Notizie di politica nelle Marche
Parte da Pieve Torina un’esigenza di razionalizzazione dei tanti documenti che diversi enti, a cominciare dalla regione e dai comuni coinvolti nell’esperienza del terremoto del 2016, hanno prodotto e continuano a produrre al governo centrale per definire richieste, linee d’intervento e priorità per la ricostruzione. “Troppi interlocutori, una pletora di documenti e continue richieste frammentate - dice il primo cittadino - possono compromettere la forza di un fronte che, malgrado le inevitabili specificità, dovrebbe presentarsi il più possibile in modo unitario. Il tempo delle analisi di quel che è successo è ormai concluso, ora è il momento di agire in modo chiaro per il futuro delle nostre comunità cercando di non replicare vecchi errori. Questo è lo sforzo che, come Unioni Montane che rappresentano diversi comuni dell’entroterra marchigiano, abbiamo cercato di fare promuovendo un unico documento che consegneremo direttamente nelle mani del presidente del consiglio dei ministri, Conte. Vogliamo presentarci con una sola voce, perché l’unione fa la forza come recita un vecchio adagio”. Queste le parole di Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina e presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino che giovedì scorso si è incontrato con i suoi omologhi, Matteo Cicconi, sindaco di Pioraco e presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone, e con Matteo Cicconi in rappresentanza di quella dei Monti Azzurri. “Si tratta di un evento che ha una rilevanza significativa per il nostro territorio – prosegue Gentilucci – perché siamo riusciti a superare personalismi ed egoismi che troppo spesso rischiano di minare la compattezza di una realtà che presenta tanti elementi comuni. L’obiettivo unitario è quello di ridare speranza e prospettive di sviluppo certe all’entroterra marchigiano trasformando la tragedia del terremoto in opportunità. Se questo non dovesse accadere - conclude Gentilucci - il rischio di una desertificazione dei piccoli centri montani potrebbe tradursi in una terribile certezza”.

GS
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“Nelle zone rurali vengono portati tanti rifiuti nonostante la raccolta porta a porta”. A segnalarlo è il consigliere di minoranza Francesco Borioni che lunedì prossimo presenterà in consiglio comunale un’interrogazione in merito alla gestione della raccolta rifiuti. 

Nello specifico pare che diversi cittadini delle zone rurali abbiano lamentato la presenza di concittadini del centro rubano che vanno a lasciare i propri rifiuti nei cassonetti ad essi riservati. In centro infatti la raccolta avviene porta a porta mentre nelle zone rurali sono stati installati dei cassonetti in apposite aree di raccolta. “Spesso - si legge nell’interrogazione - in questi cassonetti riservati ai residenti delle zone campane, vengono depositati rifiuti in gran quantità anche da residenti in zone urbane e sub urbane in cui risulta funzionante il ritiro porta a porta, con la duplice negativa conseguenza del repentino riempimento dei cassonetti a discapito dei residenti locali e del traboccamento a terra dei rifiuti stessi che poi vengono trascinati nel terreno circostante dal vento e dagli animali”. Con l’interrogazione si chiede all’amministrazione se sia a conoscenza del fenomeno e se, in attesa di cambiamenti già annunciati nella gestione della raccolta rifiuti, abbia individuato una qualche misura di contrasto a questa condotta. 

inoltre, il gruppo consiliare fornisce alcuni suggerimenti di immediata attuazione che non richiedono costi significativi: “Installare nelle aree di raccolta apposita cartellonistica indicante che i cassonetti sono riservati ai residenti nelle zone rurali, nonché le sanzioni comminabili ai contravventori; utilizzare una telecamera mobile da installare a rotazione presso ciascuna area di raccolta per un breve lasso di tempo; presidiare casualmente le aree di raccolta in collaborazione con il personale delle associazioni di volontariato per dissuadere i cittadini”.

g.g. 
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Marciapiedi in stato di degrado, alberi troppo potati e plastica monouso utilizzata allo Street Food Festival. Tre i temi proposti dal consigliere di minoranza Mauro Bompadre su cui l’assise di San Severino discuterà nel prossimo consiglio comunale, lunedì alle 21. Quindici i punti all’ordine del giorno, tra cui una mozione e un’interrogazione di Bompadre.

La prima ha a che vedere con gli alberi lungo viale San Michele: la strada è costeggiata da un marciapiede che collega la città al cimitero e al percorso ciclopedonale lungo il Potenza. È molto frequentato da chi passeggia o chi pratica la corsa o chi semplicemente desidera raggiungere il cimitero a piedi ma quel che osserva il consigliere è che “la potatura estrema delle chiome che viene effettuata in primavera risulta fortemente penalizzante per le piante, per l’ossigenazione e per l’ombra rinfrescante che si potrebbe generare. Alcune città a noi vicine fanno della chioma delle piante nei viali alberati un vero punto di forza. Chiediamo quindi che gli alberi di via San Michele vengano gestiti con delle potature meno invasivi e che venga effettuata la piantumazione di nuovi alberi laddove, in questo percorso, ancora mancano”.

Due le interrogazioni invece, una riguardante il marciapiede del cavalcavia ferroviario e l’altra l’uso di oggetti in  plastica monouso in occasione dello Street Food Festival.

Partiamo dalla prima, con la quale si chiede all’assessore alle manutenzioni Paolo Paoloni “quando si interverrà per sistemare la situazione di degrado segnalata da molti cittadini. Ci sono buche anche pericolose per  gli anziani ed i più piccoli”.

Quella sull’uso di plastica monouso alla manifestazione che ha visto protagonista il cibo di strada, alcune settimane fa, deriva dal fatto che il Comune ha approvato un protocollo che non contempla, negli eventi organizzati a San Severino, l’uso di plastica monouso. Tuttavia pare che qualcuno, nel corso dello Street Food Festival, abbia ignorato questo punto del regolamento: “In occasione di quest’ultima edizione - dice Bompadre - molti cittadini hanno segnalato l’abnorme uso di oggetti in plastica monouso. Chiediamo all’amministrazione a che punto sia l’applicazione del protocollo che prevede la graduale eliminazione della plastica monouso in occasione di manifestazioni pubbliche e di rendere noto al Consiglio Comunale quali siano i motivi specifici che abbiano impedito la pratica del “plastic-free”.

G.G.


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La città di Camerino è pronta ad ospitare le celebrazioni dell’80° anniversario della nascita del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco.  Teatro dell'intera manifestazione che si svilupperà nelle due giornate del 2 e 3 ottobre prossimi saranno l’auditorium  Benedetto XIII e gli spazi circostanti, arricchiti per l'occasione da percorsi didattici, esposizione di mezzi d’epoca, mostra di modellini, attrezzature ed elmi storici.  I dettagli della manifestazione che gode del patrocinio di Comune di Camerino, Unicam e Erdis in sinergia conn numerose associazioni nazionali, sono stati illustrati dal Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Macerata ing. Antonio Giangiobbe nel corso della conferenza stampa che, alla presenza del sindaco Sandro Sborgia, si è svolta nella sala consiliare del Comune.
Numeri consistenti e tante iniziative da contorno, per una manifestazione che si preannuncia molto attraente. Scelta non casuale quale sede ospitante la città di Camerino; lo ha ricordato lo stesso Comandante Giangiobbe  sottolineando il messaggio che si è voluto portare ad uno dei centri più feriti dal sisma, lanciando i segnali di una forte vicinanza e della ferma  attenzione di tutto il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco. 

conferenza Vigili Fuoco
" Comune e  città sono onorati di ospitare questa grande festa- ha detto il sindaco Sborgia-  Per l'attività e l'opera che svolgono con grande dedizione, tutti i cittadini italiani debbono essere riconoscenti ai Vigili del Fuoco.  Laddove si presenti il caso di gravi disastri, come quello da noi vissuto, laddove vi siano calamità o catastrofi, ma anche difficoltà più piccole come il salvataggio di un animale, loro sono sempre in prima linea- ha sottolineato il sindaco-;  lo fanno senza chiedere niente, per una scelta di vita personale. E' lo stesso spirito di servizio che muove in generale tutte le forze dell'ordine: hanno scelto di mettere la loro vita al servizio degli altri, senza curarsi dei rischi e dei pericoli ai quali ogni giorno vanno incontro. Dobbiamo essere grati non solo a loro, ma a tutte le loro famiglie che ogni mattino li vedono uscire di casa per andare al lavoro. Non un lavoro qualunque quello che svolgono, non un ufficio qualunque quello che raggiungono, per dedicarsi ad un servizio che è senza orari e ogni giorno diverso. E' per questo che penso che per dimostrare loro la nostra riconoscenza, possiamo usare una sola parola: grazie. Ci onora il fatto che per questa celebrazione  sia stata scelta Camerino per quello che la città rappresenta come città ferita. Avremmo voluto ospitarvi in condizioni migliori, con una città storica aperta, sicura e rimessa a nuovo ma vi accogliamo con grande affetto e gratitudine e con tutto quello che possiamo offrirvi nel migliore dei modi". 

L'inizio delle celebrazioni è previsto mercoledì 2 ottobre con una lunga mattinata di iniziative rivolte ai piccoli delle scuole materne con lo spazio della "Mini Pompieropoli" che li farà sentire per un giorno provetti pompieri.
Clou della serata presentata da Pino Insegno, la spettacolare esibizione della Banda del Corpo Nazionale diretta dal Maestro Donato Di Martille composta da 45 professori d'orchestra, il cui concerto avrà inizio alle ore 19.00 per un programma vario e coinvolgente che va dalle musiche rossiniane, al jazz e alla canzone popolare napoletana.
Come annunciato dal Comandante Giangiobbe, la serata del 2 ottobre, richiamerà a Camerino circa 200 autorità nazionali delle quattro regioni di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo compresi i sindaci dei comuni più rappresentativi del cratere sismico. Con il prezioso apporto dell'Istituto alberghiero di Cingoli, l'evento si concluderà con un ricco rinfresco presso il maxi tendone di oltre 250 metri quadrati, allestito per l'occasione nell'area parcheggi dell'Erdis in località Colle Paradiso. Nella stessa area sono già state sistemate  tutte le strutture della colonna mobile dei Vigili del Fuoco della  Regione Marche, composta di cucina da campo, celle frigorifere, gruppo elettrogeno e varie  attrezzature.  
Nella mattinata di Giovedì 3 ottobre l'auditorium accoglierà la premiazione delle Scuole vincitrici del concorso "La Terra trema ...Noi no" che ha visto i ragazzi delle scuole impegnati nella realizzazione di cortometraggi e filmati che concentrano l'esperienza e le sensazioni vissute dalla popolazione, nei lunghi giorni del post sisma. 
Per tutta la durata delle celebrazioni, altra grande attrazione, la mostra di modellini unici realizzati a mano dal pompiere Claudio Persenico e che racchiude in teche delle vere e proprie opere d’arte miniaturizzate. Seminari dedicati alle scolaresche del territorio e l’allestimento di stand e laboratori didattici,permetteranno di conoscere tutte le attività svolte nell’emergenza del sisma e tutte le specificità del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco con la presenza dei vari gruppi dei Saf, Gos, Npcr, Nucleo Sommozzatori.  
cc
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Aggiornare la cittadinanza sui numeri del post sisma e informare su pianificazione e strategia del percorso di ricostruzione da portare avanti con i cittadini. E' lo scopo della prima affollatissima assemblea pubblica tenutasi nell'aula magna del Polo d'Informatica. L'amministrazione comunale di Camerino guidata da Sandro Sborgia, ha voluto organizzare l'incontro soprattutto per spiegare la metodologia dei consorzi e degli aggregati che servirà a portare avanti percorsi più organizzati e condivisi nella ricostruzione degli edifici del centro storico  Il sindaco Sandro Sborgia ha anticipato che, per la gestione della fase della ricostruzione,  all'ufficio tecnico del comune di  Camerino sono state assegnate 5 unità in più di personale da assumere a tempo determinato. Si aggiungono altre 2 unità, sempre  assegnate al comune ma destinate all'Università.  
L'assessore Marco Fanelli ha snocciolato i numeri del sisma, aggiornati allo scadere dei tre mesi del mandato dell'amministrazione. Ad oggi il Contributo di autonoma sistemazione raggiunge 2242 persone delle quali circa 500 sono studenti universitari. All'appello mancano 1170 abitanti non più domiciliati a Camerino, mentre negli ultimi due mesi,  hanno fatto rientro in città 23 persone. Contano 634 abitanti le 304 soluzioni abitative di emergenza a fronte di 47 persone tuttora ospitate nelle strutture alberghiere; altri 20 cittadini abitano nei 9 appartamenti dell'ERAP.   
Illustrato dall'ing. Marco Orioli  il Piano generale delle messe in sicurezza. Quelle censite in centro storico sono in totale 316 di cui ultimate134; attualmente sono in corso 24 interventi. All'interno della zona rossa del centro storico, sono censiti 136 interventi dei quali 52  eseguiti e 82 ancora da appaltare. Tre gli interventi che sono  in esecuzione mentre sono scaduti ieri i termini per la presentazione delle offerte del maxi lotto di appalto relativo a tutto il blocco di via Massei fino al Circolo cittadino, intervento al quale si conta di dare avvio nel giro di 15 giorni.
L'intesa raggiunta due mesi fa con i funzionari della Sovrintendenza e in accordo con la protezione civile, ha portato ad instradare una metodologia finalizzata alla possibilità di interventi anche di tipo definitivo per certe situazioni e per edifici non vincolati; per essi vi sarà la possibilità di valutare degli interventi di smontaggio controllato di  demolizione,procedura che consente di selezionare, recuperare, censire e accatastare tutto il materiale di pregio di un edificio. In questo senso, quattro sono gli interventi che hanno già ottenuto l'autorizzazione  e, sono stati identificati anche altri edifici da attenzionare in quest'ottica per verificare se sia possibile attuare tali procedure. Ulteriore novità, la disponibilità dell'Esercito ad intervenire per determinati interventi censiti di demolizione radicale e per edifici isolati. Sei edifici della parte alta di Borgo san Giorgio saranno demoliti dal Genio dell'Esercito che si occuperà anche di altri due edifici fuori dal centro storico e isolati. 
 Ultimati l'intervento di messa in sicurezza del palazzo delle Segreterie studenti e la bonifica dell'intera Piazza di Santa Maria in via, per cui, a metà della prossima settimana si prevede la nuova delimitazione della zona rossa e la riapertura di tutta la zona di Piazza Umberto I e del tratto iniziale di via Pieragostini. Sul versante opposto, prossimo appalto con procedura in corso, sarà l'affidamento di un altro maxi lotto comprendente palazzo Macchiati ed edifici adiacenti e si andrà avanti anche lungo il corso. Su via Lili già in corso la prima tranche di messe in sicurezza che procederanno in seguito in direzione della piazza e in via XX settembre, corso Vittorio Emanuele. Proocede in maniera puntuale il lavoro di messa in sicurezza anche nelle frazioni79 gli interventi  eseguiti su un totale di 176.
tavolo assemblea
Argomento clou della serata quello dei consorzi e degli aggregati, illustrato nelle linee generali dal consigliere Luca Marassi e, di seguito, più nel dettaglio dalla referente del sindaco per la ricostruzione, consigliere Anna Ortenzi.
In primo luogo l'accenno alle aree perimetrate che riguardano 5 frazioni, parte del centro storico e il quartiere di Vallicelle. Alla scelta dell'amministrazione di togliere le perimetrazioni in alcune zone, è seguito l'invito al comune da parte dell' USR, a procedere per una ricostruzione che favorisca il più possibile degli interventi unitari di ricostruzione, in luogo di interventi singoli.  Il motivo è che molti degli edifici sono interconnessi tra di loro e, l'azione del sisma su un immobile, crea o potrebbe creare interazioni con l'edificio a fianco. Intervento unitario e progettazione unica dell'intero aggregato, realizzano una ricostruzione più sicura e, la garanzia che quell'aggregato risponda nella stessa maniera ad un eventuale sisma futuro, evitando che si verifichino risposte separate. Altro motivo è che l'azione unitaria permette di ottimizzare i costi e la logistica della cantierizzazione degli interventi, potendosi  condividere gru e  strutture necessarie per la ricostruzione, come anche la progettazione dei cantieri degli aggregati, invece che avere singoli cantieri sparsi.  Altro vantaggio di una ricostruzione che procede con aggregati, la maggiorazione negli incentivi da parte dello Stato sia nei riguardi del progettista che del privato cittadino che avrà a disposizione maggiori fondi per ricostruire meglio. La perimetrazione degli aggregati obbligatori verrà al più presto portata all'esame del Consiglio comunale. Si tratta pertanto di aggregati che per forza di cose dovranno procedere con intervento unitario. Al fine di accelerare il tutto, l'invito ai cittadini che, o in forma volontaria o comunque obbligata, abbiano intenzione di  formare dei consorzi e degli aggregati, è a presentare al comune la loro proposta di aggregato, in modo tale da poterla poi confrontare con quella che sarà poi la perimetrazione degli aggregati definitivi. Aggregati sono dunque più edifici connessi;  consorzi sono i gruppi di persone che si uniscono allo scopo di attuare una ricostruzione unitaria. All' architetto Barbara Mattei, responsabile del servizio urbanistica, il compito di spiegare infine i particolari della modulistica, disponibile già da oggi sul sito del comune di Camerino.
cc 
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Prosegue l’impegno di Fratelli d’Italia al fianco delle popolazioni colpite dal sisma del 2016, con una serie di azioni in aula e sul territorio, per cercare di risolvere le tante problematiche che vanno dalla burocrazia 'alienante' alla fitta rete di norme e procedure che impedisce la concreta ripartenza socio- economica dei territori. Nel tentativo di sciogliere diversi  nodi e  problemi, attraverso una nota, Fratelli d'Italia porta a conoscenza che negli ultimi giorni diversi atti sono stati presentati in Consiglio Regionale dal Capogruppo Elena Leonardi, chiedendo conto alla Giunta su diverse tematiche emerse anche e soprattutto dal confronto con i territori 

“Da sempre sono attenta alle circostanze delle collettività marchigiane che sono state colpite dal sisma – ha affermato il capogruppo Elena Leonardi – ho presentato 28 atti in questi anni per cercare di attenzionare numerose problematiche che quotidianamente si trovano a dover affrontare normali cittadini, ma anche professionisti tecnici e partite iva che resistono e non vogliono abbandonare questo territorio. Anche se sono passati tre anni, basta recarsi per qualche ora nei paesi distrutti del nostro entroterra per rendersi conto che la ricostruzione è ferma al palo e che servono necessariamente uno shock burocratico e delle politiche economiche mirate per dare un impulso reale a questi territori. Continuerò quindi ad interessare il Consiglio Regionale e a chiede risposte e impegni alla Giunta, senza dimenticare anche le questioni “ordinarie” che vanno affrontate, come quella relativa all’Unione Montana di Camerino, per la quale ultimamente si sta parlando di ingresso di alcuni Comuni che in precedenza avevano deciso di non farne parte: una procedura sulla quale serve chiarezza da parte della Regione che è competente in materia”.

Nelle richieste rivolte dal consigliere Leonardi alla Giunta e al presidente Ceriscioli, vicecommissario alla ricostruzione, quelle di impegnarsi a riaprire le domande per la certificazione del danno indiretto delle attività economiche e professionali, necessaria a seguito delle modifiche introdotte dal Mef, che introduce anche le annualità 2019 e 2020 e che elimina il limite massimo entro il quale erano ammissibili i costi di produzione (che dal 30% passa al 100%).

“Chiediamo alla Regione di impegnarsi per modificare le istanze per il calcolo dell’agevolazione – ha aggiunto Elena Leonardi – calibrando il contributo su altri costi e quindi cambiando la modalità di determinazione del contributo; ossia, scollegarne il calcolo dai costi e calcolarlo solo in base alla effettiva riduzione del fatturato, in modo da non creare discriminazioni tra chi ha potuto riaprire dopo il sisma, e che spesso ha potuto farlo solo sostenendo dei costi in prima persona, e chi invece non ha più riaperto, poiché il danno indiretto si calcola sui costi di gestione, anche correnti, sostenuti a seguito del sisma"

All’attenzione del capogruppo di Fratelli d’Italia- scrive la nota-  anche il mancato pagamento dei professionisti che hanno redatto le Schede AeDES con esito “A”, ossia per le strutture risultate agibili, e le procedure di delocalizzazione delle attività economiche e professionali, molte delle quali attendono ancora il rimborso delle spese sostenute, dopo 3 anni dal sisma, e sono attanagliate da un accanimento burocratico da parte delle istituzioni che invece dovrebbero fare di tutto per facilitare la ripresa post-sisma.

Altra questione sul tavolo,  quella dell’Unione Montana di Camerino. A fronte delle recenti richieste di tre Comuni, Castelsantangelo sul Nera, Monte Cavallo e Valfornace, di entrare a far parte dell’ente e di fronte al recente ingresso del Comune di Ussita- si specifica- è necessario che la Regione, intervenuta tramite l’assessore Angelo Sciapichetti, nel tentativo di gestire la vicenda, chiarisca le modalità e le iniziative che intende mettere in campo per favorire l’ingresso dei Comuni richiedenti e quali condizioni si intendono applicare, alla luce dei termini recentemente concordati per l’ingresso di Ussita. Non da ultimo- conclude il comunicato-  quali iniziative intende adottare per favorire lo stesso percorso anche nelle altre Unioni Montane marchigiane che ad oggi non ricomprendono tutti i Comuni.

cc da comunicato
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Mercoledì, 25 Settembre 2019 11:43

Parco Sibillini, Spaterna sulla possibile nomina

Potrebbe essere Andrea Spaterna, prorettore di Unicam, il nuovo presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Già da ieri, dopo l'audizione alla Camera, era trapelata questa indiscrezione, ma Spaterna ha voluto precisare che si è trattato solo di un primo passo e che per la nomina effettiva ed ufficiale bisognerà attendere la prossima settimana.
“ Ieri- spiega Spaterna- ho avuto un’audizione alla Commissione ambiente della Camera,  che peraltro si esprimerà in giornata a tal proposito. Il prossimo martedì 2 ottobre analoga audizione vi sarà anche alla Commissione ambiente del Senato. L’auspicio -continua il prorettore di Unicam- è che si vada nella direzione dell’incarico  ma è chiaro che al momento qualsiasi considerazione è prematura, dovendosi  attendere i pronunciamenti  dei due rami delle Commissioni Ambiente  e infine che il Ministro si pronunci favorevolmente attribuendo l’incarico. Per correttezza istituzionale dunque  ogni altra considerazione è al momento inopportuna e fuori luogo”. 
Al termine della Commissione Ambiente della Camera di ieri, l’onorevole Patrizia Terzoni, vicepresidente della Commissione e relatrice di maggioranza per la fase di rilascio del parere obbligatorio per legge,  aveva definito Spaternapersona esperta e preparata in campo naturalistico” aggiungendo che tra molti curricula esaminati per  la nomina alla Presidenza del parco nazionale dei Monti Sibillini “è emerso per prestigio e completezza quello di Spaterna, veterinario che da anni insegna come professore ordinario all'Università di Camerino. Sono quindi molto contenta di essere relatrice in commissione ambiente per l'esame della sua candidatura proposta dal Ministro dell'Ambiente Costa. Sul nome di Spaterna il ministero ha ottenuto l'intesa con le regioni Umbria e Marche.  I parchi nazionali – proseguiva la nota- sono tasselli fondamentali per la corretta gestione del territorio. L'Appennino ospita specie ed habitat di rilievo continentale, a volte unici al mondo. Questo patrimonio, assieme a quello costituito dai beni architettonici e culturali, deve essere conservato e presentato nel migliore dei modi ai visitatori, garantendo al contempo i servizi per i residenti. Le aree protette hanno sofferto nel recente passato per i tagli ai bilanci e per la disattenzione di buona parte del mondo politico. Ora il Ministro vuole rilanciare il settore con scelte oculate per gli incarichi di vertice e con finanziamenti mirati per permettere ai parchi di svolgere la loro funzione. Certo sarebbe necessario assicurare nell'immediato futuro anche l'integrazione tra le norme che regolano le aree protette e quelle sui siti Natura2000, perché le grandi strategie di conservazione dettate dalle direttive comunitarie "Habitat" e "Uccelli" e i relativi finanziamenti europei non possono viaggiare su binari quasi separati rispetto alla decisioni in campo prettamente nazionale. Non da meno- ha concluso la Terzoni-  c’è un ruolo che il Parco all’interno del cratere sismico ha: quello di aiutare la comunità e tutto il territorio dell’entroterra a risollevarsi, essendo uno dei grandi volani per il rilancio dell’area".
cc

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Mercoledì, 25 Settembre 2019 11:35

Busta paga pesante, le richieste della Cisl

La questione della restituzione dell’Irpef sospesa mediante “busta paga pesante” non sembra trovare, secondo la Cisl, una soluzione rispettosa delle esigenze e dei disagi dei lavoratori e dei pensionati colpiti dal sisma. “L’ultima modifica normativa, introdotta mediante emendamento “Sblocca Cantieri” ha posticipato dal 1 giugno al 15 ottobre l’avvio della restituzione – scrivono in una nota - ma prevedendo l’obbligo di versare entro tale data le prime cinque rate dell’importo dovuto in unica soluzione, compromettendo non di poco la disponibilità economica di popolazioni tuttora colpite da significativi disagi e indicando come proroga una misura che non ha nulla a che fare con una vera proroga”.

Questa mattina, nella sede Cisl a Macerata, il punto della situazione sulla questione con Rocco Gravina: “Si tratta di un ulteriore salasso – afferma - perché i lavoratori e i pensionati si troveranno a pagare le cinque rate tutte insieme in un periodo dove, come fiscalità ordinaria, ci sono varie scadenze. C’è poi disparità che riguarda i pensionati: l’Inps ha già anticipato la scadenza al mese di settembre e quindi a molti pensionati è stata già ritirata questa quota. Noi da sempre abbiamo denunciato questo problema chiedendo di essere equiparati agli altri eventi sismici, con una restituzione parziale dell’Irpef.

Chiederemo con forza – aggiunge Gravina - anche ai Parlamentari del maceratese, di fare propria la richiesta e portarla al Governo. Non chiediamo un’altra proroga ma di definire, una volta per tutte, la norma e accogliere le nostre istanze. Chiediamo di avere la dilazione ma di una Irpef ridotta. Ci siamo attivati nei mesi scorsi, ci attiveremo ora per arrivare in tempo ad una soluzione definitiva. Siamo ancora in una fase molto delicata per la ricostruzione e la ripartenza di questi territori, se togliamo ancora risorse a lavoratori e pensionati le difficoltà aumenteranno”.

GS
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Nuovi passi in avanti nel recupero di situazioni compromesse dal sisma a Camerino.  
Altre tre famiglie potranno far ritorno nelle loro abitazioni originarie. Tre le ordinanze di revoca di inagibilità firmate dal sindaco Sandro Sborgia dopo quelle dei giorni scorsi.  Sei le famiglie che potranno far rientro nelle case che avevano dovuto lasciare all'indomani del sisma; la revoca riguarda  immobili situati nella località  Mergnano San Savino, via Libia e una palazzina di via Venanzio Varano, nel quartiere Vallicelle. Un momento particolarmente significativo per le sei famiglie che ora lasceranno le soluzioni abitative d'emergenza riappropriandosi di una quotidianità a lungo desiderata e da vivere all'interno delle proprie mura domestiche. Fissata intanto per  questo mercoledì 25 settembre  alle ore 18.00 l'assemblea pubblica organizzata dall'amministrazione comunale nell'aula magna del nuovo Polo d'Informatica dell'Università di Camerino. L'incontro con i cittadini affronterà i temi della ricostruzione.
cc
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Lunedì, 23 Settembre 2019 06:56

Lavori sulla strada provinciale Pioraco - Sefro

In via di ultimazione i lavori di pavimentazione che riguardano la strada provinciale 97 “Pioraco – Sefro”. La Provincia di Macerata ha programmato questo intervento, del costo di 342mila euro, utilizzando le risorse previste dal MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) nel piano di investimenti di sicurezza stradale del bilancio 2019. Assegntaria dell'intervento di risistemzaione dell'asfalto è la ditta CVC Srl di Marciano della Chiana (AR).

Oltre alla provinciale 97,  interessato all’opera di asfaltatura  è anche un tratto del bivio Agolla – Montelago. 
“Dopo gli interventi avviati pochi giorni fa sulle provinciali Collamato e Matelica-Esanatoglia – afferma il presidente della Provincia Antonio Pettinari – affrontiamo un nuovo stralcio di lavori che interessano il nostro entroterra, questa volta la Pioraco -Sefro, per la messa in sicurezza delle nostre strade”.

cc
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