Nella tornata elettorale del prossimo 26 maggio, a sfidare il sindaco uscente di Montecavallo Pietro Cecoli, scende in campo una donna. Candidata alla guida di una lista civica è Francesca Germoni, 46 anni, dipendente al comune di Muccia.

  “ La mancanza d’iniziativa dell’attuale amministrazione - dichiara Francesca Germoni- mi ha spinto ad affrontare questa esperienza, soprattutto in virtù del fatto che a distanza di anni non c'è un incremento di popolazione, non c'è movimento . Questi i motivi principali per cui, insieme agli altri collaboratori, abbiamo deciso di provare a portare un’ aria nuova e comunque, anche nel caso di mancata vittoria, cercare di portare avanti un’opposizione, provare a contrastare un’ amministrazione che, da 30 anni a questa parte, non ha avuto contrapposizioni”.

Non ancora decisa la data di presentazione ufficiale della lista che è comunque già formata e i cui componenti, si stanno riunendo per definire il programma.

“ Al momento, abbiamo deciso di tirare fuori soltanto il mio nome come candidato a sindaco - spiega- ma siamo già una lista definita e stiamo anche lavorando sul logo che possa rappresentarci. Vogliamo confrontarci su un programma di cambiamento per il nostro paese dove, a tre anni dal sisma che lo ha colpito, ci sono tanti particolari da seguire con attenzione”. La stessa candidata, ha abitato a Montecavallo fino al 2008 e, spostatasi a vivere  a Pieve Torina, a seguito delle scosse del 2016, si è ritrovata senza casa.

“ A testimonianza del forte legame che ho con queste zone, dopo il terremoto ho acquistato un’abitazione a Montecavallo dove la mia famiglia ha voluto fortemente far ritorno. Mio marito, i nostri tre figli di 27, 25, e 19 anni, sono tutti affezionati al piccolo paese, dove tra l’altro, nel villaggio sae abita anche mia suocera; addirittura uno dei miei figli è ritornato in paese subito dopo il terremoto, prendendo in affitto una casa. I miei tre ragazzi sono assolutamente innamorati di Montecavallo;  qui  sono nati e cresciuti e qui, intendono portare avanti la loro attività in futuro. Abbiamo dunque tutto l'interesse di contribuire a riportare allo splendore il paese e il territorio circostante. Abbiamo l'oro in mano ma purtroppo non è stato valorizzato e sfruttato. Anche in questo desideriamo portare un’aria nuova”.

C.C.

Il sindaco di Montecavallo Pietro Cecoli interviene nella vicenda che lo vede coinvolto e secondo la quale, avrebbe contravvenuto ad un'ordinanza, utilizzando la sua abitazione inagibile. Il primo cittadino sarebbe finito sotto accusa in quanto, pur essendo la sua abitazione della frazione di Pantaneto inagibile con tanto di scheda aedes redatta dai tecnici e prescrizione che ne inibisce l'utilizzo, avrebbe continuato ad abitarci. Lo stesso sindaco, ha tenuto a spiegarci la sua versione di come sono andate le cose.   

"Come molte altre persone- dichiara  Pietro Cecoli- subito dopo le scosse del 2016 ho soggiornato in strutture ricettive della costa. A fine 2016 ho deciso di acquistare un container e di fare ritorno a Montecavallo. Ho  posizionato pertanto la struttura acquistata nei pressi della mia casa di Pantaneto sfruttando il container al massimo come abitazione.  Nei periodi invernali più rigidi, come quello particolarmente problematico della  nevicata del 2017, durante il quale oltretutto sono stato colpito anche da una fortissima sciatalgia, per qualche giorno ammetto di aver preferito al container la mia casa, seppure inagibile.  Non è che voglia giustificarmi ma credo di non aver fatto nulla di male;  per carità, è vero che ho trasgredito l'ordinanza e ne sono a conoscenza.  Ci sarà  un procedimento nei miei confronti- continua Cecoli- ma sono tranquillo e vedremo se si riuscirà a smontare tutte queste accuse che mi riguardano e  che reputo intimidatorie e fatte unicamente solo perché si stanno avvicinando le elezioni amministrative. Ne sono fermamente convinto anche perchè - aggiunge il sindaco-  si è cominciato a dare fastidio anche a qualche altra persona a me vicina". 

Quanto alla rimodulazione  del contributo di autonoma sistemazione che avverrà  lunedì prossimo in Regione, il primo cittadino ha tenuto a precisare che non avviene soltanto nei suoi confronti e come misura riferita alle accuse che lo riguardano ma, in base a quanto deciso dagli organi governativi per le quattro regioni colpite dal sisma, nei confronti di tutta la popolazione terremotata. 

" Una rimodulazione che reputo giusta anche perchè ci sono delle situazioni che meritano di essere aggiustate e si deve chiarire se a percepire il contributo sono persone che non dovrebbero; fanno bene a rivedere il tutto anche perchè di soldi  non è che più ne spendi e più ne arrivano; ci sta un calderone e, più ne prendi e meno ce ne stanno, quindi bisogna risparmiare al massimo essere consoni a far sì  che tutti quanti possano aggiustare le loro proprietà con meno dispendio di energie possibili.  Per la vicenda che mi riguarda- sottolinea ancora Cecoli-  sono sereno e tranquillo; c'è un procedimento e ne vedremo gli sviluppi e, naturalmente, sarà il giudice giustamente a stabilirne l'esito. Sinceramente c'è solo una profonda amarezza nei confronti di queste accuse partite da pochi cittadini-  conclude il sindaco-  Pensavo che queste cose fossero lontane dalle nostre zone e invece, ho dovuto ricredermi".

C.C.

Nuove infiltrazioni di umidità dai pavimenti delle Sae di Montecavallo. Ancora quattro casette del Consorzio Cns interessate dal problema e altrettante famiglie costrette ad uscire per consentire la sostituzione della pavimentazione con tutti i disagi che questo comporta. Nella stessa area che in tutto  conta dieci strutture CNS, altre tre Sae avevano riportato la stessa problematica,  risolta con la rimozione del pavimento e, in qualche caso, era stato permesso alle famiglie di rimanervi anche durante l'esecuzione dei lavori, riguardando l'umidità solo una parte della struttura. Fattostà che domani verranno sottoposte a controllo anche le ultime tre casette per verificare che il problema non riguardi a quel punto l'intera fornitura dell'area.

" Non si riesce a capire da dove venga questa umidità- afferma amareggiato il sindaco Pietro Cecoli- Dopo la precedente segnalazione, così come avvenuto anche a Muccia, si è ripresentato questo problema alle pavimentazioni. Speriamo che se ne venga a capo e si trovi una soluzione- continua il sindaco di Montecavallo- altrimenti il problema potrebbe anche ripresentarsi perchè non è stata messa nessuna pellicola di protezione tra il cemento e la pavimentazione e non vorrei che tra un anno si debba ricominciare daccapo. Le nostre Sae come quelle di Muccia hanno i famosi piedini ma evidentemente non basta. Il problema è che questo tipo di costruzioni non sono adatte per zone di montagna; avessero realizzato delle strutture a due piani forse non ci sarebbero stati questi problemi e avremmo sicuramente risparmiato ettari ed ettari di terreno fertile e pianeggiante e non avremmo avuto tutta questa cementificazione perchè le palificate di cemento che sono state realizzate, lì rimarranno sicuramente per secoli e secoli".

Intanto le famiglie delle quattro casette si preparano a fare i bagagli e a trovare una diversa sistemazione. " Noi - dice il sindaco- cerchiamo di essere sempre vicini alle persone che sono per la maggior parte anziane. Avevamo già avvertito un paio di giorni prima che sarebbero venuti a verificare e così volta a volta facciamo; so che qualcuno potrà arrangiarsi presso parenti o amici e gli altri, potranno essere ospitati a spese della ditta nella struttura del Beato Rizzerio. Vedremo comunque di dare un supporto massimo, anche perchè- conclude Cecoli- con tutto quello che hanno sofferto proprio non se la meritano un'altra situazione del genere. Speriamo che in breve tutto possa risolversi. Io sono fiducioso sempre per natura, però debbo dire che finora non abbiamo visto granchè di positivo. Sembra che sin dall'inizio, tutte le regole e tutti gli interventi siano stati fatti contro i comuni e contro la popolazione che ha già sofferto qualcosa di grave e devastante".   

C.C. 

muffe 

Pochi giorni di attesa e di ultimi preparativi e la grande avventura dell’Aconcagua Team Experience sarà pronta a partire. Scalare il 7000 metri della vetta più alta della catena delle Ande e piantarvi in cima la bandiera di Montecavallo. A mettersi in gioco con spirito solidale sono tre recanatesi, un veneto e un romagnolo, fondatori della Onlus Aconcagua Team Experience. Guidati da Roberto Pellegrini, tenteranno l’impresa Marco Capodacqua titolare di un agriturismo di Montefano, Giovanni Dall’Armellina, il fotografo Danilo Maceratesi che curerà immagini e video della scalata e Mattia Baffone. La data di partenza per l’Argentina è fissata per il prossimo 23 gennaio, quando prenderà avvìo l’originale sfida solidale intrapresa per dare un segnale di aiuto e visibilità al piccolo centro dell’entroterra danneggiato dal sisma dell’ottobre 2016. “ Save Marche 6.5il motto della Onlus costituitasi la primavera scorsa e attivatasi con una raccolta fondi a favore della comunità.

Porteremo il nome di Montecavallo a 7000 metri di altezza, insieme a quelli della provincia di Macerata e della Regione Marche- dichiara Roberto Pellegrini-. Abbiamo voluto portare avanti questo progetto, proprio per dare risalto al più piccolo comune della provincia, decisi ad offrire il nostro contributo per risollevare le sorti di queste zone così duramente colpite. L’idea iniziale, era quella di coinvolgere in una sfida degli amici, come me, non più propriamente ragazzini. Se vogliamo –prosegue Pellegrini- è stato un momento di follia, eppure, ad animarci fin da subito è stato l’istinto di fare un qualcosa che potesse motivarci; nel frattempo è arrivato il dramma del sisma e, unendo le motivazioni private a quelle istituzionali, abbiamo pensato che in qualche modo avremmo potuto essere d’aiuto. Siamo pienamente consapevoli che il nostro piccolo gesto non servirà a risolvere i gravi problemi della zona, tuttavia, è una piccola goccia che offriamo con gioia. Insomma- continua Pellegrini- siamo 5 persone come tante, senza alcuna esperienza di alpinismo, che si mettono in gioco; si è scelta l’Argentina in quanto, pur residente a Recanati, sono nativo di quel continente e si è deciso di raggiungere il posto più alto dell’America, per ottenere il massimo della visibilità per il territorio. Anche il sindaco Pietro Cecoli ha accolto con entusiasmo l’iniziativa per cui, ci siamo caricati ancor di più. E’ un anno che ci stiamo preparando e, naturalmente, il tempo della spedizione dipenderà dal fattore meteorologico, dall’acclimatamento che faremo in quota.. A seconda delle condizioni climatiche, potremo impiegare da una settimana a una decina di giorni. In Argentina è estate ma parliamo sempre di una vetta di 7000 metri. Ma nelle impegnative giornate che ci aspettano, porteremo nei nostri cuori Montecavallo e tutte le zone devastate dal sisma, per dare un segnale forte e per dimostrare che, con volontà e spirito di sacrificio, si possono ottenere grandi risultati”.

Carla Campetella

Un prefabbricato in legno di 90 metri quadrati, dotato di ufficio del sindaco, anagrafe, altri uffici amministrativi, Tecnico e di Ragioneria. E' la  nuova sede comunale provvisoria di Montecavallo fresca d'inaugurazione sorge  accanto alle soluzioni abitative d’emergenza, nel piazzale Caduti Martiri di Nassiriya. A realizzarla in brevissimo tempo, è stata la ditta Edillegno di Treviso. Una struttura confortevole e sicura che permetterà una migliore gestione del lavoro da parte dei dipendenti comunali.e una  più agevole fruizione dei servizi da parte dei cittadini.

Al taglio del nastro erano presenti il governatore Ceriscioli con l’assessore Sciapichetti, il presidente della Provincia Pettinari e il direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni.

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  Anche i componenti del team Aconcagua experience Roberto Pellegrini, Marco Capodacqua e Giovanni Dall’Armellina, hanno voluto partecipare al nuovo passo verso il ritorno alla normalità del piccolo centro montano. A fine gennaio, a nome dei paesi terremotati e in segno di vicinanza alle loro difficoltà,  isseranno i vessilli di Montecavallo e della Provincia di Macerata sulla cima  più alta della Cordigliera delle Ande.

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       IIl team di Aconcagua Experience con il presidente Pettinari

E’ un altro tassello del puzzle che ho fin dall’inizio definito per la ricostruzione- ha detto il sindaco Cecoli- Prima o poi, con la caparbietà che come montanari ci rappresenta, finiremo il puzzle. Ne passerà di tempo perché i danni sono tanti e le cose da fare ancora di più. Prima di tutto- ha aggiunto- stiamo cercando di rassicurare le persone; non è facile perché tutto quello che è accaduto, ha prodotto in ognuna di loro profondo turbamento.  Il passo successivo, di concerto con la Regione, sarà ripristinare tutte le abitazioni; confidiamo di riportare nel più breve tempo possibile una normalità vera riabilitando ogni situazione. Non  abbiamo una bacchetta magica e ci rendiamo conto che ci vorrà ancora tanta pazienza, ma di certo noi ci saremo, controlleremo e spingeremo Regione e Governo affinchè il tutto avvenga nel più breve tempo possibile per riacquistare una normalità e quotidianeità”.

Intanto, sempre sul piazzale, si avvicina a grandi passi anche la realizzazione di una struttura da destinare a chiesa. A donarla, in una gara di solidarietà nei confronti del più piccolo comune della Regione, la Caritas di Parma e altre associazioni.

“ E' già in fase di montaggio  il basamento della chiesa che ci auguriamo di inaugurare prima di Natale. Anche il nostro parroco Don Nello Tranzocchi- prosegue Cecoli- potrà così riacquistare una normalità con un edificio adibito al culto, dotato anche di una stanza e servizi che potrà utilizzare per le sue necessità”.

Carla Campetella

Fiastra "vince" la gara sulla consegna delle casette. Sono state, infatti, consegnate a 10 famiglie residenti nelle frazioni di Polverina, località nella quale è stata allestita l'area, San Lorenzo in Colpolina, Collevecchio e San Marco le prime soluzioni abitative di emergenza. Un risultato conseguito grazie alla tenacia del sindaco Claudio Castelletti e del suo gruppo di lavoro unito nell'obiettivo di fare presto. "Non voglio assolutamente apparire come il primo delle classe – le parole del primo cittadino Castelletti – ma sono veramente contento per il fatto che sono state mantenute le promesse. A noi era stato garantito dalle istituzioni un aiuto sia per la costruzione della scuola, che purtroppo ha subito ritardi, sia soprattutto per la costruzione delle casette. Le promesse sono state mantenute e così ce l'abbiamo fatta. Siamo partiti con la consegna in questa piccola area, ma sono sicuro che entro la fine di ottobre tutte le famiglie di Fiastra che ne hanno fatto richiesta saranno dentro le casette".

Una grande emozione, dunque, quella vissuta dalle famiglie, alcune anche molto giovani, che hanno ricevuto la chiave di quelle che saranno al momento le loro abitazioni. "Ho avuto addirittura i brividi nell'entrare per la prima volta nella mia casetta fortemente desiderata da un anno a questa parte – così una delle signore a cui sono state consegnate le chiavi – Sono stata alloggiata presso l'Hotel Solarium di Civitanova Marche dove siamo stati accolti davvero come in famiglia tanto è vero che anche il titolare dell'albergo ha voluto essere presente insieme a noi in questa importante giornata.

( sotto il sindaco Claudio Castelletti e la signora Onelia Crepaccioli )

sindaco

Una grande emozione, dunque, quella vissuta dalle famiglie, alcune anche molto giovani, che hanno ricevuto la chiave di quelle che saranno al momento le loro abitazioni. "Ho avuto addirittura i brividi nell'entrare per la prima volta nella mia casetta fortemente desiderata da un anno a questa parte – così una delle signore a cui sono state consegnate le chiavi – Sono stata alloggiata presso l'Hotel Solarium di Civitanova Marche dove siamo stati accolti davvero come in famiglia tanto è vero che anche il titolare dell'albergo ha voluto essere presente insieme a noi in questa importante giornata. Davvero una piccola comunità che rinasce, anche se speriamo sia una soluzione momentanea perchè il vogliamo rientrare quanto prima nelle nostre case".

 

fiastra gente

Alla cerimonia di consegna erano presenti tra gli altri il governatore Luca Ceriscioli, l'assessore regionale Angelo Sciapichetti, il presidente della provincia di Macerata Antonio Pettinari che, poi, si sono trasferiti a Montecavallo per la consegna di altre 10 casette nel comune più piccolo del cratere sismico. "Oggi è davvero un giorno importante – così il sindaco di Montecavallo Pietro Cecoli – Dopo tanto tribolare nel lungo inverno e in questa estate davvero calda, con la nostra popolazione che quotidianamente faceva la spola dal mare per stare vicino alle loro case disastrate oggi finalmente abbiamo la sensazione di ripartire. Le dieci famiglie che hanno optato per questa soluzione ritroveranno la loro quotidianità. Nei mesi scorsi ci sono state divergenze anche piuttosto aspre con la Regione, però abbiamo tutti aggiustato il tiro e siamo riusciti ad entrare in sintonia con la stessa Regione e con la Provincia con le quali lavoriamo nella massima collaborazione".

( sotto le casette di Montecavallo ) 

casette montecavallo

 

montecavallo cecoli

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