Gara di appalto che va deserta per l’assegnazione del locale del Mastio alla Rocca Borgesca di Camerino e il gruppo di minoranza “Radici al futuro” punto il dito sull’operato dell’amministrazione Sborgia. 

“Il tempo è galantuomo e (purtroppo) anche stavolta i fatti ci hanno dato ragione – si legge in una nota del gruppo - La gara per l'assegnazione del locale è andata nuovamente deserta esattamente come avevamo immaginato a suo tempo: non era difficile ipotizzare che sarebbe andata così, a fronte di un bando troppo oneroso per chi se lo fosse aggiudicato, data l'entità dei lavori di ristrutturazione da dover svolgere.
L'amministrazione comunale – prosegue la nota - cerca di giustificare questo nuovo flop, addossando la colpa all'emergenza Covid, ma la verità è che deve assumersi le proprie responsabilità e, con umiltà, provare a svegliarsi dal torpore con il quale sta fiaccando il tessuto sociale ed economico della nostra città.
Il libro delle fiabe che è stato raccontato ai cittadini è ormai quotidianamente smascherato dalla palese incapacità e dall'arroganza con la quale sta amministrando Camerino.
Anche sulla vicenda del locale alla Rocca Borgesca eravano stati tacciati di fare sterili polemiche e sbeffeggiati con appellativi come 'bontemponi' (citazione letterale). Invece, dobbiamo registrare l'ennesimo fallimento dell'amministrazione Sborgia anche su uno dei luoghi simbolo della nostra città”.


f.u.
Preoccupa non poco i cittadini terremotati la nota di risposta che, il Capo Dipartimento di Protezione Civile Angelo Borrelli ha trasmesso al servizio di protezione Civile della Regione Marche e, per conoscenza anche al Commissario della ricostruzione e ai servizi di Protezione Civile Regioni Umbria, Lazio e Abruzzo, nella quale si condivide l'orientamento espresso in precedenza dalla Protezione Civile delle Marche secondo cui,a carico  dei proprietari degli immobili lesionati e oggetto di messa in sicurezza, verrebbero ad ipotizzarsi come plausibili i costi degli interventi di manutenzione delle stesse.
Sulla questione si è subito mobilitato attivamente per scongiurare una simile ipotesi, il sindaco di Camerino Sandro Sborgia.
"Sulla base di una precedente nota fatta dalla Protezione civile della Regione Marche- spiega Sborgia- il Capo Dipartimento della Protezione civile nazionale ha risposto inviando comunicazione del proprio orientamento. In realtà è bene precisare che la nota contiene un semplice parere, quindi non siamo in presenza di un'ordinanza che stabilisca che i costi eventuali di manutenzione delle messe in sicurezza debbano intendersi in capo ai proprietari degli edifici danneggiati. Nella nota- precisa il primo cittadino-  si dice unicamente che quella soluzione "potrebbe" essere in qualche modo praticabile. Al momento pertanto non v'è alcuna decisione definitiva in questo senso e non c'è assolutamente alcuna ordinanza che lo disciplini. Detto questo tuttavia- prosegue il sindaco di Camerino-, atteso che questa soluzione a mio giudizio è assolutamente da cancellare, in quanto sul cittadino terremotato, già alle prese con tante angherie e difficoltà, significherebbe far gravare il costo di interventi che sono fatti sugli immobili lesionati per garantire l'incolumità delle persone. Una soluzione che oltretutto comporterebbe ulteriori conseguenze come impedire che si completi il piano delle messe in sicurezza della nostra città, allontanando la possibilità di tornare a riaprire quelle zone ad oggi più compromesse. C'è anche da considerare che un domani che potranno essere avviati i cantieri della ricostruzione nel centro storico- aggiunge Sborgia- ci troveremmo nella situazione di dover consentire ad una ditta incaricata di lavori, di passare in una via dove magari uno stabile non è stato posto in sicurezza, con tutti i rischi che ciò potrebbe comportare. Ritengo dunque che la possibilità di cui parliamo debba essere assolutamente cancellata, anche se, ripeto, al momento rimane solo un'ipotesi che va comunque  scongiurata. E' per questo che ci siamo attivati e attendiamo conferme di rsposte ufficiali".

C.C.

Sotto la nota del Capo Diartimento di Protezione Civile Angelo Borrelli inviata in risposta al Servizio di Protezione Civile regionale
Nota di Borrelli

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