Incomprensioni con Morgoni su Facebook. Brambatti lascia il Pd
"Penso che la triste vicenda che mi ha visto coinvolto si sia conclusa e con essa anche la mia appartenenza al Pd".
Così il cardiologo Raul Brambatti che lo scorso anno si era candidato alle elezioni amministrative di Tolentino sostenendo il Pd ha annunciato di lasciare il partito dopo una incomprensione con il senatore Mario Morgoni.
"Tutto è iniziato da un post di un mio amico di infanzia che ritraeva una bara con il simbolo del Pd e un chiaro riferimento al senatore Morgoni - racconta Brambatti - . Ritenendolo di cattivo gusto ho commentato dicendo di lasciar stare e che noi, diversamente dai politici (ho utilizzato il plurale non rivolgendomi a Morgoni) siamo gente perbene, mentre i politici sono già morti, non essendo capaci di vita propria".
Un commento che al senatore Morgoni non è proprio andato giù, pensando che Brambatti si riferisse a lui, tanto che nella sua pagina ha scritto: "mi sconcerta che un professionista come il dottor Brambatti, dipendente e quindi stipendiato da un’azienda pubblica si lasci andare a considerazioni tanto meschine da sembrarmi inconciliabili con l’esercizio di una funzione pubblica. Visto che non è in grado di adottare un contegno decoroso - scrive Mario Morgoni - , spero che l’azienda pubblica per la quale lavora lo richiami a comportamenti pubblici consoni al suo ruolo e alla sua responsabilità".
Una nota che non è passata inosservata al cardiologo e a tanti altri esponenti del Pd che hanno dimostrato sostegno a Raul Brambatti.
"Con Morgoni mi sono chiarito spiegando che era mia intenzione far desistere il mio amico da certi post - spiega Brambatti - . Se ci fosse stata, da parte del senatore, la buona intenzione di capire subito il mio commento sarebbe stato diverso. Ma pensare che un senatore arrivi a rivolgersi all'Asur per farmi licenziare è davvero triste. Questo mi porta fuori dal Pd, perchè io credo in una politica diversa. Se lo incontrerò sarò pronto a stringergli la mano, ma con il partito è finita qui. Non sono questi i principi del Partito Democratico".
Autovelox in superstrada. Segnalazione di Baldelli al Prefetto
È con un post su Facebook che il deputato di Forza Italia, Simone Baldelli, ha annunciato di aver chiesto al prefetto, su segnalazione di alcuni cittadini, di “verificare se le modalità di utilizzo dell’autovelox fa parte di alcuni Comuni abbiano una corrispondenza con le normative del codice della strada”. Il deputato fa riferimento, in particolare, ad una foto scattata sulla superstrada Valdichienti, in direzione mare, all’altezza dell’uscita di Belforte del Chienti. Nello scatto, infatti sono ben visibili, oltre all’autovelox e ai vigili, le strisciate di una brusca frenata lasciata da un mezzo.
”Sono contrario ai Comuni che utilizzano gli autovelox per fare cassa. Molte volte la cassa è nemica della sicurezza - dice Baldelli - . I segni di frenata significano che in quel momento avrebbe potuto verificarsi un incidente e questo è sbagliato. Io sono dalla parte dei diritti dei cittadini. Ricordo che sono stato promotore in Parlamento di una mozione in merito e continuerò a battermi per questo”.
Prima seduta del Consiglio Comunale dei Ragazzi di Camerino
Maccari invita il premier Conte a La Pasta di Camerino
"Saremmo particolarmente lieti se il Presidente del Consiglio prof. Giuseppe Conte volesse venire a Camerino a visitare un'azienda come la nostra che, nonostante il terremoto, non solo non ha mollato ma ha investito tanto per ampliare lo stabilimento
ed assumere già altre 21 persone tenendo alta la bandiera del made in Italy, del made in Marche e, orgogliosamente, anche del made in Camerino!". Così ha scritto Federico Maccari, Direttore di La Pasta di Camerino, principale azienda della città sul
suo profilo Facebook a proposito della dichiarazione del presidente Conte di scegliere le zone terremotate nella sua prima visita istituzionale. L'azienda ha 70 dipendenti ed un fatturato di circa 18 milioni di euro producendo pasta all'uovo e di semola in
chiave artigianale con materie prime 100% italiane e filiera tracciabile. All'indomani del sisma la famiglia Maccari ha deciso di ampliare lo stabilimento inaugurato il 15 settembre 2017, passando da 5.000 a 10.000 mq coperti ed assumendo altri 21
dipendenti tutti del territorio.
Entro il 24 agosto tutte le SAE. Borrelli: attenzione governo a temi sisma
SAE e immobili invenduti, al centro del consiglio comunale aperto alla partecipazione dei cittadini, nella sala riunioni del Contram a Camerino. All’incontro, voluto da sindaco e amministrazione per illustrare pubblicamente l’iter procedurale e interloquire con la comunità, sono intervenuti il Capo del Dipartimento nazionale di Protezione Civile Borrelli, l’assessore regionale Sciapichetti, il dirigente servizio protezione civile regionale Piccinini, il vicesindaco Lucarelli, il consigliere della minoranza Caprodossi. Nell’augurare un buon lavoro al nuovo Presidente del Consiglio e alla squadra di Governo, il sindaco ha ricordato che, confidando in accelerazioni importanti sui temi del sisma, ha rivolto l’invito per un primo atto istituzionale da svolgersi nell’area del cratere, a testimoniare vicinanza massima dell’ istituzione alle comunità ferite. E’ stato il vice sindaco a ripercorrere i passi che hanno portato ad individuare delle aree, da sottoporre all’approvazione tecnica della Regione, preposta a validare l’idoneità dei terreni.“Il Comune ha presentato 35 aree delle quali, 24 sono risultate idonee con prescrizioni, un’area ( Le Cortine) idonea senza prescrizioni e 10 aree non idonee; delle aree idonee per il posizionamento delle SAE, con prescrizioni e senza, sono state validate Le Cortine, Vallicelle, San Paolo, Sant’Erasmo, Arcofiato, Piegusciano, Mergnano san Savino, Varano e Morro”. A consegna avvenuta per Morro, Vallicelle e Cortine Ovest, Lucarelli ha riferito che secondo il cronoprogramma aggiornato, la consegna per Sant’Erasmo sarà a metà agosto; 30 luglio Vallicelle A; 5 luglio Vallicelle C; 20 agosto Arcofiato; 30 giugno Le Cortine centro; 11 luglio Le Cortine est; 24 agosto Le Cortine ampliamento; 20 luglio San Paolo; 25 luglio Mergnano San Savino; tra il 4 e 5 agosto Piegusciano; 20 agosto Rocca Varano. In relazione all’invenduto, ha poi ricordato che, a chi ne aveva la disponibilità, è stata data la possibilità di partecipare ad un bando per l’acquisto di alcuni immobili. A Camerino ne sono stati acquistati e assegnati 19. “Non avendo ancora ricevuto informazioni su quando avremmo potuto disporre degli alloggi, il 30 aprile abbiamo scritto all’Erap che gestisce tutta la procedura di acquisto dell’invenduto, ricevendo comunicazione che il primo avviso per l’acquisto, scade a fine di giugno. La cosa che ci ha fatto preoccupare- ha proseguito- è che, qualora la tempistica non venga rispettata, Erap può anche pensare di non procedere più alla stipula degli atti. Il 1 giugno Erap ha fatto pervenire tutti i solleciti alle ditte che hanno vinto il bando che oggi, possono procedere a vendere gli immobili; nel primo avviso la scadenza è quella del 20 giugno, per gli altri è il 21 giugno. Non appena ad Erap perverrà il tutto, l’ente procederà all’acquisto; ad oggi si è in attesa e, i documenti richiesti non sono stati ancora consegnati". L'assessore Sciapichetti ha riferito che nel caso che le documentazioni non vengano presentate nei tempi stabiliti, per l'assegnazione ai cittadini si scorrerà la graduatoria per vedere se ci sono altre abitazioni disponibili. Lo stesso ha confermato David Piccinini affermando che alle 911 proposte presenti di immobilisono state associatecirca 360 assegnazioni e che più di 500 immobili non sono stati assegnati". Oltre alla prima graduatoria ve n'è una ulteriore che Erap ha fatto. Erap dunque ha continuato a verificare la presenza di immobili sul territorioe- ha aggiunto- è nostra intenzione anzitutto assegnare immobili della prima graduatoria e poi, scorrere le assegnazioni rispetto agli immobili disponibili. Bisogna riconoscere anche che la Protezione civile nazionale ha garantito una copertura per 56 milioni di euro rispetto all’esigenza e bisognerà fare in modo che nello scorrere la graduatoria, vi siano sempre gli stessi criteri di verifica di congruità degli immobili perché quelli che sono stati acquisiti, lo sono stati facendo un paragone col costo della SAE, con quello dell’osservatorio del mercato immobiliare e col valore di edilizia economica popolare. In concreto qualora anche l’Erap vi rifiuterà che alcuni immobili che erano stati assegnati con la prima graduatoria non sono più disponibili, scorrerà le graduatorie laddove possibile e, qualora le due graduatorie non fossero sufficienti, c’è un’ulteriore graduatoria che consente di andare avanti perché la Sae dovrebbe essere l’ultima delle ipotesi, laddove non avessimo alcun tipo di soluzione.
Borrelli: Massima attenzione del nuovo Presidente del Consiglio alle questioni del sisma
Nel prendere a sua volta la parola, il dott. Borrelli ha riferito di aver incontrato il nuovo presidente del Consiglio dei Ministri: “Si è parlato di tante questioni; la prima che mi ha posto è stata quella relativa al terremoto. Su questo posso dirvi che l’attenzione del Presidente del Consiglio dei ministri è massima. Per quello che riguarda Camerino – ha continuato- la città è grande e le esigenze sono tante; 311 le SAE realizzate, 266 quelle in via di completamento da consegnare. Si tratta di cantieri particolari, caratterizzati da grandi opere di urbanizzazione che, a mio avviso, sono comunque il prezzo che si deve pagare per tenere una collettività unita e coesa vicino al centro storico. Più semplice per tutti sarebbe stato delocalizzare più a valle, con costi più contenuti, e tempi di consegna più veloci; ciò avrebbe però in qualche modo snaturato le caratteristiche della città”. Nel concludere, Borrelli ha rinnovato la disponibilità del Dipartimento ad intervenire per ogni esigenza.
SAE - l'intervento dell'assessore Sciapichetti
Chiarimenti di passaggi e percorsi anche da parte di Sciapichetti che ha inteso evidenziare l’atteggiamento costruttivo e collaborativo instaurato e messo in campo dalla Regione, con tutte le amministrazioni comunali colpite dal sisma, sempre di comune accordo con la Protezione Civile Nazionale. “Siamo ancora in fase di emergenza; nelle Marche finirà quando avremo riportato a casa le persone. Bisogna comprendere, e chiedere scusa ai cittadini, per lungaggini che non hanno un responsabile, ma che sono dovute all’operare in zone estremamente difficili. Credo che in questa collaborazione istituzionale, a nulla servano le polemiche o l’addossarsi o meno colpe e responsabilità; abbiamo sempre privilegiato un dialogo sereno con i cittadini usando il linguaggio della verità, anche quando è scomoda. A Camerino la consegna delle SAE è stata più complessa, più lunga e difficile; le 35 aree individuate dal comune sulla base di una scelta legittima che ha privilegiato il rimanere a ridosso del nucleo storico, in un territorio come questo, ha comportato difficoltà nell’urbanizzazione e una serie di questioni tecniche non addebitabili a nessuno. Per le 24 aree idonee sono stati richiesti incredibili interventi in fatto di infrastrutture; rispetto a delle opere da fare difficili, complesse e molto più costose in termini di tempo e denaro, nessuno si è comunque sottratto alle scelte dell’amministrazione; l’area in cui urbanizzare è però difficile, se non impossibile. Questo è il fatto in se che ha provocato allungamento dei tempi .
Pasqui: la scelta politica delle aree
Sollecitato da Caprodossi sul dato di San Severino dove le aree sono state identificate a dicembre 2016 e mai cambiate, Lucarelli ha risposto che a Camerino il 90 per cento delle aree sè stato individuato a meno due mesi dal sisma; unica area idonea, per 132 SAE, era Le Cortine. Il comune ha consegnato le aree il 19 dicembre 2016 per un primo parere; ultime inviate alla regione quelle delle frazioni, in data 28 marzo 2017.“A furia di paragonarci agli altri- ha detto Pasqui- finiamo per avere lo stesso trattamento, invece ne meritiamo uno diverso. Ho voluto fare il consiglio comunale aperto, proprio per un’assunzione di responsabilità sulla scelta delle aree, dettata dalla volontà di tenere la popolazione vicina al centro". Nello spiegare i passaggi che hanno portato all'individuazione delle aree ha poi fatto riferimento alle norme. " La legge dice che non ero titolato a dover andare a vedere se quelle terre che ho scelto fossero o meno idonee. I comuni, recita la norma, provvedono alle proposte dell’individuazione delle arre destinate ad ospitare le SAE che è definita dalla Regione, d’intesa con il comune, previo le necessarie verifiche tecniche di idoneità che sono svolte dalla stessa Regione. E’ vero che c’è stata la volontà della Regione di assecondare la mia richiesta, per la quale c’è stata piena condivisione anche a costo di maggiori sacrifici economici e una soluzione molto vicina al definitivo. Detto questo non possiamo paragonarci ad altri comuni, perché siamo diversi: un conto sono i 248mila metri cubi di zona rossa di Camerino, un conto i 1000 di San Severino; da noi, per sapere quante SAE avremo dovuto ordinare, si sono dovuti fare 5000 sopralluoghi e non 500. Chiedo scusa a chi non ama questa scelta, della quale mi assumo la responsabilità”.
Approvata la variante per l’ampliamento del Campus
Seduta ordinaria per il consiglio comunale di Camerino. Assente l'opposizione, approvata a maggioranza assoluta e, immediatamente esecutiva, la delibera avente ad oggetto la proposta di variante parziale al PRG per l’ampliamento del Campus scolastico di Unicam. Ad illustrarne il contenuto prima della votazione, è stato il vice sindaco Roberto Lucarelli. Il progetto prevede la realizzazione di un’altra parte del Campus universitario, adiacente all’esistente. Dato che nel 1999, il consiglio comunale dell’epoca approvò un progetto che ha costituito variante urbanistica per quell’area, dovendo andare a modificare quel progetto si è resa necessaria l’approvazione della variante.” Sono sicuro che su questa variante nessuno di noi avrebbe potuto avere un parere negativo - ha dichiarato Lucarelli- la variante era infatti condizione indispensabile per permettere di portare avanti l'attività didattica degli studenti universitari. Dopo la donazione della Provincia autonoma di Trento e Bolzano - ha aggiunto Lucarelli- con tale realizzazione si aumenta per l'università la possibilità di ricettività; ancora più importante il fatto che, parte dell’ampliamento del Campus che dovrà essere realizzato, sia reso possibile da una donazione di circa 3 milioni di euro da parte di Croce Rossa Italiana. Il nostro ringraziamento va al Dipartimento di Protezione civile nazionale che ci ha messo nelle condizioni di poter ricevere la consistente donazione che comune e ateneo, con la firma di un protocollo d’intesa, hanno deciso di destinare a questo scopo. Debbo dire che la Protezione Civile Nazionale è sicuramente l'istituzione che c'è stata più vicina, dimostrandosi molto attenta a Camerino e ai suoi cittadini. Per l’ampliamento del campus servirà ora solo un parere preventivo prima dell’adozione definitiva. Ai sensi dell'articolo 89 del DPR - ha spiegato il vice sindaco- è stato chiesto il parere al Servizio tutela Suolo della regione Marche; per l'approvazione del piano, dovremo attendere in via ordinaria i classici 60 giorni di osservazioni, trascorsi i quali e arrivato il parere, potremmo poi adottare definitivamente la variante e cominciare con i lavori. Ci auguriamo che nei 60 giorni successivi si possa arrivare con velocità a compimento, così da poter procedere con l’inizio dei lavori” .
Tapanelli: Consiglio comunale aperto con uno “zero virgola” di SAE consegnate,
Si prannuncia molto interessante il Consiglio comunale aperto previsto per questo primo lunedì di giugno.
Sarà infuocato visto l'anticipo del consigliere di minoranza Pietro Tapanelli ( che, intervenendo nel C1notizie di Radio C1inBlu) ha confermato che non parteciperà alla seduta ma dalla sua pagina facebook fa sapere di essere " arrabbiato " per non essere stato coinvolto dalla maggioranza, non risparmiando critiche.
Di seguito il comunicato estratto dalla pagina facebokk
" Un consiglio avente ad oggetto un generico argomento SAE e alloggi invenduti in sostituzione delle SAE. Un consiglio “aperto” che non è stato concordato con alcun capogruppo e che, al di là del regolamento, avrebbe dovuto, in fase preparatoria, coinvolgere i consiglieri per indirizzare almeno la discussione.
Invece, come al solito, si va a fari spenti nella notte di un post sisma che non sembra vedere alcuna luce.
Nessun coinvolgimento delle minoranze, con il sospetto che, a due anni dal sisma e con uno “zero virgola” di SAE consegnate alla popolazione, ci troveremo di fronte ad una messinscena degna di “aspettando Godot”.
Se si vuol individuare il colpevole dei pietosi ritardi, non serve un consiglio comunale autoassolutorio.
Se, invece, si vuol fare chiarezza sullo stato dell’arte, è comunque troppo tardi e ci sono interrogazioni depositate a cui, necessariamente, dovrà essere data risposta. Ancora una volta tertium non datur. Ancora una volta assistiamo ad una nuova operazione “facite ammuina” targata Federico Cafiero da Camerino, dove tutti chilli che stanno a prora vann' a poppa e chilli che stann' a poppa vann' a prora.
Traduzione: fumo negli occhi.
Gli alabardieri della maggioranza tuoneranno il solito “ah, questi della minoranza stanno sempre a criticare”. Ciak si gira. "
Lega al Pd: "Le loro accuse sono pioggia acida sulle Marche terremotate"
Ricostruzione e ripartenza. A San Ginesio è corsa a due per la poltrona di sindaco
Ricostruzione e continuità da un lato, ripartenza e sguardo al futuro dall’altro. Sono questi i temi su cui si scontreranno i due candidati sindaco alle elezioni del prossimo 10 giugno a San Ginesio.
L’attuale vice sindaco, Eraldo Riccucci, 54 anni, operaio, si candida con la lista civica “San Ginesio in movimento”. In amministrazione dal 2008 con il sindaco Mario Scagentti, è stato prima consigliere, poi nel 2013 assessore e dopo un anno vicesindaco.
«E’ dall’esperienza del terremoto che nasce la mia candidatura - dice - . Parliamo di un programma fondato sulla ricostruzione, la cosa più importante per far rinascere questo territorio.
Anche io ho perso casa il 24 agosto, ora vivo tranquillamente in una delle 40 Sae. La priorità in questo momento è la continuità amministrativa, non bisogna perdere i rapporti che questa amministrazione ha allacciato e portato avanti con la solidarietà. Continuità rappresentata da me e dall’assessore Taccari. Il resto della squadra l’ho individuata in questo periodo tra le persone che in questi due anni si sono impegnate e ci hanno dato una mano. Io non voglio illudere nessuno - prosegue -, quello che ho dato in questo periodo con la malattia del sindaco è ciò che voglio continuare a dare. E’ necessario ricostruire anche il tessuto sociale di questo paese, che si è spezzato come si sono spezzate le case. Quando perdi la propria abitazione si perde anche l’unica certezza. Abbiamo già messo nelle casse del territorio di San Ginesio molti finanziamenti pubblici. Il polo scolastico è un altro mattone che riparte in paese. Sono ripartite le attività commerciali e tutto questo ci fa guardare il futuro con un occhio diverso. Ora, nel mio programma, voglio guardare alla ricostruzione privata e a quella del tessuto sociale. Se saremo bravi potrà essere un volano per far ripartire l’economia di San Ginesio».
Dall’altra parte Giuliano Ciabocco, 55 anni, impiegato, candidato della lista civica “San Ginesio rinasce”. Una professione legata al turismo dal 1995, ha lavorato in Comune con l’ufficio Iat.
«La nostra è una lista civica - annuncia - un movimento di idee che cerca di dare un futuro a San Ginesio che non sia legato solo alla ricostruzione.
All’attuale amministrazione, più che una critica facciamo constatazioni: San Ginesio non ha avuto la crescita che doveva avere. C’è stato il terremoto, ma non si può basare tutto sulla ricostruzione. Ripartire dopo il sisma significa guardare oltre, pensare al futuro, dare certezza e tranquillità ai cittadini e offrire opportunità ai giovani e a chi tornerà a San Ginesio.
Vogliamo dare vita e anima a questo territorio - dice - . Dobbiamo creare valore e fare in modo di non trovarci in futuro con uno splendido borgo, frazioni riqualificate, ma prive di persone. Dobbiamo portare il sorriso negli anziani e la speranza nei giovani.
Secondo noi è un momento delicato per il polo scolastico, fondamentale per San Ginesio. In merito noi qualche punto interrogativo ce lo poniamo: sui tempi, sulla posizione e sulla mancata condivisione con i cittadini. Potevamo forse fare qualcosa di più nell’interesse di un polo vivo e all’avanguardia. Poi è necessario mettere mano ad un discorso storico di San Ginesio che è la riqualificazione delle nuove frazioni. San Ginesio vive su un colle, ma abbiamo vallate altrettanto belle. Abbiamo strumenti legati all’economia, una porta sui Sibillini e dobbiamo essere bravi a sfruttare questa opportunità. Chi vive a San Ginesio è una risorsa e non solo gente che paga le tasse»