una persona inserita all’interno di un’organizzazione; non è una persona che agisce in solitaria e senza una pianificazione; nel 99 per cento dei casi si presenta anche con il viso pulito, in giacca e cravatta e magari parlando un italiano forbito, cerca in tutti i modi di accattivarsi la fiducia delle fasce deboli della società e degli anziani. Quanto alla prevenzione di truffe e furti negli appartamenti è stato evidenziato che, per caratteristica intrinseca, il truffatore o il ladro è una persona che si sposta. Utili ai fini informativi tra le persone residenti nei quartieri, potrebbero essere i gruppi di comunicazione whatsapp, creati tra tutti i condomini di un palazzo o gli abitanti del vicinato. In tal modo, qualora in un quartiere si noti una macchina sospetta, si è in grado di avvisare tutti; molto utile annotare la targa dell’auto sospetta; un buon investigatore deve studiare il reato e se un furto è avvenuto a Matelica è molto probabile che dopo mezz’ora un altro furto venga compiuto sulla stessa direttrice a Castelraimondo, il che spiega il carattere nomade del truffatore che si sposta per ripulire tutti gli appartamenti che si trovano sulla via di fuga. “ Il risultato dell’attività investigativa che porta all’arresto del delinquente è dovuto alla collaborazione che si instaura tra Carabinieri e popolazione- ha sottolineato- Qualunque cosa le persone possano denunciare è dunque utile; per questo sono importanti i gruppi di comunicazione tra le persone e delle persone con l’Arma; è vero che in queste zone le comunità sono piccole ma la situazione non è più quella di 20 anni fa, né la realtà è quella di prima, la zona è di passaggio, la superstrada favorisce i collegamenti ma è anche più facile via di fuga per i delinquenti” Altra raccomandazione, uscendo di casa lasciare televisione e luci accese perché si può avere a che fare con gente che ci osserva da una settimana e anche fisicamente preparata ad arrampicarsi anche sulle grondaie per raggiungere l’obiettivo criminoso . Attuare pertanto tutte le accortezze possibili per scongiurare i furti nelle abitazioni e se disgraziatamente dovesse accadere denunciare subito. Sbagliato farlo dopo 4-5 giorni    

Abbiate fiducia- ha concluso il Capitano Cara- Cerchiamo di instaurare un rapporto di collaborazione reciproca perché la migliore arma di prevenzione la dà il cittadino.. La nostra porta è sempre aperta”.

Carla Campetella

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Sicurezza urbana. È questo il motore che unisce i primi sei Comuni della provincia di Macerata che hanno firmato, nella sala giunta della Prefettura, il "Patto per l'attuazione della sicurezza urbana".

Si tratta di Sarnano, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Montelupone, Ripe San Ginesio e Valfornace.

Il patto rappresenta un importante strumento per la promozione della sicurezza urbana e per la realizzazione di forme sempre più incisive ed efficaci di monitoraggio delle aree e delle attività a rischio di illegalità e di degrado.

La sottoscrizione di questo accordo permetterà ai Comuni coinvolti di concorrere a livello nazionale per la concessione di un finanziamento finalizzato all'installazione di sistemi di videosorveglianza nelle aree più sensibili, individuate di comune accordo tra Prefettura e Comuni.

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Giulia Sancricca

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È salvo il progetto del campus scolastico a Tolentino. Il sindaco, Giuseppe Pezzanesi, insieme ai rappresentanti di Provincia e Regione, ha presentato questa mattina agli studenti e alle loro famiglie, al cinema Giometti della città, il progetto iniziale del nuovo polo scolastico che prevedeva un costo di 22 milioni di euro.
Annullata la manifestazione che era prevista per domani in cui Comune e studenti chiedevano alla Regione di finanziare per intero il progetto e non solo i 17 milioni decisi dall’ufficio sisma.
“Abbiamo annullato la manifestazione - spiega il primo cittadino - perché l’assessore regionale Angelo Sciapichetti ha detto che tutte le parti in causa, dal governo al Comune, si impegneranno nel trovare nel minor tempo possibile i cinque milioni di euro di differenza. Il progetto è piaciuto moltissimo - dice - . Si tratta di una struttura che non prevede il superfluo ma è all’avanguardia e ha conquistato tutti”.
Dalla parte del primo cittadino e della scuola anche chi alle passate elezioni amministrative era all’opposizione.
Soddisfatto, infatti, anche Raul Brambatti, ex rappresentante del consiglio dell’istituto Filelfo che in un posto su Facebook ha scritto: “Questa scuola potrebbe essere bellissima e certamente può rappresentare l'opera testimonianza della volontà di rinascita, un po' la pietra miliare della nuova Tolentino. Va’ dato atto che l'impegno del sindaco Pezzanesi è determinante, oggi ha segnato molti punti a favore. Oggi si è fatto un grosso passo avanti per la realizzazione del progetto originale, quello che garantirebbe aule e spazi adeguati a soddisfare le necessità di apprendimento in tutta sicurezza di tutti gli studenti di tutte le scuole superiori della città. Pensate i costi a metro quadro sono di gran lunga inferiori di quello che si spende per le scuole di altre città. Le distanze fra finanziamenti e costi per la realizzazione di questo progetto che sembravano incolmabili pochi giorni fa - conclude -, oggi si sono di gran lunga avvicinate. Più siamo a sostenere il progetto e prima avremo il campus, un vero campus”

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Mandato in scadenza per l’amministrazione comunale di Gagliole che, dopo aver coraggiosamente affrontato problematiche e difficoltà legate al sisma del 2016, si appresta a salutare la comunità, forte di due progetti ormai arrivati al traguardo. Ultimata l’opera di riqualificazione dell’impianto d’illuminazione pubblica su tutto il paese, sfruttando la tecnologia a risparmio energetico delle lampade a Led. Interventi anche sul tratto di strada Gagliole- Collaiello che, a fine giugno, verrà illuminato ex novo da oltre 20 lampioni . “ Tiriamo un sospiro di sollievo – dichiara il sindaco uscente Mauro Riccioni- perché abbiamo davvero lavorato molto per concludere questo progetto; seguire tutto l’iter burocratico non è stato semplice ma ormai l’investimento è coperto e la ditta aggiudicataria dell’appalto ha pressoché ultimata la sistemazione dei Led sulla vecchia illuminazione. Un’operazione che a regime, ci permetterà di risparmiare 25 -26 mila euro l'anno, quindi nel corso di mandato che dura 5 anni, parliamo di 130/135 mila euro accantonati che male non fanno a una piccola amministrazione comunale colpita dal terremoto. Le luci – continua il sindaco- sono di pari intensità a quelle del passato ma in grado di migliorare l’efficienza illuminotecnica del territorio poiché, a differenza dei vecchi lampioni che impiegavano 4-5 minuti ad accendersi, in questo caso la luce arriva immediatamente. Oltre a questa opera che credo apporti beneficio alla città- aggiunge Riccioni- ho messo in capitolato d’onere anche l'istallazione gli altri 20-25 lampioni che verranno posizionati da Gagliole capoluogo fino a Collaiello, con il risultato finale di avere 3 km totalmente illuminati. Trovo che questa sia un’ un’iniziativa di pregio per quanto riguarda la sicurezza dei cittadini e, perché no, anche a vantaggio delle serate all’aria aperta. Da maggio fino a tutto settembre, su questo bellissimo tratto dell'altipiano tra Gagliole e Collaiello, a 600 metri di quota, ci sarà finalmente la possibilità di passeggiare la sera dopo cena e, godersi il fresco”.

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L’altro progetto che sta per concretizzarsi, è invece riferito al recupero della cinta muraria del Castello per il quale è giunto il parere favorevole della soprintendenza e sono stati stanziati i fondi. “ L’approvazione è finalmente arrivata- conferma Riccioni- Il progetto di sistemazione è stato presentato, con tanto di copertura di spesa relativo al rifacimento di una gran parte delle Mura castellane le cui problematiche,  data la vetustà e la delicatezza di una costruzione risalente al medioevo, erano state evidenziate da tempo e dunque, non sono solo riferite al danneggiamento seguito al terremoto. I lavori partiranno a breve, verosimilmente nel mese di luglio e, tenuto conto che il mio mandato volge al termine, per me personalmente e per tutta l’amministrazione, vedere che si è stati in grado di mettere un punto e virgola importante su un’ opera da tempo richiesta, è motivo di soddisfazione”.

Carla Campetella

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