Incontro pubblico sulla ricostruzione a Pieve Torina con il sindaco Alessandro Gentilucci che ha informato la cittadinanza sull’imminente scadenza delle domande di contributo per danni gravi agli immobili dovuti al sisma del 2016.

Il primo cittadino ha presentato al pubblico la situazione “de facto” secondo cui a Pieve Torina capoluogo e frazioni “per oltre il 75% degli edifici è stata già presentata la manifestazione d’interesse. Chiaro che si tratta di un aggravio burocratico di cui avremmo volentieri fatto a meno – ha proseguito il sindaco - ma che si è reso necessario a seguito dell’ordinanza 111 del Commissario Straordinario. Mi appello pertanto a tutti i cittadini interessati perché presentino nei tempi previsti la domanda, pena la perdita del diritto al contributo”.

Sulle pareti del Palazzetto dello Sport sono state esposte le planimetrie riportanti gli edifici privati interessati dagli interventi di ricostruzione, contrassegnati da diversi colori a seconda dello stato di avanzamento dei lavori o del progetto. Inoltre, sono state rese disponibili schede di dettaglio consultabili anche sul sito del comune per fornire alla cittadinanza un quadro di insieme sulla situazione della ricostruzione nel comune di Pieve Torina.

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Entro il 15 dicembre 2021 tutti i soggetti legittimati a ottenere il contributo sono obbligati a presentare un’apposita manifestazione di volontà qualora tale domanda non sia già stata inoltrata al competente Ufficio Speciale per la Ricostruzione.

“Vi sono ancora, purtroppo, situazioni aperte come l’adeguamento dei prezzi delle materie prime, la partita del super bonus, l’inserimento degli edifici per i quali è difficile risalire alle proprietà nel processo della ricostruzione, sulle quali sono stati presentati emendamenti confidando che il governo nazionale trovi le risorse per intervenire”, ha concluso il sindaco Gentilucci.

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Prosegue l’impegno del comune di Pieve Torina a tutela dei propri cittadini per fronteggiare l’emergenza coronavirus.
Di situazione al momento sotto controllo, parla il sindaco Alessandro Gentilucci "grazie anche alle azioni immediate di contenimento, sanificazione e supporto alla cittadinanza che abbiamo messo in atto e che proseguono. Le difficoltà per i nostri cittadini in queste settimane di allarme per l’epidemia sono notevoli, perché si sommano a disagi pregressi legati ai postumi del sisma. Tuttavia, abbiamo cercato di approntare il massimo del sostegno possibile, dall’attivazione del COC (Centro Operativo Comunale) per l’espletamento di servizi di assistenza, soprattutto rivolti agli anziani, operativo 24 ore su 24, alla pulizia e sanificazione delle strade"
E' stato inoltre attivato da qualche giorno un protocollo con il Medico di Medicina Generale Franco Cencetti, attraverso il quale si rende disponibile un servizio di monitoraggio dell’ossigenazione del sangue, uno dei parametri per verificare lo stato di salute di un potenziale malato, tramite apposite apparecchiature, i cosiddetti saturimetri.
“Le persone che manifestano sintomi simil influenzali - continua Gentilucci - debbono rivolgersi direttamente al proprio medico per verificare l’eventuale necessità di un saturimetro. In base alla valutazione del medico, effettuata con l’utilizzo di specifici parametri diagnostici, lui stesso procederà alla consegna. Si dovranno poi seguire le indicazioni: i pazienti verranno monitorati, come già si sta facendo, tramite questionari telefonici giornalieri”. Il comune ha proceduto all’acquisto di un buon numero di questi strumenti, sottolinea il sindaco, “sicuramente sufficiente per le esigenze della nostra popolazione. È un ulteriore segnale di vicinanza alla nostra gente, e di come questa amministrazione intenda garantire il più possibile la sicurezza della propria comunità. Una procedura innovativa che, insieme alla dotazione di materiale di prevenzione sanitaria già fornito, aiuta i pazienti e difende i medici dal rischio di contagio poiché consente di ridurre al massimo i contatti diretti. Tutto ciò - conclude Gentilucci - deve andare di pari passo con un comportamento adeguato dei nostri concittadini, che devono rispettare le indicazioni che impongono di limitare quanto più possibile l’uscita dalle proprie abitazioni, un sacrificio necessario per non rendere vano il lavoro che stiamo portando avanti”.
Ai cittadini si ricorda che il COC di Pieve Torina è contattabile al numero 0737.518022.

c.c.
Riaperta la strada provinciale 96 che collega il centro abitato di Pieve Torina con la frazione di Fiume e  conduce a Colfiorito. Cerimonia inaugurale salutata da un brindisi, presenti il Governatore delle Marche Luca Ceriscioli, l'ing. Fulvio Soccodato, responsabile manutenzione straordinaria Anas, il presidente della provincia Antonio Pettinari, il sindaco Alessandro Gentilucci e il parroco don Candido Pelosi.
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"Riaprire queste strade è riaprire il cuore a chi abita nel territorio - ha detto Ceriscioli- Un quadro di opere significative che Anas ha portato avanti con grande impegno; va ringraziato in modo particolare l'ing. Soccodato per la qualità e la capacità che ha messo nella progettazione. Una strada che è simbolo dei collegamenti storici, se pensiamo che gli antichi romani passavano per questi percorsi che oggi rappresentano degli itinerari alternativi alla superstrada per chi vuole godere della bellezza del paesaggio e del territorio e, naturalmente, per chi abita nelle frazioni è un collegamento essenziale nella vita quotidiana". Un taglio del nastro simbolico per la riapertura di un'arteria il cui versante totalmente in frana si è riusciti in tempi dignitosi a riportare alla stabilità. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Pieve Torina Gentilucci, grato al presidente della provincia e all'ing, Soccodato: " Sono gesti che fanno bene - ha commentato- ed è importante essere celeri anche nell'opera di ricostruzione, non foss'altro che questa strada collega il nostro paese ed è per le Marche una porta d'accesso all'Umbria".

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Un ripristino della viabilità essenziale, per un sistema viario duramente compromesso e in sofferenza a causa del sisma, definito un risultato di grande sinergia dal presidente della provincia Pettinari: " Una strada non dà solo il senso della vivibilità e dell''appartenenza ma dà tante altre possibilità. Senza strade non si va da nessuna parte e per un territorio che ha tanto sofferto ma che ha da offrire tanti motivi di visita, ospitalità, turismo, costituisce senz'altro un'ottima opportunità di rilancio".

C.C.

Arriva il finanziamento per l'asilo nido di Pieve Torina . "Anche se in questa ricostruzione sembra non funzionare niente- afferma il sindaco Alessandro Gentilucci-  , c'è chi non smette di credere in questo territorio. Sono felice di poter annunciare il finanziamento al nostro progetto per la realizzazione di un asilo nido a Pieve Torina. Era un sogno in cui abbiamo creduto e che diverrà realtà- continua il primo cittadino - Lo avevo annunciato la scorsa estate, perché sono convinto che per ricostruire la comunità bisogna prima di tutto dare servizi alla popolazione e dove possibile fare di tutto per ampliarne l'offerta, con lungimiranza e determinazione"

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Dopo la ricostruzione della scuola elementare e media Mons. Paoletti, la prima scuola ricostruita in tutto il cratere, e l'ultimazione della scuola materna, che sarà inaugurata nelle prossime settimane, frutto entrambe della solidarietà privata degli italiani, realizzeremo anche un asilo nido nel nostro Comune, in accordo con la Regione Marche e l'AIC, Associazione Italiana Calciatori. Una sinergia- conclude Gentilucci-  nata dalla volontà di adoperarsi per rendere concreta l'idea di dotare Pieve Torina di un asilo nido, che sarà realizzato nell'area di fronte alla scuola materna. Perché non possiamo immaginare il futuro senza mettere al primo posto i nostri figli e le nuove generazioni".

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A Pieve Torina si avvicina la riapertura di gran parte della “zona rossa”. In questi giorni è stata infatti ultimata  la demolizione di uno stabile privato gravemente danneggiato nella frazione di Tazza, operazione che farà tornare fruibile  una parte del paese finora interdetta. Su progetto dell'ingegnere Paolo Bianchi, l'impresa Cifolelli Edilizia s.r.l. ha proceduto all'abbattimento dell'immobile e alla relativa messa in sicurezza dell'area. Numerose le demolizioni che si sono rese necessarie a seguito delle scosse dell'ottobre 2016, che nel Comune di Pieve Torina, ha provocato  una inagibilità di oltre il 93%. Molte di queste hanno interessato immobili siti lungo la pubblica via e, nei mesi,  si è provveduto alle demolizioni, al fine di riaprire il prima possibile le strade principali, favorendo il ripristino della circolazione delle auto e dei mezzi al lavoro sul territorio e la progressiva ripresa della quotidianità.

 

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“Sul territorio avevamo già previsto le varie Unità minime di intervento ( UMI) ed aggregati - afferma il sindaco Alessandro Gentilucci- e quello che ora ci auguriamo, è di riuscire ad andare spediti verso una ricostruzione attenta. Come preannunciato- continua Gentilucci - fra una quindicina di giorni, poseremo la prima pietra del nuovo asilo nido; per noi si tratta di un evento in quanto abbiamo trovato una fondazione che ci ha preso a ben volere e, con la collaborazione del comune, riusciremo a realizzare anche questa importante infrastruttura. Imminente anche l’approvazione  in consiglio comunale del nuovo Piano del paesaggio che prevede la tutela del nostro centro storico e di tutte le opere di finitura; si andrà dunque dalla regolamentazione dei tetti fino ai discendenti, con delle prescrizioni che riguarderanno facciate e finestre. Teniamo al nostro territorio, guardiamo al futuro senza disperdere quella che è la nostra tradizione – sottolinea il sindaco- L’ essere riusciti ad uscire dall’emergenza in tempi molto veloci, significa potersi dedicare con più attenzione alla programmazione del futuro e, soprattutto, con le tempistiche necessarie. Così abbiamo lavorato in questi mesi dopo aver consegnato le ultime  ‘casette’ e l’operato sta producendo i suoi frutti. Possiamo dire di essere ben messi- conclude il sindaco di Pieve Torina-  e con una ricostruzione che lascia ben sperare”.     

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Un territorio martoriato dal sisma, un territorio che aspetta dall'Amministrazione regionale e dal Governo centrale risposte da 11 mesi, risposte che non arrivano, delle casette nemmeno l'ombra. E oltre ai danni anche la beffa? Sì perché nel caos gestionale dell'emergenza sisma passata ormai alla fase ordinaria, la Regione è stata solo capace di decidere di spostare l'Ufficio per la Ricostruzione da una posizione baricentrica come quella di Camerino in locali, oltretutto privati e inagibili, a Caccamo di Serrapetrona, con un aggravio di costi sui cittadini pari a 324 mila euro. E non hanno nemmeno previsto dei distaccamenti territoriali. Di elementi per porsi più di una domanda ce ne sono evidentemente molti. E per questo ho presentato un'interrogazione consiliare. Il trasferimento dell'Ufficio della Ricostruzione, alla base di aspre critiche da parte del sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, e del presidente dell'Unione Montana, Alessandro Gentilucci, non ha alcun senso. E pensare che Pasqui e Gentilucci avevano anche offerto dei locali pubblici (della stessa Unione Montana) per accogliere l'Ufficio per la Ricostruzione. Ma l'Amministrazione regionale ha scartato la loro proposta perché, a suo avviso, troppo piccoli. E via con il decreto regionale che dà la stura al trasferimento a Caccamo di Serrapetrona in locali privati che hanno anche bisogno di essere sistemati poiché, stando a un'ordinanza del sindaco, inagibili. Ora mi chiedo se le motivazioni addotte dall'Assessore regionale alla Protezione civile nello spiegare la scelta dei locali in Caccamo di Serrapetrona siano sufficienti per giustificare una spesa di denaro pubblico pari a circa 324 mila Euro. Come si fa a ignorare una proposta (quella del sindaco Pasqui e del presidente Gentilucci) con l'offerta di locali pubblici che sarebbero quindi rimasti a disposizione della collettività, a fronte di quelli privati con inevitabile e conseguente costo di locazione? Parliamo di un canone annuale (Iva e spese condominiali comprese) di ben 54 mila euro. Il contratto di affitto parte dal primo settembre e sarà valido fino al 31 agosto 2023. Non era più opportuno mantenere la sede dell'Ufficio per la Ricostruzione a Camerino, comune baricentrico rispetto alle zone terremotate del Maceratese? E, soprattutto, prima di prendere questa decisione, l'Amministrazione ha ascoltato i sindaci dei territori colpiti dal sisma per arrivare alla decisione più virtuosa, responsabile e condivisa possibile? A me non risulta. La questione non può certo passare in cavalleria. Ci sono dei territori martoriati che attendono risposte, c'è l'esborso di denaro pubblico, c'è l'assoluta mancanza di concertazione, c'è una decisione che rischia di isolare ancora di più le zone terremotate. La politica, l'Amministrazione regionale non possono tacere.

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