“Ricostruzione post sismica, ma anche visione e prospettive future”. Sono gli obiettivi di San Severino Futura che, nel tardo pomeriggio di oggi, ha ospitato il vicepresidente del Parlamento Europeo, Fabio Massimo Castaldo, per parlare di fondi europei, PNNR e potenziali progettualità legate alla città settempedana. “Siamo a buon punto per il post sisma – dice Francesco Borioni, leader della neonata coalizione progressista – per questo è il momento di occuparsi anche della San Severino che verrà. Il futuro del nostro Paese e, di conseguenza, quello delle piccole realtà, è legato a doppio filo alle opportunità che bandi e fondi europei potranno offrire ai piccoli Comuni. Il nostro è un tessuto socio-economico gravemente vessato dal sisma – spiega Borioni –, ma che deve necessariamente guardare oltre la sola ricostruzione fisica. C’è bisogno di attività di rete, collegandoci con enti sovracomunali fino ad arrivare a Bruxelles. È assolutamente necessario”.

Sulla falsariga del modello nazionale, massicciamente rispettato nel caso del centrodestra, anche San Severino ha presentato un’intesa giallo-rossa, con riferimenti diretti al Governo Conte II. La presenza del vicepresidente del Parlamento Europeo, esponente pentastellato, ne è un esempio. La proposta, arrivata in maniera congiunta sia da Castaldo che dalla lista guidata da Borioni, è quella di aprire un “Ufficio Europa”: un nuovo dipartimento legato all’amministrazione comunale, la cui prerogativa è quella di seguire puntualmente bandi europei che l’Unione metterà a disposizione dei Comuni. Una proposta che Fabio Massimo Castaldo giudica “assolutamente necessaria: il PNNR è l’ultimo treno disponibile per riuscire a dimostrare la credibilità del Sistema Italia in seno all’Unione Europea. Con il secondo Governo Conte siamo riusciti a ottenere un nuovo strumento: il debito condiviso. Ora è il momento di agire, sconfiggendo le logiche attendiste e miopi che hanno spesso contraddistinto il nostro Paese. La proposta di un Ufficio Europa era stata fatta anche al sindaco Piermattei, con una mia disponibilità a formare professionalità pronte a quei ruoli – spiega Castaldo –: purtroppo non abbiamo avuto risposta. Ora è il momento di agire”.

“San Severino deve avere un ufficio di questo tipo – prosegue ancora Castaldo, a cui ha poi fatto eco Borioni –, ed è uno dei punti cardine di questa lista. Dovrà essere uno strumento operativo che monitori tutti i bandi lanciati dall'UE, programmando e anticipando le progettualità legate a questi fondi. Ma dovrà essere anche un'interfaccia per il territorio. I cittadini che vogliono investire in questi luoghi devono sapere quali opportunità possono cogliere per trasformare le loro idee in realtà, portando reddito in città. L’Università di Camerino – chiude Castaldo – ha attivato un Master in Europrogettazione con la possibilità, per gli studenti, di attivare contatti privilegiati a Bruxelles. Questo ufficio dovrà rappresentare una risorsa e un metodo di lavoro di riferimento per un'amministrazione che intende guardare al futuro”.

“Il PNNR è l’ultimo vagone dell'ultimo treno per rilanciare il Paese – ha affermato Borioni in chiusura –. Crediamo in questo ‘Ufficio Europa’, è un punto cardine del nostro programma. Siamo pronti a governare con una squadra capace e dai grandi appoggi. Se dovessimo essere eletti, saremo pronti a partire subito. Ci sono tante opportunità, bisogna solo coglierle. Bisogna accelerare in tutti gli ambiti, guardando oltre la sola ricostruzione, che resta comunque fondamentale”.

l.c.
Un dibattito aperto, faccia a faccia, tra i tre candidati sindaco. È la proposta di San Severino Futura, la coalizione progressista guidata da Francesco Borioni. A pochi giorni dalle urne, Borioni rilancia le sue ambizioni, sfidando gli avversari su quello che ha sempre considerato il suo terreno: il confronto aperto. In una nota diramata alla stampa, Francesco Borioni e il suo sodalizio invitano Rosa Piermattei, sindaco uscente e leader di San Severino Cambia, e Tarcisio Antognozzi, candidato sindaco per il centrodestra di Insieme per San Severino, a sedere a un tavolo aperto, davanti alla cittadinanza, per dare voce alle loro posizioni sui temi più spinosi della città.

Nel comunicato si apprende come “gli ultimi giorni, nei quali il contatto e il dialogo con i cittadini si sono fatti più intensi, hanno fatto maturare in noi la convinzione che sia necessario un confronto diretto tra i candidati sindaci e sulle tematiche che interessano più da vicino la nostra comunità – scrivono –. È importante che i diversi punti di vista siano chiariti, rapportati e posti in relazione alle rispettive visioni e valori. Per questo proponiamo un incontro a tre, in cui discutere e fornire proposte e progettualità sulle strategie da mettere in campo per Assem o sul ruolo che si intenderà avere nell'ambito del perfezionamento e della realizzazione della "bretella". I cittadini meritano che sia chiarito anche il disegno di città che i candidati intendono realizzare, loro idea di gestione del verde urbano, in particolar modo della valorizzazione del giardino pubblico Coletti, e degli altri spazi verdi della città. Ultimo, ma non per importanza, come e dove sarà la nuova scuola, fulcro attorno a cui si dispiegherà la vita dei cittadini per decenni a venire.
Siamo certi – concludono – che Rosa Piermattei e Tarcisio Antognozzi non mancheranno di aderire a questo invito, in un'ottica di trasparenza che vada a beneficio di tutti i cittadini”.

l.c.
“Non condivido assolutamente la gestione che l’amministrazione ha scelto per la vicenda Assem”. Lo confessa Francesco Borioni, candidato sindaco alle elezioni per la lista progressista “San Severino Futura”. L’occhio di chi è stato anche presidente dell’Assem (carica ricoperta da Borioni durante l’amministrazione Martini, ndr), avrebbe “potuto offrire una visione ulteriore, di aiuto per dirimere la questione – sostiene proprio Borioni –. Ritengo che la politica portata avanti dall’amministrazione, al netto degli esiti che si sono visti, sia stata inappropriata. Alcuni temi che riguardano il futuro della città trascendono la dimensione temporale di una legislatura. Credo che un attivo coinvolgimento di tutti i gruppi consiliari, quindi indirettamente di tutta la cittadinanza, sia la giusta chiave per trovare soluzioni di lungo periodo su tematiche come quella dell’Assem, appunto, ma anche per l’ospedale e la viabilità. Il confronto è la ricetta per ottenere i migliori risultati”.

Poi Borioni entra nello specifico: “Quello che si è visto nella seduta consiliare dello scorso luglio (il dissenso della Piermattei nei confronti della posizione di Antognozzi, culminata nelle indagini portate avanti sugli atti, ndr) è emblematico di come il contratto di rete sia stato gestito male. Personalmente ho una visione diversa da quella di Tarcisio Antognozzi: credo fermamente che la pubblicità della società vada preservata. Prima di coinvolgere i privati cercherei dei contatti con tutte le aziende pubbliche di servizi, anche fuori regione – spiega Borioni –. L’influenza del privato nei servizi di acqua, luce e gas la stiamo già vedendo: in questo momento una parte dell’illuminazione pubblica è in mano a società private. Questo significa che in caso di guasti ci si dovrebbe rivolgere a un numero verde, con tempi di intervento decisamente più lunghi. Noi crediamo in un servizio di prossimità, Assem lo può garantire e la vogliamo preservare. Sarà uno dei primi fascicoli che tratterò, qualora dovessimo essere scelti dai cittadini”.

l.c.
Dopo Tarcisio Antognozzi, anche Francesco Borioni si è presentato alla cittadinanza settempedana in vista della prossima tornata elettorale. Il candidato sindaco della coalizione progressista “San Severino Futura” ha scelto il Chiostro di San Domenico per quella che, più che una conferenza stampa, è stato un “salotto”. Nel giro di poco più di un’ora, Borioni ha presentato la sua squadra e il suo programma di mandato. Una formula più “informale”, che Borioni ha scelto per “ridurre le distanze e rendere la presentazione più piacevole e più semplice da seguire per gli elettori”. Pochi punti, ma ben chiari. Quelli che da sempre animano la discussione politica a San Severino. La bretella con Tolentino, la sanità, il turismo. Il tutto declinato nell’ottica dell’ascolto e del confronto che Borioni ha sempre sottolineato come “strada da seguire per tornare a coinvolgere attivamente la cittadinanza”.

Il candidato sindaco ha spiegato: “Avremo un occhio di riguardo alla dimensione delle associazioni e dei quartieri, interlocutori privilegiati in un territorio vasto come quello di San Severino, per risolvere le questioni più urgenti, su tutte proprio l’ospedale che dovrà tornare a essere un punto di riferimento per l’entroterra. San Severino dovrà essere un faro per l’alto maceratese”.

Per farlo il fronte progressista si affida a una rinnovata rete viaria: “Saranno decisivi i collegamenti verso la valle del Chienti e anche con la Pedemontana – ha spiegato Borioni, concludendo con una presa di posizione politica – : noi siamo l’unica, vera, lista di centrosinistra e progressista, gli elettori di quell’area sapranno a chi rivolgersi”.

l.c.
Saranno tre i candidati che concorreranno al voto per l’elezione diretta del sindaco e del consiglio Comunale del Comune di San Severino.

Il primo a depositare la propria candidatura alla carica di Sindaco è stato Francesco Borioni, classe 1965, capolista di “San Severino Futura”.

Al suo fianco, Alessandra Aronne, Samuele Bonifazi, Michela Cambiucci, Oliviero Carducci, Cadia Carloni, Giovanni Chiarella, Americo Eugeni, Alessandro Giusepponi, Fabrizio Marinelli, Pietro Paparelli, Gianpiero Pelagalli, Gilberto Primucci, Mirta Ramaccini, Francesco Maria Setaro, Lucia Ticà e Martina Zucchi. 

La seconda lista presenatata è quella del sindaco uscente Rosa Piermattei, del 1960. Il suo gruppo, come cinque anni fa, si chiama “San Severino Cambia” ed è composto da alcuni attuali componenti della giunta come Sara Clorinda Bianchi, Vanna Bianconi, Jacopo Orlandani, Paolo Paoloni, Sandro Granata; tra i nuovi figurano Paolo Amici, Elisa Angeletti, Valter Bianchi, Luca Bonci, Alberto Capradossi, Maria Teresa Domizi, Andrea Fratini,  Edoardo Magnapane,  Michela Pezzanesi, Giulia Smerilli, Teresa Traversa.

Infine il primo che era uscito allo scoperto: il candidato del centrodestra unito, Tarcisio Antognozzi, che negli ultimi anni era stato assessore dell'amministrazione Piermattei. Oggi corre con la lista “Insieme per San Severino”, al fianco di Alessandra Albani, Sandra Alessandrelli, Cinzia Anibaldi, Debora Bravi, Gino Caciorgna, Gabriele Codoni, Tiziana Gazzellini, Benedetta Losavio, Elisa Marini, Simone Meschini, Andrea Migliozzi, Gabriele Pacini, Alberto Pilato, Ndricim Popa, Roberto Ranciaro, Leonardo Simoncini.

GS
Il secondo ad ufficializzare la candidatura a sindaco per le elezioni di San Severino è Francesco Borioni.
Un nome che era già nell'aria, dopo che Mauro Bompadre, grillino con cui aveva fondato Fabbricasanseverino, aveva fatto un passo indietro annunciando di non voler partecipare alla corsa.
Ma mancava solo l'ufficialità che è arrivata con una nota: "In questi mesi - scrive - ho avuto l’occasione di confrontarmi con partiti e movimenti politici, operatori economici, liberi professionisti, donne e uomini di San Severino e assieme abbiamo analizzato la situazione sociale ed amministrativa.  Nell'ambito della campagna di ascolto ho avuto modo di raccogliere gli umori, i progetti, le ambizioni e i sentimenti di preoccupazione, ma anche di riscatto dei Settempedani. Di fronte al sostegno di tanti amici e all’invito dei partiti, forte dell'appoggio della mia squadra che unita non ha mai smesso di sostenermi, ho deciso di continuare a mettere al servizio della comunità la mia passione politica, la mia esperienza ed ho accettato di raccogliere la proposta delle locali forze progressiste, democratiche, ambientaliste e di coesione sociale di essere candidato unitario, a rappresentazione dei civici, movimenti e associazioni che appoggiano e mi auguro appoggeranno questo progetto".

Uno speciale dedicato alle elezioni amministrative sarà pubblicato ne L'Appennino Camerte in uscita domani.

GS
Non sarà Mauro Bompadre il candidato sindaco per il centrosinistra settempedano. A pochi giorni dal termine ultimo per la presentazione delle liste, il capogruppo in consiglio comunale per il Movimento 5Stelle fa sapere quella che è una decisione “maturata da tempo, che avevo già comunicato ai colleghi e agli alleati”.

Fabbricasanseverino dunque non vedrà uno dei suoi fondatori (Bompadre, appunto, insieme a Francesco Borioni, ndr), in ruoli di primo piano. Proprio Mauro Bompadre ha dichiarato infatti che la scelta di non candidarsi è dovuta “a diverse ragioni. Credo – spiega – che la politica abbia bisogno di queste decisioni. Personalmente sono convinto che prendersi delle pause, ‘saltare un giro’, faccia bene sia ai politici, sia alla scena in generale. In questo modo si dà la possibilità a nuove figure di emergere e di farsi strada”.

Proprio sulle nuove figure citate da Bompadre si sta concentrando Fabbricasanseverino. Il clima è in fermento e si cercano volti da poter proporre alla cittadinanza. Il capogruppo pentastellato prosegue: “Una volta terminato il mio mandato mi farò da parte, non correrò per la fascia ma nemmeno come consigliere. Il mio ruolo nella Fabbrica è stato prevalentemente quello di intermediario. Sono soddisfatto del sodalizio nato con Francesco (Borioni, ndr), che sicuramente potrà essere il nostro ‘uomo forte’, se lo vorrà. Io ne sarei soddisfatto, alla luce dell’amicizia e della stima politica che ci lega. Sugli altri nomi stiamo discutendo. Sarà fondamentale – conclude Bompadre – che siano persone preparate, pronte alle sfide della nostra città, aperte anche al mondo civico. Dovranno, insomma, condividere il nostro programma”.

l.c.
Fabbricasanseverino ha chiuso il suo primo ciclo di incontri. Lo ha fatto a metà della scorsa settimana quando, dopo le associazioni sportive e quelle legate al mondo del volontariato, ha incontrato i comitati di quartiere e delle frazioni della città settempedana. Il sodalizio fondato da Mauro Bompadre e Francesco Borioni, capigruppo in consiglio comunale per il Movimento 5Stelle e per Centrosinistra per San Severino, ha fatto sapere come la città sia “stata rappresentata come un microcosmo di tante realtà eccellenti, con caratteristiche e peculiarità differenti a riprova dell' unicità del nostro territorio, in grado di offrire straordinaria eterogeneità nell'arco di pochi chilometri”.

“È evidente – prosegue la nota – che tale situazione costituisce un punto di forza per la nostra città, ma anche motivo un impegno costante e fattivo per la promozione e tutela di queste caratteristiche. Sarà fondamentale la cura di strade e verde, da intendersi proprio come prima e basilare via per lo sviluppo dell'intero territorio, e di valorizzazione di tutte le realtà e tradizioni. In questa ottica occorrerebbe strutturare misure e provvedimenti volti a riqualificare edifici e aree danneggiate dal sisma, talvolta anche pericolanti e abbandonate dai proprietari. Dal punto di vista della comunità serve altrettanta cura ed attenzione per le persone che, per lo più avanti con gli anni, conservano e la memoria e la tradizione dei piccoli borghi del territorio, un baluardo di autenticità che va difeso e protetto portando quanto più possibile "domicilio" i servizi essenziali della città. Sono questi i punti cardine di una valorizzazione globale del territorio – sottolinea la Fabbrica – , che non tralasci le aree periferiche, che anzi le integri ai servizi della città e le inserisca in percorsi di turismo lento in corso di finanziamento”. 

“La parola chiave è collegare – spiegano – : nel senso di unire e creare una continuità tra aree diverse del territorio, tra città e frazioni e tra quartieri. Investire in percorsi pedonali, progettare tracciati ciclabili, e favorire una mobilità sostenibile a vantaggio della vivibilità della città per i suoi cittadini e per i suoi visitatori. Una figura istituzionale che svolga questa funzione di collegamento tra quartieri e frazioni è in questo senso fondamentale – concludono – : occorre creare equilibrio, sinergia e collaborazione e mettere in rete risorse e energie. Potenziando la gestione del territorio da parte dei Comitati di frazione e di quartiere”.

l.c.
“La Fabbrica punterà a una sanità rinnovata, capace di ristrutturare i vecchi servizi persi e di portarne di nuovi. Per questo stiamo pensando a una nuova casa di riposo”. Sono parole di Francesco Borioni, capogruppo in consiglio comunale di Centrosinistra per San Severino e ora co-fondatore, insieme a Mauro Bompadre, della nuova coalizione progressista “Fabbricasanseverino”.

Il primo punto “ufficiale” del neonato sodalizio di centrosinistra sembra essere proprio quello della sanità. Già da tempo la discussione sui servizi sanitari locali e capillari sul territorio ha animato la discussione politica a San Severino. Ora un nuovo tassello, un rilancio da parte di Borioni, che spiega: “La sanità sta cambiando, così dovrà cambiare anche la politica che la riguarda. Il nostro ospedale è un punto di riferimento per l’alta valle del Potenza e per l’entroterra in generale. Le nuove sfide che il settore sanitario ci impone, quella pandemica e quella legata all’aumentare del numero degli anziani, devono attivare ulteriori riflessioni in seno alle amministrazioni. Cinque anni fa puntai sulle scuole – spiega Borioni – , ora credo sia il momento di focalizzarsi su questo: non solo il punto nascite, che tutti vogliono sia riportato a San Severino, ma anche una nuova casa di riposo. Accessibile, rinnovata, degna. Questi servizi sono fondamentali, non soltanto nella loro essenza, ma anche nella loro collocazione strategica. La nuova casa di riposo che vorremmo è una struttura adeguata a rispondere alle esigenze dei nostri cittadini anziani – conclude Borioni – , capace di accoglierli bene, con puntualità. Dovrà essere ben strutturata e ben collegata con infrastrutture altrettanto adeguate: un’idea potrebbe essere quella di realizzarla nelle vicinanze del nostro ospedale. Ne faremo un punto del nostro programma”.

l.c.
Le necessità del volontariato settempedano insieme alle proposte per il futuro.
È la sintesi di ciò che è emerso dall’incontro che Fabbricasanseverino, gruppo nato dall’iniziativa di Francesco Borioni e Mauro Bompadre, ha organizzato lo scorso 20 luglio con i protagonisti del mondo della solidarietà, del volontariato e della sanità locale.

“Un incontro importante e necessario – lo hanno definito i due rappresentanti politici in una nota - per delineare le necessità della nostra comunità riguardo questo importante ambito”.
E in vista delle prossime elezioni amministrative, in una estate che si preannuncia calda dal punto di vista politico, e all’insegna di programmi presentati ‘sotto l’ombrellone’, Fabbricasanseverino coglie l’occasione per condannare ciò che a San Severino, secondo quanto emerso dall’incontro, non funziona.

“È emerso – scrivono - il bisogno di alcune importanti realtà locali (operanti nella tutela dei diritti del malato e degli invalidi ad esempio) di una più concreta presenza dell'amministrazione a supporto delle iniziative e una maggiore considerazione della peculiarità dell'azione svolta, anche in relazione alle sedi assegnate, dove, in alcuni casi, le barriere architettoniche costituiscono un problema rilevante.

Situazione confermata anche da chi è sempre in prima linea – prosegue la nota - come la Croce Rossa: la delocalizzazione di alcuni importanti servizi, come ad esempio le visite per l'invalidità, o in questi giorni la chiusura del centro vaccinale, comporta uno stato di necessità della comunità che necessariamente grava ed è assorbito in larga parte da questi enti, che dovrebbero fungere da supporto, non da risorsa essenziale”. 

Fabbricasanseverino ritiene poi necessario aggiustare il tiro anche sotto il profilo dell'integrazione: “pur essendo, la nostra, una città accogliente e tollerante – scrivono - , è grave l'assenza di una politica concreta e fattiva, volta a stabilire una relazione non tanto di coesistenza quanto di convivenza e scambio reciproco tra la comunità locale e quella straniera. L'amministrazione dovrebbe spendersi in maniera più decisa in attività di intercultura e interrelazione fra queste realtà, proponendo anche momenti di formazione e di orientamento rivolti alle famiglie con il fine di favorire coesione e partecipazione attiva di tutti i cittadini”.

Da quello che, secondo il gruppo, rappresenta “un progressivo impoverimento dei servizi sociali e di assistenza” nasce l’esigenza di “stabilire con una amministrazione fattivamente inclusiva rapporti chiari, formalizzati ad esempio attraverso convenzioni e protocolli per i servizi sociali, con adeguata suddivisione dei compiti e ottimizzazione delle risorse”. 

È per questo motivo che hanno proposto di istituite una figura di riferimento che possa coordinare, indirizzare, porre a sistema le varie realtà.

“In questa direzione – annuncia Fabbricasanseverino - si sono già mosse alcune associazioni che hanno stilato un protocollo indicando delle linee guida e l'idea di sanità che possa essere utile al territorio in base alle esigenze manifestate e lo hanno sottoposto all'Asur e all'amministrazione su lungodegenza, punto nascite, pronto soccorso e la week surgery mai attivata”.

Proprio sulla sanità, il gruppo progressista sottolinea “l’evidente cambiamento del modello sanitario che va verso una specializzazione sempre più avanzata appannaggio di centri più grandi e strutturati a livello regionale. C'è quindi di contro la necessità di riconvertire i centri periferici in base alle effettive esigenze: riabilitazione, ausili, assistenza anziani, diagnostica.

La Regione sta procedendo alla modifica del piano sanitario della precedente legislatura ed è quindi il momento di far valere le proprie richieste e le esigenze del territorio.

Camerino, Matelica e soprattutto San Severino, con la sua struttura strategica per efficienza e posizione, dovrebbero agire insieme, di comune accordo, cogliendo le opportunità dei nuovi fondi europei destinati alla sanità, potenziando e assegnando una missione specifica alle varie strutture”. 

Sono questi, dunque, i risultati ottenuti a seguito di uno degli incontri che Fabbricasanseverino sta portando avanti in vista del prossimo appuntamento alle urne: i primi due incontri del gruppo avevano interessato prima le società e le associazioni sportive settempedane e poi le associazioni e gli operatori culturali.

GS

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