Notizie di politica nelle Marche
"È l’ultima volta che rispondo a sterili provocazioni che arrivano da fantomatici circoli politici senza nome né volto, forse perchè chi scrive ha vergogna nel mostrare la propria appartenenza". Questa la premessa alla nota a firma del Consigliere regionale Gianluca Pasqui in riferimento alle osservazioni su carcere e tribunale di Camerino venute dal PD camerte.  
"Nello specifico- spiega Pasqui- vengo chiamato in causa e ‘bacchettato’ dal Pd di Camerino per aver interessato un sottosegretario di Stato in merito a due importantissime questioni che riguardano da vicino la città. Già questo lascia intendere con quale spirito il Pd di Camerino intende affrontare i problemi.
Per quanto riguarda l’inutilità della proposta di legge alle Camere per il ripristino del Tribunale, vorrei ricordare che la problematica è stata spesso sollevata proprio dal Pd e che per la stesura della proposta di legge alle Camere si è speso in prima persona l’avvocato Corrado Zucconi il quale, notoriamente, non ha simpatie politiche per il centrodestra essendo stato, fra l’altro, anche candidato nelle liste del centrosinistra- prosegue Gianluca Pasqui-  Ritengo poi che il Pd di Camerino, prima di rendere pubblici i suoi livorosi deliri, debba confrontarsi con il suo stesso partito regionale. La proposta di legge alle Camere, infatti, è stata votata all’unanimità (e quindi anche con l’appoggio del Pd) prima in Commissione Affari Istituzionali e poi in aula dall’assise regionale. Curioso che in entrambi quei frangenti il Pd abbia sostenuto un atto che oggi, a distanza di mesi, il circolo locale dello stesso partito reputa inutile. Poi, è necessario, probabilmente, che si impari a leggere bene perché il sottosegretario Sisto non ha mai affermato che il tribunale di Camerino non sarà mai più ripristinato. Il sottosegretario Sisto ha molto più onestamente fatto presente che da qui alla fine della attuale legislatura non sono previsti cambiamenti. Ma nulla osta che dopo il voto politico per il rinnovo del Parlamento la questione possa essere affrontata dalle Camere.
Per quanto riguarda il carcere, il circolo del Pd ha evidentemente la memoria corta, perché da sempre mi sono battuto per la costruzione della nuova struttura, affrontando il problema fin dal 2010 con l’allora sottosegretario Giacomo Caliendo e arrivando ad un passo dalla soluzione definitiva.
Mi preme invece conoscere cosa abbia fatto in concreto il circolo locale del Pd in merito sia al carcere che al tribunale, tenendo presente che dal 2016, fatta eccezione per una breve parentesi, è stata una compagine che ha sempre fatto parte dei governi nazionali che si sono succeduti, da Renzi a Gentiloni a Conte, e tre commissari straordinari alla Ricostruzione (Errani, De Micheli e Legnini) non sono certo nell’orbita politica del centrodestra.
Quindi, mai come in questo caso “un bel tacer non fu mai scritto”. Io posso solo dire - conclude il Consigliere regionale- che, come sempre, sono a disposizione di tutti i Sindaci delle Marche, compreso ovviamente quello di Camerino. La gara a chi è più bravo dell’altro non mi interessa, quindi ribadisco che si tratta dell’ultima volta che, anche se tirato per i capelli, rispondo a inutili provocazioni che tolgono soltanto tempo utile a chi lavora davvero concretamente per le Marche e per quell’entroterra dove ci sono le mie radici".
c.c.














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Il Circolo del PD di Camerino interviene con una nota sull'incontro tra il Consigliere Regionale Gianluca Pasqui e il Sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto che ha avuto per temi il Tribunale e il Carcere di Camerino
 
"Le due Istituzioni- è scritto nel comunicato- risultano, al momento, chiuse per motivi diversi: il Tribunale  di Camerino è stato chiuso in seguito alla revisione della geografia giudiziaria come previsto dal D.Lgs. 155/2012, quindi in forza di una legge; l’edificio del Carcere di Camerino è stato invece costretto alla chiusura, poiché inagibile a seguito del sisma 2016, questa Istituzione esiste sulla carta pur senza una sede fisica.

Il Sottosegretario Dottor Sisto ha dichiarato che il Tribunale non sarà riaperto mentre per il Carcere si è fatto carico di approfondire la questione.

Alla luce di quanto detto - continua la nota del PD camerte- appare vana la proposta di legge regionale sulla riorganizzazione dei Tribunali e degli Uffici del Pubblico Ministero approvata all’unanimità nell’aprile 2021 dalla Regione Marche, che comunque, ha creato nella cittadinanza illusioni e false aspettative.

Relativamente al Carcere, non si comprende come il Consigliere Regionale Pasqui abbia atteso fino ad oggi per intervenire sull’argomento. Già in data 10 giugno 2021 il DAP, Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, comunica al Sindaco Sborgia che l’intenzione non è quella di chiudere il Carcere, ma di non riaprirlo nella struttura che lo ospitava prima del sisma e di trovare una nuova sede a Camerino.  Quindi - prosegue la nota- si evidenzia che quanto garantito al Sindaco Sborgia è un impegno preso con l’Amministrazione Comunale che risulta in una fase molto più concreta ed avanzata rispetto all’approfondimento di cui ha parlato il dottor Sisto. 

Sarebbe, invece, stato doveroso da parte del concittadino e Consigliere Regionale dottor Gianluca Pasqui, un intervento nei confronti di chi vorrebbe la nuova sede del Carcere a Macerata, come il Garante Regionale per i diritti della persona, avvocato Giancarlo Giulianelli; tacere sulle affermazioni di Giulianelli non è ammissibile da parte di chi vuole apparire strenuo difensore del suo territorio"- conclude il Circolo Pd di Camerino .
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Una governance speciale e multilivello per l’utilizzo delle risorse stanziate con il Piano Nazionale di Riforma e Resilienza destinate alle aree dell’Appennino Centrale colpite dai terremoti. Misure necessarie a garantire che siano coinvolti il Governo centrale, attraverso le strutture operanti per la ricostruzione, le Regioni ed i Comuni, per uno strumento che si sta rivelando efficace anche grazie ai poteri speciali in deroga di recente introdotti.

E’ quanto ha chiesto al Parlamento il Commissario Straordinario Giovanni Legnini, illustrando la proposta condivisa con il Dipartimento Casa Italia, la struttura di Palazzo Chigi che coordina tutte le ricostruzioni, e con la Struttura di Missione che gestisce la ricostruzione all’Aquila, dopo il sisma del 2009.

“La ripartenza dell’Appennino Centrale sconvolto dai terremoti si configura come un progetto unitario, per il rilancio economico - sociale dei territori, aggiuntivo alle misure generali del PNRR, e coerente anche con gli altri interventi previsti dal Governo per favorire la ripresa economica di questi territori, come il Contratto Istituzionale di Sviluppo per il cratere sisma 2016, o il programma Re-Start per L’Aquila. Per questo sarebbe opportuno garantire una governance unitaria, sul modello di quella prevista per la ricostruzione dopo il terremoto del 2016 - ha detto Legnini in Commissione Affari Costituzionali e Ambiente della Camera dei Deputati in sede di conversione del decreto-legge che disciplina la gestione del Recovery Fund e del Fondo complementare nazionale -Il Commissario Straordinario e la Struttura di Missione Aquila 2009 possono assolvere al ruolo di soggetti attuatori, con il coordinamento di Casa Italia, del pacchetto di misure, che vale 1,780 miliardi di euro, contenute nel fondo complementare del PNR, con la partecipazione attiva e la condivisione degli altri livelli di governo, come Regioni e Comuni, nel formato della Cabina di Coordinamento che gestisce la ricostruzione 2016 e che, se necessario, potrà essere integrata dal governo”.

“Le risorse previste nel Piano presentato al Governo per gli interventi complementari alla ricostruzione, finalizzati a rendere le città e i paesi dei crateri sicuri , sostenibili e connessi e per assicurare una ripresa dell’attività economica e la vita sociale nei territori colpiti dalle catastrofi naturali, sono sufficienti, ma solo se saranno considerate effettivamente aggiuntive rispetto a tutte le altre risorse previste per le missioni generali del PNRR, a cui questa parte del Paese rappresentata da quasi 200 comuni in quattro Regioni, ha diritto di utilizzare, al pari del reato del territorio nazionale” ha concluso il Commissario.

f.u.
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Attacco, parata, risposta e contrattacco. Sta davvero suscitando un autentico “vespaio” la vicenda della delibera della giunta comunale di Tolentino che rispediva al mittente, nella fattispecie i tecnici della provincia di Macerata, il progetto relativo al nuovo Campus Scolastico cittadino.

Dopo che il capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale Anna Quercetti aveva sollevato la questione non sono tardate le risposte del sindaco Giuseppe Pezzanesi e della vice Silvia Luconi, cui aveva replicato la segretaria del circolo dem tolentinate Luigina Loreti, che nella sua replica chiama in causa anche il consigliere di maggioranza Luca Scorcella.

Pronta dunque la replica del consigliere di Forza Italia di Tolentino, che si sente “tirato per i capelli nel dibattito fra la segretaria Loreti e la vice sindaca Luconi”.

“Resto piuttosto perplesso dal fatto di essere stato chiamato in causa dalla segretaria locale del Partito Democratico in merito al dibattito sorto fra il capogruppo dello stesso partito e il vice sindaco Silvia Luconi – dichiara il consigliere Scorcella - La segretaria dem parla di gravissime allusioni del vice sindaco Luconi fatte “strizzando l’occhio al suo amico Scorcella”. Ora, ammesso e non concesso che la signora Loreti (cui faccio innanzitutto i migliori auguri di buon lavoro, non avendone mai conosciuto il ruolo fino ad oggi) facesse riferimento al sottoscritto, mi chiedo sinceramente perché abbia voluto in maniera estemporanea e senza alcun motivo, tirarmi per i capelli in questo dibattito. Sempre ammesso e non concesso che “l’amico Scorcella” sia io, evidentemente fa riferimento a uno scambio di opinioni espresse con il vice sindaco sul suo profilo facebook. Secondo il concetto di democrazia del Pd (che quando sente odore di campagna elettorale improvvisamente si risveglia da lunghi letarghi), evidentemente commentare senza insultare nessuno o scambiarsi opinioni sotto un post è reato di lesa maestà tanto da meritare la citazione nella nota stampa”.

Da qui l’affondo del capogruppo Scorcella sulla nota emanata dal locale circolo del Partito Democratico che definiscecensurabile nel contenuto e nelle espressioni. Termini come “regolamento di conti”, “esecutore”, “articolo insulso”, questi sì evocano quelle che vengono definite le “peggiori assimilazioni” – incalza Scorcella - Questo modo di fare politica non mi appartiene. L’attacco personale non fa parte del mio, pur piccolo e dilettantistico bagaglio culturale. Per questo, invito serenamente la segretaria del Pd ad evitare in futuro accostamenti asincroni al contesto di cui si parla, specialmente quando vengono usati toni tanto violenti e inadeguati alla politica. Cerchi di capire anche lei, come invita a fare alla Luconi, la “differenza tra singolare e plurale”.

Conclude il suo intervento Luca Scorcella con una considerazione relativa all’affermazione della segretaria Loreti circa il fatto che il sindaco Pezzanesi non possa ergersi “dall’alto delle sue competenze a giudice del bello”.

“Però, può farlo lei, evidentemente cresciuta alla scuola di Estetismo di Oscar Wilde, bollando senza possibilità di replica fontane, allestimenti urbani o palazzine – incalza il capogruppo - Loro, qui il plurale è d’obbligo, possono ergersi a giudici di qualsiasi cosa. Se non la pensi politicamente come loro, sei certamente dalla parte sbagliata. Io credo che chi ha ricevuto dai cittadini il mandato popolare democratico per prendere delle decisioni, faccia le sue scelte. Che possono essere giuste o sbagliate e che vengono giudicate dai cittadini in occasione del voto. Ma se le premesse per la campagna elettorale che ci aspetta da qui alle Comunali per l'anno prossimo sono queste, se i toni ad un anno di distanza sono questi, spero vivamente in un generale ripensamento sulle modalità di fare politica e che si possa davvero ragionare pacatamente e serenamente sul futuro della nostra città”.

f.u.
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Un patto di amicizia che si rinnova dopo 40 anni dal gemellaggio stipulato nel 1981 dalle amministrazioni comunali di Tolentino e Isola d’Istria. In occasione della tradizionale festa che si tiene a Isola per premiare il miglior vino e il miglior olio prodotti nel comune sloveno, i sindaci Giuseppe Pezzanesi e Danilo Markovic hanno sottoscritto un nuovo giuramento di fraternità europea e rinnovato i vincoli di gemellaggio e amicizia tra le due comunità.

Nel documento firmato dai due primi cittadini si legge che “il solenne impegno viene preso per incoraggiare e sostenere gli scambi tra i nostri concittadini e le nostre Municipalità per garantire, con una migliore comprensione reciproca e una cooperazione efficiente, il vero spirito della Fratellanza europea per il nostro destino comune, per agire secondo le regole dell'ospitalità, rispettando le nostre diversità e tradizioni, in un'atmosfera di fiducia e con spirito di solidarietà, per garantire a tutti i popoli la possibilità di partecipare agli scambi tra le nostre due Comunità senza discriminazione di qualsiasi forma, per promuovere un miglioramento della qualità della vita e i valori universali di libertà, democrazia, uguaglianza e stato di diritto, tramite i nostri scambi e la cooperazione”.

isola gemellaggio


Nel prossimo mese di settembre sarà una delegazione slovena, guidata dal sindaco Danilo Markocic, visiterà Tolentino per suggellare ancora una volta il patto di amicizia che lega le due comunità.

isola comunità italiana

f.u.
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“Va avanti il tesseramento che permette di essere protagonisti da subito per la costruzione di una città aperta”. Lo ha fatto sapere con una nota stampa il direttivo di Città in Comune Tolentino. L’associazione mette l’accento sulla volontà di portare avanti la sua campagna di ascolto, “fortemente voluta e che ha coinvolto decine di persone e associazioni”.

Città in Comune, nella nota, mette in evidenza quello che sarebbe emerso negli ultimi anni, ovvero “una scarsa capacità di ascolto da parte dell’attuale amministrazione e la necessità che la macchina comunale si munisca, in futuro, di una figura capace di dialogare e far dialogare il complesso e articolato mondo associativo locale, motore pulsante della nostra comunità, fatto di tante cittadine e cittadini che quotidianamente si adoperano per rendere Tolentino più bella e vivibile”.

Dai momenti di confronto e di dialogo portati avanti dall’associazione, intanto, “nasceranno proposte che, nei prossimi mesi, illustreremo pubblicamente – prosegue la nota – anche con l’aiuto di chi finora ha mostrato apprezzamento per il nostro approccio nuovo, inclusivo e partecipato: si sono infatti formati a seguito di queste esperienze dei gruppi di lavoro interni che si occuperanno di sociale, ambiente, cultura e sport, urbanistica, comunicazione, formazione, sanità e lavoro”.

I temi maggiormente toccati da Città in Comune, come sottolineato da Nicola Serrani, firmatario della nota, sono stati quelli del campus scolastico, della messa in sicurezza della Biblioteca Filelfica, del mondo del lavoro, “in relazione anche agli episodi di caporalato in città”, della sanità, dell’ambiente, della cultura, dello sport e del tempo libero.

L’invito dell’associazione ai suoi tesserati è quello “di partecipare agli incontri e alla costruzione delle idee e delle proposte per il programma – affermano – . Il progetto è assolutamente inclusivo ed aperto a tutti coloro che vorranno fare parte di questo cammino comune verso Tolentino 2022”.

Fissato, intanto, anche l’appuntamento “per la prossima assemblea degli iscritti e simpatizzanti, in programma per mercoledì 30 giugno alle 21 e 30”.

l.c.
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Giorno di festa nel Comune di Muccia, dopo oltre quattro anni ripartono le cerimonie, un segno di ripresa, di speranza, di gioia in un comune duramente colpito da terremoto.

Una speranza che riparte da 7 bambini, che hanno ricevuto domenica, nella Chiesa di San Biagio, la prima comunione.
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Per l’assessore alle Politiche giovanili e servizi sociali del Comune di Muccia Raffaella Trojani, un giorno importante.
“Finalmente dopo un periodo bruttissimo che dura da ormai quattro anni tra terremoto e pandemia, un segno di speranza. Questi bambini rappresentano un nuovo inizio per la nostra comunità, la Chiesa donata dal CNS ci ha permesso di dare un luogo alla comunità religiosa, un punto importante di riferimento che ci ha consentito anche di continuare a vederci durante la pandemia, è stata una donazione importate di cui la nostra comunità è riconoscente”

La Chiesa di San Biagio è stata donata nel 2019 per il 50% dal CNS, la parte restante è stata coperta da imprese socie e fornitori: Briganti Soc. Coop., Conscoop Soc. Coop. Cosp Tecno Service Soc. Coop., Eulero Engineering, Gesta S.p.A., Kineo Energy e Facility S.r.l., L’Internazionale Soc. Coop. 

c.c.
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Il Circolo Pd di Camerino affida ad una nota le sue considerazioni critiche in merito alle dichiarazioni fatte sul carcere camerte dall'avv. Giancarlo Giulianelli, attuale Garante per i diritti della persona della Regione Marche.

"Dal sisma 2016- ricorda il comunicato- il carcere di Camerino, unico nella provincia di Macerata, esiste solo sulla carta. La struttura del ‘400, situata in centro storico, gravemente danneggiata è stata evacuata nell’immediato. I suoi 40 ospiti ed il personale dipendente, che attualmente figura ancora afferente al carcere di Camerino, sono stati distribuiti in altre strutture carcerarie. E’ di giovedì 10 giugno la notizia che il DAP “Dipartimento per la amministrazione penitenziaria” ha inviato una nota all’amministrazione Comunale di Camerino, al Procuratore di Macerata e all’Ordine degli Avvocati per informare dell’ipotesi di soppressione della Casa Circondariale di Camerino. La nota suscita indignazione e forte preoccupazione rappresentando l’ennesima soppressione di servizi per Camerino. Il giorno successivo, venerdi 11 giugno il DAP chiarisce al Sindaco di Camerino che l’intenzione non è quella di chiudere il carcere, ma di non riaprirlo nella struttura che lo ospitava prima del sisma 2016 e di trovare una nuova sede più sicura parlando di un modello da 100 posti a basso impatto di vigilanza. A sorpresa- prosegue la nota del PD-  esce un comunicato dell’avvocato Giancarlo Giulianelli nuovo garante per i diritti della persona della Regione Marche dal febbraio 2021. L’avvocato Giulianelli non interviene, come avrebbe dovuto e come il suo ruolo tecnico di garante gli imporrebbe, né sulle condizioni di vita dei detenuti nelle carceri che hanno accolto i 40 ospiti trasferiti dal carcere di Camerino né, tanto meno, sulle problematiche legate al Covid-19 nell’ambiente carcerario. Scivolando rovinosamente su un terreno politico, che non attiene al suo ruolo di garante, afferma relativamente al carcere di Camerino che: “la Provincia ha bisogno di un carcere, ma se bisogna farne uno ex novo, allora sarebbe meglio farlo, vicino al Tribunale, a Macerata”. Il Garante Giulianelli è fuori tema: la sua figura non si deve occupare di dove sarà collocato il nuovo carcere, ma se quel carcere rispetta a pieno i diritti dei detenuti. Giulianelli- conclude il comunicato del Pd di Camerino- è stato candidato alle elezioni regionali per il centrodestra con “Movimento per le Marche” a sostegno di Acquaroli, svolge un ruolo partitico pur nella veste di garante per i diritti della persona, rilevandosi inadeguato come del resto era stato segnalato nell’immediatezza della sua nomina dall’associazione Antigone “per i diritti e le garanzie del sistema penale”, che lo definiva improponibile per il suo legame a doppio filo con la politica.

c.c.
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La questione del Campus Scolastico di Tolentino sollevata dalla capogruppo del Pd in consiglio comunale Anna Quercetti, che aveva trovato pronta replica da parte del sindaco Giuseppe Pezzanesi e della vice Silvia Luconi, provoca ora l’intervento anche di Luigina Loreti, segretaria del circolo dei dem tolentinate.

Se a tutti non fosse, ormai, ben noto il pulpito da cui viene la predica, qualcuno potrebbe essere offeso o turbato dalla risposta del sindaco arrivato, persino, a denigrare i suoi cittadini, perché elettori del PD – scrive in una nota - Ma l'intento è chiaro.

Il sindaco tenta, ma senza riuscirci, di nascondere il suo colpevole ritardo nella realizzazione del Campus Scolastico e quello della sua Giunta, che compatta ha votato la delibera del 26 maggio, mostrando i muscoli e pensando, così, di creare qualche suggestione. Ed invece nessun turbamento! Anzi il fatto che nella risposta del sindaco non vi sia alcun richiamo di natura tecnica (salvo definire "capannone" il progetto dei professionisti, tecnici, della Provincia di Macerata) conferma la piena veridicità ed esattezza di quanto denunciato del nostro gruppo consiliare per mezzo della capogruppo Anna Quercetti.

Vuole, poi, il Sindaco, dall'alto delle sue competenze, ergersi a giudice del bello? Allora si guardi intorno ed osservi le sue creature.  Osservi la fontana in Piazza di Martiri di Montalto, le pedane in Via della Pace e, poi, contempli (ma veramente a lungo!) il suo complesso della Rancia: le sue soluzioni di emergenza consegnate quasi 5 anni dopo gli eventi sismici.

Non dimenticando, poi, l'intervalliva Tolentino - San Severino Marche che il sindaco avrebbe voluto secondo il suo progetto di 110 milioni di euro e che, fortunatamente, ha trovato altra e migliore soluzione e con una spesa quasi ridotta alla metà. Ma quando si dice "con i soldi degli altri"...

Se arrivati a questo punto il Sindaco suscita quasi un senso di pacata rassegnazione, la stessa cosa non si può dire della vice sindaca Luconi. Nella pagina Fb della candidata in pectore della destra tolentinate leggiamo, infatti, delle frasi come: ""Ciò che lascia basiti è che se la cercano, perché se no, altrimenti nessuno infierirebbe". Concetti che evocano, nella mente, le peggiori assimilazioni.

Quasi un regolamento di conti, quindi, di cui il sindaco, il suo mentore e maestro, ne è l'esecutore. Per poi aggiungere una serie di allusioni, senza neppure rendersi conto della gravità, strizzando l'occhio al suo amico Scorcella.

Non entriamo neppure nel merito del suo successivo articolo di attacco alla persona del nostro capogruppo Quercetti, tanto è insulso e vuoto di contenuto.

Quasi sembra di una scolaretta piccata e rabbiosa, che ancora non ha capito la differenza tra singolare e plurale: quando scrive la Quercetti, la stessa scrive in nome e per conto di un gruppo (quello consiliare e del circolo) e non per se stessa. Ruolo di capogruppo, peraltro, che ha rivestito e riveste egregiamente.

Ma con l'immagine di un uomo solo al comando cosa poteva imparare la Luconi? E, soprattutto, tutto questo ci fa pensare...è questo il modo di intendere la politica? Queste le risposte che merita la cittadinanza?

Questo il futuro di Tolentino? Perché, se così fosse, saremmo noi a provare una forte compassione e tristezza.

Non dimentichiamo che Giotto ha superato Cimabue.

f.u.
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È a Falconara Marittima che verrà inaugurata la terza casa di accoglienza dell'associazione Raffaello.
Il taglio del nastro dell'Angolo di mare di Raffaello è previsto venerdì 18 giugno alle ore 10 in via Nino Bixio 136, alla presenza delle autorità e di tanti amici che si incontreranno nel tenero ricordo di Raffaello. Interverrà all'inaugurazione l'arcivescovo Mons. Francesco Massara che benedirà i nuovissimi ambienti. 
"La carità non ha mai fine" ricorda Nazzarena Barboni, anima dell'associazione fondata dalla tenace mamma in memoria del suo 'piccolo angelo' volato via troppo presto. 
"L'associazione Raffaello- dice Nazzarena- è una storia d'amore infinita... Mio figlio Raffaello che rinasce attraverso altri bambini da aiutare, famiglie da sostenere, lacrime da asciugare".
Nei 14 anni di vita dell'associazione, sono stati realizzati tanti progetti all'interno del reparto di onco-ematologia del Salesi. Adesso, alle due realizzazioni di Ancona della Casa di Raffaello e Casa del Piccolo Principe, si aggiunge "L'angolo di mare di Raffaello"a Falconara Marittima.
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"Questa inaugurazione è una grande gioia perchè è il terzo obiettivo che raggiungiamo - afferma Nazzarena Barboni-.  Le case purtroppo occorrono tantissimo a queste famiglie; le altre due sono sempre occupate e quindi è nata da lì la voglia di acquistare un altro immobile, con il doppio scopo di mandare i bambini  al mare in estate con le proprie famiglie che magari non possono permettersi una vacanza, e, durante l'inverno, venire incontro alle esigenze di accoglienza, così come avviene per le altre due case realizzate a Torrette. Per me è davvero una grande gioia, un onore e un grande orgoglio che l'associazione Raffaello riesca a fare tutte queste cose e,  andiamo avanti su questa strada d' amore che ha iniziato Raffaello". Gesti d'amore che non finiscono mai quelli portati avanti dall'associazione  che in questi mesi di pandemia si è fatta sentire vicina a vari enti locali e non, attraverso donazioni in denaro. Tre le missioni umanitarie al confine turco-siriano, alle quali si è aggiunta di recente anche la missione in Etiopia che ha visto l'associazione impegnata a donare una scuola per 350 bambini. Vicinanza e aiuti economici alla popolazione sono stati dispensati anche a seguito degli eventi sismici del 2016, e, da pochi giorni ultimate a Camerino, "le aule di Raffaello" che serviranno a ridare uno spazio di libertà ai bimbi della città ducale. "Sono davvero onorata che l'arcivescovo Massara venga venerdì a benedire questa nuova casa al mare e tutti i bambini che vi entreranno - conclude Nazzarena Barboni-. Un onore è l'affetto di tanti amici che dimostrano costantemente la loro presenza, molti dei quali occupano posizioni istituzionali. Credo che a questo terzo obiettivo raggiunto potranno infatti essere presenti anche il rettore di Unicam Claudio Pettinari e il sindaco di Camerino Sandro Sborgia e, di tutto questo affetto sono davvero tanto felice". 
c.c.
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