Notizie di politica nelle Marche
Fabriano punta sulla mobilità sostenibile e lo fa con una serie di iniziative messe in campo per cambiare le abitudini dei cittadini, anche in collaborazione con Contram
Ad annunciare le stretgie messe in atto è il vice sindaco Ioselito Arcioni che spiega: "Appena ci siamo insediati abbiamo subito attivato la procedura per redarre il Pums (Piano unico mobilità sostenibile) con capisaldi che vengono dati dall'Unione Europea.
Ci crediamo perchè abbiamo intenzione di dare una visione diversa della modalità di vivere la città. Una mobilità ancora troppo sbilanciata - dice - il 79% dei fabrianesi utilizza l'auto per spostarsi; il 13% i mezzi pubblici; il  7% a piedi e solo l'1% la bicicletta. Dobbiamo spostare queste percentuali - annuncia il vice sindaco - considerato il tema dei cambiamenti climatici, ma anche per il futuro della città e dei cittadini".


Proprio ieri, 3 giugno, era la giornata mondiale della bicicletta, uno dei diversi mezzi su cui Fabriano vorrebbe puntare l'attenzione: "Uno trumento che si deve integrare perfettamente alla mobilità delle nostre città - dice - .
Uno di quegli strumenti che servono a rilanciare la mobilità sostenibile da integrare correttamente, senza dimenticare il trasporto pubblico locale che ha una visione strategica all'interno della città".
Proprio con questa visione Fabriano ha installato un ledwall al terminal bus, in collaborazione con Contram, per rendere più informati e incuriositi i cittadini: "Le Marche - dice in merito al trasporto pubblico locale - sono la regione meno contribuita e Fabriano è estremamente penalizzata sotto il profilo dei contributi, nonostante sia il comune più esteso delle Marche.  La Regione dovrà rispensare al tipo di contribuzione, intanto noi ci impegniamo ad informare i cittadini sulla mobilità, insieme a Contram vogliamo rilanciare il tema del trasporto pubblico".

GS
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E’ stato ratificato ieri mattina dalla giunta regionale l’accordo con le rappresentanze sindacali per l’assegnazione dei 20 milioni di premi ai sanitari che hanno seguito nei mesi scorsi l’emergenza Coronavirus.
L’accordo, concordato con le organizzazioni sindacali del comparto e della dirigenza, prevede tre fasce per il comparto e due per la dirigenza.
Per il comparto si distingue tra: personale impegnato in aree Covid; personale impegnato in supporto diretto e interazione con le aree Covid; personale impegnato in altri servizi ai fini dell’emergenza Covid.
Per la dirigenza si distingue tra: dirigenti che hanno svolto attività strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza Covid prevalentemente impegnati in assistenza, emergenza, diagnostica e attività territoriali a favore di pazienti Covid, sulla base di certificazione della direzione aziendale; dirigenti che hanno svolto attività prevalentemente in altre tipologie di assistenza, diagnostica e attività territoriali a favore dell’emergenza Covid.
Nei prossimi giorni le Aziende, alle quali il presidente Luca Ceriscioli ha chiesto di erogare le risorse nel minore tempo possibile, saranno impegnate con i rispettivi tavoli sindacali per l’assegnazione concreta al personale impegnato in emergenza.
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Oggi il primo giorno di spostamenti tra regioni e Serravalle di Chienti è pronta a fare un bilancio dei giorni difficili affrontati fino ad ora.

"Per la comunità di Serravalle di Chienti - scrive il Comune in una nota - è stato un periodo di grande perplessità e preoccupazione perché, dove da una parte c’è stata la fortuna di contare un solo caso di positività su tutto il territorio comunale, dall’altra c’è stata una vera e propria interruzione di molte abitudini quotidiane che erano legate alla vicina Colfiorito, frazione del Comune di Foligno.
Per alcuni, tra cui giovani e anziani, è stata dura non potersi più recare a prendere un caffè al bar con gli amici, non poter più fare attività fisica facendo il giro dell’altopiano o un semplice momento di relax alla palude di Colfiorito; per non parlare delle famiglie che erano solite recarsi a Foligno per acquistare abbigliamento e altri beni che, ad oggi, non sono disponibili nelle attività del nostro Comune. Un’altra questione che non è stata presa in considerazione è quella dei legami familiari: a Serravalle ho esempi di famiglie che hanno parenti che abitano a Colfiorito e, seppur distanti pochi chilometri, non potevano incontrarsi a causa delle restrizioni attuate dal Governo".

Solo pochi giorni fa, dopo che sono arrivate le direttive per la libera circolazione tra comuni confinanti di due Regioni diverse,Serravalle di Chienti e Foligno hanno sottoscritto un accordo per gli spostamenti tra i due comuni per le visite ai congiunti. 

"Da oggi - prosegue il sindaco Emiliano Nardi - speriamo di tornare a vedere tutti quei turisti che in questo periodo iniziavano a visitare le nostre zone e contribuivano all’economia locale del paese acquistando prodotti e usufruendo di servizi. Il Comune di Serravalle di Chienti, definito “FREE COVID19”, sta puntando tutto su un suo rilancio turistico e si sta preparando ad accogliere quanti più visitatori possibili in totale sicurezza ma ricca di luoghi da scoprire”.

GS
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Presunti tagli di docenti e sovraffollamento delle classi per l’anno scolastico 2020/ 2021. L’Ufficio scolastico regionale delle Marche risponde alle polemiche delle ultime settimane riferite ad  alcuni articoli riportati dalla stampa nei giorni scorsi e, in particolare alle dichiarazioni rilasciate da alcuni esponenti sindacali.
Nella nota  viene precisato che
il Ministero dell’Istruzione ogni anno assegna agli Uffici Scolastici Regionali, e tra questi a quello per le Marche, un determinato numero di posti docente in ragione dell’andamento del numero degli studenti, sulla base del quale gli stessi USR istituiscono le classi secondo i criteri disposti dalle norme dello Stato.

Per l’anno scolastico 2020/21-
spiega la direzione dell'UsR-  nelle Marche si registra una riduzione complessiva di circa 4.000 alunni iscritti (dall’infanzia alla secondaria di II grado, compresa la previsione di circa 1.200 alunni iscritti per i cosi serali) rispetto ai 208.330 alunni frequentanti nell’anno in corso. Ciononostante per il prossimo anno il numero dei docenti assegnato alla Marche dal Ministero è rimasto pressoché invariato rispetto allo scorso anno (17.219 docenti rispetto ai 17.260 attuali). Pertanto nelle Marche si registra un incremento del numero dei docenti rispetto agli alunni e non un taglio, come riportato dalla stampa sulla base di quanto riferito dai citati rappresentanti sindacali.

Grazie a tale disponibilità il direttore generale dell’USR con decreto n. 530 del 29 maggio scorso, ha provveduto ad istituire per il prossimo anno scolastico un numero di classi (10.005) sostanzialmente uguale rispetto allo scorso anno (10.053), nonostante la consistente diminuzione di alunni, con conseguente riduzione del numero medio di alunni per classe. Le classi sono state istituite secondo le obbligatorie prescrizioni disposte dalla norma dello Stato (DPR 81/2009), mentre non è noto l’algoritmo genericamente citato negli articoli di stampa, che sarebbe stato utilizzato per la definizione delle classi.  

Nel decreto, pubblicato e consultabile sul sito web dell’USR, sono riportati il numero di alunni e classi per ciascun anno di corso e per ciascuna sede scolastica, suddivisi per infanzia, primaria e secondarie di I e II grado e, per queste ultime, per ciascuna tipologia (professionale, tecnico, liceale) ed indirizzo (classico, scientifico, artistico, etc.). Dall’analisi dello stesso decreto si riscontra che la media di alunni per classe è di circa 20, pari alla media nazionale. Tra le oltre 10.000 classi istituite non risultano classi con un numero di alunni in eccesso rispetto a quanto stabilito dagli ordinamenti e quindi sovraffollate e tantomeno con numero di alunni pari o superiore a 30.

I rappresentanti sindacali citati- continua la nota dell'Uffcio Stampa- con le loro affermazioni hanno probabilmente fatto erroneamente riferimento, nonostante gli incontri informativi del 3 e 15 aprile e del 22 maggio avuti con l’USR, non agli alunni iscritti, ma alle domande di iscrizione che in specifici casi possono essere maggiori rispetto alla disponibilità di posti definiti dalla programmazione dell’offerta formativa, articolata nei relativi piani di ciascuna scuola. Questi sono infatti predisposti, come previsto dalla L.107/2015, prima dell’apertura delle iscrizioni, in ragione dei bisogni formativi espressi dal contesto locale e nel limite delle risorse disponibili e non in ragione delle domande di iscrizione che si presume di ricevere.
L’ alunno e la famiglia orientano la propria domanda di iscrizione, declinata in più opzioni, attesa l’offerta formativa di ciascuna scuola ed in considerazione della vocazione dello stesso alunno. Può pertanto essere che la prima opzione sia espressa in un numero maggiore rispetto all’offerta specifica della singola scuola, fermo restando che la complessiva offerta proposta dalla stessa scuola, unitamente alle altre di pari grado, garantisce a tutti il diritto allo studio.


Naturalmente- conclude il comunicato dell'Usr-  sono assolutamente legittimi gli auspici espressi da taluni rappresentanti politici volti ad incrementare gli standard dell’offerta formativa, ma, ovviamente, tali auspicii debbono essere accompagnati dal contestuale incremento delle risorse necessarie a concretizzarli, attraverso l’adozione delle relative norme (con indicazione ai cittadini delle modalità per la loro copertura) da parte dei competenti organi a cui appartengono i medesimi rappresentanti politici. Norme alle quali poi gli Uffici obbligatoriamente si attengono nell’esercizio delle proprie funzioni “per il pubblico bene”, secondo il dettato costituzionale: “I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione”.


c.c.
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A Matelica l’ultimo Consiglio comunale si è concluso in maniera a dir poco inaspettata: dopo ore di discussione è infatti saltata la votazione del bilancio di previsione 2020-2022, il cui punto all’ordine del giorno è stato rinviato alla prossima riunione dell’assise consiliare. “Si è palesato un grave vizio di forma nella preparazione del Documento Unico di Programmazione e del conseguente bilancio di previsione - ha spiegato Alessandro Delpriori, capogruppo di Per Matelica - il DUP viene presentato in Consiglio comunale e si lasciano sessanta giorni di tempo ai consiglieri per analizzarlo: questi hanno la possibilità di presentare degli emendamenti che devono essere recepiti dalla Giunta comunale e poi, dopo le eventuali modifiche, deve essere votato nuovamente in Consiglio per l’approvazione finale. L’amministrazione comunale di Matelica, invece, nella seduta di Giunta del 27 febbraio ha stravolto completamente il DUP con nuove parti contabili come il piano delle opere pubbliche o la pianta organica del Comune, senza peró riportare questi cambiamenti in delibera di giunta: nella sezione Amministrazione Trasparente del Comune è stato quindi pubblicato un documento totalmente diverso da quello votato a settembre in Consiglio. Il gruppo Per Matelica aveva presentato entro il termine del 15 novembre degli emendamenti, ma sul vecchio documento e non su quello modificato: ció ha vanificato il lavoro del Consiglio perché quel documento avrebbe dovuto essere ripresentato nello stesso Consiglio per ricominciare la procedura corretta”. Il sindaco Massimo Baldini ha addotto alla mancata approvazione del bilancio motivazioni tecniche: “Le variazioni presentate nel DUP sono dovute alla particolare situazione che abbiamo vissuto negli ultimi mesi, la responsabilità non è politica ma semplicemente tecnica: abbiamo preferito fermarci per una ventina di giorni, in modo da approvare nel prossimo Consiglio anche il bilancio consuntivo, essendoci tempo fino a fine giugno”. Lo stesso Baldini, nel corso della riunione consiliare, ha dato ai consiglieri “una comunicazione che avrei preferito non dare: il 19 maggio è giunta al Comune di Matelica una citazione in giudizio dal Tribunale di Macerata, relativa ai fatti di cui è accusato, in concorso con altre persone estranee all’amministrazione comunale, l’ex sindaco Alessandro Delpriori, cioè di essersi appropriato indebitamente negli anni 2015 e 2016 di euro 45 mila circa, in parte usando la carta Bancomat del sig. Boccaccini Otello, di cui era curatore; gli eredi dello stesso Boccaccini hanno chiesto di evocare in giudizio quale responsabile civile, oltre al sig. Delpriori, il Comune di Matelica, ed essendo stata la carica di sindaco “condicio sine qua non” per assumere la veste di curatore e porre quindi in essere la condotta di appropriazione, il giudice Potetti ha ammesso la chiamata in causa del Comune di Matelica: è quindi corretta e doverosa la costituzione in giudizio del Comune al fine di contestare la responsabilità civile e di espedire ogni tutela per ottenere dal sig. Delpriori la refusione del danno che derivasse al Comune dall’eventuale condanna”. A tale comunicazione ha replicato lo stesso Delpriori: “Al di là di tutto non sono stato io a citare il Comune di Matelica ma è stato l’avvocato Casoni, e questo credo andasse specificato - commenta l’ex primo cittadino in riferimento al difensore degli eredi di Otello Boccaccini nonché Presidente del Consiglio comunale per quasi tutto il mandato della Giunta Delpriori - io mi sto difendendo per una cosa che non ho fatto, e già a suo tempo mi ero opposto alla citazione del Comune”. Tra gli spettatori del Consiglio comunale, svoltosi a distanza e in diretta streaming, dev’esserci certamente stato lo stesso Casoni, che sentendosi tirato in ballo ha così commentato sulla sua pagina Facebook: “L’antica professione dell’avvocato, da che mondo è mondo, è quella di rappresentante degli interessi delle persone bisognose di Giustizia. L’avvocato è un tramite. Un libero professionista nel proprio studio, un presidio di rilievo costituzionale - la difesa - davanti ad una corte. Non agisce di propria iniziativa. Che si chiami Alessandro Casoni o chicchessia. Questo è il concetto che andrebbe RIMARCATO! Ma la notizia è nota a chiunque”.

Alessio Botticelli
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Tanta paura questa mattina, intorno alle 9.45 in località Rustano di Castelraimondo. Per cause in corso di accertamento un bambino di dieci anni è stato investito da un'auto.
Sul posto i sanitari del 118 che, nonostante il piccolo fosse cosciente hanno deciso per il trasferimento in eliambulanza all'ospedale di Torrette ad Ancona per gli accertamenti del caso.
Non sarebbe in pericolo di vita.

GS
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Lo annuncia il Movimento 5 Stelle di San Severino che fa eco alla notizia riportata dal senatore Mauro Coltorti, presidente della Commissione Lavori Pubblici. Secondo l'onorevole, l'Anas sta già valutando la proposta di tracciato presentata di recente dai gruppi di San Severino e Tolentino del Movimento e sta comparando quest'ultima con quella avanzata dal consigliere regionale della Lega Luigi Zura-Puntaroni e dall'ingegnere Michele Cruciani. "A quanto sembra - commenta Mauro Bompadre, capogruppo dei grillini settempedani - da più parti si guarda con occhi favorevoli al nostro progetto e a breve ci sarà il pronunciamento dell'Anas. Siamo molto fiduciosi perché il progetto da noi caldeggiato presenti punti a favore sotto un po' ogni aspetto e quindi sarebbe bizzarro scegliere qualcosa di diverso. Anche perché in un momento come questo - aggiunge - ancora di più ci vuole rispetto per il denaro pubblico: un progetto come il nostro, che prevede un risparmio di quasi il 50 per cento non può non essere preso in cosiderazione". Il tracciato proposto dai grillini, oltre a essere molto meno costoso, a non attraversare terreni particolarmente problematici (al contrario, l'altro tracciato incontra delle frane che fanno lievitare i costi di realizzazione oltre la cifra stanziata) e a sbucare nei pressi della SS77 e non nel centro urbano di Tolentino (a differenza dell'altro), permetterebbe di valorizzare anche l'area archeologica dell'antica città romana di Septempeda. Il tracciato dei grillini prevede la realizzazione di una variante per bypassare la SP 361 che attraversa attualmente l'area, in modo che la zona possa essere chiusa al traffico e che vi si possa realizzare un vero e proprio Parco Archeologico: "Oltre all'importanza di questa opera dal punto di vista prettamente economico e industriale - spiega Bompadre - va tenuta fortemente in considerazione quell'idea di valorizzare al massimo la zona archeologica anche alla luce di nuovi studi che sono stati condotti che porterebbero questo sito a diventare un polo di attrazione internazionale. A quanto dicono alcuni studiosi, non io, addirittura secondo solo a Pompei". Bompadre è uno dei consiglieri comunali di minoranza di San Severino e, oltre alla realizzazione della bretella, si aspetta che si confermi la curva discendente del virus, una ripartenza seria: "Speriamo che tutti possiamo tornare a rimboccarci le maniche. Sarà dura perché nelle nostre zone la crisi si è avvertita e, temo, si avvertirà anche nei prossimi mesi ma in questo momento non possiamo che auspicare che ci sia in ognuno di noi una grande forza di volontà per riprenderci da questo colpo così grosso, e sono sicuro che c'è perché gli italiani e i marchigiani in particolare hanno questo spirito".
g.g. 
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