Notizie di politica nelle Marche
Prima si arresta l’emergenza sanitaria, prima l’economia potrà ripartire con slancio. L’appello è di Cgil-Cisl-Uil Marche che in un comunicato congiunto scrivono:
"Nelle  realtà  in  cui  si  continua  a  lavorare,  devono  essere  garantite  tutte  le  condizioni  di sicurezza  e  i  necessari  livelli  di  protezione  per  i  lavoratori  e  le  lavoratrici.  Laddove ciò  non  fosse  possibile,  l’attività  va  sospesa,  ricorrendo  agli  ammortizzatori  sociali, come  previsto  dal  Protocollo  sulla  sicurezza  firmato  da  Governo  e  parti  sociali. Per  questo, va  data  massima  attenzione  ai  controlli  del  rispetto  delle  prescrizioni  igienico-sanitarie.

La nostra Regione sta attraversando una fase complicatissima determinata dal fatto che l'emergenza Covid-19 è tra le più acute dell'intero panorama nazionale” .

Oltre agli sforzi che debbono essere prodotti per rafforzare le misure di carattere sanitario, partendo dall'improrogabile esigenza di potenziare il contingente di personale impegnato su tutti i fronti dell'assistenza. di incrementare i posti letto, soprattutto di terapia intensiva e sub-intensiva, di assicurare agli operatori, in ogni contesto, un'adeguata dotazione di Dpi, ad avviso di CGIL CISL UIL Marche. serve una ulteriore forte stretta sulle autorizzazioni alla mobilità e sul complesso delle attività produttive dei settori non essenziali.

Bisogna contenere con decisione gli spostamenti non indispensabili.

Per questo, sulla base delle motivazioni addotte anche nell'ordinanza n.10 della Regione. per arginare l'epidemia vanno fermate o limitate fortemente tutte le attività non essenziali.

In questo quadro, come più volte sollecitato dalle federazioni di categoria, vanno ridotti gli orari degli esercizi commerciali, contenendo le aperture non oltre le 18 nei giorni feriali e chiudendoli la domenica.

Va altresì ridotta l'attività di Poste e Banche che possono e devono erogare i servizi online.

Nelle realtà in cui si continua a lavorare. devono essere garantite tutte le condizioni di sicurezza e i necessari livelli di protezione per i lavoratori e le lavoratrici. Laddove ciò non fosse possibile, l'attività va sospesa, ricorrendo agli ammortizzatori sociali, come previsto dal Protocollo sulla sicurezza firmato da Governo e parti sociali. Per questo, va data massima attenzione ai controlli del rispetto delle prescrizioni igienico-sanitarie.

Maggiore severità in questa fase ci consentirà di ripartire prima e con più slancio. superando questa difficilissima congiuntura sociale ed economica.
#lasaluteprimaditutto

c.c.
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Rischiano di essere licenziati 13 autisti di ambulanze, lavoratori dipendenti del Comitato di Croce Rossa di Camerino. A dirlo è in un comunicato a sua firma il presidente del Comitato Gianfranco Broglia, dopo che l'Asur ha richiesto indietro la somma di 300 mila euro. 
Una determina del direttore di Area vasta 3, la numero 1695 del dicembre 2019, relativa alle rendicontazioni per i trasporti sanitari effettuati negli anni dal 2013 al 2016, ha stabilito infatti che"il comitato di Croce Rossa Italiana di Camerino deve restituire somme già percepite, mediante trattenuta mensile in 36 soluzioni, dell’ammontare a debito del Comitato di Camerino, per costi sostenuti ma non riconosciuti dalla stessa Area Vasta tre, per un totale complessivo di 310.802,92 euro. 
Tutto ciò accade - si legge nella nota -  nonostante la documentazione prodotta comprovante i costi effettivamente sostenuti ed i tentativi di addivenire a soluzione bonaria, dopo rispettivamente sei, cinque e quattro anni dalla chiusura dei bilanci, imponendo unilateralmente a questo comitato una trattenuta sui corrispettivi derivanti dai servizi eseguiti e ancora da eseguire.
Nonostante gli sforzi e l’encomiabile sostegno dei volontari operanti in questo comitato, far quadrare i conti non è chiaramente fattibile e continuare a svolgere i servizi commissionati dalla centrale operativa del 118 di Macerata e l’emergenza 118 sarà conseguentemente impossibile, con immaginabili ripercussioni su chi avrà bisogno dei servizi di trasporto sanitario, anche di emergenza – aggiunge il presidente – per i motivi anzidetti, ferma restando la decisa intenzione di far valere ogni diritto del comitato Cri di Camerino nelle sedi opportune, il prossimo consiglio direttivo sarà chiamato a valutare ogni passo necessario per affrontare la situazione, non ultimo quello di lasciare la convenzione Asur e licenziare tredici autisti di ambulanza, lavoratori dipendenti di questo Comitato"
Broglia si augura che l’Area vasta 3 possa rivedere la scelta fatta: "Dalla documentazione in nostro possesso più che un’applicazione della norma mi sembra una decisione volutamente sbagliata dell’Area vasta 3.
Nonostante quanto sopra -conclude il presidente del Comitato di Croce Rossa di Camerino- sono ancora fiducioso a che, nel reciproco rispetto della posizione di tutte le parti, la decisione adottata dall’Area vasta 3, possa incontrare un ragionevole ripensamento, nell’esclusivo e preminente interesse di una comunità intera, già sufficientemente provata negli ultimi anni". 
c.c.






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Gli Ambiti sociali territoriali, rischiano di dover interrompere i servizi di assistenza sociale domiciliare per la mancanza di adeguati dispositivi di protezione per gli operatori.
A lanciare l’allarme è il coordinatore degli ATS 16-17-18  Valerio Valeriani. Nella tempesta dell'emergenza coronavirus, se non si riesce a risolvere in qualche maniera questa carenza delle mascherine protettive, i soggetti deboli affidati ai servizi sociali ed alle cooperative, potrebbero rischiare di non poter essere raggiunti.

“ Il problema è abbastanza importante – spiega Valerio Valeriani- Da qualche giorno abbiamo dovuto ridurre tantissimo e in qualche caso sospendere i servizi a causa della mancanza delle protezioni adeguate per gli operatori che non possono raggiungere le case senza le condizioni anche minime di sicurezza.  Siamo in trattative con la Regione ma il problema è che le mascherine non ci sono anche per una fornitura di numeri bassissimi. A titolo di esempio posso dire che per coprire tutti i servizi dell’Ambito di Camerino dovremmo riuscire ad avere in questi giorni un numero di 60-65 mascherine in tutto. E la richiesta di questi dispositivi- aggiunge Valeriani- è abbastanza importante perché ci sono da coprire anche i fabbisogni delle case di riposo che vivono un problema ancora più grande e accentuato, dal momento che si tratta di servizi aperti e il caso di Cingoli ci insegna che strutture come quelle rischiano di essere delle polveriere, non solo per le persone che sono all'interno ma anche perché l’ipotetico contagio degli operatori diffonde il virus anche all'esterno delle case di riposo.
Usando sempre il condizionale dovrebbe adesso venirci in aiuto una donazione di 5000 mascherine da parte di Fondazione Marche che verrebbero distribuite direttamente alla casa di riposo tramite i distretti sanitari e questa cosa credo per 1-2 giorni riuscirà quantomeno a tamponare un qualche sollievo. Temo però che anche in questo caso si tratti di mascherine chirurgiche e dunque non di dispositivi a protezione più elevata, tuttavia è già qualcosa”.

L’ emergenza sanitaria del coronavirus, ha costretto la sospensione delle attività dei centri diurni per disabili e del Centro Alzheimer di Camerino, la chiusura degli sportelli sociali , la limitazione delle visite nelle residenze protette, nonché la sospensione di ogni attività dei servizi di sollievo di salute mentale e dei centri di aggregazione per minori. Sospesi anche il taxi sociale, lo sportello per famiglie,mentre i servizi educativi domiciliari si svolgono su contatto telefonico, così come l’assistenza domiciliare per anziani e disabili.

“Di fatto si è dovuto ridurre tantissimo e quasi interrompere il funzionamento ordinario mantenendo le situazioni di urgenza che non troverebbero altra soluzione. Gli interventi che si fanno a domicilio- spiega Valeriani- vengono mantenuti solo per le situazioni più critiche ma monitoriamo via telefono e costantemente tutti gli utenti; laddove vi siano situazioni di particolare disagio che non possano essere risolte diversamente, attiviamo una task force dove concentriamo i dispositivi che abbiamo per porre in essere un intervento di pronto intervento sociale, dall’ assistenza domiciliare all’intervento per disabili, anziani o persone con problemi di salute mentale.
Vorrei ricordare anche che per Camerino, San Severino e Tolentino è stato aperto uno sportello di ascolto psicologico che vede al lavoro due psicologiche che rispondono dal lunedì al venerdì, dalle 14 alle 16, al numero 3929581009.  E credo che proprio il servizio di ascolto psicologico possa diventare via via sempre più importante perché il perdurare della situazione di emergenza e di crisi aumenta l'ansia e la preoccupazione un po' di tutti; cosa importante è che questo servizio è in collegamento col Gores regionale e dunque prevede l’adozione di un vademecum unitario che permette un’attività coordinata rispetto alla tipologia di servizio da mettere in atto e anche in riferimento ad un’ eventuale registrazione di bisogni aggiuntivi di intervento. Di fatto- osserva Valeriani- si è dunque riattivata la centrale d'ascolto che era stata approntata durante l'emergenza del sisma che avviene in maniera coordinata e organizzata.
Altra piccola cosa - conclude lo psicologo- riguarda l'area dei bambini e soprattutto degli asili nido e scuole dell’infanzia; in un momento in cui i servizi scolastici sono tutti chiusi, abbiamo un coordinamento pedagogico 0-6 anni che ha continuato a riunirsi on-line per definire alcune linee. Con la sospensione delle lezioni nelle aule di fatto operatori scolastixci ed  insegnanti stanno in qualche modo lavorando a distanza e in via telematica e abbiamo dunque approntato un vademecum con consigli e modalità di protezione per  chi utilizza questo collegamento e per le famiglie con modalità. Anche questo tipo di scuola a distanza e non più all'interno di un'aula, necessita di accortezze. Abbiamo pertanto distribuito tra tutti gli operatori quest'altro vademecum, frutto di un buon lavoro fatto dal nostro coordinamento pedagogico”.
C.C.
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Arrivano ulteriori restrizioni per limitare il contagio da Coronavirus. A deciderlo è la Regione Marche che ha emenato una nuova ordinanza valida fino al prossimo 3 aprile.
"Sono chiusi al pubblico parchi e giardini pubblici - si legge - . L’uso della bicicletta e lo spostamento a piedi sono consentiti esclusivamente per gli spostamenti delle persone al lavoro, ragioni di salute o altre necessità come gli acquisti di generi alimentari.

Nel caso in cui la motivazione sia l’attività motoria - precisa la Regione - (passeggiata per ragioni di salute) o l’uscita con l’animale di compagnia per le sue esigenze fisiologiche, si è obbligati arestare in prossimità della propria abitazione.

L'apertura degli esercizi di somministrazione dialimenti e bevande, posti nelle aree di servizio e di rifornimento carburante: è consentita lungo la rete autostradale e lungo la rete delle strade extraurbane principali; è consentita limitatamente alla fascia oraria che va dalle 6 alle 18 dal lunedì alla domenica, per gli esercizi posti lungo le strade extraurbane secondarie; non è consentita nelle aree di servizio e rifornimento nei tratti stradali comunque classificati che attraversano centria bitati".

GS




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L’emergenza Coronavirus, sta mettendo in ginocchio le aziende agricole e in particolare quelle impegnate nel settore del florovivaismo in un periodo particolarmente favorevole per la vendita di piantine per la coltivazione degli orti ma anche il settore delle piante e fiori che il blocco della mobilità e il divieto delle cerimonie come matrimoni, battesimi, lauree o riti funebri sta letteralmente distruggendo.
Nasini Giordano
“Le nostre imprese florovivaistiche- spiega il direttore di Coldiretti Macerata Giordano Nasini- non rientrano purtroppo all’interno del Decreto ministeriale che autorizza la possibilità di continuare a commercializzare leproduzioni da un punto di vista agroalimentare. Ovvio che, in un momento come quello che stiamo vivendo, il materiale prodotto dai nostri florovivaisti potrebbe non considerarsi di prima necessità, ma il dato reale  è che si sta mettendo a dura prova un settore fondamentale e strategico anche per la nostra provincia e che ruota intorno a molte imprese e molti lavoratori. Il nostro appello è nei confronti delle pubbliche ammnistrazioni e, personalmente– aggiunge Nasini- ho inviato anche una comunicazione al Prefetto di Macerata affinchè, nel rispetto totale e assoluto delle norme di prevenzione e sicurezza ( lavaggio mani, mascherine, distanza superiore ad un metro)si possa dare la possibilità di tenere aperte queste tipologie di attività che in questo periodo dell'anno erano pronte con piantine da utilizzare per gli orti o con le coltivazioni floreali che rischiano di appassire “.

Nell’appello alle ammnistrazioni dei comuni, la richiesta ai sindaci di affidare alle aziende del florovivaismo, tramite assegnazione diretta e senza gara, lavori per la piantumazione di aree pubbliche, la sistemazione di giardini e parchi comunali, l’implementazione delle aree verdi e la manutenzione del verde urbano.
Colpiti dall’emergenza causata dal Covid-19, sono anche altri settori fondamentali per l'economia delle aziende agricole. 

“Con l’arrivo della Pasqua- conclude Nasini- siamo molto preoccupati anche per il settore dell'allevamento di agnelli e- sottolinea Nasini- qui l’appello lo facciamo alla grande distribuzione, ai negozi di vicinato e supermercati, affinchè si acquisti carne e prodotti locali, perché il rischio è che se arriva prodotto estero, la qualità straordinaria delle carni e delle produzioni delle nostre montagne, resterà invenduta”.
Messo a dura prova anche il settore vitivinicolo, a causa del blocco delle esportazioni e di tutto il canale della ristorazione e delle mense. Preoccupa molto anche il comparto del fresco, come latte e relativi prodotti di trasformazione che, in un periodo di estrema di difficoltà per tutti, rischia di andare perso.
C.C.
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Il sindaco di Castelraimondo Renzo Marinelli esprime rammarico sulla decisione presa dalla prefettura, su indicazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di sospendere l’invio ai sindaci dei file contenenti l’elenco degli assistiti in quarantena preventiva per Covid19.

" Avevamo chiesto, e ci era stato accordato solo tre giorni fa- nota  Renzo Marinelli-, di conoscere l’elenco delle persone assistite dall’Asur sul nostro territorio comunale per il Covid19. Forse sfugge a qualcuno che i sindaci sono la massima autorità sanitaria locale e sono loro che quotidianamente si confrontano con la popolazione, anche e soprattutto nei momenti più critici come quello che stiamo vivendo. Pur comprendendo le necessità di privacy del singolo, credo fortemente che i sindaci non possano essere lasciati alle “chiacchiere di paese”, che oggi sembrano essere diventate l’unico strumento per conoscere le condizioni di salute dei propri concittadini e tutelare la salute delle comunità.
Non si chiede infatti di emanare dei bollettini pubblici- sottolinea  Marinelli-  ma di rendere i sindaci partecipi di quello che accade nei propri Comuni, perché questa pandemia non è questione solo del singolo, ma è questione della collettività. Non avere una comunicazione chiara, che sia anche solo in capo agli amministratori, causa una maggiore confusione e preoccupazione tra i cittadini. In aggiunta risulta difficile, in assenza di informazioni, organizzare al meglio quei servizi ausiliari di supporto ai cittadini che devono rimanere a casa, anche alla luce del fatto che ai Comuni è stato chiesto espressamente di preparare i volontari a svolgere attività come la consegna di pasti e di medicinali direttamente nelle abitazioni. Come amministrazione comunale siamo bendisposti a collaborare fattivamente, per quanto ci è possibile, anche per testimoniare la nostra vicinanza e gratitudine a chi sta lavorando in prima linea con grandi sacrifici per tutelare la salute di tutti noi. Rinnovo, dunque, l’appello a far sì che i sindaci siano informati quotidianamente in merito all’evolversi della situazione legata al Covid19 sui rispettivi territori comunali”.
C.C.
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La Campagna di raccolta fondi Andrea Bocelli Foundation per l'ospedale di Camerino, si incrocia con le iniziative che Chiara Ferragni e Fedez stanno realizzando su Instagram per tenere compagnia alle persone costrette a restare a casa per l’emergenza Coronavirus. Proprio poco fa i due influencer hanno annunciato che in quello che è divenuto un classico appuntamento dei concerti su Instagram delle ore 18.00, a cantare con Fedez ci sarà il grande tenore e cantante italiano.
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Il Maestro Andrea Bocelli promuoverà anche la propria raccolta fondi a favore del Covid Hospital di Camerino per l’acquisto del materiale sanitario, come respiratori e monitor, necessari a salvare vite umane e contrastare questo grande momento di difficoltà.  Ammnonta a circa 30 mila euro la somma raggiunta finora nella Campagna sponsorizzata dalla fondazione filantropica che fa capo al Maestro Bocelli e alla sua famiglia che, proprio a Camerino, sta per concretizzare il suo terzo intervento di ricostruzione nelle zone più colpite dal terremoto del 2016, con la realizzazione dell'Accademia della musica.  L'invito a tutti è a sintonizzarsi alle ore 18.00 sul canale Instragram dei due influencer, in gesto di vicinanza e affetto a chi ha aperto il suo cuore per essere più vicino alle enormi difficoltà di questo momento.
L' esibizione di Andrea Bocelli, sarà preceduta da un minuto di silenzio prima dell'inno nazionale per la città di Bergamo e per tutte le città, in questo momento maggiormente colpite dalla tragedia.
Alle ore 15.00, sempre dal profilo Instagram di Ferragni e Fedezz , si potrà assistere in diretta al sound check dello show con Matteo Bocelli.
"Quello che vogliamo, è infondere un messaggio di positività"- ha detto Fedez invitando a collegare il proprio telefono alla diretta delle ore 18.00 e, a collegare a sua volta il telefono a delle casse, appoggiandolo al balcone o alla finestra di casa.

C.C.
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Il Comune di Muccia, dando seguito alle misure di prevenzione e contenimento dell'emergenza Covid-19, ha provveduto alla disinfezione e alla sanificazione straordinaria delle strade e aree urbane del territorio comunale.
"Azioni preventive di carattere igienico-sanitario- afferma il sindaco Mario Baroni- che sono state decise  per dare alla cittadinanza un senso di maggiore tranquillità. In un momento difficile come quello che stiamo vivendo, riteniamo importante dare un segnale di vicinanza e mettere in campo azioni che aumentino la percezione di sicurezza della nostra gente. Ringraziamo il Cosmari che si è detto disponibile, in quanto i mezzi in nostra dotazione  hanno avuto un'avaria 
proprio mentre erano in corso le attività. Si è pertanto proceduto all'operazione, interessando in particolare le aree comunali delle soluzione abitative d'emergenza di Pian di Giove e Varano e i nuclei di Costafiore e Massaprofoglio. Da lunedì scorso,informandone la popolazione - continua il primo cittadino di Muccia- abbiamo anche attivato il servizio di Protezione Civile che è a disposizione per la consegna dei farmaci a chi ne avesse necessità, servizio che avviene anche attraverso la Farmacia locale.
Per il settore alimentare, i pubblici esercenti del paese si sono attivati per recapitare la spesa e i prodotti di ristorazione a domicilio, fornendo una lista delle attività commerciali che è possibile contattare per usufruire di questo servizio".

Dal sindaco Mario Baroni la raccomandazione a seguire scrupolosamente la regola di restare a casa e spostarsi solo se strettamente necessario:
"Faccio appello al senso civico e alla responsabilità di tutti nell'osservanza di ogni prescrizione. Solo così potremo eliminare il più possibile ogni occasione di contagio".
   
C.C.

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Il Comune di Pieve Torina è all'opera per prevenire il contagio da Coronavirus.  Dopo l’attivazione del COC, attraverso specifiche operatività e servizi, la macchina comunale sta gestendo la situazione di emergenza dovuta all’epidemia di coronavirus, proseguendo con mezzi propri  nella pulizia e disinfezione delle strade  e nella prevenzione e sanificazione del territorio.
“Ci siamo organizzati per cercare di eliminare al massimo ogni possibilità di rischio di contagi, e la disinfezione delle strade è una delle opzioni che percorreremo insieme a tutte le misure di prevenzione che abbiamo già attivato” sottolinea il sindaco, Alessandro Gentilucci. “È uno sforzo enorme quello che stiamo chiedendo ai nostri dipendenti e ai collaboratori, ma necessario per garantire la sicurezza della comunità di Pieve Torina, composta per lo più di persone anziane e già fortemente provata dalle tragiche esperienze del sisma.
D’altra parte” prosegue il sindaco “ai cittadini chiedo di rispettare le indicazioni che impongono di limitare quanto più possibile l’uscita dalle proprie abitazioni, un sacrificio necessario per non rendere vano il lavoro che stiamo portando avanti”.
La pulizia delle strade proseguirà ciclicamente “almeno fino a quando non finirà l’emergenza” assicura Gentilucci, “perché è fondamentale, in situazioni come questa, far capire alla gente che le istituzioni sono presenti ed operative, e che continuano ad assicurare i servizi essenziali per la cittadinanza”.
L’attività di prevenzione avviata dal comune si è esplicitata anche con la distribuzione di mascherine protettive ai titolari di esercizi commerciali ed attività che prevedono l’esposizione al pubblico. Il COC (Centro Operativo Comunale) di Pieve Torina, è a disposizione  24 ore su 24  e contattabile al numero 0737.518022.

C.C.






































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I commercianti del Sottocorte village donano 5000 euro all'ospedale di Camerino. Motto dell'iniziativa solidale : "Il bene è contagioso".
"Un concetto ben scolpito nei cuori  di chi ha vissuto momenti difficili - dicono all'unisono i titolari delle attività commerciali della nuova piazza di Camerino- perchè proprio in quei momenti si sono sperimentati il calore e la solidarietà da parte di un mondo sommerso, popolato di persone che in un batter d'occhio hanno saputo spogliarsi per rivestire chi ne aveva più bisogno". 

Tanti i segni del grande cuore dell'Italia che, proprio per loro, si sono fatti sentire nell'arco dei lunghissimi mesi del post sisma, costellati di fatiche, rinunce e di continui traslochi,  in una dimensione di vita cittadina, completamente trasformata. 
Grinta e tenacia non li hanno mai abbandonati, nonostante la preoccupazione di non farcela, fosse  sempre in agguato. Tendoni vacillanti sotto la furia delle intemperie, incassi minimi e vite dominate dall'incertezza. Ma la mano tesa del prossimo, non si dimentica. E il valore che è riuscita a trasmettere quella solidarietà, è proprio in questo bel gesto, attraverso il quale, chi è caduto ed è stato aiutato a risollevarsi, non può non essere vicino alla richiesta di aiuto e al disagio di un altro.

"Noi del Sottocorte Village- dicono i commercianti - essendo la testimonianza vera e concreta di una solidarietà che travalica ogni confine, non ci sentiamo distanti ed indifferenti da chi, in questo preciso momento, è immerso in enormi difficoltà. Questa solidarietà, avendola sperimentata personalmente, non può tenerci lontani da chi ora in questo momento è in prima linea a combattere contro un mostro invisibile, mettendo in serio pericolo la propria vita e quella dei propri cari. Sì, il nostro pensiero è rivolto proprio a voi medici, paramedici e a tutto il personale dell'ospedale di Camerino, convertito in Covid Hospital per fronteggiare l'emergenza di questa pandemia. La nostra offerta, come goccia in un oceano, possa essere di aiuto in questo difficile momento ...
Insieme ce la faremo!!!

c.c.
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Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
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Tel - Fax: 0737.633180
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