Giustificate dal sindaco e accolte come legittima divergenza di opinioni sulle scelte intraprese dall’amministrazione comunale (seppur con una nota di dispiacere per un percorso condiviso per un ventennio) ad Esanatoglia, le dimissioni dell’assessore ai lavori pubblici e consigliere di maggioranza  Massimiliano Brandi , continuano ad essere uno degli argomenti di più accesa discussione dell’opposizione in consiglio comunale. A detta del consigliere di minoranza Claudio Modesti, del gruppo Nuova Esa, la dipartita di una figura rappresentativa della maggioranza potrebbe essere stata determinata da divergenze nell'operato del sindaco, per talune scelte intraprese.  .

“ Di recente- sostiene  Claudio Modesti- ci siamo accorti che vengono presi dei provvedimenti, che sembrano andare più a favore di altri comuni che della popolazione di Esanatoglia, Premetto che c’è stata l’emergenza del terremoto e noi dell’opposizione abbiamo sempre collaborato con il comune, adesso però ci troviamo a nutrire più di un dubbio sulle dimissioni dell’assessore Brandi, le quali sembrerebbero riconducibili a dissapori interni alla maggioranza stessa e riconducibili all’operato del sindaco, in particolare, riguardo all'accorpamento di alcuni servizi con altri comuni dell’area montana. L' accorpamento viene  fatto per ottenere un reale vantaggio per il comune; in realtà- osserva Modesti- il nostro comune è uno dei pochi a non avere alcun dissesto e quindi avremmo potuto ad esempio mantenere il servizio riscossione tributi che dovrebbe andare in opera insieme a quello della Unione montana. In un momento successivo alla proposta fatta al riguardo in consiglio comunale, veniamo però a sapere che la gestione dei tributi, verrebbe a costare 19.000 euro e, se da un lato magari snellirebbe la riscossione coattiva dei tributi che è compito gravoso, alla fine quella che si pone in essere appare una gestione davvero troppo costosa. Un altro punto critico – continua Modesti- quello riferito alla possibilità per Esanatoglia, di accedere ad un finanziamento per migliorare delle opere riguardanti gli impianti e le strutture sportive, al quale tra l'altro hanno avuto accesso altri comuni con bilanci più disastrati del nostro e  con un risparmio del 50 per cento. Ebbene- prosegue il consigliere- siamo venuti a sapere che in realtà era stato dato un incarico ad un professionista, addirittura a titolo gratuito, e poi nulla se ne è fatto. A mio avviso, questo tipo di situazioni non è sicuramente imputabile al terremoto e non vorrei che anche le dimissioni possano pertanto scaturire da questa anomalie comportamentali che sembrano favorire più alcuni comuni dell’Unione Montana che la popolazione di Esanatoglia. E’ questa la sostanza dell’interrogativo specifico che ho posto in consiglio comunale e delle critiche mosse all’operato del sindaco- conclude Modesti- . Il primo cittadino ha risposto che viviamo i problemi e le difficoltà del post sisma, in verità credo che la stessa nostra situazione  ci accomuni a tutti gli altri centri, anzi, molti comuni terremotati anche più disastrati del nostro, hanno avuto accesso ad un finanziamento per le opere sportive. Per cui, voci di popolo ma anche le suddette costatazioni, potrebbero far pensare a dei comportamenti che, sia da parte del sindaco che dell’amministrazione, non sono consoni a quelle che potrebbero essere le caratteristiche e le situazioni da improntare per la nostra cittadina”.

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