Notizie di politica nelle Marche
«Giovedì 27 aprile 2023 l’amministrazione comunale Lucarelli ha scritto una delle pagine più buie della storia politica della Città.
Il Consiglio Comunale era stato convocato per discutere, tra le altre cose, la mozione presentata dal gruppo di minoranza “Ripartiamo” riguardante il comportamento del consigliere Pierdominici, autore di un volgare commento dai contenuti velatamente sessisti e razzisti, pubblicato sui social con il quale irrideva le caratteristiche fisiche di due personaggi della vita sportiva e politica del nostro Paese. Con la mozione si era inteso chiedere ai componenti la maggioranza consiliare una presa di distanza netta e ferma da quel comportamento ritenuto gravemente lesivo dell’immagine della Città di Camerino, che non rappresenta, né può rappresentare in alcun modo, il pensiero dei cittadini camerti».
Inizia così la nota diffusa dal gruppo di minoranza "Ripartiamo" a commento di quanto accaduto nell'ultima seduta del consiglio comunale di Camerino. 

«Nel corso della seduta consiliare il sindaco Lucarelli insieme agli altri consiglieri della maggioranza hanno deciso che la discussione si svolgesse in “seduta segreta”. I cittadini intervenuti, sono stati invitati a lasciare persino la sede comunale accompagnati dagli uomini della polizia municipale,  per l’occasione stranamente presenti in aula e, ai consiglieri di minoranza l’invito a spegnere e depositare i telefoni cellulari.

Si è svolta così la discussione dell’argomento - prosegue il comunicato della minoranza consiliare -,  durante la quale né il sindaco né tantomeno gli altri componenti della maggioranza hanno osato prendere la parola per entrare nel merito della vicenda e dichiarare il loro pensiero a riguardo.

E dire che tra di essi siedono un capogruppo che ricopre anche il ruolo di vice presidente della Regione Marche e rappresentante di una forza politica che si dichiara moderata; assessori e consiglieri appartenenti al mondo cattolico e associazionistico della Città, dai quali era lecito attendersi il ripudio fermo e assoluto di certe considerazioni.
Nemmeno quando, al termine della discussione, la minoranza è stata fatta oggetto da parte del Pierdominici, del lancio di un farmaco per il trattamento del “prurito anale” con tanto di indicazioni verbali relative al suo utilizzo. Un episodio squallido che potevamo anche risparmiare di raccontare alla Città, visti i problemi e le difficoltà che la comunità vive ormai da anni, ma che abbiamo ritenuto fosse giusto e necessario riferire in virtù di quella responsabilità che ci è stata attribuita con il mandato conferitoci.
L’accaduto, di per se grottesco, - concludono i consiglieri di "Ripartiamo" -,  evidenzia in tutta la sua gravità il tragico imbarazzo di un’amministrazione incapace di un confronto aperto su temi che incidono sulla cultura e l’educazione di una collettività e delle giovani generazioni.
Un comportamento che ha posto in tutta la sua drammatica evidenza la debolezza di un sindaco e di una maggioranza che, anziché avere il coraggio delle proprie azioni sceglie la via del silenzio e del segreto piuttosto che quella della trasparenza e della chiarezza.
Ci si chiede con quale spirito si possa governare una Città complessa come la nostra quando non si ha il coraggio di affrontare le proprie responsabilità e rendere conto ai cittadini delle proprie azioni. Sarebbe stato molto più onorevole e rispettoso ammettere apertamente la condivisione di quelle posizioni piuttosto che dimostrarne la propria accondiscendenza con il silenzio e la seduta segreta.
Qualcuno dirà che questa è la politica!
Ci sia consentito dissentire da tale asserzione. Preferiamo far parte di quella minoranza, magari ingenua e sognatrice, che crede ancora nei valori della correttezza e della trasparenza nei comportamenti e nella politica come servizio al cittadino».
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Il cane antidroga "Edir" ha insistito nel segnalarlo. Controlli più approfonditi hanno condotto alla misura degli arresti domiciliari nei confronti di un ventunenne: in casa dei suoi genitori, le Fiamme Gialle hanno rinvenuto hashish e marijuana, biscotti contenenti estratti di marijuana e la somma di circa 3500 euro in contanti, ritenuta  provento del reato di spaccio. 
È l'esito di un'operazione messa in campo a Civitanova Marche dalla Guardia di Finanza e che ha riguardato il controllo di punti nevralgici del centro costiero.   
Nell'ambito dell'operazione il cane antidroga ha più volte segnalato il 21enne; è dunque scattata la perquisizione domiciliare nelle due abitazioni dei genitori del giovane. È qui che sono saltati fuori e poi sottoposti a sequestro 176,20 grammi di hashish, 14,60 grammi di marijuana, una fiala di olio di hashish, tre biscotti contenenti estratti di marijuana e un totale di 3.430 euro in denaro contante, ritenuti provento della illecita attività di spaccio.
Denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, su disposizione del P.M. di turno, il 21enne è stato posto agli arresti domiciliari.

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Presentato all'Università di Camerino il volume “Opus Karoli Crivelli. Le opere e la materia. Nuove letture su Carlo Crivelli” (Capponi Editore), frutto delle due giornate di studio tenutesi ad Ascoli Piceno e a Camerino nell’ottobre 2021, promosse e organizzate dall’Università di Camerino, con il sostegno della Regione Marche, a cura di Daphne De Luca, Stefano Papetti, Graziella Roselli e Giuseppe Di Girolami.


Nel volume sono riportati i contributi degli esperti e studiosi che hanno relazionato al convegno. Per la prima volta dalla riscoperta del pittore, si è tentato di presentare, alla comunità scientifica e no, un viaggio nella materia, dedicato all’esplorazione delle tecniche pittoriche di Crivelli svelate dalle indagini scientifiche.

Si è approfondito il contesto culturale e sociale nel quale si muove il pittore al suo arrivo nelle Marche, introducendo invenzioni iconografiche e compositive di grandissima qualità, e quale eredità lascerà sul territorio in un contesto artistico piuttosto fiacco.


Con interventi connotati da un taglio prettamente tecnico, sono stati inoltre rivelati i segreti di bottega che hanno reso i polittici di Carlo non solo dipinti di straordinaria bellezza ma anche manufatti artigianali di grandissima qualità. Crivelli era infatti un eccellente pittore, dotato di grande abilità tecnica, che concepiva le sue opere come rutilanti gioielli di oreficeria nei quali l’oro e l’argento, finemente cesellati e impiegati per impreziosire sontuosi broccati in velluto veneziano, sono i protagonisti assoluti.


Sono intervenuti alla presentazione il Rettore Unicam Claudio Pettinari, la docente del corso di laurea in Tecnologie e Diagnostica per i Beni Culturali Graziella Roselli e Domenico Capponi della casa editrice Capponi Editore
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Due automobili sono andate a fuoco questa mattina all'incirca alle 6 in via Trieste a Macerata. La vettura alla cui guida era una donna ha tamponato un altro mezzo che era posteggiato ed entrambe le auto hanno preso fuoco. Soccorsa dal personale del 118 la conducente dell'auto    è stata trasportata al pronto soccorso dell'ospedale per essere sottoposta ad accertamenti. Da chiarire le cause dell'incidente dei cui rilievi si è occupata la polizia locale. Sul posto, con due autobotti, è intervenuta una squadra dei vigili che ha provveduto a spegnare le fiamme utilizzando del liquido schiumogeno e, successivamente, a mettere in sicurezza l'area dell'intervento. 
Danni anche per un terzo veicolo, un Fiat Doblò, che era parcheggiato vicino all'altro mezzo tamponato.
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La sede della Provincia ha ospitato la presentazione della cronoscalata Sarnano-Sassotetto, trofeo Lodovico Scarfiotti, appuntamento tricolore per l’automobilismo, che si svolgerà in questo fine settimana nella cittadina termale. Il presidente della Provincia di Macerata Sandro Parcaroli ha introdotto l’incontro ricordando l’incremento di interesse per la cronoscalata, un appuntamento di grande rilievo nel panorama nazionale, che coinvolge il territorio dei Monti Azzurri.

Enrico Ruffini, riconfermato recentemente presidente dell’Automobile Club Macerata, ha poi dichiarato: “Sono onorato ed anche emozionato nel presentare questa che per me è la dodicesima edizione che mi vede coinvolto come organizzatore, un evento a cui tengo tantissimo e che sta crescendo grazie alla grande collaborazione con il Comune di Sarnano. Va ricordato che nel 2021 è stato, in periodo di pandemia, l’unico evento a carattere nazionale organizzato nell’entroterra, e dopo aver superato molte difficoltà, dobbiamo tuttora far fronte alla difficoltà di soddisfare le tante richieste di ospitalità, al punto di dover ricorrere a strutture delle località limitrofe. Da quando ho accettato la carica di presidente dell’AC di Macerata, ho cercato sempre di mettere l’Ente al servizio del territorio e questo è un evento dal gran significato per portare ospiti da tutte le regioni d’Italia. Sono 190 i piloti iscritti, in leggero calo rispetto lo scorso anno, ma tastiamo l’attrattiva che ha l’evento verso i protagonisti. Devo ringraziare anche la Provincia di Macerata che con la sua fattiva disponibilità ci permette di disputare la gara con i necessari interventi sul percorso, e l’ASD dell’AC Macerata seguita da Manuele Battistelli ed Euno Carini, che si occupa direttamente di tutta l’operatività organizzativa. Un saluto anche ai rappresentanti del CONI che è sempre in prima linea per gli eventi sportivi.”

Luca Piergentili, sindaco di Sarnano: “Ce l’abbiamo fatta anche quest’anno. E’ arrivato il fatidico weekend della “corsa”, così la chiamiamo noi sarnanesi, per essere cresciuti fin dal 1969 con la passione dell’automobilismo sulle nostre strade. Oggi, la nostra Amministrazione crede fortemente nel turismo e nello sport come due elementi legati fortemente. Dalla Tirreno-Adriatico al Trofeo Scarfiotti, alla scherma, il calcio, la ginnastica artistica, crediamo che il volano per la crescita del territorio possa passare per queste iniziative e siamo disponibili per qualsiasi tipo di collaborazione. Speriamo nel meteo, che sembra promettere bene, per un fine settimana intenso, nel quale abbiamo anche inserito un raduno di 100 camperisti legato alla manifestazione.”

 In occasione del Trofeo Scarfiotti, l’Associazione Turistica Pro Sarnano, in collaborazione con l’Associazione L’Ospite e l’Associazione Commercianti Sarnano organizza “Aspettando la corsa... passeggiamo nel borgo”. Sabato 29 dalle 17:30 in poi partendo dal Loggiato di Via Roma inizierà un Tour guidato che permetterà ai partecipanti di conoscere meglio il borgo medioevale, i suoi tesori architettonici e la Pinacoteca Civica. Ci saranno anche agevolazioni per le attività commerciali e divertimenti per i più piccoli.

Dal punto di vista sportivo, l’evento entrerà nel vivo domani venerdi con le verifiche sportive e tecniche per i piloti e le vetture nel centro storico, presso il Loggiato di Via Roma ed il Parcheggio Bozzoni, per poi accendere i motori sabato con le prove ufficiali sul percorso ad iniziare dalle ore 9:00, con la strada che verrà chiusa al traffico un’ora prima, saliranno prima due volte le vetture moderne, poi due volte le vetture storiche. Domenica ci sarà la gara con gli stessi orari: percorso chiuso alle ore 8:00 e partenze ad iniziare dalle ore 9:00, con una salita per le auto storiche ed a seguire la gara in salita unica per le auto moderne.


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Ancora sangue sulle strade dell'entroterra. Un tragico incidente stradale si è verificato lungo la strada 256 Muccese nel territorio di Camerino dove un uomo di 68 anni, residente a Recanati, mentre scendeva in sella a una Vespa Piaggio da Camerino in direzione di Castelraimondo si è scontrato con un camion, condotto da un giovane ascolano, all'uscita da una curva.

Purtroppo per il centauro non c'è stato nulla da fare. L'uomo è morto sul colpo.

Secondo la ricostruzione della dinamica dell'incidente effettuata dai carabinieri di Camerino, intervenuti sul posto insieme ai vigili del fuoco e ai sanitari del 118, il 68enne avrebbe perso il controllo del motociclo andando ad impattare contro il camion che giungeva in direzione opposta. L'impatto è stato, come detto, fatale per il centauro e a nulla sono valsi i tentativi dei sanitari di rianimarlo.



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Domenica 30 aprile, al Museo MAREC di San Severino Marche si terrà il Convegno “Il futuro che ci guarda dal passato”, una riflessione sull’arte non con la nostalgia del passato ma con la speranza di cose nuove, come
una via per credere ancora. È un dialogo tra arte e fede, dove l’arte è intesa come memoria viva, come una tradizione senza la quale non si potrebbe comprendere il momento che viviamo né il futuro.

È in un contesto culturale sempre più privo del senso dell’arte come maestra di vita che dunque diventa importante sollecitare un ponte tra il mondo religioso-spirituale e la modernità.

Il MAREC, Museo dell’Arte Recuperata, è il museo diocesano dell’Arcidiocesi di Camerino e San Severino Marche che raccoglie in un’unica esposizione le opere salvate dalle chiese dopo il terremoto del 2016.
Con sede all’interno del palazzo vescovile di San Severino Marche, il Marec rappresenta dunque, la cornice privilegiata per il Convegno. L'occasione è propizia anche per visitare le opere esposte di cui fanno parte autentici gioielli, come la Madonna del Monte di Lorenzo d’Alessandro o la statua lignea della Madonna di Macereto.
Tra i temi che verranno dibattuti: dialogo tra le collezioni d’arte sacra antica e l’arte sacra contemporanea; l’arte sacra come dimensione artistica dell’esperienza della fede trinitaria; il pittore Lorenzo Lotto e la sua
vicenda artistica con la basilica della Santa Casa di Loreto; la Chiesa e il suo percorso storico nella regolamentazione dell’arte sacra.
Il dott. Simone Saccomani, del Centro Alti Studi, modererà il convegno che vedrà la partecipazione di importanti relatori e docenti, tra i più stimati nelle rispettive aree di competenza tra cui il professor Stefano
Testa Bappenheim, docente diritto ecclesiastico e canonico all’Università di Camerino, il professor Ralf Van Bühren docente presso la Pontificia Università della Santa Croce, la dott.ssa Barbara Mastrocola, direttrice del Marec, la prof.ssa Francesca Coltrinari dell’università di Macerata, il prof. rev. Josè Maria Galvan del dipartimento di teologia morale dell’Università Pontificia della Santa Croce.
L'incontro, organizzato dal Museo Marec, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Camerino - San Severino Marche e con il patrocinio della regione Marche, è stato curato dalla giornalista Nazzarena Luchetti e dalla
direttrice del museo Barbara Mastrocola.
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Pubblicato in Cultura e Spettacolo
Furto sacrilego ai danni del convento San Francesco di Colfano. Rubata l'urna con la riproduzione del corpo del Beato Francesco da Caldarola.
Non è la prima volta che, per le loro ruberie, ignoti malviventi si introducono all'interno dell'antico complesso, situato nei pressi dell'abitato di Camporotondo di Fiastrone, sulla via che da Caldarola conduce a Sarnano.
Dopo aver a più riprese trafugato suppellettili varie, questa volta ad attirare l'attenzione dei ladri è stata l'urna contenente la riproduzione del corpo del beato Francesco da Caldarola, che all'interno del Convento visse e morì nel 1507.
Già danneggiato dal sisma del 1997 insieme alla chiesa, il convento di Colfano ha subito un duro colpo anche dalle scosse del 2016.
È stato proprio in occasione di un sopralluogo per i lavori di ristrutturazione post sisma che dovranno essere apportati che  padre Ferdinando Campana e il superiore della comunità di San Liberato, frate  Moreno Portaluppi hanno fatto l'amara scoperta.  L'urna metallica, all'interno della quale con tutta probabilità era anche custodito un frammento di reliquia del Beato Francesco, non c'era più.
Scarso a quanto sembra il valore commerciale di quanto trafugato che invece, riveste grande significato spirituale e affettivo per l'intera comunità.
Ai religiosi, non è rimasto che denunciare il fatto ai Carabinieri di Belforte del Chienti.
C.C.
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I finanzieri del Gruppo di Macerata hanno concluso un’operazione di servizio che ha permesso di smascherare una frode fiscale e di sottoporre a sequestro disponibilità finanziarie e un immobile.
Conclusa l'indagine di polizia economico-finanziaria e giudiziaria, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, nei confronti di un’impresa di commercio all’ingrosso di cuoio e pelli, ora cessata.

L’attività investigativa ha preso le mosse da una specifica delega conferita dall’Autorità Giudiziaria, finalizzata alla verifica di ipotesi di reato penal-tributarie e si è quindi sviluppata mediante il minuzioso esame della contabilità aziendale, nonché attraverso ulteriori riscontri investigativi operati sul campo.

Dagli accertamenti di polizia giudiziaria è stato constatato che il soggetto investigato aveva, insolitamente, effettuato ingenti acquisti di pellame.
In realtà, le relative fatture, emesse, per oltre 400mila euro, da altra società marchigiana, attenzionata da un Reparto del Corpo, si sono rivelate del tutto false, utilizzate e registrate nella contabilità allo scopo di abbattere notevolmente la base imponibile soggetta a tassazione e versare, quindi, meno imposte.

Nell’ambito dell’inchiesta, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Macerata, chiamato a giudicare, ha emesso – su richiesta della Procura della Repubblica ­– una misura cautelare reale, disponendo il sequestro, anche nella forma “per equivalente”, di beni e valori, fino a concorrenza delle imposte evase, per oltre 265mila  euro.

Al termine delle attività effettuate, gli investigatori hanno rinvenuto e posto sotto sequestro disponibilità finanziarie nonché una villa di particolare pregio situata nel Comune di Anzio. 


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A Camerino, si abbassano le saracinesche di un altro storico esercizio commerciale. Chiude la "Macelleria- norcineria Astolfi". Spostato dopo il terremoto dal centro storico alla periferia del Sottocorte village, gli esercenti ne hanno deciso la chiusura dopo quarantadue anni di attività.
  Per Maria e Gilberto, quello di sabato 29 aprile sarà l’ultimo giorno di lavoro e già li frastorna il solo pensiero.
Decisione sofferta ma inevitabile: entrambi, infatti, hanno raggiunto la contribuzione per l’agognata pensione e, non senza rammarico, si sono detti che ogni cosa ha il suo tempo. Genitori anziani da seguire a casa, giornate quasi totalmente assorbite dal lavoro, margini molto ridotti per la possibilità di godersi un po’di tempo libero insieme, non da ultimo, l’aumento considerevole dei costi d’esercizio, hanno fatto propendere per la scelta definitiva. Costretti ad abbandonare il centro di Camerino e il loro storico negozio di via XX Settembre e pure alcuni locali che fungevano da magazzino- deposito sui quali avevano investito prima del sisma del 2016, i due negozianti mai si sono arresi.
Come gli oltre cinquanta colleghi delle vie storiche della città, anche loro si sono prontamente rimessi in gioco e, sfidando non pochi ostacoli e difficoltà logistiche, nell'immediatezza delle scosse, hanno continuato a garantire un servizio alla clientela da sotto il maxi-tendone del City park in via Madonna delle Carceri.
  All’incirca un anno e mezzo dopo, è arrivata la dignitosa sistemazione del Sottocorte- village. È qui che è potuta continuare con successo l’attività artigianale di Gilberto, la cui lunga esperienza nel settore ha costantemente perseguito i migliori prodotti da offrire e i consigli più appropriati. Nuova fase di soddisfazioni anche per Maria, tornata a dedicarsi alla preparazione di manicaretti pronti da cuocere, molto richiesti ed apprezzati.

Quello del macellaio è un lavoro duro e va fatto bene; ne è perfettamente consapevole Gilberto, la cui bravura nel confezionare la porchetta, puntualmente infornata per essere pronta a deliziare i palati nei fine settimana, nel maggio del 2006 ha conquistato addirittura gli americani. È così che, “armato” di maialino, finocchio selvatico, aromi e qualche altro piccolo segreto, Gilberto Astolfi è sbarcato a San Francisco e ha trasferito con successo oltreoceano questo allettante esempio della tradizione norcina e gastronomica dell’entroterra.

Nella foto, Gilberto Astolfi intento al taglio della porchetta all'interno del ristorante "Mona Lisa" di San Francisco
La porchetta di Gilberto sbarca negli States 1
Una tentazione di gola che sulla Columbus Avenue ha letteralmente mandato in visibilio gli avventori del “Mona Lisa restaurant “e il suo proprietario Maurizio Florese. Un’esperienza memorabile che gli Astolfi custodiscono gelosamente e che va ad aggiungersi al novero delle tante piccole azioni quotidiane di un mestiere portato avanti con amore e passione.

Ben quarantadue primavere sono trascorse da quel giorno in cui Maria e Gilberto decisero di rilevare l’attività di Vincenzo Amici, singolare negoziante di via XX Settembre, noto ai più col nomignolo di “Baffo".

Punto di riferimento per la spesa quotidiana di moltissimi residenti del centro di Camerino, da quei locali si sono incamminati fatica e soddisfazioni: gentilezza e cordialità hanno accolto la clientela facendola sentire a casa, certa di trovare ad ogni occasione la garanzia di una produzione locale di qualità, sia con riferimento alle carni che agli insaccati.
Una professionalità e una fedeltà al lavoro che puntualmente li ha visti fare la spola tra Pievebovigliana e Camerino e viceversa.
Impegno proseguito con dedizione anche dopo il terremoto del 1997, incassando come una sfida anche quel periodo d’incertezza, così come la diminuzione di clientela seguita alla chiusura del palazzo di Giustizia, vicinissimo alla loro macelleria. Seppure il settore di vendita non offrisse che poche possibilità di declinazione, reinventarsi di continuo è stato il refrain preso a modello dalla coppia di commercianti.
Allestito un angolo cucina nel retrobottega, ecco che le preparazioni di Maria hanno cominciato a fare ottima presa sulle famiglie incontrando gusto e gradimento nel dare un tocco speciale ai menù di tanti camerinesi
Macelleria Astolfi 2
Rattrista sapere che dalla prossima settimana, quel bancone resterà vuoto dei sorrisi e dei modi confidenziali di queste due persone, diventate quasi parte della nostra famiglia.

«Sembra passato un attimo, eppure è una vita – dichiara Gilberto con un che di malinconico –. Giorno per giorno abbiamo costruito la nostra vita insieme ai clienti che ci sono sempre rimasti fedeli. Siamo cresciuti col nostro lavoro che è cresciuto con noi. Oggi facciamo i conti con il rincaro dei costi dell’energia elettrica; le celle frigorifere sono essenziali per il tipo di prodotto che vendiamo e, per noi che abitiamo fuori città, non è trascurabile neppure la spesa dei carburanti, aumentati vertiginosamente anche quelli». Quello che dispiace di più – dice Gilberto - è che tiriamo giù la saracinesca di un’attività che sta andando molto bene, ma l’età comincia a pesare insieme ad  altre incombenze familiari. Da qualche tempo stiamo cercando persone interessate a rilevare il nostro negozio e continueremo a farlo. Ci piacerebbe che questa storia potesse conoscere un seguito e siamo convinti che, modificando anche qualche piccola cosa, possa continuare ad essere una storia di successo».
E di questa storia circondata di affetto e stima, Gilberto e Maria aprono adesso un nuovo capitolo. L'augurio dei tanti affezionati clienti, di tutti i colleghi del Sottocorte village, è che possa essere ricolmo di serenità e di meritato riposo.

Carla Campetellla
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