Notizie di politica nelle Marche
Nella ricorrenza della “Giornata in memoria dei martiri della Resistenza di Camerino” il sindaco Sandro Sborgia e la vice sindaco Lucia Jajani hanno consegnato la Costituzione ai neo diciottenni di Camerino. Seppure in forma ridotta nel rispetto delle norme Covid19, si è rinnovato anche quest’anno il ricordo della tristissima pagina degli eccidi del 1944 che segnarono profondamente la storia della città ducale. Nei giorni scorsi si sono svolte le commemorazioni nei luoghi in cui sono avvenuti gli eccidi: Pozzuolo, Letegge, Palentuccio e Capolapiaggia.
Gianluca Aureli, Francesca Costantini, Jacopo Paolucci, Vanessa Veliu hanno rappresentato i propri coetanei presenziando alla commemorazione che si è tenuta al Monumento ai caduti di viale Giacomo Leopardi. Ai piedi del monumento che ricorda le vittime della Resistenza di Camerino, il primo cittadino ha deposto una corona di alloro. Presenti Lorenzo Marconi presidente del comitato provinciale dell’Anpi e coordinatore del comitato regionale, Mario Mosciatti e Rosella Paggio, rispettivamente presidente e vice presidente dell’Anpi sezione di Camerino.
Consegna della Costituzione ai diciottenni
“E’ un momento tanto sentito ogni anno perché segna una parte importante della storia della nostra città – ha detto il sindaco Sandro Sborgia – in cui tanti uomini e giovani hanno perso la vita. La Costituzione che abbiamo regalato ai ragazzi non è un insieme di leggi, ma la carta sintesi dei principi che devono accompagnarci nel corso della vita. Mi piace ricordare l’articolo 11, secondo il quale l’Italia ripudia la guerra ovvero rifiuta quanto ha generato paura, perdita della libertà, morte e tragedia. Manifesta la volontà e la necessità di trovare soluzioni attraverso il dialogo senza mai lasciare il passo alle armi. Conoscere è fondamentale per mantenere viva la memoria, anche e soprattutto nelle nuovi generazioni, ed evitare che fatti simili si ripetano".
I neo 18enni che non hanno potuto presenziare alla commemorazione potranno ritirare la propria Costituzione rivolgendosi agli uffici comunali.
c.c.
Giornata Martiri della Resistenza 2020
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Il mio obiettivo è quello di portare  all’attenzione della politica regionale i temi dello sport, specie quello dilettantistico e giovanile”. Così Antimo Flagiello nominato capo del dipartimento sport di Forza Italia per le Marche dal commissario regionale del partito, senatore Francesco Battistoni.
“Nella vita – dice Antimo Flagiello- mi sono occupato molto di calcio e calcio a 5; oggi sono dirigente federale F.I.G.C. Oltre al calcio la mia passione è da sempre la politica, sono infatti coordinatore comunale di Forza Italia a Potenza Picena. Nelle Marche, negli ultimi cinque anni, abbiamo assistito ad un deterioramento degli impianti sportivi, casa di molti atleti e luogo di passatempo e benessere per molte famiglie marchigiane. Purtroppo, la Regione Marche non ha investito nelle infrastrutture sportive ed oggi abbiamo un gap notevole con il resto d’Italia”.
c.c.
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Parla di inciucio pre elettorale tra Movimento 5 Stelle e Partito democratico il capogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio regionale Elena Leonardi. Un duro intervento nel quale la Leonardi evidenzia le spaccature della maggioranza di governo che, accusa, adotta la riforma della legge elettorale con 5 anni di ritardo per evitare di essere sconfitta. Motivo dell'intervento la proposta di escludere dalla corsa all'elezione come consigliere chi è già candidato come presidente.
“Il teatrino a cui abbiamo assistito in consiglio regionale dimostra che ormai la sinistra e i pentastellati in Regione sono arrivati alla frutta – afferma Elena Leonardi, in consiglio regionale – L’ulteriore ennesima prova della debolezza di questa maggioranza spaccata e in disaccordo che per evitare di essere battuta nel voto adotta la riforma della legge elettorale, ma la fa valere fra cinque anni. Conviene sottolinearlo, anche stavolta avevamo ragione noi a sostenere che cambiare le regole del gioco in corsa è inopportuno e fuori dalle corrette regole del confronto democratico, soprattutto quando ci sono già altri candidati che hanno scelto di scendere in campo contando su quelle regole. Una proposta, quella di escludere di fatto dalla corsa a consigliere anche un candidato presidente, che amputa la democrazia e il diritto sacrosanto alla pluralità che si deve garantire agli elettori chiamati al voto. Fa però molto sorridere che lo scorso novembre, per giustificare il blitz alla legge elettorale che ha aumentato dal 34% al 40% il premio di maggioranza, la sinistra si giustificò tirando fuori la carta della “maggiore rappresentatività”. Mentre adesso, seppure entrerà in vigore con la prossima legislatura, ha approvato di fatto una regola che azzoppa la democrazia e quella stessa rappresentatività perché scoraggia la competizione plurale. Gravissime, invece – incalza il consigliere Elena Leonardi – le parole del consigliere Gianni Maggi, che sta lavorando sotto traccia da mesi al favorire l’inciucio pre-elettorale con quel PD che per cinque anni ha accusato e contrastato in ogni maniera. Il capogruppo del M5S, tirando di mezzo i terremotati e la crisi causata dalla pandemia, ha affermato che “favorire il governo della destra nelle Marche sia una iattura peggiore del coronavirus”. Una vergognosa mancanza di rispetto nei confronti di tutte le vittime del Covid, di chi ha sofferto e di chi ha combattuto in prima linea per arginare il contagio, dalla quale mi aspetto che ci sia una forte presa di distanza da parte di tutte le forze politiche. La dimostrazione palese del disprezzo che il consigliere M5S ha ormai per la democrazia e per il volere dei cittadini marchigiani, in dissenso anche rispetto ad altri esponenti del suo stesso movimento. Quella democrazia di cui tanto, quando gli conveniva, si è riempito la bocca e che oggi invece gli fa così tanto paura. Anche ieri abbiamo assistito al teatrino di chi cambia le proprie idee e i propri principi in base alla propria convenienza politica, una sinistra che in prorogatio a causa di una pandemia mondiale arriva alle ore 20 a discutere di cambiare una legge elettorale a due mesi dal voto. Con buona pace – conclude il capogruppo di Fratelli d’Italia – del candidato del centrosinistra, Maurizio Mangialardi, che di facciata dichiara che sia sbagliato modificare le regole del gioco a ridosso delle urne, ma come emerso in aula, aveva dato mandato ai suoi di proseguire a cambiare la legge elettorale. E nel frattempo ancora tiene aperta la porta al M5S per tentare il tutto per tutto. Ma i marchigiani non vi credono più e ve lo dimostreranno”.

f.u.
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L’accusa di omissione di atti d’ufficio rivolta dai sindaci di Castelsantangelo sul Nera, Monte Cavallo e Valfornace all’Unione Montana di Camerino viene respinta al mittente dal presidente dell’ente Alessandro Gentilucci, la cui risposta non si è fatta attendere.

“A rispondere – dichiara Gentilucci – saranno in primo luogo i sindaci che sono stati tirati in ballo dopo aver salvato un ente che gli stessi sindaci che oggi scrivono avevano deciso di affossare e che il territorio della Marca Montana di Camerino non dovesse avere più una sovrastruttura. I sindaci che oggi protestano decisero di non entrare nell’Unione Montana perché vi erano troppi debiti e tutta una serie di criticità. Quando poi, nell’emergenza terremoto, li ho richiamati sono andati in ordine sparso”.

Smentisce anche sulla mancata risposta alle richieste dei 3 primi cittadini Alessandro Gentilucci. “Gli atti sono pubblici, così come le risposte fornite – conclude – Alla ricezione della richiesta di ingresso come ente abbiamo risposto indicando le modalità di ingresso. Questa la dimostrazione che non siamo ostativi verso nessuno”.

f.u.

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Una estate diversa quella che la nazione intera si appresta a vivere, il cui cambiamento pesa però ancora di più sui paesi dell'entroterra Maceratese colpiti dal sisma che negli ultimi anni avevano puntato sugli eventi estivi come traino per turisti e visitatori.
Una estate diversa anche per San Ginesio, costretta a rinunciare ad alcuni eventi storici, mettendo insieme, però, le proprie forze, su alte manifestazioni che animeranno comunque questo strano 2020.
"Quello che capita a San Ginesio - dice il sindaco, Giuliano Ciabocco - è quello che sta succedendo in tutti i Comuni d'italia. Nonostante alcuni eventi annullati l'estate sarà comunque densa di appuntamenti per quello che si potrà fare.
Stiamo lavorando ad un nuovo modo di comunicare e ad un progetto che prevede l'esaltazione della figura del santo patrono con la partecipazione di personalità illustri che punteranno i riflettori sull'evento.
E' vero però che perdiamo gli appuntamenti storici come "Il ritorno egli esuli" ed il palio.
Per quanto riguarda altre manifestazioni importanti per San Ginesio, è confermato il Festival del Mimo, con i distanziamenti e tutte le misure di sicurezza necessarie. Stiamo lavorando per rielaborare il programma 2020: quest'anno, dopo tanti anni, eravamo riusciti a portare alla Bit, a febbraio scorso, il programma degli eventi che avremmo realizzato se non ci fosse stata la pandemia, purtroppo non è andata come avevamo previsto e siamo stati costretti a rimettere mano a tutto".

GS

Nell'edizione de L'Appennino Camerte in edicola domani ci sarà un articolo sull'associazione Tradizioni Sanginesine e l'attuale situazione del direttivo.
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"Sarà un modo per affrontare i tempi della ricostruzione e porre l'attenzione sul paese e sul Castello Pallotta".
Così il primo cittadino di Caldarola sulla visita del Commissario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, che sarà presente sabato mattina in occasione dell'inaugurazione del centro esagonale intergenerazionale.
La cerimonia è prevista alle 11:00 e saranno presenti i rappresentanti delle realtà che hanno contribuito alla realizzazione della struttura: "Un lavoro reso possibile grazie all'interessamento della Kito onlus di Padova, presieduta da Paola Vecchiato, che l'ha realizzata tramite la chiesa Valdese e Banca Sella.
C'è stato anche il patrocinio del Comune di Padova a cui si sono unite le donazioni degli arredi Ikea e di aiuti da parte di #GentefuoridalComune.
Una struttura esagonale - spiega il sindaco - , chiamata Casa Kito, che abbiamo deciso di posizionare nella zona Sae perchè nel periodo invernale, in quell'area, c'è più bisogno di un luogo dove trascorrere momenti di condivisione: sarà infatti a disposizione per eventi culturali e altre attività per bambini e anziani. Proprio per questo rientra nel progetto anche l'Auser".

Ma il taglio del nastro alla presenza di Giovanni Legnini sarà l'occasione per il sindaco di discutere anche di ricostruzione: "La presenza del Commissario è importante - dice Giuseppetti - perchè lo avevo invitato altre volte a visitare Caldarola. Coglierò l'occasione per presentare la situazione del paese: una situazione pesante. Ci saranno anche i Conti Pallotta con cui andremo a fare una visita al castello. Presenteremo lo sviluppo fatto con i tecnici e i cittadini per gli aggregati nel centro storico e cercherò di sfruttare al massimo la presenza del Commissario e del presidente della Regione. Sarà un momento importante per spiegare la necessità di accelerare la situazione: sono trascorsi 4 anni e si sta andando molto piano".

GS

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