Notizie di politica nelle Marche
Un grave incidente si è verificato a San Severino Marche, in via Gorgonero, dove una donna è stata investita da un’auto in transito mentre stava attraversando la strada.

Sul posto è intervenuta un’ambulanza del 118 con i sanitari che, vista l’entità delle ferite riportate, hanno fatto alzare in volo l’eliambulanza per il trasporto della donna all’ospedale regionale di Torrette dove si trova ricoverata in gravi condizioni.

Al lavoro carabinieri e polizia locale per accertare l’esatta dinamica dell’investimento.

f.u.
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Circa 1800 chili di generi alimentari di altissima qualità delle aziende agricole italiane in dono alle famiglie in difficoltà economiche.

Questo l’impegno di Coldiretti Donne Impresa Macerata, Giovani Impresa e i mercati di Campagna Amica della provincia per sostenere la comunità in questa perdurante crisi pandemica. I pacchi, allestiti con prodotti agroalimentari 100% Made in Italy, sono stati consegnati a Croce Rossa e Anffas di Macerata, Banco Alimentare di Tolentino, Protezione Civile del Comune di Recanati e ai Servizi Sociali Unione Montana Monti Azzurri di San Ginesio che si occuperanno della distribuzione tra le famiglie meno abbienti.

“La campagna di solidarietà prosegue – dicono da Coldiretti Macerata – con gli agricoltori che fin dall’inizio sono stati in prima linea per contrastare la crisi economica innescata dall’emergenza sanitaria. Non ci siamo mai fermati e non lo facciano nemmeno ora nonostante tutte le difficoltà legate ai rincari e all’inflazione”.

In due anni di pandemia Coldiretti Macerata tra Spesa sospesa e i pacchi della solidarietà ha donato circa 10mila chili di prodotti tipici Made in Italy, a chilometro zero e di altissima qualità alle fasce più deboli della popolazione, colpite dalle difficoltà economiche.


consegne macerata 2


f.u.
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Perde il controllo dell’auto che esce di strada e finisce la sua corsa nel campo sottostante capovolgendosi e restando adagiata su un fianco.

L’incidente è avvenuto in località Prosano, nel territorio di Arcevia. Lanciato l’allarme sul posto sono intervenuti, oltre ai carabinieri per il rilievo del sinistro, i vigili del fuoco e i sanitari del 118, che hanno allertato l’eliambulanza per il trasporto del conducente, che viaggiava da solo, all’ospedale regionale di Torrette dove si trova ricoverato.

I vigili del fuoco, che hanno estratto l’uomo dalla vettura, hanno poi provveduto alla messa in sicurezza della zona dell’incidente.


intervento pompieri


f.u.



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L’amministrazione Piermattei continua a mostrare l’inconsistenza della propria azione politica e manca di una vera visione futura.
Un’accusa pesante quella che i consiglieri di minoranza del gruppo “San Severino Futura” Francesco Borioni e Alessandra Aronne lanciano attraverso una nota con particolare riferimento all’attivazione del reparto Covid all’ospedale settempedano e ai problemi generali riguardanti la sanità.

Di seguito la nota integrale:

Che cosa ci si aspettava? Forse durante lo scorso mandato c'erano stati segnali di una attenzione sui reali bisogni della città in ambito sanitario e di una conseguente azione diplomatica presso le autorità competenti? Ma se da anni la palla è stata lasciata alla voce delle solite associazioni e comitati, quando non proni alla regione, con la quale talvolta si trovano in condizione di sussidiarietà...! 

E oggi l'attivazione del reparto Covid davvero la vogliamo fare passare come un vanto? È l'ennesimo specchietto per le allodole, che preannuncia il peggiore dello scenario invece, perché va a mettere a rischio i (pochi) percorsi attivi e fondamentali per la sanità del nostro territorio. 

Ancora una volta le esigenze di un territorio che l'amministrazione non è in grado di riconoscere e tutelare. Ancora questa retorica (per non dire manfrina) delle eccellenze... quando alle reali esigenze della comunità avevamo pensato solo noi che già ai primi di novembre avevamo sollevando il problema della sostituzione della dott.ssa Ferretti e in generale della conseguente precarietà del reparto oncologia e Hospice. Questione per la quale adesso guarda caso si muove una petizione. 

Dietro alle solite stucchevoli e roboanti promesse c'è ancora una volta l'inconsistenza dell'azione politica dell'attuale maggioranza. 

La conferma della mancanza di una vera visione futura su quelli che dovrebbero essere i tre cardini della sanità locale, gli acuti, i lungodegenti e la medicina del territorio. 

La conferma dell'incapacità di individuare le soluzioni che siano verosimilmente praticabili e soprattutto che affrontino le problematiche che maggiormente creano disagi alla popolazione.  

Più che prendersi i meriti di una scelta tecnica (quella appunto di aprire il punto covid a San Severino) bisogna ascoltare le preoccupazioni degli addetti al settore ed intentare percorsi che salvaguardino la medicina, la geriatria (che è a rischio anche se nessuno ne parla), il day hospital oncologico, l'hospice, la lungodegenza, e proteggere e potenziare tutti i servizi ambulatoriali. 

Qui la nostra maggioranza coi suoi massimi rappresentanti, invece che lusingarsi dovrebbe alzare la voce, far valere le nostre necessità e non farci fare da ruota di scorta per non intaccare qualche equilibrio fondato su pacchetti elettorali, a favore non certo nostro. La sanità non è merce di scambio! Chi non si rende conto di questo, che si dimetta! Non dimentichiamo che la nostra zona subisce ancora i disagi di un terremoto che ha già portato via troppo dall'entroterra, anche a causa di chi per farsi bello non si rende conto di quali siano le sue reali condizioni e le necessità.
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Un altro anno scolastico all'insegna del distanziamento sociale. Anche nel 2022 il comparto scuola sta facendo i conti con l'emergenza Coronavirus. A San Severino, però, il problema è duplice. La città è alle prese anche con la ricostruzione post-sisma e attende con ansia il termine dei lavori al cantiere dell'istituto tecnico Divini. La Provincia di Macerata ha provato a tamponare il problema: nei giorni scorsi sono stati installati diversi moduli provvisori in legno e plastica, destinati a ospitare alcune delle attività didattiche. Due di queste hanno trovato posto all'interno del cortile della scuola Luzio, mentre un altro è stato installato nei pressi dei capannoni dell'Itts. Una soluzione utilizzata anche per l'istituto tecnico agrario di Macerata, ma che non piace al preside del Divini, Sandro Luciani.

A preoccupare il dirigente scolastico non sono solamente le soluzioni di emergenza adottate per permettere la didattica in presenza, ma anche e soprattutto il cantiere dell'Itts. «Mi sembra che i lavori procedano a rilento e comincio a dubitare che riusciremo a tornare nella nostra scuola a settembre - commenta -. Per quanto riguarda i moduli, è evidente che siano una soluzione di emergenza: sono sostanzialmente dei gazebo riscaldati con dei termoventilatori. Non sono confortevoli e soprattutto sono facilmente violabili dai malintenzionati. Non potremo nemmeno lasciare attrezzature al loro interno perché non li reputiamo assolutamente sicuri. Per quello che riguarda i costi, sono sicuramente economici. Sono strutture provvisorie che cercheremo di utilizzare fino alla fine dell'emergenza sanitaria, facendo di necessità virtù».

l.c.
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Aggiornamento delle 13

Imbocca la superstrada in bicicletta, fortunatamente senza conseguenze. Intorno alle 12, stando alle segnalazioni arrivate alla Polstrada di Macerata, un uomo, colombiano, è entrato sulla superstrada 77 della Val di Chienti all'altezza di Tolentino Est, procedendo in direzione mare. Sul posto i carabinieri del Comando di Tolentino, allertati dai colleghi della Polizia Stradale. I militari sono intervenuti consentendogli di uscire dall'arteria in sicurezza ed evitando il peggio. Al momento dell'arrivo dei carabinieri l'uomo si era già fermato all'altezza di un distributore di carburante.

È l'ultimo di una serie di episodi avvenuti lungo la superstrada tra Civitanova e Foligno. Lo scorso maggio le immagini del suv entrato contromano tra Montecosaro e Morrovalle hanno fatto il giro del web. La Toyota guidata da un 86enne aveva poi terminato la sua corsa schiantandosi contro un furgoncino. Di pochi giorni fa, invece, l'episodio che ancora una volta poteva avere esiti tragici. Un giovane di 21 anni aveva infatti imboccato la superstrada con un monopattino elettrico sfrecciando nel traffico serale, sempre all'altezza di Montecosaro. Illeso, è stato fermato, identificato e multato dai carabinieri.

l.c.


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Conclusa la complessa indagine di polizia giudiziaria e di polizia economico-finanziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica di Macerata, convenzionalmente denominata “K2”, che un anno fa aveva portato alla luce una gigantesca frode fiscale basata sull’illecita compensazione di crediti tributari generati da false fatturazioni.

Circa 300 i soggetti individuati, sparsi sull’intero territorio nazionale, che avevano portato in compensazione crediti fittizi e, per 56 di essi, oltre agli aspetti amministrativi, era scattata anche la segnalazione all’Autorità Giudiziaria, essendosi configurato il reato tributario di “indebita compensazione”.

La prosecuzione delle indagini da parte delle Fiamme Gialle maceratesi è stata quindi orientata a rintracciare il profitto che gli autori della frode avevano conseguito a seguito dell’attività illecita, così da procedere al relativo sequestro.

Sulla scorta di capillari accertamenti, basati sul minuzioso esame dell’enorme mole di documentazione acquisita, nonché sull’analisi delle risultanze di intercettazioni telefoniche autorizzate dall’Autorità Giudiziaria e del contenuto degli apparati informatici e dei devices rinvenuti a seguito di perquisizioni, i finanzieri sono riusciti a ricostruire i movimenti degli ingenti flussi di denaro incamerati attraverso la cessione dei crediti fasulli.

In particolare, grazie anche alle possibilità offerte dai preziosi strumenti di cooperazione internazionale, è stato appurato come i sodali si siano adoperati attivamente allo scopo di porre in essere comportamenti idonei a ostacolare l’identificazione della provenienza illecita delle risorse, impiegandole, sostituendole o trasferendole in attività economiche, finanziarie e imprenditoriali, in molti casi al di fuori del territorio nazionale.

Le modalità adottate dal sodalizio per “ripulire” il denaro frutto dell’illecita attività sono state in prevalenza quelle della massiccia emissione di fatture a fronte di operazioni inesistenti, in modo da giustificare i flussi di denaro da e per l’estero; attività, questa, senz’altro agevolata dalla circostanza che molti dei soggetti coinvolti detenevano quote, in alcuni casi maggioritarie, di società con sede oltreconfine, in particolare Bulgaria e Romania.

È stato inoltre appurato il coinvolgimento di alcune società pakistane, facenti capo a soggetti stranieri, aventi diversi interessi anche sul territorio nazionale, beneficiarie di consistenti bonifici provenienti dall’Italia a fronte di cessioni di beni o prestazioni di servizi privi di sottostanti rapporti commerciali.  

Il solido quadro probatorio ricostruito dagli inquirenti ha consentito di segnalare all’Autorità Giudiziaria 13 soggetti (tra avvocati, commercialisti e imprenditori), a vario titolo, in concorso nei reati di riciclaggio, autoriciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, trasferimento fraudolento di valori, tutti aggravati dal carattere della “transnazionalità”.

A carico degli stessi, il G.I.P. presso il Tribunale di Macerata, in accoglimento della richiesta avanzata dal Pubblico Ministero titolare delle indagini, ha disposto il sequestro preventivo, anche per equivalente, della somma di oltre 4 milioni e 200 mila euro, al quale è stata data esecuzione dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Macerata sull’intero territorio nazionale.

In particolare, le Fiamme Gialle maceratesi hanno sottoposto a sequestro: 2 appartamenti e 4 locali commerciali a Foggia e 1 appartamento a Montecatini Terme (PT), nei confronti di tre indagati; 2 appartamenti e 5 locali commerciali, collocati sulla costa garganica (Manfredonia), del valore stimato di oltre mezzo milione di euro, a carico di una società “schermo” riconducibile a uno degli indagati, frutto del riciclaggio di denaro realizzato attraverso fittizie triangolazioni finanziarie con la Bulgaria;  8 terreni agricoli per oltre 30.000 mq, posti nel territorio dei comuni di Foggia e Ordona (FG);1 autovettura mod. BMW serie 2; quote societarie relative a 5 imprese aventi sede a Foggia, Milano e Roma;  blocco dei conti correnti e di una cassetta di sicurezza su 54 Istituti di Credito.






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