Con grandissima soddisfazione il Sindaco e l’Amministrazione comunale di Sarnano hanno accolto il folto pubblico radunatosi nella sala consiliare per la conferenza dedicata alla Madonna di Vittore Crivelli e alla pittura del Quattrocento a Sarnano, tenuta dal professor Alessandro Delpriori, storico dell’arte e docente universitario. L’evento, patrocinato dal Comune di Sarnano, è stato organizzato dal Centro Studi Sarnanesi con la collaborazione del Circolo di Piazza Alta e dell’Associazione L’Ospite

Individuata come uno degli “itinerari meravigliosi” dalla mostra maceratese dedicata a Carlo Crivelli, Sarnano ha voluto proporre, nel pomeriggio di domenica 8 gennaio, la lettura dei pezzi più pregiati del suo patrimonio artistico. Al centro della scena la Madonna adorante il Bambino con angeli musicanti di Vittore Crivelli oggetto, insieme a numerose altre opere, dell’avvincente trattazione del professor Alessandro Delpriori.

Presso la Sala Consiliare si è svolta la prima parte dell’incontro, aperta dal Sindaco Luca Piergentili e introdotta dalla dott.ssa Maria Franca Ghiandoni, Presidente del Centro Studi Sarnanesi, con una serie di interessanti recentissime scoperte che consentono di porre la commissione del dipinto in relazione ad un testamento del 1492, attestandone così una datazione di poco successiva e l’originaria collocazione nel convento di S. Francesco. Su tali dati, suscettibili di ulteriori approfondimenti, è in programma una prossima pubblicazione.

Nella sua relazione il professor Delpriori, che nel 2011 aveva curato proprio a Sarnano la mostra “Vittore Crivelli da Venezia alle Marche – Maestri del Rinascimento nell’Appennino”, ha ripercorso l’evoluzione di questo importante pittore, raffrontandola con quella del fratello Carlo e con quella degli altri modelli, precedenti e contemporanei, cogliendone nella Madonna di Sarnano il punto finale, coerente con la datazione ora precisata.
Un’analisi delle altre pregevoli opere del Quattrocento Sarnanese attribuite a grandi artisti quali Pietro Alemanno, Lorenzo d’Alessandro, Giovanni  Angelo d’Antonio da  Bolognola, Niccolò di Liberatore detto l’Alunno, ha catturato l’attenzione pubblico che durante la conclusiva visita guidata presso la Pinacoteca Comunale ha potuto ammirare direttamente sui dipinti ogni singolo dettaglio.


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Si è riunito, ospitato nei locali dell’Acli, il nuovo direttivo del Partito democratico di Matelica. All’incontro era presente anche il Segretario provinciale del partito Angelo Sciapichetti, che ha contribuito all’approfondita discussione sui temi principali della politica locale e nazionale: sanità e gestione della pandemia, ricostruzione post-sisma 2016, fondi europei PNRR, rilancio dell’azione politica del PD a livello cittadino, provinciale e regionale, con particolare attenzione alle esigenze del comprensorio dei comuni del “cratere” sismico.

Ha partecipato all’incontro il Capogruppo consiliare Alessandro Delpriori, illustrando le iniziative della coalizione “Per Matelica” attualmente all’opposizione della Giunta comunale di centro-destra.

Il nuovo Segretario del PD matelicese Vincenzo Gaoni ha confermato il pieno sostegno alla coalizione di centro-sinistra e definito le linee di azione politica del partito, che intende ricercare a livello cittadino, come a livello nazionale, un “campo largo” che metta insieme tutte le forze riformiste e che sappia ascoltare e risolvere i problemi della comunità locale.

Al termine dell’incontro il Segretario provinciale ha molto apprezzato il clima costruttivo della discussione. Sono stati attribuiti incarichi organizzativi e compiti specifici a ciascuno dei componenti del Direttivo PD per consentire una direzione collegiale che sappia rispondere alle aspirazioni ed esigenze di tutti i cittadini.
Nel Consiglio comunale matelicese del 16 dicembre sono state presentate dal gruppo di minoranza Per Matelica due mozioni, la prima per fare abbassare la retta della mensa scolastica (aumentata di 90 centesimi a pasto con adeguamento del 27 febbraio scorso per un totale di 4,60 euro), la seconda per intitolare il nuovo plesso scolastico alla memoria di Marco Ferracuti, scomparso lo scorso 5 dicembre. “Si chiede alla Giunta comunale di deliberare nel prossimo bilancio un nuovo adeguamento delle tariffe comunali per le mense scolastiche per riportare la quota a carico delle famiglie a livello del 2019, cioè a 3,70 euro per ogni pasto” – così il capogruppo di Per Matelica Alessandro Delpriori nel presentare la prima mozione - il bilancio dev’essere in equilibrio ma i soldi del Comune non servono per fare cassa bensì per erogare servizi”. La mozione è stata respinta per le motivazioni sintetizzate dal sindaco Massimo Baldini e dell’assessore Rosanna Procaccini: “Sarebbe prematuro impegnare la Giunta non sapendo cosa ci riserverà il 2022 in tema di normativa finanziaria – dice il primo cittadino - prima si dovrà costruire il prossimo bilancio, se poi esso lo consentirà si potrà intervenire sulla retta della mensa, magari abbassandola per certe fasce di reddito”; l’assessore Procaccini ha poi aggiunto che “facendo un raffronto con i costi nei Comuni limitrofi siamo piuttosto in linea, ciò non significa che non si valuterà l’ipotesi di un ribasso”. Quanto alla seconda mozione, con essa “non si vuole bypassare l’iter normativo per l’intitolazione di beni pubblici a persone scomparse – spiega lo stesso Delpriori - ma s’impegna la Giunta a convocare una riunione del Consiglio d’Istituto per chiedere la ratifica di questa decisione: sarà il Consiglio d’istituto – conclude il capogruppo di Per Matelica - a decidere se Marco meriti o meno tale intitolazione, ed io credo con tutto il cuore che la meriti”. La mozione è stata però ritirata dalla votazione in quanto nel corso dell’assise consiliare è stato concordato tra sindaco e capigruppo di portarla da parte dello stesso sindaco all’attenzione del preside Boldrini per proporre l’inizio dell’iter che porterà Consiglio d’Istituto e Collegio Docenti all’eventuale intitolazione.

Alessio Botticelli
Giovedì 11 febbraio si è riunito in streaming il Consiglio comunale di Matelica, che ha visto anche l’intervento del rettore dell'università di Camerino Claudio Pettinari e dei vari prorettori nelle visite istituzionali nelle città sede di Unicam. 

Nel corso dell'assise l’assessore ai lavori pubblici Rosanna Procaccini ha comunicato che, in seguito al lavoro svolto dal personale dell’ufficio tecnico (architetto Medori ed ingegner Abbate), è risultato che in nessuna delle sei macroaree indicate dal Piano d’Ambito provinciale del 20 settembre 2020 come potenzialmente idonee per l’allocazione di una discarica vi siano i 30 ettari necessari allo scopo.

Altro momento particolarmente significativo della riunione del consiglio ha riguardato l’approvazione del DUP (Documento Unico di Programmazione) 2021-23: “La strategia politica ed amministrativa è totalmente sbagliata – afferma il capogruppo di Per Matelica Alessandro Delpriori - in un passaggio si legge che il Comune chiede alla Regione di poter potenziare l’ospedale di Matelica, oppure si percorrerà l’idea della privatizzazione totale dell’ospedale; io credo che il modello di sanità privata che abbiamo visto in quest’emergenza sanitaria abbia fatto capire che privatizzare la sanità è sbagliato; inoltre, in questo DUP la scheda riguardante lo studio universitario è totalmente assente. Non voglio credere che non consideriate importanti gli investimenti per l’università, spero che accogliate la nostra richiesta di rinviare il punto per sistemare ciò che dev’essere sistemato.”

A Delpriori ha replicato il sindaco Baldini: “L’abbiamo detto più di una volta, la nostra volontà per quanto riguarda la sanitàè quella di accettare il pubblico a Matelica senza problemi qualora venga attuato tutto quello che è previsto dalle normative regionali, cosa che al momento sembra essere prevista dall’Area Vasta”. Conseguentemente il rinvio del punto non è stato votato a favore e si è quindi passati all’approvazione del DUP, con Per Matelica astenuta dopo aver votato favorevolmente a due emendamenti presentati dagli assessori Ciccardini e Procaccini

a.b.
Due tavole della Beata Mattia tornano a casa.
Ad annunciarlo lo storico dell’arte Alessandro Delpriori, che sul suo profilo Facebook ha annunciato che due tavole della Beata Mattia di Rinaldetto di Ranuccio, ossia il Cristo restaurato e la Madonna col Bambino, sono tornate al Museo Piersanti della città dopo il restauro: “Il 7 febbraio 2019 andai a Londra a fare una conferenza alla National Gallery - scrive l’ex sindaco di Matelica - Una chiacchierata sulle Marche, sul nostro Rinascimento e in particolare su Crivelli. Incontro utile a cercare fondi per finanziare un restauro. Era appena finita la mostra Milleduecento al Museo Piersanti dove erano esposte, tra le tante cose, anche le due belle tavole della Beata Mattia di Rinaldetto di Ranuccio. Il Cristo restaurato, la Madonna col Bambino ancora no. L’opera da scegliere, quindi, era quasi obbligata. Ieri la tavola è stata riconsegnata alle clarisse e ora, dalla foto, mi pare bellissima - commenta entusiasta, concludendo con un ringraziamento - Tutto questo non sarebbe potuto succedere senza la generosità straordinaria di Anna Marra. Grazie!”

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Nuova polemica a Matelica: il gruppo di opposizione Per Matelica ha infatti pesantemente attaccato la Giunta Baldini per un’iniziativa definita “vile ed esecrabile”.

“In questi 16 mesi di amministrazione Baldini ne abbiamo viste davvero di tutti i colori - scrivono i componenti della minoranza - bilanci discutibili, decisioni assurde, aumenti per le famiglie, tagli di servizi, nessuna decisione importante senza spiegazioni vere ma solo scaricabarili sul passato per non saper affrontare il presente, nessun nuovo lavoro pubblico se non quelli già approvati e finanziati. In questi giorni, però, abbiamo visto il peggio che potevamo vedere, la mancanza di rispetto che a nostro avviso è molto più grave di ogni bilancio sbagliato o di ogni lavoro pubblico non fatto. Chi ha visitato il nostro cimitero in questi giorni - denunciano nel comunicato - ha potuto notare in grande evidenza un bel foglio arancione di una vergogna inaudita dove si mettono in bella mostra gli inadempienti, gli "evasori" della lampada votiva. Ne vale davvero la pena "oltraggiare" con un avviso simile la lapide di un defunto? Forse no! Siamo esterrefatti da un gesto davvero vergognoso volto ancora una volta a fare cassa, unico pensiero fisso di questa amministrazione - concludono - Ci aspettiamo serietà e ci auguriamo che i foglietti vengano immediatamente rimossi, che gli inadempienti vengano contattati in modo differente e più consono e che la privacy dei vivi e il rispetto dei defunti siano prese in considerazione”.

Alessio Botticelli

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A Matelica l’ultimo Consiglio comunale si è concluso in maniera a dir poco inaspettata: dopo ore di discussione è infatti saltata la votazione del bilancio di previsione 2020-2022, il cui punto all’ordine del giorno è stato rinviato alla prossima riunione dell’assise consiliare. “Si è palesato un grave vizio di forma nella preparazione del Documento Unico di Programmazione e del conseguente bilancio di previsione - ha spiegato Alessandro Delpriori, capogruppo di Per Matelica - il DUP viene presentato in Consiglio comunale e si lasciano sessanta giorni di tempo ai consiglieri per analizzarlo: questi hanno la possibilità di presentare degli emendamenti che devono essere recepiti dalla Giunta comunale e poi, dopo le eventuali modifiche, deve essere votato nuovamente in Consiglio per l’approvazione finale. L’amministrazione comunale di Matelica, invece, nella seduta di Giunta del 27 febbraio ha stravolto completamente il DUP con nuove parti contabili come il piano delle opere pubbliche o la pianta organica del Comune, senza peró riportare questi cambiamenti in delibera di giunta: nella sezione Amministrazione Trasparente del Comune è stato quindi pubblicato un documento totalmente diverso da quello votato a settembre in Consiglio. Il gruppo Per Matelica aveva presentato entro il termine del 15 novembre degli emendamenti, ma sul vecchio documento e non su quello modificato: ció ha vanificato il lavoro del Consiglio perché quel documento avrebbe dovuto essere ripresentato nello stesso Consiglio per ricominciare la procedura corretta”. Il sindaco Massimo Baldini ha addotto alla mancata approvazione del bilancio motivazioni tecniche: “Le variazioni presentate nel DUP sono dovute alla particolare situazione che abbiamo vissuto negli ultimi mesi, la responsabilità non è politica ma semplicemente tecnica: abbiamo preferito fermarci per una ventina di giorni, in modo da approvare nel prossimo Consiglio anche il bilancio consuntivo, essendoci tempo fino a fine giugno”. Lo stesso Baldini, nel corso della riunione consiliare, ha dato ai consiglieri “una comunicazione che avrei preferito non dare: il 19 maggio è giunta al Comune di Matelica una citazione in giudizio dal Tribunale di Macerata, relativa ai fatti di cui è accusato, in concorso con altre persone estranee all’amministrazione comunale, l’ex sindaco Alessandro Delpriori, cioè di essersi appropriato indebitamente negli anni 2015 e 2016 di euro 45 mila circa, in parte usando la carta Bancomat del sig. Boccaccini Otello, di cui era curatore; gli eredi dello stesso Boccaccini hanno chiesto di evocare in giudizio quale responsabile civile, oltre al sig. Delpriori, il Comune di Matelica, ed essendo stata la carica di sindaco “condicio sine qua non” per assumere la veste di curatore e porre quindi in essere la condotta di appropriazione, il giudice Potetti ha ammesso la chiamata in causa del Comune di Matelica: è quindi corretta e doverosa la costituzione in giudizio del Comune al fine di contestare la responsabilità civile e di espedire ogni tutela per ottenere dal sig. Delpriori la refusione del danno che derivasse al Comune dall’eventuale condanna”. A tale comunicazione ha replicato lo stesso Delpriori: “Al di là di tutto non sono stato io a citare il Comune di Matelica ma è stato l’avvocato Casoni, e questo credo andasse specificato - commenta l’ex primo cittadino in riferimento al difensore degli eredi di Otello Boccaccini nonché Presidente del Consiglio comunale per quasi tutto il mandato della Giunta Delpriori - io mi sto difendendo per una cosa che non ho fatto, e già a suo tempo mi ero opposto alla citazione del Comune”. Tra gli spettatori del Consiglio comunale, svoltosi a distanza e in diretta streaming, dev’esserci certamente stato lo stesso Casoni, che sentendosi tirato in ballo ha così commentato sulla sua pagina Facebook: “L’antica professione dell’avvocato, da che mondo è mondo, è quella di rappresentante degli interessi delle persone bisognose di Giustizia. L’avvocato è un tramite. Un libero professionista nel proprio studio, un presidio di rilievo costituzionale - la difesa - davanti ad una corte. Non agisce di propria iniziativa. Che si chiami Alessandro Casoni o chicchessia. Questo è il concetto che andrebbe RIMARCATO! Ma la notizia è nota a chiunque”.

Alessio Botticelli
Sono concluse le indagini sul caso dell’ex sindaco di Matelica Alessandro Delpriori. A farlo sapere è il suo avvocato, Enrico Carmenati.

All’inizio dell’estate, nel mese di giugno, era stato indagato per peculato e gli erano stati sequestrati 45.621 euro su disposizione del Tribunale del Riesame che aveva accolto il ricorso dei magistrati dopo che la procura aveva avanzato la proposta e il gip l’aveva rigettata.

Va ricordato che, secondo le indagini condotte dai Carabinieri di Matelica e coordinate dalla procura maceratese, sarebbero stati prelevati soldi dal conto corrente di un inabile di cui Delpriori, quando era sindaco, era stato dichiaratole curatore dal giudice tutelare. I fatti risalirebbero al periodo tra il 2015 e il 2016.

Questo denaro, 15.500 euro, sarebbe stato girato ad una donna che, a sua volta, in due tranches avrebbe versato l’importo al consulente finanziario di Delpriori (entrambi indagati per concorso in peculato) trattenendo, pare, solo 500 euro per sé. La donna inizialmente avrebbe affermato di essere una conoscente dell’inabile, ma da indagini sarebbe emerso che si trattava di una conoscente del consulente finanziario.

La restante cifra, di oltre 30mila, sarebbe la somma uscita dal conto di questo soggetto inabile (deceduto nel 2016) per spese non giustificabili.

“Le indagini - fa sapere il legale di Delpriori, Carmenati - sono concluse. Siamo in attesa di sapere cosa decideranno procura e gip per il dibattimento. Al momento non ci sono state comunicate date in tal senso. Di sicuro Delpriori rigetta ogni ipotesi accusatoria”. È per questo che, a differenza del consulente finanziario coinvolto e della donna, non avrebbe alcuna intenzione di patteggiare.

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E' scontro sulle scuole a Matelica dove la minoranza attacca la giunta Baldini sulle dichiarazioni che riguardano la partecipazione ai bandi per le scuole.
"Solo chiacchiere e distintivo - scrive il gruppo Per Matelica guidato dall'ex sindaco Alessandro Delpriori - . 
L’ultima clamorosa bocciatura è arrivata nientemeno che dal MIUR. Per settimane abbiamo sentito i due assessori che si sono posti al comando della giunta, Ciccardini e Procaccini, dire che stavano partecipando a decine di bandi per avere soldi per tantissimi progetti. In realtà, abbiamo fatto accesso agli atti, abbiamo verificato che i bandi erano solo due. Uno per la messa in sicurezza delle strade e l’altro per l’adeguamento sismico della scuola materna e della scuola media.
Da solo quest’ultimo fa capire quanto l’assessore Procaccini voglia fare dei bambini di Matelica: vuole riportarli al secondo piano rialzato (di fatto il terzo) di una scuola materna inadeguata e pericolosa. I bambini di 4 e 5 anni. Ci chiediamo come la Procaccini possa andare a dormire ogni sera con questi pensieri.
Nonostante i proclami - aggiungono - , le mirabolanti e sognanti (e quindi inverosimili) variazione di bilancio, sono usciti i risultati del bando.
Il ministero finanzia 59 progetti, Matelica è 400esima.
Quindi, solo chiacchiere, nessun bando, nessun euro.
Niente dei 3milioni di euro per le scuole medie, niente dei i 900mila euro per la scuola "non" materna di via Bellini".
Poi rivendicano la strada cominciata durtante la loro amministrazione: "Probabilmente se avessero seguito la nostra strada e avessero voluto partecipare a questo bando col progetto di una scuola dell'infanzia nuova, con incarico di progetto avviato da delibera, e voluto dalla amministrazione Delpriori, oggi avremmo plaudito al finanziamento di una scuola nuova e moderna invece di registrare l’ennesima imbarazzante sconfitta di Baldini, Procaccini e Ciccardini".

GS

 

Nell’ambito del piano di riorganizzazione del modello distributivo dell’istituto di credito, è stata presentata la nuova filiale, già aperta al pubblico. La Banca punta sull’integrazione tra canale fisico tradizionale e sistemi digitali avanzati. Al servizio di famiglie e imprese un nuovo modello di consulenza dedicata. Il Gruppo ha investito 70 milioni di euro nel 2018, nell’arco del Piano Industriale 2019-2020 si prevedono 240 milioni da investire nella rete commerciale. E’ stata inaugurata ieri, 15 aprile la nuova filiale di UBI Banca di Viale Martiri della Libertà 31. Alla presenza del sindaco di Matelica Alessandro Delpriori, del responsabile della Macro Area Territoriale Marche e Abruzzo Roberto Gabrielli e di Don Vincenzo Bracci, priore del monastero di San Silvestro di Fabriano, l’istituto di credito ha presentato il nuovo concept di filiale che punta sulla trasformazione dei bisogni dei clienti, l’innovazione e la digitalizzazione. Sono gli elementi che guidano il rinnovamento di 700 sportelli di UBI Banca su tutto il territorio nazionale in un contesto di complessiva modernizzazione dei servizi bancari. Il crescente utilizzo di canali multimediali per le tradizionali operazioni di sportello hanno spinto l’istituto di credito a migliorare l’esperienza della clientela, ripensando il modello di filiale e trasformando l’operatività da analogica a digitale. Ai tradizionali canali di accesso ai servizi si affiancano canali che permettono una maggiore autonomia dei correntisti e una più efficiente attività in filiale. Tra le soluzioni adottate, ad esempio, ATM di ultima generazione in grado di svolgere le operazioni in sicurezza e senza fare code, versare denaro contante, assegni anche dopo l’orario di chiusura. Inoltre, sono state introdotte casse self service che permettono di e pagare imposte come F24 e fare bonifici. Ogni filiale è dotata di una connessione Wi-Fi gratuita riservata ai clienti per navigare tra i contenuti di UBI Banca e di due diversi tablet in grado di effettuare operazioni bancarie in autonomia o predisposti per la firma elettronica. L’Innovation Hub di UBI Banca, intanto, sta pensando alla filiale del futuro, sperimentando soluzioni innovative da utilizzare nei prossimi anni come un sistema di  riconoscimento e accoglienza che effettuerà, attraverso la tecnologia Bluetooth, un check-in automatico del cliente in modo da consentirgli di utilizzare, una volta entrato in filiale, i servizi attraverso la app dello smartphone o del tablet. Inoltre, saranno introdotti monitor con contenuti interattivi facilmente utilizzabili: attraverso un QR Code il cliente avrà la possibilità, con il proprio dispositivo mobile, di gestire i contenuti sugli schermi per informarsi, con video e brevi presentazioni, sui prodotti della banca. Per supportare e facilitare l’utilizzo dei nuovi sistemi, UBI Banca ha inserito all’interno delle filiali un assistente digitale che ha il compito di accogliere, ascoltare le esigenze e indirizzare il cliente verso la soluzione più veloce, oltre ad assisterlo nel primo utilizzo dei servizi digitali e nelle operazioni effettuate tramite nuovi strumenti come le casse self. Ai servizi che permettono di snellire le operazioni di routine, viene affiancato un modello di consulenza innovativo, integrando in questo modo il canale fisico con quello digitale. Grazie anche ad una disposizione degli spazi dedicata alle singole esigenze, il cliente potrà contare su personale dedicato, andando incontro ai bisogni delle famiglie e a quelli delle imprese. La clientela ha a disposizione specialisti del Gruppo per gestire operazioni come mutui, prestiti e finanziamenti per le attività imprenditoriali. La nuova impostazione voluta da UBI Banca nasce anche grazie a studi approfonditi che hanno permesso di individuare tre capisaldi dell’esperienza in banca: la fiducia, il rapporto personale e il senso di appartenenza. Grande attenzione nello sviluppo del nuovo concept di filiale è stata dedicata anche alla sostenibilità ambientale. UBI Banca è stato il primo istituto di credito in Italia a realizzare uno fra i più grandi impianti in cloud mai realizzati per la domotizzazione delle sue filiali. Un’innovazione che permette di controllare il consumo energetico, ridurre le emissioni e i costi aumentando allo stesso tempo gli standard di sicurezza sul lavoro. La revisione del modello distributivo sta proseguendo nell’attuazione del Piano Industriale 2019-2020. A inizio 2018 è stato avviato il programma di rinnovamento delle filiali con l’obiettivo di rinnovarne circa 200 entro l’anno e 700 entro il 2020, al servizio di oltre il 70% della clientela di Gruppo, con un investimento complessivo pari a circa 70 milioni di euro per il 2018 nell’anno e circa 240 milioni in arco piano.

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