Notizie di politica nelle Marche
"Nell'entroterra montano avvenga quel piccolo miracolo che si è compiuto a Genova".
Lo scrive Federico Maccari, Ceo di Entroterra Spa, azienda il cui principale marchio è la Pasta di Camerino. Una lettera appello piena di sentimento, di orgoglio e di passione  ma anche di amare considerazioni su tante problematiche irrisolte che riguardano le zone terremotate dove ci si è rimboccati le maniche tutti, compresa la sua azienda, dove si è nutrita speranza e fiducia, eppure le cose sono andate diversamente.
Ne riportiamo il testo integrale: 

«Ho molti amici e clienti a Genova, e vedere le immagini del ponte Morandi crollato il 14 agosto 2018 e praticamente ricostruito con le auto che vi transiteranno entro fine luglio mi riempie di gioia. Mi restituisce un po’ di quell’orgoglio di essere italiano che mi è stato tramandato dalla mia famiglia.

Appena un attimo dopo però, forse ispirato proprio da quello stesso orgoglio, penso che al momento di quella tragedia erano già passati quasi due anni dal sisma 2016 che ha cambiato per sempre la storia dell’entroterra marchigiano. Ci dividono solo 450 Km, eppure tra Genova e Camerino è tutto molto più diverso di quanto non dica la distanza geografica. Noi abbiamo ancora le macerie a terra, le persone senza la loro casa, troppi senza lavoro e senza fiducia per il futuro. Ci mancava poi anche il Corona Virus a darci un ulteriore colpo inatteso.

Quello del Sisma 2016 è stato definito il più grande cantiere d’Europa, musica per un’economia locale, marchigiana e italiana che anela ossigeno sotto forma di lavori pubblici e investimenti. A Genova c’era un’opera sola da rifare e quindi seppur rilevantissima nello sforzo progettuale e con ostiche questioni legali in corso, probabilmente nel complesso più agevole.

Io credo invece che la politica abbia preso per Genova le decisioni giuste, anche spinta dal fatto che il ponte Morandi resti un nodo infrastrutturale indispensabile per merci e persone, fondamentale per l’economia di quel territorio e per far vivere il porto di Genova che è uno degli scali più importanti d’Europa. Intorno a quel percorso così brillantemente quasi completato le luci dei media raramente, o solo per brevi momenti, si sono spente.

Un commissario plenipotenziario capace e motivato, un progetto chiaro e condiviso, fondi a disposizione e via ai lavori. Meno di 3 mesi e quella tragedia resterà quasi solo nei cuori di chi ha perso in quel crollo un parente o un amico.

Veniamo a noi invece: abbiamo visto 4 commissari straordinari succedersi in meno di 4 anni, ma pochissimi risultati apprezzabili. Solo i media locali non si stancano di raccontare e denunciare. La ricostruzione pubblica è ferma, quella privata segna pochi successi ma del resto il guazzabuglio di norme rende più complicato completare una pratica edilizia per avviare un cantiere nel cratere in 120 comuni di 4 regioni che farlo in qualsiasi altro comune d’Italia e, in un Paese che chiede sempre lavoro dicono che manchi il personale. Hanno complicato le norme invece di semplificarle. Paradosso nostrano.

Per questo sento di nuovo vacillare il mio orgoglio di essere italiano. Almeno quello correlato a questo tempo storico. Italiani, sempre generosi in tutte le accezioni e coniugazioni del termine e spesso protagonisti della storia, oggi macchiati da una politica capace di predicare e promettere solo per gli interessi elettorali del proprio partito e tra l’altro con ottiche di breve periodo. Spesso incuranti o incoscienti dell’effetto complessivo, creano false promesse e speranze, a chi proprio su queste ha creduto con tutta la sua anima per tenere le sue radici ed il suo futuro su questo lembo di terra, quello dell’entroterra marchigiano, dell’entroterra italiano, da sempre meravigliosa sintesi dell’Italia.

Un entroterra fatto di tradizioni, di persone e prodotti genuini, semplici e autentici.

Elementi impercettibili e sconosciuti per chi miope misura il valore di un territorio solo con indicatori economici, spesso solo legati a consumismo ed efficienza.

Tempo fa feci una riflessione come questa chiedendomi a chi interessasse il futuro di questo territorio. E’ passato un anno e voglio confidare che ormai quella risposta me la sono data con tutto lo sconforto e la rabbia di un figlio di questa terra la cui famiglia continua ad investire per dare lavoro a chi lo abita.

Non voglio perdere l’orgoglio di essere italiano e non voglio smettere di credere che persone giuste e illuminate trovino il progetto adeguato per queste zone. Come per Genova, abbiamo bisogno di un ponte, firmato dal miglior architetto, che colleghi i pregi e le unicità delle nostre comunità ad un futuro con un sistema capace di valorizzarli.

Prometto di conservarne gelosamente ancora qualche stilla, casomai qualcuno intenda davvero stupirmi e far sì che nell’entroterra marchigiano avvenga quel piccolo miracolo che si è compiuto a Genova. Succederà»?
c.c.


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Accusa un malore in bagno ma non riesce ad aprire la porta.
Solo un brutto spavento, nella tarda serata di ieri, a Tolentino. L'uomo, entrato nel bagno della sua abitazione, ha accusato un malore e non è riuscito ad aprire la porta. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri e i sanitari del 118 che hanno trasportato il paziente al pronto soccorso a scopo precauzionale.
Nella caduta, infatti, non avrebbe riportato alcun trauma.
 
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"La parte del leone spetta al cittadino".
Così il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, durante la videoconferenza con i direttori dei settimanali diocesani, questa mattina, ha risposto alle domande che riguardano la Fase 2.
L'allentamento del lockdown previsto dal prossimo 4 maggio, infatti, richiederà una maggiore responsabilità, non solo dal punto di vista sanitario, ma anche e soprattutto dal punto di vista sociale in cui i cittadini sono chiamati a fare ancor più attenzione rispetto a quella avuta fino ad oggi.
"A noi compete l'aspetto sanitario - ha detto il governatore - , ma la parte più delicata ed importante è quella che deve fare il cittadino. Dal 4 maggio, quando già in tutta Italia 4 milioni di imprese potranno lavorare, sarà ancora più attenzionato il lato pubblico: nei luoghi di lavoro, negli spostamenti, nelle passeggiate. È nel comportamento di ognuno, nell'uso dei dispositivi di protezione, il trasferimento più significativo".
L'allarme lanciato da Ceriscioli riguarda un possibile ritorno alle restrizioni in caso di nuovi picchi nei contagi. Restrizioni che metterebbero in ginocchio l'economia di un Paese già in grave difficoltà: "Un aggravamento della curva epidemiologica - ha spiegato -  porterebbe ad un ritorno alle restrizioni e non ce lo possiamo permettere.
Se dovesse esserci una ulteriore discesa economica, i Titoli di Stato saranno qualificati come spazzatura nel mondo finanziario e non possiamo permetterci di scendere di nuovo".
È per questo che il presidente si appella ai cittadini. "Il compito più importante e delicato è lasciato ad ognuno di noi - ha ribadito - . Molti si sentono liberi se violano le regole, io credo, invece, che nelle regole c'è la libertà. Il mancato rispetto delle regole non riguarda tanto la sanzione di 400 euro, ma la curva epidemiologica che è scesa e potrebbe risalire. Questo virus ci mette un attimo a spingere di nuovo la curva in alto. Anche gli asintomatici sono rimasti positivi, in alcuni casi, per due mesi. Immaginiamo cosa può succedere, in una situazione aperta, se ci sono dieci asintomatici in giro. Pensiamo a quante persone possono contagiare.
O questo viene percepito o c'è il pericolo di affrontare un rischio enorme. Abbiamo avuto il picco, stiamo scendendo, continueremo a scendere, ma questa discesa non è scontata perchè la curva può tornare ad impennarsi ad una velocità che neanche ci immaginiamo. 
Questo virus non ha un vaccino, pochi hanno prodotto gli anticorpi, la positività dura molto tempo, nella fase di riapertura dell'economia - ha concluso - ognuno di noi ha ancora più responsabilità di quella che aveva prima".


Giulia Sancricca

Nell'edizione de L'Appennino Camerte della prossima settimana sarà dedicato un ampio approfondimento sui temi discussi con il presidente questa mattina.
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Mercoledì, 29 Aprile 2020 08:07

Fabriano, si incendia una catasta di legne

È durato quasi quattro ore l'intervento dei vigili del fuoco che ieri sera, intorno alle 18.30, sono entrati in azione a Fabriano, in frazione Moscano, per l'incendio di una catasta di legna di circa 100 quintali, mentre nella zona imperversava il maltempo.

La squadra sul posto ha spento le fiamme evitando la propagazione nei luoghi vicini. L'intervento si è concluso alle 22 e fortunatamente non ci sono state persone coinvolte.

GS
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Martedì, 28 Aprile 2020 20:24

Bilancio Unione Montana. Sarnano vota contro

Non ha visto l'accordo di tutti il bilancio dell'Unione Montana dei Monti Azzurri, votato ieri durante una seduta consiliare in videoconferenza.
Dal sindaco di Sarnano, Luca Piergentili, è, infatti, arrivato il voto contrario: "Secondo me - spiega - non è stata definita in maniera chiara la spesa di alcuni servizi. Ho controllato il bilancio con i miei tecnici e ho deciso di votare in maniera contraria".
L'attenzione del primo cittadino di Sarnano si è concentrata sui servizi della Polizia Locale associata: "Il servizio di polizia - secondo Piergentili - basa gran parte delle sue entrate sulle sanzioni fatte in superstrada con il telelaser e, in questo momento, sono mancate quelle entrate perchè il servizio è stato sospeso. La mancanza di sostentamento - aggiunge - porta a dei problemi che ho ritenuto opportuno sollevare. I miei colleghi hanno pensato che possono essere risolti, io ho avuto questo dubbio e ho votato in maniera contraria".

A chiarire la situazione, che potrebbe sembrare tesa, anche alla luce delle dimissioni dell'assessore sarnanese dell'Unione Montana, Stefania Innamorati, è il presidente Giampiero Feliciotti che sui dubbi sollevati risponde così: "Il nuovo consiglio è formato da nuovi sindaci che probabilmente non conoscono bene l'organizzazione della struttura dell'Unione.
La Polizia Locale associata è stata richiesta da quattro Comuni dell'Unione (Belforte del Chienti, Caldarola, Monte San Martino e Penna San Giovanni ndr) che hanno delegato la funzione e sono i titlari del servizio. Piergentili non si è convinto che il costo del servizio non ricade sui Comuni diversi da quei quattro. È giusto che voglia vederci chiaro, ma la situazione è più che trasparente".

L'opinione del presidente arriva anche sui presunti straordinari degli agenti di Polizia Locale e sulla richiesta di alcuni Comuni estranei all'Unione che vorrebbero richiedere il servzio di Polizia associata: "Ci sono alcuni Comuni che non fanno parte dell'Unione e che hanno chiesto il servizio associato - spiega Feliciotti - perchè già Bolognola, Smerillo e Belmonte Piceno ne hanno apprezzato le qualità. La conferenza dei sindaci ha già deciso di ammetterli ma gli atti dovranno essere approvati dal Consiglio dell'unione. È chiaro che il Comune esterno paga il costo del servizio, perchè nessun costo deve rimanere a carico dell'unione Montana. 
È infatti necessario chiarire che il servizio di Polizia è a carico dei Comuni che lo richiedono, quei fondi non li mette l'Unione Montana.
Per gli straordinari sono  i sindaci che decidono se sono necessari e, qualora venissero richiesti, sono i Comuni che pagano i costi aggiuntivi.
Il telelaser in superstrada non è un servizio che serve a pagare i compensi dei vigli urbani, ma è un servizio di controllo alla velocità. Il servizio del personale è pagato dai Comuni e si regge autonomamente.
Si tratta - chiarisce Feliciotti - di un contratto che i Comuni stipulano con l'Unione Montana. Un servizio sospeso durante il periodo di emergenza e che eviterò di richiedere passato il periodo Covid poichè viene interpretato male e non serve per autosostenere i vigili". 

Giulia Sancricca 




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Buone notizie quelle che oggi sono arrivate dalla Casa di Riposo di Pioraco. L’Azienda Sanitaria ha ufficializzato che tutti i tamponi effettuati agli ospiti ed ai dipendenti sono risultati negativi.
“Ringrazio la direttrice Antonella Finelli - ha detto Matteo Cicconi, primo cittadino del paese della carta - e il presidente della cooperativa, Franco De Felice perchè sono stati, sin dal primo momento, scrupolosi, premurosi e particolarmente attenti.
L’invito che rivolgo loro è quello di continuare a mantenere alta l’attenzione perchè in queste strutture dove la fragilità è elevata, essa dovrà essere mantenuta ancora per molto tempo visto che come sappiamo l’emergenza non è finita”.
L'elogio per il personale arriva anche dalla Casa Albergo che in una nota scrive: "Si coglie l'occasione per elogiare pubblicamente - si legge nella nota - tutto il personale che con spirito di abnegazione ha seguito tutte le direttive impartite già a partire dal 25 febbraio (prima dei divieti notificati dall'Asur) osservando diligentemente tutte le procedure.
Un ringraziamento particolare va all'AssCoop, la quale ha sempre garantito nella persona del suo Presidente Franco de Felice un alto livello di protezione della salute dei suoi assistiti contribuendo ad assicurare una elevata qualità dei servizi erogati mettendo a disposizione del personale tutti gli strumenti utili ad assicurare tutto ciò.
Un enorme riconoscimento va al sindaco del comune di Pioraco che con la sua lungimiranza si prodiga quotidianamente per l'unico scopo da tutti condiviso: la serenità e la salute degli anziani.
La Casa di Riposo di Pioraco nonostante i risultati ottenuti continuerà a mettere in atto tutte le Misure di Prevenzione legate al Covid-19 fornendo ai dipendenti i dispositivi di protezione individuale per consentire il corretto svolgimento delle attività della struttura oltre a continuare a rilevare la temperatura corporea sia al personale che agli ospiti due volte al giorno”.

Lisa Grelloni


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Approvata all'unanimità in Consiglio regionale la mozione proposta dal consigliere regionale UDC Luca Marconi riguardante il posticipo dell'inizio del pagamento delle imposte arretrate che, attraverso un anticipo bancario, lo stato aveva pagato per loro dal 2016 ad oggi. Partite Iva e aziende dell'area del cratere sismico nel 2017 infatti hanno potuto usufruire della legge che consentiva loro di pagare le imposte sulla base di un credito loro concesso dalle banche. Credito che , a decorrere dal prossimo 30 giugno, avrebbe dovuto iniziare ad essere rimborsato ratealmente  attraverso pagamenti semestrali pari ad un decimo del credito per imposta ricevuto dal 2016 ad oggi. 
La mozione è stata presentata da Luca Marconi, con l'obiettivo di aiutare le moltissime aziende dell'area del cratere le cui difficoltà di non avere avuto più una significativa attività dal  2016 ad oggi, si sono sommate al successivo blocco determinato dall'emergenza sanitaria del Coronavirus,   
" La previsione  fatta  attraverso  la mia mozionee che è stata approvata all'unanimità  - spiega il Consigliere regionale Udc- porterà ad inziare questo tipo di pagamenti anzichè il 30 giugno il 31 dicembre 2020. 
E' chiaro che la proposta dovrà ora essere accolta dal Governo- conclude Marconi- ma la notizia importante è che rispetto alla ventina di altre mozioni presentate nel corso della seduta odierna, il Presidente Ceriscioli intenda impegnarsi, tanto da dire che dalla Presidenza della Regione domani stesso sarà inviata una lettera ufficiale all'esecutivo nazionale, per chiedere che la previsione entri a far parte di qualche prossimo decreto governativo 
C.C. 

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Con l'avvio della Fase 2 del piano di contenimento dell'emergenza coronavirus, dal 4 maggio potranno essere riaperti anche i cantieri edili della ricostruzione post sisma 2016. Proprio oggi il commissario straordinario Giovanni Legnini, ha auspicato che, grazie alle nuove disposizioni, possa ripartire il più alto numero possibile di cantieri, tornando nel contempo a ribadire  che la ripresa delle attività dovrà avvenire nel pieno rispetto delle misure di sicurezza indicate dal governo e dai protocolli siglati dalle parti sociali. Riapriranno dunque sia i cantieri interrotti per l'emergenza Covid 19, sia quelli nuovi, che potranno avvantaggiarsi anche della semplificazione delle procedure per ottenere i contributi alla ricostruzione che verrà introdotta dall’ordinanza  in cabina di regia per l’approvazione già questo giovedì 30 aprile .

Soddisfazione per un segnale atteso, nelle parole dei sindaci dell’entroterra montano, i cui comuni sono tra i più danneggiati dalle scosse del 2016.
“ Mi auguro davvero che si possa ripartire subito, a cominciare dai lavori che erano già in corso e bloccati dal virus - afferma il primo cittadino di Visso Gianluigi Spiganti Maurizi-. Certo, non sarà così semplice a Visso, dove scarse sono le possibilità di garantire agli operai un appoggio logistico per dormire e mangiare. Le nostre strutture disponibili, si riducono infatti ad un b&b con otto stanze e un altro affittacamere, costretti a chiudere a causa delle disposizioni dell’emergenza sanitaria. E’ per questo motivo che, nell’osservanza di tutte le precauzioni del caso, abbiamo chiesto e ottenuto dalla Regione Marche e dalla Prefettura la possibilità di farli riaprire, col limite dell'accoglienza ai soli operai delle ditte impegnate nei lavori ”. Apprezzamento dal primo cittadino anche in merito al cambio di passo che il Commissario Legnini sta dimostrando con i fatti di voler imprimere a tutto il percorso della ricostruzione. “Semplificazione e sburocratizzazione di tutte le pratiche - continua il sindaco-sono quello che attendiamo da tempo e che immobilizza tutto. Perimetrazioni o non perimetrazioni, siamo arrivati ad un punto che comunque ci vede tutti fermi. Così, è impossibile fare; se per portare avanti quei pochi progetti impieghiamo otto mesi, quando riusciremo a vedere una luce? A Visso bene o male sulle strutture pubbliche i progetti sono stati portati tutti a termine: entro giugno credo che riusciremo a partire con i lavori del Laghetto e la sistemazione del nuovo bar e, augurandoci che venga superata al più presto questa pandemia, magari riusciremo ad avere qualche persona che venga a trovarci. Riceviamo richieste da turisti e visitatori che vorrebbero tornare a passeggiare sulle nostre montagne e, proprio per questo, cresce l’esigenza di far ripartire le nostre attività e i lavori già avviati: mi riferisco ad esempio a quelli dell’area del Park Hotel ferma ormai da due mesi o alle strutture private rimaste anch'esse bloccate a causa di questo nemico invisibile che  per noi che viviamo di turismo e che abbiamo subito una devastazione precedente, è purtroppo causa di un danno ulteriore”.

Dello stesso tenore il commento del sindaco di Muccia Mario Baroni, il quale sottolinea la necessità di mettere mano alla ricostruzione delle abitazioni, in maniera tale da consentire il ritorno a casa di tanti cittadini. “Capisco che in questo periodo la salute sia ben più importante dei cantieri e delle abitazioni- dice- tuttavia, con il calo dei contagiati e, soprattutto per queste nostre terre in cui il virus in realtà non è arrivato con la prepotenza di altre zone, è auspicabile che da lunedì prossimo si riparta. Nel vedere in tv che a Genova tutto è stato risolto, in deroga ad ogni disposizione e nonostante l'emergenza sanitaria nazionale, provo una certa rabbia - continua Baroni-; da noi anche i minimi interventi o i piccoli progetti sono segnati da mesi e mesi di attesa. E' evidente quindi che per ricostruire in fretta, le regole debbano essere semplificate”. Diversi i cantieri tra pubblici e privati che a Muccia stavano andando avanti e che il Covid ha fermato. “Quello che è più grave- sottolinea il sindaco- è che l’arresto ha riguardato anche le gare che  restano ferme fino al 18 maggio, quando senza alcun contatto fisico tra le persone e per via telematica, sarebbero potute andare avanti ugualmente. Un’ulteriore perdita di tempo che poteva evitarsi. Adesso- conclude-  l’augurio di tutti è che finalmente si riesca a prendere un passo spedito, perché siamo davvero stanchi di doverci lamentare sempre delle stesse problematiche irrisolte”.

Vede la ripartenza dei lavori come il segnale che ci voleva, il sindaco di Camerino Sandro Sborgia: “La notizia che dal 4 maggio riaprono i cantieri ci rende felici - dichiara- ma occorre farlo con attenzione e responsabilità, perché questo nemico invisibile non è stato affatto debellato. Era ora che si ripartisse e non possiamo che essere contenti, ma le azioni responsabili non devono mai venir meno e, dato che questo passo in avanti porterà un maggiore movimento e una nuova concentrazione di persone impegnate nella ricostruzione, dovremo adottare tutte le cautele e le precauzioni necessarie e responsabilizzarci anche di più per evitare ogni rischio per la salute delle persone”. Riprendono dunque anche le messe in sicurezza nel centro storico e il percorso, bruscamente interrotto dalla pandemia, di rendere accessibili sempre più vie della zona rossa di Camerino.  “L’obiettivo rimane quello e torneremo a perseguirlo da subito - dice Sborgia-. La priorità  sarà proprio nella ripartenza di quei cantieri delle messe in sicurezza; abbiamo perso oltre un mese e mezzo che dobbiamo necessariamente recuperare, dunque, proseguiremo su quella strada”.
C.C.

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Si continua a discutere tra gli amministratori sul Decreto della Presidenza del Consiglio che detta le regole della ripartenza del Paese nella nuova fase della convivenza con il virus. Una voce particolarmente critica quella del sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi con riferimento al fatto che il Governo, per bocca del Premier, ha riversato sui primi cittadini l’attività di controllo della cittadinanza. “Una scelta che era necessaria anche per la gestione del terremoto e che purtroppo non è stata fatta – dichiara Pezzanesi – Noi sindaci, comunque, dimostreremo ancora una volta di essere pronti a prenderci tutte le nostre responsabilità. Sicuramente sorveglieremo, pur avendo poco personale a disposizione e ancor meno risorse, ma utilizzeremo il mondo del volontariato mettendoci a disposizione delle nostre comunità e della loro sicurezza. Vorrei, però, sottolineare che se lo Stato ci liberasse anche le risorse che da tempo sono state tagliate attraverso un’autonomia di carattere impositivo, fiscale e amministrativo sapremo dimostrare molto di più. Ciò sarebbe possibile anche per quanto riguarda la ricostruzione post sisma, ma se ai sindaci vengono anteposti i comitati non credo venga percorsa la strada giusta”.

Nel frattempo, dopo la pubblicazione del Decreto, il sindaco Pezzanesi ha anche incontrato i rappresentanti degli asili nido privati impegnandosi ad accogliere le proprie richieste che sono state girate al Prefetto Rolli e al Governatore Ceriscioli perché sollecitino il Governo ad adottare misure per strutture che altrimenti rischiano di scomparire. Argomento questo che sarà approfondito nel prossimo numero del settimanale L’Appennino camerte.

f.u.
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Martedì, 28 Aprile 2020 14:31

"Teatro in Bilico" vola nel mondo di Tolkien

Si amplifica il successo dell’iniziativa JukeBox delle Favole ideata dal gruppo Teatro in bilico di Camerino. La proposta virtuale nata con l’intento di tenere compagnia ai bambini, ragazzi ed adulti costretti dalla pandemia a restare a casa, ha infatti catturato l’attenzione dell'associazione Tolkieniani Italiani che riunisce vari studiosi, gruppi tolkieniani (come i Cavalieri del Mark) e singoli appassionati, allo scopo di tenere un dibattito culturale sulle opere del professore  J.R.R. Tolkien dal punto di vista filologico, linguistico, filosofico. C'è inoltre l'interesse della web radio "La voce di Arda" che fa riferimento alla stessa associazione ed è nata  esclusivamente per comunicare, trattare e scambiarsi pareri sulle opere del padre del Fantasy. Ne è scaturito dunque un inaspettato contatto che renderà possibile ulteriori connessioni già a partire da giovedì 30 aprile. 
Attiva già da qualche settimana a cadenza giornaliera, l’iniziativa camerte del JukeBox delle Favole alla quale è possibile accedere dal Canale YouTube o dalla pagina facebook dell’associazione Teatro in Bilico, visto il grande successo riscontrato si è affrettata a raddoppiare gli appuntamenti, aggiungendo a quello delle ore 17.00 l'evento dellle ore 21.00. Ogni giorno lo spazio si anima di incontri accattivanti con le pagine più belle di racconti e storie, lette dai componenti del gruppo teatrale secondo una scelta personale o in base al gradimento e alle stesse segnalazioni pervenute dal pubblico da casa. Tra coloro che si sono messi all’ascolto, anche i componenti della società culturale tolkieniana alla quale non è sfuggita la lettura di Lo Hobbit fatta di Emy Morelli, la cui declamazione è stata molto apprezzata, tanto che la stessa attrice del Gruppo Teatro in Bilico, è stata chiamata a leggere sui canali della web Radio nella puntata Tolkien e Beowulf di giovedì 30 aprile alle ore 21.00.
“Debbo dire che siamo molto contenti dell’inaspettato successo che sta registrando la nostra iniziativa, partita in realtà quasi per gioco e in un periodo così difficile e duro da affrontare, più che altro per impiegare il nostro tempo e quello di chi ha desiderio di ascoltarci - spiega la presidente Giulia Giontella -. Oltre all’ottimo riscontro con tanti bambini che poi ci hanno anche scritto, tanti adulti che hanno espresso apprezzamento e condiviso anche le scelte delle storie che abbiamo deciso di raccontare ,c’è stata appunto la sorpresa di questo contatto che abbiamo avuto con la società tolkieniana che raggruppa gli studiosi di Tolkien. L’ascolto della lettura di Lo Hobbit a cura di Emy Morelli è stata l’occasione per apprezzare quello che stavamo facendo e chiederci di condividere con noi la passione per Tolkien, il che avverrà attraverso la diffusione via web radio di una delle nostre voci. Solo con la lettura di Lo Hobbit siamo arrivati ad oltre 3000 visualizzazioni che per la nostra ‘timida’ attività di lettura delle favole è un’attestazione senz’altro gratificante. Una sorpresa che non può che rallegrarci anche perché avviene da parte di chi sostanzialmente neanche ci conosce, però ha funzionato come una ventata molto positiva e di questo possiamo solo che essere contenti". 
Entusiasta del segnale di amicizia che si è potuto  instaurare, è la stessa Emy Morelli la quale, per questa bella opportunità e a nome del Gruppo Teatro in Bilico, ringrazia Giuseppe Scattolini, fondatore e presidente dei Cavalieri del Mark (gruppo tolkieniano che unisce gli appassionati marchigiani) e tra gli iniziatori e coordinatori del progetto dei Tolkieniani italiani
"Tutto quello che noi facciamo- conclude  Giulia Giontella- racchiude uno spirito di passione, divertimento, oltre che, come già avvenuto in altre occasioni, un intento di solidarietà. E poi accadono queste cose che non possiamo che guardare con stupore ma che ci trasmettono un’ulteriore energia positiva e voglia di fare. E una cosa di cui siamo particolarmente contenti, è quella di portare il nome di Camerino fuori dal nostro territorio. Ci presentiamo e ci facciamo conoscere come Gruppo teatrale della città di Camerino e di questo siamo orgogliosi”.
C.C.
Pubblicato in Cultura e Spettacolo

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62032 Camerino (MC)

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