Notizie di politica nelle Marche
Mancano solo i nomi dell'intera lista “Castelraimondo il futuro” guidata dall'imprenditore locale Patrizio Leonelli, ma il candidato sindaco, in una nota, ha tracciato le linee guida che caratterizzeranno la campagna elettorale in città.
 
Una lista che guarda al futuro partendo da fondamenta solide e da un mix di esperienza e nuove idee.
Sono tanti gli ingredienti contenuti nella ricetta compatta e di qualità della lista “Castelraimondo, il futuro!”, che candida a sindaco Patrizio Leonelli, imprenditore e assessore nell’ultima giunta comunale guidata dall’ex sindaco Renzo Marinelli.

Insieme a lui volti giovani e più esperti che insieme a Leonelli stanno costruendo un programma coerente, aperto, armonico e realistico che permetta alla città di crescere nei prossimi anni dopo le emergenze sisma e Covid, tenendo conto che Castelraimondo è uno snodo cruciale per la ripartenza dell’intero entroterra maceratese. "Sono un imprenditore e insieme ai miei figli dirigo l’azienda di famiglia, una delle più antiche della nostra provincia. - Si presenta così Patrizio Leonelli -  chi mi conosce sa quanto sia duro e faticoso il mio lavoro, solo con tanta passione e impegno si riesce a portarlo avanti.

Con la stessa passione e lo stesso impegno ho partecipato in qualità di assessore nelle amministrazioni comunali degli ultimi anni. Insieme a me c’è una lista di persone pronte a mettersi in gioco per il futuro di Castelraimondo.

Ci sono uomini e donne che hanno fatto parte delle precedenti amministrazioni come me, figure necessarie per completare opere già iniziate. Altre sono volti giovani e nuovi, che porteranno innovazione e nuove proposte. Tutti condividiamo l’amore per Castelraimondo e abbiamo a cuore il futuro della nostra città e del territorio dell’entroterra.

Grazie al lavoro del commissario Senesi che ha dimostrato di avere a cuore Castelraimondo e i suoi cittadini, impegnandosi giorno dopo giorno per il bene del nostro Comune. Il momento storico che vivremo nei prossimi mesi e anni offre diverse opportunità di crescita che noi siamo pronti a sfruttare, dando un impulso forte ai vari progetti da sviluppare insieme alla comunità"

Come detto, in attesa di conoscere la proposta dettagliata della lista con tutti i nomi, sulla pagina Facebook “Castelraimondo il futuro - Leonelli Sindaco” è stato pubblicato un video emozionale di presentazione del candidato sindaco. 

M.S.
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Sabato, 21 Agosto 2021 19:44

Politica: Colpo di scena a Bolognola

Le tante manovre politiche che in questi giorni hanno interessato la bellissima località turistica di Bolognola, fanno registrare una clamorosa sorpresa.

Quella che doveva essere la prima lista pronta a sfidare l’attuale sindaco Cristina Gentili, “Tutti per Bolognola” non avrebbe trovato la quadra e ora (ripetiamo sono indiscrezioni) quella che doveva essere una squadra di giovani, capeggiati da una candidata sindaca, non sarebbe in grado di presentarsi.

Alcune voci parlerebbero di ragazzi troppo giovani, presi dall’entusiasmo e dalla bellezza del territorio, che avrebbero espresso l’intenzione di “impegnarsi” nelle prossime consultazioni e formare una lista . Quando sembrava tutto fatto, con tanto di pagina Facebook e logo della lista pronto, qualcuno avrebbe fatto un clamoroso passo indietro.

Stando sempre alle voci di piazza, solo lunedì prossimo si conosceranno tutti i risvolti di quello che sembra, a tutti gli effetti, uno scherzo di Ferragosto.

Bolognola, con i suoi 131 votanti, andrà al voto con due candidati. Cristina Gentili e Mauro-Angelo Blanchi si sfideranno per la poltrona di sindaco di un paese, seppur piccolo, che ha dimostrato in queste settimane grande vivacità, facilitato dalle alte temperature e dai numerosi vacanzieri che hanno ravvivato la comunità



Mario Staffolani
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La sintesi a lungo ricercata dal centrodestra settempedano è stata finalmente raggiunta. Sarà Tarcisio Antognozzi, già assessore della giunta Piermattei, il candidato sindaco del centrodestra di San Severino. Lo ha fatto sapere Fratelli d'Italia con una nota, dopo che nei giorni scorsi le trattative sul tavolo a cui sedevano Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega e Udc avevano subito una decisa e decisiva accelerazione.

Antognozzi dunque è il primo candidato a uscire ufficialmente allo scoperto, mentre non sono ancora chiare le altre personalità che comporranno la lista che correrà il prossimo ottobre alla fascia tricolore. Appoggiato da Udc, Lega e FdI, proprio Antognozzi ha commentato: "Sono molte le proposte sul tavolo, molte le idee. La nostra sarà una lista civica moderata. Stiamo lavorando a una progettualità che sappia includere personalità e vedute proprie del mondo civico e, appunto, moderate. La nostra formazione - conclude il candidato sindaco - si avvarrà dei contributi della società civile, dell'associazionismo e delle attività produttive". 

l.c.
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Continua senza sosta il lavoro per la Ricostruzione del centro Italia, colpito duramente dal Sisma del 2016.

Ad Arquata del Tronto, nel Centro Polifunzionale dell’Associazione Nazionale Alpini, è stato presentato il Protocollo di intesa tra il Commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini, il presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Tommaso Navarra e il presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini Andrea Spaterna.

Il Protocollo indirizza le modalità di collaborazione per la ricostruzione pubblica e privata nei territori compresi nei Parchi e attua la semplificazione introdotta dall’ordinanza 114.
La norma semplifica le procedure autorizzatorie da parte dei Parchi nel caso che gli interventi di ricostruzione non modifichino ciò che già preesisteva al sisma (il cosiddetto principio di conformità) e quindi snellisce ulteriormente le procedure per l’avvio degli interventi. Autorizzazioni e valutazioni che restano necessarie per tutti gli interventi edilizi che al contrario prevedono nuove costruzioni, per quelli che determinano un aumento delle superfici o delle volumetrie degli edifici e per quelli che comportano una trasformazione urbanistico-edilizia permanente del territorio.
“I Parchi non sono un ostacolo alla ricostruzione, si può ricostruire con i Parchi e nei Parchi - ha sottolineato il Commissario Giovanni Legnini durante l’incontro -. Grazie all’intesa raggiunta su queste procedure i cittadini e i Parchi saranno alleggeriti di adempimenti burocratici spesso ripetitivi e potranno concentrarsi su aspetti ben più rilevanti per la ricostruzione e lo sviluppo”. La gran parte dei Comuni maggiormente colpiti ricompresi nel cratere sismico del 2016 ricadono nel territorio di uno dei due Parchi nazionali e Arquata è al punto di congiunzione tra le due aree protette, per cui è stata scelta come scenario per la presentazione del Protocollo. Il Protocollo inoltre prevede azioni congiunte per il ripristino e la valorizzazione delle strutture di fruizione dei Parchi, come rifugi, percorsi, centri informativi e aree attrezzate, oltre a istituire un Tavolo di coordinamento con l’obiettivo di risolvere possibili criticità negli interventi di ricostruzione. Lo stesso Tavolo può individuare anche eventuali soluzioni per il riutilizzo delle strutture provvisorie non più in uso, anche in collaborazione con il Dipartimento di Protezione civile, in un’ottica di promozione territoriale. Un tassello che si aggiunge al quadro della ricostruzione, che soprattutto nei territori dei Parchi “deve avviarsi parallelamente al processo di rinascita economico sociale che non può che essere sostenibile e verde”, ha concluso Legnini. Commissario e Presidenti hanno anche firmato la Carta della Rinascita, un documento che in cinque punti articola le linee e i principi di indirizzo per una ricostruzione e uno sviluppo economico dei territori ricadenti nei Parchi all’insegna della valorizzazione ambientale, della tutela della biodiversità e della transizione ecologica ed energetica, sulla scia di un percorso identitario e di tutela avviato già con il progetto Appennino Parco d’Europa (Ape).

M.S.


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Ultimi giorni di vacanza e poi si ritorna a scuola.
Come sarà il nuovo anno scolastico e come i vertici regionali intendono gestire la problematica del virus?
A queste domande prova a rispondere l'Ufficio Scolastico regionale. Lo stato delle vaccinazioni e le principali problematiche riguardanti l’avvio in sicurezza, sono stati al centro dei lavori del Tavolo permanente convocato dall’USR Marche.

I dati relativi allo stato delle vaccinazioni del personale scolastico e degli studenti, le più recenti normative, le problematiche sulla gestione del personale “no vax” e il quadro sinottico dei flussi per l’organizzazione dei trasporti sono stati i temi trattati e a cui hanno preso parte anche i rappresentanti di Regione, UPI e ANCI, Servizio Sanità della Regione, ASUR, Protezione civile e organizzazioni sindacali della scuola.

Se da una parte conforta il dato delle vaccinazioni del personale scolastico (quasi l’88% di immunizzati al 16 agosto scorso) preoccupa quello delle somministrazioni ai ragazzi, con il 47% della popolazione scolastica che non ha ancora ricevuto, alla stessa data, neppure la prima dose.
Per questo si è convenuto di inviare alle scuole una circolare dell’USR per informare le famiglie dell’opportunità offerta ai giovani 12-18enni di poter accedere ai centri vaccinali senza prenotazione.

Presentato anche il quadro sinottico dei flussi per e dalle scuole dei ragazzi, su cui stanno già lavorando i tavoli prefettizi per organizzare in modo quanto più possibile ottimale il servizio del trasporto pubblico locale

Si è quindi accennato alle nuove misure di sostegno contenute nel decreto legge 73 del 25 maggio scorso, che prevede tra l’altro risorse per assumere ulteriore personale scolastico a tempo determinato e reperire eventuali spazi extrascolastici ritenuti necessari da parte degli enti locali e fondi destinati alle scuole da utilizzare ad ampio raggio, dall’acquisto di dispositivi di protezione a piccoli interventi di edilizia scolastica.

Preoccupazione da parte dei rappresentanti dei dirigenti scolastici è stata espressa in particolare per gli aspetti organizzativi conseguenti alle disposizioni circa l’obbligo da parte del personale di possedere e presentare il green pass o l’attestazione di un tampone effettuato non più di 48 ore precedenti l’accesso ai locali delle scuole previste dal decreto legge 111 del 6 agosto scorso.

Un cenno è stato infine dedicato anche al piano scuola 2020/21 del Ministero dell’Istruzione e al protocollo d’intesa per l’avvio in sicurezza dell’anno scolastico sottoscritto dal ministro Bianchi e dalle organizzazioni sindacali del comparto, che saranno oggetto di approfondimento in conferenze di servizio convocate dall’USR con i dirigenti di tutte le scuole delle Marche e in una prossima riunione del tavolo stesso, da tenersi prima del 14 settembre prossimo.

M.S.
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In merito agli ultimi drammatici fatti verificatisi in Afghanistan e in risposta alla mozione presentata dal gruppo consiliare “Prima Treia”, mirante ad impegnare l’Amministrazione comunale a comunicare agli organi competenti (Ministero dell’Interno e Prefettura) la disponibilità del Comune di Treia ad accogliere almeno un nucleo familiare afghano in fuga dal suo Paese e ad adoperarsi affinché tale nucleo familiare sia inserito nella società treiese, anche in segno di ringraziamento per la collaborazione con le nostre Forze Armate, le Organizzazioni umanitarie e il Governo italiano - afferma il Sindaco Franco Capponi - concordiamo con quanto proposto.

Anzi, l’Amministrazione comunale di Treia plaude a tale innovato atteggiamento dell’opposizione (così, infatti, non era avvenuto in passato, avendo le minoranze sempre osteggiato qualsiasi forma di accoglienza) e comunica di essersi già attivata nei giorni scorsi (disponibilità manifestata all’ANCI) ritenendo doveroso manifestare la massima attenzione nei riguardi della questione afghana, con l’impegno a far fronte alla grave crisi umanitaria che si sta consumando in Afghanistan.

In particolare, l’Amministrazione comunale di Treia ha già intrapreso il percorso mirato a realizzare l’obiettivo dell’accoglienza, mettendosi a disposizione per ospitare ed integrare nuclei familiari in fuga dall’Afghanistan, in linea con quanto già espresso dall’ANCI nel comunicato stampa del 17 agosto, nel quale il sindaco di Prato, Matteo Biffoni, delegato Anci per l’Immigrazione, ha annunciato che “i sindaci italiani” sono “pronti ad accogliere le famiglie afghane che il Governo deciderà di far entrare nel Paese”.

Per questa grave crisi umanitaria dobbiamo subito essere molto concreti. Sarà la storia a dare un giudizio su questi 20 anni di presenza militare in Afghanistan, mentre oggi siamo consapevoli che è il momento di aiutare il nostro Governo a mettere in salvo quante più vite umane possibile.

L’Amministrazione comunale di Treia sottolinea che, pur non essendo appartenente oggi alla rete Sai (Sistema Accoglienza Integrazione), è disponibile ad accogliere nel territorio treiese almeno due nuclei familiari (in relazione alla disponibilità di alloggi di edilizia economica e popolare o di alloggi che le famiglie treiesi vorranno mettere a disposizione) in fuga dall’oppressione talebana.

 

A questo proposito, ha già provveduto a comunicare all’ANCI Nazionale e Regionale il suddetto intendimento. Tale disponibilità e’ stata manifestata ufficialmente oggi anche alla Prefettura di Macerata e al Ministero dell’Interno.

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C’è ancora un alone di mistero e incertezza su chi sfiderà ad Esanatoglia l’attuale sindaco Luigi Nazzareno Bartocci che, fra l’altro, è per il momento l’unico candidato ufficiale alle prossime consultazioni comunali.

Sempre secondo alcune indiscrezioni, sarebbero tre le liste in gioco. Non ha sciolto la riserva nemmeno Nello Tizzoni che, in una intervista esclusiva uscita su l’Appennino camerte del 1° luglio scorso, aveva fatto capire che la sua intenzione era quella di provare a formare un gruppo coeso con una lista civica di centrosinistra, in contrapposizione al sindaco uscente.

Dalla sponda opposta, nel centro destra, prende sempre più consistenza il nome di Andrea Cipolletta, attualmente impegnato in Regione al fianco del consigliere regionale Renzo Marinelli.
Anche in questo caso sono solo voci e se Cipolletta non dovesse accettare, sarebbe una donna a tentare la scalata alla poltrona di sindaco della città.

Chi conosce bene il paese, è nato e vive ad Esanatoglia, è Gianluca Chiappa.

Per anni, presidente dell’Unione Montana Alte Valli del potenza e dell’Esino che raggruppa ben 12 comuni.  La sua esperienza politica e la conoscenza del paese ci porta ad analizzare cosa stia realmente accadendo in queste ore.

Gianluca, cosa si muove in paese e quale è la tua posizione?

“Premesso che non ho nessuna velleità politica personale e non scendo in campo. La vita in questo momento mi costringe ad avere altre priorità, diverse e molto personali.
Credo che nel nostro paese si debba tornare ad un confronto con toni leggermente più civili, più politici, con uno spesso più alto cercando il confronto per cresce ed ascoltare le esperienze degli altri.
Mi pare – ammette Chiappa - che questo metodo ultimamente sia un po' mancato.

Certo è vero che l'amministrazione uscente può sempre avere l'alibi del terremoto, della Pandemia, ma proprio nei grandi momenti di crisi si cerca la collaborazione e il confronto.

Oggi non vedono nel mio paese una vita sociale attiva. Non ci sono più associazioni operative e questo mi dispiace molto. Il mio invito, che è anche un auspicio, è che si torni ad una politica dove ci si possa confrontare civilmente. Mi pare di capire, dalle voci che sento, che saranno tre le liste in gioco e mi auguro, che questa opportunità delle votazioni, riporti fermento e dialogo nella campagna elettorale e che sia un momento di crescita per tutto il paese”

Giorgio Pizzi è stato per lunghi anni il sindaco e anche un personaggio pubblico importante. Venendo meno la sua figura storica, gli equilibri possono cambiare?

“E’ chiaro che un imprenditore come era il signor Pizzi – afferma Chiappa – l’industriali più grandi del paese, sindaco per cinque legislature, era una persona che accentrava molto.
Ma questo, per chi è così in alto, è quasi nella normalità. E’ stato anche un uomo che ha costruito tantissimo, io ho collaborato con lui per tanti anni e ho conosciuto un uomo che si confrontava, lui amava il confronto.

Ecco perché mi chiedo, come mai tante persone che hanno collaborato per anni con lui, oggi, non amano più confrontarsi. Evidentemente hanno capito poco degli insegnamenti di Pizzi.

La politica – conclude Chiappa – è dialettica da sempre, uno strumento di crescita e di costruzione”.

M.S.
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Non sarà Mauro Bompadre il candidato sindaco per il centrosinistra settempedano. A pochi giorni dal termine ultimo per la presentazione delle liste, il capogruppo in consiglio comunale per il Movimento 5Stelle fa sapere quella che è una decisione “maturata da tempo, che avevo già comunicato ai colleghi e agli alleati”.

Fabbricasanseverino dunque non vedrà uno dei suoi fondatori (Bompadre, appunto, insieme a Francesco Borioni, ndr), in ruoli di primo piano. Proprio Mauro Bompadre ha dichiarato infatti che la scelta di non candidarsi è dovuta “a diverse ragioni. Credo – spiega – che la politica abbia bisogno di queste decisioni. Personalmente sono convinto che prendersi delle pause, ‘saltare un giro’, faccia bene sia ai politici, sia alla scena in generale. In questo modo si dà la possibilità a nuove figure di emergere e di farsi strada”.

Proprio sulle nuove figure citate da Bompadre si sta concentrando Fabbricasanseverino. Il clima è in fermento e si cercano volti da poter proporre alla cittadinanza. Il capogruppo pentastellato prosegue: “Una volta terminato il mio mandato mi farò da parte, non correrò per la fascia ma nemmeno come consigliere. Il mio ruolo nella Fabbrica è stato prevalentemente quello di intermediario. Sono soddisfatto del sodalizio nato con Francesco (Borioni, ndr), che sicuramente potrà essere il nostro ‘uomo forte’, se lo vorrà. Io ne sarei soddisfatto, alla luce dell’amicizia e della stima politica che ci lega. Sugli altri nomi stiamo discutendo. Sarà fondamentale – conclude Bompadre – che siano persone preparate, pronte alle sfide della nostra città, aperte anche al mondo civico. Dovranno, insomma, condividere il nostro programma”.

l.c.
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“Un incontro cordiale, all’insegna della massima stima e fiducia che lega da dieci anni le nostre figure”. Lo ha detto Stefano Gobbi a proposito del tavolo a cui hanno seduto proprio il presidente dell’ASSM e il sindaco della città di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi.

Le ragioni d’essere di questo incontro erano gli interrogativi nati dopo l’uscita da Forza Italia di Daniele Pinciaroli, Alessia Pupo e proprio Stefano Gobbi. In quanto presidente della municipalizzata tolentinate, Gobbi rappresenta una diretta emanazione dell’amministrazione Pezzanesi. La fuoriuscita da un partito – quello berlusconiano – che ha da poco ricostituito il gruppo consiliare in appoggio all'attuale amministrazione, ha attivato delle riflessioni sul futuro del rapporto tra, appunto, Giuseppe Pezzanesi e Stefano Gobbi, che quattro anni fa fu candidato con la civica "Tolentino nel cuore" del primo cittadino.

Dubbi immediatamente fugati proprio dallo stesso Gobbi: “Sotto il profilo del rapporto con il sindaco (Giuseppe Pezzanesi, ndr) non cambia assolutamente nulla. Sono dieci anni che le nostre figure rappresentano e ricoprono ruoli politici di rilievo in città: ci legano assoluto rispetto e condivisione. Le legittime domande che il sindaco mi ha posto sulle mie intenzioni – prosegue Stefano Gobbi – , hanno immediatamente lasciato il posto a discorsi ben più importanti, come i progetti e la programmazione futura che riguardano la città. Il mio rapporto con l’amministrazione non cambia, continua a esserci collaborazione tra me e la giunta Pezzanesi. L’uscita da Forza Italia non riguarda assolutamente dinamiche interne al governo comunale, ma solamente questioni di partito. Con Pezzanesi ci siamo lasciati con l’intenzione di continuare i nostri incontri per parlare di una visione politica futura, con la cordialità e l’amicizia che ci lega da tempo”.

l.c.
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Sono in arrivo nelle Marche oltre 9,7 milionidi euro per la messa in sicurezza delle strutture scolastiche. 
Il Ministro Bianchi ha firmato il decreto che ha stanziato, d’intesa con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, 350 milioni di euro che sono stati inseriti nel decreto sostegni bis.
L'importo servirà per garantire l’avvio dell’anno 2021/2022 in sicurezza. 
Si tratta di risorse che i dirigenti scolastici potranno utilizzare per l’acquisto di dispositivi di protezione e di materiale per l’igiene individuale o degli ambienti, ma anche per interventi a favore della didattica per le studentesse e gli studenti con disabilità, disturbi specifici di apprendimento e altri bisogni educativi speciali, per potenziare gli strumenti digitali, per favorire l’inclusione e contrastare la dispersione scolastica attraverso il potenziamento dell’offerta formativa.

I fondi si potranno utilizzare anche per adattare gli spazi interni ed esterni degli istituti per garantire lo svolgimento delle lezioni in sicurezza o per l’acquisto di servizi professionali, di formazione e di assistenza tecnica per la sicurezza sui luoghi di lavoro, per l’assistenza medico-sanitaria e psicologica.
Si potranno acquistare strumenti per l’aerazione e quanto ritenuto utile per migliorare le condizioni di sicurezza all’interno degli Istituti.

Con il decreto firmato, ora al vaglio degli organi di controllo, viene resa nota la somma a disposizione di ciascuna scuola. L’assegnazione dei fondi avverrà nei prossimi giorni insieme all’invio di una apposita nota che il Ministero dell’Istruzione fornirà alle scuole con le istruzioni operative per l’utilizzo delle risorse. 

M.S.
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