Notizie di politica nelle Marche
In vista della seduta del consiglio comunale in programma a Tolentino per questo pomeriggio, i consiglieri del Partito Democratico presentano tre mozioni per chiedere al sindaco di ricostruire una città più solidale dopo il coronavirus, “In particolare - scrivono in una nota - chiediamo al sindaco di istituire un ‘Tavolo dello sviluppo’, al quale possano partecipare ‘tutte le anime’ socio-economiche della città per sviluppare un’attività integrata ed organica al fine di far ripartire il tessuto sociale, imprenditoriale, produttivo e commerciale di Tolentino, nella convinzione che solo con l’aiuto di tutti si potranno adottare le scelte migliori".
I dem chiedono poi l’istituzione di due bandi per fare ripartire la città in modo solidale, uno dal nome 'Tolentino Ripaerte' e l'altro 'Tolentino Solidale'.
"Con ‘Tolentino riparte’ - spiegano - sollecitiamo il sindaco a proporre un patto sociale tra i cittadini e i commercianti locali per incentivare l’acquisto di prodotti e servizi del nostro territorio in modo da far ripartire il motore della città, attraverso un’iniezione di liquidità immediata in favore delle aziende commerciali; compito del Comune - aggiungono - è quello di coprire il costo per la promozione dell’iniziativa. Invece con l’iniziativa ‘Tolentino solidale’ intendiamo stimolare una raccolta fondi destinata alle famiglie disagiate, istituendo un conto dedicato nel quale i cittadini verseranno offerte volontarie. Anche in questo caso il bando vuole rappresentare un patto sociale di solidarietà locale, in quanto le somme saranno destinate alle associazioni con il vincolo per azioni (che potranno essere sia l’acquisto di bene che la produzione di servizi) rivolte ai cittadini di Tolentino più colpiti dall’emergenza sanitaria".
Infine la richiesta in merito ai parcheggi tornati a pagamento su cui tanto si è discusso l'ultima settimana.

"Chiediamo all’ASSM di garantire almeno fino a settembre la sosta gratuita per i primi 120 minuti per i parcheggi a pagamento del centro storico e la previsione di una specifica deroga all’attuale regolamento per l’occupazione di suolo pubblico, in modo tale da permettere l’ampliamento dei metri quadrati a disposizione delle attività commerciali della città come bar, ristoranti, osterie, alimentari e altre, anche attraverso un’opportuna pedonalizzazione parziale del centro storico”. 

GS
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A un anno di distanza dal 27 maggio 2019 che decretò l'insediamento dell'attuale amministrazione a Camerino il sindaco Sandro Sborgia traccia un primo bilancio.
Un periodo nel quale è stato chiamato alla dura prova dell'emergenza Covid19, che si è aggiunta a quella post sisma:
"Un anno impegnativo, in cui abbiamo lavorato davvero tantissimo fin dal primo giorno- afferma il sindaco- Un lavoro davvero imponente che viene portato avanti grazie all’impegno e al sacrificio di tutta la mia splendida squadra che mi affianca giornalmente in maniera instancabile e che ringrazio". Sin dall’inizio del mandato sono state riprese una serie di opere indispensabili e che la città attendeva da anni per poter dare veramente inizio a una nuova fase di rinascita.
“Siamo partiti dalla progettazione e realizzazione della sede provvisoria del comune nell'area di Protezione civile del quartiere Vallicelle – spiega Sborgia - Una struttura che consentirà di poter finalmente dare una dignitosa sistemazione al personale degli uffici amministrativi, da quattro anni costretti a lavorare in ambienti ristretti, sovraffollati e distaccati; una riorganizzazione degli uffici con la costituzione di un ufficio “sisma ricostruzione privata” per la gestione ordinata e delle pratiche che stanno arrivando; l'approvazione delle nuove perimetrazioni cui finalmente e definitivamente abbiamo posto rimedio, dopo continue incertezze cui conseguiva l’impossibilità per proprietari e tecnici di avere idee e tempi chiari per poter provvedere alla presentazione delle istanze e redazione dei progetti; ripresa dei lavori di messa in sicurezza degli edifici del centro storico e delle frazioni, per troppo tempo sospese e per altro verso fondamentali per poter ridare ai cittadini la possibilità di riappropiarsi della città che fino ad oggi è ancora interdetta; sono state operate le prime demolizioni che hanno riguardato la zona di Borgo San Giorgio e frazioni; lavori di messa in sicurezza sull'edificio che è diventato il simbolo di una ricostruzione che ancora stenta a partire, sul quale crollò il campanile di Santa Maria in via. Un lavoro che era di semplice sistemazione necessario per ridare dignità a una zona importantissima della città, ma lasciato al più totale abbandono. Demolizioni che sembravano impossibili da realizzare a Camerino per incomprese e non meglio precisate ragioni”.
Un nuovo progetto turistico-culturale; Risorgimarche; le Giornate del Fai, avviati lavori per 10milioni di euro. “Il cantiere del mattatoio comunale, ormai quasi giunto a completamento. Si tratta di una struttura fondamentale per tutti gli imprenditori agricoli dell’entroterra e specie in un momento di difficoltà quale quello che stiamo vivendo, per la stessa economia del territorio; l'inizio dei lavori di ricostruzione dei cimiteri; migliorata la viabilità stradale con la riapertura della strada in Largo et poi si more e l’apertura della strada dall’area Sae Cortine alla statale 256; finalmente ottenuti i pareri necessari per dare il via alla costruzione della nuova casa di riposo Casa Amica, frutto della generosità della Croce Rossa; ripreso l'iter per la realizzazione della scuola Betti; avviati i lavori di messa in sicurezza del teatro Filippo Marchetti; l’adeguamento e la riqualificazione dell’impianto fognario; in via di definizione l’accordo per la realizzazione della Caserma dei Carabinieri nella sede dell’Unione Montana. Sono solo alcune delle attività realizzate. Altre opere importanti in corso di definizione riguardano: l’ampliamento del serbatoio via Battista Varano e linea idrica; il rifacimento del Ponte di Cerreto; la sistemazione della strada delle Caselle -Ponte della Cerasa per la quale è stata affidata la progettazione". Novità anche sul piano viabilità: "Approvato lo studio di fattibilità per il ripristino della viabilità della strada Mergnano San Savino – Mecciano -Torre del Parco e quello per il ripristino della viabilità della strada Ponti – Canepina. Sono stati approvati i progetti di fattibilità per la manutenzione straordinaria della piscina comunale; degli immobili di proprietà comunale a Morro; la sistemazione del magazzino comunale e l’immobile che ospita l’asilo nido La Coccinella. Approvati anche i permessi a costruire per le “Aule di Raffaello” e “il Quartiere delle associazioni” i cui lavori possono andare avanti". Tornerà presto a essere il cuore pulsante di tanti eventi la Rocca del Borgia grazie alla realizzazione di una nuova scala. "È un'opera a cui teniamo molto: è stato approvato il progetto di fattibilità per la realizzazione della terza via di fuga".

A questi si aggiunge la partecipazione a diversi bandi: per la riqualificazione ambientale e infrastrutturale del lago di Polverina; ripristino viabilità strada Nibbiano – Montelago; ripristino viabilità dei piani di Ajello; costruzione delle Pensiline per la fermata degli autobus a servizio delle aree SAE e Horizont 2020. "Abbiamo ripagato il mutuo fatto in precedenza per la costruzione del centro sociale di Montagnano - conclude Sborgia – con il bando della Regione Toscana di 150mila euro". 

E poi la pandemia da Covid-19 con i suoi effetti devastanti. Un altro terremoto che ha comportato la riconversione dell’ospedale; l’esposizione a rischio chiusura di realtà economiche che, nonostante il terremoto, erano riuscite non solo a conservare quote di mercato ma persino ad ampliarle. Un evento dalle ricadute pesanti soprattutto per le condizioni di tanti lavoratori artigiani, commercianti, lavoratori autonomi, lavoratori dipendenti a rischio disoccupazione. Una situazione difficile e complicata che stiamo gestendo grazie anche al senso di responsabilità della nostra cittadinanza cui rivolgo il mio grazie per la sensibilità, la correttezza e la grande dignità con le quali stanno affrontando le difficoltà del momento. Un lavoro possibile anche grazie alla grande intesa e collaborazione con i rappresentanti delle altre istituzioni locali e in particolar modo con l’Arcivescovo Francesco Massara e il Magnifico Rettore della nostra Università Claudio Pettinari, ai quali rivolgo il mio più sentito ringraziamento. La loro presenza e il loro sostegno ci rendono più forti. Tutti insieme ce la faremo”.

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È stato firmato questa mattina un accordo tra il sindaco del Comune di Foligno Stefano Zuccarini ed il sindaco del Comune di Serravalle del Chienti Emiliano Nardi, che rende possibili le visite ai congiunti tra Comuni confinanti di regioni limitrofe.  

Atto strategicamente importante, che è stato possibile grazie all’impegno dei due sindaci, che sono riusciti ad attuare quanto disposto dai presidenti rispettivamente di Umbria e Marche. I due comuni, tra l’altro, risultano entrambi ‘covid free’.

Zuccarini e Nardi esprimono grande soddisfazione per un’intesa fortemente voluta e che, conferma ancora una volta, come due Comuni di due Regioni diverse, come Foligno e Serravalle di Chienti, siano legati e non divisi dal territorio Appenninico e dagli Altipiani Plestini. 

“Abbiamo concretizzato il desiderio di molti cittadini che – dichiarano in una nota congiunta - a causa delle restrizioni attuate per il contenimento del Covid-19 paradossalmente, pur essendo distanti solo pochi chilometri se non centinaia di metri, non si erano più potuti incontrare”. 

Solo qualche giorno fa, i presidenti delle Regioni Marche e Abruzzo, Luca Ceriscioli e Marco Marsilio, avevano firmato la comunicazione ai prefetti di Ascoli Piceno e Teramo, informando che con il decreto delle rispettive Regioni era stata decisa la possibilità di visita tra congiunti nelle province di confine. 

GS

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Affidati questo pomeriggio i lavori per i 66 appartamenti, sostitutivi delle SAE, che saranno realizzati nei due lotti di piazzale Battaglia a Tolentino.
Insieme al sindaco Giuseppe Pezzanesi erano presenti il presidente dell'Erap Regionale Massimiliano Bianchini, il direttore dell'Erap Urbinati e il presidente della Regione Luca Ceriscioli.

"Entro giugno affideremo i lavori per i 40 appartamenti di contrada Pace - dice il sindaco - che, insieme a quelli di oggi segnano la fine del percorso di affidamento dei cantieri.
A questo punto si dovrà procedere con la costruzione degli appartamenti in tempi celeri".
Un percorso che ha visto il sindaco e la giunta contrapporsi a chi era propenso alla scelta delle SAE per dare ai cittadini una risposta e una sistemazione in tempi brevi.
"Le persone presenti oggi sono coloro che hanno creduto, a vario titolo, nella mia decisione di non fare le SAE - dice il sindaco - per evitare uno spreco di suolo pubblico in una zona bellissima come quella della vallata della Rancia. Sarebbe stata una colata di cemento immensa che avrebbe cambiato per sempre la bellezza del nostro paesaggio. Ancora oggi dico con forza che non trovavo e non trovo giusto spendere soldi pubblici per beni non duraturi come le SAE. La burocrazia ci ha rallentato e abbiamo fatto patire qualche tempo in più i nostri concittadini rispetto a coloro che hanno chiesto le SAE, ma i tolentinati andranno in case vere e proprie che, al termine della ricostruzione, saranno patrimonio immobiliare e sociale della città".
Obiettivo, secondo Giuseppe Pezzanesi, raggiunto in accorco con altre istituzioni: "Per questo percorso - dice Pezzanesi - ringrazio la Protezione Civile nazionale e regionale che ci ha supportato in questi passaggi non certo facili. Con il governatore Ceriscioli abbiamo avuto tante occasioni per essere in disaccordo - ammette - ma anche tante in cui siamo stati sulla stessa linea d'onda e questa è una di quelle. Soprattutto per i 6 milioni investiti insieme per i 48 appartamenti in contrada Rancia che saranno i primi ad essere consegnati a novembre".

I rappresentanti del Movimento 5 Stelle della città hanno scritto in un post su Facebook di essere stati presenti alla cerimonia di consegna: "Urbinati - spiegano - ci ha detto che a breve saranno pronti gli alloggi dell’invenduto Erap in viale Terme Santa Lucia.
A Ceriscioli abbiamo raccontato quella che è la situazione a Tolentino: dopo quasi 4 anni solo una decina di SAE consegnate su oltre 200. Ha tenuto a rassicurare una terremotata sul fatto che nessuno le toglierà il contributo per ricostruire la sua abitazione privata anche se le SAE non sono ancora pronte. Non abbiamo capito - concludono - cosa volesse dire".

GS





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Due mesi di Tari direttamente versati sul conto corrente dei commercianti. Questa la scelta dell'amministrazione comunale di Caldarola per il rilancio delle attività che hanno subito la chiusura nel periodo di lockdown. Quale misura straordinaria per alleviare il carico tributario ed offrire un sostegno economico ai soggetti danneggiati, la Giunta ha, così, approvato una delibera che prevede l’erogazione di un contributo pari a 2 mensilità della Tari dell’anno 2020 da destinare a tutte le attività commerciali che hanno sospeso la loro attività per almeno 15 giorni a causa dell’emergenza Coronavirus. "La nostra scelta - dichiara il vice sindaco Giorgio Di Tomassi - non è stata quella di detrarre dal pagamento della tassa due mensilità, come aveva indicato anche la minoranza e come fatto da altri comuni, ma di concedere ai commercianti direttamente un contributo di pari importo per agevolarli a rilanciare le proprie attività".

f.u.
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Unicam e Comune di Camerino si avviano a presentare il progetto Europeo ARCH per la protezione,tutela  e valorizzazine dei beni culturali. Domani giovedì 28 maggio, è in programma un incontro tra i partner del progetto e i principali stakeholders nazionali e locali interessati .

Un primo passo concreto verso una stabile e proficua cooperazione tra il mondo della ricerca e i soggetti che , attraverso le loro scelte, possono promuovere azioni efficaci nel proteggere i nostri territori dalle conseguenze di eventi naturali disastrosi.

Ad introdurre i lavori saranno il Rettore di Unicam Claudio Pettinari  e il Sindaco di Camerino Sandro Sborgia; l'incontro vedrà coinvolti anche rapprpesentanti di Protezione Civile, Ministero dei Beni Culturali, Regione Marche e numerosi altri stakeholders. Interverranno al dibattito anche gli altri due partner nazionali di ARCH: Enea e INGV.

ARCH (Advancing Resilience of historic areas against Climate-related and other Hazards) è un progetto di ricerca selezionato dalla comunità europea all’interno del programma Horizon 2020 e prevede complessivamente un finanziamento di 6 mln di Euro. Il progetto coinvolge 15 partner, tra enti di ricerca e amministrazioni di diversi stati membri, e sarà orientato allo studio di nuovi strumenti per migliorare la sicurezza dei beni culturali e la resilienza delle città d’arte nei confronti di rischi ambientali.

Camerino, insieme a Bratislava e Valencia costituiscono situazioni di particolare interesse,in quanto accomunate da un patrimonio culturale di particolare rilevanza, esposto a rischi naturali di diversa natura. Su questi casi studio verranno sperimentate tecnologie innovative di protezione e verranno elaborati nuovi strumenti operativi per la pianificazione degli interventi di miglioramento della sicurezza e per la valorizzazione del patrimonio storico culturale.

All’interno del gruppo internazionale, gli esperti del Comune di Camerino collaboreranno con un gruppo interdisciplinare di ricercatori di UNICAM che comprende studiosi di Ingegneria Sismica, Chimica dei Materiali, Restauro, Geologia e Sistemi di Monitoraggio. Il gruppo sarà coordinato dal prof. Andrea Dall’Asta, docente di Ingegneria delle Strutture.

Dallo studio, un ulteriore riconoscimento della qualità della ricerca di UNICAM a livello internazionale, nonché la possibilità di nuove prospettive per la riduzione del rischio sismico di Camerino e di tutta l’area montana limitrofa, ricca di testimonianze storiche da proteggere e valorizzare.

C.C.
 
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Progetti e investimenti in particolare nelle zone dell'entroterra maceratese colpite dal terremoto sono stati deliberati dal consiglio regionale delle Marche. "E' stato previsto uno stanziamento di 14 milioni e mezzo di euro per la demolizione e la ricostruzione dell'ospedale di comunità di Tolentino e circa 6 milioni di euro per la messa in sicurezza della casa di riposo di San Ginesio - a parlare il capogruppo dell'Udc in consiglio regionale Luca Marconi (nella foto sotto) - Inoltre, tra i diversi interventi per il risanamento idrogeologico e la messa in sicurezza dei fiumi il blocco più corposo riguarda lo stanziamento di 2 milioni 600 mila euro per l'asta fluviale del Potenza nel suo tratto iniziale e che coinvolge i comuni di Fiuminata, Pioraco, Castelraimondo, Gagliole e San Severino Marche.

Luca Marconi
Luca Marconi

Infine è stata modificata una legge regionale riguardante la trasformazione urbanistica degli edifici produttivi rimasti inutilizzati, il cui termine è stato spostato dall'originario 2007 all'attuale 2018. In sostanza i capannoni industriali, artigianali, commerciali, compresi nelle zone abitative, che dal 2018 non sono stati utilizzati potranno essere trasformati a richiesta in civile abitazione, esercizio commerciale, ufficio con la possibilità anche di aumentarne la cubatura fino al 30 per cento".

f.u.



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Dopo il parere negativo della Provincia di Macerata che si è pronunciata definitivamente sulla compatibilità ambientale del progetto dell'inceneritore in contrada Cisterna del Comune di Tolentino, la battaglia del consigliere regionale dei Verdi, Sandro Bisonni, prosegue la sua battaglia contro il forno crematorio al cimitero di Tolentino.

"Un’altra battaglia vinta - spiega Bisonni facendo riferimento all'inceneritore - .Sono molti ora quelli che tenteranno di salire sul carro del vincitore, ma non dimentichiamoci che in un primo momento il Comune di Tolentino non aveva nemmeno segnalato la presenza di un istituto scolastico nelle immediate vicinanze del sito chiamato ad ospitare l’inceneritore. Cosa che, a nome del Comitato, ho subito evidenziato a chi di competenza con l’intento di scongiurare la messa in essere di un opera che avrebbe determinato pesanti pressioni ambientali e pericoli per la salute della popolazione”.

Bisonni ritiene che questa vittoria sia frutto di una solida collaborazione costruita con l’apporto di tanti cittadini che hanno inteso opporsi ad una scelta che fin dall’inizio è apparsa penalizzante per la città di Tolentino e, forte di questa posizione dei cittadini prosegue la sua battaglia contro il forno crematorio annunciato dall'amministrazione: “L’amministrazione Pezzanesi – conclude – è davvero convinta di percorrere questa strada? Ora che abbiamo bloccato l’inceneritore, farebbe bene a prendere atto della volontà della popolazione e tornare sui propri passi, garantendo ai cittadini un ambiente sano e vivibile, evitando pressioni e ricadute importanti sul territorio. La città ha altre importanti esigenze che attendono da tempo una risposta e merita ben altro che un forno crematorio.”

GS
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Alla scadenza del primo anno di mandato amministrativo del sindaco Sandro Sborgia e della lista Ripartiamo, i consiglieri del gruppo “Radici al futuro” presentano un’interrogazione a risposta scritta sulle cose fatte e cose da fare rispetto agli impegni assunti in relazione al programma elettorale della maggioranza consiliare.
” Il giorno 27 maggio 2020 corrisponde al primo anno di mandato del Sindaco Sandro Sborgia- scrivono i consiglieri di Radici al futuro,, sollecitando  notizie certe e dettagliate sul rispetto degli impegni assunti dalla lista Ripartiamo. Nel prendere  quindi in esame il programma elettorale dell'attuale Sindaco Sandro Sborgia e l’elenco di tutte le azioni da compiere entro il primo anno di mandato, il Capogruppo Pasqui e i consiglieri Nalli Lucarelli e Falcioni, evidenziano tutte le opere segnalate nel programma alla pagina 14 e da portare a compimento: - “Predisposizione di un piano logistico per la ricostruzione post-sisma, evitando per quanto possibile l'accesso al centro con automezzi pesanti, favorendo l'installazione di piattaforme fisse noleggiabili da parte dei vari aggregati edilizi che si andranno a costituire, attrezzate allo stoccaggio, al tiro in alto dei materiali e al tiro in basso delle macerie.” - “Individuazione delle possibili vie di fuga e relative aree di ammassamento in zona piazza Umberto I/Via Costanza Varano e zona Pincetto – ex Palazzo di Giustizia. E' l'irripetibile occasione per rendere la Città più sicura”. - “Quartiere Vallicelle: avvio di una progettazione specifica in grado di riconnettere il luogo alle altre parti della Città attraverso la razionalizzazione della viabilità esistente e di nuova realizzazione, garantendo un collegamento diretto con il Campo Boario e fino a San Venanzio. Realizzazione dell'interramento dell'elettrodotto Enel ai fini della tutela della salute pubblica”. - “Alle Mosse, Montagnano, Madonna delle Carceri e Borgo San Venanzio, dove si riscontra un sostanziale scollamento urbano, si darà attuazione al riassetto funzionale della viabilità, anche pedonale, che attualmente versano in situazioni di scarsa sicurezza” - “Favorire la demolizione dell'immobile di via d'Accorso ricompreso tra Lujano e l'agriturismo La Finestrella, in quanto, trovandosi sulla principale via d'accesso alla Città, non ne è il migliore biglietto da visita”. - “Impianti sportivi: dare avvio a una progettazione per la razionalizzazione e riqualificazione dell'area e della viabilità di collegamento San Paolo-Le Calvie per riconnettere gli impianti sportivi alla Città, così da restituire anche dignità urbana alle aree Sae di nuova localizzazione”. - “Predisposizione, nelle vicinanze delle Sae (sia di quelle cittadine che delle frazioni), dei cosiddetti ORTI DI VICINATO” da assegnare con regolamento comunale”. - “Frazioni: da una prima analisi ricognitiva dei danneggiamenti si individuano tre tipologie di frazioni con differenti problematiche e differenti approcci, sempre tuttavia garantendo il diritto dei residenti a rientrare a casa prima possibile e valorizzando l'interesse storico e turistico del tessuto edilizio. Nelle frazioni completamente inagibili la priorità sarà quella di favorire e velocizzare la ricostruzione, previa verifica della necessità delle perimetrazioni; in quelle parzialmente inagibili si dovrà affrontare un discorso integrato di ricostruzione e valorizzazione con scelte che massimizzino la ripresa socio-economica; in quelle agibili invece si darà, sin da subito, impulso alla valorizzazione come volano di una economia territoriale. Per tutte le frazioni si affronterà seriamente il tema della viabilità e dei servizi, attualmente molto carenti”. Nelle premesse dell’interrogazione, si ricorda anche che a pagina 26 dello stesso programma al capitolo “I luoghi della cultura” si parla della Biblioteca Valentiniana dicendo testualmente “ Una volta riaperta, pratica da completare entro l'estate 2019”.
Tutto ciò premesso quindi i Consiglieri del Gruppo Consiliare Radici al Futuro, interrogano il Sindaco e la giunta al fine di conoscere quali delle opere citate nel programma siano state portate a compimento, quali le opere iniziate e quali le tempistiche per vederne la realizzazione, quali le opere da iniziare e con quale tempistica verranno consegnate alla Città, così come promesso.
In particolare- conclude l'interogazione-  si vuole conoscere, considerato il finanziamento ottenuto dall'amministrazione Pasqui per fare i lavori necessari, lo stato delle cose in riferimento alla Biblioteca Valentiniana".

C.C.
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Dura replica di Confartigianato a quella che viene definita una campagna d’odio, innescata in particolare contro acconciatori ed estetisti, rei di aumentare i prezzi dei servizi aggiungendo la voce “contributo Covid-19”, ritendendola un inappropriato e ingiustificato accanimento.
Eloquenti le risposte dei vertici regionali degli Acconciatori Confartigianato e dei  responsabili dei settori provinciali coinvolti. 

“Non si tratta di un fenomeno diffuso come si tende a far credere - dice  Rossano Trobbiani, Presidente Regionale Acconciatori Confartigianato. Sono pochissimi infatti a livello nazionale, i saloni che hanno creduto opportuno e limpido aggiungere la voce relativa ai costi di sanificazione e dei dispositivi di protezione agli scontrini del servizio di acconciatura. La maggior parte ha riaperto l’attività tra mille sacrifici  e sta accogliendo la propria clientela praticando le stesse condizioni pre- emergenza coronavirus. Posto inoltre, che aumentare il costo delle prestazioni non raffigura peraltro alcuna illegittimità, essendo le tariffe libere come libera è la scelta dei clienti di avvalersi di un servizio, di aumenti nelle nostre tre province se ne sono visti davvero in pochi casi e non di rilevante entità, e tantomeno con l’apposizione di diciture “contributo Covid” o similari. Se così fosse stato, avremmo invitato sicuramente i nostri operatori a desistere da determinati comportamenti, ma non ce n’è stato e ritengo che non ce ne sarà alcun bisogno. Dobbiamo ricordare inoltre che per tutta la durata della pandemia altre attività produttive che hanno comunque sempre lavorato, hanno aumentato i prezzi a loro discrezione, senza le reazioni scattate contro i parrucchieri e le estetiste, con conseguente speculazione sia sulle imprese del benessere che su svariate altre categorie d’impresa”.

“Sollecitare in modo inappropriato l’intervento della Guardia di Finanza - sottolinea Daniele Zucchini, Vice Presidente Acconciatori Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo – è solo un accanimento che rischia di innescare una guerra fra poveri ed in alcuni casi una gara al ribasso delle tariffe, lontana anni luce dall’input di queste categorie, che da tempo hanno scelto di investire in qualità e formazione, per offrire un servizio sempre più qualificato e professionale”.

“Occorre inoltre sottolineare - aggiunge Rosetta Buldorini, Presidente Estetiste Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo - che i Protocolli Regionali per la riapertura delle nostre attività, grazie anche al lavoro di rappresentanza delle nostre istanze da parte dell’Associazione, va a contemperare la garanzia di sicurezza di imprenditori, dipendenti e clienti con la sostenibilità da parte delle imprese sia sul piano organizzativo che economico. Questo al fine di un riavvio, sicuramente non semplicissimo e scevro da problematiche, ma senza ulteriori traumi, delle nostre attività. Una soluzione che potrà consentire a tutti gli operatori del comparto benessere una riapertura in tranquillità e sicurezza”.

“Ricordiamo che parrucchieri ed estetisti - afferma Eleonora D’Angelantonio, Responsabile Benessere - sono reduci da mesi di chiusura forzata e di totale mancanza di fatturato, in cui hanno comunque dovuto far fronte a spese fisse ineludibili come gli affitti e le bollette, senza autentici e concreti ammortizzatori. In quei frangenti è anche divampata la concorrenza sleale degli abusivi, che per settimane e con grave pericolo di contagio, si sono recati a domicilio dei clienti. Consentita la riapertura, i saloni hanno dovuto poi far fronte alle ingenti spese di sanificazione e di acquisto di dispositivi di protezione. Per questi motivi Confartigianato, oltre a prendere le distanze dal cosiddetto fenomeno degli aumenti ingiustificati, sta continuando ad affiancare le imprese in questo cruciale e delicato frangente, mettendo a disposizione le proprie competenze nella risoluzione dei problemi legati alla riapertura. Stiamo già attuando un’operazione di rilevazione di tutti i quesiti sollevati dalle aziende nell’applicazione delle disposizioni dei protocolli, diversificate a seconda delle specificità delle varie tipologie e caratteristiche delle attività, al fine di rendere disponibili FAQ e relative risposte, redatte grazie al confronto con i servizi competenti della Regione Marche e l’Asur. Abbiamo predisposto inoltre corsi specifici di formazione per gli imprenditori e i dipendenti del settore, fondamentali per assicurare uno svolgimento dell’attività nel rispetto delle normative igienico-sanitarie e di contenimento del contagio, nella consapevolezza che la tutela della la salute di clienti, imprenditori e collaboratori rimane imprescindibile”.
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