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L’ Università di Camerino un esempio di resilienza”. Così la presidente della Camera Laura Boldrini, che, ad un anno dalla scossa di terremoto più forte del 30 ottobre, è tornata a Camerino per una visita all'Università e alla “zona rossa”della città.. Accolta dai rettori Corradini e Pettinari, dal sindaco Pasqui, alla presenza delle autorità militari, della prefetta Preziotti e dell’assessore regionale Sciapichetti , la terza carica dello Stato ha incontrato studenti, personale docente e tecnico di Unicam.  Dopo l’intervento nella sala del rettorato, ha visionato la nuova area dello studentato; poco dopo si è recata presso il Polo di Fisica per inaugurare l’innovativa strumentazione di Microscopia elettronica SEM. Successivamente ha visitato il centro storico di Camerino; qui è voluta tornare anche nel quadriportico del palazzo ducale. Due anni fa, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico Unicam 2015- 2016, proprio “sottocorte” la Boldrini aveva mostrato grande interesse per gli stand illustrativi delle attività di Spin Off dell’ateneo. In piazza Cavour, si è soffermata a parlare con Quinta, una camerinese di 82 anni, venuta a salutarla di persona e chiederle attenzione per le difficoltà di un territorio che il terremoto ha messo in ginocchio.

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“ Penso che il coraggio dimostrato da Unicam ci spinga a guardare alla nostra Regione con uno spirito convintamene positivo – ha detto la presidente della Camera, appena giunta al Campus-. Il valore della mia presenza qui, è che le istituzioni ci sono. E’ chiaro che ci sono anche delle lentezze dovute ad una burocrazia difficile e, comprendo il malcontento della gente, tuttavia, - ha aggiunto-  dobbiamo capire che in tutte le situazioni di terremoti ci sono dei tempi fisiologici.  Il nostro è un territorio a rischio e dobbiamo assolutamente ricostruire in sicurezza. Mi  auguro pertanto che si possa aprire un nuovo capitolo anche rispetto alla qualità della ricostruzione”. La presidente Boldrini ha voluto congratularsi di persona con i dipendenti universitari   “ Ognuno di voi ci ha messo del proprio. Grazie per il grande sforzo che avete fatto Il vostro è uno spirito forte e positivo”.

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Ringraziamenti a tutti i presenti, e, in particolare ai rettori di Unicam per l'invito a “condividere una giornata ordinaria di vita universitaria. Una università che messa a dura prova, ha reagito egregiamente. La tenacia, l’impegno e il coraggio - ha sottolineato –, sono condizioni ordinarie nella vita di questo ateneo. Studenti, personale docente, tecnici, dipendenti, hanno vissuto momenti di grande spavento, pieni di dubbi, incertezze, precarietà e profondo smarrimento . Un’impresa titanica da sopportare in un evento traumatico come quello di un terremoto, eppure, l’ università non si è fermata, ha prevalso la speranza di farcela e, lo slogan #ilfuturononcrolla è diventato presto virale. Dare futuro ad una università antica come questa - ha sottolineato- non solo è doveroso ma è qualcosa dal grande valore. Questo ateneo è uno straordinario patrimonio collettivo che non deve morire. Vi siete sacrificati, avete rinunciato a spazi, li avete condivisi e, con i vostri due rettori, avete contribuito a fare un passaggio alto e di grande civiltà . Ha del miracoloso non solo non fermarsi, ma aumentare iscritti, poter avere tra i più convinti sostenitori dell’ateneo gli stessi studenti, veri esempi di spirito di corpo e dell’essere positivi, che hanno voluto restare nonostante tutto, perché, ognuno singolarmente, si è sentito parte in causa di uno sforzo collettivo,. Oggi- ha rimarcato- è necessario ricostruire la centralità dell’università e le condizioni affinché gli studenti possano rimanere in questo territorio, dove va ricostituita e riattivata l’economia.che gira intorno all’ateneo.  L’università è il cuore di queste zone, un bene comune che non si può trascurare, perché attorno ad essa studiano, vivono e lavorano tante persone”. 

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Emergenza, ricostruzione e abbandono sono le tre parole che abbiamo più sentito nell’ultimo anno nei territori colpiti dal sisma - ha proseguito- Non ci abbandonate. Quando potremo avviare la ricostruzione. Dobbiamo uscire dall’emergenza.   E l’espressione che a me piace molto e che vorrei sottoporvi - ha sottolineato- è l’etica della restanza che significa dare valore a chi sceglie di restare in condizioni avverse, ostili e difficili. Significa anche interpretare questa scelta, non come indice di debolezza o inerzia, ma come scelta compiuta scientemente di rimanere, come simbolo di coraggio e sfida. Restare- ha aggiunto- vuol dire avere il coraggio di affrontare una sfida. Ma chi rimane deve poter partecipare, deve saper accogliere gli studenti, allo scopo di adoperarsi per consentire la ripresa e, in questo, ognuno ha la sua responsabilità. Bisogna esserci e collaborare costruttivamente.

In questo ultimo anno ho cercato di essere in contatto con le comunità colpite; è mio dovere farlo perché le istituzioni debbono stare dove ci sono problemi e metterci la faccia. Lo farò finchè sarò la terza carica dello Stato e finchè durerà; non ho poteri operativi ma potrò adoperarmi per mettere al centro le persone  e da questa università viene il grande incoraggiamento ad essere uniti; ve ne ringrazio e  vi chiedo di considerarmi sempre a voi vicina. Sarò con voi perché questa è, e, sarà sempre la mia terra ed io ci sarò ogni qual volta lo chiederete”.

Dalla presidente della Camera  anche un invito alla città e all’università  ad essere presenti all’incontro a  Roma del prossimo 12 dicembre, insieme alle popolazioni di Arquata e Pescara del Tronto, per cercare soluzioni possibili alle comuni problematiche.  La Boldrini ha anche assicurato che vedrà la Commissaria De Micheli per riportarle gli esiti dell’incontro camerte, sottoponendole le esigenze del territorio e sollecitare risposte.  

 “ La vicinanza dello Stato – ha detto nel suo intervento il rettore uscente Corradini - è luce di speranza e noi, a nostra volta, dobbiamo essere bravi a trasferirla ai nostri territori: il cantiere dello studentato  che ospiterà  460 ragazze e ragazzi, le due nuove palazzine dell’amministrazione, il potenziamento dei laboratori di ricerca e sviluppo di Unicam, sono segni della luce e speranza da dare al territorio”.

Il rettore eletto Pettinari ha posto l’accento sull’istruzione, investimento di fondamentale importanza per il futuro dei giovani. “ L’istruzione è l’ unica soluzione- ha affermato Pettinari, , citando il discorso all’Onu del premio Nobel per la pace Malala Yousafzai,.

“ Come università- ha aggiunto- vogliamo continuare a favorire l’integrazione e la residenzialità; vogliamo incrementare borse di studio e attività didattiche, rendendole fruibili ovunque gli studenti vorranno. I nostri sforzi sono anche concentrati al completamento del nuovo Campus e del centro di ricerca e sviluppo. Continueremo ad investire in internazionalizzazione, dottorati, attività di ricerca. Lo dobbiamo a chi è restato; lo dobbiamo a questa città e a questa terra per la quale dobbiamo continuare ad essere sempre più motore di sviluppo”.

“Siamo ancora nella fase dell’emergenza, delle messe in sicurezza, del riportare famiglie a casa”- ha evidenziato il sindaco Pasqui- “La restituzione della piazza è stato un segnale simbolico per la collettività ma tutto il nostro centro storico è ancora zona rossa”. Dal primo cittadino un appello a sanare il sistema e a colmare le lacune legislative, per restituire ai territori quello che meritano. 

Ha commentato positivamente la vicinanza e la presenza in città della terza carica dello Stato, la prefetta Roberta Preziotti “ Io sono un’amministrazione statale e non posso che essere felice. La sua è una vicinanza continua e non saltuaria- ha dichiarato- oltretutto piena di contenuti: la presidente Boldrini si fa carico dei problemi di questo territorio , cercando di veicolarli. Nel mio piccolo io ho lo stesso tipo di funzione - ha concluso la prefetta di Macerata-, essere cioè uno strumento di coesione sociale e, a mia volta, farmi carico dei problemi e, cercare di trovare soluzioni condivise, nell’ambito del territorio.  La rete deve essere strettissima, cosa che su questo territorio avviene”. 

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 Nella foto sotto, la presidente Boldrini sulla terrazza di Sottocorte

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Solidarietà e grandi emozioni grazie alla "Settimana della Carbonara"  che l'Azienda Loccioni ha voluto dedicare all'associazione IONON CROLLO di Camerino5 giorni, 586 partecipanti, 71 Kg di pasta, 540 uova, 12.9 kg di pancetta, 7.2 kg di parmigiano e 10 kg di frutta dell’orto Loccioni,  i numeri dell'iniziativa  Durante questa settimana sono stati consumati, nella pausa pranzo, succulenti piatti di carbonara in cambio di una offerta da destinare al progetto del Quartiere delle Associazioni, promosso dall’associazione di Camerino. Un gesto di solidarietà e di comunione che ha permesso di raccogliere la cifra di 5000 euro e che ha visto, in prima fila, la partecipazione della Famiglia Loccioni, dei 400 collaboratori dell’impresa  e dei clienti di tutto il mondo, compresi gli uffici di Stoccarda, Whashington DC e Shanghai.IMG 1393

"Il nostro racconto- si legge nel comunicato stampa dell'associazione camerte -  potrebbe finire qui, eppure, a noi di IONONCROLLO sta a cuore, non solo ringraziare per la donazione ricevuta, ma in particolar modo raccontare la nostra esperienza presso l’azienda di Angeli di Rosora. Esperienza ricca di emozioni. Non appena arrivati ci hanno subito accolto in un clima famigliare e di festa, donandoci una raccolta di foto scattate durante la Settimana della Carbonara. Ci hanno spiegato poi che, in quel pomeriggio, avremmo partecipato, insieme a loro, ad un incontro con un personaggio significativo in campo manageriale, preceduto da una storia raccontata in 5 minuti: quella storia eravamo noi o meglio era la storia di IONONCROLLO, della nostra associazione e della nostra Camerino. In questi mesi molte sono state le occasioni nelle quali raccontare la nostra esperienza ma, in questa circostanza, ci siamo sentiti particolarmente emozionati. Di fronte a noi avevamo professionisti affermati che, al termine di una giornata di lavoro, stavano dedicando il loro tempo all’ascolto della nostra storia, manifestando la loro commozione, un forte coinvolgimento e la volontà di essere presenti, un domani, all’inaugurazione del nostro quartiere. Come non ringraziare questa azienda che tanto dona al nostro territorio in termini di qualità del lavoro e sostegno morale. Sostegno che, in quel pomeriggio di settembre,- conclude il comunicato-  abbiamo percepito talmente forte da farci emozionare”.

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Sono stati assegnati nei giorni scorsi alle famiglie richiedenti di Castelraimondo e che hanno perso la propria abitazione a seguito del terremoto dello scorso anno, gli appartamenti messi a disposizione dai privati che saranno poi acquistati dall'Erap. Sono in tutto 19 gli immobili che sono stati sorteggiati e destinati ad altrettanti nuclei famigliari che ne avevano fatto richiesta, tenendo conto ed incrociando i criteri di grandezza degli appartamenti e numero dei componenti delle famiglie richiedenti, con priorità ai portatori di handicap. Gli appartamenti saranno ora messi a punto e consegnati, una volta che l'Erap avrà ultimato le procedure di acquisto, in comodato d'uso gratuito nei prossimi mesi alle famiglie. Precisamente, i 19 appartamenti sono ubicati in via Caduti di Nassirya, Via Foscolo, Via Colsavativo, Via D'Annunzio, Via Monte Cervino, Via Monte Gemmo

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Il Sollievo “La Comunità delle Famiglie” è un servizio finanziato da Regione Marche e promosso dall’Unione Montana La Marca di Camerino; il progetto tutela e sostiene il benessere nell’intero ciclo vitale della famiglia. Quest’anno vista la situazione complessa dovuta al sisma e considerati i crescenti e nuovi bisogni della famiglia si è pensato di dar vita ad un nuovo servizio specifico.
E’ in partenza un gruppo di ascolto e sostegno psicologico per le famiglie “LA COMUNITA’ DELLE FAMIGLIE” a cui possono partecipare tutti residenti dei comuni di Camerino, Acquacanina, Fiastra, Muccia, Pievetorina, Valfornace, Serravalle di Chienti, Ussita, Castelsantangelo sul Nera, Visso, Bolognola.
Partecipare significa condividere, sostenere e ascoltarsi reciprocamente per potenziare il senso di comunità e sviluppare soluzioni funzionali ad un nuovo adattamento.
Il servizio sarà attivo a partire dal 15 novembre 2017 PRESSO IPSIA G. ERCOLI Viale Seneca, Camerino alle ore 18:00 a cadenza bisettimanale. Il gruppo vede la presenza di due conduttori/facilitatori: dott.ssa Ilenia Cittadini (Pedagogista ), dott.ssa Giorgia Pellegrini (Psicologa). Info.3337956113.
Il progetto Sollievo vede una rete di partecipazione di numerosi partner: Unione Montana alte Valli Potenza Esino, Dipartimento Salute Mentale, Cooperativa Cooss Marche, Associazione Scacco Matto, Associazione Psiche 2000, Coop. B Opera. Si ringrazia per la preziosa collaborazione il comune di Camerino l’Assessorato dei Servizi Sociali e l’Istituto Professionale Ercoli.

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Una localizzazione baricentrica, rispetto a tutta l’area provinciale di Macerata basata su uno studio tecnico che contabilizza i tempi di percorrenza da tutti i centri dell’area. Applicando queste coordinate la localizzazione migliore del nuovo ospedale di secondo livello dell’Area vasta 3 risulta Contrada della Pieve a Macerata.

I risultati dello studio e i progetti di investimento sulla viabilità, sono stati presentati oggi all’assemblea dei sindaci dal presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli. “Oggi – ha detto Ceriscioli -  presentiamo il risultato dell’impostazione data nell’ultima riunione dai sindaci, che hanno fornito una chiara e semplice indicazione: tempi di percorrenza verso la nuova localizzazione minimi rispetto a qualsiasi punto di partenza dall’area di riferimento. Il luogo più baricentrico rispetto a queste indicazioni è stato individuato in Contrada della Pieve a Macerata. Il calcolo emergente dall’algoritmo è a viabilità odierna, ma con la futura viabilità il minutaggio, ossia il tempo di percorrenza migliora ancora. Il riassetto complessivo della sanità per acuti dell’Area vasta 3 prevede la permanenza di San Severino, Camerino per la montagna, di Civitanova Marche per la costa, con il mantenimento del pronto soccorso e livelli essenziali. Siamo perfettamente dentro le linee del Dm 70 del 2015. Avremo anche l’elisoccorso, con investimenti per la realizzazione delle piazzole di atterraggio, così da portare capillare assistenza d’urgenza in ogni parte del territorio. Senza necessariamente dover arrivare a Torrette. Civitanova sarà presidio ospedaliero di base a tutti gli effetti, con servizi di emergenza stabilizzazione, centralizzazione, residenza sanitaria assistenziale, pronto soccorso con medicina e chirurgia d’urgenza H24, diagnostica di primo livelloper immagini, prestazioni di specialistica ambulatoriale, compresa la chirurgia ambulatoriale e il day surgey, diagnostica di laboratorio”.

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Il Presidente ha anche illustrato il pacchetto risorse per la nuova viabilità. “Sono previsti – ha detto Ceriscioli -  investimenti, alcuni dei quali già in corso come la pedemontana o il miglioramento della San Severino – Tolentino. Il contributo regionale, inoltre, potrà aumentare se ciò servisse a fruire di nuovi fondi statali. Importante sarà il casello di Porto Potenza Picena, che trasforma di fatto l’autostrada in una sorta di quarta bretella di accesso. Con gli investimenti sulla viabilità, la localizzazione dell’ospedale unico migliora ancora in termini di accessibilità”.

Il presidente Ceriscioli ha illustrato anche il percorso di fattibilità. “Finita la riunione – ha detto - andiamo avanti subito con la procedura di acquisizione dell’area, dopo gli opportuni approfondimenti idrogeologici. Poi l’appalto, quindi si va alla realizzazione. Non siamo in astratto, ma siamo nella concretezza. Lo strumento che utilizzeremo sarà il contratto di disponibilità. Sono convinto che, facendo attenzione alla fase di acquisizione dell’area, il percorso sarà veloce, perché si basa su un bene prezioso, ossia la concordia e il consenso dei territori”.

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All’incontro erano presenti anche l’assessore Angelo Sciapichetti, il consigliere regionale Francesco Micucci, il direttore Asur Marche, Alessandro Marini e dell’Asur 3, Alessandro Maccioni.

Il sindaco di Macerata Carancini, presiedendo i lavori ha detto che “a differenza di quanto accaduto altrove, in un anno e mezzo siamo al risultato. Grazie a tutti i sindaci, oggi è un giorno molto importante. Con la delibera approvata con circa l’80 per cento, l’assemblea dei sindaci si è orientata verso la struttura unica che porterà risparmi per 15 milioni di euro e molti vantaggi indiretti soprattutto sul fronte del personale sanitario. Un percorso democratico e partecipato, in cui tutti i territori hanno avuto la possibilità di presentare una proposta. Sono state avanzate sei candidature, tutto è stato consegnato alla Regione che è competente per le scelte. La Regione è stata ai patti, ha scelto sulla base dei criteri che abbiamo indicato noi, democraticamente. Ora l’attenzione passa alle infrastrutture, anche alla fondamentale ferrovia”.

“Oggi è un momento da ricordare – ha detto Sciapichetti - se pensiamo alle condizioni di partenza solo due anni fa, nessuno avrebbe immaginato una mattinata come questa, ciò grazie a tutti i sindaci, che senza distinzioni di parte hanno scelto di far crescere il territorio.

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Di nuovo accessisibile piazza del duomo. Una luce oltre il buio di tanti giorni difficili. A un anno esatto dal sisma, centinaia e centinaia di persone di ogni età hanno salutato a Camerino la riapertura di piazza Cavour. Un bel segnale di speranza per una comunità, ritrovatasi unita nel luogo centrale della città,.come tante altre volte. Dolore ma anche gioia immensa quella provata da ognuno nel riappropriarsi di quel qualcosa che si era rotto dentro.

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 Presenti le autorità civili e militari, il sindaco Pasqui con tutta l’amministrazione comunale, l’arcivescovo Francesco Brugnaro, il rettore Claudio Pettinari, rappresentanze dell’esercito, della protezione civile, della Croce Rossa Italiana.

Ad aprire il pomeriggio di festa, il suono della banda musicale Città di Camerino, diretta dal maestro Vincenzo Correnti. ( sotto nella foto )

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L’esecuzione degli inni di Mameli e di Camerino hanno emozionato e commosso tutti i presenti. Subito dopo l’arcivescovo ha invitato ad un minuto di silenzio e a recitare la preghiera universale del Padre Nostro, come ringraziamento al Signore per aver salvato vite umane” Sono davvero commosso - ha dichiarato Brugnaro- perché il 28 ottobre di dieci anni fa entravo a Camerino ed era una città completamente diversa. C’è grande commozione e desiderio di riprendere e cambiare le sorti con coraggio. Questro è l’impegno della solidarietà e della creatività”. 

( Camerino, piazza Cavour  di notte  )

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E’ una grande festa ma anche un momento di dolore- ha detto il sindaco- E’ un anno di ricordi e anche di consapevolezza per ciò che è stato e ciò che ci sta aspettando, un percorso certamente difficile per il quale serve grande lavoro ma sono certo che avrà successo , grazie all’unione e alla forza della nostra gente”.

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Parole commosse anche quelle pronunciate dal rettore Pettinari “Rivedere i luoghi dove siamo stati insieme, dove abbiamo incontrato e parlato con le persone, dove ci siamo dati appuntamenti nelle uscite tra amici o con la prima fidanzata.

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Tornare qui dove le mamme ci portavano ad acquistare un gioco per il nostro compleanno o a prendere un gelato, rivedere finalmente e in maniera libera questa piazza dopo tanto tempo di inaccessibilità, è qualcosa di diverso e dal valore indescrivibile.

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E’ un’emozione forte per me  ma l'ho percepita  anche negli occhi dei nostri studenti universitari. Piangevano come se questa fosse la loro città ed è qui che vorranno continuare a studiare e a vivere, ad incontrare amici e a condividere un’esperienza importante e, faremo di tutto per far sì che questo accada”.

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Un segno di rinascita anche nelle parole dell’ex sindaco Dario Conti che si augura presto la riapertura anche della Biblioteca Valentiniana. “ Ci rendiamo conto che i tempi della ricostruzione saranno lunghi, ma, se ci mettiamo la buona volontà, riusciremo a diminuirli”. “ Una gioia vedere l’esercito arretrare di parecchi metri, insieme alla zona rossa che adesso è più circoscritta- ha commentato Ildo Pazzaglia-  E’ un bel segnale di speranza”. “ Grazie a questo evento- ha detto Stefania, studentessa pugliese iscritta ad Unicam- sono tornata nella città che mi sta facendo crescere. Rientrare nel centro storico della città, è un’emozione unica, anche se  ricordando il dramma di quella sera di un anno fa, è anche un po’ traumatico. Il legame con questa città è molto saldo e se sono qua a studiare, è anche grazie a Camerino, ai suoi abitanti, all’università che non ci hanno fatto mai mancare il loro affetto e la loro vicinanza”.

Gli occhi di tutti cadono tra le inferriate chiuse del quadriportico di palazzo ducale, meglio conosciuto come‘sottocorte’; anche quello è un pezzo della vita di studenti e camerinesi e, mentre si guarda, ognuno trattiene un suo ricordo. 

Ma oggi è festa e la vivono con una gioia tutta particolare e speciale gli stessi abitanti del centro storico, i cui rientri per recuperare beni in” zona rossa” , per mesi e mesi,  sono stati vissuti in solitudine e profonda malinconia.

Emozionata e raggiante anche Monica Straini, la cui abitazione è in centro storico: “ Il mio cuore batte fortissimo e sempre batterà per questa città che non abbandonerò mai  E’ molto doloroso essere qui in piazza e non poter tornare a casa, ma sono davvero contenta di esserci. Anche se  pian piano e un pezzetto alla volta,  dobbiamo riconquistare la nostra città ”.

   

 Carla Campetella

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Ad un anno esatto dal sisma del 26 ottobre sono state consegnate a Muccia  nella frazione di Costafiore le prime 7 casette delle 164 richieste nel comune. Entro la metà di novembre ne sarannoi consegnate altre 20. All’inaugurazione è intervenuto l’assessore regionale Angelo Sciapichetti, partito subito dopo alla volta di Roma, per partecipare all’incontro con il Commissario De Micheli. Al taglio del nastro presenti anche Sergio Zaccarelli, procuratore di CNS (Consorzio Nazionale Servizi che ha l’appalto della costruzione casette) e il direttore dei lavori ing. Paolo Sabbatini( Erap)e le autorità militari A conclusione della cerimonia, il parroco di Muccia don Gianni Fabbrizi, ha benedetto le nuove strutture.

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“ Una giornata di festa che ci apre alla speranza. Da qui inizia di una nuova fase- ha esordito il sindaco Baroni- Quella del 26 ottobre, è una data che rimarrà indelebile nelle nostre menti: un anno dal terremoto che ci ha azzerati. Oggi ricordiamo quella data con l’inizio della ripresa, con la consegna di 7 casette e con 22 persone che ritornano a casa. Un segnale positivo per la ripartenza di Muccia; ci auguriamo di poter effettuare altre consegne entro novembre, per il ritorno a casa, della maggior parte delle famiglie prima del Natale, così da ricostituire il tessuto sociale del nostro paese che, materialmente, non c’è più. A breve- ha aggiunto il sindaco- inaugureremo anche la zona commerciale, che potrà consentire la ripresa di tante attività, ferme da tempo. Il ringraziamento va al CNS, all’impresa impegnata con tutti i suoi mezzi e maestranze, all’ing. Paolo Sabbatini che segue i lavori nei cantieri e all’assessore regionale Sciapichetti sempre disponibile ad ascoltare le nostre esigenze”.

 “ Un segno di speranza, la consegna delle Sae ad un anno esatto dal terremoto che ci ha messi in ginocchio- ha detto Sciapichetti-  Dio solo sa quanto c’è bisogno di speranza e di segnali concreti in un territorio così devastato. Al di là delle chiacchiere quello che dobbiamo garantire ai cittadini è un avanzamento nella realizzazione delle casette per le altre aree, per permettere il prima possibile il loro ritorno nelle loro frazioni e nei comuni di residenza. Da qui alle prossime settimane dunque dobbiamo lavorare per riuscire a portare a termine entro l’anno quell’impegno che ci eravamo dati; far partire velocemente la ricostruzione leggera delle B, lavorando intorno alla semplificazione che cittadini, amministratori e tecnici ci chiedono. L’impegno della Regione è quello di ripopolare la vita in queste zone - ha proseguito l’assessore regionale-; sentiamo il dovere di snellire il percorso di chi vuole rimettere a posto il prima possibile la propria abitazione, senza attendere i tempi lunghi delle autorizzazioni. Il processo è dunque per gradi: in primo luogo favorire il ritorno degli abitanti con la consegna delle SAE e la partenza della ricostruzione leggera, contemporaneamente, far ripartire le attività economiche, commerciali e artigianali e di conseguenza l’economia. Dobbiamo continuare a lavorare e andare avanti uniti, cercando di collaborare, trovando soluzioni concrete per la popolazione, perché le polemiche facili, il più delle volte non risolvono i problemi, anzi li aggravano.  Oggi è un giorno di festa e su questa strada dei risultati concreti, dobbiamo continuare”.  

Dal sindaco Baroni anche l’annuncio della donazione da parte di CNS, di una chiesa di 120 metri quadrati che, si spera di montare prima di Natale, nel piazzale antistante le casette.

Sono 1920 le SAE  che il CNS si è impegnato a realizzare tra  Marche, Umbria e Lazio; di queste, 1500 ne sono già state ultimate “ Fine novembre, metà i dicembre- ha spiegato il procuratore di CNS Sergio Zaccarelli- saremo arrivati ad onorare il nostro impegno. Da parte nostra massima concentrazione e attenzione per il rispetto dell’ambiente,e, soprattutto delle persone e delle loro attese”. 

“Rispetto al crono-programma consueto, - ha detto l’ing. Sabbatini- quello della frazione Costafiore  è uno dei pochi casi in cui abbiamo potuto anticipare di quattro-cinque settimane, i tempi di consegna delle casette, A consentirlo  è stata la”tranquillità”della zona, dove non abbiamo riscontrato problematiche particolari e, grazie all’impresa che ha messo del suo, i lavori sono stati completati quasi in contemporanea con il montaggio delle SAE”.

Ha infine invocato la benedizione di Dio, della Madonna di Col dei Venti e del Beato Rizzerio, il parroco Don Gianni Fabbrizi che ha rivolto un ringraziamento al Signore per aver salvato vite umane, invitando tutti, governati e governanti, ad essere realisti. “ La realtà – ha detto- siamo noi con i nostri bisogni e necessità e, quello che ci si attende, è che siano prese le decisioni adeguate alle esigenze particolari e quotidiane delle persone. La preghiera che rivolgiamo al Signore, è che non ci faccia perdere lo sguardo sulla realtà, che ci faccia ritrovare socialità e una risposta sempre maggiore  ai nostri bisogni”.

Carla Campetella

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Con il cuore e con la testa, tutti in piazza Cavour il prossimo mercoledì 1 novembre. Nuova data per il flash mob In 200 uniti per non mollare”, per dire alla città tutto l’amore dei suoi abitanti e delle persone in qualche modo legate a Camerino. Muniti di caschetto , l’uno vicino all’altro, si potrà formare il grande cuore da immortalare in foto e video. Ideata dal fotografo Roberto Conti, per essere inserita nel Progetto Fotografico “ La mia vita prima della zona rossa”, l’iniziativa, prevista inizialmente per la scorsa domenica 22 ottobre, pur molto partecipata, ha subito un rinvio, causa il maltempo che ha sconsigliato il posizionamento del drone. Ci si riprova dunque il giorno di Ognissanti. Ad apertura avvenuta della piazza centrale della città, tutto sarà più semplice. “ Vista la novità della riapertura ufficiale di piazza Cavour- afferma Roberto Conti- ci aspettiamo anche un afflusso sicuramente più facilitato per coloro che, ancora una volta, vorranno prestarsi a questo gesto d’amore nei confronti della città. Con la riapertura della piazza e il conseguente restringimento della “zona rossa”- continua Conti- sarà più facile organizzare il tutto. Credo che ne risulterà favorito anche l’aggregarsi di un maggior numero di persone al già folto gruppo di partecipanti della scorsa domenica. La raccomandazione è sempre quella di arrivare muniti di caschetto, perché è l’oggetto che, finora e anche per il futuro prossimo, ci legherà alla città. Con la nuova delimitazione della “zona rossa”, il punto di ritrovo alle ore 11:00 non sarà più il monumento Vitalini ma la stessa piazza Cavour, da dove spiegheremo ai partecipanti come formare il grande cuore. Non sarà più necessaria la compilazione delle schede: basterà presentarsi dalle ore 11.00 in poi e attendere in piazza il momento ideale per lo scatto fotografico, che si prevede di realizzare intorno alle 12.00- 12.30. Dal momento che riprese e foto dovranno essere fatte con l’ausilio di un drone- conclude il fotografo- da verificare quella mattina, saranno soltanto le condizioni del vento essendo questo tipo di strumentazione molto sensibile. E’ il motivo per il quale stiamo chiedendo al comune la possibilità di avere a disposizione un mezzo che ci permetta di sollevare il più possibile il punto di ripresa, in modo da riuscire a realizzare lo scatto fotografico, anche in presenza di non perfette condizioni meteo”.   

Carla Campetella 

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I rettori Flavio Corradini e Claudio Pettinari , presentatori ufficiali della serata “ La voce del cuore”

Due presenze sul palco che imprimeranno un significato ancora più profondo a quello che si preannuncia come un evento davvero unico. In programma domenica 29 ottobre 2017 all’ Auditorium Benedetto XIII, la serata ad ingresso gratuito, riunirà 130 coristi e un’orchestra di 25 elementi, sotto la direzione del maestro Silvio Catalini. Un omaggio speciale per i 25 anni della rassegna musicale Coricantando celebrati,a causa del sisma, un anno dopo l’effettiva ricorrenza.

Una festa che riveste particolare importanza per l’associazione musicale Cappella del duomo, coro universitario di Camerino, alla quale, insieme a Comune e Unicam, si deve l’organizzazione. “ Proprio il 29 ottobre 2016 - afferma Roberta Grifantini- avremmo dovuto celebrare i 25 anni della nostra rassegna polifonica. Siamo marchigiani e tenaci in tutto e per tutto e abbiamo voluto ritentare quest’anno con un evento che resti a lungo nella memoria. Anche per questo abbiamo deciso di fare le cose in grande: un’orchestra sinfonica di 25 elementi, un’unica voce di 130 coristi e due  presentatori in grado di stupire la platea. " Noi siamo un coro universitario e, festeggiare l'anniversario con i due rettori, riteniamo che abbia un valore speciale.E' anche un modo per salutare Corradini per i sei anni trascorsi insieme e, nel contempo, dare il benvenuto a Pettinari per i prossimi anni da condividere. Loro hanno accettato con entusiasmo la nostra folle idea- prosegue  Roberta Grifantini- e credo che il tutto sarà ancora più emozionante.  Dunque una sorpresa nella sorpresa, per un’occasione particolare e unica; la serata – spiega  – è davvero ricchissima di simboli per tutti noi, e, il nostro maestro dirigerà l’ unico coro di voci, delle persone che in questi mesi ci sono state vicine. Con i nostri amici coristi, condividiamo la stessa passione e, nell’anno trascorso, non ci hanno mai abbandonato, riempiendoci di attenzioni, messaggi d’affetto e donazioni in favore della città di Camerino. Era giusto per quest’anno un programma speciale e diverso, non facendo esibire i cori singolarmente ma, riunire tutti insieme nell’unica “ Voce del cuore”. Ci auguriamo una platea davvero colma di gente, per una festa emozionante e aperta a tutti “.    

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Mercoledì, 25 Ottobre 2017 13:31

La prematura scomparsa di Milena Scartoccetti

Camerino piange l’improvvisa e prematura scomparsa di Milena Scartoccetti.

Il decesso, all’età di soli 46 anni, è avvenuto nella notte, per le complicanze di una grave malattia con la quale la giovane combatteva da tempo. Si è spenta, ad un anno dal sisma , nell’abitazione del quartiere di Montagnano che la sua famiglia era riuscita a trovare la scorsa estate, dopo varie sistemazioni provvisorie, dapprima in albergo e successivamente a Civitanova Marche. Era felice Milena, di essere finalmente potuta ritornare nella sua città e di ritrovare tutte le sue amicizie.

Infermiera presso l’ospedale Santa Maria della Pietà, Milena Scartoccetti ha sempre svolto il suo lavoro con grande dedizione e impegno; sempre pronta ad aiutare il prossimo, di lei si ricordano il carattere solare, la genuinità, la profonda sensibilità.

Poi, una decina d’anni fa, la scoperta di un brutto male, contro il quale ha combattuto da grande guerriera, affrontando ogni momento con coraggio esemplare.

Un amore avvolgente quello dei suoi famigliari; sempre vicini come insostituibili colonne, la mamma Anna Maria, per lungo tempo titolare di una lavanderia a Le Conce, e, il fratello Mauro, anche lui infermiere presso lo stesso nosocomio. La notizia della sua morte improvvisa ha sconvolto l’intera comunità che, con sentimenti d’affetto e grande commozione si unisce all’immenso dolore della mamma Anna Maria, del fratello Mauro, dell'adorato nipote Enrico.

L’ultimo saluto a Milena, questo giovedì 26 ottobre alle ore 10.00 presso la chiesa di Vallicelle

C.C.

Pubblicato in Cronaca
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