Notizie di politica nelle Marche
E' iniziata da Serravalle di Chienti la serie di incontri con amministratori, autorità, imprenditori e le altre realtà del territorio marchigiano voluta dal Vicepresidente del Consiglio regionale, Gianluca Pasqui, per approfondire la conoscenza delle diverse problematiche in essere, delle peculiarità che caratterizzano gli stessi territori e delle esigenze emergenti. Una scelta "di cuore" quella fatta da Pasqui nel voler partire proprio dal Comune in cui è iniziata la sua attività politica e al quale è fortemente legato da radici familiari.

Nella sede comunale di corso Giacomo Leopardi, il Vicepresidente del Consiglio regionale è stato accolto dal sindaco Emiliano Nardi, dal vice Gabriele Santamarianova, dall'assessore ai Lavori Pubblici Pietro Ricci e dal consigliere comunale Natalino Pizzi.

Diversi gli argomenti trattati e fra le problematiche territoriali esposte dall'amministrazione di Serravalle, ci si è soffermati in particolare sulla questione relativa alle scuole e alle pluriclassi. Preoccupazione è stata espressa dal sindaco Nardi e dai presenti anche in merito alla situazione del locale ufficio postale, aperto solo tre giorni alla settimana, e al futuro dello sportello bancario, attualmente affiliato UBI Banca ma in odore di passare a Bper.

Altra questione particolarmente importante esposta dall'amministrazione di Serravalle è quella relativa al medico di base a disposizione dei cittadini. Attualmente, manca un servizio costante che garantisca l'ambulatorio quotidiano in paese malgrado siano tre i medici che hanno in carico la popolazione di Serravalle ma uno soltanto effettua ambulatorio sul territorio comunale per appena due volte alla settimana.

L'assessore Ricci ha esposto a Pasqui le progettualità future inerenti i Lavori Pubblici:  a Serravalle paese è in arrivo una nuova area camper e un'altra è prevista a Gelagna Alta. Sempre a Serravalle centro si sta pensando a una struttura che possa essere utile come area di aggregazione giovanile, mentre sono oramai in dirittura di arrivo le ristrutturazioni degli appartamenti popolari a Cesi e nella ex scuola di Bavareto.

Pasqui ha ascoltato con grande attenzione, confermando la bontà della scelta di avere contatti diretti con gli amministratori e con la gente: "Prima di tutto, ringrazio il sindaco Nardi e i suoi collaboratori per l'accoglienza che mi hanno voluto riservare: mi sono sentito veramente a casa. Ho preso nota delle problematiche che mi sono state evidenziate dall'amministrazione di Serravalle e mi adopererò per poter fare in modo che vengano risolte quanto prima nel miglior modo possibile. Come sempre, mi metto a disposizione del territorio per arrivare a raggiungere risultati importanti a vantaggio dell'intera comunità".
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La limitzione degli spostamenti in entrata e in uscità dalla provincia di ancona è stata prolungata fino al 27 febbraio.
A deciderlo è stato il presidente, Francesco Acquaroli, che ha firmato questa mattina l’ordinanza di proroga.

Una scelta fatta dopo aver "sentito i servizi Sanità - scrive - dopo il confronto che si è svolto ieri con il Prefetto di Ancona ed i sindaci dei comuni maggiormente colpiti sul territorio provinciale anconetano. Il provvedimento sarà valido fino alle ore 24 di sabato 27 febbraio, per gli spostamenti in entrata e in uscita dal territorio della provincia di Ancona.
La Regione continua a svolgere un continuo e costante monitoraggio e tracciamento della situazione - prosegue il governatore - e si è detta disponibile con i singoli Comuni a valutare specifiche misure di mitigazione della diffusione del Covid19.
Dunque, con il provvedimento adottato, non sono consentiti spostamenti in entrata e in uscita dal territorio della provincia di Ancona, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita. È consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Il transito sul territorio è consentito qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti o nei casi in cui gli spostamenti sono consentiti dalla normativa vigente. Occorre sempre far uso della autocertificazione riguardo alle cause giustificative dello spostamento".

GS
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"La montagna merita rispetto, non Speranza". Con questo slogan che contiene il chiaro riferimento al Ministro della Salute Roberto Speranza, i rappresentanti locali, provinciali e regionali di Fratelli d'Italia hanno manifestato sulle piste da sci di Pintura di Bolognola, con la presenza del sindaco Cristina Gentili.
Erano presenti i consiglieri regionali Elena Leonardi, Pierpaolo Borroni, Nicola Baiocchi e Andrea Putzu; assessori e consiglieri dei comuni del territorio come Francesco Pio Colosi, Andrea Mozzoni, Paolo Renna, Mirco Baroni, Francesco Caldarolni, Antonio Vagnoni, Paolo Del Giudice e Andrea Balestrieri.

"La montagna non deve essere abbandonata - dice il coordinatore provinciale Fdi, Massimo Balestrieri che ha presenziato. Lo sci è un settore turisico importante di cui la montagna vive. Se si sottrae alla montagna la possibilità di poter sviluppare le proprie attività che danno reddito e sostegno alle famiglie, mettiamo in grave difficoltà questi territori.
Lo Stato deve capire che la montagna e le sue attività devono essere sostenute: è impossibile dare uno stop a 12 ore dalla riapertura degli impianti, quando tutti si sono organizzati, hanno speso ulteriori soldi per mettere le attività in sicurezza, e poi si vedono arrivare il Dpcm che blocca tutto".

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Con un post pubblicato sulla pagina Facebook provinciale di Fratelli d'Italia anche Giorgia Meloni aveva preso posizione: "Chi sostiene che lo sci è un’attività sacrificabile - ha scritto - ignora che il turismo invernale è un asset economico insostituibile e non si rende conto che per tanti territori è l’unica fonte di ricchezza e occupazione. Chi vive e lavora in montagna merita rispetto, va sostenuto nell’accesso ai servizi e chiede che lo Stato sia un alleato per favorire residenzialità, combattere lo spopolamento e rilanciare l’imprenditorialità. I commenti approssimativi, i pregiudizi e l’ironia che sto leggendo in queste ore per giustificare la folle scelta di Draghi e Speranza di rinviare, peraltro con poche ore di preavviso, la stagione sciistica amatoriale sono un affronto per tantissimi nostri connazionali. Fratelli d’Italia è l’unico partito ad aver celebrato più volte gli Stati Generali della Montagna e ad aver difeso in Parlamento le istanze di tutti quei cittadini che chiedono di poter continuare a vivere e lavorare dove sono nati e cresciuti: lo dimostra la mozione approvata alla Camera ormai un anno fa, rimasta lettera morta per colpa della sinistra e della maggioranza. La montagna - conclude - è un pezzo dell’identità italiana e non può essere umiliata in questo modo".

GS

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"Una brutta pagina nella storia politico-istituzionale di San Severino Marche". Così l'ex assessore al bilancio Tarcisio Antognozzi replica al sindaco Rosa Piermattei che, in sede di consiglio comunale, aveva fornito chiarimenti sulla vicenda dell'Assem rispondendo all'interrogazione presentata dai consiglieri Panicari e Lampa.

Una diversa visione sul futuro dell'azienda municipalizzata e della città era stata la motivazione alla base dell'uscita di Antognozzi dalla giunta comunale, con l'ex assessore che aveva proposto la stipula di un contratto di rete per la distribuzione dell'energia elettrica con un'azienda di Chieti, mentre secondo il primo cittadino non sussiste l'urgenza di decidere sull'Assem e la questione non deve essere cavallo di battaglia in vista delle prossime amministrative.

"Si maschera con la prudenza, pur necessaria, la mancanza di coraggio, non essendosi compresa a pieno la valenza del progetto, nell'assumere decisioni importanti per l'azienda e la città - il commento di Antognozzi - Così come risibile è la giustificazione della prossima scadenza elettorale. La verità è che Assem aveva avanzato la richiesta di stipulare un contratto di rete nell'estate scorsa, quando c'era ampio margine per fare il passaggio in consiglio comunale e dare il nulla osta. Evidentemente il timore di perdere consenso elettorale è venuto prima dell'interesse per il bene della città".

f.u.
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"Ringrazio chi ha svolto il lavoro fino ad ora, ma non ne farei una questione politica in vista delle prossime elezioni amministrative".

Il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, fuga ogni dubbio sulla questione dell'azienda municipalizzata che ha tenuto banco anche nella seduta del consiglio comunale di ieri.

Il primo cittadino ha, infatti, spiegato la situazione a seguito di una mozione presentata dai consiglieri Panicari e Lampa sul tema che nell'ultimo periodo ha scatenato un vero e proprio terremoto in consiglio con le dimissioni dell'assessore al Bilancio Tarcisio Antognozzi e quelle del Cda dell'Assem.

Alla base del disaccordo, secondo Antognozzi, "una diversa visione del futuro dell'azienda", mentre secondo il sindaco "la volontà di alcuni di agire in maniera frettolosa".

"Alle richieste che venivano fatte dalla minoranza - dice il sindaco - , visto anche quanto era stato percepito dalla popolazione, abbiamo risposto nel dettaglio con le motivazioni che ci vedevano contrari a questa eventuale fusione (L'ex assessore aveva proposto di fare un contratto di rete per la distribuzione dell'energia elettrica con una azienda di Chieti).
Prima di tutto - spiega il sindaco - non c'è l'urgenza di decidere subito e per questo abbiamo esposto le parti buroratiche e le mancanze che potevano esserci in un contratto di rete stipulato.
Inoltre fra qualche mese ci saranno le elezioni e far partire un nuovo meccanismo di un ramo d'azienda senza poi poterlo seguire sarebbe sbagliato.

Non c'è nemmeno preoccupazione per le 36 famiglie che lavorano all'Assem - aggiunge Rosa Piermattei - di cui è stato detto che potessero perdere il posto di lavoro. Non è assolutamente vero: credo, anzi, che per lungimiranza si dovrà comunque fare un consorzio che ci permetterebbe di avere la nostra identità e rassicurare la popolazione.
L'Assem è sempre stata un gioiello per la città ed il territorio.

Volevamo solo spiegare che, quanto accaduto, poteva restare in amministrazione: chiedevamo di prendere una decisione dopo essere tutti sicuri che venisse garantito all'Assem un futuro. Facendo le cose d fretta avremmo potuto sbagliare e questo ha portato alla confusione che si è trasformata in una occasione politica e in un cavallo di battaglia in vista delle prossime elezioni. Spero che la popolazione abbia capito - conclude - . Fra qualche giorno andremo a parlare con tutti i dipendenti dell'Assem e siamo sicuri che per l'azienda siano state scelte le persone giuste e siano state fatte le scelte migliori".

GS
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È prevista per lunedì prossimo 22 febbraio a Camerino la consegna dei lavori per la realizzazione della nuova sede comunale provvisoria nell'area di Vallicelle.
Completamente finanziata con i fondi del sisma, la struttura ha ottenuto a luglio 2019  il via libera di Angelo Borrelli Capo Dipartimento della Protezione civile nazionale e l'approvazione dell'importo di spesa. Lo scorso ottobre era stato approvato il progetto esecutivo e poco dopo è stata espletata la gara d'appalto. Il progetto definitivo è stato redatto dall'architetto Marco D'Annuntiis dello studio Mda Architetti associati di Corropoli. La nuova sede provvisoria del Comune occuperà una superficie di circa 1700 metri quadrati; sarà una struttura a due piani e ospiterà tutti gli uffci comunali che a seguito del sisma hanno dovuto essere dislocati in tre diverse situazioni in località Le mosse.  
"Una sede comunale degna di questo nome, seppur provvisoria- afferma l'assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli- l'abbiamo avuta in mente sin dal giorno che ci siamo insediati e infatti già a luglio 2019 avevamo individuata larea e già ottenuto un assenso di massima sulla copertura finanziaria. Va da sè che nel tempo le opere pubbliche presentino spesso delle insidie  per cui qualche ritardo c'è stato, adesso però c'è la certezza di una copertura finanziaria di circa 2 milioni di euro ed è stata individuata la ditta che si è aggiudicata i lavori con un ribasso di circa il 26% e che vuole subito inziare ad operare. In via d'urgenza dunque lunedì prossimo i nostri uffici provvederanno a consegnare i lavori e siamo sicuri che entro l'anno riusciremo a trasferire nella nuova struttura tutti gli uffici comunali. Le condizioni di lavoro attuali- continua Fanelli- sono infatti molto diffcili per tutti i dipendenti, sia per i funzionari che debbono organizzare il lavoro, sia per la stessa amministrazione comunale che vede dislocati i vari settori in più punti. Tra poco saranno 5 anni che tutta la macchina lavora in condizioni davvero difficoltose e va dato atto a tutti i dipendenti di non esseresi mai lamentati. Nella nuova struttura - spiega Fanelli- verranno dunque trasferiti tutti gli uffici che attualmente sono ospitati nella sede del Contram, sia quelli della polizia municipale e settore ragioneria della palazzina vicina ( ex stazione della Polizia Stradale ), sia l'ufficio dei lavori pibblici  che da dopo il sisma occupa la palazzina di proprietà comunale vicina all'attuale caserma della Polizia stradale. Entro l'anno- conclude l'assessore- contiamo di terminare i lavori e trasferire gli uffici".
c.c.

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Una mozione congiunta del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle di Tolentino per chiedere di "sospendere le attività poste in essere per la realizzazione del forno crematorio in attesa che venga definito l'iter procedurale in Regione".

Sarà presentata al prossimo consiglio comunale di Tolentino e rappresenta il passo che segue l'interrogazione della consigliera grillina Lupini in Regione sulla mancanza di una norma che regoli la realizzazione degli impianti crematori a livello regionale.

"L'interessamento da parte delle nostre consigliere regionali - dice il pentastellato Gian Mario Mercorelli - arriva dopo che noi tolentinati abbiamo esposto il problema: ci sembrava chiaro che fosse necessario un intervento di quel genere visto che, al momento, la mancanza di una normativa regionale permette che ogni città o paese possano costruire un forno".

"La risposta dell'assessore regionale Filippo Saltamartini - dice il consigliere dem Fulvio Riccio - ha evidenziato ciò che noi consiglieri comunali sottolineavamo da tempo: ovvero la mancanza di un piano di coordimaneto per definire l'ubicazione dei forni crematori a livello regionale, i limiti ai carichi inquinanti e una serie di prescrizioni tecniche volte a minimizzare l'impatto ambientale di un inceneritore che ha processi inquinativi molto elevati. Per questo motivo abbiamo accolto favorevolmente la presa di posizione da parte della Regione Marche e chiediamo al consiglio comunale e al sindaco di Tolentino di sospendere le attività poste in essere per la realizzazione del forno crematorio in attesa che venga definito l'iter procedurale in Regione, perchè sarebbe assurdo agire ora per poi rischiare di essere in contrasto con quello che la Regione dirà nei prossimi mesi.
Non si tratta di una polemica politica - precisa Riccio -  ma una presa d'atto che la Regione si sta muovendo ed il Comune debba attendere l'esito del percorso regionale".

Una collaborazione, quella dei due gruppi di minoranza, che va verso la stessa direzione: "Quando si ha lo stesso pensiero - spiega Mercorelli - non c'è nulla di controproducente né di sbagliato a collaborare. Ci sembrava naturale aspettare e ragionare in questi termini. Pezzanesi disse che il discorso era embrionale: lo è forse a livello di passaggi normativi per giungere alla realizzazione - precisa - , ma in Comune la ditta che lo ha proposto ha depositato tutto, dunque non ci sembra affatto embrionale".

GS
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C'è chi ha voluto sottolineare che non sia stata specificata la ricostruzione nel programma di governo presentato ieri dal Premier incaricato, Mario Draghi, in Senato.
Ma il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci, evidenzia come la questione fosse implicita e placa le preoccupazioni: "Non ci sono dubbi - dice - . Nel discorso sono state presenti le aree interne e noi tutti sappiamo che nelle nostre aree interne c'è stato il terremoto.
È ovvio che il discorso era implicito: non può essere assente una questione che sono qualche settimana fa è stata presentata dal Commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, nel Recovery Plan.

Il tema del sisma non può essere sottovalutato, è talmente implicito. Anzi stavolta che non è stato detto magari sarà fatto. Perchè spesso abbiamo assistito a comunicazioni che poi si sono perse nel tempo e forse qualcuno se ne era addirittura dimenticato. Giochiamo all'inverso questa volta, consideriamo che l'implicito delle aree interne si trasformi in fatti.
Nel programma sono inclusi aspetti economici e sociali di ripresa del territorio: si parlava di borghi sostenibili, di telemedicina, di una rinascita economica e sociale. È stata fatta una descrizione mirata di tutti quegli interventi che servono in questo momento nelle aree interne e dunque nelle aree terremotate. Il problema è che questo Paese debba ripartire quanto prima. La pandemia ha ralletato tutti noi e, oltre alla paura, la strada per il raggiungimento dell'obiettivo si allunga. Si fanno solo videoconferenze, i tempi sono lunghi, gli uffici lavorano in smartworking.
Sono questi i veri problemi".

GS
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"Per il bacino di utenza ed il collegamento stradale Tolentino poteva essere inserito tra le città per le vaccinazioni".

Il Partito Democratico di Tolentino presenterà una interrogazione in consiglio comunale per chiedere all'amministrazione "come mai la città non sia stata inserita tra i quattro punti della provincia e se ci sarà la possibilità che venga aggiunta quando le vaccinazioni si allargheranno ad altre fasce della popolazione".

Dal 12 febbraio scorso, infatti, la Regione Marche ha avviato la campagna di vaccinazione che coinvolgerà, per primi, gli ultraotantenni. Per la provincia di Macerata i quattro punti scelti sono: Camerino, Civitanova, Macerata e San Severino.

"Vorremo sapere - dice il consigliere dem, Anna Quercetti - come mai, tra questi, non è previsto il Comune di Tolentino.

La nostra città è tra i Comuni più popolosi dell'entroterra e tra quelli meglio collegati grazie alle quattro uscite della superstrada. Prevedere un punto anche a Tolentino avrebbe evitato un disagio agli anziani e agevolato, sia oggi ma anche in futuro, che le persone dovessero spostarsi per la vaccinazione, andando anche incontro ad una possibilità maggiore di contagio.

Sappiamo che non è stato il Comune a scegliere - precisa - ma l'Asur Marche che si sarà comunque confrontata con le amministrazioni. Vorremmo sapere come mai Tolentino non sia stata ritenuta città idonea e se nel futuro, quando la vaccinazione sarà rivolta ad un numero di soggetti molto più esteso, ci sarà la possibilità concreta che venga presa in considerazione".

GS
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Martedì, 16 Febbraio 2021 18:50

La provincia di Ancona diventa zona rossa

L'intera provincia di Ancona classificata in zona rossa fino a tutto sabato 20 febbraio. Questa la decisione del Governatore delle Marche Francesco Acquaroli all'esito del confronto con l’Istituto Superiore di Sanità e d’accordo con il Ministero della Salute. Di conseguenza sono limitati gli spostamenti da e per la provincia di Ancona, salvo quelli per comprovate esigenze lavorative, per motivi di salute e di studio e per il rientro nella propria residenza, domicilio o abitazione. Per spostarsi sarà necessaria l’autocertificazione.

"Un provvedimento precauzionale necessario per mitigare i flussi dei cittadini e monitorare l’andamento del contagio, soprattutto in riferimento alla variante inglese, sul territorio anconetano e nel resto della nostra regione - le parole del presidente Acquaroli - La situazione epidemiologica è sotto costante monitoraggio".

f.u.
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