In relazione al futuro dell'ospedale di Camerino trasformato in Covid Hospital, i consiglieri di minoranza del gruppo "Radici al Futuro" formulano una serie di interrogativi al Sindaco e Giunta sollecitandone risposta.
Nella nota ufficiale a firma del Capogruppo Gianluca Pasqui e dei consiglieri Antonella Nalli, Roberto Lucarelli e Stefano Falcioni, viene esplicitato in premessa la situazione di emergenza sanitaria  che ha interessato in maniera significativa la Regione Marche. Si sottolinea poi che gli organi regionali hanno indicato l'ospedale di Camerino come presidio immediatamente idoneo a divenire Covid Hospital in un momento in cui la curva epidemica, contrariamente ad oggi, nella regione Marche era in crescita. Si evidenzia poi che i vertici regionali, sia politici che sanitari, hanno sempre sostenuto che l'ospedale di Camerino sarebbe tornato alla preesistente situazione addirittura potenziato e migliorato. La nota continua focalizzando "che il numero dei malati di coronavirus sembrerebbe essere in costante diminuzione e, comunque, in numero tale da poter essere ospitati anche nelle altre strutture regionali idonee alla cura del covid-19 e che  sarebbe fondamentale, non solo, per i cittadini del vastissimo territorio montano, molti dei quali assai anziani e bisognosi di cure continue, poter tornare ad avere quelli che erano i servizi sanitari precedentemete offerti dall'ospedale di Camerino prima di questa pandemia; Tutto ciò premesso, i consiglieri del gruppo consiliare Radici al Futuro interrogano il Sindaco e la Giunta al fine di conoscere quanto segue:
1) quali sono le azioni che il Sindaco e la Giunta hanno adottato e stanno adottando per monitorare costantemente la situazione legata a detta emergenza al fine di poter garantire velocemente il ripristino dei servizi sanitari offerti dall'ospedale di Camerino prima della sua trasformazione in Covid Hospital. In particolare si chiede d volersi adoperare, nei confronti della regione Marche (Presidente Luca Ceriscioli), per sapere quante e quali sono attualmente, nella regione Marche, le strutture dedicate alla cura dei pazienti affetti da Coronavirus e quanti i posti a disposizione.
2) Se il Sindaco e la Giunta si sono adoperati per sapere, dal Presidente della regione Marche, quali sono le strategie del Governo regionale in tema di sanità per il prossimo futuro, considerato che verrà realizzata una struttura Covid Hospital a Civitanova Marche. In particolare quali risvolti ci saranno per l'ospedale di Camerino;
3) quali sono state e quali sono le azioni che la maggioranza ha adottato e adotterà al fine di vedere potenziato, così come garantito dai vertici regionali, l'ospedale di Camerino e quali sono, ad oggi, gli atti ufficiali che supportano e garantiscono tale potenziamento e il ritorno dei servizi sanitari precedentemente erogati dal “nostro”presidio sanitario;
4) quali, infine, le tempistiche previste al fine di un ritorno alla “normalità” per l'ospedale di Camerino.
C.C.

La costituzione di un tavolo di lavoro per far fronte all'emergenza Covid-19. E' quanto richiede il capogruppo di Radici al Futuro Gianluca Pasqui insieme agli altri consiglieri di minoranza Roberto Lucarelli, Antonella Nalli e Stefano Falcioni , con una lettera inviata alle istituzioni locali e nella fattispecie, all'Arcivescovo Massara, al rettore Claudio Pettinari, ai presidenti dell'unione Montana Alessandro Gentilucci e di Contram Spa Stefano Belardinelli, al capogruppo di maggioranza Luca Marassi, nonchè al sindaco di Camerino Sandro Sborgia.
 
"Facendo seguito alla nota che vi abbiamo inviato a mezzo pec il 15.03.2020 e successivamente alla comunicazione pervenutaci dal Sindaco di Camerino (Prot. Rif. n. 7182 del 17 marzo 2020) con la quale ci comunica la sua disponibilità a considerare attentamente una serie di proposte volte all’interesse della comunità, nel ringraziare il Sindaco Sborgia, che ci legge per conoscenza- per la disponibilità dimostrata - è scritto nella lettera- siamo fermamente convinti della necessità di redigere azioni e proposte condivise, utili sia nell’immediato che nella fase successiva all’ emergenza sanitaria. 

Sin da subito, bisognerà studiare, come già detto, una serie di misure economiche e di “vario interesse” che riguardano la Città di Camerino e l’intero territorio montano, territorio gà fortemente messo a dura prova dal sisma del 2016. 

A tale proposito - continua lil documento- riteniamo fondamentale costituire un tavolo di lavoro che grazie al contributo di tutti possa redigere un documento programmatico di azione condivisa. 

Certi che tale obiettivo può essere raggiunto soltanto unendo le nostre forze, siamo a chiedere ai soggetti in indirizzo, la disponibilità d’istituire tale essenziale strumento. 

In attesa di una vostra formale adesione, che anticiperà un primo incontro in video conferenza per accordarci sulle modalità di lavoro da utilizzare- concludono i consiglieri di Radici al Futuro Pasqui, Nalli, Lucarelli e Falcioni- porgiamo cordiali saluti". 

Motivo della richiesta, dice Gianluca Pasqui "la necessità di programmare interventi a sostegno dell'economia cittadina e del territorio sia in questa fase emergenziale che successivamente ad essa anche perché la ripartenza da questa emergenza non sarà per nulla facile neppure per i nostri territori, anzi soprattutto per essi, in quanto colpiti dall'evento calamitoso del sisma 2016". Il 17 marzo scorso, a seguito della prima lettera di richiesta inviata da Radici al Futuro in data 15 marzo, il sindaco Sborgia ha risposto di essere lieto di constatare  la disponibilità della minoranza circa la volontà di collaborare per la programmazione di tali interventi auspicando una fattiva collaborazione e chiedendo di "formulare proposte di programmazione degli interventi di sostegno all'economia cittadina, per consentire all'amministrazione una attenta disamina che vedrà nel proseguo la ricerca di immediate occasioni di confronto ai fini della percorribilità".  "Partendo dalla lettera di risposta del sindaco- aggiunge Pasqui- abbiamo domandato dunque attraverso pec e formale richiesta, la costituzione del tavolo di lavoro alle istituzion locali per avanzare appunto delle proposte che poi possano essere portate avanti tutti insieme". 
C.C.






Un tavolo istituzionale permanente composto da maggioranza e minoranza per affrontare l’emergenza Covid19. Lo chiedono i consiglieri di Radici al Futuro Gianluca Pasqui, Antonella Nalli, Roberto Lucarelli e Stefano Falcioni .

Nella lettera indirizzata al sindaco Sandro Sborgia (e per conoscenza al vescovo Massara, al rettore Pettinari, al presidente dell’Unione Montana Gentilucci, al presidente Contram Belardinelli e al capogruppo di ‘Ripartiamo’ Marassi)è scritto che “considerata l’emergenza sanitaria (pandemia da Covid 19) che ci troviamo ad affrontare, Le chiediamo di istituire (in modalità telematica) , con massima urgenza, un tavolo di lavoro costituito da maggioranza e minoranza consiliare, Università, Arcidiocesi, Unione Montana e Contram spa

Tale importantissimo strumento Istituzionale-continua la missiva -dovrà iniziare a programmare, attingendo anche dal bilancio comunale, interventi a sostegno dell’economia cittadina sia in questa fase emergenziale che successivamente ad essa al fine di accompagnare quella che, di certo, sarà una non facile ripartenza.
Siamo pronti ad avanzare proposte concrete, sin dal primo incontro- conclude la lettera- al fine di trovare una condivisione collaborativa che abbia come unico scopo il bene della nostra gente e della nostra comunità".
C.C.
"Sono orgoglioso di avere avuto conferma che la ripartenza del quartiere Vallicelle, passa attraverso tutte le opere messe in piedi dall’amministrazione Pasqui, in particolare mi riferisco alla caserma dei Carabinieri e alla struttura socio assistenziale (casa di riposo) donata dalla Croce Rossa Italiana. Esprimo soddisfazione nell'aver visto confermare dal Sindaco Sborgia tale situazione".
Esordisce così in una nota l'ex sindaco di Camerino Gianluca Pasqui e attuale Capogruppo della minoranza di "Radici al futuro" il quale, da residente di Vallicelle, ieri sera ha preso parte alla riunione indetta dall'amministrazione comunale per discutere della riqualificazione del quartiere

"La riqualificazione dell’area - scrive Pasqui- va avanti attraverso i progetti della mia amministrazione. L’assessore Marco Fanelli ha ribadito che alcuni palazzi continueranno ad essere sotto la perimetrazione permettendo, questa, anche la possibilità dell'interramento dei cavi di alta tensione (perimetrazione già approvata dalla 'mia Amministrazione'). Nota grave invece che dopo 9 mesi manchi ancora la firma della convenzione per la costruzione della Caserma dei Carabinieri e sostanzialmente tutto è fermo ad allora e cioè, alla fine del mio mandato da Sindaco.

Per la struttura provvisoria del Comune- continua il Capogruppo di "Radici al Futuro"-  di certo il grazie va alla Protezione Civile che in risposta alla mia soluzione progettuale di Aprile 2019, valutando le opere di urbanizzazione troppo costose in altro luogo, ha indicato ed autorizzato l'attuale amministrazione a  poter costruire la struttura provvisoria del Comune, su di un'area di protezione civile di Vallicelle (ricordo fino a "ieri" occupata dai container).

 Per quanto concerne i tempi della ricostruzione- prosegue Pasqui-  finalmente dopo averne sentite di belle e dopo aver sempre individuato nell'ex sindaco il colpevole, siamo giunti alla conclusione che le tempistiche non possono essere date in quanto, così sostiene Sborgia, non abbiamo la sfera di cristallo. 

Gravissimo, a mio avviso, il fatto di aver consentito lo spostamento degli studenti, importantissima risorsa per il quartiere ed in particolare per le attività commerciali ivi delocalizzate. Anche se la convenzione per tenere i moduli abitativi temporanei che ospitavano gli studenti scadeva a febbraio 2020 e' altrettanto vero che Sborgia doveva garantire il rinnovo di tale contratto, magari applicando le stesse condizioni per l’area  “container”delle Cortine,  e se questo, per un motivo o per un altro, non si poteva fare bisognava assolutamente intervenire in maniera decisa, assumendosi le responsabilità del caso per scongiurare in tutti i modi tale gravissima situazione. 

Inoltre siamo ancor più preoccupati del venir meno di questi posti letto per gli studenti UNICAM, posti letto realizzati anche per sopperire nell' immediatezza del sisma alla carenza di alloggi in Città. 

Si ricorda inoltre che come formalmente richiesto dal Magnifico Rettore, sono stati realizzati ulteriori moduli abitativi temporanei alle Cortine proprio perché quelli di Vallicelle non erano sufficenti. Quindi, domando se, questi posti letto non potevano far comodo ad ospitare gli studenti, considerato che, da quello che sappiamo dovrebbero partire presto i lavori di ristrutturazione dei collegi siti in loc. Colle Paradiso. 

Infine- conclude nella sua nota Gianluca Pasqui-, mi pare di aver capito che i pericoli per la salute legati al centro Ada e sempre urlati da alcuni, in particolare dell’Assessore Fanelli, siano terminati con l'elezione dell'attuale amministrazione. Mi viene da dire, tutto bene quel che finisce bene..."
C.C.

"Consigli per la spesa" alla maggioranza del Consiglio comunale di Camerino. E' il contenuto di una missiva a firma del consigliere della minoranza Stefano Falcioni del Gruppo Radici al Futuro.

"Alla luce delle continue interruzioni da parte del sindaco e dei componenti della maggioranza nel corso del consiglio comunale del 29 novembre scorso, ed in attesa di ricevere le annunciate lezioni private da parte dell’assessore al bilancio del comune di Camerino- scrive Falcioni-  propongo alcune riflessioni sulla destinazione dei 3 milioni che arrivano dal rimborso dell’assicurazione sui danni subiti dagli immobili comunali a seguito del sisma.
Vista l’inspiegabile difficoltà ed imbarazzo dell’assessore Fanelli a dare lettura in consiglio delle opere finanziate con quei 3 milioni".

Alla missiva Falcioni ha allegato l’estratto della relazione in cui sono elencate le spese previste.
spese
"Tra queste spese- continua il consigliere di minoranza-  spicca la destinazione di 200.000 euro alla revisione del piano particolareggiato, di cui il consigliere Roberto Lucarelli durante la seduta e, il nostro capogruppo Gianluca Pasqui con un comunicato nei giorni scorsi, hanno già evidenziato gli effetti di totale blocco che porterebbe sulla ricostruzione del centro storico.
Sia chiaro- precisa Falcioni-:  la gran parte delle altre spese indicate sono spese che potremmo definire necessarie, ma sono tutte spese che qualsiasi comune si trova a dover affrontare nell’ordinaria gestione. Ogni comune d’Italia si trova e si troverà, a prescindere dal sisma, a dover fare la manutenzione di una strada, sostituire dei mezzi degli operai, a potenziare la videosorveglianza per la sicurezza o a fare lavori presso le strutture sportive comunali.
L’entrata dei 3 milioni è invece da considerarsi un’entrata eccezionale, straordinaria, non solo per importo, ma anche perché non ripetibile (salvo nuove catastrofi naturali che tutti noi scongiuriamo).
Buon senso avrebbe voluto che la somma venisse usata non per una disorganica “lista della spesa” dell’ufficio tecnico ma per porre in essere una strategia, una visione, un’operazione straordinaria ed eccezionale, come lo è l’entrata.

Considerato che siamo ancora in tempo, perché questi soldi saranno effettivamente spendibili solo dopo febbraio 2020- prosegue il consigliere di minoranza-  provo a dare qualche idea al nostro assessore che dia più peso agli scenari di lungo termine. In primo luogo,  viste le continue preoccupazioni dell’assessore sulla sostenibilità dei mutui, i 3 milioni potrebbero essere destinati alla riduzione del debito, che in un solo colpo sarebbero diminuiti di circa il 21%, permettendo un grosso risparmio in termini di impegno finanziario annuale quando i mutui ripartiranno ed alleggerendo così la gestione dei conti del comune" . Altro aspetto sottolineato da Stefano Falcioni "  viste le continue preoccupazioni dell’assessore in merito al “disavanzo tecnico” (per legge ammortizzabile in 30 anni) che, al 31.12.2019 sarà di circa 2.400.000 euro, i 3 milioni potrebbero essere utilizzati in parte (ad esempio 600.000) per le spese di investimento più impellenti come ad esempio la strada di Mergnano, mentre i restanti 2.400.000 potrebbero essere utilizzati per la copertura del disavanzo tecnico, permettendo al bilancio di liberare la quota annuale di circa 105.000 euro da utilizzare annualmente per le necessità sia correnti che di investimento del comune.
Immaginando inoltre che le preoccupazioni sui mutui e sul disavanzo tecnico non siano così importanti, altrimenti l’assessore avrebbe destinato il “tesoretto” a questi fini, i soldi potrebbero essere destinati al centro storico, vero punto di forza del loro programma elettorale, tenuto anche in considerazione che la rinuncia quasi totale alle perimetrazioni, ed il buon senso, fanno prevedere che il comune avrà sicuramente delle spese da accollarsi per la ricostruzione delle infrastrutture e dei palazzi pubblici del centro storico, anche in ottica di una strategia di rinnovamento e di ripensamento urbanistico del centro (ammesso che ne abbiano una). 
Infine, destinare questi 3 milioni per creare una piccola zona economica speciale domestica che aiuti ad incrementare il numero dei residenti ed il numero dei posti di lavoro, erogando aiuti a giovani coppie che, ad esempio, acquisteranno un’abitazione a Camerino dove porteranno la residenza o ad imprese che si costituiranno o stabiliranno a Camerino incentivando l’assunzione di ragazzi residenti a Camerino, magari in accordo con l’Università per sviluppare quei programmi di trasferimento tecnologico che Unicam ha avviato già da anni.
Credo che, quando si amministrano soldi dei cittadini - conclude la nota-  si debba guardare più in là della punta del naso e ragionare in base ad una strategia. La straordinarietà della situazione della nostra città richiede uno sforzo di visione e di strategia, che però, già dopo sei mesi, è difficile riscontrare in una lista nata al solo fine di essere “contro”.

Stefano Falcioni

Consiglio Comunale di Camerino

Gruppo Radici al Futuro

cc

E’ stato l’ultimo punto all’ordine del giorno, ad infuocare la seduta dell’ultimo consiglio comunale di Camerino. Licenziati serenamente una lunga serie di argomenti, si è passati alla votazione per l'approvazione delle linee programmatiche di mandato. 
E’ proprio in relazione alle azioni e alla programmazione del mandato dell’attuale amministrazione che, anticipando il voto contrario dell’opposizione, il capogruppo di “Radici al futuro” e sindaco uscente Gianluca Pasqui si è fatto portavoce di aspre critiche, alimentando risposte altrettanto forti da parte del primo cittadino Sandro Sborgia.

Vuote, secondo Pasqui, le linee programmatiche dell'amministrazione Sborgia

Linee programmatiche vuote e prive di contenuto – le ha definite Pasqui- Portano un cappello che non conosce vergogna e, fortemente offensivo nei confronti di un territorio e di 1820 persone che hanno sostenuto la mia lista e l’amministrazione uscente che, aldilà della condivisione o meno di quello che è stato fatto, ha lavorato in maniera incessante ed instancabile con grande spirito di appartenenza e volontà di risolvere problemi”. A detta di Pasqui le affermazioni che introducono le linee di programma, rappresentano un’offesa gratuita e sono inutili al percorso che ci si appresta a fare.
 “ Lei – ha detto- vuole fare un percorso partecipato, talmente aperto e partecipato che, nel ringraziare il presidente uscente della Fondazione Casa amica, per la prima volta, ci troviamo a vedere un gruppo di opposizione non interpellato nella nomina dei membri in seno al suo consiglio di amministrazione. So benissimo che il regolamento non lo prevede, ma è stato sempre fatto. In linea con la legge si è reputato di non farlo ma è perfettamente irrispettoso e irriverente nei confronti di una comunità. Questo è il mio e il pensiero e credo sia anche il pensiero di molti. Io da sindaco e i miei predecessori, non abbiamo avuta questa difficoltà”.
Altro punto criticato quello delle demolizioni, partite per le frazioni di Strada e di Valle Vegenana sulle quali è stato sottolineato l’avvio da parte dell’amministrazione uscente.
Linee programmatiche che sanno di ‘libro Cuore” e rivolte, non ai bambini, ma ad una comunità fortemente in crisi per il terremoto e non  a motivo di una situazione economica difficoltosa pre-sisma, da lei citata. Siamo in crisi oggi, prima non lo eravamo- ha continuato Pasqui- Noi eravamo la Camerino del Palazzo della musica, dell’università che stava investendo nel centro storico e la Camerino che nei primi anni del mio mandato, si trovava a garantire con grande successo la guida di tutto un territorio ed era da esempio non solo ad un territorio montano che secondo lei è stato da Camerino abbandonato.  Linee programmatiche che giustamente parlano di ricostruzione, senza che il sindaco indichi nelle sue linee programmatiche come vuole ricostruire, quali sono le tempistiche, quale la metodologia, quale l’indicazione e la strada da seguire; se poi la strada è quella delle perimetrazioni che avete presentato, credo che qualche problema questa città potrebbe averlo. Se la strada da seguire sono i livelli di danno, i problemi sono ancora maggiori, perché secondo me appartengono alla volontà dei privati e non al sindaco. Le linee sono piene di cose che non si riescono e non riuscirete a fare e quelle che arriveranno in porto sono tutte cose ben avviate dall’amministrazione Pasqui”.
A tal proposito sono stati ricordati i finanziamenti già pronti per le aree cimiteriali o la realizzazione della nuova Scuola della musica che vede in prima linea la fondazione ABS e il maestro Bocelli che Pasqui ha ricordato di aver ricevuto e accolto in visita nel centro storico grazie al contatto trovato dalla badessa delle Clarisse e al contributo di Vincenzo Correnti e di tutto il suo gruppo. “ Anche in quel caso lei parla nelle sue linee programmatiche di cose che sono state ben avviate; così è per i percorsi lauretani o per le opere d’arte che, sempre la mia amministrazione ha garantito restassero a Camerino, quando tutti ci indicavano la strada fuori le mura cittadine. Se sono qui, tutto il percorso è partito insieme all’arcivescovo Brugnaro e al suo successore. La crisi economica precedente al sisma dunque non esiste, se non riferita a difficoltà contingenti all’essere un territorio montano” . Quanto all’unione con la diocesi o l’università, il consigliere Pasqui ha detto che, anche se sempre si può migliorare, non c’è niente da unire di più rispetto a quanto fatto. "Nel tavolo di concertazione abbiamo definito le perimetrazioni e portato avanti tutto un percorso che ha gestito l’emergenza vera che ha garantito alla comunità di esistere oggi e che trova nei percorsi già avviati le sue linee programmatiche”. Sull’unione con le altre istituzioni, la critica è stata mossa alla votazione contraria del sindaco in seno al consiglio dell’ente montano che, a detta di Pasqui, “ ha isolato completamente in soli due mesi, una città . L’Unione montana è stata voluta anche dal comune di Camerino; è stata salvata una massima istituzione, e la città per la prima volta, senza volere la poltrona, si è messa a disposizione del suo territorio, portando importanti risultati”.
Poi, richieste di chiarimento sul percorso avviato per la sede della Compagnia dei Carabinieri e sulla possibilità negoziata dal sindaco di rivedere Camerino rappresentata con la vicepresidenza all’ATO.
“ Spero che il suo programma non siano queste linee programmatiche; pur utilizzando ‘competenze molto significative', lei è stato l’ultimo a creare la Giunta lasciando fuori la rappresentanza più importante della dottoressa Ortenzi. Credo che facendo qualche assestamento forse possiamo sperare in un futuro che non sia quello di crisi che lei ha sottolineato, ma un futuro reale e non di parole”.

Lareplica del sindaco Sandro Sborgia

Non si è sottratto alla replica il primo cittadino che, in riferimento alla paventata offesa nei confronti di chi ha votato la lista alternativa ha detto che il suo discorso programmatico, non contiene"una sola parola irrispettosa nei confronti di quelle persone, anzi, nel giorno dell’elezione la mia prima dichiarazione è stata di profondo rispetto per coloro che avevano scelto di votare per l’altra parte ,perché convinti che fosse quella la parte giusta. Semmai è lei che dovrebbe chiedere scusa a quella parte che l’ha votata e che probabilmente ha pensato che più di quello che lei ha fatto, non si potesse fare. La sua campagna elettorale è iniziata molto prima;,per mesi, lei ha detto che tutto quello che era stato fatto era il massimo che si potesse fare e, quelle persone l’hanno creduta. Ma così non è stato; molto più facile e semplice è stato chiudere il centro storico e uscirne negli attimi successivi alle prime scosse quando a Camerino c’era la presenza delle massime istituzioni e delle massime forze, protezione civile, Carabinieri, Guardia di Finanza. Quello era il momento fondamentale affinchè quella Camerino che oggi noi vediamo chiusa, potesse essere messa in sicurezza e, ce n’erano le possibilità. E’ stato molto più facile per lei chiudere e uscire fuori e adesso ci troviamo con una città abbandonata. E’ lei che deve chiedere scusa e, non solo alle 1800 persone che l’hanno votata, perché illuse dal fatto che si potesse fare solo quello. Noi dimostreremo che si poteva fare di più; quello era il momento, e , a tre anni di distanza, noi tutto quello che c’era in quel momento non l’abbiamo più e, ogni santo giorno, facciamo fatica a far sì che la città di Camerino sia tenuta in considerazione e che abbia una corsia preferenziale. Eppure lo abbiamo detto e lo faremo”. Sulle demolizioni il primo cittadino ha inoltre sostenuto che si sarebbero potute fare: “ Su 118 immobili oggetto di sopralluogo da parte del Gruppo Tecnico di Supporto dei Vigili del fuoco, ben 20 erano stati dichiarati da demolire e l’unica demolizione ha riguardato il palazzo ‘Toffee’ grazie al ricorso al tar deii proprietari. Demolizioni dunque avviate e, purtroppo per lei , mai attuate; oggi noi le attuiamo nel rispetto della legge. Lei diceva che la legge non glielo consentiva e non è vero : questo avrebbe dovuto dire alla gente e alle 1800 persone che l’hanno votata, che non era vero che la legge non glielo consentiva. Il gruppo GTS era stato creato apposta e le demolizioni venivano fatte anche dai Vigili del fuoco e dall’esercito che al momento era lì disponibile; lei non ha sfruttato e non è stato capace di sfruttare quella possibilità”. In riferimento alla definizione da libro cuore delle linee programmatiche, Sborgia ha risposto che nelle sue parole“ c’ è sicuramente del sentimento, quello che lei non ha mai messo nella sua attività amministrativa che, direttamente o indirettamente, l’ha vista al governo di questa città per 15 anni “. E sul fatto che la città prima del sisma non fosse in crisi “ forse lei dimentica o le sfugge che lo spopolamento di questo territorio è iniziato nel 2011, quando lei era nel governo di questa città. Lei dice che Camerino è la guida di un territorio quando la presidenza dell’ente è retta dal comune di Pieve Torina; una guida del territorio che negli scorsi mandati ha visto l’allora comunità montana andata in frantumi. Dovrebbe ricordare ai cittadini di Camerino che quella che è stata la prima comunità montana a nascere, oggi non c’è più. Oggi c’è l’Unione montana che è cosa diversa: oggi l'ente non è più costituito, come prevedeva la legge, per numero di comuni, bensì per popolazione. L’escamotage che ha consentito di costtuire l’Unione è dipeso dal numero di abitanti di Camerino che ha consentito alla struttura di esistere, altrimenti non sarebbe esistita. Lo ha permesso un provvedimento di legge regionale proprio per far fronte alla crisi che si era venuta a creare nella ex Comunità montana “. A Pasqui, Sborgia ha criticaro di non aver mai spiegato né resi noti i motivi di quella frattura "quando nel 2014 le era stato dato mandato dai comuni che sono fuoriusciti, di farsi garante di condizioni che avrebbero consentito a tutti di poter rimanere insieme”.
Quanto al voto contrario espresso nella prima riunione dell'Unione, Sborgia ha spiegato che le sue motivazioni sono contenute nella delibera: “ "Ho votato contro in quanto alla richiesta ormai da tempo avanzata dai comuni fuoriusciti di Castelsantangelo sul Nera, Valfornace, Montecavallo ed altri, viene loro detto che possono entrare alle condizioni previste dallo statuto votato dal consigliere Pasqui e dagli altri componenti, statuto che prevede che il presidente e la Giunta siano nominati dai sindaci dei comuni fondatori dell’unione montana . Si dice ai comuni di poter entrare ma senza riconoscere loro diritto di voto. Il diritto è solo a partecipare e l’ex sindaco Pasqui non lo dice perché gli conviene non dirlo; principio ispiratore contenuto nella legge per l’istituzione delle comunità montane, è il far sì che i comuni dell’entroterra più svantaggiati potessero unirsi e condividere servizi ed è quello che stanno facendo le unioni dell’Esino e dei Monti Azzurri che sono cresciute e continuano a offrire servizi, cosa che non è successa da questa parte. Quello che doveva essere lo spirito di creare un’unione di comuni che iniziassero a dialogare tra loro e a condividere i problemi della montagna, a causa dello statuto votato all’epoca da Pasqui, invece di diventare soggetto inclusivo si è trasformato in un ‘club’: si entra se si soggiace alle condizioni dettate, senza poter votare la presidenza né la Giunta, limitandosi unicamente a prendere atto delle decisioni prese dai comuni fondatori Questa è l’espressione massima di quel tipo di democrazia intesa dal consigliere Pasqui e da altri soggetti che fanno parte dell’ente. Ebbene ho votato contrario e rivendico con tutta la mia forza quel voto contrario perché penso che laddove c’è un raggruppamento di enti e di comunità, debbano essere garantiti gli stessi diritti e le stesse condizioni per tutte le comunità che ne fanno parte. Non ambisco io a quella poltrona anche se ritengo che sia ora che Camerino giochi un ruolo di primaria importanza all’interno di questo territorio così come è sempre stato e da tempo ce se ne è dimenticati. Penso anche che la partecipazione democratica all’espressione della governance di quell’ente, debba essere fatta e concessa a chi ne fa parte e con gli stessi diritti e le stesse garanzie. Quella è democrazia, non il club esclusivo”. Sborgia ha anche detto che la perdita della caserma dei Carabinieri per l’allora sindaco non era un problema. Oggetto di un accordo tra l’Unione Montana ( in qualità di ente proprietario dello stabile dove si è pensato di allocare la sede), Agenzia del demanio, Comune di Camerino e Comando Generale dell’Arma, dell’intesa che porterà la caserma nello stabile di Vallicelle se ne parla dal 2018 e, “ finora si è discusso se concedere lo stabile all’Agenzia del demanio per 90 anni, a fronte di un investimento di 5 milioni di euro . “ Alcuni termini dell’accordo sono stati oggetto di discussione e , alla fine si era convenuto in 60 anni la concessione della disponibilità della struttura , ritenuto l’arco di tempo congruo; 60 anni sono stati stimati equi con l’ammortamento dell’investimento del demanio per la ristrutturazione. “ Sembrava che l’accordo fosse fatto ma si dice cha la direttrice dell’unione abbia sollevato eccezioni in ordine ad un possibile danno erariale qualora l’accordo fosse sottoscritto e siglato in quei termini.  Premesso che non si tratta  di contratto di cessione ma di un accordo che tra l’altro consente all’Agenzia del demanio che quei 5 milioni di euro, non vadano persi e siano destinati esclusivamente alla ristrutturazione di quei locali, è evidente che più si attende, più c’è il rischio che le risorse prendano la strada di altri comuni che hanno le medesime esigenze. Guarda caso il problema è stato sollevato nel momento del cambio dell’amministrazione comunale che ha sicuramente delle vedute diverse in relazione a quello che è il governo del territorio di tutto l’entroterra camerte”. Il sindaco ha fatto presente e ricordato che piuttosto che erigere barriere per impedire l’ingresso nell’unione ai comuni che sono fuoriusciti , magari sarebbe il caso di sedersi tutti intorno ad un tavolo e cominciare a ragionare “perché la situazione non è più la stessa del 2014; tutti i comuni dell’entroterra, abbiamo vissuto un terremoto e questo, probabilmente, a qualcuno sfugge; più passa il tempo e più aumenta il rischio che questi territori non si risollevino dalla grave crisi che lei non vede, ma che invece e molti colleghi toccano in prima persona. Non sappiamo cosa significhi stare dentro una Sae, essere lontani dalla propria casa o attendere anni perché la nostra abitazione sia ricostruita, ma c’è gente che è lì ed aspetta una risposta da noi.  E’ forse il caso che prendiamo atto che abbiamo una situazione di crisi e, anziché erigere muri, che si cominci a parlare, a studiare che cosa si può fare non solo per il bene di Camerino, ma di tutta la comunità dell’entroterra”.
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Delle cose buone avviate dalla precedente amministrazione, il sindaco ha poi ricordato il finanziamento dal 2017 del mattatoio che nel 2019 aspetta ancora di essere ristrutturato “ e nel frattempo chi vive del lavoro duro dell’allevamento, è lì che aspetta e per poter macellare è costretto ad andare altrove. Sfugge a qualcuno che Matelica ha un mattatoio avanzato e che se non riusciamo al più presto a mettere a posto il nostro, riuscirà probabilmente ad assorbire il numero di allevatori che abbiamo nel nostro territorio”. Sulle opere d’arte salavate il sindaco ha detto di conoscere bene chi se ne è preso cura, impedendo che fossero portate via .” E’ lei che non deve appropriarsi di cose che non le appartengono ed è ora che cominci a dire la verità su tante cose. Questa è una di quelle”. In ordine all’affermazione di essere stati gli ultimi a formare la giunta, tenendo fuori la dottoressa Ortenzi, Sborgia ha riconosciuto che è vero ma che una giunta così non c’è mai stata e ne è orgoglioso. “ Possiamo andare avanti e presentarci a testa alta. Profonda ammirazione per la dottoressa Ortenzi, per la disponibilità concessa e per quello che fa con enormi sacrifici personali  Pur abitando ad Ascoli, viene a Camerino ed è impegnata da mattina a sera presso l’ufficio tecnico; insieme al sottoscritto e agli altri assessori e consiglieri, è lei che si occupa della gestione della ricostruzione , delle messe in sicurezza, dell’affidamento di appalti”.

L'intervento di Lucarelli 

Prima della votazione, è intervenuto con parole forti anche il consigliere ed ex vice sindaco Lucarelli, sottolineando che in quelle ore il sindaco Sborgia non c’era e, non sa cosa abbia vissuto e patito la città. Nessuna chiusura, anzi,l'unica città ad avere un centro commerciale, unica ad avere opere di urbanizzazione che si stanno aprendo adesso, unica città che può vantare una scuola, primo vero edificio scolastico che si deve alla ricostruzione. “ Prima di parlare di cose che non sa perché solo raccontate, la invito sindaco a documentarsi meglio. Quanto all’esercito che lei ha citato, quando nel 2017 è venuto a spalare la neve abbiamo dovuto pagargli il gasolio e quando abbiamo chiesto al Gts di demolire il palazzo di via Macario Muzio, ci hanno risposto di non avere le attrezzature “.
Una bugia è stata definita poi quella della rilevazione preventiva dei livelli di danno che, a detta di Lucarelli, non può essere fatta dal comune in quanto non ne ha titolarità. Unico a poterlo fare è il proprietario mentre il comune può solo raccogliere i dati. Il consigliere ha anche detto che con le perimetrazioni l’attuale amministrazione ha stravolto completamente il piano Cucinella e quanto al programma di rifunzionalizzazione di grossi contenitori edilizi vuoti ha detto che senza perimetrazione è impossibile; se si volessero fare cambi di destinazione d’uso, sarebbero necessarie le varianti di ogni singolo edificio, perdendo le eventuali risorse economiche che quello strumento poteva dare.
“ Voi avete fatto questo con una delibera che non trova spiegazione in nessuno dei suoi punti". Da ultimo, un appunto sul potenziamento della linea ferroviaria; il Contram è l'ente che sostituisce quelle corse e deve essere la Regione Marche a riconoscere il contributo tot a chilometro, ad un consorzio che è da considerarsi l’azienda più importante del comune di Camerino. “ Preoccupiamoci invece della stazione ferroviaria che dalla Regione Marche viene costruita a Macerata dentro all’università nel quartiere ‘Vergini’ e, di vedere come l’ente regionale si comporta con l’ateneo di Camerino”. Sul mattatoio di Matelica il consigliere ha detto che la sua riapertura avviene grazie ad un contributo regionale, mentre quello di Camerino è fermo al Suam; da più di un anno bloccato senza che la Regione si occupi di fare la gara. Non si è potuta finanziare l’opera con i fondi dell’emergenza perché per il mattatoio non c’era la linea di finanziamento.

Nella sua breve replica, Sborgia ha rammentato che nelle ore immediate al sisma del 24 agosto, seppure in licenza, si è subito recato nelle zone dell’ascolano colpite e, come tutti i sindaci dell’entroterra, Pasqui dovrebbe ricordare che in quei momenti successivi alle scosse dell'ottobre, per le questioni sanitarie della popolazione, non solo a Camerino, ma su un vasto territorio, c'era lui stesso presente. In disaccordo poi il sindaco  sul fatto che il comune non possa fare nulla per le rivelazioni di danno.“ Il comune può fare anche su questo. L’amministrazione, il sindaco e gli assessori e consiglieri devono parlare con la popolazione e far capire dell’importanza di presentare progetti . “ E’ quello che stiamo facendo, dialogando con i tecnici. Con la gente bisogna parlare, probabilmente, voi non avevate questa abitudine di relazionarvi; semmai eravate abituati a dire che la colpa era sempre di qualcun altro”. Con quale coraggio poi si parla ancora del piano Cucinella quando ,consegnato nel 2018, si è scoperto solo un anno dopo e, grazie ad una richiesta agli atti, che chiusa in un cassetto c’era la versione integrale".
C.C.
Sulla nomina del nuovo presidente della casa di riposo di Camerino interviene il gruppo di minoranza Radici al futuro, con Gianluca Pasqui che, ringraziando il presidente uscente approfitta per denunciare una mancata collaborazione sulla scelta tra maggioranza e minoranza.
"Intanto riteniamo di dover ringraziare, a nome di tutta la comunità di Camerino, il presidente uscente Luigi Vannucci e il consiglio uscente di Casa Amica che hanno lavorato fino ad oggi durante anni davvero difficili - ha detto - . Hanno dato prova di essere vicini alle problematiche dei più deboli e ha restituito a Casa Amica quanto negli anni era stato tolto alla casa di riposo.
A Sante Elisei un benvenuto e buon lavoro - aggiunge - . E' chiaro che noi vogliamo sottolineare una grande contrarietà a queste nomine da parte del sindaco e a quello che lui e la sua amministrazione hanno sempre sostenuto in campagna elettorale in termini di collaborazione.
Da sempre - spiega - , sicuramente negli ultimi anni, quando ci sono state le nomine a Casa Amica veniva sempre chiesto, in ottica collaborativa, al consiglio e quindi a chi rappresenta una parte degli elettori, un nome da mettere all'interno del consiglio. Per la prima volta un sindaco non chiede alla minoranza alcun nome. Allora io comincio a dubitare che le parole del sindaco Sborgia non trovino i contenuti amministrativi all'interno del consiglio. Rimango per certi aspetti sorrpeso - conclude - , per altri credo sia normale questo comportamento da parte di un sindaco che è stato capace di isolare in maniera reale Camerino dal resto del territorio".

GS
Si è svolto questa mattina il primo incontro con la stampa dei consiglieri di minoranza del gruppo Radici al futuro, dopo la rielezione del sindaco di Camerino che ha portato Sandro Sborgia a guidare la città. 
“Il primo incontro - ha detto Gianluca Pasqui - perché ne faremo altri ogni volta che ci sarà la necessità di comunicare attraverso la stampa per una comunità che ha il diritto di sentire entrambe le parti e veder snocciolato quello che sarà il percorso amministrativo con delle puntualizzazioni, quando saranno necessarie, da parte del gruppo Radici al futuro". Diversi, questa mattina, gli argomenti affrontati dalla minoranza con i consiglieri Gianluca Pasqui, Stefano Falcioni, Antonella Nalli e Roberto Lucarelli.
"Le perimetrazioni - ha detto Pasqui - fanno parte degli argomenti essenziali per lo sviluppo e la ricostruzione della comunità. Noi avevamo deliberato il 4 aprile, in consiglio comunale, e avevamo approvato le proposte di perimetrazioni con 14 frazioni, il centro storico e il quartiere di Vallicelle. Su tutte c’erano i predecreti, quindi si era messo un punto importantissimo per il percorso che doveva portare alla ricostruzione. La nuova amministrazione ha cambiato tutto: toglierà nuove frazioni e questo significa che non c’è la volontà di credere nel futuro del territorio camerte. Dove ci sono le frazioni c’è la possibilità di intervenire con opere importanti. La frazione di Campolarzo, ad esempio, è piena di ruderi che potevano essere sistemati con la perimetrazione. 

In merito al centro storico - ha aggiunto - non c’è solo preoccupazione. Sono sconvolto perché si toglie la sicurezza: sono stati esclusi palazzi pubblici che diventano essenziali per fare vie di fuga. Mi ha sconcertato l’intervento del capogruppo Marassi che ha detto che tutto questo è stato concordato. Con chi? -si chiede Pasqui - C’è stata una frenata fondamentale sulle tempistiche per andare avanti. Abbiamo rallentato di molto l’iter che deve portare a ricostruire Camerino. Viviamo così in una situazione di stallo, fino a che non arriverà la risposta di Spuri”.

Poi l’intervento di Roberto Lucarelli: “Sulle frazioni si sta perdendo una opportunità storica, come abbiamo visto dopo il sisma del 1997. Come ex assessore ai lavori pubblici i problemi delle frazioni mi sono noti. Si sta perdendo la buona occasione per restituire dignità ad interventi e opere che sono così dal dopoguerra. Spesso si tratta di seconde case e le frazioni dove sono state tolte le perimetrazioni sono quelle dov’è c’è un maggior numero di seconde case. Il Comune si troverà poi il problema dei sottoservizi che non vengono fatti e dovranno essere realizzati in futuro dal Comune. Credo che l’amministrazione debba fare una riflessione, la campagna elettorale è finita ed è giusto che ognuno si prenda le proprie responsabilità. Sul centro storico sono alquanto scettico: credo che i contatti con l’Usr non siano stati chiari. Per far passare un messaggio di accelerazione dei tempi si sta perdendo una opportunità e si stanno facendo delle manovre per un centro che al prossimo terremoto forse sarà di nuovo zona rossa".

Poi l'attenzione di Pasqui sull'Unione Montana, sul vice presidente dell'Ato e sulla Compagnia dei carabinieri: "Credo che il sindaco in due mesi si sia già isolato. Mi risulta che sia stato di Camerino l'unico voto contrario sulle norme legate allo statuto che dell'Unione Montana che si rivolgono a vantaggio dei Comuni che l'hanno costituita. Significa aver messo Camerino in minoranza nel proprio territorio. Un'altra grande preoccupazione è la nostra rappresentanza all'Ato per la gestione e il percorso legato all'acqua. Eravamo riusciti ad avere il vice presidente in questa importante istituzione con il mio vice Roberto Lucarelli e spero che Sborgia faccia del tutto per garantire qualcuno di questa amministrazione come rappresentante. Infine, l'altro punto di domanda riguarda la Compagnia dei carabinieri per la quale eravamo arrivati al punto di definizione all'interno del palazzo dell'Unione Montana. Non ho saputo più nulla e sono preoccupato perchè i nostri militari non possono continuare a lavorare all'interno dei container".

Giulia Sancricca


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Con una lettera inviata al sindaco di Camerino Sandro Sborgia e, per conoscenza, al rettore di Unicam Claudio Pettinari e al presidente del CUS Camerino Stefano Belardinelli, il consigliere comunale di minoranza Roberto Lucarelli, in nome e per conto anche degli altri Consiglieri, del gruppo Radici al Futuro, Gianluca Pasqui, Antonella Nalli e Stefano Falcioni, chiede il rinvio del Consiglio comunale fissato per il prossimo lunedì 15 luglio. Il motivo della richiesta di rinvio, scrive Lucarelli, è nellla concomitanza di data e e orario con la Cerimonia di apertura del 9° Campionato Europeo Universitario di Tennistavolo. 

"Considerato che il Campionato Europeo Universitario di Tennistavolo, rappresenta per la Città un’importante 

“vetrina” a livello europeo visto che saranno presenti le Università appartenenti alle seguenti nazionalità: 

Bulgaria, Cipro, Croazia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, 

Russia, Svizzera, Turchia e Ucraina e che tutto il Consiglio Comunale è stato invitato a partecipare, la 

convocazione del Consiglio Comunale per il giorno 15.07.2019, ci sembra una gran mancanza di rispetto 

istituzionale nei confronti di: Unicam, Cus, dei paesi che partecipano al campionato, della Città e di tutti i 

Consiglieri Comunali che sicuramente non potranno essere presenti, per tutta la durata della manifestazione, 

poiché convocati al Consiglio Comunale. 

Contestualmente ringraziamo il Magnifico Rettore e il Presidente del Cus, che ci leggono per conoscenza, per 

aver voluto nuovamente organizzare una così importante manifestazione internazionale, così accendendo 

nuovamente i riflettori sulla nostra Città. 

Certi che la nostra richiesta verrà accolta , a missiva- porgiamo distinti saluti 

i Consiglieri Comunali 

Gianluca Pasqui 

Antonella Nalli 

Roberto Lucarelli 

Stefano Falcioni 




Occasioni perdute e contraddizioni soprattutto in materia di ospedale. Sono queste le questioni caratterizzanti della nota attraverso la quale capogruppo di “Radici al futuro”, Gianluca Pasqui, manifesta la propria preoccupazione circa i segnali provenienti dai primi giorni di governo dell’amministrazione Sborgia. Di seguito la nota integrale:

Mi sento di esprimere grande preoccupazione per le sorti della nostra Città.

L'inizio di mandato del sindaco Sborgia e della sua squadra è a dir poco sorprendente e fuori da ogni regola politica e di buon senso. A partire dall'essere stato uno degli ultimi o addirittura l'ultimo a nominare la giunta sino a lasciare fuori dalla stessa, in maniera assolutamente inspiegabile e priva di giustificazione, la dott.ssa Anna Ortenzi, non solo la più votata ma probabilmente l'unica con esperienza e competenza specifica.

Il Sindaco sembra non essersi ancora reso conto che la campagna elettorale è ormai terminata e che, mettendo da parte feste e festicciole, dalle promesse si deve passare velocemente ai fatti concreti.

Devo dire che i pochissimi giorni di mandato sono già stati un saggio di manifesta incapacità e contraddizione passando dalla sorprendente e unica chiusura degli uffici comunali (ricordo che sono stati chiusi; inspiegabilmente, per una settimana sia l'ufficio tecnico che di polizia municipale), alla irripetibile occasione avuta con il Santo Padre al quale il Sindaco non è stato capace di rappresentare la nostra drammatica situazione, di avanzare richieste e di portare all'attenzione del Pontefice le nostre essenziali necessità limitandosi ad un solo, cosi come da lui stesso definito “...sguardo d'intesa...”. Molto poco per un sindaco che deve ricostruire il più grande centro storico del cratere sismico ed il suo vasto territorio comunale fatto di quartieri e tante stupende frazioni.

A dir poco comici, se non fosse per la tematica così importante, gli interventi sulla sanità e sulla salute del nostro ospedale avanzati prima, in campagna elettorale dall'amico di sempre del sindaco (così ama definirsi il dott. Stefano Sfascia) e poi dallo stesso Sborgia.

Ripercorrendo velocemente tale teatrino si passa da dichiarazioni che vedrebbero, secondo Sfascia, il futuro ospedale unico di Macerata fare sempre riferimento a quello di Ancona, per poi dichiarare che l'ospedale di Camerino sarà sostanzialmente una R.S.A fino a dire, questa volta il sindaco in persona, di aver avuto, in data 6 giugno, le rassicurazioni a cui teneva dal Presidente della regione Marche ossia mantenere tutti i servizi così come sono oggi. Infine, dopo aver ottenuto le rassicurazioni a cui, dichiara, di tenere ecco che in data 18 giugno escono dichiarazioni del sindaco che parlano di problematiche gravissime del nostro ospedale. Si va dalla possibile interruzione delle prestazioni della cardiologia, in orario notturno e festivo, per i mesi di luglio e agosto alla chiusura del reparto Utic fino alla progressiva riduzione del numero dei cardiologi e alla precarietà degli infermieri.

Indovinate chi è per Sborgia il colpevole di tutto ciò? Naturalmente il sottoscritto Gianluca Pasqui ex sindaco di Camerino e cioè colui che sotto il suo mandato ha visto nominare ben tre primari, cardiologia, ortopedia e pronto soccorso e che attraverso un continuo e proficuo dialogo con regione, Area Vasta e colleghi sindaci, in particolare con il presidente dell'unione montana Dott. Alessandro Gentilucci, ha visto definire negli atti della Conferenza dei sindaci, vicino all'ospedale unico, un ruolo strategico per l'ospedale di Camerino, sostanzialmente garantendo il nostro ospedale per il futuro.

Molto importanti gli investimenti fatti dalla Azienda Sanitaria tra cui, così come dichiarato dallo stesso Direttore Maccioni, 1 milione e 150.000 euro per il potenziamento delle attrezzature, ad altri investimenti come n.4 sistemi di anestesia destinati al blocco operatorio per un importo di circa 147.000 euro più iva e ad aver attivato, sempre da parte dell'Area Vasta, un percorso per la fornitura in noleggio di sistemi di videoendoscopia digitale e di una nuova Tac entro il 2020.

Da parte della Direzione generale lo studio tecnico per eliminare i problemi di infiltrazioni d'acqua dal tetto della struttura.

Nel raccogliere poi, l'invito che mi è stato fatto dal Dott. Sborgia, di usare più prudenza e cautela nelle mie esternazioni anche riguardo all'onorabilità di persone come il dott. Sfascia, mi sento di rassicurare il Sindaco su questo fatto specifico garantendo sia la prudenza che la cautela nel parlare ma garantendo soprattutto l'esercizio della mia funzione istituzionale che deve sottolineare ai cittadini tutte quelle informazioni non vere oltre naturalmente ad un controllo costante e preciso su tutti gli atti che verranno prodotti dall'attuale amministrazione.

Ecco allora che mi sento di riportare testualmente alcuni passaggi della lettera firmata dal Dott. Alessandro Maccioni, Direttore dell'Area Vasta 3, e inviatami dal Presidente della Regione Marche, in risposta ad una mia nota avente ad oggetto l'ospedale unico e l'ospedale di Camerino, quando ancora ero sindaco.

Cosi inizia la risposta del Dott Maccioni:

Con riferimento alle affermazioni del dott. Sfascia si rappresenta come le stesse siano prive di fondamento...Con particolare riferimento al reparto di Ortopedia sottolineo ancora una volta...sia stato individuato il nuovo Direttore nella persona del Dott. Di Matteo, professionista riconosciuto come una eccellenza dell'ospedale di Camerino e di tutta L'Area Vasta 3.

Si ricorda che nel periodo di vacazio il reparto sia stato ben gestito dal dott. Sfascia, che non ricordo abbia mai lamentato le gravi carenze a cui fa riferimento...L'affermazione del dott. Sfascia rispetto al fatto che qualunque ospedale venga realizzato sul territorio dell'AV3 si dovrà comunque fare riferimento all'ospedale di secondo livello di Ancona, si rappresenta come la stessa sia assurda e inconcepibile che provenga da un professionista del settore...Contrariamente da quanto affermato dal dott. Sfascia il piano sanitario nulla dispone rispetto a eventuali modifiche delle funzioni e del ruolo dell'ospedale di Camerino che invece, risultando antisismico e a norma antincendio, è stato realizzato per il bacino di utenza dell'area montana a misura di paziente con anche un'ottima gestione alberghiera. Pertanto sarà per sempre un punto di riferimento dei cittadini Camerti e del territorio limitrofo. Sin dal 2015...l'ospedale di Camerino è sempre stato considerato nella massima attenzione riguardo ai primari, alla dotazione organica complessiva, nonché all'ammodernamento delle attrezzature.

Infine alle tante parole e alle affermazioni avanzate dal Sindaco Sborgia nei miei riguardi, di disinteresse e di indifferenza nei confronti del nostro ospedale, rispondo con un passaggio istituzionale e concreto di consegne dal sindaco uscente (Pasqui) a quello in carica (Sborgia) lasciando per quanto concerne la sanità una eredità sicuramente difficilissima cioè quella di gioiello ospedaliero e tutte le questioni sanitarie in esso contenute. Anche per le altre questioni (perimetrazioni, demolizioni, ricostruzione ecc), illustre Sig Sindaco Sborgia, sarà la quotidianità a parlare e a sostituire giorno dopo giorno le bellissime parole e promesse con i fatti concreti che Lei e i suoi collaboratori sarete in grado di attuare per il bene della nostra comunità.

Da parte mia e del gruppo che rappresento massima sarà la collaborazione nel rispetto dei ruoli e delle competenze che il popolo con la sua democrazia ci ha voluto assegnare.

Buon lavoro e auguri Camerino

                                                                                              Gianluca Pasqui

                                                                                  Capogruppo “Radici al Futuro”

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