Notizie di politica nelle Marche
Il mattatoio di Camerino torna a servizio degli allevatori del territorio e non solo. Terminata la prima opera pubblica ricostruita nella città ducale, dopo il terremoto del 2016, per la spesa di 209mila euro. Un anno fa esatto (era il 4 maggio 2020) la visita del Commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini in occasione della quale il sindaco Sandro Sborgia “riapriva” i lavori nel cantiere, vista la ripresa dell’attività edilizia a seguito dello stop imposto dalla quarantena per l’emergenza sanitaria che fermò tutto. Oggi, il compimento dell’opera i cui lavori sono terminati qualche mese fa. In stallo per quasi tre anni, il progetto a fine 2019 è stato approvato e finanziato, rendendo così eseguibili i lavori che consentono di rendere il mattatoio di nuovo utilizzabile quindi a servizio delle aziende dell’entroterra. La struttura, che si trova in località Pianello, lungo la strada Caselle-Ponte della Cerasa, sarà affidata in gestione a un operatore privato. L’argomento discusso anche nel Consiglio comunale, in cui è stata approvata la delibera con le linee di indirizzo per indire la gara, tramite cui trovare il nuovo gestore.

Dalla discussione è emerso che il precedente gestore, un privato che aveva avuto la concessione di gestire il servizio dal Comune, non è più interessato quindi l'Ente procederà a una nuova gara di evidenza pubblica per dare in gestione il servizio, che permetterà agli allevatori della zona di avere una struttura a disposizione. “A quasi 5 anni di distanza dal terremoto in cui gli allevatori della zona sono stati costretti a macellare i capi di bestiame a molti chilometri di distanza, torna un servizio fondamentali per tutto il territorioha detto il sindaco Sandro Sborgia – è un impegno che avevamo preso, consapevoli che non potesse continuare a gravare sulle aziende agricole una situazione che costringeva ad affrontare costi e sacrifici. Ora è nostra volontà anche attivare un progetto di filiera delle carni locali, tramite progetti con gli allevatori e le associazioni di categoria, per favorire il rilancio economico dell'agricoltura del territorio”.

 
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Il vice presidente del Consiglio regionale Gianluca Pasqui ha visitato l'hub vaccinale delle Terme Santa Lucia di Tolentino. Pasqui, che è anche membro della IV Commissione permanente Sanità e Servizi Sociali, era accompagnato dal presidente del Consiglio comunale di Tolentino, Carmelo Ceselli, e dal consigliere comunale Luca Scorcella.

La delegazione è stata accolta dall’amministratore delegato di Assm spa, dott. Graziano Natali, e dal direttore sanitario delle Terme, dott. Danilo Compagnucci, che ha illustrato agli ospiti l'attività dell'hub vaccinale che somministra quotidianamente circa 90 dosi di vaccino Pfizer e Astrazeneca.

All’incontro era presente anche il dottor Fabrizio Scoccia, presidente dell’associazione Terme delle Marche che per prima ha chiesto e ottenuto che le strutture termali potessero essere utilizzate per le vaccinazioni.

TERME 1

Pasqui si è complimentato con tutto il personale delle Terme e lo ha ringraziato per la professionalità e l'impegno che quotidianamente mettono in campo, sottolineando la valenza strategica di questo polo che serve un'area vasta e popolosa come quella di Tolentino e del suo circondario, evitando agli utenti di doversi spostare per raggiungere gli altri hub che si trovano a diversi chilometri di distanza. Un plauso è stato rivolto anche al sindaco Pezzanesi, che ha fortemente voluto un punto vaccinale in città, e ai vertici di Assm spa che hanno messo struttura e personale delle Terme a disposizione di questa postazione fondamentale per il territorio.














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Con il mese di maggio si apre per Camerino il  periodo delle feste dedicate al Santo patrono Venanzio Martire. Tante le iniziative ormai tradizionalmente legate a questa ricorrenza e, prima fra tutti, la rievocazione storica della Corsa alla Spada e Palio che quest'anno taglia il traguardo dell'edizione numero 40. Le misure restrittive della pandemia non hanno permesso lo scorso anno il regolare svolgimento delle manifestazioni medievali ridotte a piccoli simbolici omaggi. Con la limitatezza della situazione attuale che non può dirsi ancora ottimale, ci si appresta comunque a festeggiare anche quest'anno.
"Stiamo cercando di organizzare un calendario che ci permetta di festeggiare al meglio appunto questo importante anniversario del quarantesimo- dichiara la presidente dell'associazione Stefania Scuri- Di sicuro riusciamo a donare alla popolazione di Camerino un'Offerta dei Ceri più ampia rispetto a quella dello scorso anno e quindi, siccome le normative hanno aumentato il numero dei partecipanti in chiesa alle funzioni religiose, questa volta sarà maggiore .anche il numero dei figuranti che potrà assistere alla cerimonia in basilica, rispetto a quello del 2020.  La novità di questa edizione- continua Stefania Scuri- è che abbiamo  progettato un prodotto molto ambizioso per quanto riguarda la Corsa alla spada. È un qualcosa che finora la nostra manifestazione non aveva mai realizzato. 
Si tratta di un 'cortometraggio' sul ritorno della Signoria dei da Varano a Camerino grazie alla figura di Elisabetta Malatesta. È stato girato la scorsa settimana e in questo cortometraggio potremmo ammirare  ancora una volta gli abiti della Corsa alla spada e i vari personaggi che sono interpretati da alcuni attori esterni alla nostra città, venuti da altre regioni, proprio con l'intento di poter veicolare il nome di Camerino e il nome della Corsa alla spada, anche attraverso le loro conoscenze nel settore dello spettacolo e del teatro. 
Molte scene - spiega la presidente- sono state girate per quello che era possibile all'interno di alcuni spazi della città che non posso svelare; ne riconosceremo comunque alcuni molto importanti che hanno segnato anche la storia dei vari eventi legati alla città di Camerino, altre ne sono state relizzate poi nei dintorni della città con l'intento di promuovere la corsa alla spada e di promuovere tutto un territorio.  All'interno della settimana  che va dal 17 al 23 maggio sarà appunto possibile vedere questo cortometraggio e faremo proprio una prima visione del corto che poi rimarrà come prodotto digitale di divulgazione della storia di Camerino di proprietà della Corsa alla Spada,  così come tutte le fotografie del backstage e di scena. Un prodotto nuovo che fino ad oggi non era mai stato realizzato. Tutto questo è stato organizzato perché le norme restrittive hanno un po' anche modificato quella che è la stessa possibilità di rievocare- spiega Scuri- per cui ci siamo inventati questa  così come altre modalità in streaming, nelle quali verranno curati degli approfondimenti importanti sul ruolo di Camerino nel commercio dell'epoca del tardo Quattrocento. Una delle produzioni e dei commerci della città aveva al centro lo zafferano e ne parleremo  così come stiamo organizzando anche un omaggio a coloro che furono i fondatori della Corsa alla spada. Per quel che concerne proprio la gara del 23 maggio, se il colore giallo ci assisterà fino a quel giorno, ci sarà la possibilità di poter seguire la corsa degli atleti che stiamo tenacemente portando avanti come progetto.
Ci rendiamo conto che i tempi sono stretti, ma chiaramente in questa situazione lavoriamo un po' in emergenza.  Come è facile immaginare le Taverne quest'anno non avremo la possibilità di aprirle; si è ragionato insieme ai tre capi terziere di Sossanta, Mezzo e Muralto, ma è chiaro che le norme anti-covid e la situazione sanitaria non permettono purtroppo la possibilità di aprire questi tre luoghi a noi tanto cari. Tuttavia, il fatto di parlare di un prodotto come quello delllo zafferano farà sì che, all'interno delle cucine di alcuni ristoranti che si sono resi disponibili,  potrà essere ospitato un rappresentante di ognuna delle taverne che realizzerà un piatto medievale e magari creare un evento di assaggio con l'ambientazione della taverna". I tre terzieri  si stanno anche organizzando per abbellire le vie della città. "Io mi sento solo di ringraziare coloro che insieme a me in questi due anni hanno condiviso questa situazione difficile. È vero che non ci siamo mai fermati lo stesso e ci siamo sempre incontrati utilizzando chiaramente tutti i sistemi ormai diventati usuali delle call. E se quest'anno riusciremo ad organizzare i due eventi dell'Offerta dei Ceri e della Corsa e ad organizzare qualche approfondimento culturale nei giorni che ci separano dal 17 al 23 maggio- conclude Stefania Scuri-  potrà sembrare poco ma questo poco ha richiesto davvero tantissimo lavoro, impegno e dedizione; in questa situazione organizzare una rievocazione storica è più che difficile"

c.c..
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Seppur con due settimane di ritardo rispetto agli altri Comuni marchigiani, anche Cerreto d'Esi da marcoledì tornerà in zona gialla. Una buona notizia per la città, che nella settimana che ha preceduto il 25 aprile faceva registrare un'incidenza nei contagi decisamente sopra la soglia fissata dalla Regione Marche. Il sindaco David Grillini aveva parlato di restrizioni pesanti per la città, ma che avrebbero auspicabilmente aiutato ad abbassare i dati e a riportare Cerreto d'Esi alla normalità. È stato così.

C'è soddisfazione nelle parole di Grillini, sia per una cittadinanza decisamente provata a livello psicologico, sia per le attività commerciali che potranno tornare a lavorare. "Ovviamente siamo molto felici e ne avevamo davvero bisogno – ha commentato il sindaco –. Sembra che i contagi stiano decisamente rallentando e quindi riusciamo a rientrare nei parametri imposti dalla Regione. La popolazione era ormai allo stremo, sono state settimane molto dure sotto il profilo psicologico. Ci godiamo questa zona gialla, ma con un monito: non deve essere un liberi tutti ma dobbiamo restare consapevoli e attenti. Tirano un sospiro di sollievo anche le attività commerciali che, oltre alla pressione psicologica per le restrizioni, hanno fatto i conti anche con le questioni economiche".

La chiusura del sindaco Grillini è dedicata ai ringraziamenti alle forze dell'ordine e ai cittadini che si sono dimostrati responsabili: "Le forze di polizia hanno fatto un grande lavoro per controllare il nostro territorio, e per questo le ringrazio così come ringrazio i nostri cittadini: hanno dimostrato grande senso di responsabilità anche se è stato chiesto loro un ulteriore sacrificio. Grazie a loro riusciamo a tornare in zona gialla e questo era fondamentale".

l.c.

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Nuove demolizioni a Camerino. Ultimate le operazioni di abbattimento del palazzo di via Dante Alighieri che per diversi giorni di aprile hanno costretto alla chiusura della strada su cui si affacciava e del quale resta visibile solo l'area di sedime, ci si appresta a demolire ora in via Seneca il palazzo in cui hanno sempre abitato le famiglie dei Carabinieri. Ruspe e mezzi meccanici sono già sul posto per dare inizio all'abbattimento dell'edificio gravemente danneggiato dal sisma. Un altro spaccato di vita e di ricordi che lascerà spazio al nuovo e al futuro della città. Per rendere possibili le operazioni fino al 7 maggio il tratto di via Seneca compreso tra l'intersezione con via Baudana Vaccolini e via Passamonti resterà chiuso. 

c.c.

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Sul tema Covid è stato un inizio settimana vissuto col fiato sospeso a Treia: se gli ultimi rilevamenti infatti avevano messo il paese al riparo dalle restrizioni anti contagio tipiche della zona arancione, i numeri sono stati sempre molto vicini alla soglia massima consentita dal sistema adottato dalla Regione. Basti pensare che, se i casi limite sono 250 ogni 100mila abitanti, Treia ha avuto un indice di 249,8 nella settimana che ha preceduto il primo maggio. Se ne è parlato anche durante l'ultima seduta del consiglio comunale quando, durante le comunicazioni di rito, il sindaco Capponi ha informato l'assise della situazione.

Il Comune treiese era in trepidante attesa di notizie sul tema, che in questo senso sono state positive: "L'indice dei contagiati - come comunicato proprio dall'amministrazione su Facebook - , è sceso drasticamente sotto i livelli consentiti per la permanenza in zona gialla e si attesta oggi a 141. Il rischio di incorrere in misure più severe è stato così scongiurato almeno fino alla fine di questa settimana".

Restano comunque le perplessità sul sistema adottato dalla Regione Marche per la definizione delle fasce gialle, arancioni e rosse. Il sindaco Capponi ha sottolineato questo aspetto: "Da tempo abbiamo comunicato alla Regione come oggi i maggiori cluster di rischio siano all'interno delle aziende: i lavoratori sono necessariamente, in determinati tipi di professioni, soggetti agli assembramenti. Se si dovesse andare avanti con le idee del Ministro Speranza e del Generale Figliuolo, ovvero quelle che prevedono di procedere con le vaccinazioni in azienda non appena esaurita la campagna riservata alle categorie protette, si potrebbe fare un grande passo avanti: a tal proposito due aziende del nostro territorio hanno già aderito a questa possibilità. Mettere al riparo i lavoratori è fondamentale - ha concluso Capponi -, visto che oggi sono la categoria che rischia maggiormente di contrarre il virus. Confidiamo di avere a giorni una risposta da parte della Regione".

l.c.
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Martedì, 04 Maggio 2021 11:42

Dramma a Camerino, anziano si toglie la vita

Il male di vivere ha fatto un'altra vittima. Gli accertamenti sul corpo dell'uomo, rinvenuto nella sua abitazione nella località Torrone di Camerino, non lascerebbero dubbi. L'uomo di 79 anni, secondo gli inquirenti si sarebbe tolto la vita sparandosi un colpo di fucile all'addome. Le indagini, coordinate dal procuratore facente funzioni Claudio Rastelli, sono condotte dai Carabinieri della Compagnia di Camerino che nella serata di ieri hanno compiuto i primi rilievi nell'abitazione. Il cadavere del 79enne B.C. che viveva da solo, era stato trovato sul letto e dopo gli accertamenti eseguiti dal medico legale ne è stata disposta l'autopsia. Sul posto anche i sanitari del 118. Tutto farebbe propendere per il suicidio, anche se ulteriori convincimenti potranno derivare dall'esame autoptico
c.c.
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Per il secondo anno consecutivo il comune di Tolentino, Bimbolandia e Il Villaggio dei Folletti promuovono i campus estivi per tutti i bambini e ragazzi della scuola dell’infanzia e della primaria.

L’iniziativa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa dal Sindaco Giuseppe Pezzanesi, dal Vicesindaco Silvia Luconi, dall’Assessore alle Politiche Sociali Francesco Pio Colosi, dal Consigliere delegato alle mense scolastiche Mirco Mancini e da Roberta Mariani di Bimbolandia. Erano presenti anche il Consigliere Monia Prioretti e la responsabile dell’Ufficio Servizi Sociali Pia Maria Branchiesi.

Come lo scorso anno, grazie alla collaborazione della Dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “Lucatelli” Mara Amico, i centri estivi saranno ospitati presso i plessi “Rodari” e “King”.

I campus estivi di terranno per tutto il mese di luglio e la prima settimana di agosto.

Sono previsti due diversi corsi: il primo riservato ai bambini della scuola dell’infanzia da 3 a 6 anni e il secondo per i ragazzi della primaria, da 6 a 11 anni.

I campus sono strutturati per favorire momenti di socializzazione, di crescita e di formazione educativa, oltre che di gioco e sport. Infatti quest’anno sono state anche previste collaborazioni con le società di pallavolo e calcio a 5 e altri accordi si stanno formalizzando con l’intento di far praticare, sempre all’aria aperta, anche alcuni sport. Il servizio mensa verrà, come sempre, assicurato dalle dipendenti comunali.

Il sindaco Pezzanesi, la vicesindaco Luconi, l’assessore Colosi e la Mariani per Bimbolandia hanno sottolineato la bontà dell’iniziativa, evidenziando la positiva collaborazione tra pubblico e privato per questi campus estivi che tanto piacciono sia ai bambini e ragazzi che alle famiglie e che rispondono alle esigenze non solo di Tolentino ma anche dei comuni limitrofi. Inoltre è stato ribadito che questi campus estivi non sono un “parcheggio” per i bimbi ma al contrario, un luogo che favorisce l’educazione e lo sviluppo e che prevedono molte attività sia ludiche che formative.

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“Nessuna chiusura ma un invito alla ragionevolezza per far fronte a situazioni emergenziali come quelle già registratesi in determinate occasioni ad Elcito e Canfaito che ad esempio, nel periodo di Ferragosto. non hanno permesso a un’ambulanza di raggiungere persone che avevano bisogno di assistenza. Il provvedimento, che replica iniziative analoghe già assunte negli anni scorsi e su cui non ha polemizzato nessuno, non ha imposto divieti il 1 e il 2 maggio, per il ponte della Festa del Lavoro, né li imporrà se non ve ne sarà bisogno. Le auto, infatti, lo scorso fine settimana hanno transitato regolarmente e senza sbarramenti”.

Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, spiega così il provvedimento in merito alla viabilità per raggiungere la frazione di Elcito e la Riserva naturale regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito entrato in vigore in questi giorni su disposizione della Provincia di Macerata.

“Nella Ordinanza emanata dalla Provincia – sottolinea il primo cittadino settempedano intervenendo per spiegare la vicenda – è scritto chiaramente che il provvedimento avrà efficacia solo al verificarsi di particolari condizioni. Quando i parcheggi in zona saranno off-limits e le strade impraticabili, chiuderemo al transito la Provinciale che sale ad Elcito dalla località di Castel San Pietro. Per la sicurezza di tutti non possiamo fare diversamente ma, sottolineo, si tratterà di casi eccezionali e non appena la situazione rientrerà e lo permetterà, anche nel giro di poche ore, provvederemo a riaprire. Dobbiamo necessariamente garantire un afflusso sicuro – spiega ancora il sindaco – sia a chi sarà già riuscito a raggiungere queste due straordinarie località sia a chi vorrà recarvisi per trascorrere qualche ora a contatto con la natura. Come lo scorso anno allestiremo un parcheggio a ridosso dell’abitato di Elcito che servirà per sfogare l’afflusso di tante auto e continueremo a studiare soluzioni con l’Unione Montana Potenza Esino Musone, che è l’ente gestore della Riserva naturale regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito, con la Pro Elcito e con gli operatori che gravitano in zona, perché tutto vogliamo fuorché evitare che i turisti arrivino in quella che è una delle mete di richiamo del nostro territorio. Questo però lo faremo anche nell’ottica di tutelare un’oasi protetta e un habitat naturale che non ha confronti nell’intera regione Marche”.

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Unisce i 4 atenei delle Marche la competizione Start Cup Marche 2021 #vincelatuaidea, riservata a studenti universitari e ricercatori con brillanti idee imprenditoriali di contenuto innovativo, che aspirino a costituire un’impresa anche di tipo spin off universitario.
Organizzata e promossa dall’Università di Camerino l’edizione 2021 della Business Plan competition si apre con la novità della stretta sinergia tra tutte e quattro le Università della Regione per stimolare ad un percorso di autoimprenditorialità che potrà significare  doppio beneficio, per il futuro professionale e lavorativo degli stessi editori, e per tutto il territorio. Una sfida che ha in sè l'aspettativa di cercare di uscire da un difficile anno pandemico che, in una terra già fragile, ha aggravato una preesistente crisi economica. La presentazione ufficiale di Start Cup Marche 2021 è avvenuta  nella sede del Rettorato di Unicam. Ai saluti e ad una prima illustrazione del rettore Claudio Pettinari , sono seguiti gli interventi di Daniele Rossi, delegato del rettore per Start-up, spin off e incubatore tecnologico, di Stefano Marasca per l’Università Politecnica delle Marche, di Fabio Musso per l’Università di Urbino e di Francesca Spigarelli per l’Università di Macerata. Dal germoglio di un’iniziativa che era già partita da diversi anni, la collaborazione tra i quattro atenei fa oggi fiorire una ulteriore occasione di ripresa per tutto il territorio regionale.

“ E’ un percorso sul quale nutriamo tante aspettative- ha detto il rettore Claudio Pettinari- . Il bando aspira a far nascere le idee innovative dei giovani, ma interessante sarà anche tutta la fase di costruzione dell’idea che vedrà in sinergia i quattro atenei e che potrà portare alla nascita di un’impresa. Ci sarà infatti la fase del sostegno e della promozione delle idee che congiuntamente valuteremo”. Guardando alla passate edizioni promosse da Unicam, Pettinari ha ricordato che dal momento in cui sono state avviate le competizioni, l’ateneo di Camerino è riuscito a generare ben 28 Spin off, cinque dei quali hanno raggiunto una maturazione tale da diventare importanti imprese generando risorse e un ritorno di crescita anche sul territorio". 
Il completo iter del bando, è stato sintetizzato da Daniele Rossi. Entro il 6 settembre sarà possibile iscrivere “l’idea di impresa innovativa” inserendo la propria università di appartenenza; un mese di tempo nella prima fase per dettagliare la propria proposta in un Business plan ma i partecipanti avranno nel frattempo l’opportunità di seguire seminari corsi e workshop organizzati dai 4 atenei con riguardo agli aspetti più tecnici e fondativi di un’impresa. Il momento conclusivo della prima fase si avrà entro il mese di ottobre; davanti ad una commissione qualificata formata dai rappresentanti delle 4 università delle Marche e da esponenti dell’industria, dell’editoria ed esperti in innovazione, i concorrenti saranno chiamati ad illustrare i contenuti della propria idea. Verrà quindi formata una graduatoria sulla base della quale verranno scelti i tre premi sotto forma di incentivi alla creazione dell’impresa.b I tre finalisti dovranno infine difendere la propria idea vincente in un evento nazionale che si terrà nel mese di novembre all’Università di Tor Vergata a Roma.
"Lo sforzo maggiore che ha spinto quest’anno ad un coordinamento tra tutte le università della regione- ha spiegato Rossi- è nella particolarità di un anno che dovrebbe stimolarci, guidarci verso l’uscita. La crisi fa paura a noi come agli stessi studenti, tant’è che uno degli ultimi sondaggi realizzati in concomitanza con la Festa del Lavoro, ha evidenziato che il 66% degli intervistati ritiene desiderabile per sé o per la propria famiglia il posto fisso, meglio ancora statale. Per contro è scesa dal 25% al 12 % la percentuale di coloro che auspicherebbero un lavoro autonomo. Abbiamo quindi l’assoluta necessità di rilanciare lo spirito imprenditoriale dei nostri studenti , in un contesto lavorativo che negli ultimi anni è radicalmente cambiato. L’attività di Start -Cup si prefigge quindi di stimolare gli studenti a tentare di attaccare il mondo del lavoro. Partiamo dunque con questa nuova avventura che speriamo sia prolifica di progetti da promuovere”.
Entusiasmo per il debutto di una sinergia a 4 sull’iniziativa, è stato espresso da Stefano Marasca dell’ Univpm, evidenziando come quella linea di stimolare l’imprenditorialità giovanile portata avanti da anni, oggi debba essere ulteriormente seguita, seppure il terreno di partenza sconti difficili condizioni. Tra le caratteristiche del Bando della Start-Cup 2021 in evidenza nel suo intervento la possibilità del supporto concreto( in termini di sostegno alla creazione del Business plan, alla normativa sul diritto d’autore e sull’accesso a possibili finanziamenti ) che viene dato a chi propone l’idea e poi va avanti con l’intento di svilupparla. Come peculiarità caratterizzante l’iniziativa, lo stesso Marasca ha tenuto a sottolineare che lo stimolo economico e il supporto sono destinati ad idee editoriali non necessariamente rivolte ad una certa intensità di capitale tipica dell’investimento tradizionale.“Le idee imprenditoriali alle quali Start –Cup si rivolge, possono essere infatti improntate tutte sulla conoscenza. L’apprezzamento che il comitato di valutazione potrà fare rispetto ala portata delle idee, è assolutamente a 360 gradi e questo è un aspetto a mio avviso molto rilevante: ormai l’imprenditorialità si sviluppa in tantissimi settori con un coefficiente di investimenti in conoscenza e in competenze delle persone che è decisamente più rilevante rispetto a qualsiasi aspetto d’intensità di capitale quale siamo abituati a pensare in riferimento ad una impresa di tipo più tradizionale. Questi sono gli aspetti caratterizzanti che ci hanno spinto a collaborare con entusiasmo, in quanto perfettamente in linea con le aspettative d'imprenditorialità delle persone giovani”.
Delle grosse difficoltà, sopportate negli ultimi anni da un territorio marchigiano fatto di un' economia diffusa e di una tradizione industriale commistione tra mondo rurale agricolo e attività manifatturiere, ha parlato Fabio Musso di Uniurb. “ Difficoltà che per le aree più arretrate collinari e montuose sono anche infrastrutturali e che portano ad un inaridimento, non solo del tessuto imprenditoriale, ma anche demografico. Per contrastare il rischio di desertificazione- ha detto- una delle strade è sicuramente quella dell’imprenditorialità, anche in relazione al fatto che, se vi sono imprese che chiudono (tanto più per l’acuirsi della pandemia) si chiudono opportunità di lavoro. La logica del lavoro e dell’occupazione va dunque perseguita, non solo attraverso la ricerca del posto fisso, ma anche attraverso l’imprenditorialità. La logica delle condizioni protette del posto fisso va superata, la via maestra da seguire è quella dell’imprenditorialità, seppure sia caratterizzata dal rischio. Dovere dell’università non è solo quello di lavorare per una formazione degli studenti ma anche a favore della comunità; questo bando dichiara di diffondere la cultura d’impresa nei settori professionali e accademici che hanno ancora poca familiarità con l’attività imprenditoriale e dunque  non ci si rivolge solo ai laureandi ma ache a chi ha terminato da tempo i propri studi e desideri sfruttare le proprie competenze, attraverso l’imprenditorialità . È questo un messaggio che indirizza verso una fase di cambiamento e verso il superamento delle criticità, grazie a nuovi settori che stanno emergendo, ponendosi in chiave propositiva, individuando una strada innovativa in grado di generare valore per se stessi e, creando occupazione per tutta la comunità. Anche in una difficile situazione di cambiamento, credo che sia un’occasione insistere verso lo stimolo all’imprenditorialità”.
Nel chiudere il suo intervento citando lo slogan"avere un’idea è un’ottima cosa, ma occorre sapere come portarla avanti",di fronte all’iniezione di fiducia e al messaggio positivo che Start Cup –Marche è in grado di diffondere tra i giovani studenti, Francesca Spigarelli di Unimc, ha inteso sottolineare che questo bisogno di fiducia va sostenuto con degli strumenti che sono imprescindibili;, su questo, ogni ateneo potrà offrire quel quid in più che fungerà da ulteriore stimolo all’idea.

La Start Cup Marche .è l'unica della regione ad essere accreditata dal Premio Nazionale dell'Innovazione, promosso dall'associazione PNI-Cube che riunisce gli incubatori e le business plan competition accademiche italiane. 
Sarà possibile iscrivere l'idea di impresa entro il 6 settembre, metre il Business Plan va presentato dal 7 settembre all'8 ottobre 2021.
Tutte le informazioni sulle modalità di iscrizione e di partecipazione sono disponibili nella pagina https://start-cup-marche

c
.c.
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