Notizie di politica nelle Marche
Forze dell'ordine e operatori sanitari, gli uni di fronte agli altri, per cantare insieme l'Inno di Mameli e rafforzare l'intesa che in questo momento li unisce per susperare l'emergenza.
Nello stesso momento, negli ospedali di Macerata, Civitanova e Camerino, i carabinieri, la polizia, la polizia locale, la guardia di finanza e i vigili del fuoco hanno voluto dimostrare la loro vicinanza ed il loro ringraziamento a chi porta avanti il proprio lavoro come una missione in questo periodo di grande difficoltà.
È stato l'inno di Mameli ad unirli, ancora una volta, con la mano sul cuore e gli occhi rivolti verso un unico grande obiettivo: la fine della tempesta. Presente a Camerino il direttore di Area Vasta 3, Alessandro Maccioni.
"Un segnale di cui avevamo bisogno - ha detto - Lo si capisce soprattutto dopo esserci stato. L'importanza di ascoltare l'Inno davanti ai militari schierati sull'attenti. Una scelta sobria ma che ha fatto molto piacere. Ho saputo ieri sera di questa iniziativa procrastinata per il maltempo. Non potendo essere in tutti e tre gli ospedali contemporaneamente, ho scelto Camerino per il simbolo che rappresenta. Il primo ospedale Covid dell'Area Vasta. Oggi Camerino rappresenta un esempio del funzionamento per curare i pazienti affetti da Coronavirus. Voglio sottolineare l'importanza dello sforzo di tutto il personale. Abbiamo fatto le prime video chiamate con il tablet donato dai portalettere, ne sono arrivati altri grazie a Med Store anche per Macerata e Civitanova. Ricordo poi l'importanza del punto nascite di Civitanova che ha finora accolto due nascite da mamme Covid. un segnale di speranza per il futuro".

GS

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Pubblicato in Cronaca
Sarà don Domenico Romano, assistente dei giovani di Azione Cattolica, a presiedere questa domenica 29 marzo, quinta di Quaresima, la messa di comunità celebrata alle ore 10.30 nella basilica di San Venanzio a Camerino e trasmessa in diretta sulle frequenze di Radio C1 inblu, in streaming e sulla pagina facebook de L'Appennino camerte. Si rinnova anche questa domenica l'appuntamento dal cuore della diocesi di Camerino - San Severino Marche con la preghiera domenicale comune che ormai da diverse settimane unisce tanti fedeli della diocesi e non solo. Un momento importante nella vita di fede e di comunità sulla scia dello storico momento che i fedeli hanno vissuto dalle loro case dello straordinario momento di preghiera presieduto da papa Francesco nella deserta e silenziosa piazza San Pietro, cuore della cristianità.
f.u.

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frequenze
Pubblicato in Diocesi
Il tempo lungo e sospeso dell'emergenza Coronavirus e la clausura forzata nelle case, stanno facendo riscoprire quello che forse, presi dalla frenesia delle giornate, avevamo accantonato. Tanto quello che ci manca e tante le passioni che riaffiorano proprio in questo periodo cupo di attesa.
Bloccato in Sardegna per un viaggio coincidente con l'evolversi della pandemia, dallo scorso 21 marzo giornata mondiale della poesia, il prof. Enzo Bonacucina ha iniziato a divulgare le più belle pagine della letteratura e della poesia dal suo profilo facebook. Lontano dalla sua terra, l'ex dirigente scolastico e conosciutissimo docente che ha insegnato nelle scuole e diretto gli Istituti Magistrale e Tecnico Antinori di Camerino, due volte al giorno si collega dalla sua casa sull'isola per regalare emozioni e, attingendo dalle pagine dei classici della letteratura e dagli emergenti, offre a tutti numerosissimi esempi della sua abilità interpretativa. 

" Ero solito essere presente all'interno delle Università degli adulti a Fabriano, Gualdo Tadino, Cerreto d'Esi, Senigallia - spiega Enzo Bonacucina- quindi, mi dilettavo a leggere cose che mi hanno sempre emozionato.  L'intento è sempre stato quello di emozionare e far innamorare un certo tipo di pubblico alla letteratura e alla poesia".
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L'apprezzamento e i commenti lusinghieri non si sono fatti attendere al punto che in tantissimi si sono affezionati agli appuntamenti quotidiani.
Numerosi anche gli ex alunni del professore che non hanno mancato di esprimere il loro piacere nel rispolverare ricordi dei tempi di scuola e atmosfere vissute in classe grazie alla personalità coinvolgente del loro professore.

"Il successo credo che non sia per me - dice Bonacucina-  ma destinatari ne sono innanzitutto gli autori che scelgo accuratamente e nelle pagine che secondo me riescono più di altre a far muovere le corde di chi, come me, in questi giorni ha ben poco da fare. E' un qualcosa che mi sta restituendo molto di positivo anche perchè mi accorgo che le persone stanno riscoprendo dei libri e degli scritti memorabili e, lo sto facendo io stesso. Proprio questa mattina mi sono dedicato al libro " Cuore" di Edmondo De Amicis e, in onore della regione del nord che è tra le più colpite, ho pensato di leggere "La piccola vedetta lombarda". Domani invece, attingendo allo stesso libro, molto probabilmente dedicherò l'appuntamento alla popolazione dell'isola in cui mi trovo in questi giorni, leggendo "Il piccolo tamburino sardo".
In Sardegna il professore si era recato qualche tempo fa per preparare la sua abitazione delle vacanze per l'estate e per dare una rinfrescata alla barca. Rimasto bloccato e impossibilitato a tornare, in un periodo così complicato e difficile per tutti, ha deciso di dedicarsi alla bellezza della cultura e alla preghiera.
"E' con questa forma di vicinanza che dedico la mia benedizione a tutti i miei amici e a tutte le persone vicine e lontane.  Il mio saluto è per tutti, anche per quelli che non conosco; ognuno di noi è accomunato da questa situazione che mi auguro ci educhi a vedere il mondo con occhi diversi, consapevoli della nostra storia e dei veri valori" 
C.C. 

*** approfondimento della notizia nel prossimo numero di Apennino Camerte
Pubblicato in Cronaca
Vivono con apprensione in queste ore gli abitanti di Treia le notizie che riguardano don Giuseppe Branchesi, parroco 82enne della frazione di Santa Maria in Selva. Risultato positivo al Coronavirus, il sacerdote  è ricoverato in ospedale da  più di una settimana. Oltre che per la sua fervente attività presbiterale che svolge da ben 55 anni, il parroco  è conosciutissimo per essere il fondatore della celebre Sagra della Polenta e per essere membro onorario dell'Associazione Polentari d'Italia, della quale è stato presidente per ben 12 anni. Ha insegnato per anni nelle scuole della provincia ed è tuttora Consigliere regionale di Coldiretti.
" La notizia della sua positività al virus ci ha lasciati sconvolti - dice il presidente della Pro Loco di Treia Francesco Pucciarelli- Speriamo tutti che riesca a superare questo momento critico ma ci rincuora il fatto che le sue condizioni sembrano pian piano migliorare e - aggiunge - in un frangente così delicato non possiamo far altro che essergli vicino pregando per lui e per tutti i malati, stringendoci intorno agli operatori sanitari. Confidiamo nella forte corteccia e nella tempra di don Giuseppe augurandoci davvero che riesca a superare questa durissima prova".
C.C.
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Due amiche, insieme, per realizzare mascherine.
È l'idea che vede coinvolte due tolentinati, Teresa Mazzalupi e Sonia Salvucci.
La prima, disoccupata con un trascorso da sarta, e la seconda, titolare di una lavanderia, hanno deciso di mettere insieme le loro forze per realizzare mascherine, igienizzarle e regalarle a chi non le ha.
"L'idea nasce da Teresa - spiega Sonia - che poi ha deciso di coinvolgermi per occuparmi dell'igienizzazione delle mascherine create da lei. Sempre gratuitamente".
In effetti, il timore di chi in questo periodo decide di intraprendere la strada della realizzazione delle mascherine, riguarda la responsabilità della sterilizzazione. Teresa Mazzalupi ha così deciso di risolvere questo problema coinvolgendo la titolare della lavanderia del centro commerciale Oasi di Tolentino.
"Un'idea - prosegue Sonia Salvucci - che nasce per la difficoltà di reperire mascherine, ma anche per dare una mano a tutti ed impegnare in modo produttivo il tempo a disposizione, visto che la situazione che stiamo vivendo ha fermato il lavoro a tutti noi". 
Dopo l'annuncio sui social, sono già partite le richieste: "Con grande soddisfazione possiamo dire di aver ricevuto molte chiamate - conclude - , speriamo di riuscire a soddisfarle tutte. Per averla le persone possono chiamare me al numero 3889892392 o Teresa 3492903345".

GS

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Teresa Mazzalupi


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Sonia Salvucci



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La mancanza di dispositivi di protezione individuale è un problema che accomuna tutti: medici, infermieri ma anche gli operatori sanitari dell’emergenza. Come quelli della Croce Verde di Jesi, presieduta da Samuele Piersanti. A garantire i servizi ci sono circa 40 volontari e 12 dipendenti, con due ambulanze, una h24 de una h12.

In piena emergenza - racconta Piersanti - si corre ininterrottamente. Il problema è che non riusciamo a trovare i dispositivi di protezione individuale. Questo è un problema che abbiamo già sollevato e fin ora abbiamo cercato delle soluzioni in autonomia, chiamando in ogni dove e siamo riusciti a trovare qualcosa, ma è un lavoro enorme”. Oltre all’emergenza però non può certo arrestarsi quella serie di servizi secondari, per così dire, come i trasferimenti delle persone e l’accompagnamento alle visite. In più, proprio in questa settimana, la Croce Verde ha anche incrementato il servizio di spesa a domicilio dedicato a chi non può uscire di casa. La difficoltà, in tutto ciò, non è legata all’emergenza in sé bensì al fattore psicologico: “L’emergenza la gestiamo normalmente da 35 anni, ci siamo abituati. Qui il fattore principale è quello psicologico, mentale. C’è bisogno di calma, un’attenzione più del normale, e quando vai a prendere il paziente non sai mai se può essere o meno positivo e quindi c’è bisogno di prendere tutte le precauzioni del caso”. 
Molti li hanno definiti eroi. Ma a sentirli, per loro è solo una passione. La passione di mettere avanti a tutto il prossimo. Molti degli operatori, volontari e non, sono giovani fra i 20 e i 27 anni, come nel caso di Gianmarco Scaloni e Ciro Toscano. Chi meglio di loro può rappresentare cosa significhi essere un'operatore dell'emergenza in questo momento: "Anche prima affrontavamo emergenze, non sapevamo cosa incontravamo, ma oggi il Coronavirus è un’incognita. Talvolta la centrale operativa te lo dice prima che si tratta di un caso positivo, tante volte invece lo dice dopo.Vai in Croce Verde, fai un turno di 12 ore e poi quando torni a casa non sai mai se sei stato contagiato o meno, devi indossare sempre la mascherina, anche in famiglia, per proteggere genitori, figli, consorti. A noi nessuno fa il tampone, continuiamo a fare servizi finché non si presentano eventuali sintomi”.
E si continua a fare servizio anche quando il dramma del Covid19 colpisce la famiglia: "Sono abbastanza abbattuto in questo momento. Il papà della mia fidanzata è morto per il Coronavirus e credo che finché non capita a te, in prima persona, non si riesca a capire pienamente. È qualcosa che non si accetta facilmente perché non ti fanno vedere la salma, non si può fare il rito funebre. Ma ci sono anche momenti che ti risollevano il morale". Non si definiscono eroi, perché ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Per loro è una passione, l'eroe, è qualcun altro: "Noi indossiamo questa divisa per passione - afferma Scaloni -. E se proprio dobbiamo definirci eroi, allora non è da adesso che lo siamo. Per noi, mettere il prossimo al primo posto, oltre che un dovere è anche una passione”.

"L’eroe - commenta invece Ciro Toscano - dovrebbe essere il cittadino stesso che deve restare in casa, rispettare le regole e basta. Lui è il vero eroe, perché se non esce e non contamina altre persone, questo momento difficile finirà”.


g.g.

(Sul prossimo numero de L'Appennino Camerte, il racconto completo degli operatori)

Pubblicato in Cronaca
Commissione formata da membri interni. Da fuori solo il presidente. L’esame di maturità 2020 è sicuro che dovrà adeguarsi alle restrizioni imposte dal Coronavirus. Nessun cambiamento di orario scolastico e neppure per l’esame anche se, come ha spiegato la Ministra Azzolina, a scuola non si tornerà fino a che non vi saranno le condizioni di sicurezza e intanto, si punta a potenziare il più possibile la didattica a distanza.

“Da parte del Ministro – spiega il dirigente dei licei e dell'Antinori di Camerino Francesco Rosati- siamo ancora comunque al livello di dichiarazioni d’intenti e di informative, seppure ben accette e ben accolte poiché credo che la la popolazione scolastica abbia bisogno di un contatto diretto e di una presenza autorevole del Ministro che, fino ad oggi, si è espresso attraverso circolari, note che comunque hanno un po' indirizzato la nostra attività didattica. Entrando un po' nei tecnicismi devo dire che tuttavia mancano ancora delle norme precise su tanti aspetti e, alla fine, di questo lungo intervento d’ informativa di ieri in Senato la parte più importante dell’intervento del Ministro dell’Istruzione è stata quella conclusiva quando, brevemente ma in maniera molto sintetica e sicuramente mirata per i tecnici della scuola, ha detto che usciranno delle norme aventi forza di legge in deroga alle disposizioni attuali e vigenti. In buona sostanza, per trasformare l'esame di stato con delle commissioni interne, c'è bisogno di una norma in deroga a quella attualmente vigente e lo stesso per quanto riguarda la valutazione degli studenti. Finora infatti il Ministro ha invocato l'autonomia scolastica e dopo più 20 anni siamo ben felici che ci venga riconosciuto questo ruolo, però è chiaro che il sistema scolastico italiano giustamente si fondi su dei regolamenti che vengono dal Ministero  e che sulla base di quelli poi c'è una libertà nella valutazione. Ad oggi tuttavia dobbiamo avere anche su questo aspetto informazioni più precise e delle norme, ugualmente  con riguardo alla frequenza scolastica perché gli studenti si stanno chiedendo se le valutazioni si possono fare, se le frequenze alle video lezioni siano valide o meno.

Tutta questa materia – precisa quindi Rosati- ad oggi richiede di essere normata perché noi stiamo garantendo il diritto all’istruzione ma in un periodo dove le lezioni tecnicamente sono sospese (come accade durante le vacanze di Natale). Il Ministro ha assicurato dicendo che la prossima settimana usciranno norme di chiarimento e, sull'esame di Stato, avevamo un po' preannunciato e anche un po' ipotizzato quella che sarà l'idea del ministro, cioè di fare un esame di stato di un presidente esterno e mi trovo pienamente d'accordo perché ogni  scuola poi avrà attivato il programma così personalizzato che risulterà  difficile fare un esame con una commissione mista ed essendo tutti nella stessa situazione a livello nazionale.  Quindi, qualche spiraglio si sta aprendo”.

Quanto alla didattica a distanza che è da potenziare Il Ministro ha preannunciato uno specifico stanziamento di 85 milioni di euro per l’anno 2020 al fine di consentire alle istituzioni scolastiche di dotarsi immediatamente di tutti gli strumenti utili per l’apprendimento a distanza e, agli studenti meno abbienti, di poterne fruire.

"Per quel che ci riguarda, come scuola- dichiara il Preside Rosati-  è da tre settimane che siamo partiti con una modalità sperimentale ma comunque forti dell'esperienza del terremoto e molti genitori e anche altre scuole ci hanno riconosciuto la reazione tempestiva che c’è stata ,sia con i Licei che con l'Istituto tecnico; abbiamo anche collaborato vicendevolmente per condividere alcune azioni tra scuole e, devo dire che nel caso dei nostri due isituti, abbiamo anche convocato colleghi docenti on-line, per meglio regolamentare questo tipo di offerta edr equilibrare ad esempio la mattinata tra video lezioni e attività scolastiche di approfondimento e studio che i ragazzi faranno a casa da soli e con altrettanta indicazione di controllo da parte dei docenti. 

Per quel che concerne la didattica a distanza- conclude il dirigente Rosati-, la critica che viene mossa è che rischia di creare delle discriminazioni a livello sociale”. 

C.C.
Pubblicato in Cultura e Spettacolo
Il Commissario Straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini ha disposto oggi il trasferimento delle risorse agli Uffici Speciali regionali per il pagamento delle anticipazioni ai professionisti ed approvato i relativi moduli per richiederle.

L’anticipo del 50% dei compensi per i progetti di ricostruzione delle abitazioni e degli impianti produttivi danneggiati con il contributo pubblico è previsto dall’Ordinanza 94 firmata sabato scorso dal Commissario, immediatamente esecutiva e da oggi pienamente operativa.

Agli Uffici Speciali della Ricostruzione di Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria sono stati trasferiti 50 milioni di euro per avviare il pagamento delle anticipazioni ai tecnici, con un fondo rotativo che sarà reintegrato nel tempo.

I professionisti possono fin da ora presentare la richiesta dell’anticipo del compenso anche per le pratiche già presentate, che sono circa 7000, utilizzando i moduli approvati e pubblicati sul sito internet istituzionale del Commissario.

Nei giorni scorsi Legnini aveva dato indicazioni agli Uffici Speciali di procedere il più rapidamente possibile al pagamento alle imprese delle fatture arretrate e sta valutando nuove misure per favorire l’immissione di ulteriore liquidità, soprattutto in considerazione del blocco forzato della maggior parte dei cantieri della ricostruzione a causa del Coronavirus.
Gaia Gennaretti 
Pubblicato in Cronaca
Andrea Bocelli si prepara a rappresentare l'Italia per la CBS, nell'evento americano straordinario "Homefest", legato all'emergenza Covid 19 che permetterà al grande tenore di far conoscere la Fondazione che porta il suo nome e sensibilmente coinvolta in questo periodo con la raccolta fondi attivata per sostenere l'ospedale di Camerino.
Il prossimo lunedì 30 marzo, nello speciale tv 'da casa' "HOMEFEST: JAMES CORDEN’S LATE LATE SHOW SPECIAL", insieme al tenore  interverranno da tutto il mondo, tutti nella sicurezza delle loro case. i più grandi nomi della musica internazionale: Billie Eilish con il fratello Finneas O'Connell, John Legend, Dua Lipa dall'Inghilterra, il nuovo fenomeno BTS dalla Corea del Sud, con incursioni di David Blaine, Will Ferrell e tantissimi altri.
Nel grande evento televisivo condotto da James Corden - in collegamento questa volta dal garage di casa sua - Bocelli eseguirà una emozionante versione live piano e voce di “Con Te Partirò” e racconterà dell’impegno della Fondazione che porta il suo nome dedicato in questi giorni all'emergenza covid-19.
La Andrea Bocelli Foundation (ABF) si è messa subito al servizio attivando una importante raccolta fondi che ha raggiunto il suo primo obiettivo in meno di una settimana: la donazione di 4 ventilatori polmonari al Covid Hospital di Camerino. Le Marche sono una delle regioni più colpite dal virus e il contributo concreto di ABF a sostegno delle difficoltà di questo drammatico periodo che riguarda l'intero Paese, non si ferma  Continua infatti la raccolta per poter aiutare, ulteriori ospedali e reparti nell'acquisto di strumentazioni medicali e di dispositivi di protezione individuale.
E’ possibile donare attraverso la piattaforma https://www.gofundme.com/f/wk67wc-abfxcamerino oppure contattando direttamente la "Andrea Bocelli Foundation", scrivendo all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). La Andrea Bocelli Foundation: empowering people and communities.

La Andrea Bocelli Foundation nasce nel 2011 dalla volontà del Maestro Bocelli e della sua famiglia, per aiutare le persone in difficoltà a causa di malattie, condizioni di povertà ed emarginazione sociale. ABF promuove e sostiene progetti nazionali e internazionali, che favoriscono il superamento di tali barriere e la piena espressione del proprio potenziale. Con iI programma Challenges ABF opera nell’ambito della ricerca scientifica e tecnologica, per mettere insieme le migliori intelligenze e trovare soluzioni innovative, che aiutino le persone ad affrontare e superare i limiti posti dalla loro disabilità, per una migliore qualità di vita. Il Programma Break the Barriers ha come obiettivo il sostegno e la promozione di progetti che aiutino le fasce più deboli della popolazione in Italia e nei Paesi in via di sviluppo, dove condizioni di povertà, malattie, malnutrizione e complesse situazioni sociali invalidano o riducono le aspettative di vita.
c.c.
Pubblicato in Politica
Il Sindaco Giuliano Ciabocco, ha ritenuto doveroso farsi portavoce della difficile situazione che stanno vivendo i medici del distretto sanitario di San Ginesio.

E’ assurdo- afferma il Sindaco- che entrambi i medici operanti nel nostro comune, il dott. Pietro Enrico Parrucci e la dott.ssa Orietta Lattanzi, si trovino a lavorare in situazioni di estrema precarietà dovuta sia alla carenza dei dispositivi di sicurezza sia alla mancanza di collaborazione da parte della Asur di competenza territoriale, che sembra non voler rispondere alle loro richieste di aiuto. Sono gli stessi medici, Parrucci e Lattanzi, ad aver rivolto al Sindaco il loro grido d’allarme dove la principale preoccupazione risiede nel fatto che l’Azienda sanitaria nega loro la possibilità di potersi sottoporre ai tamponi in assenza di sintomi ma pur essendo stati in contatto con pazienti risultati positivi, e in considerazione del fatto che già un medico di medicina generale residente a San Ginesio, il dott. Sauro Bruè è risultato positivo al COVID 19 ed è attualmente ricoverato. Dovrebbe essere un imperativo proteggere il personale medico non solo per salvaguardare la continuità delle cure e garantire l’indispensabilità del loro operato, ma per assicurarsi che i professionisti in questione non diventino essi stessi veicolo d’infezione. Il Sindaco Ciabocco in qualità di responsabile della tutele della salute di tutti i suoi cittadini rivolge alla Asur l’impellente richiesta di sottoporre i medici al controllo del virus per mezzo dei tamponi, anche se asintomatici. “Si legge continuamente- rincara il Sindaco- di come con tanta celerità vengano effettuati i tamponi su personaggi di svariati ambiti professionali, dai politici ai VIP, dagli sportivi alle rappresentanze istituzionali ed è assurdo di come i nostri medici vivano nel paradosso: coloro che curano sono i primi a non essere curati”.

San Ginesio è un meraviglioso borgo di circa 3500 abitanti – per lo più anziani- ancora in piena emergenza post sisma a causa di una ricostruzione che non decolla e ora nuovamente sottoposto a doverne affrontare un’altra di più grande entità. L’Amministrazione comunale si è da subito adoperata per venire in soccorso delle fasce più deboli della popolazione: ha attivato il C.O.C. comunale e garantisce il servizio a domicilio per quanto riguarda la spese di generi alimentari e medicine, ma i nostri medici devono continuare a svolgere il loro lavoro in assoluta sicurezza e tranquillità sia per quanto riguarda gli orari di visita in ambulatorio che l’assistenza domiciliare.
Pubblicato in Cronaca

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

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L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

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