“ Abbiamo rifatto il punto di quelli che sono i tempi di realizzazione delle Sae nelle varie aree. Il maltempo e le condizioni non proprio favorevoli dell’ultimo periodo, sono essenzialmente causa dei ritardi, ma c’è la disponibilità a recuperare” Così iIl Capo della protezione civile nazionale Angelo Borrelli, dopo aver incontrato a Camerino il sindaco Pasqui e i responsabili tecnici e amministrativi impegnati nella gestione delle SAE e i responsabili delle ditte e dei cantieri. “ Abbiamo chiesto alle ditte di rafforzare maggiormente la presenza delle maestranze nei cantieri, magari facendo dei doppi turni e – ha aggiunto Borrelli- area per area, abbiamo rifatto un cronoprogramma delle consegne che sarà reso noto dal sindaco. Seguiremo tutti insieme le tempistiche che sono state indicate; il mio compito e quello della Protezione civile, è quello di accelerare e risolvere la situazione e, ogni volta che ce ne sarà bisogno, sarò qui e in tutti gli altri comuni nei quali dovessero presentarsi analoghe problematiche”.

Presente anche David Piccinini, geologo responsabile della protezione civile marchigiana, in mattinata la delegazione si è recata nelle aree Sae, per rendersi conto di persona della situazione. L’incontro segue alla determinata richiesta del sindaco Gianluca Pasqui, dopo che il monitoraggio e i sopralluoghi effettuati nelle varie aree, hanno evidenziato situazioni di stallo, i lavori intermittenti ed inefficaci o, manodopera insufficiente . A Camerino sono in tutto 13 le zone di collocazione delle 311 ” casette “ richieste, delle quali ad oggi abitate sono soltanto le 7 della frazione di Morro, consegnate lo scorso 24 marzo.

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“Nel rifare il punto area per area- ha riferito il primo cittadino Gianluca Pasqui- abbiamo capito le varie problematiche che possono ancora essere presenti e che vanno sanate. Il percorso inizia a vedere una luce che non è più nemmeno tanto lontana ; sensibile a risolvere la situazione, il dott. Borrelli ha chiesto alle ditte di intervenire con i doppi turni e la Regione, rappresentata dal capo della protezione civile Piccinini, si è addirittura impegnata nel coprire eventuali costi . Mi auguro dunque che si acceleri ulteriormente – ha dichiarato il sindaco- anche perché, dopo tutto questo tempo, è ora di vedere i nostri cittadini rientrare a casa e ridare una vita alla città. Nel giro effettuato in mattinata in tutte le aree, mi sono ancora di più convinto che la scelta fatta dei terreni per le ‘casette’, è assolutamente giusta; constatare che iniziano a muoversi i lavori nelle aree delle frazioni che necessitano delle soluzioni abitative provvisorie, poter rivedere lì la popolazione residente al momento della consegna, significherà aver restituito una vita dignitosa alla nostra comunità. Ritengo che sia stata l’unica soluzione giusta per riportare gente anche nelle frazioni e restituire una socialità a quei luoghi”. Il sindaco ha anche evidenziato che il cronoprogramma approntato nel corso della riunione con il Capo della Protezione civile nazionale, può essere considerato come definitivo. “ Sottolineate le problematiche del percorso –ha spiegato –ormai si è capito come poterle sanare e con quali tempi; mi auguro dunque che le date fornite rispecchino la verità e, se si considerano gli ultimi 25 giorni di maltempo, parliamo di tempi di consegna che non si discostano di molto da quelli dell’ultimo cronoprogramma. Tutto si sposta pertanto di circa 30 giorni , dovuti alle sfavorevoli condizioni metereologiche e, già questo, ci fa ben sperare

Lavori fermi da circa dieci giorni nell’area Sae di Vallicelle a Camerino.  Mai partiti invece quelli dell’area di Sant’Erasmo, nonostante il cronoprogramma preveda la consegna delle casette entro il 28 febbraio.

La stessa amministrazione comunale, dice di ignorarne i motivi che si stanno cercando di chiarire con l’ente regionale. “ Quello che sta accadendo è molto grave- dichiara il sindaco Pasqui- ;  stiamo già iniziando a pensare alla nomina di un legale che possa seguire tutto l’iter fino alla consegna delle ‘casette’ per ogni cantiere. I cronoprogrammi per i quali sto chiedendo aggiornamenti in riferimento a tutte le aree- prosegue Pasqui- non mi vengono comunicati in tempo reale il che, da parte della Regione Marche è ingiustificabile. Il prossimo 24 gennaio mi incontrerò con il presidente Ceriscioli, proprio allo scopo di ottenere delucidazioni; i ritardi sono sensibili ed evidenti,  ragion per cui bisognerà cercare di capire e anche far sì che il tutto subisca un’accelerazione. A dir la verità – continua- personalmente è da tempo che cerco di evidenziare che non sono mie tutte le colpe che sovente mi si addossano, a partire dalla scelta delle aree che hanno dei motivi ben precisi, fino alla tempistica adottata dal comune. Oggi però che i ritardi sono assurdi ed ingiustificati è sotto gli occhi di tutti e, anche per questo motivo, abbiamo deciso di iniziare ad incontrare e informare gli assegnatari delle casette, facendo il punto della situazione almeno ogni dieci –quindici giorni e di conseguenza comunicandolo loro.

Detto questo- sottolinea Pasqui- , non potendo abbassare comunque la guardia anche di fronte a situazioni spiacevoli, siamo pronti a continuare a guardare avanti fiduciosi. Di certo, quando accadono fatti inspiegabili come il fermo lavori a Vallicelle o come l’area di Sant’Erasmo dove i lavori non sono mai partiti, qualche pensiero non buono ci corre in mente. Tengo a precisare che questo tipo di difficoltà non riguarda solo Camerino; le stesse problematiche le sta infatti vivendo Valfornace e, dai dati ufficiali che riguardano altri comuni, la consegna delle Sae sta subendo ritardi in molti casi e, addirittura anche nei comuni facenti parte del primo cratere sismico .

Una problematica dunque preoccupante e da sanarsi, ma – conclude Pasqui- sono convinto che nelle prossime ore il presidente della Regione saprà prendere in mano la situazione”.

C.C.

“ Non è bella la lotta politica in un momento in cui la gente ha solo bisogno di sapere le verità”

Così il sindaco Gianluca Pasqui, senza fare polemica, intende fare chiarezza sulle Sae di Camerino ( i tre lotti dell’area Le Cortine  e la lottizzazione Vallicelle) che, come da crono programma, controfirmato da Regione e comune di Camerino, dovranno essere consegnate entro dicembre.

“ Destano in me stupore e ritengo poco credibili dichiarazioni discordanti sulla data entro la quale la Regione Marche consegnerà a Camerino le  casette”. – afferma  Pasqui-   “La Regione ha infatti firmato dei documenti ufficiali che vanno a sottolineare come la maggior parte delle Sae verrà consegnata entro novembre o comunque entro l’anno 2017. Francamente non riesco a capire come si possano creare ulteriori timori tra la popolazione, non esistendo oltretutto note ufficiali che possano attestare diversamente. Per quello che io conosco e per come stanno andando avanti i lavori- prosegue il sindaco-,  ritengo assolutamente valido il crono programma che parla di una consegna a fine novembre per la maggior parte delle “casette”. Quelle delle frazioni dovrebbero arrivare a fine gennaio, anche se ad oggi, non ho in questo caso  un documento ufficiale in grado di fissare una data certa”.

L’ordinativo totale di Camerino è riferito a 270 Sae che troveranno sistemazione per lo più nelle aree di San Paolo- Le Cortine e Vallicelle; diverse le richieste nelle frazioni, alcune delle quali raccoglieranno abitanti di più centri abitati ( come Sant’Erasmo, dove nella trentina di Sae previste, andranno ad abitare anche persone delle zone limitrofe).

“Ritengo che ormai anche Camerino possa vedere finalmente realizzate le sue “casette” entro la fine dell’anno – sottolinea Pasqui- e, come più volte ho segnalato, considerato che la nostra città non era nel primo “cratere sismico”, considerato che i nostri numeri sono molto importanti, che non possiamo metterci a gareggiare con altri comuni ( ognuno alle prese con le sue problematiche quotidiane), possiamo dire che il nostro è un percorso proiettato in avanti. Abbiamo tanti problemi da risolvere e, francamente, siamo molto dispiaciuti per affermazioni che contribuiscono solo a creare allarme tra le persone. I miei cittadini sono in attesa delle “casette” perché ne hanno una necessità reale e il nostro compito è quello di arrivare ad un risultato che possa offrire loro la tranquillità di cui hanno bisogno”.

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