Notizie di politica nelle Marche
La Fondazione Andrea Bocelli, dopo le 400 consegnate ieri, ha fatto pervenire  quest'oggi all'ospedale di Camerino ulteriori 2000  mascherine utili per la protezione individuale del personale sanitario in servizio. Continua intanto la raccolta fondi di ABF che ha già raggiunto il primo obiettivo della somma di 100 mila euro che ha permesso di acquistare 4 respiratori da donare al Covid Hospital. E' possibile continuare a dare il proprio contributo a favore dell'ospedale di Camerino, accedendo alla piattaforma https://www.gofundme.com/f/wk67wc-abfxcamerino.  
" Non finiremo mai di ringraziare Andrea Bocelli e la sua Fondazione per questi segni di solidarietà che ci toccano nel profondo del cuore- ha commentato il sindaco Sandro Sborgia-  Non dimentichiamo che grazie a loro,  la scuola della musica è già in uno stato particolarmente avanzato e  se non fosse stato per  la sospensione dei lavori, causa  il problema del contagio, ormai  sarebbe pressochè terminata.  Ma in ogni caso ce l'abbiamo qui ed è un'opera che dobbiamo a loro.  Ancora una volta- aggiunge il primo cittadino-  in una fase emergenziale qual è quella che stiamo attraversando, la ABF  pensa a Camerino e a tutta la comunità dell'entroterra  per cui, non possiamo fare altro che  ringraziarti dal profondo del cuore augurandoci tutti che questo tempo cosi difficile passi presto e sperando di poter presto tornare a festeggiare insieme a loro in serenità"
C.C.
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Sopralluogo del primo cittadino di Camerino Sandro Sborgia nell’area dei container di Vallicelle, al fine di valutare la possibilità che vi possano essere ospitati infermieri medici e e personale sanitario in prima linea nella difficile battaglia del salvataggio di vite umane all’ospedale Santa maria della Pietà.
 “L’esito è stato positivo – spiega il sindaco Sandro Sborgia- Le strutture sono idonee e in buono stato e dunque possono essere utilizzate per gli scopi che ci siamo prefissi e cioè, dare la possibilità a medici, infermieri e operatori socio-sanitari che ne abbiano necessità, di avere un punto di appoggio che eviti loro di fare in molti casi anche lunghi spostamenti per lavoro, da e verso le loro abitazioni di residenza. Questo era l'obiettivo e - prosegue il sindaco- già da qualche settimana ci siamo attivati interloquiendo con le autorità sanitarie regionali e col dipartimento di Protezione Civile Nazionale, affinché lsi possa autorizzare l'utilizzo delle strutture sia come punto di appoggio per gli operatori della sanità, sia per allestirvi  degli ambulatori o rispondere ad eventuali altre necessità di tipo sanitario. In tal senso, abbiamo già in corso atti amministrativi con le Autorità regionali e sanitarie, inoltre la Protezione Civile Nazionale si sta occupando del caso per la fattibilità della realizzazione del progetto.
Nel frattempo – continua Sborgia- ci siamo mossi anche direttamente con la proprietà delle strutture per averne la disponibilità a titolo gratuito e, debbo dire che informalmente la gratutità ci è stata offerta, per cui adesso stiamo redigendo gli atti necessari e, una volta formalizzato il tutto, i moduli potranno essere immediatamente messi a disposizione di quanti ne hanno bisogno”.
Da parte dell’ammnistrazione comunale e dell’intera comunità, si fanno sentire segnali di forte sostegno all’attività che, ormai da giorni e in condizioni difficilissime, sta portando avanti con assoluta dedizione e abnegazione il personale sanitario tutto del Covid Hospital. 
“E' il gesto di vicinanza e solidarietà dell’amministrazione comunale che chiaramente non può che cercare di fare il possibile per venire incontro alle necessità non solo di quanti si trovano all'interno dell'ospedale e vi operano fattivamente, ma soprattutto di quanti hanno bisogno del supporto degli operatori sanitari.
Quindi, è l'abbraccio corale che parte  dall'amministrazione ma soprattutto dalla città; è l'abbraccio della comunità che vive a fianco agli operatori sanitari e alle famiglie di quanti sono ricoverati all’interno della struttura ospedaliera perché tutta la comunità vive con apprensione e profonda vicinanza l’aspetto delle condizioni di salute dei malati. Comune, cittadini e intero territorio si stringono attorno a loro e, quello che tutti speriamo, è di poter risolvere quanto prima il problema del contagio da coronavirus.
Ed è per questo - conclude Sborgia- che non mi stancherò mai di ripetere la raccomandazione di restare a casa: solo rimanendo a casa e dunque evitando ogni possibilità di contagio potremo aiutare e fare del bene a quanti oggi sono in prima in prima linea. Solo seguendo scrupolosamente questa regola riusciremo a ridurre il carico di lavoro che oggi queste persone stanno sopportando e riusciremo anche a rimanere al riparo da ogni possibilità di contagio.
Lo dobbiamo fare tutti, per noi, per le nostre famiglie, per i nostri figli e per i nostri genitori . Resistiamo e assolutamente rimaniamo a casa il più possibile: costa sacrificio ma è un dovere che abbiamo nei confronti della nostra comunità. E lo dobbiamo fare, non tanto per la paura di subire le conseguenze di una denuncia o comunque di una multa se veniamo trovati fuori, ma proprio con lo spirito che è l'unico comportamento che possiamo tenere per far del bene alla nostra collettività e alla nostra comunità.
C.C.
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Medico bloccato in Giordania chiede aiuto alle autorità italiane per rientrare a casa.
È la situazione che stanno vivendo Nabil Alashkar, medico condotto conosciuto nella zona dei Cinque Comuni e a Tolentino, Pollenza e Macerata, insieme alla consorte Lella Chiola che si erano recati nella loro seconda patria adottiva per delle cure mediche e sono bloccati senza poter ritornare, proprio ora che i medici italiani sono in prima linea per contrastare la pandemia di Covid-19.

La Giordania ha pochi casi di contagiati da coronavirus (circa 153), ma giorni fa ha deciso di adottare le misure di isolamento (lockdown) tra le più rigide: chiuse tutte le attività, compresi i negozi di alimentari e i supermercati. Nella capitale Amman il pane, gli alimenti necessari e le bombole del gas vengono recapitati a domicilio dal personale del municipio sotto la vigilanza dei militari del Reale Esercito. Alcuni alberghi di Amman e del mar Morto sono stati requisiti dal governo dove sono alloggiati circa 4.800 persone in quarantena.

All’aeroporto internazionale Queen Alia i voli prenotati sono stati cancellati e poi è stato chiuso.

È in vigore un coprifuoco completo di 24 ore e nel caso qualcuno provi ad allontanarsi dall’alloggio sono previsti 14 giorni di osservazione e poi il processo penale in tribunale.

Dopo cinque giorni di divieti assoluti, oggi 25 marzo dalle 10 in poi si può uscire, solo a piedi, per recarsi a fare la spesa nei piccoli negozi di alimentari e di frutta e verdura di quartiere.

Il dottor Nabil, specializzato in medicina d’urgenza, vorrebbe essere insieme ai suoi colleghi che stanno facendo dei turni massacranti per far fronte a questa emergenza sanitaria. Invece si trova chiuso in una casa non sua senza poter essere d’aiuto a nessuno.

Chiede, quindi, aiuto all'autorità italiane per poter tornare a casa.

Eno Santecchia
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Una fornitura di 1000 mascherine FFP3, sigla che sottolinea la massima protezione possibile, destinata all’ospedale Carlo Urbani.
Dono della Cat Impianti, aziende jesina attiva (anche in questi giorni) nel settore dell’impiantistica tecnologica di riscaldamento condizionamento, specializzata in ambito bancario ed ospedaliero. Il carico è arrivato nell’ospedale jesino, in trincea come tanti per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, per merito di Mirko Panzarea, titolare della Cat. “Fin dai primi giorni dell’emergenza – spiega – avevamo pensato di dare una mano con una donazione. Così ci siamo messi in contatto con un medico della struttura  chiedendogli come potevamo essere utili”. Mascherine. Dispositivi per la protezione di medici e infermieri per preservare la salute di chi opera in prima linea. “Abbiamo contattato diversi fornitori finché, con il supporto di Confindustria che ringraziamo per averci aiutati nella ricerca, non le abbiamo trovate in Cina e le abbiamo acquistate – prosegue Panzarea –. Con le difficoltà dei collegamenti abbiamo impiegato quasi una settimana a farle arrivare ma finalmente siamo riusciti a consegnarle”. Un gesto di grande generosità mentre il lavoro va avanti. La Cat Impianti non rientra, infatti, tra le aziende chiuse dalla stretta dell’ultimo decreto del Governo, continuando a fornire assistenza per le manutenzione degli impianti elettrici. “Per noi – conclude Panzarea – lavorano 35 persone e circa la metà sono state dirottata al servizio assistenza. In azienda abbiamo adottato tutte le misure di sicurezza. Mi auguro che la nostra donazione riesca a sensibilizzare più imprenditori possibile nonostante già si siano attivati in molti con iniziative varie. Questa emergenza riguarda tutti indistintamente e tutti dobbiamo, insieme, fare qualcosa per uscirne il prima possibile. La grande sensibilità di tanti imprenditori locali dimostra volontà e spirito di appartenenza del mondo imprenditoriale verso i propri territori”.

GS
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La costituzione di un tavolo di lavoro per far fronte all'emergenza Covid-19. E' quanto richiede il capogruppo di Radici al Futuro Gianluca Pasqui insieme agli altri consiglieri di minoranza Roberto Lucarelli, Antonella Nalli e Stefano Falcioni , con una lettera inviata alle istituzioni locali e nella fattispecie, all'Arcivescovo Massara, al rettore Claudio Pettinari, ai presidenti dell'unione Montana Alessandro Gentilucci e di Contram Spa Stefano Belardinelli, al capogruppo di maggioranza Luca Marassi, nonchè al sindaco di Camerino Sandro Sborgia.
 
"Facendo seguito alla nota che vi abbiamo inviato a mezzo pec il 15.03.2020 e successivamente alla comunicazione pervenutaci dal Sindaco di Camerino (Prot. Rif. n. 7182 del 17 marzo 2020) con la quale ci comunica la sua disponibilità a considerare attentamente una serie di proposte volte all’interesse della comunità, nel ringraziare il Sindaco Sborgia, che ci legge per conoscenza- per la disponibilità dimostrata - è scritto nella lettera- siamo fermamente convinti della necessità di redigere azioni e proposte condivise, utili sia nell’immediato che nella fase successiva all’ emergenza sanitaria. 

Sin da subito, bisognerà studiare, come già detto, una serie di misure economiche e di “vario interesse” che riguardano la Città di Camerino e l’intero territorio montano, territorio gà fortemente messo a dura prova dal sisma del 2016. 

A tale proposito - continua lil documento- riteniamo fondamentale costituire un tavolo di lavoro che grazie al contributo di tutti possa redigere un documento programmatico di azione condivisa. 

Certi che tale obiettivo può essere raggiunto soltanto unendo le nostre forze, siamo a chiedere ai soggetti in indirizzo, la disponibilità d’istituire tale essenziale strumento. 

In attesa di una vostra formale adesione, che anticiperà un primo incontro in video conferenza per accordarci sulle modalità di lavoro da utilizzare- concludono i consiglieri di Radici al Futuro Pasqui, Nalli, Lucarelli e Falcioni- porgiamo cordiali saluti". 

Motivo della richiesta, dice Gianluca Pasqui "la necessità di programmare interventi a sostegno dell'economia cittadina e del territorio sia in questa fase emergenziale che successivamente ad essa anche perché la ripartenza da questa emergenza non sarà per nulla facile neppure per i nostri territori, anzi soprattutto per essi, in quanto colpiti dall'evento calamitoso del sisma 2016". Il 17 marzo scorso, a seguito della prima lettera di richiesta inviata da Radici al Futuro in data 15 marzo, il sindaco Sborgia ha risposto di essere lieto di constatare  la disponibilità della minoranza circa la volontà di collaborare per la programmazione di tali interventi auspicando una fattiva collaborazione e chiedendo di "formulare proposte di programmazione degli interventi di sostegno all'economia cittadina, per consentire all'amministrazione una attenta disamina che vedrà nel proseguo la ricerca di immediate occasioni di confronto ai fini della percorribilità".  "Partendo dalla lettera di risposta del sindaco- aggiunge Pasqui- abbiamo domandato dunque attraverso pec e formale richiesta, la costituzione del tavolo di lavoro alle istituzion locali per avanzare appunto delle proposte che poi possano essere portate avanti tutti insieme". 
C.C.






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Anche le suore clarisse del monastero di Santa Chiara a Camerino, attive nella raccolta fondi a favore di medici e infermieri del Covid Hospital di Camerino. Con una città che dall’oggi al domani si è ritrovata ad avere due ‘zone rosse’, le sorelle hanno aderito all’’appello lanciato dalla dottoressa Gabriella Winni Mazzoli per sostenere il personale sanitario impegnato in prima linea nella cura dei malati, accolti nell’ospedale di Camerino.
“ Abbiamo raccolto subito questo appello – spiega suor Laura Cristiana-. Quando abbiamo ricevuto la notizia della trasformazione del nosocomio in Covid Hopital, penso che siamo rimasti tutti smarriti e credo anche arrabbiati, perché comunque il terremoto già ci ha tolto tanto; non potevamo dunque lasciare che questo nuovo terremoto del covid-19 togliesse serenità anche ai nostri amici e fratelli infermieri e medici che con dedizione, si prodigano tra le corsie dell’ospedale. Non potevamo  non ascoltare e non accogliere questo appello che sta avendo una risposta anche più generosa di quanto avremmo potuto pensare- dice ancora la religiosa- e che dimostra  che l’Italia ha un cuore davvero grande e soprattutto ha un cuore che sa riconoscere quanto fanno queste persone che in prima linea si spendono e si donano per gli ammalati. Tante persone, non necessariamente delle Marche ma anche di altre regioni, hanno risposto davvero con tanta generosità. Attraverso i canali media c’è stata anche la possibilità di diffondere maggiormente questa richiesta d’aiuto, il che ha fatto da cassa da risonanza all'appello; quello che si è potuto notare, è che la fatica e il dolore quando vissuti insieme hanno un altro sapore: si sente il bisogno di collaborare e sentirsi più uniti”.
Davvero il dramma dell’epidemia ha cambiato il volto di tante cose sulle quali siamo stati a chiamati a riflettere con maggiore profondità; molto stiamo riscoprendo, altro stiamo tutti imparando.
Questo invisibile e piccolo virus- - prosegue suor Laura Cristiana-- ci ha ricordato che noi siamo molto poco, siamo fragili e precari e con questa fragilità dobbiamo fare i conti. Dobbiamo farci i conti adesso che siamo in piena pandemia ma dovremo farceli anche quando sarà passata, perché avremo una fragilità  economica  ma anche una fragilità sociale e psichica che dovrà essere presa in mano, e, credo che in questo San Francesco e Santa Chiara, in fondo sono dei maestri perché loro hanno saputo abbracciare la fragilità che è propria dell’uomo, per consegnarla al Signore. Qualche giorno fa una persona mi ha chiesto se credessi allo slogan "Andrà tutto bene” che viene ripetuto in questi giorni; ho risposto che lo credo, ci prego e lo spero, ma non in maniera semplicistica come fosse un bel finale di telefilm, ma perché credo che il Signore in tutto questo non ci abbandoni. Certo, ci sta insegnando a fissare lo sguardo sulle poche cose che contano e a ripartire da quelle, anche per ricostruire un’esistenza più vera, più umana e con ritmi meno frenetici. Un'esistenza che abbia il gusto e il sapore delle cose che contano”.
C.C,.
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Al via il progetto 100. Il presidente della Regione Marche scrive alle imprese marchigiane per raccogliere la disponibilità ad effettuare donazioni per la nuova struttura con 100 letti di terapia intensiva.
Dopo aver verificato nella mattinata con l'ex capo della protezione civile Guido Bertolaso le possibilità e le modalità concrete di realizzazione della nuova struttura che ospiterà 100 posti letto in più di terapia intensiva per fronteggiare l'emergenza Coronaavirus, con modalità analoghe a quanto si sta già facendo in Lombardia, il presidente Luca Ceriscioli ha inviato nel pomeriggio una lettera alle più importanti imprese della Regione per chiedere la loro collaborazione attraverso donazioni destinate al progetto.
"Si tratta - ha scritto Ceriscioli - di una struttura di 100 posti letto per la terapia intensiva, che è la parte più complessa e importante della lotta contro il Covid-19. La rianimazione è lo spazio in cui si gioca la partita più importante per restare in vita e l’incremento dei posti è una necessità che potremo avere da qui a pochissimi giorni perché la curva del contagio ancora non scende.

Per realizzare questo progetto occorrono 12 milioni di euro - spiega - . Non possiamo farlo con le risorse pubbliche, non perché non abbiamo a disposizione questa cifra, ma per i tempi strettissimi che sono necessari. La macchina che si è messa in moto è velocissima.
L’obiettivo - prosegue Ceriscioli - è di realizzare l’impianto in 10 giorni, un tempo non compatibile con le regole e le procedure del settore pubblico. Ma siamo in emergenza.
Solo attraverso le donazioni potremo arrivare al risultato, quindi serve uno sforzo straordinario di generosità da parte di tutti, in modo particolare da parte delle più importanti imprese delle Marche.
Sono due le opzioni prese in considerazione per la localizzazione della struttura: una nave o il Palaindoor di Ancona, che per caratteristiche si presta ad una velocissima riconversione in un reparto altamente specializzato per la rianimazione.
Quindi faccio un appello importante alla vostra generosità - conclude - . La scelta di impegnarsi in questa direzione permetterà di salvare la vita di molti marchigiani.
Ora abbiamo subito bisogno di una vostra manifestazione di interesse. Vi chiediamo di inviare la vostra disponibilità alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e a brevissimo saranno date indicazioni precise su come effettuare le donazioni.
Certo della vostra solidarietà, vi ringrazio in anticipo per la disponibilità che vorrete e potrete offrire partecipando a questo progetto così determiante".

GS
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Situazione difficilissima quella che sta attraversando tutto il paese a causa dell'emergenza sanitaria che colpisce duramente anche la Regione Marche. Si moltiplicano intanto le donazioni e i gesti di solidarietà, per soddisfare la straordinaria richiesta sanitaria del momento. 

In prima linea è anche il Rotary Club di Camerino che, insieme all’Associazione Io Non Crollo ecol patrocinio del Comune, ha attivato  la raccolta fondi “Prenditi cura di me”.

“ L’iniziativa – afferma il presidente del Rotary Club Mario Cavallaro-, sta andando avanti bene e il risultato lusinghiero, si deve anche al fatto che ci sono donazioni molto importanti. Pensiamo di estendere lo scopo dell'iniziativa anche al sostegno dell'attività sanitaria sul territorio perché si è visto che c'è molta necessità di dotazione di presidi di primo intervento, come mascherine e camici monouso, in riferimeno ad esempio ai medici di base, agli operatori dell'Adi- assistenza domiciliare integrata,  per cui  pensiamo di utilizzare i fondi che stiamo raccogliendo anche  in questa direzione,  e, siamo già vicini alla somma di 10 mila euro. Ovviamente - continua Cavallaro- se poi riusciremo ad avere anche fondi da utilizzare per l'ospedale di Camerino nell'acquisto di un respiratore, considerato uno dei presidi sanitari più utile, sicuramente ci rivolgeremo a raggiungere quell'obiettivo.
La difficoltà che si sta incontrando, paradossalmente non è tanto la generosità dei cittadini o dei donatori, quanto trovare poi delle serie interlocuzioni con i fornitori di questi presidi perché dobbiamo garantire che poi questi presidi che noi acquistiamo, siano conformi alle norme e soprattutto che siano utili e graditi all'Asur, altrimenti rischiamo di spendere inutilmente il nostro denaro. Costante è il contatto con gli uffici dell'Asur che personalmente ringrazio, perché insieme a quella degli operatori sanitari, la loro collaborazione e presenza è veramente encomiabile. Siamo contenti che la cosa stia andando avanti bene- conclude Cavallaro- e ringraziamo in primis i nostri soci, l'associazione Io Non Crollo e tutti coloro che stanno offrendo disponibilità anche economica e soprattutto tutti quelli che si stanno avvicinando. L'importante è non mollare, tenere duro e sostenere questo meraviglioso impegno di tutto il personale che opera nel mondo della sanità.  Quello che noi possiamo fare per adesso, è un soccorso economico e un sostegno con le dotazioni di materiali. Poi, finita questa 'bufera', parleremo per l'ennesima volta di ricostruire sulle macerie e, ci daremo di fare ancora".
Si può sostenere la raccolta con una donazione sul contoIT32B 03111 68830 00000 00052 46, scrivendo sulla causale “donazione pro ospedale di Camerino”.
C.C.
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Il sindaco di Camerino Sandro Sborgia informa che l'Ambito Territoriale Sociale 18 ha attivato un nuovo servizio di supporto psicologico telefonico, d'aiuto e sostegno nell' affrontare le implicazioni emotive dell' emergenza epidemiologica che la comunità sta vivendo, capaci di generare forme di ansia individuale e panico collettivo. Per far fronte a questo problema è stato messo a disposizione un servizio telefonico gratuito di ascolto e supporto psicologico dedicato, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 14 alle 16 chiamando il numero 3929581009 
A nome di tutta la cittadinanza, il primo cittadino tiene poi a ringraziare  la Fondazione Bocelli resasi protagonista nei giorni scorsi dell'avvio di una straordinaria raccolta fondi per l’ospedale di Camerino, convertito lo scorso 8 marzo a Covid19. Dopo la diretta Instagram con Chiara Ferragni e Fedez , il maestro Bocelli sarà ospite questa sera  a Che Tempo che fa, su Rai2 proprio per parlare dell’iniziativa a sostegno del nosocomio camerte: “E’ un pensiero che ci commuove - ha detto il sindaco Sandro Sborgia-; a nome di tutta la comunità non smetteremo mai di ringraziare la Andrea Bocelli Foundation così come tutti coloro che stanno offrendo il loro aiuto in un momento così delicato per tutti noi”.
 
Il perdurare della situazione di emergenza, ha intanto portato a stabilire nuovi orari per gli uffici comunali . In particolare , Anagrafe, Stato Civile, Ufficio Elettorale (tel. 0737 637419) e Ufficio protocollo (tel. 0737 637550) saranno aperti al pubblico il lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9 alle ore 13 e il giovedì dalle 15 alle 18.
Tutti gli altri uffici restano invece chiusi al pubblico e contattabili solo telefonicamente e per mail, dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 14 e nei pomeriggi di martedì e giovedì anche dalle ore 15 alle ore 18.
C.C.
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L'emergenza Coronavirus non ferma la volontà dell'Associazione "Cittadini in Cammino" di aprire il confronto sulle tante tematiche d'interesse dell'attualità. 
E se le stringenti misure del periodo non permettono le modalità tradizionali d'incontro, l'associazione chiede sostegno agli strumenti digitali.
Nasce così l'iniziativa "Zoom-miamo", serie di incontri che, in diretta streaming, permetteranno approfondimenti di carattere politico- culturale. "Stiamo attraversando giorni di grande riflessione, sulla nostra società, sulla nostra vita, sulle nostre priorità-  sottolinea  Cittadini in Cammino, nell'invitare alla partecipazione attiva agli appuntamenti di Zoom-miamo "anche per distrarci un po’ dall’argomento che sta occupando una parte predominate della nostra attenzione giornaliera".  Gli eventi di carattere divulgativo, ciascuno della durata di circa 40 minuti, sono previsti due volte a settimana. Primo incontro  quello di giovedì 26 marzo alle ore 21.15  che avrà per protagonista il Dottore in Fisioterapia Andrea Foglia. Approfondimento e discussione saranno incentrati sul tema:"Bufale sul web e sui social. La salute e la Dis|Mis Informazione”.
A breve verranno comunicati il programma degli eventi che si protrarrà per tutto il mese di aprile e il link della piattaforma digitale per poter interagire. 
C.C.



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Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
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Tel - Fax: 0737.633180
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