La scadenza delle moratorie bancarie per le imprese, prevista per il prossimo 30 giugno, preoccupa le aziende e le associazioni di categoria. L’appello alle istituzioni per una nuova proroga, dopo quella già avvenuta a ottobre, arriva da Confartigianato Imprese Macerata – Ascoli Piceno – Fermo e dalle parole del Presidente Renzo Leonori, che ha parlato dell’inadeguatezza del Decreto Sostegni nella gestione delle sfide del Sistema Italia. Per questo motivo Confartigianato si muove per chiedere alle istituzioni una garanzia di liquidità: “Il sostegno alle imprese si deve tradurre in una collaborazione fattiva tra istituti di credito e cittadini - afferma Leonori -. È inoltre necessario che le banche accordino nuove moratorie senza l’obbligo di classificazione del debitore in forborne o, addirittura, in default”.

La moratoria sui mutui era stata tra i primi provvedimenti adottati per fronteggiare i danni economici scaturiti derivanti dalla pandemia: “È il momento di intervenire ancora in questa direzione - prosegue ancora Leonori -, posticipando nuovamente la scadenza. Le imprese non sono pronte a sobbarcarsi un ulteriore fardello, c’è il pericolo di amplificare la moria già annunciata. Fine giugno è alle porte, e non c’è stato quel così rapido effetto di mitigazione sulla crisi che speravamo. I sentori di ritardi sono stati confermati dal Dl Sostegni che si dimostrato inadeguato ad affrontare le imminenti sfide del Sistema Italia. L’ultima proroga alle moratorie dei prestiti è stato un valido strumento di respiro, e ha aiutato le micro e piccole imprese a resistere in questo anno di grossi sacrifici. Ma è evidente come la pandemia continui a premere sull’economia, frenando la ripresa di moltissime attività. È sotto gli occhi di chiunque. Per questo bisogna intervenire subito sui prestiti, prorogando quanto prima le nuove scadenze. Si agisca rapidamente. Ad ottobre scorso si vociferava della possibilità dell’ulteriore estensione, che è arrivata solo all’ultimo minuto. Le imprese devono invece lavorare con serenità - conclude Leonori -: come possono scorgere un futuro se sono costrette sempre a guardarsi le spalle?”

l.c.
“Ripartire con le nostre eccellenze per rispondere alla grave crisi provocata alle imprese dal Covid 19”. E’ questa la risposta del presidente di Confartigianato Imprese Macerata – Ascoli Piceno – Fermo Renzo Leonori nel presentare il Gran Galà della Moda che sabato 29 agosto colorerà la fiorita Piazza del Popolo di San Severino Marche.

A sfilare aziende di produzione d’eccellenza del territorio e imprese della moda “100% Made in Italy” abbinate ad artigiani dell’alta oreficeria ed aziende leader nella moda artigiana.

“Un evento che abbiamo fortemente voluto insieme al sindaco di San Severino Rosa Piermattei – continua il presidente Leonori – per poter ripartire dopo l’emergenza sanitaria con i prodotti del nostro territorio provinciale e regionale. L’intenzione degli imprenditori è quella di mettere in mostra le proprie creazioni così da rilanciarne la produzione e la vitalità stessa delle aziende”.

Un impegno, quello assunto da Confartigiano Imprese che, dunque, punta sul “Made in Marche” per il rilancio dell’economia in una manifestazione che riprende il proprio cammino e che è sempre stata il punto di riferimento per la moda nel centro Italia e un’ambita vetrina per il Made in Marche.

f.u.
Probabilmente sono loro, i piccoli commercianti e gli artigiani quelli che, nel settore commerciale, stanno pagando di più per gli effetti e la psicosi provocati dal Coronavirus. Per assurdo, la grande distribuzione è stata letteralmente presa d’assalto, non solo al nord, con ricavi importantissimi per l’acquisto di provviste come se stessimo in procinto di avviare una guerra, mentre i piccoli esercizi hanno subito danni pesantissimi. È per questo motivo che Confartigianato Imprese Macerata, Ascoli e Fermo, hanno avviato la campagna di sensibilizzazione “#Ripartiamo insieme”. L’invito è quello a “tornare alla vita di tutti i giorni con attenzione, usando le precauzioni necessarie” e anche a tornare “nei saloni di acconciatura ed estetica, per farci coccolare dai professionisti del benessere; in pasticceria, a ricaricarci con un caffè e un’ottima brioche; nell’officina di fiducia, per rimettere in ordine l’auto; dal carrozziere, perché quell’ammaccatura va riparata; dal calzolaio, portando le nostre scarpe da riparare; nelle pizzerie - si legge ancora nel manifesto - per gustare le specialità della nostra tradizione; in sartoria, per farci creare un capo di abbigliamento unico; torniamo a chiamare l’idraulico e l’elettricista, nei bar, nei negozi e nei ristoranti, perché danno lavoro a tante persone e imprese; dagli artigiani, per acquistare il bello, il buono e il ben fatto”. Insomma, si ritorni alla normalità e, magari, alla riscoperta di ciò che di meglio l’Italia ha da offrire.




g.g.


Pochi giorni fa il Commissario Straordinario per la Ricostruzione, Vasco Errani, ha firmato una nuova ordinanza riguardante la rimodulazione delle modalità di selezione delle imprese interessate a partecipare ai bandi di gara per i lavori relativi agli edifici scolastici.

Lo scarso numero di imprese partecipanti ai bandi pubblici, come sottolineato da Errani, è infatti un problema effettivo che va però ricondotto al fatto che spesso, tra le imprese da sorteggiare per le gare d’appalto, ci sono molte aziende fuori Regione che rinunciano a partecipare proprio a causa di difficoltà oggettive, quali la distanza, la diseconomicità e le molteplici difficoltà nell’organizzazione del personale.

Confartigianato a tutela e supporto delle proprie imprese e soprattutto per velocizzare le fasi della ricostruzione post sisma, torna di nuovo sul tema con una proposta che risolverebbe anche il problema dell’esiguo numero di richieste di partecipazione ai bandi sollevato dal Commissario Errani.

Come previsto dalla Legge 45/2017 all’art.2, per l'affidamento delle opere di urbanizzazione, primaria e secondaria, connesse alla realizzazione delle strutture abitative d'emergenza (SAE), ovvero le cosiddette “casette”, le stazioni appaltanti possono derogare la scelta delle imprese per la partecipazione alle gare d’appalto pubbliche, anche nell'ambito degli elenchi regionali.

Accogliendo la proposta del Commissario Errani relativamente agli edifici scolastici che punta anche ad accelerare i processi della ricostruzione post sisma, Confartigianato chiede quindi che venga applicato lo stesso principio di deroga previsto dalla citata Legge, indistintamente per tutte le opere di ricostruzione pubblica, riservando gli inviti alle gare, se non alle sole imprese della Regione, almeno ad un 50% di esse.

Come appurato infatti dai risultati del nuovo progetto di Confartigianato “Imprese per la Ricostruzione” – afferma il Presidente provinciale, Renzo Leonori - ci sono moltissime aziende pronte per la ricostruzione, ne contiamo ben 300, numero in continuo aumento. Aziende locali, iscritte all’Anagrafe Antimafia, in regola con tutti i requisiti previsti, che non avrebbero nessuna delle difficoltà invece riscontrate dalle imprese fuori regione, e che vogliono ripartire e far ripartire il nostro territorio”.

Si è svolto a Tolentino il primo dei 5 incontri, organizzati da Confartigianato Imprese Macerata, con le imprese colpite dal sisma, incontri che toccheranno poi i Comuni di S.Severino Marche, Pieve Torina, Camerino e Passo San Ginesio.

Circa un centinaio le persone presenti tra piccoli imprenditori, artigiani, commercianti e liberi professionisti provenienti soprattutto da Tolentino, ma anche da centri limitrofi quali Caldarola, Belforte del Chienti, Serrapetrona, a cui Confartigianato, attraverso i suoi esperti e rappresentanti, ha cercato di dare le prime risposte nonostante le difficoltà legate alla provvisorietà del decreto legge ancora in fase di rielaborazione.

L’incontro, al quale erano presenti il Presidente di Confartigianato Macerata Renzo Leonori, il Vice Segretario Provinciale Giorgio Menichelli, la Responsabile Area Lavoro Cinzia Marincioni, il Presidente di Confartigianato Tolentino Fabio Mazzocchetti, il Direttore della Cooperativa Pierucci Giuseppe Tesei, la Consulente per l’Area Fiscale Mirella Ascani e per l’Amministrazione comunale, il Sindaco Giuseppe Pezzanesi insieme all’Assessore alle Attività Produttive Orietta Leonori, è stato occasione proficua per rilevare quelle che sono le criticità e le necessità impellenti delle singole imprese.

Le conseguenze del disastroso terremoto sono consistite per la grande maggioranza delle attività, in danni alle strutture e soprattutto nel mancato incasso, problema quest’ultimo evidenziato in special modo dalle attività commerciali: ecco quindi che, dai più, le principali richieste delle imprese hanno riguardato l’immediata sospensione dei mutui in corso, il ricorso alla cassa integrazione, le delocalizzazioni, anche temporanee, delle attività produttive e la possibilità di affitto di locali per garantire il prosieguo del proprio lavoro.

Sulla base del D.L. n.189 del 17.11.2016, ad oggi, sono previsti interventi come la cassa integrazione straordinaria per 4 mesi per le piccole imprese artigiane e commerciali (per la quale però si è ancora in attesa di conoscere le procedure per la richiesta delle indennità alla Regione

Marche), la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria per le imprese industriali, l'assegno ordinario e di solidarietà per le imprese diverse con più di 5 dipendenti ed iscritte al Fondo Integrativo dell'Inps (F.I.S.). Per quanto riguarda i titolari di impresa professionale il decreto prevede, per chi ha dovuto sospendere l’attività a causa del sisma, un’indennità “una tantum” di 5.000 euro. Infine l’EBAM (Ente Bilaterale Artigianato Marche) ha predisposto in bilancio le risorse per il rimborso, per le imprese artigiane con dipendenti iscritte all’Ente, dei danni diretti subiti per il ripristino dell’attività lavorative. Il contributo a fondo perduto, per il quale si sta valutando la concreta possibilità di aumentare il massimale, sarà erogato fino ad un massimo di 8.000 euro.

Confartigianato Imprese Macerata, in sinergia con le Amministrazioni locali, continuerà a fornire supporto e assistenza alle imprese danneggiate dal sisma cercando nel più breve tempo possibile di far fronte alle tante e diverse esigenze aziendali rilevate. Ricordiamo che gli incontri con le piccole imprese del territorio provinciale che hanno subito danni dal terremoto proseguiranno dopo l'incontro tenutosi a San Severino Marche,  giovedì 10 novembre a Pieve Torina (e Camerino  e venerdì 11 novembre a Passo S. Ginesio 

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