Dai primi di dicembre, dopo 4 anni di stop “dovuti al sisma”, all' Edicola Emporio di Visso sono ritornati giornali e riviste. A distanza di un paio di mesi, siamo andati a trovare Giuseppe Capocci, titolare dell’emporio delocalizzato, per sapere come stanno andando le vendite. “Le vendite vanno abbastanza bene, anche se sinceramente mi sarei aspettato un po' più di affluenza visto le battaglie che sono state fatte sia da parte dell'Amministrazione Comunale che della Regione ma anche dai cittadini, però vediamo magari ha contribuito anche un po' il lookdown, il freddo, il brutto tempo. Andando avanti possiamo e dobbiamo sicuramente migliorare.” L’attività di Giuseppe prima del terremoto si trovava in centro a Visso, comune turistico per eccellenza. Fare il confronto con “gli anni d’oro” sicuramente non è opportuno ma vogliamo capire di che si parla.

Chiedo a Giuseppe che numeri riusciva a fare durante una giornata d'estate. “I numeri già da maggio con la fioritura cominciavano ad aumentare, parliamo anche di 200 quotidiani venduti per singola testata. Si vendevano anche 300-350 quotidiani al giorno, oltre alle riviste chiaramente.” Adesso siamo in situazioni completamente differenti “Se ne vendono intorno a 20 di quotidiani, le riviste un po' più difficile fare una stima, però penso che intorno alle 50-60 adesso, prendiamola come media.” Comunque il servizio è molto importante, per ottenerlo come dicevi si sono mobilitate le istituzioni, i cittadini. “Sicuramente. Vanno ringraziati sia la regione e anche il comune visto che si è fatto da traino anche per gli altri comuni limitrofi, questo dobbiamo riconoscerlo, nonostante io personalmente ho sempre detto che non dovevamo pagare questo servizio, però questa è una mia idea personale”. E’ da ricordare infatti che la Regione Marche ha disposto un contributo alla società distributrice per garantire la fornitura. L’accordo va oltre un anno. Ci sarà da vedere poi come si proseguirà. Intanto l’invito ai cittadini è quello di acquistare giornali e periodici, non solo per restare informati ma anche per cercare di preservare un diritto alla distribuzione dei quotidiani in zone montane.

La questione della fornitura di beni e servizi ad alta quota, interessa anche i commercianti, che a volte sono alle prese con alcune rimostranze di fornitori che lamentano i lunghi chilometri da percorrere a fronte di vendite scarse, a causa delle poche persone presenti. Insomma la vita in terre considerate “marginali” è difficile, nonostante ci siano leggi che cercano di abbattere il divario e che dovrebbero far sentire gli abitanti delle zone d’Appennino meno isolati. La salubrità, l’alta qualità di vita presente in queste terre, deve andare di pari passo con la garanzia di servizi necessari.

Barbara Olmai
Giornali che non arrivano da circa 4 anni nell'entroterra montano e in particolare nei comuni di Ussita, Castelsantangelo e Visso. Della problematica mai risolta e del concreto rischio che l'agenzia distributrice possa sospendere il servizio di fornitura anche in altri comuni, si è discusso questo pomeriggio nel corso di una riunione appositamente convocata nella sala consiliare di Visso. Nel corso di questi lunghi anni, ripetuti sono stati gli interventi e i solleciti dei primi cittadini della montagna, volti a cercare di risolvere una questione incresciosa che ha aggiunto ulteriore disagio alle zone più colpite dal sisma, facendo venir meno il diritto all'informazione dei cittadini e arrecando un danno economico alle attività di rivendita che nel frattempo erano riuscite a ripartire in strutture delocalizzate. Con Visso, Castelsantangelo e Ussita, alla riunione hanno preso parte i sindaci dei comuni che presto potrebbero trovarsi a vivere identico problema. Rappresentati i comuni di Belforte del Chienti, Caldarola, Fiastra, Pieve Torina, Serrapetrona, Serravalle di Chienti.
Assente invece l'assessore regionale Moreno Pieroni al quale era stato esteso l'invito a partecipare.
Dal momento di confronto, lo stimolo ad intraprendere  un'azione congiunta risolutiva ed  efficace, tornando ad investire del problema, Regione e Governo centrale  "Insieme - riferisce la vicesindaco di Visso Patrizia Serfaustini - abbiamo discusso della questione che ci tocca in prima persona e che più volte è anche balzata agli onori della cronaca nazionale e locale. Un confronto proficuo che ci ha motivati a raggiungere un accordo per andare avanti congiuntamente, noi per raggiungere finalmente l'obiettivo risolutivo e gli altri territori comunali, decisi a scongiurare un pericolo che potrebbe concretizzarsi . Con tutta probabilità -conclude Patrizia Serfaustini- ci incontreremo ancora per trovare una sintesi efficace, coinvolgendo anche le istituzioni regionali, in maniera che possano rappresentare al Governo le nostre istanze e ripristinare il servizio". 
C.C.

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