“Anziani in circolo”. È questo il nome del nuovo centro anziani di Castelraimondo inaugurato sabato scorso, in via Bottacchiari, dal sindaco Patrizio Leonelli, dall’assessore ai servizi sociali Ilenia Cittadini, dal consigliere regionale Renzo Marinelli e dall’arcivescovo Francesco Massara. 

“Ci auguriamo che la pandemia finisca presto - commenta il sindaco Leonelli ai microfoni di Radio C1…inBlu - e che la gente possa tornare a frequentare i locali pubblici come una volta, e anche il nostro centro anziani. È l’unico luogo che abbiamo potuto utilizzare perchè gli altri locali sono stati resi inagibili dal sisma. Non erano necessari grandi lavori in questa struttura, perchè era già stata utilizzata come centro di ritrovo delle ‘Castellane’: un gruppo di donne anziane. È stata sistemata l’imbiancatura, sono stati aggiunti i tavoli ed è stato reso fruibile per questo fine. Siamo contenti - confida - perchè faceva parte del nostro programma e, a distanza di tre mesi dall’insediamento, abbiamo aperto questa realtà a cui ci auguriamo di dare presto una sede più ampia”. 

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Il centro “Anziani in circolo” è pensato come luogo auto-organizzato e autogestito perlopiù dagli stessi partecipanti che assumono un ruolo attivo nel creare attività per occupare positivamente il tempo libero. “Questa operazione è stata resa possibile prima di tutto grazie all’arcivescovo Francesco Massara - aggiunge Leonelli - che si è adoperato per l’apertura del centro. Un grazie va anche a tutta l’amministrazione comunale e al consigliere regionale Renzo Marinelli. Un pool di persone che si sono aiutate a vicenda per ottenere questo risultato”.

La Caritas diocesana di Camerino e San Severino Marche, infatti, ha condiviso l’iniziativa e collaborato nell’avviare il luogo per gli anziani.

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“Un momento importante non solo per Castelraimondo - dice l’arcivescovo Massara - ma anche per altri comuni della Diocesi dove abbiamo avviato diversi progetti per sostenere la socialità degli anziani. Questo avviene in un momento in cui la socialità viene meno e rischia di portare anche situazioni di depressione, per cui credo che l’incontro e i laboratori organizzati siano una delle risposte più belle che noi potessimo dare”.

Grazie all’8xmille della Chiesa Cattolica, ed in particolare nell’ambito del progetto "Stare Insieme", verranno realizzati infatti dei corsi di pittura, educazione alimentare, psicomotricità, informatica e laboratori di ceramica.

GS

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Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Montecavallo, Valfornace e Visso fuori dall’Unione montana “Marca di Camerino almeno fino al 2025. La recente modifica alla legge sulle Unioni montane, approvata in Consiglio regionale su proposta di Renzo Marinelli, Jessica Marcozzi, Giacomo Rossi e Carlo Ciccioli, esclude i Comuni che non ne fanno parte almeno fino a dieci anni dalla costituzione dell’Unione stessa. Un cambio di normativa che ha seminato malcontento tra i sindaci esclusi.

"Una legge antidemocratica, che arriva in un momento in cui i piccoli Comuni dovrebbero essere capaci di fare quadrato”. Pietro Cecoli, sindaco di Montecavallo, è critico sulla decisione della Regione che "in questo modo crea una disparità nelle condizioni di territori che sperimentano una grande sofferenza – commenta –. Trovo davvero inopportuno che sia stata promulgata una legge ‘salvapoltrone’ per alcuni politici dell’entroterra, a discapito di altri che vivono le stesse situazioni nello stesso territorio. Questa è una legge che punisce alcuni enti e che preserva il posto di alcuni amministratori, facendo degli inopportuni e illegittimi favoritismi. Per quello che riguarda il nostro Comune – spiega Cecoli –, abbiamo fatto di tutto per poter entrare a far parte dell’Unione. Abbiamo presentato tutta la documentazione e le opportune domande già dal 2018. La motivazione che ci è stata addotta dall’Unione è quella di non aver rispettato il loro statuto, ma è una bugia. Noi non staremo comunque con le mani in mano – conclude il primo cittadino di Montecavallo –: troveremo soluzioni alternative contro una nefandezza portata avanti da alcuni politici che dovrebbero difendere gli interessi della montagna e che invece portano avanti personalismi inopportuni".

l.c.
“Con la donazione di oggi, Camerino celebra una cultura che ci riporta alle origini di questa società. In un momento così drammatico, una donazione come quella di oggi è un gesto incommensurabile per il valore che ha. È un bellissimo atto di carità, sussidiarietà, responsabilità collettiva. Un gesto nobile, indirizzato a servire la comunità, a fare qualcosa per i più deboli e fragili. Io credo che in un momento come questo Camerino si stagli al vertice della nostra regione e voglio rassicurare che quello della sanità della nuova amministrazione regionale è un progetto che tende a potenziare e a migliorarla”.

Così l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini ha commentato la donazione di un nuovo ecografo multidisciplinare all’ospedale di Camerino. Si tratta del terzo ecografo in dotazione alla struttura sanitaria e che, grazie alla raccolta fondi attivata dall’associazione “La voce del cuore per la chirurgia” supportata da privati e dal contributo essenziale di “ La pasta di Camerino” è da oggi a disposizione dell’equipe della Chirurgia diretta dal prof. Giambattista Catalini. Uno strumento utile dunque a migliorare l’attività interventistica e di screening sui pazienti
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Un gesto che senza la sinergia con le istituzioni non sarebbe stato possibile, ha detto Gabriella Accorambonl, presidente dell’associazione “La Voce del cuore per la chirurgia" ringraziando tutti i privati che hanno sostenuto la raccolta fondi, in particolare la società Entroterra S.P.A titolare del Marchio Pasta di Camerino la cui elargizione ha contribuito all'acquisto del dispositivo.
“Il covid ci ha fatto comprendere le nostre debolezze e quanto sono importanti le professionalità e gli ospedali, strutture sanitarie che non sono fatte solo di mura ma di chi all’interno ci lavora  per cui - ha detto  Gabriella Accoramboni-,  è importante che le istituzioni appoggino e diano la possibilità di far lavorare al meglio gli operatori sanitari; la nostra donazione alla chirurgia mira a potenziare il reparto e offrire una strumentazione che migliora gli interventi chirurgici. Il fatto di poter dare un qualcosa di più, ci auguriamo che serva a mantenere nel tempo nonchè elevare la qualità del reparto diretto dal prof. Catalini”.

Ha posto in risalto il valore dell'iniziativa  solidale e l’importanza del nosocomio camerte, la direttrice generale dell’Area Vasta 3 dell’Asur Daniela Corsi che ha parlato anche da medico, molto legata alle professionalità dell’ospedale di Camerino con le quali ha condiviso l’intensa esperienza di riconversione della struttura in covid Hospital:“Capisco il valore aggiunto che dà questo strumento diagnostico all’avanguardia e che sarà un supporto importante, a sottolineare di come l’ospedale di Camerino debba vivere, andare avanti e dare il massimo delle attività che può offrire”.

Un dono che nasce dal cuore, un gesto di grande generosità e di amore verso la dignità del malato, ribadito dall’arcivescovo di Camerino San Severino Marche Mons. Francesco Massara che, al valore aggiunto della strumentazione in grado di implementare l’eccellenza del nosocomio di Camerino, si è augurato che nei reparti dell'ospedale, oltre alle importantissime strumentazioni, possano aumentare le figure di personale e di giovani medici d’aiuto a quelle presenti, così da migliorare le prestazioni nei confronti della comunità. “ Le strumentazioni sono importantissime, ma – è tornato a sottolineare - una meravigliosa Ferrari, senza il pilota, rischia di non poter essere guidata. Questo è un territorio in cui l’ospedale va migliorato e potenziato, ma serve anche la presenza di tanti professionisti”.
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In rappresentanza dell’ Università di Camerino e del rettore Pettinari, è intervenuto il prorettore vicario Graziano Leoni il quale ha tenuto a ringraziare l’associazione per il segnale di prossimità a favore dell’ospedale che si dota di un dispositivo utile a sviluppare diagnosi in maniera più appropriata e veloce : "È  tutto il territorio che ne guadagna.E l’università fa parte di questo territorio -ha affermato-. Ritengo che questa donazione sia anche un segno della ricostruzione che si sta facendo. L’ateneo da parte sua sta facendo il massimo per recuperare il più velocemente possibile tutti gli spazi e quindi garantire che a Camerino tornino ancora più studenti  che possano popolare le vie della città che nel frattempo si sta ricostruendo. Non si vedono tante gru ma vi assicuro che il lavoro che c’è dietro è così tanto che presto le vedremo”.

È poi seguito l’intervento del sindaco di Camerino Sandro Sborgia che ha speso parole di sentito ringraziamento nei confronti dell’associazione e dei sempre disponibili titolari dell'azienda Pasta di Camerino.
“È nel momento della difficoltà che si vede la parte più bella della generosità delle persone legate a questo territorio, a testimoniare  come si possa insieme superare gli ostacoli che si presentano. Un nuovo strumento che grazie alla solidarietà oggi entra a far parte di questo ospedale che si sta dotando di apparecchiature all’avanguardia e che, alle tante persone che hanno fatto e faranno riferimento a questa struttura, consentirà di poter avere assicurato quel livello, quel grado e quella qualità delle cure che ognuno di noi auspica quando si parla di salute”. Nel sottolineare che l’ospedale di Camerino è stato da sempre punto di riferimento per quanti abitano anche in altre zone, certi di trovare delle professionalità e garanzia di sicurezza nel livello di cure di qualità, Sborgia ha inteso rimarcare l’aspetto dell’ impegno vigile che ogni sindaco e ogni cittadino non può non avere nei confronti delle istituzioni, a tutela della salvaguardia dei diritti primari delle persone. “Sono queste le cose che si chiedono a chi ha la responsabilità di governare. Poi, da parte di chi è stato investito di quella responsabilità,  c’è la sensibilità e il dovere di prodigarsi in ogni modo affinché tutto questo venga assicurato. Avremo allora reso un servizio alla collettività e avremo fatto il nostro dovere. Mi fa piacere oggi essere qui, perché questo strumento che viene donato all’ospedale, ci richiama un po’ alle responsabilità. Chi vi ha contribuito compiendo lo sforzo di raccogliere fondi per raggiungere l'obiettivo del dono, non ha solo compiuto un atto  di generosità ma ciò che è in dovere da parte di ognuno di noi”.
Significato e valore del dono, volontà di sostenere in ogni modo un presidio così importante come l’ospedale di Camerino, sono stati ugualmente evidenziati e sottolineati nei loro interventi dalla presidente della IV Commissione Sanità, Elena Leonardi e dal consigliere regionale Enzo Marinelli.

c.c.
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Una somma di oltre 50mila euro stanziata dalla regione Marche, su iniziativa dell’assessore Giorgia Latini, per gli oratori della provincia di Macerata, cui viene riconosciuta l’importanza del ruolo sociale che svolgono. "Gli oratori sono luoghi importanti dove far crescere i giovani, sostenendoli nei percorsi scolastici, indirizzandoli allo sport ed educandoli alla gestione responsabile del tempo libero, alla solidarietà, all’integrazione religiosa, alle attività artistiche e culturali”, il commento del capogruppo della Lega in Consiglio Regionale Renzo Marinelli e della consigliera Chiara Biondi.

Complessivamente il contributo per le 13 diocesi marchigiane ammonta a 300.000 euro ed è volto a sostenere progetti di rete, unitamente a tutti gli enti ecclesiastici della Chiesa Cattolica e associazioni ecclesiali che svolgeranno attività di oratorio a favore di adolescenti e giovani.

MENGHI MARINELLI LEGA MARCHE

“L’obiettivo è favorire il regolare funzionamento degli oratori contenendone i costi in questo periodo di pandemia oltre a finanziare alcune attività e progetti a favore di adolescenti e giovani volti a garantire esperienze di socialità e attivare una rete anche attraverso l’integrazione digitale e l’uso sapiente della tecnologia - riferiscono Marinelli e Menghi entrando nel dettaglio – Nella provincia di Macerata è previsto un sostanzioso contributo per un totale di oltre 50.000 euro. In particolare per l’Arcidiocesi di Camerino-San Severino è previsto uno stanziamento di 18.355,39 €, per la Diocesi di Macerata-Tolentino-Treia-Cingoli-Recanati di 21.295,73 €, per quella di Fabriano-Matelica un contribuito di 10.504,78 €. Una parte significativa dell’intervento è rivolta alla formazione dei responsabili di oratorio, degli operatori, del personale ausiliario e dei partecipanti alle attività. Uno degli impegni più importanti che questa giunta regionale si è assunta è quello di guardare sempre con grande attenzione ai giovani, aiutandoli nella fase di crescita e dando loro opportunità e prospettive, e la scelta di finanziare gli oratori marchigiani va certamente in questa direzione – concludono Marinelli e Menghi -  Non va dimenticato che molti progetti realizzati dagli oratori riguardano la creazione di percorsi di integrazione e di recupero a favore di soggetti fragili a rischio di emarginazione sociale e povertà educativa.”
Approvata dal consiglio regionale la legge per valorizzare il saltarello, tradizione che connota le Marche. Obiettivo quello di sviluppare un ulteriore canale promozionale della regione come fatto dalla Puglia con la pizzica salentina. La legge porta la firma del consigliere regionale della Lega Andrea Maria Antonini, presidente della 3a Commissione Ambiente e Territorio, e ha ricevuto il tributo di alcune associazioni che tengono viva la tradizione con un flash mob praticamente in diretta.

“Non abbiamo solo approvato una legge regionale: nel riconoscimento dell’eccellenza lavoriamo per trasformare in opportunità le nostre radici marchigiane – spiega Antonini - È dimostrato che una politica culturale attenta e che investe con pazienza sul binomio tradizione e formazione determina un forte riscontro turistico ed occupazionale. La legge sul saltarello è un ulteriore segnale che unire le tipicità immateriali a quelle materiali è la strada per tramandare, connotare e rilanciare”.

ANDREA MARIA ANTONINI CONSIGLIERE REGIONALE LEGA

“Il saltarello non è solo una danza tradizionale: è un rituale che evoca quella socialità attiva e quella mutua solidarietà di cui nelle nostre comunità grandi e piccole sentiamo, purtroppo, la mancanza – aggiunge il capogruppo Renzo Marinelli - I marchigiani ci hanno dato il mandato di muoverci, pur tra i rituali della politica, come un unico corpo espressione della comunità regionale in tutte le sue sfaccettature proprio come fanno i danzatori di saltarello. Un anno esatto dopo aver ricevuto questo mandato rinnoviamo quindi anche simbolicamente il nostro impegno con una legge dalla forte componente identitaria”.

“Il neonato Comitato a salvaguardia dell’ospedale di Camerino, che ha avviato anche una raccolta di firme, sa tanto di strumentalizzazione a fini elettorali”. Ad affermarlo, senza troppi peli sulla lingua, il capogruppo della Lega in consiglio regionale Renzo Marinelli. “Come mai detto Comitato è sorto adesso? C’entra forse la campagna elettorale?”, interroga al riguardo Marinelli, che aggiunge “Le garanzie di potenziamento della sanità del territorio ci sono già e l’ospedale di Camerino è considerato presidio centrale. Rassicurazioni al riguardo sono già state date, insieme all’assessore alla sanità Saltamartini, nel corso dell’incontro con sindaci e cittadini al Lanciano Forum e, inoltre, sono in corso concorsi e assunzioni per dotare l’ospedale di specialisti, infermieri e nuovi primari. Possibile che nessuno del comitato se ne sia accorto?”.

f.u.





“Riprendere in mano le priorità del Comune, con un occhio attento alla cooperazione con i paesi vicini e alla partecipazione e trasparenza con i cittadini”.

Sono queste le colonne portanti del programma e della campagna elettorale di Costantino Mariani e della sua lista “Castelraimondo insieme” con la quale si pone come alternativa a Patrizio Leonelli e ad una squadra che negli ultimi anni ha governato la città.

“Ci concentriamo sui temi pragmatici e immediati della ricostruzione – esordisce il candidato – partendo dalle priorità complessive del Comune che, nell’ultimo anno, è stato commissariato (dopo che il sindaco Renzo Marinelli è stato eletto in consiglio regionale, ndr) e si è quindi persa la traccia della visione amministrativa. Ci si è occupati soltanto dell’ordinaria amministrazione”.

Mariani annuncia quindi un cambio di rotta dal punto di vista amministrativo: “Vorremmo diversificare l’orientamento dell’amministrazione precedente che ha cercato poco la cooperazione con i Comuni vicini.

Noi crediamo, invece, che per uno sviluppo turistico ed economico, per la valorizzazione dell’università e per la difesa dell’ospedale, la cooperazione con i Comuni vicini sia essenziale”.

Ma il candidato parla anche di differenze di metodo. “Vorremmo essere molto più inclusivi, partecipativi e trasparenti di quanto l’amministrazione non lo sia stata fino ad oggi. Con la cittadinanza è mancato il confronto”.

Poi uno sguardo alla campagna elettorale caratterizzata non tanto dal comportamento della lista avversaria quanto, secondo Mariani, da un modo di fare proprio di Castelraimondo: “In paese – spiega - , indipendentemente dalla campagna elettorale, si respira un clima un po’ divisivo, settario, con una forte sottolineatura degli elementi di appartenenza da una parte all’altra. Credo ci sia po’ troppa intolleranza, ma fa parte della cultura di questo centro che si riflette quindi anche sul periodo che precede le elezioni”.

Non lo preoccupa, invece, il risultato ottenuto da Renzo Marinelli alle elezioni regionali, in quello che potrebbe essere un termometro anche per le amministrative visto che la squadra a sostegno di Leonelli vede in campo diversi nomi che prima governavano con l’ex sindaco.

“Quella è la squadra che governa da 25 anni a questa parte – dice - e anche per questo vedo la mia candidatura come una opzione di verifica e di cambiamento, se i cittadini la vorranno cogliere.

Ma non è il successo di Renzo (Marinelli, ndr) che mi preoccupa, anzi mi conforta. Bisogna fare le valutazioni su due piani diversi: su quello regionale è andata bene e su quello comunale ora si vedrà.

Certamente il risultato che Marinelli ha ottenuto sul territorio è un merito che lui ha saputo costruirsi nel tempo. Averlo come punto di riferimento – conclude - sarà utile per chiunque governerà il Comune”.

GS
Quale titolo più azzeccato, se non "Marche in vetrina" per la cena - spettacolo che ormai da dieci anni anima il centro di Castelraimondo e che anche nell'edizione 2021 ha messo in mostra le eccellenze del territorio e gli obiettivi che le Marche vorranno raggiungere prossimamente.
Obiettivi a cui era legata una parte degli ospiti salita sul palco di piazza Dante (per il secondo anno, a causa della pandemia, è la location che ospita l'iniziativa ndr). Da Riccardo Scamarcio, per parlare di cinema e delle potenzialità che la Regione Marche vanta sotto questo aspetto grazie a location da sogno che ben si prestano alle scenografie, come ricordato anche dall'assessore regionale Giorgia Latini; a Gianluca Ginoble de Il Volo che, insieme ai suoi due compagni di viaggio, ha cantato alle Grotte di Frasassi per celebrare i 50 anni dalla scoperta del sito turistico. E a proposito di turismo e di immagine regionale, non poteva mancare il riconoscimento a Roberto Mancini, ct della Nazionale che, nel gran finale, è stato simbolicamente premiato con il Cassero d'argento dal governatore Francesco Acquaroli a cui l'allenatore ha rivolto un videomessaggio non potendo essere presente: "Sicuramente sarà una bellissima serata - ha detto - , un saluto al presidente Acquaroli che spero di vedere al più presto e a Miro Riga che avrà organizzato una serata indimenticabile. Mi dispiace molto non esserci, ma sicuramente vi divertirete. Grazie al presidente che mi ha dato la possibilità di essere il testimonial delle Marche, diciamo che la cosa è andata abbastanza bene (facendo riferimento alla vittoria degli Europei di calcio ndr) e credo che questo possa farci enormemente piacere. Un grande abbraccio. Spero di vedervi presto".

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Tra i personaggi dello spettacolo premiati, anche l'attore Roberto Farnesi e il giornalista Massimo Giletti, per la seconda volta sul palco di "Marche in vetrina" per ribadire il suo impegno giornalistico e chiedere maggiore attenzione alla regione: "Le Marche meritano più rispetto - ha detto - . Si vedono ancora situazioni di stallo per quanto riguarda il sisma. Non si possono lasciare i sindaci da soli". Poi l'appello per trovare una nuova sede per gli Alpini di cui ha ricordato la presenza durante l'emergenza sismica.
Ma a rappresentare il mondo del giornalismo è stato anche Augusto Minzolini, ex direttore del Tg1 e attuale direttore de Il Giornale, premiato dalla giornalista Rai, di origini marchigiane, Lisa Marzoli.
A ricordare che #ilfuturononcrolla, come scrissero in un hashtag subito dopo il sisma, l'Università di Camerino con il pro rettore Graziano Leoni: "Un riconoscimento al quadrato - ha detto - visto che ci viene consegnato il Cassero d'argento per essere ancora una volta, dopo 18 anni, primi tra tutti gli atenei statali italiani".

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La vicina città ducale è stata protagonista della serata anche con gli istituti "Ugo Betti", il tecnico commerciale per geometri "Antinori" e i licei "Varano". Sul palco, per ritirare rispettivamente i premi, Maurizio Cavallaro, Leandro Petrelli e Fabio Gentili, e Francesco Rosati e parlare di futuro e della didattica a distanza che ha permesso, per il secondo anno consecutivo, di non sospendere le lezioni.
Per lo sport, in vista della Gran Fondo Nibali che interesserà Porto Recanati ma passerà anche a Castelraimondo, è stato premiato Andrea Tonti; mentre per la squadra di Calcio a 5 campione d'Italia, ItalService Pesaro, ha ritirato il premio Fabrizio Pianosi.
Grande rilievo non poteva che essere dato alle aziende che, grazie ai loro prodotti, "esportano" le Marche in tutto il mondo, come la Castellino e la Clementoni, ma anche la Ciriaci, la Alberto Quacquarini e la Fior di Grano. Per l'impegno nella ricostruzione premiate la Fimic e la Crucianelli Rest Edile.

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Il Cassero d'argento è andato anche alla Bargelli auto, Elena Ballerini, Maria Letizia Amadori, Tiziana Foschi e all'ideatore di "Marche in vetrina" Vladimiro Riga, premiato dall'ex sindaco e attuale consigliere regionale Renzo Marinelli che, dieci anni fa, decise di accogliere la manifestazione nel suo paese.
Più volte è stato sottolineato l'impegno di chi ha sostenuto la manifestazione: il commissario prefettizio Francesco Senesi e il main sponsor da quattro anni, Massimo Paoloni, private banker manager di Banca Mediolanum.
Finale a sorpresa per i dieci anni di manifestazione: i fuochi d'artificio che hanno chiuso la serata.

GS
l.c. 

Riccardo Scamarcio, Gianluca Ginoble de "Il Volo", ma anche il ritorno di Massimo Giletti e altri personaggi dello spettacolo e dell'informazione saranno al centro della decima edizione di "Marche in vetrina", la cena-spettacolo in programma a Castelraimondo per il prossimo 30 luglio in piazza dante.
L'evento è stato presentato questa mattina, in conferenza stampa, al Palazzo della Regione Marche che quest'anno sostiene l'iniziativa.
Presenti il governatore Francesco Acquaroli, il consigliere regionale capogruppo della Lega Renzo Marinelli, l'ideatore della manifestazione Vladimiro Riga, il commissario prefettizio di Castelraimondo Francesco Senesi e Massimo Paoloni di Banca Mediolanum, per il quarto anno main sponsor.

"Marche in vetrina" iniziò 16 anni fa a Roma e, successivamente, fu trasferita nelle Marche dove Renzo Marinelli decise di accoglierla a Castelraimondo, il paese che oggi spegne le prime dieci candeline dell'evento. 

“Parlo da testimone - ha esordito Acquaroli - perché a questa manifestazione ho partecipato prima del Covid. Oggi purtroppo la pandemia ci condiziona in tanti aspetti e anche nelle pubbliche manifestazioni, ma l'evento sarà comunque realizzato per dare un bel segnale nel mese di agosto che vorremmo vivere con entusiasmo.

'Marche in vetrina' è una manifestazione davvero coinvolgente - ha aggiunto - , ricordo la cena fatta qualche anno fa nella piazza del paese in cui riuscii ad incontrare, conoscere e approfondire tante belle realtà del nostro territorio. In pandemia è uno sforzo enorme garantirne l'organizzazione in sicurezza, ma li ringrazio per il loro impegno nel voler comunque proseguire, perché la continuità è la speranza più bella che possiamo regalarci in questa estate 2021”.

Un motivo di orgoglio per Marinelli che, fino allo scorso anno, ha vissuto l'evento da sindaco: “Oggi essere qui con il governatore - ha detto - cosa che non era mai accaduta fino ad ora, ci riempie di soddisfazione e ci fa pensare che quello che abbiamo creato ci ha portato i giusti risultati. Quello che stiamo facendo è ciò che la Regione ha messo al primo punto del suo programma: promuovere i piccoli borghi dell’entroterra"

Il consigliere regionale ed ex sindaco di Castelraimondo ha sottolineato l’entusiasmo con cui il Commissario prefettizio Francesco Senesi porta avanti le tradizioni del paese: “Per me è la prima volta di ‘Marche in vetrina’ - ha ammesso Senesi - e mai avrei pensato ad una vitalità tale in questo paese. Credo che questo sia il premio per una popolazione che, nonostante tutto, continua ad avere la forza di fare e dare il massimo per affrontare ogni situazione. Ci sono collaboratori eccezionali che stanno lavorando per la buona riuscita della serata”.

A ricordare l'impegno che da anni viene messo in campo dall'ex assessore Elisabetta Torregiani è stato il main sponsor Massimo Paoloni: “Elisabetta - ha detto - già dallo scorso anno aveva cominciato a pensare alla edizione 2021. Questo è il quarto anno che crediamo nella manifestazione perché nel nostro ambiente ci piace evidenziare chi dimostra concretamente il proprio sapere fare”.

Valdimiro Riga ha poi anticipato qualche nome dei personaggi che parteciperanno all'evento: "Oltre a Riccardo Scamarcio, Gianluca Ginoble e Massimo Giletti, ci saranno Michele Torpedine, Tiziana Foschi, Lisa Marzoli, Teresa De Santis, Livia Pillmann, Sebastian Harrison e Sumbu Kalambay. Cerchiamo di portare a Castelraimondo tante novità, attraverso i personaggi e l’entusiasmo della gente. 
 La serata è diventata così popolare che non riusciamo ad accogliere tutti i personaggi che vorrebbero partecipare a questo evento. Spero - ha concluso - che questo evento sia una goccia nel mare della promozione delle Marche".

GS
Ha toccato anche Pioraco la visita  nell’'entroterra maceratese dell'assessore regionale alla ricostruzione Guido Castelli, del sub commissario Gianluca Loffredo, del direttore dell'Usr Stefano Babini e del consigliere regionale Renzo Marinelli. 

“Con grande piacere abbiamo accolta questa visita- afferma il sindaco Matteo Cicconi- . Abbiamo colto l’occasione per fare il punto della situazione della ricostruzione pubblica e privata comunale. All’attenzione dei presenti abbiamo posto in particolare quella che è in certo qual modo la problematica più forte riguardante il nostro comune, riferita al quartiere Madonnetta del quale a breve verrà presentato lo studio a cura dell’Università Politecnica delle Marche. Una criticità che risale al 1997 e che riguarda una zona particolarmente soggetta a problematiche di natura idro-geologica.  L’opportunità di un confronto è stata utile anche per individuare una strategia di azione per il proseguo e la definizione delle progettualità. In particolare- sottolinea Cicconi- si tratta di redigere il Piano Speciale della Ricostruzione e in parallelo al Piano Attuativo specie per coloro che, in conformità agli studi effettuati, potranno ricostruire nel quartiere Madonnetta. Per i cittadini che  saranno purtroppo costretti a delocalizzare i propri immobili soluzioni alternative verranno appunto trovate attraverso il PSR. C’è da ricordare infatti che, data la sua conformazione territoriale, Pioraco non ha altre aree da urbanizzare al fine di una delocalizzazione importante quale è appunto quella del quartiere Madonnetta”.

Una occasione per approfondire nel dettaglio i relativi studi e capire come poter proseguire e risolvere la criticità sarà rappresentata dall’incontro di presentazione degli elaborati, che come annunciato dal sindaco Matteo Cicconi, si terrà il prossimo 12 giugno.  



Carla Campetella

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