Notizie di politica nelle Marche
Le liste che concorreranno a Bolognola per eleggere il primo cittadino saranno tre.

La lista di Cristina Gentili, sindaco uscente, quella di Mauro-Angelo Blanchi candidato sindaco e la lista “Tutti per Bolognola” anticipata prima di Ferragosto dal portavoce Giorgio Onorato.

Dunque sparisce definitivamente l’ombra del commissariamento, tema più volte ripreso dall’attuale prima cittadina Gentili. Uno dei comuni più piccoli d’Italia (appena 167 abitanti), dovrà individuare almeno 21 consiglieri ( numero minimo per lista 7) e tre primi cittadini.

La curiosità è tutta incentrata sui nomi che quasi certamente non saranno tutti residenti ma solo originari di una delle più belle località turistiche delle Marche.

Tutti per Bolognola, tramite il suo giovane portavoce Onorato, fa sapere che fra qualche ora si conosceranno i nomi dei consiglieri e anche del candidato, o candidata, che guiderà la lista.

“Noi confermiamo – dichiara il portavoce – che comunicheremo fra qualche ora il nome del nostro candidato sindaco e la lista si chiamerà: “Tutti per Bolognola. Abbiamo elaborato anche il simbolo (sotto nella foto) per il momento è solo una bozza e stiamo rifacendo lo skyline della montagna, adattandolo al panorama, ingrandiremo la scritta ed inseriremo il nome del candidato sindaco”.

logo provvisorio tutti per bolognola


Non mancano le reazioni al programma della lista di Blanchi, lo stesso Onorato aggiunge:

“A differenza della Gentili o di Blanchi, crediamo che l'importante siano i programmi e progetti, quello che c'è da fare e come lo vogliamo fare per il nostro comune. Non partire sempre da chi sarà il candidato e poi da lì declinare tutto. Ho letto il comunicato di Blanchi e mi fa piacere che anche lui abbia sottolineato che va valorizzato il territorio dal punto di vista turistico. Ci fa piacere, perché abbiamo scritto anche noi la stessa cosa, ma crediamo che serva una netta discontinuità. Faremo nei prossimi giorni delle iniziative con tutti i cittadini di Bolognola ma - riprende Onorato - leggere che uno che ha fatto il vicesindaco a partire dal 1976 e che ha rivestito altri importantissimi incarichi istituzionali (mia madre nel ‘76 aveva 9 anni) ecco, è arrivato il momento del cambiamento e non ultimo, non possono esserci sempre le solite persone con i soliti incarichi istituzionali. Servono volti e persone nuove con programmi nuovi”.

Non ci resta che attendere per conoscere tutti i candidati e per capire come Bolognola affronterà l’imminente campagna elettorale.

Mario Staffolani
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Non correrà da sola Cristina Gentili alle prossime elezioni comunali d'autunno a Bolognola. Deciso a spendersi e mettersi in gioco per il terrritorio  è Mauro Angelo Blanchi che ha ufficializzato la sua discesa in campo alla guida di una lista della quale a breve si conosceranno simbolo e nominativi dei candidati. "Ho accettato la candidatura alla carica di Sindaco di Bolognola richiestami da persone amiche fortemente radicate sul territorio - dichiara Mauro Angelo Blanchi -. La volontà di queste persone di mettersi al servizio della comunità bolognolese è sicuramente da apprezzare".

Nato a Bolognola, è proprio qui che Blanchi ha fatto la sua prima esperienza amministrativa ricoprendo la carica di vicesindaco dal 1975 al 1984. Successivamente, per 2 mandati, è stato sindaco di Fiastra, nonché assessore della Comunità Montana di Camerino. Membro per 5 anni della Giunta esecutiva e del Direttivo dell'Ente Parco, Blanchi ha sempre lavorato con la Regione Marche e con la Provincia di Macerata in qualità di funzionario tecnico nel campo del "pronto intervento" e Protezione Civile. Ha inoltre preso parte alle verifiche tecniche conseguenti ai maggiori terremoti che hanno colpito le Marche, l'Irpinia-Basilicata nel 1980 e L'Aquila nel 2009. 

"Assicuro il massimo impegno convinto che la mia esperienza potrà essere utile a Bolognola"- continua Blanchi, illustrando i punti cardine di quello che sarà il programma di lista -. "Oltre a fare il massimo per accelerare la ricostruzione post terremoto (che sarà ovviamente al primo posto) considero primarie altre tre questioni che meritano particolare attenzione:il miglioramento dell'approvvigionamento idrico nelle zone del Comune che registrano croniche carenze; la spinta allo sviluppo delle massime potenzialità turistiche di Pintura; la particolare cura dei tre piccoli centri storici del paese che oltre alla ricostruzione dovranno essere riportati al massimo splendore sotto il profilo storico e culturale".
Nel sottolineare di aver tracciato solo alcuni dei punti di un programma complessivo più ampio, il candidato sfidante di Cristina Gentili tiene a precisare che presto verrà fatto conoscere a tutta la popolazione.

Carla Campetella
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600 mila euro a disposizione delle società sportive marchigiane in contributi a fondo perduto per il sostegno all’acquisto di mezzi per il trasporto di atleti
L'iniziativa, voluta dalla Regione Marche, mette a disposizione, attraverso un bando pubblico, risorse per 600 mila euro destinati all’acquisto di veicoli da parte di società sportive per il trasporto di atleti tesserati ( dai 6 ai 18 anni) . La misura fa parte del Programma annuale degli interventi di promozione sportiva per l’anno 2020.

“Si tratta di un intervento – spiega l’assessore regionale allo Sport, Giorgia Latini – che riveste molteplici finalità: la prima, facilitare la partecipazione dei giovani allo sport e incrementare la sicurezza dei trasferimenti da e verso le strutture sportive e inoltre, agevolare le famiglie nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Sostenendo l’acquisto di automezzi da adibire al trasporto e all’accompagnamento dei giovani atleti che, per questioni logistiche/territoriali, familiari o di altra natura, non possono raggiungere le strutture sportive, si incentiva la pratica sportiva e l’educazione allo Sport ma in un clima di sicurezza. Un ‘ulteriore finalità è legata all’ambiente: abbiamo anche pensato alla sostituzione di automezzi obsoleti con automezzi rientranti nelle più stringenti normative antinquinamento e all’applicazione delle politiche regionali per la difesa della qualità dell’aria e la lotta all’inquinamento atmosferico.”

Come già accennato, i soggetti beneficiari del provvedimento sono  le società sportive e le associazioni sportive dilettantistiche, in particolare, tra gli altri requisiti,  quelle con sede nella regione Marche e che svolgano attività sul territorio regionale, iscritte  nel Registro CONI da almeno 2 anni.

Potranno fare domanda, presentandola sulla piattaforma https://sigef.regione.marche.it/web/HomePage.aspx.  dal prossimo 15 settembre e il bando scadrà il 10 gennaio 2022.
Il contributo a fondo perduto sarà del 50% della spesa ammissibile con un limite massimo di 12 mila euro, sia per veicoli nuovi che usati (cosiddetti a KM0)

 Sul veicolo dovrà essere apposta la dicitura “ACQUISTATO CON IL CONTRIBUTO DELLA REGIONE MARCHE”.

Ulteriori informazioni su sito tematico:

https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Turismo-Sport-Tempo-Libero/Sport/Interventi-di-promozione-sportiva-2020

M
.S.
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A Bolognola è stato presentato il PSR, Programma Straordinario per la Ricostruzione del comune.
L'iniziativa voluta dall'amministrazione comunale, ha visto la presenza del Dirigente dell’USR Marche Ing. Stefano Babini e il responsabile della ricostruzione pubblica Ing. Andrea Crocioni, 
Alla presenza di tecnici, residenti e proprietari di seconde case, l'Arch. Salmoni, tecnico incaricato per la redazione del PSR, ha esposto nel dettaglio i contenuto del progetto, dalla mappatura dello stato attuale del paese, che ha confermato un incremento economico e del numero degli abitanti del paese, fino ad arrivare all’individuazione delle criticità, sia di carattere geologico che logistico, che caratterizzano l’abitato di Bolognola.

Le maggiori problematiche riguardano la viabilità nella zona di Villa da Piedi, dove l’avvio dei cantieri causerebbe la chiusura dell’unica via di accesso, criticità che sembra invece esser stata risolta per la zona di Villa di Mezzo e Villa da Piedi, grazie alla realizzazione della “pista” in grado di garantire un accesso esterno al centro storico, limitato in termini di peso e misure ai mezzi che vi dovrebbero transitare.

Per quanto riguarda il discorso idrogeologico, il PSR ha inoltre evidenziato delle criticità che riguarderebbero gli abitati di Villa di Mezzo e Villa da Capo, dove alcuni fossati che scendono da Monte Valvasseto intersecano le principali vie di comunicazione, strategiche e di accesso all’abitato; per questi sono stati perciò richiesti dei finanziamenti e previsti degli interventi utili alla mitigazione del rischio idrogeologico.
Restano le criticità legate alla cantierizzazione ed allo stoccaggio dei materiali, che risultano notevoli, e dove quindi è fondamentale la collaborazione tra il Comune ed i privati, al fine di una corretta organizzazione dei cantieri in grado di accelerare significativamente i tempi della ricostruzione.
Il PSR, proprio per la sua natura programmatica, è uno strumento che ha l’obiettivo di coordinare la ricostruzione, individuare le soluzioni ai problemi legati ad essa, e fornire una guida per una ricostruzione veloce e soprattutto con tempi certi.
A tal motivo, il PSR è stato approvato in Consiglio Comunale per procedere il più celermente possibile, nonostante la scadenza di mandato dell'amministrazione, all'approvazione dello stesso da parte della struttura commissariale e poterlo quindi finalmente fornire al paese ed a tutti gli abitanti di Bolognola coinvolti nella ricostruzione.

M.S.
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Incessanti e laboriose le manovre che il centrodestra di San Severino sta portando avanti in questi giorni. Scenari che si sovrappongono, cambiano e si mescolano. La presumibile calma di ferragosto non ha infatti smorzato le trattative, ormai decisive, per un accordo tra le varie forze della coalizione. Non è ancora chiaro come si strutturerà il centrodestra settempedano a cinquanta giorni dalle urne, e la discussione gravita proprio intorno a questo tema: quali i nomi che potranno mettere d'accordo i quattro partiti? 

Su questo si lavora incessantemente, mentre le indiscrezioni parlano di un fine settimana decisivo in questo senso. Trovare figure condivise da Fratelli d'Italia - sembrato negli ultimi mesi la stella polare della coalizione, il partito con il pallino in mano - Lega, Forza Italia e Udc, significherebbe arrivare al 2 settembre (termine ultimo per la presentazione delle liste, ndr) con un centrodestra di larghe intese, capace di inglobare anche alcune delle realtà e delle personalità civiche non ancora affiliate alla concorrenza. Un risultato che auspicano dai vertici dei diversi partiti, che riporterebbe il centrodestra ai massimi livelli di competitività. Questo per evitare le divisioni intestine che, in passato, hanno portato alla sconfitta di Chiodi prima e di Panicari poi. 

Possibile che gli incontri decisivi e le soluzioni definitive si realizzino proprio a cavallo di questo ferragosto: da una parte l'unione e la maxi coalizione con apertura al civismo, dall'altra il rischio di un nuovo centrodestra diviso, con i vari schieramenti a sottrarre voti alla coalizione che sarebbe necessariamente più forte. Tra qualche giorno il quadro definitivo.

l.c.
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Nel clima da pre campagna elettorale – si andrà alle urne nella primavera del 2022 – che si respira a Tolentino, sono molti i temi che infiammano il dibattito tra forze di minoranza e amministrazione. Dopo le ultime stilettate inferte dal Comitato di quartiere del centro storico in merito alla delocalizzazione dei servizi, la discussione si è di nuovo accesa intorno alla decisione di cedere la vecchia centrale elettrica. La scelta della giunta Pezzanesi di vendere lo stabile alla Coal e di destinarlo ad utilizzo commerciale non è piaciuta, in particolare, agli esponenti del Partito Democratico.

“Una manovra che priva il patrimonio edilizio comunale di un edificio simbolo – dice Fulvio Riccio, consigliere comunale del Pd – . La centrale elettrica è la rappresentazione fisica di un'eccellenza della città di Tolentino quale l’ASSM, destinarla all’utilizzo commerciale cedendola ad una catena di supermercati era una scelta, secondo me, evitabile. Oltre a non aver interpellato le associazioni di quartiere – spiega Riccio – , la decisione è sostanzialmente irreversibile. Credo che ci sarebbero state soluzioni diverse per non privare la città di un edificio che rappresenta la sua storia. È un modo di fare di questa amministrazione – sottolinea e conclude il consigliere dem – che non condividiamo. Lo abbiamo già visto nel caso dei giardini John Lennon o del forno crematorio. Vengono prese decisioni unilaterali, senza consultazione: da qui nascono malumori sia nelle minoranze, ma anche e soprattutto tra i cittadini”.

l.c.
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È inammissibile, e lo riconosce anche il ministro all’Istruzione, che sia negato il diritto allo studio ad una ragazzina disabile e pure residente in uno dei comuni più devastati dal sisma.
Perché dovrebbe fare quasi 200 km per frequentare la scuola che ha scelto non per capriccio, ma sulla base di una specifica offerta formativa prospettata su Tolentino e ora dirottata last minute su Civitanova dagli uffici del Miur regionale.
Invito il direttore Filisetti a rileggere l’articolo 5 del DPR 81/2009 e il DL 189/2016 “Sisma” nonché a ricordare le aperture fatte alla Lega in occasione della visita nelle Marche del sottosegretario all’Istruzione Sasso riconoscendo non solo la precisa volontà di questa Regione di dare un futuro all’entroterra, ma anche che ci sono già norme che, se applicate, consentirebbero di operare scelte ragionevoli.
O dobbiamo pensare che si è approvato il progetto di un’offerta formativa senza considerare tutte le variabili a cui si sarebbe andato incontro?”

La consigliera regionale della Lega Anna Menghi, da sempre attiva sui temi legati alla disabilità, si associa alle critiche mosse nelle ultime ore dall’assessore all’Istruzione Giorgia Latini, dal presidente Acquaroli e dai sindaci al direttore del Miur regionale dottor Filisetti per la decisione di spostare un corso di studi da Tolentino a Civitanova per numero di iscritti insufficienti a garantirne l’avvio.

“La legge che garantisce il diritto allo studio dei disabili per consentire la loro integrazione ottimale, fissa in massimo 20 il numero degli alunni di una classe: non si fa cenno alla necessità di un numero minimo – spiega la consigliera Menghi entrando nei dettagli – Quando è stato formulato il progetto di Tolentino c’erano già tutte le carte sul piatto il che non ha impedito che avesse le autorizzazioni necessarie: sia quindi mantenuto dove e come è stato pensato. È una scelta che risponde a norme, civiltà, lungimiranza strategica, speranza e riscatto che i nostri ragazzi disabili e dell’entroterra hanno fin troppo atteso”. 

M.S.



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Ancora dei provvedimenti per i dissesti dell'Alta Valle del Nera.
Firmate oggi dal Commissario Straordinario alla Ricostruzione Giovanni Legnini cinque Ordinanze che hanno un impatto importante per le Marche.
Sono 4 Ordinanze speciali in deroga che stanziano 89,4 milioni per interventi urgenti e funzionali alla ricostruzione privata e alla ripresa dell’economia, a cui si aggiungono 20 milioni di euro per i danni sisma e neve dell’inverno 2017, per un totale di 109,4 milioni di euro.
Due Ordinanze speciali riguardano l’Università e la Prefettura di Macerata e impegnano rispettivamente 14 milioni e 19,6 milioni di euro. La volontà, oltre alla ricostruzione fisica di alcuni palazzi dal forte valore storico, culturale e istituzionale, è quella di favorire la rivitalizzazione del centro storico della città dove si focalizzano la maggior parte degli interventi. L’ateneo è soggetto attuatore per i lavori di palazzo Ugolini, palazzo Ciccolini, palazzo ex Tribunale e il dipartimento di Economia e Diritto. Il sisma ha poi reso parzialmente inagibili una serie di edifici della Prefettura, compreso quello del Provveditorato e della Questura che con l’Ordinanza trovano le risorse necessarie per il ripristino. In questo caso il soggetto attuatore è la Provincia di Macerata.

Altre due Ordinanze riguardano il territorio dell’Alta Valle del Nera.

La prima stanzia circa 43 milioni di euro per 20 interventi a cura dell’Ufficio ricostruzione delle Marche destinati alla messa in sicurezza di fiumi e fossi nei Comuni di Castelsantangelo sul Nera, Ussita e Visso. La mitigazione del dissesto idrogeologico di questa porzione di territorio, epicentro di alcune delle più forti scosse del 2016, è fondamentale per garantire la sicurezza dell’abitare e l’efficacia della ricostruzione.

La seconda ordinanza è invece quella dedicata a Visso.
Si tratta di pochi ma fondamentali interventi che costituiscono un primo pacchetto in attesa del Programma Straordinario di Ricostruzione a cura del Comune. Intanto si è ritenuto importante dare impulso, con 12,8 milioni di euro, ad alcuni lavori funzionali e propedeutici anche alla ricostruzione privata. E in particolare: l’intervento unitario relativo all’isolato di San Francesco nel Capoluogo, la realizzazione delle linee elettriche provvisorie di Borgo San Giovanni e Villa Sant’Antonio, le demolizioni e della messa in sicurezza degli edifici pericolanti del Capoluogo, Borgo San Giovanni e Villa Sant’Antonio, a realizzazione di una viabilità provvisoria di cantiere ed aree di stoccaggio, con occupazioni temporanee di suolo privato nel Capoluogo.

Infine alle Marche vengono stanziati 20 milioni di euro per il ristoro dei danni della doppia emergenza che colpì il territorio nell’inverno del 2017, dove il binomio sisma ed emergenza neve causò moltissimi danni e disagi alla popolazione e alle aziende. La misura è contenuta nell’Ordinanza dedicata al cosiddetto Cratere nevoso, e stabilisce anche le modalità di accesso al contributo. Nel pacchetto firmato oggi dal Commissario Legnini anche l’Ordinanza Imprese, che tra gli altri interventi di velocizzazione e semplificazione introduce l’aumento del contributo alla ricostruzione secondo l’indice Istat al 6% e all’11,1% rispettivamente per unità abitative e immobili produttivi in modo da contrastare l’aumento del prezzo di alcune materie prime in attesa della revisione del prezziario. Una misura richiesta a più voci dal territorio dato che la discrepanza tra i prezzi rischiava di bloccare sia i nuovi cantieri che quelli avviati durante l’anno
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Saranno almeno due le liste che si contrapporranno a Bolognola per le prossime consultazioni comunali.
Dopo l'annuncio ufficiale della ricandidatura a sindaco di Cristina Gentili, arrivano i primi segnali dalla seconda lista che si chiamerà: "TUTTI CON BOLOGNOLA".
Per il momento a parlare è solo il portavoce della lista che risponde al nome di Giorgio Onorato: "Ci sarà una seconda lista perché abbiamo voluto metterci in gioco per questo bellissimo territorio, unico dal punto di vista naturale, che può dare anche prospettive di lavoro e ricchezza.
Lo sport con le piste da sci che sono una ricchezza immensa e poi adesso è in voga anche lo sport ciclistico con le Mountain Bike che stanno riscuotendo molto molto successo.
La bellezza naturale - prosegue Onorato - ci apre delle prospettive importanti che devono spingerci a valorizzare di più questo territorio che  purtroppo, come dichiarato anche dal sindaco uscente Gentili,  ha vissuto cinque anni molto difficili a causa del terremoto e poi in questo ultimo biennio con la pandemia.

(nella foto la piazza di Bolognola)

bolognola centro

Rilanciare tutto il nostro entroterra e Bolognola gioca un ruolo decisivo. Potremmo essere piccoli per dimensioni, pochi per numero di abitanti, ma siamo il cuore pulsante della Regione Marche".
Per il momento non si conoscono i nomi che comporranno la lista e neanche il nome del candidato sindaco. Secondo alcune indiscrezioni, l'elenco completo verrà ufficializzato solo dopo il 15 agosto.
Intanto è nata la pagina Facebook della nuova lista.  www.facebook.com 

pagina facebook di bolognola


Di seguito il primo comunicato stampa integrale della nuova lista: 

"Con la pagina del sindaco Gentili che si volta, non sembra che ci siano offerte tali da poter garantire lavoro, sviluppo, cura del territorio all’orizzonte. 

Chi ha fatto un passo in avanti, lo ha fatto più per promozione personale che per voglia di curare ed amministrare un territorio complesso. 

No protagonismi, sì olio di gomito!

Quando un capitolo si chiude e la pagina si volta, c’è bisogno di un cambio radicale!

E l’unico vero cambio possibile per garantire un percorso interamente nuovo, è il cambio generazionale. 

La nostra lista, TUTTI CON BOLOGNOLA, è composta da giovani, professionisti ed imprenditori, che hanno intenzione di investire su Bolognola. 

Puntare a creare lavoro e sviluppo, partendo dallo sport (bici, trekking, downhill e sci) e dalla tutela del territorio e dell’ambiente. 

Per la gestione di questo immenso patrimonio, derivante dal turismo sportivo, prevediamo la creazione di una apposita cooperativa di comunità, che porti guadagni per tutti i cittadini, nessuno escluso (come succede in altri piccoli Comuni montani di altre regioni).

Non si tratta della semplice gestione degli impianti, che va già bene, si tratta di tutto quello che ci sta attorno e dei servizi in più che daremo agli sportivi che scelgono il nostro territorio; su questo punto ritorneremo presto con un articolo ed un’iniziativa interamente dedicati, per spiegare nei dettagli. 

La medesima cooperativa si prenderà cura del territorio, dei boschi, della loro pulizia e della loro cura.

Così da prevenire il dissesto idrogeologico, gli incendi e le frane, portando un vantaggio all’intero territorio, anche a coloro che risiedono a valle!

Vogliamo che Bolognola sia connessa sempre maggiormente, con la migliore rete internet, per fare in modo di non far mancare alcun servizio ai nostri cittadini. 

Promettiamo, tramite i contatti istituzionali ad alto livello che abbiamo maturato nel corso degli anni, di non essere più marginalizzati e trascurati. 

È ora di svoltare, è ora di cambiare marcia!  TUTTI CON BOLOGNOLA!   


M.S.
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"Arrivano i primi soldi per lo sviluppo delle aree colpite dal sisma. I primi fondi che arrivano per finanziare lo sviluppo, la crescita economica dei territori che hanno subito il doppio colpo del terremoto e poi della pandemia - ha dichiarato il capo ufficio stampa del Commissario alla ricostruzione Legnini, Mario Sensini - fino ad ora i soldi per la ricostruzione delle case e per gli impianti produttivi non sono mancati, anzi, la ricostruzione stessa è partita finalmente dopo 5 anni.
Adesso arrivanoi soldi per crescere. Per evitare che questo territorio sia inghiottito dallo spopolamento e quindi oggi a Roma si è insediata una  cabina di coordinamento che dovrà gestire un miliardo e ottocentomilioni di euro  riservati alle aree del terremoto 2009 e 2016.
Aquila e centro Italiae avranno a disposizione una somma aggiuntiva rispetto a quelli del PNRR e del recovery Fund, che interessano tutto il paese,  e sono aggiunti anche rispetto a quelli della Ricostruzione.
L'aspetto più interessante è che mentre i fondi nel PNRR vengono gestiti direttamente dai ministeri o dalle regioni, in questo caso a gestire le risorse e finanziare i programmi sarà la cabina di coordinamento. Uno strumento con il quale è stata mandata avanti,  con ottimi risultati, la ricostruzione. 
Ne fanno parte il Commissario Legnini, che attuerà questi interventi con l'ordinanza e quindi con poteri che equivalgono a quelli di una legge, ci sono i governatori delle quattro regioni, i sindaci delle quattro regioni rappresentanti dell'Anci e in questo caso la cabina di coordinamento è integrata dal dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dalla struttura di missione che gestisce il terremoto dell'Aquila e dal sindaco dell'Aquila.
Tempi brevissimi, perché come sapete - conclude Sensini - per l'attuazione di questi progetti il governo ha dato delle linee guida molto molto stringenti e entro il 30 settembre dobbiamo definire i programmi di intervento e entro la fine anno dovranno essere selezionati.
Un'occasione unica e non ci dobbiamo assolutamente far trovare impreparati rispetto a questa opportunità che è un treno molto importante, forse quello decisivo, che servirà per risollevare le sorti del nostro territorio".

Di seguito il comunicato stampa integrale:   
"Un miliardo e 780 milioni di euro per le aree colpite dai terremoti del 2009 e del 2016/2017 nel Centro Italia, che grazie al Fondo complementare al PNRR si aggiungono alle risorse già stanziate per la ricostruzione delle case e delle opere pubbliche, ed agli altri investimenti previsti dal Recovery Plan. Mentre vengono avviati i primi progetti italiani previsti dal Recovery Fund, ed arrivano i primi 25 miliardi di euro dalla Commissione Ue, è pronto a partire anche il Pacchetto Sisma finanziato con il Fondo complementare al PNRR, con i fondi finalizzati alla ripresa e allo sviluppo economico dell’Appennino centrale che negli anni scorsi è stato stravolto dai terremoti. A gestirlo sarà la Cabina di Coordinamento integrata, composta dalla cabina del sisma 2016 con i Presidenti delle quattro Regioni (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria) ed i rappresentanti dei Sindaci, delegati dalle ANCI regionali, integrata dal Capo Dipartimento Casa Italia, consigliere Elisa Grande, e dal Coordinatore della Struttura di missione per il sisma 2009, consigliere Carlo Presenti, dal Sindaco dell’Aquila e dal coordinatore dei Sindaci del cratere 2009, e presieduta dal Commissario Straordinario sisma 2016, Giovanni Legnini, che si è insediata oggi. Si tratta di una governance multilivello, che in virtù di una scelta molto innovativa del legislatore riunisce tutte le rappresentanze istituzionali dei due crateri, e che sarà chiamata a programmare l’utilizzo delle risorse e selezionare i progetti per il rilancio e lo sviluppo di tutte le aree del Centro Italia colpite dai sismi. Entro il prossimo 30 settembre dovranno essere definiti i Programmi unitari di intervento per l’utilizzo dei fondi stanziati, pari ad un miliardo per quello relativo a “Città e paesi sicuri, sostenibili e connessi” e a 780 milioni di euro per gli interventi di “Rilancio economico e sociale”. La Cabina oggi stesso ha designato un gruppo di lavoro cui affidare la definizione del percorso per la predisposizione dei programmi unitari, che perseguono obiettivi di transizione energetica e sostenibilità ambientale, puntando sulla formazione del capitale umano e la valorizzazione delle risorse del territorio. Gli interventi finanziati con il primo programma (1.080 milioni di euro) riguarderanno la progettazione urbana (illuminazione sostenibile, impianti per il recupero dell’acqua, strade ecocompatibili, sistemi verdi), l’efficienza energetica degli edifici pubblici ed in particolare delle scuole, piani integrati di mobilità e trasporto sostenibile, le “smart cities”, la telemedicina, la teleassistenza, il sostegno alla prevenzione dei rischi, la promozione delle infrastrutture digitali. La seconda linea di interventi finanzia con 700 milioni di euro l’economia ed i settori produttivi locali, attraverso la valorizzazione delle vocazioni territoriali, delle risorse ambientali, del sistema agroalimentare, e il rafforzamento della formazione tecnica, il sostegno alle imprese culturali, turistiche e creative. E’ prevista anche la realizzazione di quattro centri di alta formazione universitaria, un centro per la formazione della pubblica amministrazione, lo sviluppo delle attività di volontariato, la creazione di nuove associazioni fondiarie per lo sviluppo della filiera del legno. Si tratta di misure aggiuntive rispetto a quelle previste dal Piano di ripresa e resilienza da 191 miliardi di euro finanziato con il Recovery Fund europeo, che riguarda l’intero territorio nazionale, con gestione da parte dei Ministeri; al fine di evitare sovrapposizioni e duplicazioni, si avvierà un coordinamento con i soggetti attuatori degli interventi previsti dal PNRR, per il migliore utilizzo delle risorse specifiche nelle aree dei due sismi. 2 Analogamente, la struttura del Commissario straordinario per il sisma 2016 curerà il coordinamento con il Ministero per la coesione territoriale, che ha attivato da poche settimane il Contratto Istituzionale di Sviluppo, con una dotazione di 160 milioni di euro finalizzata a finanziare progetti presentati dalle quattro Regioni, e che sono già in fase di selezione. Tra le altre misure a sostegno dell’economia, attualmente, ci sono le agevolazioni fiscali della Zona Franca Urbana ed il credito di imposta sugli investimenti in beni strumentali delle imprese entrambi prorogati a tutto il 2021". 


M.S.
  









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