È stato ufficialmente approvato e reso finanziabile, per un importo di  circa 1milione e 400mila euro, il Progetto Integrato Locale “Lungo i Sentieri dell’Alto Potenza” che vede coinvolti i Comuni di San Severino Marche, nel ruolo di capofila, di Castelraimondo, Gagliole, Pioraco Fiuminata, Sefro ed Esanatoglia.

Le sette amministrazioni locali si sono unite per condividere una strategia comune di sviluppo del territorio basata sul potenziamento, sulla riqualificazione  e sulla messa in rete di percorsi e sentieri dedicati al turismo lento, al ciclo bike e all’escursionismo.

Il progetto fa parte della programmazione relativa al Piano Sviluppo Rurale Marche  2014/2020 destinata ad entrare nel vivo attraverso bandi emessi dal Gal Sibilla. 

All’interno del progetto sono stati presentati e resi finanziabili interventi pubblici su infrastrutture di piccola scala  e interventi privati con la  nascita di nuove imprese o il potenziamento di imprese esistenti che operano nei settori del turismo, della ricettività, della cultura, come importante supporto alle infrastrutture.

Il progetto generale, coordinato dall’architetto Cinzia Guarnieri in qualità di facilitatore tramite il Comune capofila rappresentato dal sindaco, Rosa Piermattei, proseguirà a breve con l’istituzione della cabina di regia alla quale saranno chiamati a partecipare tutti i soggetti beneficiari di contributo, quindi  i sindaci dei Comuni interessati ma anche i privati al fine di avviare e coordinare le successive attività oltre che per dare unitarietà agli interventi anche in virtù delle progettualità più ampie in corso che stanno interessando la nostra regione legate alla ciclovia dell’Adriatico e alle ciclovie trasversali di collegamento lungo le aste fluviali.

Il progetto prevede anche il riutilizzo  di eventuali economie e risorse derivanti dagli esiti istruttori per poter finanziare, al suo interno, ulteriori imprese capaci di rispondere ai fabbisogni individuati.

“In un momento di particolare difficoltà per il territorio - spiega il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei - il progetto vuole essere un’opportunità di ripresa per tutti i settori legati al turismo e all’economia locale sfruttando le risorse naturali e culturali disponibili in particolare nei territori interni”.
Giovedì il sopralluogo e a breve l'inizio dei lavori di ricostruzione della casa vacanze di Elcito, a San Severino.
L'immobile di proprietà della diocesi di Camerino rientra tra i cantieri che simboleggiano la ripartenza.
"Abbiamo ottenuto il decreto di approvazione del progetto dall'Usr - spiega Carlo Morosi, responsabile dell'ufficio ricostruzione ed edilizia della diocesi di Camerino - e questo ci permette di iniziare i lavori. Questo immobile è stato lesionato dal terremoto del 2016 riportando un danno di categoria E-L2. L'importo relativo alla sistemazione si aggirerà intorno ai 400 mila euro, per una spesa complessiva di 550 mila euro.
I lavori - spiega - interesseranno principlamente l'efficientamento sismico della struttura, con il miglioramento del 60% dell'adeguamento: sono previsti il ripristino delle finiture, laddove servirà, e degli impianti che saranno toccati durante i lavori".

Buone le notizie che riguardano i tempi: "Con l'impresa faremo un soprallogo giovedì - annuncia - e i lavori inizieranno entro 20 giorni. Per quanto riguarda il termine, l'impresa si è impegnata a finire l'intervento entro sei mesi dalla data di inizio lavori". 

La struttura che prima del sisma veniva utilizzata principlamente per i campi scuola estivi, è caratterizata da una cucina comune, diversi bagni su ciascun piano, e camere da letto di diverse dimensioni.

La sua sistemazione rappresenta la rinascita di un intero territorio: una ripartenza che coinvolge soprattutto i giovani abituati a vivere quella struttura nel segno della condivisione.

GS


"Lascia perplessi il progetto di restyling che incombe sul giardino pubblico Coletti, che promette di rinnovare il look del nostro parco pubblico con interventi importanti, tra cui l'inserimento di una "preminente" costruzione che andrà a sostituire l'attuale locale adibito a bar". In una nota a loro firma, i consiglieri di minoranza Bompadre, Borioni, Cruciani e Panicari nell'esprimere dubbi sulla scelta adottata dall'ammnistrazione comunale di San Severino Marche. 

"I termini restyling, look attengono al mondo dell'immagine, dell'estetica, implicano azioni che vanno a migliore l'aspetto, a rimodernare le caratteristiche estetiche- spiega il comunicato della minoranza-  Si potrebbe quasi pensare che si tratti di un progetto che abbia come obiettivo quello di riabilitare uno spazio morto, anonimo o degradato della città, se non fosse che invece si tratta di un intervento su un giardino, dal grande valore storico artistico culturale, nonché bene tutelato. Il giardino pubblico Coletti, da noi settempedani chiamato semplicemente "i Giardini" è parte della storia della città e della vicenda umana di ogni compaesano, che lo ha frequentato da bambino, da ragazzo, da genitore, da pensionato. Un'oasi di pace e tranquillità, all'ombra di maestosi e famosissimi alberi, conosciuti oltre i confini regionali. Tra i tanti interventi che si potevano ipotizzare per questo luogo oggi obiettivamente un po' trascurato in alcuni tratti- continua la nota-, di certo stupisce di aver pensato ad un intervento estetico. Prima di tutto l'immagine del giardino Coletti è parte di un patrimonio della memoria di ognuno di noi, va bene migliorarla, recuperarla, aggiornarla: non va bene stravolgerla, perché si fa danno all'identità di una comunità.

Va bene rendere maggiormente funzionale il locale bar, ma non va bene renderlo elemento architettonico preminente- sottolineano in consiglieri-  Piuttosto si ragioni su come riqualificare dal punto di vista del decoro, dell'igiene e della sicurezza l'intera area in cui insiste il bar, obiettivamente abbandonata a se stessa. E ciò senza tralasciare gli adiacenti spazi dell'ex palestra Gil, che andrebbero invece recuperati, integrati e messi in continuità con quelli del giardino. Si lavori per restituire ai bambini, ai giovani e alle famiglie settempedane questo luogo per ciò che è, non per ciò che si vuole che appaia.

Si tenga infine conto del valore anche immateriale di luoghi tanto cari e presenti nella memoria cittadina, come parti rilevanti della sua identità- conclude la minoranza- I restyling lasciamoli ai beni di consumo, non ai luoghi del cuore di una comunità, per questi ci si impegni per la conservazione, il ripristino, il recupero".

c.c.




Quando a scuola le lezioni online si alternano a quelle in presenza, tra norme di igienizzazione e distanziamento, l’attività sportiva è ferma per la chiusura delle palestre, ecco farsi strada un progetto interessante per favorire con la pratica del camminare, il benessere psico -fisico degli alunni: il trekking urbano.
Nelle settimane scorse, le ore di scienze motorie dei ragazzi dell’ITTS Divini sono state un’ottima occasione per far riscoprire alle singole classi dell’Istituto, la bellezza del paesaggio e dei monumenti settempedani, in un’attività motoria a carico aerobico. Il risultato? A sentire le testimonianze dirette degli alunni è stato molto interessante. “Il trekking serve molto perché aiuta a liberare la mente e uscire dall’ansia. Inoltre respirare un po’ di aria fresca serve anche ad allenarsi se il passo è più spinto” dice Marco, studente al quarto anno di Informatica. “Per me - scrive Daniele - è un modo per conoscere il territorio sia nel suo aspetto fisico, andando a vagare tra le vie di una cittadina, che in quello culturale, attraverso le informazioni sulla storia di come è stata costruita e sui fatti del passato”.
Anche Alessandro, alunno al terzo anno di Meccanica, è entusiasta di questa esperienza, promossa e coordinata dai docenti di educazione fisica dell’Istituto Tecnico: “Il trekking urbano coniuga sport, arte, gusto, curiosità di scoprire gli angoli della città e nuove cose che prima non si erano notate...ed oltretutto elimina i pensieri negativi”.Il trekking urbano è una salutare e piacevole attività didattica all’aperto, in cui far conciliare anche buone pratiche di cittadinanza attiva al fine di sensibilizzare i ragazzi al rispetto della salute, dell’ambiente e del paesaggio, lì dove il confine tra la città e la campagna è molto labile. E mentre i docenti di scienze motorie stanno vivendo una sfida a tre per chi ha percorso più chilometri a fine giornata con i vari gruppi classe, in attesa che gli studenti tornino in presenza, possiamo dire che la gara già vinta è quella di aver creato momenti di benessere e spensieratezza per le vie della città o nei percorsi alternativi di periferia, invitando tutti a svolgere un’affiatata trekkingheria che riduce lo stress dovuto alla pandemia.
L’ufficio speciale per la Ricostruzione della Regione Marche ha approvato il progetto di messa in sicurezza della chiesa di Santa Caterina, di proprietà del Fondo edifici di culto presso il ministero dell’Interno, concedendo un contributo di oltre 310mila euro a favore dell’ufficio del Soprintendente Speciale per le aree colpite dal sisma 2016 presso il Mibact, che risulta soggetto attuatore.

La storia della Comunità Monastica Cistercense di Santa Caterina a San Severino Marche inizia nel 1544 ma il monastero in cui si insedia la nuova comunità ha origini benedettine, che risalgono all’anno mille. Le suore vivono nella regola benedettina dell’“ora et labora”, secondo lo spirito cistercense trasmesso da San Bernardo di Clairvoux e dai santi fondatori.

Intorno al 1580 su indicazione della Serva di Dio Francesca Trigli dal Serrone viene rinvenuto il corpo incorrotto di santo Illuminato, monaco benedettino, qui vissuto agli inizi dell’anno mille. Divenne il santo protettore del monastero e copatrono della città di San Severino Marche. Alla fine del 1700 il monastero venne ingrandito ed ha conservato la forma attuale.Nel 1865 una legge del nuovo Regno d’Italia decretò la confisca dei beni appartenenti agli ordini religiosi, tra cui anche il monastero di Santa Caterina.

Nel 1904 il monastero venne messo all’asta per essere venduto e le monache riuscirono a riacquistarlo. Questa fu quasi una seconda nascita, da cui continuarono a fiorire nuove vocazioni. Oggi vi è qui accolta una presenza di monache cistercensi di provenienza dal Vietnam, dove c’è ricchezza di vocazioni.

Vivono qui per un periodo di alcuni anni condividendo la stessa regola e stile di vita in un clima di condivisione e comunione.

La chiesa presenta un’elegante facciata neoclassica e una pianta a croce greca. L’altare maggiore, realizzato nel 1838 dall’intagliatore Venanzio Bigioli e dal decoratore Trotti, ospita la tela con Deposizione di Cristo dipinta da Filippo Bigioli, figlio di Venanzio. L’altare di destra accoglie la tela del sanseverinate Cipriano Divini mentre quello di sinistra è dedicato a Sant’Illuminato, monaco benedettino vissuto nel XII secolo le cui spoglie, custodite all’interno di un’urna, vennero trasportate sul Monte Nero dai benedettini di San Mariano.

c.c.

Il prezioso servizio fornito dall’hospice di San Severino Marche va ripristinato. A chiederlo in una lettera è l’avvocato Marco Massei, presidente della fondazione Onlus “L’anello della vita” di San Severino, che si occupa del sostegno di pazienti in hospice affetti da malattie oncologiche e cronico degenerative, oltre che per cure palliative.

Lo ha fatto, a nome di tutto il direttivo, in una lettera scritta al presidente della Regione Francesco Acquaroli, indirizzata anche all’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, alla direttrice di Area vasta 3 Daniela Corsi, alla sindaca di San Severino Rosa Piermattei. "A seguito della recente pandemia da Covid 19 che aveva gravemente colpito gli ospiti della casa di riposo “Lazzarelli” di San Severino Marche, veniva deciso di trasferire momentaneamente gli anziani ospiti che non erano stati contagiati dal Covid presso i locali, adibiti ad hospice con la piena e condivisibile adesione degli stessi sanitari, ubicati all’interno del distretto ospedaliero settempedano - scrive Massei - ora, terminata finalmente l’emergenza originata dagli ospiti della casa di riposo, i locali destinati all’hospice sono rimasti inspiegabilmente vuoti ed il personale sanitario si trova ancora distaccato presso altri reparti ospedalieri". L’avvocato Massei denuncia le difficoltà che al momento vivono i malati.

"Tale situazione sta creando notevole disagio per i gravi malati oncologici in fase avanzata di malattia che hanno necessità di essere curati in hospice e che, ora da mesi, sono costretti a ricevere cure solo presso il loro domicilio con intuibili disagi e continui accessi ai pronti soccorso. Pur comprendendo bene che l’attuale delicato momento ha messo a dura prova l’organizzazione sanitaria e pur essendo coscienti che siamo di fronte una emergenza pandemica di rilevante entità, chiediamo, ognuno per la propria competenza istituzionale, di provvedere alla riattivazione della funzionalità dell’hospice di San Severino Marche". Al momento nell’ospedale di San Severino rimane chiuso anche il reparto di lungodegenza.

È iniziata questa mattina a Camerino la campagna vaccinale anti-Covid per i cittadini di età superiore agli 80 anni.  Per la prima giornata dedicata all'operazione, già di primo mattino, una lunga fila di auto si è vista stazionare nei pressi dell'area appositamente adibita di Vallicelle. La gestione del traffico è stata seguita dalla Polizia municipale. 

Sono stati segnalati al sindaco Sborgia alcuni problemi organizzativi che hanno purtroppo determinato dei disservizi. Il primo cittadino si è immediatamente recato sul posto e ha subito informato l'Asur.dei disagi  L'azienda sanitaria  ha assicurato che verranno prontamente risolti. 
"Oggi l'inizio di questa campagna di vaccinazioni agli ultraottantenni - afferma il sindaco di Camerino Sandro Sborgia-. È il motivo per cui nella zona dei container di Vallicelle impegnata dalle vaccinazioni, al fine di evitare assembramenti, gli operai del comune hanno provveduto a sistemare al meglio l'area adiacente  per lo svolgimento del mercato settimanale del sabato. Mi auguro che nel tempo più veloce possibile si estenda la vaccinazione a tutti per riuscire a superare questo bruttissimo periodo. Si tratta di una campagna importantissima che speriamo dunque si possa concludere nei tempi più rapidi possibili- conclude Sandro Sborgia- proprio per cercare di mettere al sicuro 
il maggior numero di persone dall'eventuale rischio di contagio". Quanto allo spostamento del mercato settimanale nell'area a fianco rispetto alla consueta disposizione apprezzamento è stato espresso all'amministrazione sia da parte degli avventori che dagli stessi ambulanti. 

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Con modalità alternata, lunedì prossimo 22 febbraio la campagnavaccinale anti Covid-19 per gli over 80 promossa dalla Regione Marche e dall’Asur Marche,  prenderà il via a San Severino Marche,dove è stata  adibita allo scopo la  sala Italia, in via Roma al civico numero 24. 
Dalle ore 8 alle ore 13, e nelle successive settimane a giorni alterni, il Dipartimento di Prevenzione dell’Area Vasta 3 porterà avanti le procedure per la somministrazione dei vaccini alle persone più anziane.

Il Teatro Italia di San Severino
Teatro Italia
La stessa Asur Marche raccomanda, a chi ha prenotato il vaccino, di collegarsi ai siti dei Comuni sede di vaccinazione (nel caso di San Severino Marche www.comune.sanseverinomarche.mc.it) per scaricare la necessaria documentazione ovvero la scheda anamnestica, il modulo di consenso, il consenso al trattamento dei dati personali e la presa visione della nota informativa, comunque disponibili anche in ambulatorio. I moduli, già compilati, andranno consegnati al momento dell’accesso nella sede vaccinale.

Le vaccinazioni per gli over 80 possono ancora essere prenotate sul sito di Poste italiane https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it/. Per informazioni ci si può rivolgere anche al contact center 800.009966.

 c.c.


Via libera al nuovo progetto che riguarda l’intervalliva Tolentino-San Severino Marche. Dopo una serie di incontri e confronti istituzionali, la Regione Marche, la Provincia di Macerata e i Comuni di Tolentino e San Severino Marche hanno scelto la nuova ipotesi progettuale per la realizzazione del tracciato.
Lo hanno annunciato questa mattina in conferenza stampa nella sala consiliare della Provincia di Macerata, il Presidente della Regione Francesco Acquaroli, gli assessori alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici Francesco Baldelli e alla Sanità Filippo Saltamartini, il presidente della Provincia Antonio Pettinari e i sindaci di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e Tolentino, Giuseppe Pezzanesi.

“È un momento importante non solo per le città di Tolentino e San Severino Marche, ma per tutto il territorio: si tratta di una prosecuzione infrastrutturale a quella che è la Quadrilatero - afferma Acquaroli -. È fondamentale che la filiera istituzionale sappia stringersi e collaborare lealmente per iniziative importanti. Il sisma ha ferito questi territori in modo forte e realizzare qui un’opera che collega due valli è anche un’iniezione di fiducia per tutta la provincia. Quello di oggi è parte di una serie di obiettivi di una sfida che è quella di una regione intera, che vive un isolamento non più sostenibile dal punto di vista economico, turistico, culturale e della promozione e della competitività. Oggi siamo qui a suggellare un risultato epocale che deve servire da stimolo per nuovi traguardi di sviluppo”.



"Un cambio di passo che si aspettava da tempo – continua l’assessore Baldelli -. E’ quello messo in atto negli investimenti in infrastrutture e opere pubbliche dalla giunta Acquaroli, già in questi primi 100 giorni di governo. Cambio di passo avvenuto anche per la realizzazione dell’intervalliva San Severino-Tolentino. Il progetto della nuova giunta regionale non è infatti quello di intervenire con una visione slegata delle varie infrastrutture da realizzare e realizzate, come accaduto fino ad oggi, bensì di progettare un grande piano infrastrutturale che guardi al centro-Italia, con opere interconnesse e intermodali. Partendo dal modello della Quadrilatero, in cui rientra la San Severino-Tolentino, vogliamo espandere tale modello collegandolo alla strada regionale 502, proveniente da Cingoli, e alla pedemontana di Castelraimondo. In tal modo, si costruirà insieme un futuro di crescita e di sviluppo regionale che non potrà prescindere dai collegamenti viari. Il sistema della Quadrilatero, quello della Pedemontana e dell'Intervalliva, rappresenta un esempio da esportare nelle altre province marchigiane. L'opera è coerente con la missione della giunta regionale, che si è posta l'obiettivo di ‘scaricare a terra’ le iniziative e i progetti che sino ad oggi sono rimasti dimenticati nei cassetti o che non sono stati presi nemmeno in considerazione. Investire nelle infrastrutture significa investire nel futuro di questo territorio".
INTERVALLIVA

La scelta del tracciato è avvenuta dopo un approfondito esame dei costi e dei benefici. Infatti il nuovo percorso, oltre a risultare economicamente meno costoso, si sviluppa quasi interamente in aree extraurbane e si presenta con caratteristiche qualitativamente migliori (geometria di tracciato, velocità di percorrenza, ecc.) e ha minori implicazioni dirette sulla sicurezza stradale.

“È una data storica per questo territorio - sostiene Pettinari -. Inizia ora la progettazione definitiva di un tracciato, dal grande valore oltre che economico, visto il finanziamento da 100 milioni di euro, strategico. Un risultato raggiunto grazie a tutte le istituzioni che hanno guardato agli interessi della comunità, per due città cerniera tra il sistema collinare e quello montuoso”.

Prosegue Saltamartini: “C’è stato un lavoro molto intenso, anche a livello politico nazionale, che ci ha portato a questo risultato. I frutti si raggiungono quando c’è una semina importante: non si tratta di un collegamento solo tra due città, ma di una infrastruttura a servizio di tutto il comprensorio”.

Il tracciato del secondo progetto parte dalla Superstrada SS77 e si collega alla strada provinciale 361, senza interferenze con contesti urbani e senza la necessità di adeguamenti di tratti stradali urbani esistenti; al contrario nella prima proposta, per collegarsi dalla SP 127 alla SP 361 senza utilizzare strade esistenti a carattere urbano, sarebbe necessario, in prossimità dell’abitato di Taccoli, un intervento di adeguamento stradale, con un ulteriore costo stimato in circa 10 milioni di euro, escluse le spese tecniche, l’Iva e gli espropri. Il percorso originariamente previsto dal protocollo firmato nel 2017 avrebbe collegato la viabilità dell’alta valle del Potenza con la Superstrada SS77, tramite un ammodernamento della strada provinciale S.P.127 ed il collegamento diretto all’uscita Tolentino Sud.

Nel corso del tavolo tecnico indetto dalla Regione Marche il 9 gennaio 2020 però, la Società Quadrilatero ha presentato alle Amministrazioni ed agli altri soggetti pubblici invitati le verifiche preliminari sul tracciato del sopraesposto studio di fattibilità di collegamento tra la Strada Statale n. 77 (in prossimità dell’uscita Tolentino Sud) e la Z.I. di San Severino presso Località Colotto/Taccoli. Nel corso di questo incontro è stata esaminata una nuova ulteriore ipotesi progettuale – pervenuta alla Regione Marche dalla Commissione VII del Senato che, dalla Zona industriale “Le Grazie” di Tolentino (svincolo Tolentino Ovest sulla S.S. n. 77,) si collega a San Severino Marche, in località Ospedale (SS 361 var). Tale proposta si è rivelata migliore.

Pertanto la Regione Marche, la Provincia di Macerata e i Comuni di Tolentino e San Severino Marche hanno modificato il protocollo di intesa firmato nel 2017, indicando il nuovo intervento da realizzare, indicato come "Collegamento strategico delle vallate del Chienti e del Potenza’’, affidandone la titolarità alla Società Quadrilatero Marche Umbria S.p.A.

“Un ringraziamento alla Regione e alla Provincia per la volontà con cui è stata accelerata la realizzazione di questo progetto per una comunità colpita duramente prima dal terremoto e poi dal Covid - dice Piermattei -. È una giornata importantissima: finisce l’isolamento e si avvera il sogno del collegamento tra la valle del Chienti e quella del Potenza e per uno sbocco verso l’Umbria”.

Il progetto si compone di quattro lotti funzionali: il ponte sul Fiume Chienti, ubicato in prossimità dell’uscita di Tolentino Sud della superstrada SS 77, compreso il relativo adeguamento dello svincolo stradale finalizzato al migliore collegamento tra la SS77 ed il quartiere “Buozzi” di Tolentino, per un costo di 2.109.329 €; l’Intervalliva Tolentino - San Severino Marche (strada extraurbana C1) e il relativo adeguamento dello svincolo Tolentino Ovest per un costo rispettivamente di 63.990.064 € ed 6.858.110 €, per un totale di 70.848.174 €; la variante "La Pieve", infrastruttura di collegamento tra la SP 127 e la SP 361, per un costo di 9.097.126 €. 

Complessivamente gli interventi, suddivisibili in 3 lotti, ammontano ad una spesa totale di 82.054.629 € e hanno la necessaria copertura finanziaria, con fondi della ricostruzione post-sisma e risorse messe a disposizione dai soggetti sottoscrittori.

Aggiunge Pezzanesi: “Un percorso di costruzione lungo e difficile, ma proficuo. Oggi abbiamo concluso la burocrazia e ratifichiamo un accordo per un consequenziale sviluppo del territorio in direzione Castelraimondo, Cingoli e Matelica che, grazie ai risparmi che si hanno con la scelta del secondo tracciato, possono auspicare ulteriori interventi per migliorare ancora di più i collegamenti”.

A margine dei tre interventi principali, è emersa la necessità da parte del Comune di Tolentino di realizzare un ulteriore quarto intervento di miglioramento della viabilità esistente tra Tolentino e San Severino Marche mediante la realizzazione di un collegamento tra la strada di Contrada Troiano, in prossimità del campo sportivo “Ciarapica” (zona cimitero), e la strada provinciale n. 127 (in direzione contrada Santa Lucia) ed anche l’intervento di miglioramento del tratto stradale che si snoda dal viale Santa Lucia (sulla medesima SP n. 127) fino all’ingresso del complesso delle Terme di Santa Lucia. Tale richiesta si ritiene accoglibile in quanto potrà contribuire – insieme agli altri tre interventi proposti - al miglioramento complessivo della viabilità tra le due cittadine.

c.c.


Sei famiglie settempedane potranno fare ritorno a casa dopo le scosse di terremoto dell’ottobre 2016. Il sindaco del Comune di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha infatti firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale aveva dichiarato non utilizzabile un intero edificio in via Puccitelli. Si tratta di un condominio in multiproprietà interessato da lavori di riparazione del danno sismico con rafforzamento localizzato della struttura, per un importo complessivo di 180mila euro interamente finanziato dall’Ufficio speciale per la ricostruzione della Regione Marche.

c.c.
Gli agenti della Polizia Locale e i volontari del gruppo comunale di Protezione Civile di San Severino Marche sono stati impegnati questa mattina in attività di servizio e controllo negli spazi esterni della stazione ferroviaria e all’ingresso delle scuole superiori dove si è assistito alla ripresa delle lezioni in presenza. L’assistenza fornita dalla Polizia Locale e dalla Protezione Civile è servita per sensibilizzare i ragazzi sull’importanza delle regole e per controllare che il rientro in classe avvenisse per tutti in assoluta sicurezza. Una presenza molto discreta che ha accompagnato tanti studenti dall’arrivo e alla successiva ripartenza di treni e autobus. Tutto si è svolto in maniera molto regolare grazie anche alla diligenza degli studenti. “Il ritorno a scuola è stato un momento molto importante per i ragazzi, per gli insegnanti e per le famiglie - ha sottolineato il sindaco, Rosa Piermattei, che ha raccomandato ancora una volta il rispetto delle regole - L’emergenza non è finita e serve la collaborazione di tutti, anche dei ragazzi delle scuole perché fare la propria parte è un momento di crescita fondamentale ma è anche giusto che i nostri studenti non si sentano lasciati soli”.

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