Notizie di politica nelle Marche
Muccia ed Esanatoglia nel segno della continuità, con la conferma alla guida delle amministrazioni dei due comuni i sindaci uscenti Mario Baroni e Luigi Nazzareno Bartocci, mentre Castelraimondo sceglie Patrizio Leonelli. 

"Credo che in questo momento la scelta della continuità sia stato l'elemento principale della nostra vittoria, dovuta anche all'impegno di coloro che insieme a me hanno amministrato il paese - il commento del sindaco di Muccia Mario Baroni - Ora dobbiamo lavorare alla ricostruzione che, speriamo, parta alla grande e vada avanti celermente".

"Un risultato superiore alle aspettative - così il confermato primo cittadino di Esanatoglia Bartocci - segno della forza e dell'entusiasmo dei ragazzi che compongono la mia squadra che hanno davvero dato prova di capacità e voglia di fare. E' questo un chiaro segnale che il paese vuole un rinnovamento e su questo dobbiamo lavorare per rispondere al mandato che i cittadini ci hanno dato. Da subito, quindi, ci metteremo al lavoro per ridare slancio allo sviluppo di Esanatoglia".

"Dedico la vittoria a mio padre - le prime parole di un emozionato neo eletto sindaco di Castelraimondo - Rappresentiamo la continuità con le precedenti amministrazioni per cui non avremo problemi a ricominciare immediatamente il lavoro che abbiamo sospeso".

f.u.
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I cittadini di Bolognola hanno scelto di rinnovare la fiducia al sindaco Cristina Gentili, che guiderà nei prossimi 5 anni l'amministrazione di uno dei comuni più piccoli delle Marche.

"Ringrazio i cittadini per avermi scelto ancora come sindaco e cercherò di ripagare la loro fiducia come ho fatto nei passati 5 anni - il commento a caldo del riconfermato sindaco - La nostra è l'amministrazione del fare senza troppe chiacchiere". Occhi puntati principalmente sulla ricostruzione quelli del sindaco Gentili. "Un'opera già avviata e che deve essere completata - conclude - Attendiamo ora i fondi del PNR per i nuovi investimenti e poi proveremo a volare come tutto il territorio".

Parla di sconfitta "inevitabile" lo sfidante Mauro Angelo Blanchi, soddisfatto in ogni caso per aver riportato la minoranza sui banchi del consiglio comunale. "Partivamo da zero e con un ritardo di 5 anni - le sue dichiarazioni - Nello scorso mandato il sindaco Gentili non ha avuto un'opposizione, potendo così giovare di tale situazione in questa tornata elettorale. Oggettivamente non potevamo recuperare queasto gap con appena un mese di campagna elettorale. Siamo soddisfatti per il fatto di aver riportato in consiglio una minoranza che rende sicuramente l'amministrazione più forte. Non andiamo, infatti, in consiglio per disfare, ma per aiutare, controllare e fare un'opposizione seria e costruttiva".

f.u.
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Presentata ad inizio marzo, arriva nell'aula del Consiglio Regionale la proposta di legge, promossa dal Movimento 5 Stelle, per la riforma dei consorzi di bonifica. Un tema caldissimo nell’entroterra marchigiano e non solo, da sempre al centro di polemiche sulla loro rappresentatività e sugli effettivi servizi resi in cambio di contributi sempre più alti.

“Siamo felici di constatare che in Consiglio ci sia condivisione del principio per cui le funzioni di un consorzio e il contributo vanno commisurati agli effettivi benefici ottenuti dai proprietari degli immobili: i consorzi chiedono contributi anche in assenza di un piano delle bonifiche - commenta il consigliere Simona Lupini, facendo riferimento ad un’analoga proposta presentata dal consigliere di centrodestra Giacomo Rossi - Il contributo consortile deve essere commisurato alle opere e per i benefici che ogni proprietario dei terreni ottiene dall'attività del consorzio.”

A garanzia dei proprietari, i pentastellati chiedono anche la riforma delle nomine negli organi: “Chiediamo numeri più bassi per avanzare la candidatura e che solo i membri del consorzio possano candidarsi. In questo modo, potremo garantire più facilmente che le scelte siano trasparenti, partecipative e fatte in favore dei membri consorzio.”

Un approccio costruttivo quello del Movimento 5 Stelle, che chiede però di accelerare: “La nostra PDL è del 9 marzo, quella presentata da Giacomo Rossi è arrivata il 24 marzo: le due proposte hanno molto in comune, ma è fondamentale accelerare. Votiamo insieme una buona legge, che riformi finalmente in maniera organica il funzionamento dei consorzi di bonifica”, conclude la Lupini.

f.u.
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San Severino “bandiera nera”, grande affluenza invece nei piccoli Comuni. Dopo la prima giornata di voto, inizia ad emergere un quadro di massima sulla partecipazione della cittadinanza alla tornata elettorale nei Comuni di Bolognola, Castelraimondo, Esanatoglia, Muccia e San Severino Marche, chiamati a eleggere sindaco e consiglio comunale. Sembra esserci una proporzionalità inversa infatti, nei Comuni dell’entroterra, tra il numero degli aventi diritto al voto e quanti effettivamente abbiano già espresso la loro preferenza.

Dei Comuni alle urne nell’alto Maceratese, infatti, San Severino è sia quello demograficamente più importante, sia quello che ha fatto registrare la percentuale più bassa di affluenza alle urne al termine della prima giornata di voto. Mancano ancora circa cinque ore alla chiusura dei seggi, ma la tendenza riflette un comportamento che si era già fatto notare nella tornata amministrativa del 5 giugno 2016. Anche allora, quando le urne furono aperte per soltanto una giornata, San Severino fece registrare l’affluenza più bassa tra i cinque Comuni (Bolognola, Castelraimondo, Esanatoglia, Muccia e, appunto, San Severino, ndr) dell’entroterra.

Nel dettaglio a San Severino ha votato il 41,83% degli aventi diritto, percentuale decisamente più bassa rispetto a quella registrata negli altri Comuni: a Castelraimondo ha espresso parere il 45,05%, mentre a Bolognola (66,17%) Esanatoglia (56,13%) e Muccia (65,93%) le percentuali sono ben oltre il 50%.

Castelraimondo, Esanatoglia, Muccia e San Severino fanno registrare un andamento che, alle 15 di oggi, dovrebbe all’incirca ricalcare le percentuali di affluenza di cinque anni fa, mentre si registra un coinvolgimento decisamente più partecipato nel caso di Bolognola: la corsa a lista unica del 2016 (fu eletta Cristina Gentili con 55 voti) vide un’affluenza del 61,79%, già ampiamente superata alle 23 di ieri.

l.c.
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Venerdì scorso il Consiglio comunale ha approvato una delibera con cui si chiede il mantenimento della scuola di Fiastra e il suo passaggio dall'Istituto Comprensivo U. Betti di Camerino, di cui oggi fa parte, all'Istituto comprensivo Mons. Paoletti di Pieve Torina.
Il comune torna quindi sulla questione scuola, illustrando le motivazioni di questa decisione.

A noi interessano solo le sorti delle famiglie e dei giovani della vallata – ha dichiarato il sindaco Sauro Scaficchia – e siamo fermamente convinti che il passaggio all'istituto Mons. Paoletti di Pieve Torina sia assolutamente funzionale alle nostre esigenze. Siamo favorevoli all'ipotesi di accorpamento di tutte le scuole dell'area interne in un unico istituto, come prospettato anche dall'ex preside Cavallaro, ma solo in una prospettiva di rafforzamento dell'istituto stesso. Questa sarebbe una visione interessante e condivisibile, che porterebbe vantaggi a tutti, ma nella situazione attuale rimaniamo convinti della necessità, urgente, di accorpamento con Pieve Torina.”

Come specificato nella delibera approvata venerdì, l'appartenenza della scuola di Fiastra all'istituto comprensivo di Camerino comporta degli oneri finanziari per il comune che nei prossimi anni potrebbero non essere più sostenibili. In particolare, il Comune ha supportato negli anni gli oneri del personale ausiliario integrando quello parziale fornito dall'istituto comprensivo. Ha inoltre finanziato l'integrazione dei piani didattici, consentendo l'adeguamento alla normale offerta didattica della scuola pubblica, finanziando le ore di lezione di musica e di inglese.

L'istituto comprensivo Mons. Paoletti di Pieve Torina è più vicino alle esigenze di una piccola realtà scolastica come quella di Fiastra essendo composto da scuole in tutto assimilabili come quella di Valfornace, di Visso, della stessa Pieve Torina e di Muccia. Questo passaggio comporterebbe, inoltre, dei benefici economici immediati, erogati nell'ambito della strategia di sviluppo delle Aree interne che prevede degli specifici interventi finanziari, da cui invece Fiastra rischia di rimanere tagliata fuori.
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“Centomila euro ancora a disposizione per le imprese del territorio”: è il presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, Alessandro Gentilucci, a sollecitare la partecipazione al bando per la richiesta di contributi a fondo perduto per le microimprese che abbiano sede legale e/o operativa nei comuni facenti parte della strategia aree interne Alto Maceratese di cui l’Unione è soggetto capofila. “Si tratta di una misura che rientra nelle strategie di rafforzamento della competitività economica del sistema imprenditoriale. La dotazione complessiva di partenza era di oltre 600.000 euro” ricorda Gentilucci, “e vi è ancora la possibilità di ottenere contributi a fondo perduto per qualificare e innovare le proprie attività visto che sono ancora disponibili risorse. È un’opportunità da sfruttare al meglio nell’ottica di incentivare investimenti e lavoro nel nostro contesto territoriale e consentire il rilancio dei settori produttivi”.

La domanda va presentata a sportello attraverso la piattaforma SIGEF. Il bando è consultabile al seguente linkhttps://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Fondi-Europei/bandi-Fesr/bandi/id_11498/4685.
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Sono quasi 27 mila i cittadini che, alla scadenza del 30 settembre, hanno prenotato formalmente la Richiesta di Contributo per la riparazione o la ricostruzione degli edifici danneggiati dal terremoto del 2016. Le manifestazioni di volontà giunte sulla piattaforma elettronica del Commissario Straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, riguardano 37 mila edifici con oltre 70 mila singole unità immobiliari al loro interno, con un costo stimato di 14,5 miliardi di euro. Considerando le pratiche già presentate agli Uffici della Ricostruzione, approvate o ancora in fase istruttoria, le Richieste di contributo presentate o prenotate con la Manifestazione di volontà sono in tutto 47.274, e riguardano 58.566 edifici, per oltre 125 mila unità immobiliari. I costi presunti per la riparazione e ricostruzione di questi edifici ammontano, tenendo conto anche delle Richieste già presentate, a 19,7 miliardi di euro.

“Abbiamo chiesto ai cittadini che non avevano ancora presentato la Richiesta di contributo di prenotarla formalmente, ed hanno risposto in modo massiccio entro il termine previsto. Voglio ringraziarli perché è un segno molto concreto della fiducia che viene riposta nella ricostruzione post sisma, finalmente decollata. Oggi sappiamo con certezza quanto lavoro resta da fare per completarla e quante risorse sono necessarie: siamo solo ad un terzo del cammino, ma è chiaro che servono maggiori fondi di bilancio, rispetto ai 6 miliardi stanziati, per finanziare quest’operazione”, sottolinea il Commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini.

All’appello mancano ancora 20mila edifici per i quali i proprietari non hanno presentato richiesta di contributo e per questo la Cabina di Coordinamento Sisma, che si è riunita a Roma, ha deciso una proroga del termine per presentare la manifestazione di volontà al prossimo 15 dicembre, chiedendo ai Sindaci un ulteriore sforzo per sollecitare l’adesione di tutti i cittadini interessati
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Ultimi sgoccioli di campagna elettorale in vista del voto di domenica e lunedì prossimi per eleggere il nuovo sindaco di Castelraimondo, con i due candidati, Costantino Mariani e Patrizio Leonelli, che come ultimo atto incontrano la cittadinanza, in Piazza Dante Mariani e in Piazza della Repubblica Leonelli.

Prima di questo appuntamento conclusivo il candidato Leonelli, con a fianco il senatore della Lega Giuliano Pazzaglini, l’onorevole leghista Tullio Patassini, l’onorevole di Fratelli d’Italia Lucia Albano, il vice presidente del consiglio regionale Gianluca Pasqui, che hanno deciso di partecipare a supporto della lista “Castelraimondo il futuro” all’incontro che si è tenuto sotto il Cassero.

leonelli pasqui

Emozione e allo stesso tempo massima lucidità nelle parole del candidato sindaco che ancora una volta non ha parlato tanto di sé, ma soprattutto della sua squadra e del programma: «Sono orgoglioso del mio team – commenta Leonelli – un gruppo unito composto da persone con esperienze amministrative e che conoscono eventuali problematiche comunali e allo stesso tempo le relative soluzioni, insieme ad altre persone giovani e piene di entusiasmo e competenze. Il nostro programma è vasto e si fonda su pilastri come il lavoro, il turismo, i tanti lavori pubblici, i giovani, le persone fragili e l’associazionismo». Dopo aver snocciolato nel dettaglio le tante cose da fare, Leonelli ha parlato anche dei suoi avversari: «Io, mi conoscete, sono la persona più disponibile di questo mondo, ma a tutto c’è un limite – sospira il candidato sindaco - In queste settimane i nostri avversari hanno creato polemiche su polemiche. Hanno dichiarato che sono scesi in campo perché c’era il rischio che si fosse presentata una sola lista. Anche io sono sceso in campo, ma perché amo il mio paese e i suoi abitanti. Al mio avversario non importa nulla di tutto ciò. Quando abbiamo affermato che nella loro lista mancavano esperienze e competenza ci hanno risposto che per queste cose ci sono i tecnici degli uffici comunali. Allo stesso tempo però sul loro programma dicono che per cogliere le opportunità provenienti dall’Unione Europea servono competenze specifiche e focalizzazioni personali che il nostro Comune al momento non sembra avere. A nome dei dipendenti comunali, ringrazio per la considerazione. Loro non hanno mai parlato di quello che vorrebbero fare, hanno solo parlato male di quello che abbiamo fatto noi».

comizio

f.u.
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