Notizie di politica nelle Marche
Prevista per mercoledi 10 febbraio alle ore 17.30 al Lanciano Forum di Castelraimondo, la riunione con i vertici regionali della sanità e dell'Asur per discutere e affrontare le problematiche riferite alla carenza di personale e al reintegro della piena funzionalità dell'ospedale di Camerino.

All'appello accorato del primo cittadino della città ducale Sandro Sborgia a difesa del presidio ospedaliero, sono seguite le condivisioni di diversi sindaci dell'entroterra, la costituzione sui social di un gruppo apartitico e apolitico che ha superato i 4300 iscritti e una petizione popolare che ha raccolto finora oltre 4100 firme.
Assolutamente infondate, secondo l'assessore alla sanità regionale Filippo Saltamartini, le notizie diffuse relative alla paventata chiusura del nosocomio camerte. "Nessuno ha detto queste cose- afferma Saltamartini- L'ospedale di Camerino anzi deve essere rafforzato. Ricordo che noi siamo entrati in servizio il 15 ottobre 2020 e nessuno di noi ha parlato di chiusura Inviterei ad abbassare i toni ed evitare di raccontare cose non vere. Quello che so è che stiamo lavorando in una situazione non ordinaria e in cui l'obiettivo è curare le persone e salvare vite umane".

Intanto il sindaco Sandro Sborgia tiene a ribadire fermamente che la vicenda sollevata non ha alcuna colorazione politica. "L'ospedale non è né di destra né di sinistra - dichiara -. L'ospedale è di tutti, è dei cittadini gialli, rossi, verdi e di qualsiasi colore siano. Guai a farne una speculazione politica. Noi parliamo per fatti oggettivi: quando i mesi trascorsi ci fanno vedere che vanno via delle professionalità e si cerca di sensibilizzare su questo la Direzione Generale Sanitaria e la Regione affinchè si intervenga, senza ottenere risposta, credo che non possano essere attribuiti intenti di strumentalizzazione politica. Assolutamente questo è un pensiero che non rende onore a chi ha vissuto sulla propria pelle il problema sanitario -conclude Sborgia- Sono tuttavia sicuro che dal confronto che ci sarà dopodomani, l'assessore regionale alla sanità potrà prendere cognizione di quella che è esattamente la situazione e, avrà certamente un quadro più chiaro rispetto a quello che ha oggi".
c.c.
Pubblicato in Politica
Non una polemica, ma un invito alla riflessione ed al confronto quello dell'ex assessore di Tolentino Alessia Pupo che interviene sul nuovo piano parcheggi della città che tanto continua a far discutere i tolentinati e non solo.

"Il piano parcheggi - dice Alessia Pupo - è stato apporvato nel lontano agosto 2019, ma entrareà in vigore dal primo marzo prossimo ed è necessario quindi rendersi conto che, da quel periodo ad oggi, in mezzo c'è stata una pandemia che è ancora in corso.
Un momento che si porta dietro una pesantissima crisi socioeconomica che nella nostra città si insinua in un centro storico già fortemente colpito e penalizzato dal sisma".

Oltre a ritenere inopportuno il periodo dell'applicazione delle nuove norme sui parcheggi, l'ex assessore interviene anche da cittadina e da titolare di un ufficio in centro storico: "Dopo le critiche dei residenti e la scelta dell'amministrazione di aggiungere alle agevolazioni già previste anche l'abbonamento gratuito per la prima auto a chi non possiede il garage, si dovrebbe tener conto di tutte le categorie maggiormente coinvolte dal nuovo piano. Vorrei sottolineare che anche le varie attività economiche del centro: i professionisti e tutti gli operatori, nonché i vari dipendenti, hanno sicuramente compiuto una scelta di vita, assicurando peraltro servizi molto importanti al cuore della città, e  debbono, di necessità, vivere quotidianamente il centro e le zone limitrofe per tante ore. Mi auguro - continua Pupo - che ci sia spazio per una ulteriore discussione politica per dare la giusta attenzione a tutti gli attori coinvolti, così da rivedere, in sinergia con Assm, le tariffe e i pacchetti che hanno costi non bassi, come anche sostenuto dall’ente comunale stesso.

Con la pandemia - aggiunge l'ex assessore - è necessario uno stravolgimento dell'attività amministrativa che preveda ripensamenti e correzioni necessari alla sopravvivenza del centro, tenendo sicuramente in considerazione la fattibilità economica e la sostenibilità del piano".

20201130 123644

Intanto l'Assm chiarisce i dubbi sull'avvio del nuovo piano, precisando che "entrerà in vigore il primo marzo.
Nei prossimi giorni - si legge nella nota - i cittadini verranno informati sul funzionamento dei nuovi parcometri, sulle opportunità degli abbonamenti, sulla ripartizioni delle zone di sosta a pagamento, con indicazione delle aree dove si potrà beneficiare della mezz’ora di sosta gratuita.

Gli abbonamenti annuali scaduti lo scorso 31 dicembre sono considerati validi fino a prossimo rinnovo ma non oltre il primo aprile 2021. Infatti, la campagna abbonamenti partirà da subito ma fino al 31 marzo sarà possibile utilizzare il vecchio abbonamento senza incorrere in sanzioni.

In previsione di queste date sono stati già avviati i lavori di adeguamento delle aree e modifica della segnaletica ma varranno le regole del precedente piano della sosta - precisa Assm - , sia per quanto riguarda le tariffe applicate che il numero di stalli a pagamento.

Quindi, fino al primo marzo le aree a pagamento funzioneranno con i vecchi parcometri, quelli recentemente installati diventeranno operativi solo in quella data".

GS


Pubblicato in Politica
Continua l'impegno per sostenere il mantenimento dei servizi all'ospedale di Camerino.
Sono ferme e si aggiungono come tasselli di un puzzle ad una richiesta unanime, le posizioni dei sindaci dell'entroterra.
A quelle dei giorni scorsi, infatti, si aggiunge anche quella di Pietro Tapanelli, sindaco di Sefro, fiducioso nelle promesse fatte dal nuovo governo regionale.

"La giunta regionale - dice - si è da pochissimo insediata ed ha promesso massima attenzione anche ai presidi ospedalieri di Camerino e San Severino Marche. Entrambi sono essenziali per garantire i servizi di prossimità di tutela della saluta pubblica per le alte valli del Potenza, dell’Esino e del Chienti. Il presidente Acquaroli ha assicurato che ci sarà massimo coinvolgimento anche dei sindaci nella redazione del piano sanitario regionale e sono fiducioso sul fatto che presto si arriverà a dare un futuro, anche in ambito sanitario, ai nostri territori”.

Il sindaco prosegue ponendo l’accendo sul controllo: “il nostro compito è, come sempre, quello di vigilare e rendere l’attenzione sempre alta sui territori da noi amministrati. La sanità è di tutti e non può essere vittima di appartenenza politica. Certo che non si possono avere dieci ospedali sotto casa, ma i presidi di Camerino e San Severino Marche sono esistenti e vanno valorizzati e potenziati. Entrambi. Senza preferenze e campanilismi di sorta. Scherzosamente dico sempre che mi sento al 33% di Camerino, dove sono nato, al 33% di Sefro, dove vivo, e al 34% di San Severino Marche, dove lavoro. Ecco, quel punto di percentuale in più – sorride il sindaco - lo devo a chi mi paga lo stipendio”.

Infine la questione della pandemia che "ha rallentato sicuramente i piani inziali, ma sono fiducioso - dice - e credo che con un minimo di programmazione, abbandonando quella che ho sempre definito 'Sindrome di Calimero', puntando su poche ma efficaci tematiche di sviluppo, ora al centro anche dei piani di rilancio post COVID19, si possa dare un futuro alle nostre realtà. Certo è che i servizi devono esserci e la sanità è uno di questi".

GS
Pubblicato in Politica
"Non pensavo di scatenare tanto entusiasmo  ma evidentemente la questione dell'ospedale dell'entroterra sta a cuore a molti". Così Angiolo Napolioni, promotore e amministratore del gruppo"Salviamo l'ospedale di Camerino" che a sole 24 ore dalla costituzione sui social, ha ormai superato le 2500 adesioni.
"La cosa mi rincuora e mi è da sprone per proseguire.Mi sono fatto promotore di questa petizione-  spiega il camerte-, spinto dalla necessità di tutelare una struttura che è fondamentale per il territorio e che è prioritaria rispetto a tutte le altre, anche in funzione della ricostruzione che dovrebbe prima o poi partire, L'unica modalità che si poteva sfruttare per ottenere una forte adesione popolare era quella di utilizzare i social media e, ci auguriamo che oltre ai sindaci che si sono già affiancati all'accorato appello del primo cittadino di Camerino Sandro Sborgia, si aggiungano altri amministratori. Non è escluso che questa iniziativa possa avere anche degli sviluppi concreti- continua Napolioni-; malgrado la pandemia ci impedisca presenze fisiche in Regione o manifestazioni, ciò non pregiudica quella che è la volontà di proseguire su questo indirizzo; la tutela della salute e la salvaguardia del presidio sanitario della montagna, sono assolutamente temi prioritari".
Una richiesta di chiarezza e di fatti concreti, lanciata dai social alla sanità regionale, seguita al grido d'allarme del sindaco Sandro Sborgia e rafforzata dalle parole della madre badessa suor Chiara Laura delle clarisse del Monastero di Camerino.
"Davvero non mi aspettavo un'adesione a questi livelli - aggiunge Napolioni-. Le iscrizioni al gruppo sono venute anche da fuori provincia, non solo dal territorio del comprensorio Camerte. Il nostro entroterra mi sono permesso di confrontarlo alla striscia di Gaza perchè noi siamo i Palestinesi e gli Israeliani stanno sulla costa. Noi i Palestinesi di un territorio interno sempre più martoriato e penalizzato, esigiamo chiarezza. Vogliamo sapere quali sono le intenzioni dell'ammnistrazione regionale che ha la delega alla sanità, in merito al destino dell'ospedale di Camerino. E' quello che chiediamo, non con proclami elettoralistici, bensì con atti formali della Giunta e del Consiglio della Regione Marche". 
c.c.
Pubblicato in Politica
Partiranno lunedì 8 febbraio i lavori nei locali dell’ex Upim in corso Matteotti a Macerata. Si tratta di interventi di riqualificazione dello stabile – pavimentazione, opere murarie, infissi e azioni sulla facciata della Galleria del Commercio – coerentemente con tutto il complesso strutturale della galleria.
Questa mattina c’è stato un sopralluogo da parte della società Cardinali Marco e C. Sas, del sindaco Sandro Parcaroli e dell’assessore ai lavori pubblici Andrea Marchiori.

    ex upim 2                
L’Amministrazione comunale (proprietaria del piano semi interrato che affaccia su via Armaroli) e la proprietà del piano strada e del piano inferiore, la società Cardinali Marco e C. Sas, hanno deciso di dare il via ai lavori - la cui conclusione è prevista entro l’estate - per favorire la riapertura del centro commerciale del cuore della città; aspetto coerente con il programma di governo che prevede appunto la promozione del centro commerciale naturale per il centro storico.


«L’avvio dei lavori rientra nel progetto del centro commerciale naturale e quest’ultimo permetterà di creare presupposti per stabilizzare un sistema di offerta di beni e servizi tipo logicamente differenziato ma, nell’insieme, unitario e incentrato sul ruolo trainante degli spazi pubblici – ha detto il sindaco Parcaroli -. Il centro commerciale naturale rappresenta una strategia di rilancio della totalità degli spazi pubblici che saranno rafforzati dalla presenza delle offerte d’interesse collettivo».


«Si tratta di lavori pubblici che saranno volti alla pulizia, all’illuminazione e alla sicurezza – ha detto l’assessore Marchiori -. Riqualificare tutta l’area della Galleria del Commercio affinché torni ad avere il lustro di un tempo rappresenta una priorità e per questo ringraziamo i proprietari dei locali dell’ex Upim. L’Amministrazione comunale, per quanto di propria competenza, sosterrà tutti coloro che intenderanno affittare gli spazi riqualificati».
sopralluogo ex upim

«In accordo con l’Amministrazione ci stiamo muovendo per rivitalizzare questa parte del centro storico di Macerata che per tanti anni è rimasta abbandonata» ha aggiunto infine Roberto Cardinali, della ditta Cardinali Marco e C. Sas.
c.c.

Pubblicato in Politica
Via libera al nuovo progetto che riguarda l’intervalliva Tolentino-San Severino Marche. Dopo una serie di incontri e confronti istituzionali, la Regione Marche, la Provincia di Macerata e i Comuni di Tolentino e San Severino Marche hanno scelto la nuova ipotesi progettuale per la realizzazione del tracciato.
Lo hanno annunciato questa mattina in conferenza stampa nella sala consiliare della Provincia di Macerata, il Presidente della Regione Francesco Acquaroli, gli assessori alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici Francesco Baldelli e alla Sanità Filippo Saltamartini, il presidente della Provincia Antonio Pettinari e i sindaci di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e Tolentino, Giuseppe Pezzanesi.

“È un momento importante non solo per le città di Tolentino e San Severino Marche, ma per tutto il territorio: si tratta di una prosecuzione infrastrutturale a quella che è la Quadrilatero - afferma Acquaroli -. È fondamentale che la filiera istituzionale sappia stringersi e collaborare lealmente per iniziative importanti. Il sisma ha ferito questi territori in modo forte e realizzare qui un’opera che collega due valli è anche un’iniezione di fiducia per tutta la provincia. Quello di oggi è parte di una serie di obiettivi di una sfida che è quella di una regione intera, che vive un isolamento non più sostenibile dal punto di vista economico, turistico, culturale e della promozione e della competitività. Oggi siamo qui a suggellare un risultato epocale che deve servire da stimolo per nuovi traguardi di sviluppo”.



"Un cambio di passo che si aspettava da tempo – continua l’assessore Baldelli -. E’ quello messo in atto negli investimenti in infrastrutture e opere pubbliche dalla giunta Acquaroli, già in questi primi 100 giorni di governo. Cambio di passo avvenuto anche per la realizzazione dell’intervalliva San Severino-Tolentino. Il progetto della nuova giunta regionale non è infatti quello di intervenire con una visione slegata delle varie infrastrutture da realizzare e realizzate, come accaduto fino ad oggi, bensì di progettare un grande piano infrastrutturale che guardi al centro-Italia, con opere interconnesse e intermodali. Partendo dal modello della Quadrilatero, in cui rientra la San Severino-Tolentino, vogliamo espandere tale modello collegandolo alla strada regionale 502, proveniente da Cingoli, e alla pedemontana di Castelraimondo. In tal modo, si costruirà insieme un futuro di crescita e di sviluppo regionale che non potrà prescindere dai collegamenti viari. Il sistema della Quadrilatero, quello della Pedemontana e dell'Intervalliva, rappresenta un esempio da esportare nelle altre province marchigiane. L'opera è coerente con la missione della giunta regionale, che si è posta l'obiettivo di ‘scaricare a terra’ le iniziative e i progetti che sino ad oggi sono rimasti dimenticati nei cassetti o che non sono stati presi nemmeno in considerazione. Investire nelle infrastrutture significa investire nel futuro di questo territorio".
INTERVALLIVA

La scelta del tracciato è avvenuta dopo un approfondito esame dei costi e dei benefici. Infatti il nuovo percorso, oltre a risultare economicamente meno costoso, si sviluppa quasi interamente in aree extraurbane e si presenta con caratteristiche qualitativamente migliori (geometria di tracciato, velocità di percorrenza, ecc.) e ha minori implicazioni dirette sulla sicurezza stradale.

“È una data storica per questo territorio - sostiene Pettinari -. Inizia ora la progettazione definitiva di un tracciato, dal grande valore oltre che economico, visto il finanziamento da 100 milioni di euro, strategico. Un risultato raggiunto grazie a tutte le istituzioni che hanno guardato agli interessi della comunità, per due città cerniera tra il sistema collinare e quello montuoso”.

Prosegue Saltamartini: “C’è stato un lavoro molto intenso, anche a livello politico nazionale, che ci ha portato a questo risultato. I frutti si raggiungono quando c’è una semina importante: non si tratta di un collegamento solo tra due città, ma di una infrastruttura a servizio di tutto il comprensorio”.

Il tracciato del secondo progetto parte dalla Superstrada SS77 e si collega alla strada provinciale 361, senza interferenze con contesti urbani e senza la necessità di adeguamenti di tratti stradali urbani esistenti; al contrario nella prima proposta, per collegarsi dalla SP 127 alla SP 361 senza utilizzare strade esistenti a carattere urbano, sarebbe necessario, in prossimità dell’abitato di Taccoli, un intervento di adeguamento stradale, con un ulteriore costo stimato in circa 10 milioni di euro, escluse le spese tecniche, l’Iva e gli espropri. Il percorso originariamente previsto dal protocollo firmato nel 2017 avrebbe collegato la viabilità dell’alta valle del Potenza con la Superstrada SS77, tramite un ammodernamento della strada provinciale S.P.127 ed il collegamento diretto all’uscita Tolentino Sud.

Nel corso del tavolo tecnico indetto dalla Regione Marche il 9 gennaio 2020 però, la Società Quadrilatero ha presentato alle Amministrazioni ed agli altri soggetti pubblici invitati le verifiche preliminari sul tracciato del sopraesposto studio di fattibilità di collegamento tra la Strada Statale n. 77 (in prossimità dell’uscita Tolentino Sud) e la Z.I. di San Severino presso Località Colotto/Taccoli. Nel corso di questo incontro è stata esaminata una nuova ulteriore ipotesi progettuale – pervenuta alla Regione Marche dalla Commissione VII del Senato che, dalla Zona industriale “Le Grazie” di Tolentino (svincolo Tolentino Ovest sulla S.S. n. 77,) si collega a San Severino Marche, in località Ospedale (SS 361 var). Tale proposta si è rivelata migliore.

Pertanto la Regione Marche, la Provincia di Macerata e i Comuni di Tolentino e San Severino Marche hanno modificato il protocollo di intesa firmato nel 2017, indicando il nuovo intervento da realizzare, indicato come "Collegamento strategico delle vallate del Chienti e del Potenza’’, affidandone la titolarità alla Società Quadrilatero Marche Umbria S.p.A.

“Un ringraziamento alla Regione e alla Provincia per la volontà con cui è stata accelerata la realizzazione di questo progetto per una comunità colpita duramente prima dal terremoto e poi dal Covid - dice Piermattei -. È una giornata importantissima: finisce l’isolamento e si avvera il sogno del collegamento tra la valle del Chienti e quella del Potenza e per uno sbocco verso l’Umbria”.

Il progetto si compone di quattro lotti funzionali: il ponte sul Fiume Chienti, ubicato in prossimità dell’uscita di Tolentino Sud della superstrada SS 77, compreso il relativo adeguamento dello svincolo stradale finalizzato al migliore collegamento tra la SS77 ed il quartiere “Buozzi” di Tolentino, per un costo di 2.109.329 €; l’Intervalliva Tolentino - San Severino Marche (strada extraurbana C1) e il relativo adeguamento dello svincolo Tolentino Ovest per un costo rispettivamente di 63.990.064 € ed 6.858.110 €, per un totale di 70.848.174 €; la variante "La Pieve", infrastruttura di collegamento tra la SP 127 e la SP 361, per un costo di 9.097.126 €. 

Complessivamente gli interventi, suddivisibili in 3 lotti, ammontano ad una spesa totale di 82.054.629 € e hanno la necessaria copertura finanziaria, con fondi della ricostruzione post-sisma e risorse messe a disposizione dai soggetti sottoscrittori.

Aggiunge Pezzanesi: “Un percorso di costruzione lungo e difficile, ma proficuo. Oggi abbiamo concluso la burocrazia e ratifichiamo un accordo per un consequenziale sviluppo del territorio in direzione Castelraimondo, Cingoli e Matelica che, grazie ai risparmi che si hanno con la scelta del secondo tracciato, possono auspicare ulteriori interventi per migliorare ancora di più i collegamenti”.

A margine dei tre interventi principali, è emersa la necessità da parte del Comune di Tolentino di realizzare un ulteriore quarto intervento di miglioramento della viabilità esistente tra Tolentino e San Severino Marche mediante la realizzazione di un collegamento tra la strada di Contrada Troiano, in prossimità del campo sportivo “Ciarapica” (zona cimitero), e la strada provinciale n. 127 (in direzione contrada Santa Lucia) ed anche l’intervento di miglioramento del tratto stradale che si snoda dal viale Santa Lucia (sulla medesima SP n. 127) fino all’ingresso del complesso delle Terme di Santa Lucia. Tale richiesta si ritiene accoglibile in quanto potrà contribuire – insieme agli altri tre interventi proposti - al miglioramento complessivo della viabilità tra le due cittadine.

c.c.


Pubblicato in Politica
L’assessore regionale al Lavoro-Formazione, Stefano Aguzzi si è incontrato questa mattina a Pesaro con i rappresentanti regionali delle organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL. Al centro del confronto, una panoramica su tutti i temi legati alla crisi occupazionale, economica e in generale del mercato del lavoro riconducibili all’emergenza pandemica. 

Un forte timore è stato espresso da tutti sull’imminente scadenza del blocco dei licenziamenti, problema per il quale tutti sperano in una proroga in proporzione agli stadi di crisi. I Sindacati, salutando con soddisfazione la disponibilità al confronto dell’assessore regionale, hanno ribadito l’esigenza di continuare sulla strada del confronto periodico e di strutturare le occasioni di riflessione comune per studiare e concertare azioni di incentivazione al lavoro con formule innovative, in vista del Recovery Plan e dei prossimi fondi strutturali europei.

“Da parte nostra c’è una forte disponibilità al dialogo e all’azione progettuale comune – ha rimarcato l’assessore Aguzzi - perché siamo convinti che le politiche del lavoro, più di altre, siano un settore dove le idee, le buone prassi, la conoscenza del mercato e delle esigenze dei lavoratori, le ricerche e gli studi di tutti vadano valutati con grande ponderazione e disponibilità. Ci sono già iniziative di incentivazione all’occupazione allo studio in questi giorni degli uffici dell’assessorato, sulle quali abbiamo intenzione di chiedere interventi statali mirati. E’ necessario però, ancor prima di una progettualità comune, perché gli interventi siano concreti ed efficaci, avere a disposizione una precisa ricognizione dei fabbisogni lavorativi e delle imprese e su questi bisogni finalizzare anche corsi di orientamento, formazione e aggiornamento. Saranno poi i Centri per l’Impiego, che stiamo rafforzando, a curare e gestire queste azioni di orientamento per l’ingresso al mercato del lavoro. A questo proposito, la Regione Marche sta anche elaborando forme inedite di collaborazione pubblico/privato, in tema di agenzie interinali e ricerca del lavoro per un miglior rapporto domanda/offerta. Massimo sforzo, dunque su questi temi, ben consapevoli che la prospettiva non è ottimistica ma che i prossimi mesi saranno cruciali per una progettazione mirata e qualificata”. (ad’e)
Pubblicato in Politica
Il grido del primo cittadino di Camerino, Sandrp Sbolgia per salvare l'ospedale di Camerino si fa forte della voce dei suoi colleghi dell'entroterra.
Da Matelica, infatti, è arrivata la vicinanza del sindaco Massimo Baldini, che in una lettera ha ricosdato come "l’ ospedale dell’alto maceratese sia punto di riferimento delle terre già colpite dal terremoto e struttura adibita anche a sostenere il peso della pandemia del Covid. 
Abbiamo visto anche la preoccupazione di altri sindaci - scrive - , fra cui Mauro Falcucci di Castelsantangelo sul Nera, sulla diminuzione dei servizi sanitari nella zona montana.  
Anche Matelica si associa a questo appello. Anche ai territori montani deve essere garantito un minimo livello di qualità della vita soprattutto dal punto di vista sanitario in territori dove tra l’altro è alto il livello di età delle persone  che necessitano inevitabilmente di più assistenza.
Pertanto ci appelliamo alla nuova amministrazione Regionale che a breve, come sottolineato dal presidente della Giunta Regionale Francesco Acquaroli in un recente incontro con i sindaci dell’alto maceratese, metterà mano al nuovo Piano Sanitario Regionale affinché vengano riordinati  e riorganizzati  i servizi sul territorio per garantire a tutti i cittadini l’assistenza necessaria e indispensabile".

A difesa dell'ospedale e della sanità territoriale, anche a seguito della sollecitazione dei suoi concitaddini preoccupati per i servizi riservati alla montagna, anche il sindaco di Pioraco, Matteo Cicconi: "Ovviamente - dice - oltre ad essere molto preoccupato delle sorti dell'ospedale di Camerino, lo sono per tutta la sanità della nostra area montana che nel corso degli ultimi anni è stata depauperata e depredata di molti servizi essenziali per la nostra comunità. Come già evidenziato da altri colleghi sindaci, anche l'ospedale di San Severino Marche e quello di Matelica, che tra l'altro oggi ospita anche la nostra casa di riposo insieme a quella di Pievetorina e Castelsantangelo sul Nera distrutte dal sisma 2016, negli anni hanno subito un preoccupante e grave declassamento e impoverimento. Quindi anche il mio vuole essere un appello al nostro presidente della Regione Marche Acquaroli affinché riveda urgentemente il Piano Sanitario Regionale per un riequilibrio dei servizi  sanitari sul nostro territorio, nell'ottica di dare la giusta e legittima assistenza sanitaria anche ai cittadini montani".

GS
Pubblicato in Politica
Il Commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, ha consegnato ieri in Parlamento il pacchetto di proposte per l’utilizzo delle risorse del Recovery Fund e dei fondi della programmazione europea per rafforzare la ricostruzione, non solo materiale, del Centro Italia colpito dai terremoti del 2009 e del 2016.

In tutto il pacchetto vale 4,7 miliardi di euro. Di questi, 1,78 miliardi sono previsti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, alla base dei progetti del Recovery Fund, e sono finalizzati specificamente alla “Rigenerazione delle aree del sisma”. Altri 2,95 miliardi di euro sono previsti, per le stesse aree del Centro Italia, dalle risorse della programmazione dei fondi strutturali europei per il 2021-2026.

“Al di là di queste risorse, le aree colpite dal sisma – ha detto ieri in audizione alla Camera il Commissario Legnini – hanno naturalmente accesso a tutte le misure orizzontali previste dal Recovery e alle altre misure di carattere generale messe in campo, rispetto alle quali chiediamo che vi sia, per le aree del sisma, un’esplicita quota di riserva, o un’indicazione di priorità”.

Il Documento messo a punto dal Commissario con il Dipartimento Casa Italia, sottolinea che le nuove risorse, tra Recovery e Fondi Ue, devono essere necessariamente considerate “aggiuntive e complementari” rispetto a quelle già disponibili per il Centro Italia per la ricostruzione pubblica (2,2 miliardi di euro già impegnati, più 1,7 miliardi di euro appena stanziati dalla Legge di Bilancio 2021) e per quella privata, che ammontano, al momento, a 6 miliardi di euro.

Il programma specifico per la ricostruzione del Centro Italia prevede due linee di intervento. La prima, con una dotazione finanziaria stimata in 1 miliardo di euro, finalizzata alla ricostruzione di “Borghi e città sicuri, sostenibili e connessi”. Si prevedono, in questo ambito, interventi per la mobilità sostenibile ed efficienze, il recupero e la riqualificazione energetica degli edifici pubblici, la promozione di servizi digitali, lo sviluppo del fotovoltaico e di sistemi centralizzati di produzione di energia, delle “Comunità energetiche rinnovabili”, un’illuminazione urbana ecocompatibile.

Il secondo intervento, per il quale si stima un’esigenza finanziaria di 780 milioni di euro, riguarda lo sviluppo produttivo, anche del settore agricolo ed agroalimentare, con il sostegno agli investimenti, interventi per la valorizzazione delle risorse ambientali, forestali e boschive, dei beni culturali e storici, la creazione di centri di ricerca universitaria.

Oltre a questi fondi ci sono 2,95 miliardi di euro della programmazione comunitaria, che devono ancora essere finalizzati, ma che sono essenziali per integrare la ricostruzione ed i progetti di sviluppo. Su questi fondi, innanzitutto, si fa affidamento per finanziare il Superbonus cratere, con l’estensione delle detrazioni al 2026 ed il loro ampliamento anche alla ricostruzione e riparazione degli edifici produttivi (oggi esclusi), e soprattutto con la reintroduzione dell’obbligo di miglioramento sismico degli edifici (non previsto dall’attuale Superbonus sisma). Altre linee di intervento riguardano lo sviluppo della rete di comunicazioni a banda larga, l’efficientamento energetico degli edifici scolastici, la realizzazione di nuove scuole, la sicurezza sismica dei luoghi di culto, il rafforzamento delle infrastrutture viarie e ferroviarie, la telemedicina e l’assistenza di prossimità, misure per l’impresa verde, l’economia circolare, il turismo e la cultura.
Pubblicato in Politica
Il Comune di Camerino ha predisposto il progetto definitivo ed esecutivo della strada comunala Caselle-Ponte della Cerasa, una delle arterie principali della città, finanziata con un milione di euro.

Si tratta della strada che conduce all’ospedale della città ducale, dalla provinciale 256, collegando anche agli impianti sportivi in località Le Calvie e la caserma dei vigili del fuoco in località Caselle. L’arteria viaria da anni necessita di importanti lavori. Il primo consistente danno si era verificato, infatti, nel 2012, quando le abbondanti nevicate di quel febbraio provocarono una frana con conseguente distaccamento della sede stradale, in un tratto che è tuttora regolato dal semaforo a senso unico alternato. Nel 2016, poi, il terremoto ha ulteriormente influito sull’aggravarsi delle condizioni al manto stradale rendendolo sconnesso e pieno di avvallamenti. L'ufficio tecnico ha anche affidato la predisposizione della relazione geologica. Si tratta dell'ultimo atto prima che si possa andare a gara per affidare i lavori:

“Finalmente cominciamo a vedere avvicinarsi la realizzazione dei lavori, dopo che siamo riusciti, in sede di approvazione di CIR, a ottenere dall'USR una cifra maggiore di quella prevista inizialmente, che consente praticamente un intervento per quasi tutta la lunghezza del tratto stradale.
Un'opera importante che i cittadini aspettano da molti anni e che realizzeremo appena trascorsi i tempi tecnici necessari per l'espletamento della procedura di gara – ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli – Oltre ad essere una strada molto utilizzata dalla cittadinanza, è spesso utilizzata anche da mezzi di soccorso, quindi si tratta di un intervento che era estremamente necessario”.
Un primo ripristino era stato effettuato dall'Unione montana Marca di Camerino, che è risultata assegnataria di fondi regionali, per un intervento di manutenzione straordinaria per il recupero e consolidamento della scarpata in frana, adiacente alla sede stradale fino alla sponda in erosione del fosso sottostante e il ripristino della corsia stradale, per un tratto localizzato lungo il corso del torrente, di lunghezza limitata a venti metri.
c.c
Pubblicato in Politica

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo