Notizie di politica nelle Marche
"Davvero notizia migliore non potevamo riceverla". Questo il commento del sindaco di Caldarola Luca Giuseppetti dopo l'approvazione del Pacchetto Sisma per le regioni del centro Italia che destina alle Marche oltre 100 milioni di euro per liberare le aree del cratere dall'isolamento infrastrutturale.

Di questi complessivi 36 milioni di euro, 6 per la progettazione e 30 per la realizzazione del primo stralcio esecutivo, sono destinati alla bretella di Caldarola, primo tratto del collegamento tra il paese dei cardinali Pallotta e Sarnano.

"Avevamo avuto al riguardo diversi incontri con l'assessore regionale alla ricostruzione Guido castelli - commenta il primo cittadino caldarolese - che ha ben compreso l'importanza strategica di questa bretella, propedeutica al tratto della futura Pedemontana. Un tratto che ora è essenziale per la ricostruzione del nostro centro storico, oltre che per la viabilità futura. Potremo così realizzare la seconda parte di questa bretella, ma anche la strada che, uscendo da Caldarola, porta verso Sarnano e quindi verso i monti Sibillini".

f.u.

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In arrivo un miliardo e 780 milioni di euro per ricostruire e rivitalizzare le aree colpite dai terremoti nel Centro Italia.

Nelle Marche, oltre 100 milioni di euro dei fondi complessivi per diverse voci di spesa (che saranno ripartiti tra le Regioni in base alla percentuale dei danni subiti nel corso dei due eventi, ndr), saranno impiegati per liberare le aree del cratere dall’isolamento infrastrutturale.

“Il Pacchetto Sisma doveva essere approvato entro oggi – ha spiegato l’assessore alla Ricostruzione Guido Castelli che insieme al presidente della Regione Francesco Acquaroli ha partecipato alla riunione in videoconferenza – Con senso di responsabilità abbiamo dato il nostro assenso, ma non prima di aver chiesto diverse correzioni, in particolare quelle dirette a sostenere la grande viabilità. Riteniamo essenziale per il nostro cratere poter disporre di collegamenti viari che consentano di uscire da quella prigionia infrastrutturale che da sempre affligge queste zone verso nord e verso sud.  Siamo riusciti ad ottenere a questo scopo oltre 100 milioni di euro per realizzare collegamenti trasversali alla SS77 della Val di Chienti, l’arteria di penetrazione nell’area marchigiana del sisma ’16, che connettano il territorio facilitando scambi e servizi a rete, fondamentali per la rigenerazione sociale ed economica delle aree interne”.

In particolare 6 milioni saranno destinati per la progettazione e 30 milioni per realizzazione di un primo stralcio esecutivo del collegamento Caldarola – Sarnano, 4 milioni per la progettazione e 20 milioni per la realizzazione di un primo stralcio esecutivo del collegamento Sarnano – Amandola, 6 milioni per la progettazione e 30 milioni per la realizzazione di un primo stralcio esecutivo del collegamento Amandola – Servigliano

f.u.


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Il consiglio comunale di Matelica ha approvato ieri sera, a maggioranza, la variazione di bilancio e le  linee guida per la realizzazione dei cappotti termici esterni agli immobili su vie pubbliche e  spazi ad uso pubblico. Diversi i punti all'ordine del giorno che hanno animato il dibattito i cui toni, a quanto riferisce il sindaco Massimo Baldini, hanno confermato il clima di collaborazione che c'è con la minoranza. 
"A diiferenza di altre sedute- dichiara il primo cittadino di Matelica- il consiglio comunale di ieri è stato anche abbastanza veloce, appunto perchè è stata accertata un'apertura collaborativa da parte del gruppo di minoranza. All'ordine del giorno c'erano i punti riguardanti il consolidato delle società partecipate dal comune e nessun problema c'è stato su questo dato che   tutte le società in questione presentano una situazione finanziaria positiva. Sono state inoltre approvate delle variazioni di bilancio riferite ad alcune voci di spesa relative ad automezzi e strumerntazioni che necessitano di essere sostituite  Altro importante punto di variazione nel bilancio - continua Baldini- si è reso necessario a seguito dei trasferimenti arrivati dalla regione per adeguare le scuole cittadine, in particolar modo le scuole materna, dell'infanzia, primaria di primo grado e scuola media, dotando le aule dei plessi dei servizi di areazione che sono previsti anche dalle normative covid. Altre piccole variazioni trattate, quelle che vanno fatte senza attendere la fine dell'anno perché si tratta di rimpinguare dei capitoli per cifre anche bassa entità ma che è importante considerare. Tra le variazioni-  prosegue il sindaco - anche quella riferita al trasferimento del servizio di tesoreria dall'istituto di credito utilizzato in precedenza, alla banca Intesa San Paolo che ci ha fatto un'offerta migliore. Approvate a maggioranza inoltre le linee guida per ala realizzazione dei cappotti termici esterni sugli edifici, il cui regolamento è stato redatto dall'ufficio Tecnico comunale. Regolamento - evidenzia Baldini- le cui disposizioni sono molto aperte, in primo luogo per adeguarlo alle esigenze del nostro centro storico che poi credo siano sentite da tutti i comuni. Nessun problema particolare si presenta infatti nella realizazione di cappotti esterni nelle abitazioni di periferia o nei quartieri esterni al centro storico dove è più facile trovare edifici indipendenti tra loro e non contigui, diversa invece la situazione dei centri storici che debbono fare i conti con strade strette, vicoli, marciapiedi e quindi c'è bisogno di lasciare questo   regolamento  molto aperto e, caso per caso,  verificare poi le varie esigenze. Noi siamo stati tutti molto favorevoli in quanto è questo un discorso che va a sostegno di concetti oggi fondamentali,  quali la sostenibilità, il risparmio energetico, la riduzione al massimo delle fonti d'inquinamento. E debbo dire che personalmente ho voluto complimentarmi con tutto l'ufficio tecnico e in particolare con il responsabile ingegnere Ronci e con il responsabile dell'ufficio urbanistico architetto Medori per il lavoro eccellente che hanno prodotto e lasciando aperta la porta a tutte le eventuali esigenze che dovranno essere verficate. Quindi - conclude Baldini- il consiglio comunale è stato risolto con velocità anche perché, tra maggioranza e minoranza, in precedenza sono state fatte anche molte commissioni consiliari, strumento utilissimo che spesso consente non solo la raccolta di informazioni fondamentali ma  anche a discutere in via preventiva di argomentazioni centrali e, in maniera condivisa, a trovare delle soluzioni. Questo è uno degli obiettivi che ci eravamo dati anche durante la campagna elettorale: una maggiore condivisione con tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale". 
c.c.
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Una grande opera di riqualificazione quella che la giunta di Tolentino, con apposita delibera, ha approvato per le ex Concerie Mercorelli. Nel progetto di fattibilità tecnico-economica redatto dal tecnico incaricato si stima un ammontare di 2milioni e 800mila euro, di cui 573.940 euro sono già a disposizione.

“È un progetto - spiega il sindaco, Giuseppe Pezzanesi - che appartiene al completamente di una area storica come quella vicino al Ponte del Diavolo. Quest’ultimo è stato già messo a posto, con una spesa di un milione di euro, poi abbiamo recuperato la vecchia centrale, la seconda d’Italia, dove oggi c’è un’area di studio e laboratorio ricreativo. E infine ci sarebbe questo edificio delle ex concerie che il Comune ha avuto in consegna dalla proprietà oltre 20 anni fa. L’accordo risale a dieci anni prima che diventassi sindaco, quindi sono 20 anni che attendiamo questo recupero. Il progetto è tra i più storici e più belli in circolazione”. Provvedere alla riqualificazione di questo edificio consentirebbe di realizzarvi un “centro culturale” e l’amministrazione ha deciso di presentare la domanda di contributo otto per mille dell’Irpef a diretta gestione statale per l’anno 2021 previsto per diverse tipologie di interventi tra i quali la conservazione dei beni culturali, le cui domande sono destinate, fino al 2026, agli interventi di ricostruzione e di restauro dei beni culturali danneggiati o distrutti a seguito degli eventi sismici verificatisi dal 24 agosto 2016. Dopo il sisma infatti, la struttura è stata dichiarata inagibile. Ora bisognerà attendere di sapere se l’intervento sarà ammesso a contributo.

Gaia Gennaretti
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Il dibattito davanti alla cittadinanza, quello che Francesco Borioni auspicava e avrebbe voluto alla presenza della stampa, alla fine è arrivato. Nella serata di ieri, al cinema San Paolo di San Severino, i candidati sindaco della città settempedana si sono incontrati per dar conto all’elettorato delle loro idee e progettualità. Una serata, quella organizzata dalle associazioni che operano nel panorama sociosanitario e assistenziale settempedano, scandita dai tempi fissi e dalle domande preparate, uguali per tutti. Tarcisio Antognozzi, Rosa Piermattei e, appunto, Francesco Borioni, hanno per la prima volta offerto i loro piani davanti a un pubblico nutrito: il teatro dello “scontro” elettorale, stanti le normative anti-Covid, era pieno.

Sanità, ricostruzione, politiche giovanili. Questi i macrotemi intorno cui hanno ruotato le parole dei pretendenti alla fascia tricolore. Visioni simili soprattutto in merito alla sanità e alla ricostruzione, sintomo che le problematiche della città siano state percepite in maniera univoca da tutti i candidati. Lo scontro, evidentemente, sarà sul metodo: sia in questi ultimi giorni di campagna, sia nei cinque anni di amministrazione per l’uno, opposizione per gli altri.

La testimonianza di questo fatto è data dai toni distesi su cui si è svolto l’intero dibattito. Solo nel finale qualche schermaglia, arrivata da Francesco Borioni:Ho sentito spesso le parole ‘confronto’ e ‘ascolto’. In cinque anni di amministrazione Piermattei, di cui anche Antognozzi ha fatto parte fino a gennaio, ho visto il contrario. I voti alle nostre proposte sono sempre stati contrari a prescindere: le mozioni possono anche essere emendate. Personalmente ho considerato le idee dell’amministrazione, votando secondo coscienza, non per partito preso. Agli altri ho visto fare il contrario. Avrei preferito un confronto senza preparazione - sottolinea Borioni -, a discrezione dei giornalisti, ma non è stato possibile”.

La risposta del sindaco uscente Piermattei è arrivata puntuale: “Non è esatto quello che dice Borioni: il confronto c’è stato, nelle frazioni e nei quartieri, con i comitati e con le associazioni. Se la cittadinanza lo vorrà continueremo a fare lo stesso. Il nostro metodo ha funzionato: sono stati fatti passi avanti importanti nelle discussioni sulla sanità, sulla scuola, sulla ricostruzione. Non tutto è stato portato a termine: è il motivo per cui mi ricandido. Rigetto le accuse, non sono una donna sola al comando: le divergenze con Antognozzi sono questioni normali nell’arco di una legislatura”.

Per quanto riguarda proprio il candidato del centrodestra unito, Antognozzi non ha mancato di marcare l’appartenenza politica della sua coalizione. “La vicinanza con il governo regionale – ha detto – non può che essere una freccia al nostro arco. Nella sanità e nella ricostruzione le corsie privilegiate con l’amministrazione Acquaroli potranno essere armi decisive. Abbiamo le garanzie della Regione Marche: i provvedimenti ci sono, dovremo farli rispettare dialogando e presentando le nostre istanze. Vogliamo un cambio di passo, su giovani, confronto, sanità”.

Qualche scontro, ma per la maggiore si è vista grande condivisione sulle tematiche. L’incontro, patrocinato da Caritas, Croce Rossa, Help S.O.S Salute e Famiglia, Avis e altri numerosi comitati, non ha potuto che vertere per la maggiore sul tema sanitario (approfondito nell’edizione di Appennino Camerte in uscita oggi). Sulla viabilità Antognozzi ha detto: “L’intervalliva è un fatto, guardiamo avanti: la 502 verso Cingoli ci può dare uno sbocco sull’aeroporto, la 361 un’apertura verso la pedemontana”; sul futuro dell’area SAE, invece Borioni: “Si è investito molto, attenzione al recupero: l’edilizia popolare è una soluzione percorribile, così come l’housing sociale. Di sicuro si dovrà pensare al futuro di quella zona”. La Piermattei ha concluso sul fattore demografico: “Giovani e anziani: chi governa la città deve saper pensare a ogni cittadino. Le politiche dei sindaci devono tener conto di tutte le istanze. Coinvolgere le associazioni, come abbiamo fatto, sarà fondamentale. Intanto, in cinque anni, abbiamo garantito grande trasparenza. Se vincessimo, continueremo in questo modo”.

Lorenzo Cervigni
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Un nuovo manto erboso per il campo da calcio di Ussita potrebbe rappresentare un altro piccolo passo verso la normalità per tanti giovani. E di questo ne sono consapevoli sia Bruno Galletti, ex giocatore di calcio, oggi in pensione e anima della società calcistica di Visso, che l’amministrazione di Ussita.

“La società sportiva Visso - racconta Galletti - purtroppo aveva un campo sportivo che, dopo il terremoto, è stato occupato dalle Sae e l’unico campo sportivo disponibile nelle vicinanze era quello di Ussita”. Quest’ultimo però non era in condizioni tali da poter accogliere una squadra che, per giocare ha dovuto fare davvero molti sacrifici, girando tra varie strutture della provincia.

Grazie alle donazioni di diversi benefattori, Galletti e la società sportiva sono riusciti, quest’anno, a rimettere a posto gli spogliatoi del campo di Ussita e la recinzione. Tuttavia, mancherebbe un passaggio fondamentale, cioè rendere utilizzabile il terreno: “Andrebbe rimesso a posto anche il fondo - spiega - ma non abbiamo sufficienti risorse per farlo. Per questo ci appelliamo a qualche benefattore che voglia aiutarci in modo che per il prossimo anno la squadra possa ripartire. Altrimenti non potremo disputare il campionato”. Secondo una stima di Galletti, servirebbero circa 10mila euro: bisognerebbe trattare il terreno con diserbante, estirpare le erbacce, rivallare e, infine, riseminare l’erba.

Da parte dell’amministrazione di Ussita c’è tutta la volontà, dice il sindaco Silvia Bernardini, di aiutare la squadra e di trovare una soluzione: “Stiamo lavorando - fa sapere - per far sì che questo passaggio che manca per rendere il campo utilizzabile venga risolta. Stiamo valutando di fare delle variazioni di bilancio per mettere a disposizione le risorse necessario. Daremo alla squadra tutto il nostro sostegno come, d’altronde, abbiamo sempre fatto fino ad ora. Questa iniziativa - conclude - è davvero meritevole e merita tutto il nostro appoggio. Per i giovani sarebbe importante poter aver un luogo in cui riunirsi, in cui praticare uno sport, sarebbe un altro passo verso la normalità”.

Gaia Gennaretti
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“Il neonato Comitato a salvaguardia dell’ospedale di Camerino, che ha avviato anche una raccolta di firme, sa tanto di strumentalizzazione a fini elettorali”. Ad affermarlo, senza troppi peli sulla lingua, il capogruppo della Lega in consiglio regionale Renzo Marinelli. “Come mai detto Comitato è sorto adesso? C’entra forse la campagna elettorale?”, interroga al riguardo Marinelli, che aggiunge “Le garanzie di potenziamento della sanità del territorio ci sono già e l’ospedale di Camerino è considerato presidio centrale. Rassicurazioni al riguardo sono già state date, insieme all’assessore alla sanità Saltamartini, nel corso dell’incontro con sindaci e cittadini al Lanciano Forum e, inoltre, sono in corso concorsi e assunzioni per dotare l’ospedale di specialisti, infermieri e nuovi primari. Possibile che nessuno del comitato se ne sia accorto?”.

f.u.





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“La procedura adottata dalla Regione è opaca e illegittima”. A puntare il dito contro la gestione dei finanziamenti dei progetti relativi al Contratto Istituzionale di Sviluppo Sisma è il consigliere del Partito democratico Romano Carancini, che considera il Cis un tema cruciale e prioritario per la ripresa e il rilancio socio-economico delle aree colpite dal sisma”. Quello che chiede il consigliere piddino è, dunque, una maggiore trasparenza e un più puntuale coinvolgimento degli enti locali interessati.

“Stiamo parlando di 160 milioni di euro – rincara Carancini – volti a sostenere la ricostruzione. Non è pensabile che la giunta regionale li gestisca quasi fossero cosa loro, senza coinvolgere realmente gli Enti Locali, senza una verifica sui reali fabbisogni dei territori, ma soprattutto infischiandosene di ogni più elementare principio di trasparenza amministrativa. La Regione, di fatto, ha introdotto in maniera unilaterale dei criteri di valutazione aggiuntivi a procedura ancora aperta e a progetti già classificati, quindi potenzialmente elaborati per preordinare la graduatoria finale, e ha dato mandato al Nucleo di valutazione di esaminare e inserire nell’elenco finale anche i progetti presentati oltre i termini di scadenza previsti”.        

Secondo Carancini inquietante e condizionante è stato il ruolo dell’assessore regionale alla Ricostruzione Guido Castelli, il quale, dopo aver trasmesso a Invitalia il 15 luglio scorso tutti i progetti pervenuti a quella data dai comuni interessati, l’11 agosto, di fronte alle richieste di chiarimenti di carattere tecnico da parte dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, ha ricostituito in poche ore il Nucleo di valutazione che, in fretta e furia, ha stilato una nuova graduatoria sulla base di criteri inizialmente non previsti e valutando schede-progetto pervenute dopo la scadenza del 9 luglio.          

“C’è la chiara esigenza – conclude Carancini - di superare immediatamente questa imbarazzante situazione e di sgomberare il campo dalle ombre che avvolgono la procedura istruita dalla giunta regionale, salvaguardando i sindaci e i territori. Per questo il Partito Democratico ha presentato una mozione per chiedere alla giunta regionale di ripristinare la legalità a beneficio della Agenzia per la Coesione Territoriale”.

f.u.
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È la lista civica “SiAmo Bolognola” a riassumere la volontà di impegno del candidato sindaco Mauro Angelo Blanchi nella ormai vicinissime votazioni per l’elezione  diretta del sindaco e il rinnovo del Consiglio comunale  del comune più alto delle Marche.
Una lista civica che rivendica la sua appartenenza alla comunità locale e i cui componenti hanno tutti forti legami con il paese.
“Alcuni conoscono e sanno interpretare al meglio la realtà locale, altri hanno fatto importanti esperienze nella gestione e amministrazione di organizzazioni pubbliche e private e ora vogliono metterle a disposizione della comunità – così si presentano i candidati consiglieri-. 
Il candidato sindaco propone di superare l’attuale fase in cui gli interventi dell’amministrazione e i fondi della ricostruzione post sisma sono stati utilizzati per realizzare opere dettate dalla contingenza, spesso slegate tra di loro e non inserite in modo organico in un piano generale di miglioramento e sviluppo della realtà locale. Un punto fondamentale del Programma- evidenzia “SIAmo Bolognola”-  è quello di utilizzare i finanziamenti post sisma e tutte le risorse che potranno rendersi disponibili in vari ambiti, dal recovery plan agli interventi post Covid , sulla base di un Piano organico, un progetto globale e corale, che abbracci l’oggi e il futuro e che veda la partecipazione attiva della comunità e soprattutto dei più giovani.

Le parole d’ordine del piano, richiameranno i concetti di basso impatto ambientale, di accoglienza e di sviluppo sostenibile per le attività esistenti e per quelle da realizzare. Questi aspetti devono trovare concretezza anche attraverso un confronto più attivo e concreto con l’Ente Parco, che tutte le passate amministrazioni hanno gestito in modo poco incisivo, generando più vincoli che opportunità.
Il territorio del comune deve essere promosso e fatto conoscere, sia per gli aspetti naturalistici che per le bellezze del Paese. Mauro Blanchi assicura di voler investire come mai fatto prima nel settore dell’accoglienza, dalla mappa e dalla cura dei sentieri a quella delle vie e delle piazze dei nuclei abitati.
In sintesi interventi su più piani che, oltre a migliorare con decisione attività già consolidate, favoriscano lo sviluppo di un’economia utile a promuovere le attività locali, lo sviluppo demografico, il turismo destagionalizzato, rivolto agli amanti delle passeggiate, alle famiglie, agli amanti della natura e dei suoi prodotti.

Se la ricostruzione rappresenta l’opportunità di realizzare opere coerenti con il disegno appena delineato e con lo sviluppo delle attività agro-silvo-pastorali, gli abitanti del paese, sopratutto i giovani, saranno i primi destinatari dei progetti ed i promotori del loro potenziale sviluppo. A tale riguardo la futura amministrazione intende sostenere e favorire con forza le persone e imprese locali che vogliono essere protagonisti, ricercando la massima armonia tra interventi pubblici e contributi privati”.
A chiudere la sintesi espositiva ed esplicativa degli obiettivi e degli impegni che il candidato sindaco Mauro Angelo Blanchi e i componenti della sua lista si prefiggono, la rassicurazione che “tutti gli obiettivi  ed impegni  saranno presidiati e tenuti vivi nel corso del mandato, attraverso una partecipazione attiva che restituisca alla piazza quel ruolo di confronto e crescita necessario in una comunità quale quella di Bolognola”.




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Convocata per questo giovedì 30 settembre la Cabina di coordinamento Sisma 2016, integrata dalla Struttura di missione e dai rappresentanti del cratere L’Aquila 2009 e dal Dipartimento Casa Italia, che dovrà definire i programmi unitari per i due crateri da finanziare con tali risorse A darne l’annuncio il Commissario Straordinario alla Ricostruzione Giovanni Legnini a margine della cerimonia che si è svolta, alla presenza del Presidente del Consiglio Mario Draghi, al Parco della Memoria de L’Aquila.

“Il percorso avviato diversi mesi fa, finalizzato a individuare le misure per coniugare il rilancio economico e sociale ai processi di ricostruzione dei due crateri – ha detto Legnini - è stato oggi autorevolmente suggellato nelle parole del Presidente del Consiglio. Dopo che il Governo e il Parlamento hanno provveduto a stanziare un miliardo e 780 milioni di euro e ad emanare le norme per la gestione unitaria degli interventi, con una governance che vede insieme non soltanto i due crateri 2009 e 2016, ma anche i tre livelli di governo, centrale, regionale e locale. Entro la fine dell’anno individueremo con le Regioni ed i Comuni i progetti sui territori e definiremo i bandi per il sostegno alle imprese. E’ un’occasione unica – ha concluso il Commissario Legnini - che richiede il massimo impegno e la collaborazione di tutti i soggetti istituzionali coinvolti chiamati ad affrontare una sfida decisiva per il futuro dell’Appennino centrale”.
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