L’Amministrazione comunale di Camerino,ha deciso di devolvere l’indennità di questo mese all’Ospedale di Camerino.
“Un piccolo gesto –  spiega il sindaco Sandro Sborgia – come segno di vicinanza per tutti gli operatori sanitari che in questo momento sono impegnati per salvare le vite di coloro che sono ricoverati nel nostro nosocomio. A tutti loro rinnoviamo il nostro infinito ringraziamento e parallelamente rinnovo alla cittadinanza la raccomandazione a restare a casa. E’ un sacrificio, ma è anche un gesto di responsabilità fondamentale. Abbiamo pubblicato sul sito del Comune e sui canali social tutti i contatti degli esercizi commerciali che svolgono consegna a domicilio, quindi invito tutti a utilizzarli limitando così le uscite.
Un ringraziamento da parte nostra anche all’Arcivescovo Francesco Massara per quanto sta facendo per il territorio, ma anche al Rettore di Unicam Claudio Pettinari, a tutti i dirigenti scolastici e agli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado, dall’Università all’asilo nido, per il lavoro che stanno svolgendo in questi giorni con i ragazzi che sono costretti a casa- conclude il sindaco Sandro Sborgia-. C’è davvero un pensiero e un’organizzazione encomiabile da parte di ognuno di loro con lezioni skype, video e tutto ciò che possa essere utile affinchè i nostri ragazzi possano continuare, anche se in modo diverso, a studiare e seguire le lezioni”.

In accordo col Cosmari, il primo cittadino ha anche disposto la sanificazione e igienizzazione straordinaria delle strade cittadine  Le spazzatrici stanno utilizzando prodotti a base di cloro per le strade. All' igienizzazione della città  si provvederà invece mercoledì e giovedì prossimi e, in particolare, nella giornata di mercoledì le operazioni si svolgeranno dalle 21:30 alle 03:00; mentre giovedì, dalle 04:00 alle 10:30.
 
Il Comune ha anche aperto un canale Telegram per tutte le comunicazioni riguardanti la città: https://t.me/comunedicamerino

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Con una nota stampa ufficiale il sindaco di Camerino Sandro Sborgia risponde per le rime al Capogruppo di minoranza Gianluca Pasqui. Una polemica innescata dai social e che ha visto il consigliere e Capogruppo di Radici al futuro Gianluca Pasqui, condividere insulti contro l’Amministrazione comunale di Camerino.

"Prendiamo atto di come le scelte della nuova Amministrazione possano non essere completamente condivise da tutta la cittadinanza e possano anche spingersi oltre il normale diritto di critica- scrive il sindaco Sandro Sborgia-  Riteniamo, però, che non possano e non debbano mai travalicare l’ambito di una dialettica corretta e improntata al rispetto delle persone senza mai trascendere nell’insulto. Il fatto diventa ancor più grave quando l’insulto viene sostenuto se non addirittura incentivato da quanti sono chiamati a rappresentare le Istituzione cittadine. E’ accaduto- spiega il sindaco- che nei giorni scorsi sono state pubblicate sui social alcune esternazioni ingiuriose nei riguardi della nuova Amministrazione comunale di Camerino, circa scelte adottate nell’interesse della cittadinanza, e che tali ingiurie siano state condivise e approvate dal consigliere di minoranza Gianluca Pasqui.
Comprendiamo la frustrazione di Pasqui che prende ogni giorno atto di come la nuova Amministrazione abbia dato un tangibile e significativo cambio di passo riguardo alla gestione dei numerosi e grandi problemi che si è trovata ad affrontare e che fino a ieri sembravano irrisolvibili: la realizzazione della nuova sede provvisoria del Comune; l’avvio delle demolizioni di abitazione danneggiate dal terremoto che Pasqui diceva fossero impossibili da realizzare; la sospirata definizione dell’accordo con l’Unione Montana per la collocazione della Caserma dei Carabinieri che correva il rischio di essere collocata in altro comune; la costruzione della nuova sede dell’Ufficio postale al “Sottocorte Village” a rischio chiusura; la casa di riposo per anziani che la Croce Rossa aveva minacciato di portare altrove, a causa dell’impossibilità di dialogare con la precedete amministrazione; l’avvio dei lavori per la ricostruzione del mattatoio comunale già finanziati dal 2017 e mai avviati; gli sforzi fatti in difesa dell’Ospedale le cui enormi criticità e il completo disinteresse dell’attuale consigliere di minoranza sono state ben rappresentati dagli interventi dei cittadini presenti al consiglio comunale aperto e in particolar modo dalla dottoressa Luisella Tamagnini che al reparto di Cardiologia dell’ospedale di Camerino ha dedicato un’intera vita. Quelli sopra riferiti sono solo alcuni esempi di quanto lavoro è stato fatto fino a oggi e di quanto si deve ancora fare nel prossimo futuro.

Di fronte a tutto ciò- continua nella nota il sindaco Sandro Sborgia-  prendiamo atto che evidentemente a Pasqui non rimane altro che l’insulto; contrabbandare risultati che non ha mai ottenuto, mistificando la realtà e raccontando favole alla cittadinanza nel disperato tentativo di riconquistare consensi, forse in vista della prossima campagna elettorale per le regionali qualora vi fosse qualche improvvida formazione politica che decidesse di arruolarlo tra le sue fila.

Ai nostri concittadini noi diciamo che siamo e saremo sempre pronti ad accettare ogni critica ci verrà rivolta nella consapevolezza della possibilità che si possono commettere e che mai ci sottrarremo alle nostre responsabilità.

Al consigliere di minoranza Pasqui rivolgiamo l’invito ad avere maggiore rispetto della popolazione, parlando il linguaggio della verità e non della propaganda.
Lo esortiamo a prendere consapevolezza, una volta per tutte, della responsabilità e dell’onore del ruolo che gli è stato affidato, chiedendo anche scusa pubblicamente.
Tantissimi bambini, stamattina, hanno animato piazza Cavour, a Camerino, per addobbare con le loro decorazioni e i loro pensierini l'albero di Natale, simbolo di speranza e volontà di tornare a vivere il centro storico ferito dal sisma. Un'iniziativa fortemente voluta dall'amministrazione con l'augurio del sindaco, Sandro Sborgia, che il prossimo sia "l'anno di svolta per la ricostruzione. Che finalmente sia veloce, sicura e attenta ai bisogni dei cittadini". Un momento di festa a cui hanno partecipato anche i vigili del fuoco che hanno apposto i decori sui rami più alti dell'abete. "Questa iniziativa - ha commentato il primo cittadino - è solo la prima di una lunga serie e invito tutti a partecipare. Essere qui è un segnale di speranza e di volontà di rivivere il centro".

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Un territorio che, nel momento in cui la ricostruzione sembra partire, ha assoluto bisogno di sicurezza. Per questo il prefetto di Macerata, Iolanda Rolli, ha voluto incontrare a Camerino i vertici militari e gli amministratori dei territori del cratere. “Un territorio che ho conosciuto visitando tutti i comuni nel momento in cui sono arrivata a Macerata – così il prefetto Rolli – Ora che alcune amministrazioni sono cambiate è importante continuare questo percorso di conoscenza e vicinanza per poter affrontare tutti insieme i molti problemi che questo territorio ha, sia quelli legati al sisma sia quelli comuni a tutte le realtà italiane”. Soprattutto nel cratere sismico molte questioni sono legate, oltre che ai disagi che la popolazione continua a vivere, anche alle tematiche della ricostruzione. “Dopo la conta dei danni – continua il prefetto – ora che la ricostruzione sta partendo è necessario che tutti siamo attenti affinchè questo processo venga vissuto nella legalità. Ecco il motivo per cui abbiamo chiesto ai sindaci e alle forze dell’ordine di intercettare qualsiasi anomalia al riguardo”.
Un intervento a 360 gradi quello del sindaco di Camerino Sandro Sborgia, che ha trattato di tutte le problematiche che insistono nella sua città e non solo. “Un’occasione importante quella offerta dalla sensibilità del prefetto nei riguardi del territorio – le parole del primo cittadino di Camerino – Un territorio i cui problemi non sono solo legati al sisma, ma alcuni di essi sono endogeni. Si è parlato, infatti, di allarme stupefacenti, di ludopatia, di questioni inerenti la ricostruzione e le problematiche che potrebbero nascere sotto il profilo dell’ordine pubblico, i problemi di natura sociale provocati dal terremoto, primo fra tutti quello della solitudine. Far fronte ad una situazione di stravolgimenti non è assolutamente facile, ma siamo sicuri che, anche attraverso la vicinanza del Governo, rappresentato dal prefetto, riusciremo a farvi fronte”.



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i presenti e l'intervento del sindaco Sborgia

L’importanza dell’incontro è stata sottolineata anche dal sindaco di Visso, Gian Luigi Spiganti Maurizi. “Molte le questioni sul tappeto – ha affermato – Una delle più importanti sicuramente il benessere della popolazione e la necessità di dover intervenire, nei casi in cui ce n’è bisogno, sull’assistenza sanitaria. Altresì importante aver concesso a noi sindaci di poter esprimere le nostre idee alla ricerca delle migliori soluzioni ai molti problemi che affliggono le nostre comunità”. “Fondamentale guardarsi in faccia – fa eco il sindaco di Sefro Pietro Tapanelli – La sicurezza è essenziale e per questo abbiamo chiesto aiuti per l’istallazione di telecamere, mezzo essenziale per la prevenzione dei reati. Il fatto, poi, che stia partendo la ricostruzione è motivo ulteriore per non abbassare la guardia. E’ importante lavorare in sinergia su politiche di territorio”.

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"Esporremo le nostre considerazioni in merito al Decreto Legge  Sisma" – Così il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, tra i convocati a Roma alla Commissione VIII Ambiente,territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati. L'audizione informale che riguarda anche i primi cittadini di Castelsantangelo sul Nera,Norcia, Arquata, Accumoli, Teramo L'Aquila, Barisciano, è prevista domani mattina nell’ambito dell’esame del decreto-legge sulle “Disposizioni urgenti per l'accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici”. Nuovo Decreto sisma che il sindaco di Camerino trova positivo, pur riconoscendo che necessita di qualche specificazione e modifica. "Proporrò l'abrogazione dell'articolo 2 comma 2 che riguarda la riedificazione degli edifici scolastici negli stessi luoghi dove erano ubicati - ha spiegato Sborgia- e l'impossibilità di cambio di destinazione d'uso delle aree che li ospitavano ”.

A Camerino intanto si riunirà mercoledì 6 novembre il Consiglio comunale. All'ordine del giorno della seduta convocata per le ore  21 nella sala riunioni del Contram,
la cessione a titolo gratuito all’agenzia del Demanio del diritto di proprietà superficiaria di porzione dell’immobile di proprietà dell’Unione Montana “Marca di Camerino” in via Venanzio Varano, da destinare a sede del Comando dei Carabinieri di Camerino; la variante parziale al Piano Particolareggiato 13, al P.L. Raggiano e nuova area edificabile in Fonte San Bartolomeo in variante parziale del P.R.G. Inifine la variante parziale al P.R.G. in località Le Mosse.
“Toni perentori e ingiustificati, che tradiscono una impostazione eccessivamente rigida che mal si confà a chi è chiamato a ruoli politici di primo piano qual è quello del sindaco”, così Alessandro Gentilucci, presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino e sindaco di Pieve Torina, in risposta alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco Sandro Sborgia in merito alla vicenda della sede della caserma della Compagnia Carabinieri di Camerino. L'invito che Gentilucci rivolge al collega è ad una maggiore coesione territoriale.  
“Capisco che, da maggiore dei Carabinieri, si senta spinto da ancor più zelo nei confronti dell’Arma- continua  Gentilucci- ma questo atteggiamento muscolare può solo nuocere ad una questione su cui da tempo, come Unione Montana, abbiamo già espresso, con apposita delibera esecutiva, la volontà di arrivare ad una definizione certa in tempi rapidissimi. Ricordo al sindaco che è stato proprio il sottoscritto nella sua veste di presidente dell’Unione ad offrire ai Carabinieri la disponibilità della sede del nostro palazzo per andare incontro ad una esigenza che riteniamo più che legittima, ossia trovare una collocazione stabile per la Compagnia. Invito tutti alla moderazione e ad un atteggiamento più consapevole, evitando fughe in avanti come le minacce di secessione che possono soltanto minare la credibilità delle istituzioni che rappresentiamo”.
Nel proseguire la sua replica, Gentilucci sottolinea anche come, sul piano politico, l’Unione Montana abbia compiuto tutti i passi necessari per dirimere la questione, e che proprio sul piano politico sia invece mancato il sostegno chiaro e netto dell’amministrazione Sborgia “a differenza di quanto fatto dal suo predecessore che in consiglio, a marzo, votò a favore di questa soluzione, ossia l’ospitalità della caserma nel palazzo dell’Unione, mentre invece Sborgia preferisce la piazza per esternare il suo pensiero quando da più parti è stato chiesto un comportamento coeso ed unitario di tutti i componenti dell’Unione per affrontare e risolvere al meglio questa situazione ed assicurare un servizio efficace alla collettività. Sarebbe opportuno che Sborgia ratificasse nel suo consiglio comunale quanto precedentemente deliberato dall’ex sindaco Pasqui, dando sostanza alle sue parole con un atto concreto. Voglio ricordare che l’Unione si occupa di molti altri servizi a favore delle comunità del territorio, e polemizzare su un aspetto sia pur importante come questo, rischia di mettere in ombra il prezioso lavoro quotidiano che viene svolto da questo ente che mi onoro di rappresentare. Il 24 ottobre vi sarà un nuovo incontro in Prefettura con i vari attori chiamati a risolvere la questione caserma e lì affronteremo le valutazioni tecniche che, per chi è chiamato ad amministrare, non sono forma bensì sostanza. Meno polemiche, più atti concreti ed impegno comune, questo è ciò che mi sento di consigliare, in sintesi, al sindaco Sborgia”.
 














A Camerino, revocata l'ordinanza d'inagibilità per tre edifici. Ritorno a casa per le famiglie di una palazzina di via Aristide Conti, di un edificio di via Farnese e di un'immobile della località Sfercia. Nei giorni scorsi, il sindaco Sandro Sborgia ha infatti firmato le prime revoche delle ordinanze che vietavano l’utilizzo delle abitazioni, consentendo così a diverse famiglie che avevano dovuto allontanarsi, di tornare ad abitare le proprie case.
Altra buona notizia è che via Bongiovanni ( fino alla caserma dei Carabinieri) sarà riaperta, essendo state terminate le necessarie messe in sicurezza su alcuni edifici della via che richiedevano tale operazione. La zona rossa dunque viene ad essere ridotta ulteriormente. Iniziati intanto anche i lavori di messa in sicurezza che riguardano altri tre palazzi in via Lili; i lavori sono stati appaltati a una ditta aquilana per un importo di 125mila euro con un ribasso del 25 per cento.
“Il desiderio e la volontà - ha detto il sindaco Sandro Sborgia- sono quelli di procedere e andare spediti in questo percorso, naturalmente sempre nel rispetto di tutte le azioni” 


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Si è svolta ieri sera la riunione dell’Unione Montana Marca di Camerino. Fra gli argomenti all’ordine del giorno, l’elezione del Presidente, vicepresidente e del direttivo che è stato confermato così com’era quello precedente. È stata infatti avanzata una mozione programmatica dal Comune di Fiastra che conteneva l’indicazione di un voto che fosse nel segno della continuità per quanto riguarda il rinnovo della figura del presidente: confermato quindi il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, alla guida dell’ente. La vicepresidenza è rimasta al sindaco Claudio Castelletti, di Fiastra.

“Nutro una grande soddisfazione per il lavoro fatto in questi cinque anni - afferma Gentilucci -. Abbiamo preso in mano una Unione in cui nessuno voleva entrare perché c’erano delle condizioni economiche non favorevoli. Abbiamo dato un senso di rispetto a questi territori, abbiamo avuto la forza e la voglia di credere in questa istituzione rischiando anche personalmente, la sfida è stata vinta: abbiamo garantito e stiamo garantendo gli stessi servizi che l’Unione ha storicamente garantito a tutti, anche a quei Comuni i cui sindaci avevano fatto scelte differenti uscendo dall’ente. Il senso di responsabilità che ci ha sempre contraddistinto ieri è stato confermato”. L’ente ha peraltro chiuso con un avanzo primario di 80mila euro, altro motivo di soddisfazione per il presidente che lo definisce un traguardo incredibile. “Offrire gli stessi servizi con quattro dipendenti mentre prima ce n’erano più di dieci è qualcosa che non tutti riescono a fare”.

Relativamente ai Comuni che si erano staccati, su cui anche la Regione è intervenuta e il 4 settembre si svolgerà una riunione con l’assessore Angelo Sciapichetti, Gentilucci chiarisce che la loro condizione patrimoniale non potrà essere la stessa dei cinque Comuni che oggi fanno parte dell’Unione: “Ci siamo dati delle regole uno statuto - spiega - la loro condizione non potrà essere la stessa dei cinque Comuni che hanno lottato per avere questa opportunità. Ma soprattutto c’è una linea politica. Abbiamo un percorso e dei punti di riferimento come il Contram, le politiche dei cittadini per l’acqua, mi riferisco anche alla condivisione delle tematiche relative alla ricostruzione. Tutti questi percorsi sostanziano la possibilità di stare insieme in funzione della crescita del territorio”. Secondo Gentilucci l’Unione Montana Marca di Camerino deve guardare e aprirsi agli altri territori e quindi è imprescindibile un percorso congiunto anche con i presidenti delle vicine Unioni Montane. “Vogliamo unire la montagna in un percorso che ha una forza incredibile. Questi sono i temi che io metto sul piano della bilancia”. È cercando una sinergia sulle linee guida e sullo statuto dell’Ente, senza cercare di rientrare a gamba tesa, secondo il presidente, che si potranno ottenere risultati e si potrà fare ancora qualcosa di buono: “E’ in questo spirito che abbiamo potuto garantire la sede della Compagnia Carabinieri di Camerino. Se le cose non fossero andate come sono andate, oggi staremmo parlando di un edificio completato, in disponibilità della Regione che non si sa che uso ne avrebbe potuto fare, e non avremmo potuto metterlo nella disponibilità dell’Arma. Questi sono argomenti fondamentali. Il territorio montano - conclude - deve fare sinergia ma questo non con le poltrone bensì sulle tematiche e sulle politiche”.    

Fra i presenti anche il sindaco di Camerino Sandro Sborgia che ha votato a favore di questa mozione e quindi del rinnovo del direttivo ma ha chiesto di far rientrare all’interno dell’Unione i comuni di Castelsantangelo, Montecavallo e Valfornace: “Ho presentato un documento contenente una dichiarazione di voto - racconta - favorevole alla proposta del Comune di Fiastra proprio per dare un segno di unione e di continuità, di una comunità che ha un percorso complesso da affrontare. Il mio voto però era condizionato da due fattori: che si definisca una volta per tutte la destinazione dello stabile dell’Unione Montana a comando Compagnia Carabinieri di Camerino perché, ricordiamole, da oltre un anno c’è un tavolo aperto per la definizione delle condizioni alle quali questo stabile deve essere ceduto e ormai mi pare un tempo più che sufficiente per prendere una decisione”. La caserma attualmente è ospitata in container allestiti in via Madonna delle Carceri e Sborgia ha chiesto, una volta per tutte, che la situazione si definisca anche perché l’agenzia del demanio ha impegnato 5 milioni di euro per la ristrutturazione dell’immobile e “più passa il tempo e più rischiamo che questi fondi siano destinati altrove con la conseguenza che non solo non potremo realizzare la caserma ma anche che lo stabile dell’Unione Montana rimarrà così, al grezzo, con un doppio danno”.
La seconda condizione era appunto quella di reintegrare i Comuni che erano usciti per questioni economiche: “Mi pare arrivato il momento che questo avvenga. Penso sia un argomento importantissimo e penso che se un’Unione Montana prima era composta da 13 comuni e oggi da 5, considerando gli accorpamenti che ci sono stati, è arrivato il momento di accogliere le richieste di chi chiede di rientrare. Se entro il 31 dicembre non ci saranno stati passi avanti - sottolinea Sborgia - dovremo capire verso quale direzione si vuole andare. Se vogliamo rimanere come gli ultimi 5 anni, lasciando che un intero territorio sia rappresentato solo da una minima parte di comuni penso sia dannoso per tutti. I problemi sono tanti e li dobbiamo affrontare tutti insieme iniziando a parlare di progetti, strategie, iniziative e non solo di poltrone”.

g.g.

Tornano a splendere la pista e le mura di Gioco del Pallone, conosciute a Camerino come "Sotto le piante". Il luogo, che nei giorni scorsi è stato deturpato da vandali con scritte spray e bivacchi, questa mattina è stato ripulito e tirato a lucido dal sindaco Sandro Sborgia insieme a tanti cittadini che si sono ritrovati alle 9, rispondendo all'invito del primo cittadino. "Una bella mattinata per prenderci cura della nostra città - ha detto Sborgia - È stato bello vedere piccoli e grandi impegnati per ripulire un luogo a cui tutti siamo legati e che amiamo. Dobbiamo essere i primi a curare gli spazi che abitiamo e preservare Camerino, così come tutto il territorio. Questo passa da piccolo e grandi gesti. Il ringraziamento sincero e di cuore va a tutti coloro che hanno dato il proprio contributo, davvero tutti, nessuno escluso.
Mi piace evidenziare che diversi dipendenti comunali sono stati i primi ad arrivare per rimettere tutto a posto. Un ringraziamento anche alla ferramenta che ci ha fornito il materiale e al supermercato che si è preoccupato di offrirci frutta fresca e bibite. Siamo i primi responsabili della città, che appartiene a tutti. Con questo, ovviamente, rinnoviamo la più assoluta condanna verso atteggiamenti che non fanno bene a Camerino e atti vandalici che non siamo e non saremo pronti a giustificare. Anzi, come ripeto, abbiamo già segnalato l'accaduto alle autorità competenti e si stanno svolgendo verifiche per individuare i colpevoli".
Gaia Gennaretti 

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Non è stata tutta rose e fiori, evidentemente, la riunione dell’Aato 3 (che gestisce le risorse idriche della provincia e di alcuni comuni dell’anconetano) svoltasi ieri e durante la quale sono stati nominati il nuovo presidente e vicepresidente, rispettivamente Stefano Montemarani, sindaco di Morrovalle, e Paolo Stella, assessore di Fiuminata.


Pare però che ci sia stato molto di più che una convergenza unanime sui due nomi avvenuta alla fine e a raccontare le cose è il sindaco di Castelsantangelo Sul Nera, Mauro Falcucci che ringrazia il sindaco di Camerino Sandro Sborgia per gli sforzi fatti per tenere unita la montagna. Critico invece contro il sindaco di Pieve Torina e presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, Alessandro Gentilucci.


“È ora che la gente sappia, che ci sia trasparenza – esordisce Falcucci – su come votano i rappresentanti che i cittadini hanno scelto. Ho fatto un passo indietro nell’interesse della montagna. Sembra strano dirlo, ma la mia candidatura è venuta da lontano, dal sindaco di Castelfidardo e da tutti i comuni dell’anconetano con l’appoggio di Civitanova, e tantissimi comuni della provincia. Invece alla fine la convergenza si è trovata sul nome di Montemarani.

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Il problema è nato poi sulla carica di vicepresidente quando il presidente dell’Unione Montana di San Severino, Matteo Cicconi, ha raccontato di alcune riunioni fra i presidenti delle Unioni Montane di San Severino, San Ginesio e Camerino dalle quali era emerso un accordo sul nome di Stella”. Il problema, stando al racconto di Falcucci, è nato perché molti dei comuni facenti parti di quelle Unioni Montane, non erano a conoscenza degli incontri di cui Cicconi ha riferito: “Alcuni comuni – incalza – si sono ribellati, e faccio nomi e cognomi: il sindaco di Tolentino non sapeva nulla di queste riunioni, Cingoli non sapeva nulla, Camerino e Muccia non sapevano nulla. Si è generata una spaccatura della montagna in questo modo, che non è stata provocata da me che ho fatto un passo indietro o dal sindaco di Camerino. La spaccatura è stata creata da Gentilucci in qualità di presidente dell’Unione Montana. L’acquedotto del Nera (opera che l’Aato3 dovrà portare a termine, ndr) nasce a Castelsantangelo, non ho capito questo accordo che ha fatto il presidente Gentilucci”.

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Falcucci aveva la possibilità di scegliere se ritirare o meno la sua candidatura alla vicepresidenza dell’Aato3, “avrei anche potuto vincere ma avremmo provocato una spaccatura della montagna e quindi per il bene di tutti, visto che non mi interessano certe battaglie né prepararmi la campagna elettorale per le regionali come sta facendo qualcun altro, ho fatto un passo indietro. E il sindaco di Camerino, come me, ha cercato di salvare la montagna. La domanda vera è come mai chi rappresentava la Marca di Camerino ha dato l’ok alla candidatura di un assessore di Fiuminata? Per colpa dei giochi di qualcuno la divisione si fa sempre più profonda, mi auguro un cambio di marcia, non abbiamo tempo per questo, stiamo morendo tutti quanti”. Divisione evidente anche all’interno della stessa Unione Montana Marca di Camerino. Alcuni comuni (Castelsantagelo, Montecavallo e Valfornace) ne erano usciti tempo fa “per una questione economica e null’altro”, chiarisce Falcucci, ma dopo il terremoto, per lanciare un segnale di unione del territorio avevano fatto richiesta di rientrare e anche in questo caso Falcucci si toglie un sassolino dalla scarpa: “Siamo ancora nel limbo, in attesa di sapere come andrà a finire, e questo fa capire quanto si voglia realmente tenere unita la montagna. Forse a parole ma non nei fatti, e la gente deve sapere queste cose. Abbiamo chiesto di rientrare per dare un segno di unità anche se ci saremmo aspettati che la richiesta fosse venuta da chi rappresenta il territorio”.

G.G.

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