Da Pieve Torina un messaggio rassicurante: “Contagi zero e test sierologici a disposizione per tutta la cittadinanza”. E' quanto afferma il sindaco  Alessandro Gentilucci, dopo la fase acuta della pandemia da coronavirus che ha investito tutto il mondo e che ancora sta mietendo vittime.
“È stata una operazione di contenimento certosina e puntuale quella che abbiamo messo in campo in queste settimane” sottolinea Gentilucci- Era fondamentale assicurare alla comunità, già ampiamente provata dal sisma, la sua tenuta sociale, senza allarmismi e paure. Tutta la macchina comunale, la protezione civile, il medico di base, hanno dato il massimo perché si raggiungesse questo obiettivo. L’importante è continuare a mantenere alta l’attenzione, lavorare perché il senso di sicurezza sia percepito come un valore per tutti: nonostante le cautele può capitare, purtroppo, di ammalarsi, ma bisogna ricordare che questa malattia non è una colpa, è una triste evenienza che va controllata, curata ed affrontata con senso di responsabilità da parte di ognuno di noi. Anche perché la vita va avanti, ed è necessario recuperare un senso di normalità. Non ci siamo mai fermati, al di là del blocco delle attività previsto dal lockdown - continua Gentilucci - e proprio nelle prossime settimane inaugureremo altri 4 appartamenti di proprietà comunale da destinare ad altrettante famiglie, un segno di speranza e fiducia nel futuro del nostro paese.
Tutto questo però mantenendo una efficace struttura di monitoraggio del covid19 perché “ad oggi, siamo in grado di testare tutta la nostra popolazione. Ricordo che - conclude il sindaco - siamo stati tra i primi a dotarci, a livello regionale, di questi strumenti per la verifica del contagio, proprio per articolare al meglio una difesa ed un contenimento dell’epidemia”.

c.c.
"Giuliano De Minicis è stato un amico inatteso, e forse, per questo, ancor più caro. La notizia della sua dipartita mi addolora, e addolora la comunità intera di Pieve Torina".
Così il sindaco Alessandro Gentilucci nel commentare la triste notizia della prematura scomparsa del noto designer, avvenuta due giorni fa  a seguito di un improvviso malore che lo ha colto durante una partita di tennis. Aveva 64 anni.
Giuliano De Minicis

"Quando se ne va un uomo buono, tutti perdono qualcosa.- dichiara Gentilucci- E noi, che abitiamo queste terre martoriate, lo sappiamo bene. Sappiamo bene quanto Giuliano fosse generoso, disponibile, altruista. È a lui ed al gruppo di Succisa Virescit che dobbiamo la ricostruzione della scuola, è a quel gruppo di persone buone e generose che abbiamo affidato la speranza di ripartenza trovando mani tese, sorrisi, risorse finanziarie. Quando ho saputo della sua morte ho ripercorso le strade che ci hanno portato ad incrociarci, tra novembre e dicembre del 2016, quando il terremoto stava ancora imperversando e noi eravamo, letteralmente, a terra. Trovammo subito un’intesa, che è proseguita negli anni, e che ha portato sollievo e fiducia tra la gente di Pieve Torina, che ha potuto toccare con mano il significato vero e profondo della generosità: mettersi a disposizione di chi vive una situazione di difficoltà con atti concreti come, appunto, il contributo alla ricostruzione della scuola, importantissima per la rigenerazione del tessuto sociale del nostro paese. Di amici in questi anni ne abbiamo incontrati tanti, per fortuna, e tra questi spiccano le figure di Giuliano e di Sandro Paradisi, altra colonna portante della fondazione Succisa Virescit, anche lui recentemente scomparso. Di certo Giuliano e Sandro- conclude il sindaco di Pieve Torina-  lasceranno un segno tra le persone che li hanno conosciuti. Di certo noi di Pieve Torina non li dimenticheremo.”
C.C.
Non si ferma la straordinaria generosità nei confronti di Pieve Torina. L’Associazione Italiana Calciatori ha donato  al Comune la cifra di 100.000 euro, che sarà destinata alla costruzione dell’asilo nido.
PT gentilucci
“In un momento così difficile segnato dall’emergenza sanitaria dovuta al covid19 – sottolinea il sindaco Alessandro Gentilucci –, ricevere un gesto di solidarietà e di vicinanza così importante ci ha commosso. Vuol dire che abbiamo seminato bene nel tempo, vuol dire che la nostra voce non è rimasta inascoltata, vuol dire che il nostro lavoro di sensibilizzazione non è stato vano. È una iniezione di fiducia che ci fa immaginare il futuro con maggior ottimismo, perché ci permette di pensare ai nostri bambini, a quella struttura che potrà ospitarli e completare il circuito di accoglienza per l’infanzia fino alla scuola media”.
L’asilo nido, che verrà completato entro l’anno con una progettualità innovativa e sostenibile, rappresenta un ulteriore servizio per le famiglie di Pieve Torina che potranno così usufruire della possibilità di far crescere i propri figli in una struttura di assoluta qualità.
PT cantiere asilo 02
“Abbiamo pensato ad un edificio singolare, in continuità con la scuola materna e che inglobi elementi naturali come gli alberi, per richiamare il senso di come si possa vivere e crescere in sinergia con l’ambiente che ci circonda – prosegue il sindaco Gentilucci  – dunque, poter contare su questo ulteriore contributo conferma la nostra decisione di puntare sulle giovani e giovanissime generazioni, perché servizi come l’asilo nido e la scuola consentono alle famiglie di pensare, agire e lavorare con maggior serenità. Il nostro impegno ora è di procedere il più in fretta possibile, compatibilmente con le condizioni generali consentite dalla fase 2, nella speranza di poter avere all’inaugurazione dello stabile, prevista per settembre, i rappresentanti dell’Associazione Italiana Calciatori che ho personalmente ringraziato nella figura del presidente, Damiano Tommasi. Un grazie di cuore va a Dino Pagliari per aver reso possibile questa collaborazione”.
C.C.

Consegnati alla popolazione di Pieve Torina i bonus alimentari previsti per l'emergenza e a contrasto del rischio di disagio economico delle famiglie più bisognose. I cittadini in possesso dei requisiti e che ne avevano fatto richiesta, si sono visti consegnare il buono spesa  prima di Pasqua. 
 "Appena abbiamo avuto la disponibilità - sottolinea il sindaco Alessandro Gentilucci - ci siamo organizzati per consegnare ad ogni nucleo familiare in difficoltà questo bonus che consentirà quanto meno di trascorrere le festività pasquali con maggior serenità. Anche nella nostra realtà purtroppo le conseguenze di questa epidemia si stanno facendo sentire pesantemente sul piano economico ed occupazionale. Mantenere acceso il senso di comunità può aiutare a superare questa difficile congiuntura. E' una Pasqua diversa- aggiunge il primo cittadinoi nel formulare i suoi auguri- come diverse sono le giornate che stiamo vivendo da quando l’epidemia di coronavirus è scoppiata. La nostra comunità, però, non si è mai persa d’animo. Ne abbiamo passate in questi anni, di esperienze difficili. Eppure, siamo riusciti a venirne fuori. A rialzare la testa. Perché lo spirito battagliero non ci manca. Perché siamo donne e uomini abituati al lavoro ed al sacrificio, una comunità che sa compattarsi e trovare motivazioni per andare avanti, nonostante tutto. Ed è lo stesso spirito che anima la Pasqua quello che dobbiamo continuare a coltivare. Lo spirito della rigenerazione, lo spirito della vita che ritorna, lo spirito della speranza. Uniti, come comunità, riusciremo a superare anche questa nuova emergenza”.
C.C.
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Il Comune di Pieve Torina è all'opera per prevenire il contagio da Coronavirus.  Dopo l’attivazione del COC, attraverso specifiche operatività e servizi, la macchina comunale sta gestendo la situazione di emergenza dovuta all’epidemia di coronavirus, proseguendo con mezzi propri  nella pulizia e disinfezione delle strade  e nella prevenzione e sanificazione del territorio.
“Ci siamo organizzati per cercare di eliminare al massimo ogni possibilità di rischio di contagi, e la disinfezione delle strade è una delle opzioni che percorreremo insieme a tutte le misure di prevenzione che abbiamo già attivato” sottolinea il sindaco, Alessandro Gentilucci. “È uno sforzo enorme quello che stiamo chiedendo ai nostri dipendenti e ai collaboratori, ma necessario per garantire la sicurezza della comunità di Pieve Torina, composta per lo più di persone anziane e già fortemente provata dalle tragiche esperienze del sisma.
D’altra parte” prosegue il sindaco “ai cittadini chiedo di rispettare le indicazioni che impongono di limitare quanto più possibile l’uscita dalle proprie abitazioni, un sacrificio necessario per non rendere vano il lavoro che stiamo portando avanti”.
La pulizia delle strade proseguirà ciclicamente “almeno fino a quando non finirà l’emergenza” assicura Gentilucci, “perché è fondamentale, in situazioni come questa, far capire alla gente che le istituzioni sono presenti ed operative, e che continuano ad assicurare i servizi essenziali per la cittadinanza”.
L’attività di prevenzione avviata dal comune si è esplicitata anche con la distribuzione di mascherine protettive ai titolari di esercizi commerciali ed attività che prevedono l’esposizione al pubblico. Il COC (Centro Operativo Comunale) di Pieve Torina, è a disposizione  24 ore su 24  e contattabile al numero 0737.518022.

C.C.






































Novità al Parco Rodari di Pieve Torina, dove è stato installato il primo impianto sportivo della zona, dedicato al calisthenic. Si tratta di una strumentazione sportiva per una allenamento ginnico basato sul corpo libero. Questo tipo di disciplina usa esclusivamente il peso del corpo come resistenza e può prevedere semplici attrezzi come sbarre fisse o mobili, spalliere e parallele, d'ora in poi pronti ad essere utilizzati dal Parco Rodari.  La pratica del calisthenic proviene dall'antica Grecia e nell'etimologia del nome sono racchiusi i concetti di perfezione e forza, intesa anche come forza mentale. Gli esercizi callistenici sono anche usati come allenamento dalle forze militari e nella preparazione atletica di giovani sportivi.
“La scelta  di portare questi attrezzi fitness a Pieve Torina” ha dichiarato il sindaco Alessandro Gentilucci. è dettata dalla volontà di offrire un impianto, unico nel suo genere, che faccia da punto di riferimento per gli sportivi della zona e per gli amanti del fitness, fino a ieri costretti a spostarsi per gli allenamenti, anche fuori provincia. Cresce sempre più il numero di chi pratica la disciplina del calisthenic che sta riscontrando un grande interesse, perché fa bene al corpo ed alla mente”.
Attraverso esercizi dinamici e isometrici di adattamento articolare e neurofisiologico, l’allenamento calistenico coinvolge tutte le grandi masse muscolari del corpo. Lo scopo è quello di sviluppare in maniera armonica i livelli di forza, coordinazione e tecnica.
“Si può essere seguiti da personal trainer o si possono svolgere allenamenti in autonomia, grazie ad una struttura che è pensata per diverse fasce d'età, ognuno con il proprio ritmo e senza pressioni competitive. Invito tutti a venire a sperimentare questa attrezzatura specifica - ha concluso il sindaco - che abbiamo voluto sia per incentivare la nascita di nuovi corsi sportivi specializzati, sia pensando al benessere psico-fisico di chi voglia liberamente cimentarsi in questa disciplina. Qui troverà uno spazio adeguato, immerso in un contesto naturale, corroborando salute fisica e psichica. Pieve Torina è anche questo”.

C.C.
 
Ricostruzione ferma. Riunione del comitato dei sindaci ieri in Regione, al cospetto del Governatore delle Marche Luca Ceriscioli, per parlare delle tante criticità e di una normativa che tuttora non riesce a garantire l’auspicata accelerazione.
Tanti i temi snocciolati nel corso dell’incontro, ma è emersa anche la volontà di dire basta e di far sentire forte la voce.
“Abbiamo innanzitutto ascoltato la relazione introduttiva fatta dalla dottoressa Daniela Del bello per conto del presidente della Regione Marche – dice il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci che era tra i presenti- Sono state appunto evidenziate tutte le criticità relative all’ultimo recente decreto 123 che non soddisfa da alcun punto di vista. La verità è che tutto quello che avevamo condiviso con la regione, con l’Anci, con tutti i sindaci e soprattutto con i tecnici, più di ogni altro in grado di tradurre in normativa le proposte che arrivano dai territori, non ha trovato accoglimento.
Sulla scorta di questo e, in virtù del fatto che abbiamo avuta tutta una serie di criticità che abbiamo evidenziato fin dall’inizio, trascorsi ormai quasi quattro anni, se finora siamo stati bravi- continua Gentilucci- adesso è arrivato il momento di dire basta all'inerzia dei governi. Questa in sostanza è stata la provocazione della quale mi sono fatto portavoce di fronte al Presidente Ceriscioli dicendo, sono venuto qua per fare una battaglia: mi rendo conto che ci troviamo tutti sulla stessa barca, ma a questo punto le chiedo: è disposto a fare una manifestazione insieme a tutti i sindaci a Roma?
Il Governatore ha preso il microfono e ha risposto: credo sia giunto il momento. Sarà una manifestazione bipartisan per cui dovremmo invitare tutte le forze politiche perché il terremoto non ha colore, ma è necessario ridare dignità al nostro territorio e ai nostri cittadini perché siamo diventati la cenerentola d'Italia, messi in infimo ordine rispetto al ponte di Genova rispetto alle catastrofi di Venezia e rispetto agli altri sismi che si sono verificati anche precedentemente e, mi riferisco con particolare riguardo al terremoto dell'Aquila dove con il personale, le problematiche che stiamo avendo oggi noi, loro non le hanno avute”.
Nel sottolineare proprio le criticità irrisolte, nonostante i tanti tavoli d’ascolto, il presidente dell’Anci Nazionale De Caro aveva auspicato una chiamata a raccolta  nella capitale di tutti i sindaci d’Italia.
“ Ieri ad Ancona era presente il presidente dell'Anci Marche e coordinatore delle Anci regionali, Maurizio Mangialardi – riferisce Gentilucci-; a lui abbiamo proprio ricordato che il presidente nazionale Anci De Caro qualche giorno fa aveva preannunciato che ci sarebbe stato vicino insieme a tutti i sindaci d'Italia. Credo che davvero sia giunto il momento di mobilitare l'Italia; oggi siamo noi a trovarci in questa situazione così disagiata e disgraziata, ma domani non è detto che lo stesso possa accadere a tanti altri. Allora, la solidarietà si sostanzia anche nell'essere vicini a popolazioni che in questo momento hanno perso la fiducia, si barcamenano ancora in un mare di difficoltà e non riescono a ricostruire. I nostri territori rischiano la desertificazione e il massacro ed è evidente che se per l’ennesima volta non si avrà un segnale di svolta, il gesto finale potrà essere anche la riconsegna delle nostre fasce tricolori. In ultima istanza e, come momento di estrema protesta- conclude il sindaco di Pieve Torina- auspico che tutti i sindaci del Cratere ma anche tutti i sindaci d'Italia, mettano in estrema difficoltà lo Stato dicendo: queste sono le fasce, non avete 8100 commissari. Ci avete ingessato con la burocrazia ma noi vi cediamo la palla. Spero che non si debba arrivare a questo perché significherebbe la perdita totale della fiducia e sarebbe il segnale che non abbiamo più degli interlocutori e allora per me personalmente l'esperienza politica potrebbe terminare là. Per la manifestazione, manca solo una data da fissare in maniera condivisa. Credo tuttavia che debbaessere organizzato il tutto in tempi molto celeri dopodiché mi auguro che quello
che ci siamo detti venga poi proiettato in una manifestazione di tutti i sindaci a Roma sotto Montecitorio e, credo che lì veramente si accenderanno i riflettori.
c.c.
Più di un messaggio di speranza per il "Natale di luce" di Pieve Torina.  Così, dopo un buio durato troppo a lungo, l'amministrazione comunale ha voluto definire l'atmosfera delle festività, quest'anno sicuramente contraddistinta da tante luci di speranza. Se ne sono accese e altre se ne accenderanno giorno per giorno, illuminando di fiducia un percorso ancora faticoso. Di due giorni fa il ritorno a del calore di un Natale diverso dopo tanto disagio. 
"Credo che il Natale di luce sia proprio stato contraddistinto dalla volontà di questa amministrazione comunale di dare un segnale territoriale di ripartenza e di rinascita.- afferma il sindaco Alessandro Gentilucci- E' da qui che nasce la posa della prima pietra unita al messaggio della  capsula del tempo relativi alla nuova palestra-centro civico ma penso anche all'inaugurazione dei tre appartamenti che erano gravemente lesionati e che sono stati riconsegnati ai legittimi proprietari. Da qui a una ventina di giorni inoltre inaugureremo la ricostruzione di altri 5 appartamenti in una frazione di Pieve Torina.  Tutti segnali che stanno tentando di dare un impulso e stanno dicendo alle istituzioni che noi ci siamo e che non possono dimenticarsi di noi. Questo- spiega Gentilucci-  è un po' il senso di un percorso che è iniziato ormai a maggio 2019 e che stiamo portando avanti con attenzione, con volontà e soprattutto con tanta abnegazione". Avere delle certezze è indispensabile per guardare al futuro e la determinazione e l'impegno del primo cittadino hanno costantemente inseguito il raggiungimento di tante tappe importanti per una popolazione decisa a restare.
" Il 7 gennaio - continua il sindaco- partiranno anche i lavori di installazione della nuova autorimessa comunale. Le opere di fondazione e di realizzazione delle platee sono già ultimate per cui possiamo andare avanti con quella che sarà un'opera tecnologicamente all'avanguardia e definitiva, nell'ottica di dare preminenza ai nostri operai, attori principali di un territorio e deputati alla manutenzione, alla gestione, alla riparazione.  Ho deciso che i nostri operai fossero i primi a rientrare in una struttura stabile.
Segnali di speranza che riguardano anche altre opere pubbliche: L'ANAC infatti ha già approvato 8 interventi  su opere pubbliche del comune di Pieve Torina e tutto questo è di buon auspicio- sottolinea il sindaco - Non ultima la donazione del pulmino per disabili: la donazione è un qualcosa che noi non possiamo dimenticare perché ha  consentito a questi territori di rinascere e ripartire.  E nella fattispecie del pullmino per disabili, il dono ha un valore immenso perché  rappresenta un punto di svolta per coloro che sono sventurati due volte: sfortunati perché terremotati, sfortunati perché vivono una condizione di disabilitàe dunque, meritano ancora più attenzione.  E'la ragione per cui da capo dell'amministrazione del comune di Pieve Torina, ho deciso di richiedere questo tipo di attrezzatura che poi, in un'ottica solidaristica, decideremo di mettere nella disponibilità di tutto il  territorio. Sulla scia del Natale di luce, si affianca a questo un altro percosro che è quelo della "strategia delle aree interne" e che porterà alla costruzione di una casa della salute di tipo A proprio qui a Pieve Torina, dietro agli  appartamenti che sono stati consegnati qualche giorno fa. La  delibera di giunta regionale  è già stata attivata e dunque la realizzazione potrà prendere il via a brevissimo.  Ecco- conclude Alessandro Gentilucci-  noi ci siamo e siamo resilienti.  La popolazione Montana che mi onoro di rappresentare è forte: ha voglia di ripartire e le istituzioni ci mettono nelle condizioni per poter essere cogenti". 
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Gioia ed emozione hanno accompagnato il posizionamento della prima pietra del nuovo centro civico di Pieve Torina. Frutto della Fondazione Francesca Rava col concorso di tanti benefattori, la nuova opera che prenderà vita da quel primo mattone, sorge a fianco dell’attuale Istituto comprensivo Mons. Paoletti di via De Gasperi. Difficile descrivere le forti sensazioni sprigionate dall' ulteriore tassello immesso nel complesso mosaico della rinascita di un borgo combattivo e resistente. Presenti alla cerimonia sottolineata dalla musica e attorniati da un folto gruppo di abitanti con autorità militari e civili, il sindaco Alessandro Gentilucci, Elisabetta Strada in rappresentanza della Fondazione “Francesca Rava” e Michele Brambilla direttore di QN Resto del Carlino, Il Giorno e La Nazione , i quali hanno apposto il primo segno del centro civico- palestra che vedrà la luce nel 2020,  Presente, prossimo futuro e sguardo ancora più in avanti, si sono mescolati nella significativa testimonianza lanciata dalle scolaresche.
Un gesto simbolico che ha visto inserire nella terra due grossi scrigni in acciaio, contenenti messaggi e desideri di adulti e bambini; anche Elisabetta Strada, Michele Brambilla e lo stesso sindaco di Pieve Torina, hanno voluto lasciare il proprio desiderio. Il nove dicembre del 2049, le capsule potranno essere riaperte e i messaggi riletti e verificati.  

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La realizzazione del nuovo complesso che fungerà da centro d’aggregazione e da palestra, si deve al contributo della Fondazione Francesca Rava alla quale non hanno mancato di dimostrare sostegno appunto, QN il Resto del Carlino, Il Giorno, La Nazione insieme a Succisa Virescit; Fondazione Muscima Onlus; IREN; Moncler; Trenitalia; United Colors of Benetton; Aeronautica Militare Italiana, Marina Militare Italiana e tanti altri donatori, che già in passato hanno fatto sentire il loro concreto supporto volto a favorire la rinascita del paese.
Una nuova stimolante iniezione di fiducia per una comunità che non ha mai mollato, ma che, ancora in difficoltà, non può che essere grata per una concretezza che, ancora una volta, si deve al buon cuore e alla sensibilità di chi ha fatto della solidarietà la sua bandiera.
Sono intervenuti Giuliano De Minicis di Succisa Virescit, il presidente del CUS Camerino Stefano Belardinelli. Parole commosse ed emozionate quelle del parroco don Candido Pelosi che ha benedetto la pietra: 'Affidiamo ai giovani la bellezza del futuro di questi luoghi'. Il significato delle capsule del tempo è stato evidenziato dal dirigente Maurizio Cavallaro, secondo il quale: 'del rumore del bene si dovrebbe parlare sempre più spesso'. 'Siamo felici e orgogliosi di essere pievetorinesi. La mia missione è quella di ispirare un sogno ed è la ragione per cui insieme a voi ce la sto mettendo tutta'. Così il sindaco Alessandro Gentilucci, nel ringraziare tutti i donatori, il cui gesto illumina ancora di più il Natale di Pieve Torina, dedicato alla "luce". 

Carla Campetella
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La posa della prima pietra

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Elisabetta Strada e i bambini
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Si avvicina la  posa della prima pietra per il nuovo centro civico di Pieve Torina che sorgerà  a fianco dell’attuale ISC Mons. Paoletti in via De Gasperi.
La cerimonia è prevista lunedì 9 dicembre alle ore 12.00 alla presenza del 
sindaco Alessandro Gentilucci e della presidente della Fondazione “Francesca Rava”, Mariavittoria Rava. Suggestivo il momento in cui le scolaresche lanceranno messaggi per il futuro, inserendo nel terreno due capsule del tempo che verranno aperte tra trenta anni. Si compone un nuovo tassello per la ricostruzione del paese grazie al primo segno della nuova palestra e centro civico, che vedrà la luce entro il 2020. L'operazione si deve al nuovo contributo arrivato dalla Fondazione Francesca Rava e da sostenitori quali QN il Resto del Carlino, Il Giorno, La Nazione; Succisa Virescit; Fondazione Muscima Onlus; IREN; Moncler; Trenitalia; United Colors of Benetton; Aeronautica Militare Italiana, Marina Militare Italiana e tanti altri donatori , grazie ai quali il progetto potrà vedere la luce.
Dopo la consegna di 8 scuole tra Marche ed Umbria, e il contributo alla riapertura dell’ospedale della Valnerina, continua l’impegno della Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus per i bambini del Centro Italia colpiti dal terremoto. A Pieve Torina la Fondazione ha già donato la scuola materna nel dicembre del 2018 e proseguirà la collaborazione con il Comune, restituendo al borgo un centro di aggregazione, dove la comunità si potrà riunire al coperto, e la palestra per i bambini delle scuole elementari e medie.

“Tutto questo - sottolinea Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina- è frutto di una sensibilità non comune e di un lavoro di rete che ha consentito alla nostra comunità di poter contare su strutture altrimenti inimmaginabili senza la generosità di chi ha capito il dramma delle popolazioni che vivono in queste terre ferite dal sisma. Poter contare su scuole nuove, su un nuovo centro civico e una nuova palestra rappresenta una iniezione di fiducia per chi ha deciso di rimanere qui, investendo sul proprio futuro e quello dei propri figli. La Fondazione Francesca Rava e la sua presidente Mariavittoria insieme a tutti gli altri sostenitori” conclude Gentilucci “rappresentano per noi quell’Italia migliore capace di restituire calore e dignità a quelle popolazioni che, come la nostra, hanno bisogno di atti concreti e visibili”.
Alla cerimonia della posa della prima pietra, a cui sono stati invitati rappresentanti istituzionali del territorio e del mondo dell’informazione, farà seguito anche la suggestiva esperienza della capsula del tempo dove gli abitanti di Pieve Torina potranno inserire messaggi cui affidare i loro desideri e le loro speranze e riverificarli tra trenta anni .
“La Fondazione Francesca Rava” sottolinea Mariavittoria Rava, presidente della Fondazione  “persevera nel suo impegno per i bambini e le famiglie colpite dal terremoto, continuando a rispondere ai bisogni di territori che non sono più sotto i riflettori pur essendo ancora in grande difficoltà. È più complesso, rispetto all’emergenza, poterli sostenere, e siamo molto grati ai donatori che ci permettono di fare, di nuovo, la differenza”.
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