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Giro d'Italia: a Castelraimondo le fontane si tingono di rosa

Sabato, 12 Maggio 2018 14:57 | Letto 4547 volte   Clicca per ascolare il testo Giro d'Italia: a Castelraimondo le fontane si tingono di rosa Castelraimondo si prepara per il passaggio dell’undicesima tappa del Giro d’Italia. Le fontane della città si tingono di rosa in attesa di mercoledì 16 maggio. Sono numerosi i comuni dell’entroterra maceratese colpiti dal sisma che saranno toccati dal passaggio della carovana di campioni del ciclismo. E dopo la partenza della quinta tappa della Tirreno-Adriatico, avvenuta proprio a Castelraimondo, mercoledì si celebra ancora la sport come simbolo della ripartenza. Martedì la decima tappa, da Penne (vicino Farindola) a Gualdo Tadino: si attraverserà il Gran Sasso fino ai Sibillini con passaggi ad Amandola, Sarnano, Caldarola, Sfercia, Muccia, Serravalle di Chienti, Colfiorito e larrivo poi a Gualdo Tadino. Il giorno seguente si riparte per l’undicesima tappa da Assisi fino a Osimo. Una tappa appenninica che valica la parte umbro-marchigiana attraverso il Passo del Cornello e poi giù in discesa verso Fiuminata, Pioraco, Castelraimondo, San Severino ed Elcito, con la salita al Valico di Pietra Rossa ed il percorso da Cingoli, scalando il Muro di Filottrano fino all’arrivo di Osimo. La tappa si svolge su strade di media dimensione e con manto stradale a tratti usurato. Molto impegnativi gli ultimi 5 chilometri. Giunti a Osimo si affronta il muro di via del Borgo in pavè grossolano lungo 300 metri al 16% e, dopo una breve picchiata, si scala via Olimpia per la lunghezza di circa 1 chilometro con lunghi tratti al 16%, prima di entrare nel centro storico in leggera ascesa su pavè di porfido. Rettilineo finale di 300 metri largo 7 metri.  Dopo i 156 chilometri, il Giro ripartirà giovedì per Imola.g.g.

Castelraimondo si prepara per il passaggio dell’undicesima tappa del Giro d’Italia. Le fontane della città si tingono di rosa in attesa di mercoledì 16 maggio.

Sono numerosi i comuni dell’entroterra maceratese colpiti dal sisma che saranno toccati dal passaggio della carovana di campioni del ciclismo. E dopo la partenza della quinta tappa della Tirreno-Adriatico, avvenuta proprio a Castelraimondo, mercoledì si celebra ancora la sport come simbolo della ripartenza.

Martedì la decima tappa, da Penne (vicino Farindola) a Gualdo Tadino: si attraverserà il Gran Sasso fino ai Sibillini con passaggi ad Amandola, Sarnano, Caldarola, Sfercia, Muccia, Serravalle di Chienti, Colfiorito e l'arrivo poi a Gualdo Tadino. Il giorno seguente si riparte per l’undicesima tappa da Assisi fino a Osimo. Una tappa appenninica che valica la parte umbro-marchigiana attraverso il Passo del Cornello e poi giù in discesa verso Fiuminata, Pioraco, Castelraimondo, San Severino ed Elcito, con la salita al Valico di Pietra Rossa ed il percorso da Cingoli, scalando il Muro di Filottrano fino all’arrivo di Osimo.

La tappa si svolge su strade di media dimensione e con manto stradale a tratti usurato. Molto impegnativi gli ultimi 5 chilometri. Giunti a Osimo si affronta il muro di via del Borgo in pavè grossolano lungo 300 metri al 16% e, dopo una breve picchiata, si scala via Olimpia per la lunghezza di circa 1 chilometro con lunghi tratti al 16%, prima di entrare nel centro storico in leggera ascesa su pavè di porfido. Rettilineo finale di 300 metri largo 7 metri. 

Dopo i 156 chilometri, il Giro ripartirà giovedì per Imola.
g.g.

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