Notizie di politica nelle Marche
Sabato, 08 Giugno 2019 19:58
Il sindaco Sandro Sborgia nomina la Giunta
Nominata la nuova Giunta dal neo sindaco di Camerino Sandro Sborgia che ha reso noti gli assessori che la comporranno.
Due donne e due uomini affiancheranno il primo cittadino della città ducale che ha sottolineato il valore della squadra, evidenziando anche l'importanza dei consiglieri e di coloro che non sono stati eletti.
Il vice sindaco sarà Lucia Jajani che avrà anche la delega a bilancio, programmazione economica finanziaria, tributi, attività produttive e sport; a Marco Fanelli la delega a urbanistica, lavori pubblici, ambiente, politiche per la gestione dei rifiuti urbani e politiche per la gestione del verde pubblico e arredo urbano; a Stefano Sfascia la delega all’Università, sanità, servizi sociali e protezione civile; Giovanna Sartori avrà la delega a cultura, istruzione, turismo ed istituzioni giudiziarie.
Il sindaco Sandro Sborgia si occuperà in maniera diretta della ricostruzione post sisma e di sviluppo economico. Ad affiancarlo nella ricostruzione il consigliere Anna Ortenzi, che sarà referente del sindaco in materia. La stessa (che è risultata la più votata della lista “Ripartiamo” con 538 preferenze) ha scelto di non ricoprire alcun assessorato per dedicarsi completamente ed esclusivamente alla ricostruzione della città, per la quale si è resa operativa fin da subito dopo l’elezione.
Il gruppo consiliare sarà formato da Luca Marassi che sarà capogruppo di maggioranza e referente del sindaco in materia di: organizzazione interna, rapporti con l’Università (in collaborazione con l’assessore Sfascia) e ricostruzione post sisma (in collaborazione con il sindaco e con il consigliere Anna Ortenzi); Riccardo Pennesi, si occuperà di politiche giovanili e associazionismo giovanili, comunicazione e rapporti con gli organi di informazione, ricerca di bandi comunitari, scuola (in coordinamento con l’assessore Giovanna Sartori) e sport (in coordinamento con l’assessore Lucia Jajani); Marco Marsili referente per le attività produttive e politiche per il lavoro (in coordinamento con l’assessore Lucia Jajani), manifestazioni e spettacoli (in coordinamento con l’assessore Giovanna Sartori), servizi cimiteriali (in coordinamento con l’assessore Marco Fanelli).
"E' un passaggio fondamentale della vita amministrativa – ha detto il sindaco Sandro Sborgia - Ho voluto assegnare delle deleghe agli assessori dando, però, dei compiti specifici anche ai consiglieri proprio per avviare un percorso di crescita graduale in cui avranno sempre più spazio nel corso del mandato”. Convocato per giovedì 13 giugno alle ore 21 il primo Consiglio comunale della nuova amministrazione.
Due donne e due uomini affiancheranno il primo cittadino della città ducale che ha sottolineato il valore della squadra, evidenziando anche l'importanza dei consiglieri e di coloro che non sono stati eletti.
Il vice sindaco sarà Lucia Jajani che avrà anche la delega a bilancio, programmazione economica finanziaria, tributi, attività produttive e sport; a Marco Fanelli la delega a urbanistica, lavori pubblici, ambiente, politiche per la gestione dei rifiuti urbani e politiche per la gestione del verde pubblico e arredo urbano; a Stefano Sfascia la delega all’Università, sanità, servizi sociali e protezione civile; Giovanna Sartori avrà la delega a cultura, istruzione, turismo ed istituzioni giudiziarie.
Il sindaco Sandro Sborgia si occuperà in maniera diretta della ricostruzione post sisma e di sviluppo economico. Ad affiancarlo nella ricostruzione il consigliere Anna Ortenzi, che sarà referente del sindaco in materia. La stessa (che è risultata la più votata della lista “Ripartiamo” con 538 preferenze) ha scelto di non ricoprire alcun assessorato per dedicarsi completamente ed esclusivamente alla ricostruzione della città, per la quale si è resa operativa fin da subito dopo l’elezione.
Il gruppo consiliare sarà formato da Luca Marassi che sarà capogruppo di maggioranza e referente del sindaco in materia di: organizzazione interna, rapporti con l’Università (in collaborazione con l’assessore Sfascia) e ricostruzione post sisma (in collaborazione con il sindaco e con il consigliere Anna Ortenzi); Riccardo Pennesi, si occuperà di politiche giovanili e associazionismo giovanili, comunicazione e rapporti con gli organi di informazione, ricerca di bandi comunitari, scuola (in coordinamento con l’assessore Giovanna Sartori) e sport (in coordinamento con l’assessore Lucia Jajani); Marco Marsili referente per le attività produttive e politiche per il lavoro (in coordinamento con l’assessore Lucia Jajani), manifestazioni e spettacoli (in coordinamento con l’assessore Giovanna Sartori), servizi cimiteriali (in coordinamento con l’assessore Marco Fanelli).
"E' un passaggio fondamentale della vita amministrativa – ha detto il sindaco Sandro Sborgia - Ho voluto assegnare delle deleghe agli assessori dando, però, dei compiti specifici anche ai consiglieri proprio per avviare un percorso di crescita graduale in cui avranno sempre più spazio nel corso del mandato”. Convocato per giovedì 13 giugno alle ore 21 il primo Consiglio comunale della nuova amministrazione.
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Sabato, 08 Giugno 2019 14:59
Fabrizio Barca ad UniCamFest: " Visione e scrupolo per uscire dal congelamento"
Poesia e passione civile insieme, per lavorare e immaginare un Futuro sul territorio. E' lo spiraglio che lo scrittore poeta e paesologo Franco Arminio, ha inteso offrire con le tre giornate di eventi di UniCamFest. E' una carica innovativa quella che muove l'intenso festival paesologico che, con ospite finale Brunori Sas si concluderà domani pomeriggio nell'Agorà del Campus di Unicam. Filo conduttore sono le storie incrociate, spazi di dialogo e confronto, in un continuo intersecarsi di esperienze condivise tra ospiti e comunità.
Rotto il silenzio del centro storico dalla giornata inaugurale, animata da artisti, poeti, musicisti e danzatori, ci si è trasferiti nella sala del rettorato per una conversazione sull'Italia interna guidata dalll'economista e politico Fabrizio Barca, il cui nome è legato all' aver dato impulso alla Strategia Nazionale delle Aree interne, quando era Ministro per la Coesione Territoriale del governo Monti. Strategia che, sostenuta sia da fondi europei che nazionali, mira a contrastare il declino demografico che caratterizza le aree più lontane dai servizi di base. Un'occasione di cambiamento che necessita di tecnostrutture territoriali e di movimenti, intesi come portatori di positivo fermento propulsivo.
E' così che dopo l'introduzione poetica affidata ai pensieri dedicati a Camerino, seguita da un liberatorio canto corale stimolato dallo stesso paesologo, la gremita platea si è fermata a riflettere sul senso dell'abbandono e, sul da farsi per immaginare una via alternativa. Uno stimolo urgente a vincere la rassegnazione; il rischio concreto è che prevalga la sfiducia e che "mentre lavoriamo per fare una sceneggiatura, il film non abbia mai inizio". Morale della favola, una volta rifatte le case, potremmo aver ricostruito un bel contenitore, ma vuoto di anime.
Rotto il silenzio del centro storico dalla giornata inaugurale, animata da artisti, poeti, musicisti e danzatori, ci si è trasferiti nella sala del rettorato per una conversazione sull'Italia interna guidata dalll'economista e politico Fabrizio Barca, il cui nome è legato all' aver dato impulso alla Strategia Nazionale delle Aree interne, quando era Ministro per la Coesione Territoriale del governo Monti. Strategia che, sostenuta sia da fondi europei che nazionali, mira a contrastare il declino demografico che caratterizza le aree più lontane dai servizi di base. Un'occasione di cambiamento che necessita di tecnostrutture territoriali e di movimenti, intesi come portatori di positivo fermento propulsivo.
E' così che dopo l'introduzione poetica affidata ai pensieri dedicati a Camerino, seguita da un liberatorio canto corale stimolato dallo stesso paesologo, la gremita platea si è fermata a riflettere sul senso dell'abbandono e, sul da farsi per immaginare una via alternativa. Uno stimolo urgente a vincere la rassegnazione; il rischio concreto è che prevalga la sfiducia e che "mentre lavoriamo per fare una sceneggiatura, il film non abbia mai inizio". Morale della favola, una volta rifatte le case, potremmo aver ricostruito un bel contenitore, ma vuoto di anime.
Ricchissimo dunque il dibattito instauratosi nell'arco di circa due ore, grazie agli interventi del Rettore di Unicam prof. Claudio Pettinari, Franco Arminio e l'ex Ministro Fabrizio Barca.
" Utopia e scrupolo le due parole che sono uscite fuori chiaramente- ha detto il prof. Fabrizio Barca-. Utopia significa che senza una visione non si va avanti e finora, ad andare avanti sono sate solo quelle aree progetto interne che hanno osato guardare lungo sui 30 anni e non sommando progetti. Ci sono pezzi del territorio italiano dove stanno succedendo buone cose che riguardano la scuola, la salute, l'agricoltura. Sta dunque andando avanti chi ha guardato a utopia, ma poi anche a scrupolo, nel senso di tecnica e capacità di progettare e quindi alle tecnostrutture. Ce la stanno facendo quelle aree le cui Regioni hanno investito in tecnostrutture. Di contro, molti comuni importanti delle aree interne presentano forti debolezze, faticano ad avere un segretario comunale che magari si trovano a dover dividere con altri. Avere una tecnostruttura vuol dire che dopo che hai avuto una visione devi sapere fare l'appalto e scriverlo anche bene disegnando il progetto. Sfruttare bene queste due parole chiave è fondamentale e guardando l'Italia dall'alto del Piemonte fino alle Madonìè è interessante vedereche i territori che appunto ce la stanno facendo, sono quelli che hanno visione e scrupolo. Quello di Camerino è un territorio che aveva iniziato a lavorare bene da prima del sisma. Una catastrofe come il terremoto non ci voleva ma, per questi territori che sono bloccati, oggi occorre una fase di ripensamento e di scongelamento perchè c'è un pezzo grosso di cittadinanza che sta congelata nel senso che non crede più che si possa cambiare e dunque, si accontenta di poco, non alza la voce e non scommette. Il territorio di Camerino era su una strada- conclude Barca- Il terremoto ha sconvolto questo ma la preswenza di un centro importantissimo che è l'Università, specie in una situazione di questo tipo può rappresentare un forte centro di propulsione, ovviamente in sensibile collegamento con le organizzazioni centrali. Oggi abbiamo bisogno che le aree interne tornino ad avere un forte coordinamento nazionale che in questo momento non c'è".
L'Italia profonda sarà in serata il tema della conversazione tra Franco Arminio e lil cantautore e scrittore Giovanni Lindo Ferretti, noto per aver fatto parte come cantante e paroliere della band CCCP - Fedeli alla Linea, poi reincarnatisi nelle successive formazioni CSI e PGR
" Il futuro è cominciare a mischiare le terre - ha detto Arminio- Bisogna cominciare a stare più vicini, per pensarle in un modo nuovo. Se siamo onesti e coraggiosi, attenti alle cose prossime e a quello che accade nei luoghi, facciamo "terapia dei luoghi". Curando i luoghi, i luoghi ci curano. E' bello cominciare a farlo da Camerino,che con la sua Università può essere un luogo di pensiero e un laboratorio di nuovo umanesimo".
C.C.
" Utopia e scrupolo le due parole che sono uscite fuori chiaramente- ha detto il prof. Fabrizio Barca-. Utopia significa che senza una visione non si va avanti e finora, ad andare avanti sono sate solo quelle aree progetto interne che hanno osato guardare lungo sui 30 anni e non sommando progetti. Ci sono pezzi del territorio italiano dove stanno succedendo buone cose che riguardano la scuola, la salute, l'agricoltura. Sta dunque andando avanti chi ha guardato a utopia, ma poi anche a scrupolo, nel senso di tecnica e capacità di progettare e quindi alle tecnostrutture. Ce la stanno facendo quelle aree le cui Regioni hanno investito in tecnostrutture. Di contro, molti comuni importanti delle aree interne presentano forti debolezze, faticano ad avere un segretario comunale che magari si trovano a dover dividere con altri. Avere una tecnostruttura vuol dire che dopo che hai avuto una visione devi sapere fare l'appalto e scriverlo anche bene disegnando il progetto. Sfruttare bene queste due parole chiave è fondamentale e guardando l'Italia dall'alto del Piemonte fino alle Madonìè è interessante vedereche i territori che appunto ce la stanno facendo, sono quelli che hanno visione e scrupolo. Quello di Camerino è un territorio che aveva iniziato a lavorare bene da prima del sisma. Una catastrofe come il terremoto non ci voleva ma, per questi territori che sono bloccati, oggi occorre una fase di ripensamento e di scongelamento perchè c'è un pezzo grosso di cittadinanza che sta congelata nel senso che non crede più che si possa cambiare e dunque, si accontenta di poco, non alza la voce e non scommette. Il territorio di Camerino era su una strada- conclude Barca- Il terremoto ha sconvolto questo ma la preswenza di un centro importantissimo che è l'Università, specie in una situazione di questo tipo può rappresentare un forte centro di propulsione, ovviamente in sensibile collegamento con le organizzazioni centrali. Oggi abbiamo bisogno che le aree interne tornino ad avere un forte coordinamento nazionale che in questo momento non c'è".
L'Italia profonda sarà in serata il tema della conversazione tra Franco Arminio e lil cantautore e scrittore Giovanni Lindo Ferretti, noto per aver fatto parte come cantante e paroliere della band CCCP - Fedeli alla Linea, poi reincarnatisi nelle successive formazioni CSI e PGR
" Il futuro è cominciare a mischiare le terre - ha detto Arminio- Bisogna cominciare a stare più vicini, per pensarle in un modo nuovo. Se siamo onesti e coraggiosi, attenti alle cose prossime e a quello che accade nei luoghi, facciamo "terapia dei luoghi". Curando i luoghi, i luoghi ci curano. E' bello cominciare a farlo da Camerino,che con la sua Università può essere un luogo di pensiero e un laboratorio di nuovo umanesimo".
C.C.
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Venerdì, 07 Giugno 2019 20:15
Radici al futuro: “A campagna finita, viene al pettine l’assoluta distanza del sindaco dalla realtà camerte”
Nota polemica di “ Radici al futuro”, sull’operato del neo eletto sindaco di Camerino Sandro Sborgia: “Dopo aver ribattezzato l’edificio storico della sede comunale di Camerino in “Palazzo Boncompagni” (dimostrando nuovamente di conoscere la città meno di un forestiero che la visita per la prima volta) e dopo il preoccupante balletto che non ha ancora portato alla nomina di vicesindaco e assessori (in una città che non può permettersi di perdere tempo dietro ai giochi di potere del Partito Democratico)- si legge nel comunicato- il neosindaco di Camerino, Sandro Sborgia, ci sorprende annunciando che l’Ospedale di Camerino non solo non chiuderà, ma sarà addirittura potenziato. Affermando, di fatto, quello che il sindaco Gianluca Pasqui e la sua amministrazione comunale avevano già reso noto nel marzo scorso. Il sindaco Sandro Sborgia a pochi giorni dalla sua elezione arriva quindi a smentire addirittura se stesso, dopo una campagna elettorale in cui lui ed i suoi hanno detto di tutto e di più sul futuro dell’Ospedale di Camerino, paventando depotenziamenti e chiusure. Non possiamo non ricordare le parole che uno dei candidati di spicco della lista Ripartiamo, nello specifico il dottor Stefano Sfascia, era arrivato a dire dopo quel nostro comunicato del 21 marzo scorso, in cui rendevamo pubbliche le rassicurazioni ricevute circa le sorti dell’ospedale
A campagna elettorale finita, come già ampiamente previsto, le bugie e gli allarmismi creati vengono già al pettine. E, ancora di più, viene al pettine l’assoluta distanza dalla realtà camerte del neo eletto sindaco che, se davvero vuole bene a Camerino, dovrebbe come hanno già fatto quasi tutti gli altri sindaci eletti, procedere alla nomina di vicesindaco e assessori, così da poter ritrovare la piena operatività interrotta dalle elezioni. Ci auguriamo - conclude la nota - che le nuove nomine avvengano quanto prima e che non siano figlie di spartizione partitica. Ci auguriamo, inoltre, che almeno i nuovi assessori conoscano, contrariamente al sindaco, il nome del palazzo municipale di Camerino su cui intendono avviare i lavori grazie ai finanziamenti già ottenuti dalla precedente amministrazione.
A campagna elettorale finita, come già ampiamente previsto, le bugie e gli allarmismi creati vengono già al pettine. E, ancora di più, viene al pettine l’assoluta distanza dalla realtà camerte del neo eletto sindaco che, se davvero vuole bene a Camerino, dovrebbe come hanno già fatto quasi tutti gli altri sindaci eletti, procedere alla nomina di vicesindaco e assessori, così da poter ritrovare la piena operatività interrotta dalle elezioni. Ci auguriamo - conclude la nota - che le nuove nomine avvengano quanto prima e che non siano figlie di spartizione partitica. Ci auguriamo, inoltre, che almeno i nuovi assessori conoscano, contrariamente al sindaco, il nome del palazzo municipale di Camerino su cui intendono avviare i lavori grazie ai finanziamenti già ottenuti dalla precedente amministrazione.
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Venerdì, 07 Giugno 2019 18:46
Intervento storico sul fiume Potenza. Oltre 3 milioni di euro di fondi europei
E’ un intervento di portata storica quello che si appresta ad essere realizzatosul fiume Potenza, grazie allo stanziamento di fondi europei dell’asse 8 del Por Fesr, dedicati ai territori colpiti dal sisma . Di oltre 3 milioni di euro, l'intervento che interesserà il tratto che va dalla sorgente di Fonte di Brescia fino al ponte di Sant’Antonio a San Severino Marche.
Se ne è parlato ieri a San Severino presso la sede dell’Unione Montana Potenza Esino Musone, nel corso di un incontro organizzato dalla Regione Marche con la particolare spinta propulsiva dell'assessore Angelo Sciapichetti. Alla riunione, presieduta da Matteo Cicconi alla guida dell’ente territoriale locale, oltre all'assessore Sciapichetti sono intervenuti il dirigente regionale ingegnere Vincenzo Marzialetti e i suoi collaboratori.
E’ ormai da decenni che non viene realizzato un intervento sul letto fluviale di tale portata e, la riunione è servita in sostanza a tracciare i punti più significativi delle azioni da eseguire in tutto il tratto che va da Fiuminata fino a San Severino. All’incontro erano presenti i diretti interessati tra tecnici e Amministratori dei rispettivi territori comunali attraversati dal fiume Potenza.
“Quanto al cronoprogramma- riferisce il presidente dell'Unione Montana- nell'immediato la struttura regionale competente provvederà a redigere il progetto cui farà seguito tutto l'iter procedurale e amministrativo necessario. I tempi sono comunque funzionali alla necessità o meno di alcuni passaggi, tuttavia- continua Matteo Cicconi- confidiamo e auspichiamo tutti nella più rapida realizzazione e messa in atto di quanto previsto e programmato. Un ringraziamento va sicuramente alla Regione Marche per aver voluto condividere con i territori , con i comuni e con l'Unione Montana, un progetto così significativo.che vede un investimento di risorse nell’ordine di oltre 3 milioni di euro e la speranza – sottolinea il presidente- è che questi interventi volti alla prevenzione e messa in sicurezza dell' alveo fluviale e che lungo tutto il letto del fiume interesseranno le arginature, la sistemazione di ponti, la ripulitura delle aree di vegetazione, possa essere realizzato nel più breve tempo possibile”.
C.C.
Se ne è parlato ieri a San Severino presso la sede dell’Unione Montana Potenza Esino Musone, nel corso di un incontro organizzato dalla Regione Marche con la particolare spinta propulsiva dell'assessore Angelo Sciapichetti. Alla riunione, presieduta da Matteo Cicconi alla guida dell’ente territoriale locale, oltre all'assessore Sciapichetti sono intervenuti il dirigente regionale ingegnere Vincenzo Marzialetti e i suoi collaboratori.
E’ ormai da decenni che non viene realizzato un intervento sul letto fluviale di tale portata e, la riunione è servita in sostanza a tracciare i punti più significativi delle azioni da eseguire in tutto il tratto che va da Fiuminata fino a San Severino. All’incontro erano presenti i diretti interessati tra tecnici e Amministratori dei rispettivi territori comunali attraversati dal fiume Potenza.
“Quanto al cronoprogramma- riferisce il presidente dell'Unione Montana- nell'immediato la struttura regionale competente provvederà a redigere il progetto cui farà seguito tutto l'iter procedurale e amministrativo necessario. I tempi sono comunque funzionali alla necessità o meno di alcuni passaggi, tuttavia- continua Matteo Cicconi- confidiamo e auspichiamo tutti nella più rapida realizzazione e messa in atto di quanto previsto e programmato. Un ringraziamento va sicuramente alla Regione Marche per aver voluto condividere con i territori , con i comuni e con l'Unione Montana, un progetto così significativo.che vede un investimento di risorse nell’ordine di oltre 3 milioni di euro e la speranza – sottolinea il presidente- è che questi interventi volti alla prevenzione e messa in sicurezza dell' alveo fluviale e che lungo tutto il letto del fiume interesseranno le arginature, la sistemazione di ponti, la ripulitura delle aree di vegetazione, possa essere realizzato nel più breve tempo possibile”.
C.C.
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Venerdì, 07 Giugno 2019 16:46
66 anni fa moriva Ugo Betti. Il sindaco Sborgia deporrà una corona sulla sua tomba
Il 9 giugno del 1953 moriva a Roma Ugo Betti, poeta e tra i massimi drammaturghi del Novecento.Nella ricorrenza del 66° anniversario della sua morte, il sindaco di Camerino Sandro Sborgia domenica prossima alle ore 10, 30 nel corso di una cerimonia intima e raccolta, deporrà una corona d’alloro sulla tomba dell’illustre concittadino che riposa accanto a sua moglie Andreina Frosini, all’interno del cimitero di Camerino.
All’ uomo di grande levatura morale, scrittore e poeta delicato dalla grande umanità, la città di Camerino diede i natali il 4 febbraio del 1892. La giustizia uno dei temi particolarmente a cuore di Ugo Betti, che oltre che drammaturgo fu anche magistrato. Il suo capolavoro del 1944 “Corruzione a Palazzo di giustizia” rappresentato per la prima volta nel 1949, sembra un’opera scritta oggi. Travasando nel testo la sua esperienza professionale, con spirito profetico, Ugo Betti prospetta quei temi che animano l’odierno dibattito, quali la responsabilità individuale del giudice, i rapporti tra politica e magistratura.
C.C.
All’ uomo di grande levatura morale, scrittore e poeta delicato dalla grande umanità, la città di Camerino diede i natali il 4 febbraio del 1892. La giustizia uno dei temi particolarmente a cuore di Ugo Betti, che oltre che drammaturgo fu anche magistrato. Il suo capolavoro del 1944 “Corruzione a Palazzo di giustizia” rappresentato per la prima volta nel 1949, sembra un’opera scritta oggi. Travasando nel testo la sua esperienza professionale, con spirito profetico, Ugo Betti prospetta quei temi che animano l’odierno dibattito, quali la responsabilità individuale del giudice, i rapporti tra politica e magistratura.
C.C.
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Venerdì, 07 Giugno 2019 15:59
Ricostruzione, il sindaco Sborgia incontra Farabollini e Spuri
La ricostruzione al centro dell'attenzione del neo sindaco di Camerino Sandro Sborgia. Giornate d'incontri per il primo cittadino che nei giorni scorsi ha incontrato Piero Farabollini e Cesare Spuri. In particolare il sindaco Sborgia appena insediato ha voluto vedere personalmente il commissario straordinario alla ricostruzione, Piero Farabollini, con il quale ha avuto un lungo confronto sottolineando la necessità di sopperire alle difficoltà legate alla ricostruzione e alle procedure che ne derivano. Una situazione particolarmente sofferta a Camerino e per la quale servono interventi urgenti.
Sempre sul tema ricostruzione si è svolta una lunga riunione con l'ingegner Cesare Spuri, direttore dell'ufficio speciale della ricostruzione e il sindaco Sborgia, accompagnato dal consigliere Anna Ortenzi e dall'ex procuratore Vincenzo Luzi. Sul tavolo di lavoro composto anche da Barbara Mattei, responsabile edilizia e ricostruzione del comune di Camerino e l'ingegnere Marco Orioli, responsabile dell'ufficio lavori pubblici e ricostruzione pubblica del comune di Camerino sono state al centro della discussione le perimetrazioni, le messe in sicurezza e le procedure per velocizzare la ricostruzione.
Previsto per mercoledì l'incontro con David Piccinini, responsabile della protezione civile regionale, per risolvere il problema degli uffici comunali, da dopo il terremoto estremamente sacrificati e individuare una soluzione per una nuova sede provvisoria. Si passerà quindi anche alla disamina della progettazione e pianificazione dei lavori relativi a palazzo Bongiovanni che ospita il teatro Filippo Marchetti e che fino al 2016 è stato sede del Comune
Sempre sul tema ricostruzione si è svolta una lunga riunione con l'ingegner Cesare Spuri, direttore dell'ufficio speciale della ricostruzione e il sindaco Sborgia, accompagnato dal consigliere Anna Ortenzi e dall'ex procuratore Vincenzo Luzi. Sul tavolo di lavoro composto anche da Barbara Mattei, responsabile edilizia e ricostruzione del comune di Camerino e l'ingegnere Marco Orioli, responsabile dell'ufficio lavori pubblici e ricostruzione pubblica del comune di Camerino sono state al centro della discussione le perimetrazioni, le messe in sicurezza e le procedure per velocizzare la ricostruzione.
Previsto per mercoledì l'incontro con David Piccinini, responsabile della protezione civile regionale, per risolvere il problema degli uffici comunali, da dopo il terremoto estremamente sacrificati e individuare una soluzione per una nuova sede provvisoria. Si passerà quindi anche alla disamina della progettazione e pianificazione dei lavori relativi a palazzo Bongiovanni che ospita il teatro Filippo Marchetti e che fino al 2016 è stato sede del Comune
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Venerdì, 07 Giugno 2019 15:41
Decreto Sblocca Cantieri, passa alla Camera per il via definitivo
Approvato dall'Aula del Senato il testo modificato del decreto Sblocca Cantieri che ora passa alla Camera per il via libera definitivo per la conversione in legge entro il 17 giugno 2019.
Nel decreto sono contenute le norme per velocizzare la ricostruzione post sisma del Centro Italia e di Ischia, Catania e L'Aquila.
Quasi in extremis è stata anche inserita la proroga di altro 4 mesi per l'avvio della restituzione delle rate della "busta paga pesante", proroga che diverrà operativa dopo il via libera definitivo della Camera ( i primi rimborsi slittano alla fine di ottobre 2019).
Tra le misure atte a scongiurare il fenomeno dell'abbandono dei territori terremotati, c'è l'estensione delll'emendamento " Salva Peppina" per i comuni che abbiano oltre il 50 per cento degli immobili inagibili con esito E, dove c'è la possibilità per i privati di insediare abitazioni temporaneee e mobili.
Per quel che riguarda la ricostruzione privata, previo accordo con l'Ufficio Speciale per la Ricostruzione (USR), i comuni potranno avere competenza sulle istruttorie oltre che delle abitazioni con danni B e C, anche di quelle inagibili di livello L4 da demolire e ricostruire. Per agevolare l'aumento del carico di lavoro, per il 2019-2020, è prevista l'assunzione nei comuni di 200 dipendenti a tempo determinato.
Quanto alla ricostruzione pubblica, per incarichi inferiori ai 40 mila euro, sarà possibile l'affidamento diretto e, per incarichi invece superiori, attraverso procedure negoziate tra professionisti iscritti nell'elenco speciale. Interventi più veloci riguardano il recupero dei 700 edifici ecclesiastici inagibili.
Per le scuole del cratere , nel testo sono anche contenute le deroghe sul numero minimo e massimo degli alunni per classe e docenti per l'anno scolastico 2019-2020.
Tra le altre misure, viene confermata nel decreto la normativa che dà la possibilità di vendere il proprio immobile inagibile o gravemente danneggiato, già beneficiario di contributo per la ricostruzione.
Dovendo essere convertito entro il prossimo 17 giugno, dati i tempi ristretti, si ritiene che il decreto non dovrebbe subire modifiche nella sua sostanza.
C.C.
Nel decreto sono contenute le norme per velocizzare la ricostruzione post sisma del Centro Italia e di Ischia, Catania e L'Aquila.
Quasi in extremis è stata anche inserita la proroga di altro 4 mesi per l'avvio della restituzione delle rate della "busta paga pesante", proroga che diverrà operativa dopo il via libera definitivo della Camera ( i primi rimborsi slittano alla fine di ottobre 2019).
Tra le misure atte a scongiurare il fenomeno dell'abbandono dei territori terremotati, c'è l'estensione delll'emendamento " Salva Peppina" per i comuni che abbiano oltre il 50 per cento degli immobili inagibili con esito E, dove c'è la possibilità per i privati di insediare abitazioni temporaneee e mobili.
Per quel che riguarda la ricostruzione privata, previo accordo con l'Ufficio Speciale per la Ricostruzione (USR), i comuni potranno avere competenza sulle istruttorie oltre che delle abitazioni con danni B e C, anche di quelle inagibili di livello L4 da demolire e ricostruire. Per agevolare l'aumento del carico di lavoro, per il 2019-2020, è prevista l'assunzione nei comuni di 200 dipendenti a tempo determinato.
Quanto alla ricostruzione pubblica, per incarichi inferiori ai 40 mila euro, sarà possibile l'affidamento diretto e, per incarichi invece superiori, attraverso procedure negoziate tra professionisti iscritti nell'elenco speciale. Interventi più veloci riguardano il recupero dei 700 edifici ecclesiastici inagibili.
Per le scuole del cratere , nel testo sono anche contenute le deroghe sul numero minimo e massimo degli alunni per classe e docenti per l'anno scolastico 2019-2020.
Tra le altre misure, viene confermata nel decreto la normativa che dà la possibilità di vendere il proprio immobile inagibile o gravemente danneggiato, già beneficiario di contributo per la ricostruzione.
Dovendo essere convertito entro il prossimo 17 giugno, dati i tempi ristretti, si ritiene che il decreto non dovrebbe subire modifiche nella sua sostanza.
C.C.
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Venerdì, 07 Giugno 2019 14:37
PD Tolentino: "Una fermata ferroviaria per il nuovo ospedale a La Pieve"
“Una fermata ferroviaria all’interno dell’area del nuovo ospedale provinciale de La Pieve”.
È la proposta del circolo PD di Tolentino, nella fase iniziale del Project Financing del nuovo nosocomio.
“Un investimento infrastrutturale di supporto - scrive il gruppo in una nota - , moderno e ambizioso, con effetti positivi per una lunga serie di aspetti, dalla aumentata accessibilità al servizio per molte fasce di utenti dei servizi sanitari, alla riduzione del carico del traffico prevedibile, da una mobilità più sostenibile, alla valorizzazione della stessa tratta ferroviaria Fabriano-Civitanova.
Un obiettivo che interessa tutti i cittadini e che per questo motivo dovrebbe trovare il sostegno trasversale di tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione”.
Evidenziate anche le eventuali difficoltà: “Non nascondiamo le difficoltà, economiche più che tecniche, a realizzare una tale trasformazione. Ma la ferrovia passa non distante dal sito del previsto ospedale e questa fase di progettazione è quindi un’occasione irripetibile, che non si presenterà più.
Poniamo l’accento sulla sostanziale differenza che esiste, in termini di fruibilità, tra la predisposizione di linee di collegamento (tipo navette), che non dubitiamo saranno previste, e l’accesso diretto, con una fermata del treno, all’interno dell’area dei servizi sanitari.
La deviazione di una linea ferroviaria è un’opera sicuramente impegnativa, ma è un’opera possibile ed i benefici conseguibili giustificano senz’altro l’investimento”.
Quindi l’appello alla Regione Marche “di farsi parte attiva per verificare la fattibilità tecnico-economica, coinvolgendo tanto Ferrovie dello Stato che il MISE, per ricercare tutte le sinergie possibili, nazionali e del territorio, per realizzare tale progetto.
L’investimento può divenire, a sua volta, incubatore di ulteriori investimenti. Immaginiamo, con un po’ di fantasia che lo stesso Comune di Macerata potrebbe trovare interessantissima la proposta, dato che, qualora si decidesse la deviazione della linea, non è detto che non la si possa poi ricongiungere con il vecchio tracciato in un punto utile ad evitare il problematico passaggio a livello della Pieve (che si potrebbe finalmente eliminare).
Immaginiamo ancora - concludono - che le vecchie stazioni lungo la linea, con l’aggiunta di qualche nuovo parcheggio, potrebbero risorgere a nuova vita, diventando punti di scambio intermodale automobile-autobus-treno”.
GS
È la proposta del circolo PD di Tolentino, nella fase iniziale del Project Financing del nuovo nosocomio.
“Un investimento infrastrutturale di supporto - scrive il gruppo in una nota - , moderno e ambizioso, con effetti positivi per una lunga serie di aspetti, dalla aumentata accessibilità al servizio per molte fasce di utenti dei servizi sanitari, alla riduzione del carico del traffico prevedibile, da una mobilità più sostenibile, alla valorizzazione della stessa tratta ferroviaria Fabriano-Civitanova.
Un obiettivo che interessa tutti i cittadini e che per questo motivo dovrebbe trovare il sostegno trasversale di tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione”.
Evidenziate anche le eventuali difficoltà: “Non nascondiamo le difficoltà, economiche più che tecniche, a realizzare una tale trasformazione. Ma la ferrovia passa non distante dal sito del previsto ospedale e questa fase di progettazione è quindi un’occasione irripetibile, che non si presenterà più.
Poniamo l’accento sulla sostanziale differenza che esiste, in termini di fruibilità, tra la predisposizione di linee di collegamento (tipo navette), che non dubitiamo saranno previste, e l’accesso diretto, con una fermata del treno, all’interno dell’area dei servizi sanitari.
La deviazione di una linea ferroviaria è un’opera sicuramente impegnativa, ma è un’opera possibile ed i benefici conseguibili giustificano senz’altro l’investimento”.
Quindi l’appello alla Regione Marche “di farsi parte attiva per verificare la fattibilità tecnico-economica, coinvolgendo tanto Ferrovie dello Stato che il MISE, per ricercare tutte le sinergie possibili, nazionali e del territorio, per realizzare tale progetto.
L’investimento può divenire, a sua volta, incubatore di ulteriori investimenti. Immaginiamo, con un po’ di fantasia che lo stesso Comune di Macerata potrebbe trovare interessantissima la proposta, dato che, qualora si decidesse la deviazione della linea, non è detto che non la si possa poi ricongiungere con il vecchio tracciato in un punto utile ad evitare il problematico passaggio a livello della Pieve (che si potrebbe finalmente eliminare).
Immaginiamo ancora - concludono - che le vecchie stazioni lungo la linea, con l’aggiunta di qualche nuovo parcheggio, potrebbero risorgere a nuova vita, diventando punti di scambio intermodale automobile-autobus-treno”.
GS
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Giovedì, 06 Giugno 2019 16:38
"San Ginesio rinasce". Il borgo scelto come comune pilota della ricostruzione
San Ginesio comune pilota della ricostruzione. Il borgo è stato scelto per partecipare alla XIII Conferenza Annuale delle Città Creative Unesco che si tiene a Fabriano dal 10 al 15 giugno prossimi. Nella città della carta i rappresentanti e i delegati delle 180 città creative si incontreranno, in quello che si presenta come un grande laboratorio a cielo aperto sulla creatività, per confrontarsi su missione e strategie future Unesco con l'intento di avviare nuovi progetti di cooperazione. Così martedì 11 sarà proprio San Ginesio a mostrare i suoi tesori e le proprie strategie future al padiglione "Rinasco" presso L'Agorà di Palazzo del Podestà. "Un evento per il quale stiamo lavorando da diverso tempo - le parole del sindaco Giuliano Ciabocco - e che per il nostro comune costituisce una tappa fondamentale dal momento che è stato scelto come comune pilota della ricostruzione. Finalmente riusciremo a far esplodere tutte le nostre attività che andremo a fare per il futuro. Parleremo del nostro passato, presente e futuro, di Alberico Gentili, padre del diritto internazionale, tratteremo della San Ginesio ideale, dedicheremo uno spazio anche all'angolo di Giappone che abbiamo nel nostro comune, centro unico in Europa, per finire con il "Ginesio Fest", la cultura per il rilancio di San Ginesio". Una vetrina, una possibilità, ma anche una grande responsabilità per San Ginesio. "Un pò quello che volevamo - conclude il primo cittadino - perchè è importantissimo essere bravi nel momento in cui andremo a ricostruire un borgo e a ridare un'anima ad un territorio. Avere i riflettori puntati è sicuramente uno stimolo e soprattutto sarà un momento di grandissima attenzione che dovremo porre in tutto quello che andremo a fare proprio per la ricostruzione".
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Giovedì, 06 Giugno 2019 09:41
Pioraco: insediamento della nuova amministrazione
Oggi, mercoledì 5 giugno alle 18.30 presso il Polo Museale si è tenuto il consiglio d’insediamento della nuova amministrazione comunale. L’ordine del giorno nel primo punto vista la presenza di tutti i requisiti di candidabilità e di eleggibilità stabilita dalla Legge la convalida del sindaco e dei suoi dieci consiglieri. Si è proceduto poi con il giuramento nei confronti della Costituzione italiana da parte del sindaco e l’ufficializzazione delle deleghe dei suoi assessori e consiglieri che si prenderanno cura del paese della carta per i prossimi cinque anni. Cicconi si dedicherà agli affari istituzionali, lavori pubblici, urbanistica e ricostruzione post terremoto. Il vicesindaco Luca Gagliardi ha la delega al bilancio, alla polizia municipale, al turismo, allo sport ed alla caccia e pesca. Il precedente sindaco Luisella Tamagnini è l’assessore alla cultura, ai servizi sociali ed alla sanità. Tra le nomine di consiglieri Egidio Bonifazi ha la delega alla Protezione Civile ed allo sport, Camilla Fianchini comunicazione, istruzione e politiche giovanili, Angelo Memè si occupa di dell’ambiente, della caccia e della pesca, Giada Montefiori ambiente e turismo, Michele Morico ha le deleghe a manutenzioni, rapporti con le frazioni e sviluppo area per gli insediamenti produttivi.
Cristiano Negroni si prenderà cura delle manutenzioni e della caccia e pesca, Stefano Negroni ha compiti manutentori. Valeria Pavoni è la presidente del consiglio ed inoltre si occupa dell’ambito culturale. Nel quarto punto si è tenuta l’elezione della Commissione Elettorale comunale (Bonifazi, Fianchini e Memè) ed in seguito della Commissione Elettorale membri supplenti (Gagliardi, Morico e Tamagnini). Nel punto seguente è avvenuta la nomina della Commissione all’Albo dei Giudici Popolari (Bonifazi e Memè). Ringraziando tutti i presenti il sindaco ha invitato l’intera cittadinanza presso il nostro chiostro di San Francesco sabato 8 giugno alle ore 18.30 dove verrà gentilmente offerto un aperitivo per festeggiare ed esprimere gratitudine per il sostegno e la fiducia espressa nei loro confronti.
Lisa Grelloni
Cristiano Negroni si prenderà cura delle manutenzioni e della caccia e pesca, Stefano Negroni ha compiti manutentori. Valeria Pavoni è la presidente del consiglio ed inoltre si occupa dell’ambito culturale. Nel quarto punto si è tenuta l’elezione della Commissione Elettorale comunale (Bonifazi, Fianchini e Memè) ed in seguito della Commissione Elettorale membri supplenti (Gagliardi, Morico e Tamagnini). Nel punto seguente è avvenuta la nomina della Commissione all’Albo dei Giudici Popolari (Bonifazi e Memè). Ringraziando tutti i presenti il sindaco ha invitato l’intera cittadinanza presso il nostro chiostro di San Francesco sabato 8 giugno alle ore 18.30 dove verrà gentilmente offerto un aperitivo per festeggiare ed esprimere gratitudine per il sostegno e la fiducia espressa nei loro confronti.
Lisa Grelloni
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