Notizie di politica nelle Marche
Fabbricasanseverino ha chiuso il suo primo ciclo di incontri. Lo ha fatto a metà della scorsa settimana quando, dopo le associazioni sportive e quelle legate al mondo del volontariato, ha incontrato i comitati di quartiere e delle frazioni della città settempedana. Il sodalizio fondato da Mauro Bompadre e Francesco Borioni, capigruppo in consiglio comunale per il Movimento 5Stelle e per Centrosinistra per San Severino, ha fatto sapere come la città sia “stata rappresentata come un microcosmo di tante realtà eccellenti, con caratteristiche e peculiarità differenti a riprova dell' unicità del nostro territorio, in grado di offrire straordinaria eterogeneità nell'arco di pochi chilometri”.

“È evidente – prosegue la nota – che tale situazione costituisce un punto di forza per la nostra città, ma anche motivo un impegno costante e fattivo per la promozione e tutela di queste caratteristiche. Sarà fondamentale la cura di strade e verde, da intendersi proprio come prima e basilare via per lo sviluppo dell'intero territorio, e di valorizzazione di tutte le realtà e tradizioni. In questa ottica occorrerebbe strutturare misure e provvedimenti volti a riqualificare edifici e aree danneggiate dal sisma, talvolta anche pericolanti e abbandonate dai proprietari. Dal punto di vista della comunità serve altrettanta cura ed attenzione per le persone che, per lo più avanti con gli anni, conservano e la memoria e la tradizione dei piccoli borghi del territorio, un baluardo di autenticità che va difeso e protetto portando quanto più possibile "domicilio" i servizi essenziali della città. Sono questi i punti cardine di una valorizzazione globale del territorio – sottolinea la Fabbrica – , che non tralasci le aree periferiche, che anzi le integri ai servizi della città e le inserisca in percorsi di turismo lento in corso di finanziamento”. 

“La parola chiave è collegare – spiegano – : nel senso di unire e creare una continuità tra aree diverse del territorio, tra città e frazioni e tra quartieri. Investire in percorsi pedonali, progettare tracciati ciclabili, e favorire una mobilità sostenibile a vantaggio della vivibilità della città per i suoi cittadini e per i suoi visitatori. Una figura istituzionale che svolga questa funzione di collegamento tra quartieri e frazioni è in questo senso fondamentale – concludono – : occorre creare equilibrio, sinergia e collaborazione e mettere in rete risorse e energie. Potenziando la gestione del territorio da parte dei Comitati di frazione e di quartiere”.

l.c.
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Abbandona l’impegno politico Gianluca Balducci per le prossime elezioni amministrative di Bolognola.
Il fondatore e presidente dell’associazione Case Pintura, che si era messo all’opera per dar vita ad una lista civica composta da persone del posto, ripone “le armi” e annuncia di proseguire solo con il lavoro che lo vede impegnato nella sua associazione, formalizzata lo scorso 30 luglio.
Alla base della scelta di fare un passo indietro, le diverse liste che pare si stiano formando per l’appuntamento alle urne dei prossimi 3 e 4 ottobre.
“Pare che ci siano più gruppi a voler correre – dice – e non intendo mescolare le carte in tavola.
Tempo fa sembrava mancasse l’alternativa e il nostro obiettivo era quello di creare un contraddittorio.
Non sono certamente rimasto con le mani in mano in questo periodo: ho fatto molti incontri, messo persone in lista, ma credo che in alcuni casi gli interessi siano altri.
Vorrà dire che continuerò a fare del mio meglio per Bolognola con la nostra associazione, pronta a dare sostegno a chiunque diventerà il nuovo sindaco del paese. Mi auguro solo – l’affondo finale - che chiunque si candidi a Bolognola si impegni a trainare il carro e non solo a salirci sopra”.

GS
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Un imponente finanziamento per la messa in sicurezza dei ponti, pari a oltre 11,5 milioni di euro, erogato dal Ministero delle Infrastrutture per la Provincia di Macerata. “Per i prossimi tre anni - così il Presidente Antonio Pettinari - il MIT ha stabilito gli importi precisi per ogni annualità da destinare alla messa in sicurezza di ponti e viadotti sulla viabilità provinciale. Con l’ufficio tecnico, abbiamo così individuato gli interventi prioritari, tenendo conto della fattibilità, delle difficoltà progettuali e dei tempi di esecuzione, ed entro il 30 settembre dobbiamo inserire le proposte sulla piattaforma del Ministero”.

Sono undici gli interventi previsti per il triennio, con una suddivisione di spesa che prevede 3,5 milioni di euro per la prima e terza annualità e 4,5 milioni di euro per il 2022.

“La Provincia è stata sempre molto impegnata sui ponti e viadotti in questi anni - prosegue Pettinari - sia sulla costruzione, che sulla manutenzione ordinaria e straordinaria. L’obiettivo è mettere in sicurezza le infrastrutture e per questo abbiamo destinato importi differenti sugli impalcati, poiché i lavori dipendono dalla tipologia di ponte e dalla grandezza”.

Nel dettaglio, nel 2021 sono stati previsti i seguenti interventi: il ponte sulla “Recanati-Osimo” (1,5 milioni); quello sulla provinciale “Tolentino-Camerino” (450mila) a Belforte del Chienti; a Treia e Pollenza sulla provinciale 53 (450mila); a Penna San Giovanni e Monte San Martino (450mila); a Gagliole (50mila); a Sant’Angelo in Pontano verso Monte San Martino (400mila) e a Caldarola verso Camporotondo (200mila).

Nel 2022 interventi sulla “Fermana” tra Morrovalle e Monte San Giusto (2 milioni); Porto Recanati verso Numana (500mila) e l’inizio del nuovo ponte di Piediripa (2 milioni) che proseguirà l’anno seguente con un importo di 3,5 milioni di euro.


f.u.


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La miccia innescata dal gruppo di maggioranza di Sarnano in merito a quanto avvenuto nell’ultimo consiglio comunale, con una nota nella quale si invitava il capogruppo di opposizione Giacomini Piergentili a “chiedere scusa per aver prospettato la chiusura delle Terme”, ha provocato un’autentica deflagrazione, con il consigliere Gicamoni Piergentili che non ha mancato di far sentire la propria voce attraverso la nota che di seguito pubblichiamo.

"Sono d’accordo con il sindaco. Chiedo scusa. Chiedo scusa ai miei concittadini sarnanesi per non essere riuscito due anni fa a mandare a casa l’attuale sindaco e la sua maggioranza, politicamente incapaci di amministrare un paese. Di solito è l’opposizione che attacca con critiche il gruppo di maggioranza. A Sarnano accade esattamente il contrario. Consapevoli di questa loro incapacità politica, la migliore difesa diventa l’attacco, per nascondere le tante anomalie e lagnanze che affliggono il nostro territorio, nel pieno di una stagione turistica che si sta dimostrando fallimentare.

Veniamo ai fatti. Sono stato accusato di volere la chiusura delle terme. Questo sarebbe accaduto durante la discussione di apposito ordine del giorno per l'approvazione dell'acquisto dell’ex mercato coperto in largo Manara di proprietà della Società Terzo Millennio. Tale transazione è solo una parte di un’acquisizione di immobili di proprietà della società termale da parte del comune, per un ammontare di 760.000,00 euro, beni conferiti dallo stesso comune all’atto della costituzione della società termale.

L’Opposizione è stata sempre molto critica su tale operazione, perché attuata senza una strategia di risanamento della società termale, soprattutto in assenza di un piano industriale.

Lo stesso revisore dei conti del comune dichiara nel parere al rendiconto 2020: - "LO SCRIVENTE NON CONDIVIDE A PIENO LA POSIZIONE PRESA DALLO STESSO ENTE IN MERITO A QUESTA COMPRAVENDITA SOPRATTUTTO CONSIDERANDO: LA SITUAZIONE DI DISEQUILIBRIO ECONOMICO E FINANZIARIO; LA MANCANZA DI REDDITIVITÀ DELLA STM E IL FATTO CHE LA STESSA NON ABBIA PRESENTATO UN PIANO INDUSTRIALE O DI RUSTRUTTURAZIONE AZIENDALE, DAL QUALE RISULTI COMPROVATA LA SUSSISTENZA DI CONCRETE PROSPETTIVE DI RECUPERO DELL'EQUILIBRIO ECONOMICO DELLE ATTIVITA SVOLTE."

In tale contesto riporto quanto da me esternato in consiglio comunale il 14 luglio e trascritto nel comunicato del sindaco: "E' da troppi anni che la Società Terzo Millennio non riesce ad avere un quadro, una situazione di rilancio messa nero su bianco in modo da capire se vale la pena rifondarla (ma rifondarla anche nel senso economico finanziario magari creando una società nuova, creando un'altra strategia) oppure CHIUDERLA PERCHÉ QUANDO UN QUALCOSA CHE NON FUNZIONA È DESTINATA A MORIRE È INUTILE CHE GLI SI DÀ L'OSSIGENO, allora bisogna avere il coraggio di decisioni forti."

Considerata l’espressione di criticità anche del revisore, si discuteva se sarebbe stato il caso di studiare forme radicali di rilancio della società termale, tramite magari la ristrutturazione della stessa società o la rifondazione tramite altro organismo che poteva prevedere anche la chiusura dell’attuale società termale.

Nella replica, il vice-sindaco Ceregioli, accusa il capogruppo di opposizione di volere la chiusura delle terme.

E’ ovvio che la mia affermazione sia stata strumentalizzata ed adattata per scopi prettamente politici da parte del Sindaco e della sua maggioranza. Invito i cittadini ad andare ad ascoltare l’audio del consiglio per capire bene i contenuti di quanto affermato.

Infatti, il sottoscritto non ha mai parlato della chiusura delle terme, ma eventualmente della società termale. Ben altra cosa rispetto a quanto dichiarato dal sindaco.

È ovvio che, in casi estremi, si può prevedere la costituzione di un nuovo organismo gestionale su diverse basi di opportunità economiche e finanziarie, anche chiudendo quello in crisie non più strategico per il raggiungimento dei fini aziendali prefissati.

Per rendere ancora meglio l'idea, cito un esempio ancor più chiaro e di facile comprensione; la ristrutturazione dell'Alitalia, diventata ITA, con la chiusura dell'originaria storica società di bandiera nazionale.

Si è chiusa la società in crisi gestionale, ma non l’attività che svolgeva la società, che verrà svolta da un’altra, risanata, con nuove strategie aziendali e non gravata finanziariamente.

Questo era il senso del mio intervento ed è quello che avrebbe fatto il mio gruppo, grazie agli accordi con una cordata di imprenditori, che avrebbe costituito un nuovo contenitore societario riducendo drasticamente la quota di partecipazione pubblica e liquidato l’attuale società termale.    E’ ovvio che coloro che potrebbero investire nelle nostre terme non possono avere le mani legate data dalla presenza ingombrante del comune.

Perché tali imprenditori non si fanno avanti? Chiede la maggioranza. Perché non ci sono i presupposti che noi avremmo garantito. E per la scarsa fiducia politica in chi governa Sarnano?

Si adducono le tragedie degli ultimi anni quali cause della crisi societaria termale. Ma nessun sisma ne pandemie si sono verificate dal 2009 al 2016 e la gestione termale è sempre stata disastrosamente deficitaria. Prima della pandemia in pochi mesi abbiamo assistito alle dimissioni di ben due presidenti e relativi cda con l’attuale sindaco e giunta, che nella quasi totalità dell’esecutivo governa Sarnano da 12 anni. Ed attribuiscono colpe a chi c’era prima di loro. Questi amministratori, politicamente incapaci, hanno il coraggio di parlare al sottoscritto di “aria fritta”.

Invece di attribuirmi cose mai dette, il sindaco risponda alle seguenti domande:

-       E’ vero che la Società termale è in forte ritardo nel pagamento degli stipendi ai dipendenti?

-       E’ vero che è stata acquistata una macchina imbottigliatrice, costata migliaia di euro, che giace nei sotterranei delle terme per adempiere al vincolo imposto dalla delocalizzazione che prevedeva la riapertura dell’imbottigliamento delle acque minerali? La riapertura dell’imbottigliamento sarà realizzata?

-       Quali sono gli indirizzi strategici che il sindaco, socio di maggioranza nella società termale, ha dato al cda della stessa? Soprattutto, sono stati mai dati tali indirizzi?

-       Per quali motivi non viene redatto un piano industriale della società termale, basilare per una buona gestione aziendale ed il raggiungimento dei fini societari?

-       La gestione della società termale viene svolta in base a principi economico finanziari con specifici fini aziendali o sono prevalenti principi gestionali di carattere politico?

E’ giunto il momento di fare chiarezza in molti procedimenti amministrativi, anzi il tempo e la pazienza sono scaduti e le conseguenze saranno colpa dell’arroganza politica di chi governa.
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