Contram. Mancano 5 milioni e gli stipendi dei lavoratori sono fortemente a rischio. Accanto alla forte preoccupazione per loro e per le loro famiglie non può essere taciuta la forte responsabilità della Regione che nel settore del trasporto pubblico locale ha di fatto buttato i soldi dalla finestra.” Così interviene il Consigliere regionale Sandro Bisonni riferendosi alla difficile situazione in cui si trova la società pubblico – privata che gestisce il trasporto pubblico – privato extraurbano locale.

Ho avuto modo di denunciare in Consiglio regionale – prosegue Bisonni – come la Giunta regionale nell’agosto 2015 abbia stabilito l’aumento del 10% delle tariffe sul trasporto pubblico locale su gomma giustificando la manovra necessaria a rispettare l’indice di efficientamento voluto dallo Stato come ‘aumento uso servizio pubblico – chilometri coperti’.

Manovra assolutamente non necessaria visto che questo parametro era già rispettato dalle Marche e conosciuto agli uffici regionali.

Errore di valutazione? Fatto è che la Regione a causa della diminuzione del numero dei passeggeri, nel 2016 ha perso contributi statali pari a 3 milioni e 200 mila Euro.

Potrebbe sembrare un rompicapo ma purtroppo rappresenta una vera e propria cartina di tornasole che afferma l’incapacità della Regione di svolgere un’attività di programmazione seria e precisa.

Oggi se quelle somme non fossero state praticamente buttate via i lavoratori della Contram non avrebbero il terrore di perdere stipendio e quattordicesima.

E’ poi di questi giorni la notizia che anche la legge regionale approvata nel 2015 sulle proroghe dei contratti rischia l’incostituzionalità e che gli Uffici si sono già attivati per procedere con atti amministrativi per riparare gli errori normativi.

Di questo passo – conclude Bisonni – andremo a finire in un vicolo cieco e sarà difficile spiegare ai cittadini che i futuri aumenti in realtà erano evitabili, che le corse saranno ridotte, che intere famiglie di lavoratori andranno in sofferenza. Questa amministrazione regionale ancora una volta ci mostra la sua incapacità a governare e come marchigiani non ne possiamo esserne felici.”

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