Notizie di politica nelle Marche
"Non lasciare che la Regione Marche cada nelle mani di chi odia l’Europa e lavora da anni, su scala internazionale, al suo indebolimento".
È questo l’appello che è partito dalla piazza di Senigallia ieri pomeriggio con il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, giunto nelle Marche per sostenere la candidatura alla presidenza di Maurizio Mangialardi.
Durante l’incontro sono stati diversi temi; su tutti la questione delle risorse legate al Recovery Fund che arriveranno in Italia e nelle Marche, ma soprattutto come tali fondi verranno impiegati per sanare i gravi ritardi che affliggono la regione.

"Il Covid ha cambiato l'Europa - ha detto il presidente Sassoli - l'ha resa più coesa. Oggi i paesi dell'Unione possiedono strumenti e risorse volte anzitutto a rafforzare la sanità pubblica, ma anche a ripensare i modelli di sviluppo in chiave più sostenibile, a creare lavoro, a investire sulle infrastrutture, a sostenere la lotta alle emissioni. Le Regioni avranno un ruolo fondamentale in tutto questo, né saranno artefici. Ma bisogna essere seri e onesti: se le Regioni si allontanano dall'Europa, tutto diventa più difficile. Facciamolo capire a chi ci sta vicino, agli imprenditori che conoscono bene l'importanza del mercato europeo. Mi auguro che chi tifa per Orban non sieda alla presidenza della Regione Marche. Mangialardi ha dimostrato che può assumere lui quel ruolo. E sono certo che se le Marche non si affideranno all'estremismo potranno essere protagoniste in Italia e in Europa". 

“Il sostegno di Sassoli mi onora – afferma Mangialardi – perché con lui condivido da tempo la battaglia contro il lugubre sovranismo della destra italiana, che ricorrendo alla demagogia tenta di alimentare l’insoddisfazione popolare amplificando i problemi anziché risolverli. Non ci sono dubbi sul fatto che molte delle cose realizzate dalla Regione Marche negli ultimi anni, complici anche le nuove priorità emerse con l’emergenza Covid, vadano profondamente riviste. Ma non facciamo l’errore di affidare la Regione Marche a forze politiche che vogliono disgregare l’Europa e che per settimane hanno scommesso sul fallimento della trattativa europea sul Recovery Fund al solo fine di poter lamentare il presunto abbandono dell’Italia da parte delle istituzioni comunitarie. Facciamo attenzione a questo squallido e pericolosissimo giocare sulla pelle degli italiani. Un esempio dei rischi che corriamo anche nelle Marche? È presto detto: Acquaroli non vuole i soldi dell’Unione Europea ma continua a fantasticare di rivoluzione sanitaria senza mai dire con che risorse la farà; è evidente che il modello che ha già in mente è la massiccia privatizzazione dei servizi già messa in campo dalla destra in Lombardia e Veneto, un modello che mina alla base il carattere universale del diritto alla salute. Noi invece le risorse dell’Europa le vogliamo – continua Mangialardi – e abbiamo già presentato al governo un piano molto dettagliato su come impiegare gli 8 miliardi del Recovery Fund che spettano alle Marche. Si tratta di una serie di progetti che mirano a restituire competitività alle nostre imprese e a favorire la crescita dell’occupazione attraverso il potenziamento e la realizzazione di nuove opere infrastrutturali, investimenti sull’edilizia sanitaria, interventi per la digitalizzazione, l’innovazione e l’ambiente, oltre ovviamente al rilancio delle aree del sisma. Ma non solo, con Sassoli abbiamo già iniziato a discutere anche dei fondi relativi al Sure e al Mes, che destra e Movimento 5 Stelle non vogliono, da impiegare principalmente nel potenziamento delle strutture sanitarie, nella realizzazione di nuovi ospedali moderni e tecnologici, e sullo sviluppo della medicina del territorio”.


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La campagna elettorale entra nel vivo e le forze politiche schierano i propri assi nella manica.

E’ il caso di Fratelli d’Italia, il partito del candidato Presidente Francesco Acquaroli, che ieri ha espresso il sostegno alla candidata consigliere in Regione Elena Leonardi con la visita dell’On. Francesco Lollobrigida capogruppo FdI alla Camera.

Nella sede elettorale di Elena Leonardi, l’on. Lollobrigida ha incontrato cittadini e simpatizzanti, esprimendo il proprio apprezzamento per il lavoro svolto dalla capogruppo in Regione nel suo primo mandato e manifestandole il sostegno del partito anche da Roma.

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Al centro della visita di Lollobrigida le tematiche della tutela della coste e del rilancio del turismo: la Leonardi ha organizzato per lui un incontro con alcuni operatori balneari ed un sopralluogo per esaminare la situazione della costa, l’avanzamento dei lavori di posa delle scogliere e le criticità che rimangono ancora sul fronte dell’erosione e della tutela delle spiagge; temi noti a Lollobrigida e che la Leonardi ha seguito prima da assessore al Turismo nella cittadina rivierasca e poi come capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione. Lollobrigida e Leonardi, con i rappresentanti degli imprenditori balneari, hanno anche discusso della grave crisi del turismo legata all’emergenza sanitaria e delle possibili soluzioni per la ripresa del settore, temi centrali nel programma di Acquaroli.
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La visita si è conclusa con gli appuntamenti istituzionali a Palazzo Volpini: un amichevole scambio di saluti tra l’0n. Lollobrigida ed il Sindaco Mozzicafreddo ed alcuni consiglieri, con cui ha discusso dei problemi più sensibili della città, come la sicurezza e l’annosa questione dell’Hotel House, ma anche delle prospettive di sviluppo messe nel programma di Acquaroli, soprattutto nell’ottica di allargare le connessioni fra le Marche e le altre Regioni della dorsale Adriatica.

Il saluto di Lollobrigida è stato un grande in bocca al lupo alla Leonardi, per poter continuare a lavorare in Regione e dare voce alla comunità portorecanatese che lo ha così amichevolmente accolto.
c.c.
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Un pubblico numeroso e interessato ha preso parte all'incontro promosso dalla Lega Macerata – Salvini Premier sul tema “Una sanità per tutti" che si è tenuto alla Domus San Giuliano di Macerata.
Presente l'assessore regionale alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, che ha raccontato la sua esperienza di cambiamento.
Sono intervenuti anche Sandro Parcaroli, candidato sindaco a Macerata, e il commissario Lega Marche, on. Riccardo Augusto Marchetti.
A fare gli onori di casa l'avv. Andrea Marchiori, coordinatore della Lega Macerata.
Fra i partecipanti diverse figure della sanità del capoluogo.
Parcaroli ha ribadito con forza l'importanza di cambiare la gestione fino ad oggi fallimentare della sanità regionale, ponendo l'accento sull'importanza della realizzazione del nuovo ospedale di Macerata.

Particolarmente significativo l'intervento del dott. Giordano Ripa, dirigente medico dell'ospedale di Macerata e candidato alle comunali nelle liste della Lega: “Negli ultimi 5 anni nelle Marche hanno chiuso 13 ospedali con soppressione di circa 800 posti letto ed hanno indebolito le strutture periferiche essenziali per una gestione integrata della sanità che risponda ai bisogni e alle reali necessità dei cittadini”.
Il dott. Ripa ha posto l'accento su quelle che a suo modo di vedere sono le tre criticità principali della sanità maceratese: liste di attesa infinite, pronto soccorso del capoluogo sovraffollato per via della carenza di posti letto e mancata attivazione della struttura OBI (Osservazione Breve Intensiva) essenziale per discriminare chi ha reale necessità di ricovero ospedaliero, con conseguente eliminazione dei ricoveri inappropriati.
A proposito di liste di attesa, indicativo l'intervento del dott. Sauro Buongarzone, segretario dell'Ordine dei Medici. Il dott. Buongarzone ha evidenziato con la prenotazione tramite Cup tempi lunghissimi, a volte neanche ipotizzabili, per numerose prestazioni, la maggior parte delle quali molto diffuse e richieste. Inevitabile, nella stragrande maggioranza dei casi, la necessità di doversi spostare in altre strutture sanitarie, spesso lontane chilometri con i comprensibili disagi specialmente per una utenza in età avanzata, o rivolgersi a strutture private talvolta fuori regione.
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Appassionato e competente l'intervento di Anna Menghi, candidata alla Regione Marche nelle liste della Lega:
“In vent'anni di governo di sinistra abbiamo toccato il fondo. Da combattente, in consiglio comunale, siamo riusciti a strappare il corso di Scienze Infermieristiche per Macerata che Ancona non voleva darci, in un'ottica di depauperamento del territorio.
Ora ho l'opportunità di portare la battaglia per la sanità maceratese in Regione, e di questo ringrazio la Lega e l'on. Marchetti. Per capire come è stata gestita la sanità a Macerata, porto questo esempio. Abbiamo avuto un grande medico come Carlo Urbani che lavorava a Malattie Infettive. Dopo la scua scomparsa per Sars, hanno pensato bene di intitolargli il reparto ma hanno pensato lo stesso bene, poco dopo, di chiudere questo stesso reparto. Per l'emergenza Covid, sono stati costretti a riaprirlo e questo la dice lunga sull'incapacità di governo del Partito Democratico.
Il Pd ha fatto carne da macello della sanità regionale, arrivando ad eliminare anche qualsiasi criterio di meritocrazia. Da combattente spero di poter dare il mio contributo in una regione davvero liberata dal pessimo governo del centrosinistra”. 
c.c. 
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Ufficializzata nella sua città, Tolentino, la candidatura a consigliere regionale di Tamara Tordini con Forza Italia.

Presente il direttivo provinciale con il coordinatore Riccardo Sacchi e i due vice Alessia Pupo e Corrado Perugini ed il commissario regionale di Forza Italia il senatore Francesco Battistoni.

Per la tolentinate, tra gli obiettivi prioritari ci sono l'impegno per una ricostruzione veloce, una sanità di qualità, lontana dalla politica e accessibile a tutti, e il potenziamento delle infrastrutture per superare l'isolamento decennale delle Marche.

Tamara Tordini, mamma di una bambina di 9 anni, rappresentante farmaceutico, ha anche ricordato l'operazione Quadrilatero "voluta - ha detto - dal governo Berlusconi" e la necessità di vigilare sulla ricostruzione dell'ospedale tolentinate, "garantendo durante la realizzazione del nuovo nosocomio il mantenimento dei servizi ora esistenti in città".

A Sacchi e Pupo il compito di evidenziare l'azione del partito, "lontano dalle passerelle - hanno detto - , in favore delle zone terremotate e vicino a chi crea lavoro,  da ultimo con la battaglia vinta da Forza Italia in parlamento per  l'estensione del credito di imposta anche alle Regioni colpite dal sisma per le imprese che investiranno in sviluppo e innovazione con sgravi fiscali a partire dal 2021":

In chiusura l'intervento del senatore Battistoni che ha sottolineato "l'opportunità, dopo 27 anni, per le Marche, di cambiare il governo del territorio, con Forza Italia decisiva per vincere in una Regione dove il centro sinistra è incapace anche di spendere i fondi europei, la cui percentuale oggi non arriva al 50%".
Per Battistoni la vittoria in questa regione può costituire "l'avviso di sfratto al governo Conte".

GS
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Incontro pubblico in piazza del duomo a Camerino per Flavio Corradini candidato consigliere regionale con Italia Viva nella coalizione a sostegno di Maurizio Mangialardi. “Il futuro delle Marche” è fatto di impegno, passione, lavoro, rinascita. Queste le quattro parole d’ordine dell’ex rettore di Unicam che sceglie per Hastag della sua campagna #conFlavio. “ Questo passaggio – ha detto Corradini- non lo faccio per me ma per i nostri territori e le nostre comunità ed è fondamentale essere squadra. Chi mi conosce sa che non è retorica, né retorica politica, ma è uno stile di vita che mi sono costruito perché ci credo e perché da soli onestamente non si può fare nulla, quando invece in squadra si possono ottenere risultati importanti. E allora, insieme con Flavio e qui in particolare, da Camerino in Piazza Duomo per una ripresa e un'accelerazione della Ricostruzione, una ripresa dei servizi su questi territori, servizi molti dei quali portati via già prima del sisma e questi sono errori politici che noi dobbiamo contrastare criticare e non fare più perché – sottolinea Corradini- se vogliamo velocemente riprendere posizione su una demografia, avere un segnale di aumento sulla densità di popolazione di questi nostri territori, bisogna ripartire certamente dalla ricostruzione degli edifici che deve ancora avviarsi, ma anche da una ripresa dei servizi. E’ un dovere di tutta la parte dell'asse politico il rispettare un diritto di chi viene a vivere in questi posti, perché siamo tutti cittadini italiani e cittadini del nostro territorio”.

Attualmente professore ordinario di Informatica ad UNICAM e Presidente del Consorzio Universitario Italiano per l'Argentinatesta e cuore ci mette Flavio Corradini in questa nuova sfida.

“Ci metto testa e cuore perché lo sento e penso di averlo dimostrato- dice-; con la mia famiglia ci sono tornato a vivere in queste zone perché penso che siano dei luoghi estremamente belli, ricchi di bellezza e non solo da un punto di vista artistico
. Anche solo a guardare questa piazza ce ne possiamo rendere conto: è’ qualcosa dove la storia è passata ed è una storia molto bella di un'architettura fantastica Io credo che non sia solo questo, che sia anche la bellezza delle persone, di noi delle nostre comunità Quindi salvaguardare questi luoghi è a vantaggio di tutta la regione Marche. Far riprendere Piazza Duomo come l'abbiamo conosciuta noi, significa far riprendere anche tutta l'economia, per chi vuole proprio necessariamente studiarla da un punto di vista speculativo economico-finanziario”.
Un velo di ricordi  e tante emozioni, tornare su quella piazza dove prima del sisma in tanti hanno festeggiato il coronamento dell’impegno universitario, dove poco distante c' era la sede del rettorato. “Non a caso per questo incontro con la comunità di Camerino ho chiesto la cortesia di avere questa Piazza meravigliosa una delle più belle piazze che ha un significato particolare per la città, perché è di fronte alla cattedrale, ma la simbologia è forte anche per me- afferma-. Inutile dire che essere qui è emozionante; sono emozioni che non si possono cancellare, oramai parte del mio dna. Sono emozioni che mi hanno forgiato e mi hanno costruito come uomo in grado di sostenere e di scalare certe montagne ed è da qui che in maniera simbolica, dico che insieme si può fare tanto.   
In quel meraviglioso Palazzo ducale ho trascorso uno dei periodi più belli e affascinanti della mia vita. Un periodo che ovviamente mi ha cambiato da un punto di vista professionale ma anche da un punto di vista personale; un palazzo dove ho fatto e fortunatamente vinto tantissime battaglie a vantaggio della nostra università e quindi anche della nostra città di Camerino. Quindi e. prima che altrove - conclude-, bisogna vedere questa piazza come luogo significativo per la storia di ognuno di noi ma anche come un futuro di rinascita.  Così voglio intendere questo momento: far rinascere questa Piazza significa sostenere e appoggiare tutto un territorio tutta una comunità e se questa Piazza rinasce come l'abbiamo vista noi tutti, la regione Marche e il nostro paese, avrà dei segnali e un impatto positivo”.
c.c.
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"Adesso ricostruiamo il futuro, perché sono una di​ voi​". E’ lo slogan scelto da Alessandra Zampetti tra i candidati consiglieri regionali del collegio maceratese con la lista “Rinasci Marche”, nata sotto la regia di Gianluca Carrabs e Massimiliano Bianchini a sostegno del candidato presidente Mangialardi.

E’ la stessa Alessandra Zampetti, camerte e manager didattico della Scuola di Bioscienze e Medicina  Veterinaria di Unicam, a spiegare le motivazioni che l’hanno spinta a candidarsi e quali sono i punti cardine di un impegno a servizio del territorio

“Mi sono messa in gioco innanzitutto perché, come gran parte degli abitanti di questa zona del cratere, sono una terremotata, una sfollata che da anni ha visto passare persone che hanno fatto tante promesse e molti pochi fatti e mi sono detta: ora basta, qui c'è bisogno di una persona che provenga dal territorio che conosca bene la situazione reale di queste zone terremotate e dell'entroterra, che conosca bene le problematiche che vi insistono e che si metta in gioco.
E' per questo motivo che, con la tenacia che mi contraddistingue, ho creduto di poter fare qualcosa di concreto per queste zone terremotate e per l'entroterra.

Sappiamo bene che le problematiche dell'entroterra sono anche precedenti al sisma e dovute a politiche che hanno impoverito abbondantemente quelle che erano le sue preziose risorse;  tra i temi del mio impegno c’è dunque senz’altro il puntare a far costituire una zona franca nelle zone del cratere. Creando una zona franca possiamo permettere a tutte le attività e a tutte quelle imprese che insistono nel cratere, di avere nuovamente ed economicamente una posizione forte e quindi di riprendersi dal disastro che il sisma ha creato anche dal punto di vista economico e, una volta che queste imprese in sofferenza abbiano potuto riprendere la loro normale attività, andare ad incentivare le assunzioni perché quello che noi dobbiamo fare è anche portare dei giovani; su queste terre.

In tutta la situazione già difficile - continua Alessandra Zampetti- c’è poi questa famigerata burocrazia della quale non facciamo che parlare; personalmente, strano dirlo, ma mi sono accorta che molto spesso le pratiche si fermano negli uffici comunali e magari lì si perde ancora altro tempo. Sotto questo punto di vista dunque quello che io voglio fare è dare un volto assolutamente nuovo agli uffici tecnici comunali, fare un protocollo d'intesa con Prefettura e comuni riguardante l'etica degli uffici tecnici comunali e fare un accentramento, in maniera tale da uguagliare le pratiche nelle zone del Cratere e fare andare avanti tutti i comuni del cratere della Ricostruzione ed accelerare quindi quella che è la burocrazia; poi naturalmente è necessario e fondamentale andare a ricostituire tutto un tessuto sociale  perché senza tessuto sociale non possiamo riprenderci, non solo dal terremoto ma come ripeto da politiche del passato che hanno visto lo spopolamento di questo entroterra che è pieno di ricchezze; io dico che "l'entroterra è oro nelle mani" e deve essere sfruttato al massimo. Ecco perchè- spiega la candidata di Rinasci Marche- punterò molto nel rafforzare quelli che sono sempre stati i servizi essenziali e punterò a farli ritornare nelle zone dell'entroterra e principalmente a Camerino che è uno dei Comuni più grossi e in posizione centrale".
Alessandra Zampetti elenca quindi tra gli obiettivi di questa azione gli ospedali di Camerino  e di San Severino ritenuti fondamentali per tutto il territorio dell'entroterra:
"Impensabile che in un bacino così vasto non ci siano servizi essenziali come questi; l'ospedale di Camerino e di San Severino stanno  soffrendo per  carenza di personale. Quindi noi dobbiamo fare di tutto per riportare gli ospedali quali che erano con dei reparti specializzati, rafforzare quelli che erano un tempo i reparti cardine di Camerino quali UTIC, ostetricia  o cardiologia e così a San Severino il reparto di oculistica che  erano fiori all'occhiello della sanità. E dobbiamo assolutamente fare in modo che questo accada.
Questa è una politica che a livello regionale si può fare  e quindi mi batterò per questo; tengo molto alla ricostruzione del tessuto sociale,  spingerò inoltre sui settori del turismo, dell'agricoltura, e sul terzo settore, importantissimi come  fonte economica e fonte di lavoro e dunque forti propulsori per la ripresa del territorio.
Non sto facendo una semplice campagna elettorale per andare ad acquisire voti -sottolinea - ma mi sono mossa proprio perché tengo a questa terra  e, grazie alle mie conoscenze ho potuto stringere rapporti con persone veramente importanti non solo in Regione ma soprattutto fuori regione. Credo sia molto importante perchè consentirà di fare dei progetti concreti riguardanti l'agricoltura innovativa,  così come il turismo, il terzo settore e a favore dell'imprenditoria femminilie: ci sono già fondi e personalmente mi sono già attivata buttando giù una serie di progetti per poter far nascere, riprendere, sviluppare queste categorie e questi settori. I fondi ci sono e, nella speranza che i cittadini capiscano la mia posizione e il mio amore verso questa terra, io sono pronta a partire subito facendo anche presente che lo farò indipendentemente che venga eletta o meno,  perché  sono riuscita a trovare questi fondi e a fare questi progetti e tengo davvero molto a che possano dare una mano forte concreta e decisiva al territorio". Da ultimo non poteva mancare un tema fondamentale come quello dell'università, a sottolineare il valore della cultura e della formazione. 

Già nel corso dell'incontro di presentazione della lista- evidenzia - ho definito l'Università di Camerino come polmone dell'entroterra, una risorsa  da sostenere anche nei suoi progetti quindi mi adopererò nel promuovere e stringere rapporti e convenzioni oltre che col terriorio circostante  anche a livello europeo e internazionale, al fine anche di  far venire a Camerino persone nuove e collaborazioni capaci di creare un indotto". 
c.c.
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I sindaci del cratere sono stati accolti oggi a palazzo Chigi dal premier Giuseppe Conte. All'incontro che ha sviluppato i temi più caldi della ricostruzione post sisma dell'Italia centrale,  hanno partecipato anche i rappresentanti delle Regioni, il Commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini, il Presidente dell’ANCI Antonio Decaro
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Tema centrale dunque la ricostruzione e i tanti aspetti che sin qui, a 4 anni dalle scosse dell'agosto 2016, non hanno mai trovato una effficace soluzione in uno scenario che è tuttora di devastazione e che abbisogna di interventi concreti che non possono più attendere.  Positivo il riscontro secondo il sindaco di Camerino Sandro Sborgia “ "Con il presidente Conte e con il commissario Legnini sono state affrontate quelle che sono le difficoltà ancora persistenti per quanto riguarda l'avvio di una Ricostruzione. E' stato fatto un quadro delle norme varate che dovrebbero dare impulso e i cui effetti saranno valutabili in tempi brevi.
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Tutto sommato - prosegue il primo cittadino- una riunione secondo me positiva: anzitutto perchè dimostra  l'attenzione verso le zone terremotate, dimostra che il governo ha come obiettivo quello di dare una svolta alla ricostruzione, per troppo tempo e purtroppo lasciata incompiuta.  Da parte nostra noi sindaci abbiamo rimarcato che il tempo è davvero scaduto e che non si può più attendere oltre. Dunque, se da un lato oggi ci siamo sentiti ascoltati- prosegue Sandro Sborgia-, è pur vero che adesso debbono seguire dei fatti e concretezza. E sulle richieste e sulle questioni puntualizzate con decisione dai sindaci del cratere, il premier Conte ha risposto con grande determinazione a portare avanti questo processo di ricostruzione: attenzione rispetto alle problematiche, alle difficoltà sollevate, impegno nel risolvere alcune criticità come quella che riguarda il personale e soprattutto la stabilizzazione del personale per le quali debbono necessariamente essere  trovate le opportune e adeguate coperture finanziarie-rimarca il sindaco di Camerino-,che siano pienamente supportate da norme  chiare nella stesura e finalizzate a dare stabilità al personale che lavora alla ricostruzione. L’ obiettivo è quello di avere norme che comunque non siano provvisorie, ma che abbiano un margine temporale ampio, in maniera​ tale da dare delle reali garanzie a chi lavora nella ricostruzione, affinché il tutto avvenga all’interno di una cornice di sicurezza e di tranquillità".
c.c.
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L'accesso da remoto agli atti amministrativi del protocollo informatico spacca la maggioranza consiliare a Fiastra. La decisione del sindaco, motivata da garanzie di privacy, di consentire l'accesso da remoto soltanto recandosi nella postazione predisposta negli uffici del comune, oltre che dalla minoranza, non è stata digerita neppure dal consigliere di maggioranza Laura Sestili.

"Una decisone a dir poco imbarazzante - le parole del consigliere Sestili - A cosa serve essere in possesso delle credenziali per accedere da remoto agli atti se poi bisogna recarsi in comune? Forse le regole imposte dal Covid, confermate anche da una circolare della Prefettura, che consentono ai consiglieri di poter accedere da remoto valgono in tutti i comuni tranne che a Fiastra?".

Non riesce neppure a spiegarsi Laura Sestili i motivi che hanno determinato questo modo di operare dl sindaco Sauro Scaficchia. "Una domanda che mi sono posta e alla quale non riesco a dare risposta - continua - E' l'ennesima circostanza nella quale i vertici dell'amministrazione si comportano in maniera distaccata nei confronti della sottoscritta, soprattutto quando faccio richiesta di documentazione relative a situazioni che si verificano a Fiastra, come avvenuto, ad esempio, per l'Arco della Ricostruzione".

Dalle parole del consigliere traspare il concreto rischio di una spaccatura "anche se a me - conclude la Sestili - gli strappi non piacciono. I segnali che ricevo, comunque, dai miei colleghi di maggioranza non sembrano buoni e sembrano davvero aprire la strada ad una spaccatura".


f.u.
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"Da sempre mi sono impegnato per questo mio territorio e voglio continuare a farlo in una dimensione diversa portando in sede di consiglio regionale le istanze di questa terra".

Con queste parole il sindaco di Castelraimondo Renzo Marinelli, candidato consigliere alle prossime elezioni regionali nelle fila della Lega a sostegno di Francesco Acquaroli, indica la rotta che intende seguire qualora fosse eletto nell'assemblea legislativa delle Marche. "Il mio intento è quello di mettermi a disposizione per portare avanti quelle che sono le urgenze del nostro territorio montano, dai problemi legati al sisma, ancora oggi quasi irrisolti, a quelli delle infrastrutture e della sanità. Quello che, però, soprattutto mi preme è dare la possibilità ai nostri giovani di restare in questi meravigliosi territori, creando loro occasioni di lavoro".

Per questo Marinelli pensa concretamente alla creazione di una zona economica speciale e a misure specifiche per i giovani. "Un territorio il cui futuro si basa prima di tutto sulla ricostruzione che, partendo realmente, costituirebbe un volano importantissimo. Oltre a questo bisognerebbe puntare sulle nostre bellezze, sui beni culturali, sulle sinergie per una visione turistica che colleghi il mare con la montagna così da facilitare la fruibilità da parte dei visitatori. In definitiva far ripartire la ricostruzione, che crea occupazione, e investire sul turismo attraverso la valorizzazione delle bellezze e dei prodotti tipici. Per l'economia del territorio non possiamo pensare a grandi industrie, ma a piccole-medie attività in grado di produrre ricchezza".

f.u.
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“La liberaldemocrazia ed il liberalsocialismo sono le due culture che più sono mancate al Paese negli ultimi anni, lasciando spazio a populismi e sovranismi di sorta: è dal riformismo che bisogna ripartire, e nessuno può esserne espressione meglio di Flavio e Lucia”. Con queste parole Ivo Costamagna, ex sindaco socialista di Civitanova, ha introdotto all’Hotel Grassetti di Corridonia, ieri pomeriggio, le candidature a consiglieri regionali di Flavio Corradini e Lucia Pistelli, rispettivamente in quota Italia Viva e PSI, nell’ambito della lista (di cui fa parte anche Demos, con candidata Natalia Conestà) a sostegno di Maurizio Mangialardi.

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“È stato fatto un lavoro importante e significativo da parte dei compagni socialisti - ha esordito Flavio Corradini, ringraziando il Commissario regionale del PSI Oreste Pastorelli, presente all’incontro - credo che la dimensione dell’orientamento politico di Oreste sia stato rilevante: basti ricordare che, mentre ora parlano tutti di Zona Economica Speciale per le nostre aree, lui l’aveva già chiesta in una conferenza stampa a Roma immediatamente successiva al terremoto. L’amicizia che ci lega è prima territoriale che politica, ed ha alla base il desiderio di restituire ad un territorio che ha subìto un immane disastro la stessa dignità degli altri territori che compongono la nostra splendida Regione: dallo stesso desiderio promana questa lista fatta di partiti giovani, di partiti dalla gloriosa storia e da liste civiche, il tutto nel nome di un riformismo liberale, territoriale ed europeista che a me appassiona da morire. Le cose in questi ultimi cinque anni non sono andate proprio bene, diciamocelo chiaramente, basti pensare alla sanità, ma non diamo il nostro voto agli urlatori privi di contenuti perché il voto di protesta ha fatto danni culturali incalcolabili che saranno le future generazioni a pagare”.

Nel corso del suo intervento l’ex rettore dell’università di Camerino ha toccato diversi argomenti, su tutti “la necessità di una riforma del terzo settore, cioè dell’associazionismo e del volontariato ai quali dó un’importanza culturale enorme, e di una maggiore è migliore collaborazione tra settore pubblico e privato, indispensabile per il nostro territorio: sì ad un efficientamento della pubblica amministrazione, ma accompagnato da un proficuo rapporto negoziale col settore privato che possa tradursi ad esempio in defiscalizzazioni per chi decide di fare impresa dando così una possibilità di futuro ai nostri giovani”.

Di lavoro, soprattutto in virtù della propria competenza professionale, ha parlato anche la candidata socialista Lucia Pistelli: “Sono una donna di 48 anni che è nata, vive e lavora a Cingoli, precisamente in CNA dove mi occupo di consulenza del lavoro; sono qui a rappresentare fieramente la candidatura socialista all’interno di questa lista riformista composta da PSI, Italia Viva e Demos con la ferma convinzione che questo sia l’unico progetto politico di centrosinistra che possa permettersi di guardare al futuro. Ciò che contraddistingue la mia candidatura è la mia passione politica, il mio impegno per le pari opportunità e la conoscenza del mondo del lavoro e dell’impresa che ho maturato grazie alla mia professione: per quanto concerne le pari opportunità, ho avuto il piacere di far parte della Commissione per le pari opportunità a Cingoli, per due volte sono stata nominata nella Commissione provinciale a Macerata e dal 2009 fino al 2015 sono stata in Commissione regionale; non posso non sottolineare l’importanza di questa tornata elettorale, la prima con una legge che prevede la doppia preferenza di genere: noi donne siamo parte integrante del sistema impresa e dell’associazionismo, ma nelle istituzioni e nella società civile siamo ancora scarsamente rappresentate, ben vengano dunque le quote, un ottimo strumento per garantire il nostro diritto di essere presenti laddove si prendono decisioni che ci riguardano, inviterei anzi a scrivere sulla scheda elettorale prima il nome della donna che quello dell’uomo, sarebbe un bel segnale culturale”.

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Lucia Pistelli

Quindi la sferzata finale: “Non sopporto chi si definisce apolitico, perché ogniqualvolta ciascuno di noi decide di rispettare o meno una regola compie un’azione politica - ha sottolineato la candidata socialista - ed in questa fase molto difficile la nostra rinascita non può prescindere dal riacquistare fiducia nelle istituzioni, cosa che può avvenire solo con l’esercizio del diritto di voto: quando andiamo a votare, dunque, scegliamo le persone giuste e non permettiamo più a nessuno di dire che siamo tutti uguali e corrotti, perché non è così e lo posso dire con convinzione - conclude - io e chi si è candidato con me in questa lista ci stiamo mettendo la faccia e la nostra professionalità, dateci fiducia e vi dimostreremo che l’avremo meritata”.

Alessio Botticelli

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