Nessun progetto e nessun finanziamento per il nuovo ospedale di Macerata i cui lavori, stando almeno a quanto dichiarato lo scorso 2 luglio dall’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini, sarebbero dovuti iniziare entro l’anno”.

Ad affermarlo il consigliere del Partito democratico Romano Carancini, che analizza in proposito il Masterplan dell’edilizia ospedaliera presentato dalla Giunta regionale.

“Con riferimento all’ospedale di Macerata – precisa Carancini – alla voce finanziamento il documento afferma che la disponibilità attuale ammonta a 60.000.500,00 di euro e che i restanti 79.500.000,00 devono ancora essere reperiti. Questo vuol dire che a quasi un anno e mezzo dall’insediamento della giunta Acquaroli la promessa di avvio lavori nel 2022 per il nuovo ospedale di Macerata targato Saltamartini in realtà non si tradurrà neppure con una recinzione dell’area". 


"Quello che sta accadendo ha dell’incredibile – rincara la dose il consigliere dem - A Saltamartini non basta aver deciso di fregarsene di una decisione formale e storica della Conferenza di Area Vasta 3 rispetto alla realizzazione di un nuovo ospedale di 1° livello, tornando indietro sulla procedura e cancellando un progetto di fattibilità pronto, consegnato e scelto; a Saltamartini non basta neppure ridimensionare l’ospedale di Macerata da 550 a 350 posti letto, di fatto cancellando il diritto della provincia di Macerata di avere una struttura che possa curare al meglio le persone, ma ad oggi, a 16 mesi dall’insediamento, non vi è traccia di alcun nuovo progetto e, cosa ancor più grave, non sono state trovate le risorse per poterlo realizzare”.

E' sempre più al centro del dibattito politico il tema del nuovo ospedale di Macerata. Il confronto politico si è improvvisamente riacceso dopo l'incontro di venerdì 2 luglio al Lauro Rossi di Macerata dove, l'assessore regionale alla sanità Saltamartini, supportato dall'intera Giunta, ha rinnovato e confermato che l'ospedale nuovo si farà e anche in tempi brevi.
In una nota, Luca Marconi
coordinatore provinciale dell'Udc ed ex consigliere regionale con la presidenza Ceriscioli, esprine il suo punto di vista e propone anche delle soluzioni.
"La proposta dell'attuale maggioranza regionale sulla Sanità apre un importante percorso politico per l'organizzazione dei servizi socio sanitari della nostra provincia. 
L'ospedale di Macerata - puntualizza Marconi - avrà una nuova sede più comoda e più accessibile nella valle del Chienti e questo non può che essere condiviso da tutti visto che era già nei programmi della precedente Giunta Regionale.
A questo proposito quello che ci sentiamo di reclamare da subito, a vantaggio delle valli del Potenza e del Musone che potrebbero naturalmente gravitare nel nuovo nosocomio, è la rapida realizzazione di un collegamento comodo e sicuro fra Villa Potenza e la Pieve dove andrà costruito il nuovo ospedale.

L'abbiamo già scritto che comprendiamo il senso della scelta nella valle della superstrada della Quadrilatero, ma crediamo anche che questa necessità di collegamento non sia più derogabile ed è necessario che Comune, Provincia e Regione, come già fatto per la bretella San Severino Marche-Tolentino, trovino subito la soluzione tecnica e i relativi finanziamenti. 
Altro argomento è la sterile polemica sul fatto che l'Ospedale di Macerata sia o non di primo livello con le relative specialistiche.

Facciamo un ragionamento dozzinale: l'ospedale di Macerata non è un semplice ospedale di base, non è di secondo livello e quindi gli amici del PD forse possono immaginare che sia di primo livello? Comunque aldilà di ciò quello che interessa i cittadini, e noi dell'UdC con loro è che ci sia un ospedale con più di 400 posti letto, che sia meglio organizzato e funzionale dell’attuale e che alla bisogna sia ampliabile con nuovi servizi e reparti quando le scienze mediche e nuove programmazioni sanitarie regionali lo imporranno.
Bene ha fatto la Giunta Regionale quindi ad accelerare su questo progetto e la collocazione anagrafica residenziale dell’assessore alla sanità Saltamartini e del governatore regionale Acquaroli fanno ben sperare sulla certezza e totalità del loro e del nostro impegno come maggioranza politica in Regione". 

M.S.






Due incidenti stamattina sulle strade della provincia.
Il primo, avvenuto poco dopo le 8.00 in contrada Gabella nuova a Sarnano. Al vaglio dei Carabinieri la ricostruzione della dinamica che ha portato allo scontro tra un'auto e un furgone. Immediati i soccorsi da parte del personale del 118: i due conducenti dei mezzi coinvolti nel sinistro sono stati trasportati per accertamenti in ospedale, ma non sembrano aver riportato gravi conseguenze. Sul posto per le operazioni di messa in sicurezza della sede stradale l'intervento dei vigili del fuoco.

Erano circa le 9, invece, quando lungo la superstrada Valdichienti, in direzione monti, all'altezza dell'uscita di Tolentino sud, un'auto è finita fuori strada per cause in corso di accertamento.
Sul posto i sanitari del 118 che hanno trasportato il conducente, per accertamenti, al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata.

c.c.  g.s.
Dopo la conferenza stampa in cui Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata, e Filippo Saltamartini, assessore regionale alla sanità, hanno spiegato le procedure che porteranno alla nascita del nuovo ospedale di Macerata, la discussione tra vecchia e nuova amministrazione regionale non si è ancora placata.

In mattinata, in una conferenza stampa appositamente convocata, l'ex assessore alla sanità, Angelo Sciapichetti, ha replicato alle affermazioni dell'attuale pari ruolo. Al centro della polemica le strategie di finanziamento e più in generale la politica sanitaria portata avanti nella scorsa legislatura dall'amministrazione Ceriscioli. Sciapichetti, ai microfoni di Radio C1... inBlu, ha dichiarato: "Tante bugie, tante inesattezze. Penso che sia del tutto legittimo avere progetti diversi rispetto alla precedente amministrazione. Quello che è inammissibile è che per suffragare la propria linea si utilizzino delle notizie false. Saltamartini a Macerata ha tentato di giustificare il suo no al project financing, metodo per altro utilizzato al nord da diverse regioni a guida Lega, come ad esempio il Galliera di Genova, utilizzando dati inesatti: forse dovrebbe informarsi meglio. Non ho problemi a sostenere un confronto pubblico: ho le carte, vedremo lui cosa potrà portare sul tavolo. Documenti alla mano non è vero che il DIPE ha dato parere negativo, per di più la nostra amministrazione non ha mai parlato di ospedale unico, ma di un ospedale di primo livello che non trascurerà le strutture 'periferiche', a cominciare da Camerino e San Severino, per poi arrivare a Tolentino. Quest'ultima struttura l'abbiamo finanziata interamente con 16 milioni di euro. Troppe inesattezze: bisogna avere la forza di portare avanti le proprie idee politiche senza infangare il lavoro di chi ha preceduto questa amministrazione".

L'attuale assessore alla sanità ha smorzato la polemica, affermando come l'unica preoccupazione della giunta Acquaroli sia quella di portare a compimento l'opera e dotare la città di Macerata del nuovo nosocomio: "La nostra posizione è chiara. Il punto fondamentale è che questo project financing in realtà non esiste, in quanto bocciato dal RUP e dalla Commissione della Regione per incongruenze tra i costi prefissati e quelli di realizzazione. I costi avrebbero impegnato la Regione fino al 2050 per un importo prossimo agli 800 milioni. Riteniamo che si possa finanziare autonomamente il progetto tramite Cassa Depositi e Prestiti e senza per altro pagare tassi prossimi al 5%. Per me la polemica può anche cessare: a questo punto è nostra responsabilità costruire l'ospedale di primo livello a Macerata. Ritengo assurdo che le delibere fatte dalla Regione Marche, che individuano un DEA di primo livello a Macerata, siano sconosciute ai dirigenti del Partito Democratico: l'ipotesi originaria di realizzazione non è configurabile, perchè in quanto bocciata non si configura effettivamente nella realtà concreta, non esiste".

Lorenzo Cervigni
Il reparto di Pediatria dell’Ospedale di Macerata ha ricevuto in dono cinque televisori e un forno a microonde: dopo la donazione di poche settimane fa da parte dell’associazione Help di San Severino Marche, anche l’azienda Aipol Polyurethanes di Macerata, con sede operativa a Montegranaro e attiva nel campo delle termoplastiche, ha contribuito attraverso l’Associazione Raffaello. In occasione della precedente donazione era emersa la necessità di allargare la donazione per completare le dotazioni di un reparto molto attivo anche durante l’emergenza Covid.

I televisori andranno ad arredare le camere di degenza del reparto, mentre il microonde sarà a disposizione dei genitori e dei familiari dei bambini ricoverati.

“È un piccolo gesto che però speriamo possa aiutare concretamente la degenza dei piccoli ospiti del reparto di Pediatria e Neonatologia di Macerata, oltre che delle loro famiglie”, queste le parole del presidente del Cda di Aipol, Piero Cerolini.

Red.
"Il caos, l'inadeguatezza, la totale disorganizzazione e la mancanza di buon senso".
Sono questi i fatti denunciati da Jane Polentini di Monte San Martino, che racconta la sua esperienza all'ospedale di Macerata dove, nonostante l'aumento dei casi di coronavirus, non è stato riattivato il reparto dedicato ai contagiati.
"
Mio padre - scrive - , positivo al Covid, lunedì pomeriggio è stato trasportato dal 118 in ospedale per i primi accertamenti. In un primo momento si pensava che sarebbe stato trasferito, in serata, all'ospedale di Fermo per la disponibilità di posti letto, ma nel frattempo è stato fatto 'accomodare' al pronto soccorso dell'ospedale civile di Macerata".

È qui che Jane Polentini racconta la sua disavventura: "Macerata - scrive - non solo non è attrezzata con un reparto Covid ma non è provvista nemmeno di un paio di posti letto per le emergenze di questo tipo. Sono mesi - lamenta la cittadina di Monte San Martino - che si prevede la seconda ondata della pandemia e non posso credere che nessuno abbia avuto modo di organizzarsi.
Il nuovo ospedale di Civitanova inaugurato pochi mesi fa da Bertolaso che fine ha fatto? - si chiede - . Alle 3 del mattino - prosegue nel racconto - i tre pazienti positivi (mio padre e due signore) sono stati spostati dalla stanza interna del pronto soccorso per essere trasferiti in un container privo di riscaldamento".

Jane Polentini definisce "umanamente inaccettabili" le modalità con cui è stato accolto il padre.

"Sono stati lasciati al freddo per tutta la notte - continua la donna - nonostante solleciti e richieste da parte loro di poter essere riscaldati. Mi auguro che, chi di dovere, si assuma le proprie responsabilità".

GS

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