Notizie sportive nelle Marche
“Il terremoto ci ha colpito duramente ma non ci siamo mai persi d’animo e fin da subito ci siamo rimboccati le maniche. È stata dura ma non abbiamo perso neanche un minuto”. È Angela Bassetti, responsabile della nuova filiale della Bcc dei Sibillini di Macerata che sabato aprirà al pubblico. Un risultato importante frutto di un duro lavoro e di un particolare attaccamento al territorio. La Banca è alla sua settima filiale, dopo la prima a Pieve Torina e a seguire Camerino, Caldarola, Castelraimondo, San Severino, Tolentino. “Abbiamo quasi 100 anni di storia alle spalle - prosegue la responsabile - con forti legami con il territorio. La nostra forza sono anche le persone, il presidente, il direttore generale, tutti noi dipendenti che affianchiamo il cliente a tutto tondo. Vi aspettiamo sabato”. 

Un risultato non scontato visto il terremoto che tre anni fa ha reso inagibili tre filiali della banca (quella di Pieve Torina, di Camerino e di Caldarola) e che ha colpito gli stessi dipendenti: “Con le scosse siamo stati colpiti tutti o quasi in prima persona. Tutti abbiamo perso la casa o comunque abbiamo avuto problemi in famiglia ma nonostante questo ci siamo subito rimboccati le maniche. La domenica del 30 ottobre - racconta - un mio collega è andato subito a prendere i soldi e i documenti e con gli scatoloni abbiamo recuperato tutto, mettendoci a disposizione dei clienti. Siamo andati tutti alla filiale di Tolentino che era quella più grande e ancora agibile, ci siamo sistemati nell’archivio e ognuno di noi cercava di portare avanti le proprie filiali. È stata dura ma non abbiamo perso un minuto”.

Poi è arrivato un camper attrezzato a banca ed è stata un’esperienza che Bassetti ricorda con commozione. Permetteva ai dipendenti della Banca dei Sibillini di essere alcuni giorni a Pieve Torina ed altri a Caldarola continuando così ad essere vicini ai propri clienti: “Le persone venivano da noi per cercare conforto, si sfogavano ed era più importante questo di tutto il resto. È stata un’esperienza forte. Poi i contanair, i due attacchi al bancomat di Caldarola. Ma ci siamo sempre per i clienti”.
g.g.
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Arriva lontano il progetto CASA, acronimo di Cosa Accade Se Abitiamo, che è tra i finalisti del Premio Luisa Minazzi a Casale Monferrato.
Il progetto nato a Frontignano di Ussita, una frazione a 1.350 metri nel cuore del Parco dei Monti Sibillini prende vita in uno spazio che ospita residenze creative per affiancare alla ricostruzione materiale una immateriale, identitaria, culturale. Ad animare lo spazio è un’associazione fondata da alcuni ragazzi che proprio tre anni fa su questo territorio si sono incontrati e ritrovati (Chiara, Patrizia, Roberto, Christian, Marta, Federica e Mauro). L’obiettivo? Creare un punto di vicinanza, supporto e condivisione di quotidianità con la popolazione residente ma anche per coloro che vogliano contribuire alla ripresa di un Appennino ferito ma presente, tramite progetti di sviluppo, condivisione di conoscenze e produzioni artistiche. Un centro culturale, insomma, all’insegna anche del turismo responsabile e della sostenibilità ambientale, finanziato sia dagli organizzatori, sia grazie a libere donazioni di chi lo attraversa. 

Etica, rispetto e tutela dei diritti, solidarietà: sono soltanto alcuni dei valori su cui si fonda l'impegno civile e che da domenica 1 a venerdì 6 dicembre troveranno spazio a Casale Monferrato (AL) durante la terza edizione del Festival della Virtù Civica, che avrà il suo momento conclusivo nell’ormai tradizionale cerimonia di consegna del Premio “Luisa Minazzi - Ambientalista dell’anno”.
Il Festival nasce infatti nel 2017 per valorizzare la presenza a Casale Monferrato degli otto candidati al Premio, chiamandoli a condividere le loro storie ed esperienze unitamente a quelle di altri significativi esempi di impegno civile.

Gli otto finalisti che il Comitato organizzatore ha selezionato per l'edizione 2019, sulla base delle segnalazioni inviate dalla Giuria preliminare, raccontano l'Italia migliore, quella che non ha paura di cambiare e di impegnarsi, perché sa che la posta in palio è la più importante: il futuro.
I candidati 2019 al Premio – le cui votazioni si sono concluse nella giornata del 24 novembre – sono Margherita Eufemi, docente presso il Dipartimento di Scienze Biochimiche della Sapienza di Roma, che ha studiato con il suo gruppo di ricerca i rischi di neoplasie nella valle del Sacco, in Ciociaria, collegati al Lindano, un insetticida da anni bandito; lo spazio C.a.s.a., che a Frontignano di Ussita, zona terremotata nel cuore del Parco dei Monti Sibillini, ha dato vita ad una residenza creativa che punta a ricostruire le radici identitarie;
Agitu Ideo Gudeta, che dalla natia Etiopia, dove ha affrontato una battaglia contro il land grabbing rischiando l'arresto, è giunta in Trentino e ha fondato una azienda agricola dove alleva, nonostante le difficoltà, splendide capre Mochena altrimenti destinate all'estinzione; Gerlando Iorio, che come incaricato del Ministro dell’Interno sta operando per contrastare i roghi dei rifiuti in Campania; Stefano Liberti, giornalista d'inchiesta e documentarista che con i suoi lavori lotta per risvegliare la consapevolezza dei cittadini; Franco Lorenzoni,
pedagogista ed insegnante che con la Casa laboratorio di Cenci, da lui fondata, ha creato un modello educativo centrato sul dialogo fra le generazioni; i soci della Cartiera Pirinoli di Roccavione, nel Cuneese, che da lavoratori licenziati a seguito di un fallimento, si sono riuniti in una cooperativa orientandola verso l’economia circolare; Paola Francesca Rivaro, “la signora dei ghiacci”, che combatte in difesa del clima grazie anche alla ricerca compiuta in otto diverse spedizioni in Antartide, nel Mare di Ross.

GS
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Giovedì, 28 Novembre 2019 08:55

C1 Notizie - 27 novembre

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Giovedì, 28 Novembre 2019 08:50

C1 Notizie - 26 novembre

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Giovedì, 28 Novembre 2019 08:38

Il luppolo arriva nelle terre dei Monti Azzurri

Al via la coltivazione del luppolo nell'Unione Montana dei Monti Azzurri.
Per discutere di questo progetto ci sarà un convegno sabato 30 novembre, nel pomeriggio, a Sant'angelo in Pontano.

"Dopo la promozione della mela rosa di Monte San Martino - dice il presidente Giampiero Feliciotti - con i suoi ben 15 seminari di divulgazione e la coltivazione di oltre 15.000 piante di mela rosa, inizia ora un nuovo percorso per la valorizzazione del luppolo, attraverso una ricerca secondo gli indirizzi del CREA nazionale, e in accordo con la Federazione Coltivatori Diretti di Macerata e tutti i birrifici dell’area.

Si inizia non a caso a Sant’Angelo in Pontano - aggiunge - , grazie alla collaborazione della giovane azienda Luppoleto Malesta di Giusanna Di Masi che porterà la sua esperienza".

Ci saranno anche testimonianze di aziende nonchè della associazione nazionale luppoli italiani, con l'esposizione del progetto di ricerca HIGHOPS della Università Politecnica delle Marche.
"L’intenzione - conclude Feliciotti - è quella di fare ricerca e certificare un luppolo autoctono che dia possibilità di recupero dei seminativi abbandonati e, contestualmente, porti ad una crescita economica".

GS

Foto di Alessia Limone
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Mercoledì, 27 Novembre 2019 18:41

Il comandante della stradale saluta Camerino

Dopo circa 10 anni alla guida del distaccamento di Polizia Stradale di Camerino il comandante  Alberto Luigi Valentini, lascia la città ducale. In partenza per seguire il corso per Commissario di Polizia, il comandante Valentini è stato raggiunto dai saluti del sindaco Sandro Sborgia. Cordiale l'incontro tra i due che ha avuto luogo nella sede provvisoria comunale, al termine del quale il primo cittadino ha voluto ringraziarlo a nome dell'intera comunità per l'indiscussa professionalità con la quale ha svolto il suo incarico. Il sindaco ha consegnato a Valentini un simbolico ricordo, cogliendo l'occasione per estendere doverosa gratitudine a tutto il Distaccamento di Polizia stradale Camerino, per il servizio quotidiano svolto sul territorio.
cc
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Sabato 30 novembre torna  la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare che giunge alla sua 23^ edizione. Anche a Camerino si potrà donare parte della propria spesa e partecipare a questa esperienza del dono che genera solidarietà e aiuto. Un momento  di sensibilizzazione della società civile al problema della povertà alimentare che a Camerino vede l'adesione di due supermercati all'interno dei quali saranno a disposizione dei volontari che accoglieranno coloro che vorranno donare parte della loro spesa a favore dei poveri e dei bisognosi. " Un gesto di carità che va nella direzione del messaggio che Papa Francesco ha pronunciato in occasione della Terza Giornata Mondiale dei poveri- spiega Michele Aleffi- Quest'anno il Papa ci ricorda che "i poveri non sono dei numeri ma delle persone a cui andare incontro" e secondariamente ma non per importanza, oltre al piatto caldo, i poveri hanno bisogno dei nostri cuori e della nostra presenza per superare la solitudine. Saremo presenti nei due supermercati con numerose associazioni e gruppi, tra cui alpini, scout e quest'anno anche con la partecipazione delle scuole- aggiunge Aleffi-; i volontari si alterneranno per l'intera giornata di sabato 30 novembre. Terminata l'iniziativa, gli alimenti verranno raccolti e poi stoccati presso il Centro agroalimentare di San Benedetto del Tronto e da qui poi distribuiti mensilmente a tutte le Opere di Carità presenti nella provincia. Quello che è bello- conclude Aleffi- è che nonostante le difficoltà che stiamo registrando in questo periodo, le persone si dimostrano sempre disponibili con la loro grande generosità. I numeri parlano da soli: lo scorso anno, in tutta Italia sono stati racolti circa 8300 tonnellate di generi alimentari e più di 5 milioni di italiani hanno risposto a questa iniziativa". 
cc 

Colletta save the date


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Serviti altri cinque Comuni con l’Acquedotto del Nera. Manca però, ad un mese dalla fine dell’anno la conferma dell’attuale concessione da parte della Regione di 200 litri al secondo. Prima dell’agosto 2018 la concessione era di 150 litri al secondo e questi 50 litri di differenza sono fondamentali per garantire l’attuale servizio ma alla Regione mancherebbe un parere imprescindibile da parte dell’ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini. 

Gioie e dolori condivise oggi dal presidente dell’Aato 3, Stefano Montemarani, in conferenza stampa. Insieme a lui, Marco Blunno, Presidente Società per l´Acquedotto del Nera, Giorgio Piergiacomi, Presidente Apm, Fabio Marchetti, Amministratore delegato Astea, Romano Carancini, Sindaco di Macerata e Simone Pugnaloni, Sindaco di Osimo. 

“Con i 50 litri al secondo aggiuntivi derivanti dalla sorgente San Chiodo, a Castelsantangelo sul Nera - ha detto Montemarani - abbiamo potuto erogare acqua di ottima qualità e a costi contenuti aggiungendo anche i comuni di Treia, Appignano, Montecassiano, Montefano e Osimo. Qualora non venisse confermata questa concessione, questi comuni si troveranno a dover rinunciare a tale preziosa risorsa. E lo opera dell’acquedotto, che dobbiamo assolutamente portare a termine, va avanti da tanti anni e a conclusione arriverà a porto Recanati passando per Osimo, Loreto e Castelfidardo. È il nostro mandato - aggiunto - la forte volontà di tutti i sindaci perché cittadini hanno già pagato per un servizio che ancora non tutti riescono ad avere”.

L’acquedotto a quindi raggiunto 11 comuni su 22 soci e anche il presidente della società dell’Acquedotto sul Nera ha ribadito l’importanza di ottenere la conferma della concessione, elogiando poi il grande lavoro di squadra che è stato fatto: “ L’acqua è di qualità eccellente, non necessita di spese di sanificazione e potabilizzazione e ora ci sono in ballo questi 50 litri al secondo che sono fondamentali. Noi, come società, diamo un contributo del 30 - 40 per cento, E con noi sono coinvolti anche Assm di Tolentino, Assem di San Severino, Apm di Macerata e Astea di Osimo”.

Il sindaco Carancini da parte sua ha ringraziato Blunno Per il lavoro che hai svolto insieme alla sua governance: “poter far arrivare l’acqua minerale in tutti questi comuni è una grossa soddisfazione anche per noi sindaci che vogliamo completare la missione con il coinvolgimento di Apm e Astea. Apm peraltro - ha spiegato - ha anticipato un intervento che poi la società dell’acquedotto rimborserà. Solo per un attimo possiamo pensare al risultato perché dobbiamo metterci subito al lavoro per tutti gli altri cittadini che al momento non possono usufruire di un servizio. Di sicuro essere al 27 novembre e non avere ancora la proroga della concessione di certo non aiuta. Serve un’intesa con il Parco Nazionale dei Sibillini. E poi scandaloso che il governo nazionale, con la silente posizione della regione, abbia finanziato l’anello dei Sibillini e non l’acquedotto”.

In chiusura Montemarani ha chiarito che per la conferma della concessione “serve l’ok vincolante dell’ente Parco, nello specifico dei dati che testimonino che il corso del fiume non sarebbe inficiato dai prelievi dell’acqua. La società dell’acquedotto da parte sua ha già prodotto la documentazione di propria competenza”.

G.G.
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E' il concerto in programma a Camerino il prossimo 30 novembre, di Giorgio Canali e Rossofuoco, a dividere la politica della città.
Sulla questione, infatti, interviene il consigliere di minoranza, nonchè ex vice sindaco, Roberto Lucarelli che, in una nota, attacca la maggioranza sulla scelta di patrocinare l'iniziativa.

"Mi sembra assurdo - commenta Lucarelli -  che nella città che ha visto morire Bergamin e ha intitolato una scuola ad un altro "sbirro del re", quale Salvo D'Acquisto, vi sia il patrocinio del Comune per chi predica odio e rimpiange di non aver ucciso tutti “i preti, ‘i fascisti’ e gli sbirri”. Camerino ha bisogno di attività culturali e ludiche che permettano, così come si é cercato di fare in passato, di ricompattare il tessuto sociale che la compone. Patrocinare, e pagare, personaggi sicuramente divisivi non è un modo di fare “cultura per tutti”.

Credo - aggiunge - che questo non possa essere il momento delle iniziative decisamente partitiche e di chiara collocazione politica. Camerino non è un centrosociale della sinistra estrema e non si cerchi di trasformarcelo. Il sindaco dovrebbe patrocinare iniziative per la città, non per lo schieramento politico che gli ha offerto la candidatura a primo cittadino.

Mi sembra assurdo che chi indossa, sicuramente onorandola, la divisa dell’Arma possa patrocinare e pagare lo spettacolo di un soggetto che si esprime in certi termini, seminando odio e predicando violenza. Tra l’altro ricorrendo persino a bestemmie".
Poi il riferimento ai testi delle canzoni di Giorgio Canali che esprimono contrarietà ai personaggi della chiesa: "Voglio ricordare al sindaco che, da quando veste la fascia, ha tagliato nastri, simbolo di speranza e rinascita, accanto anche a personalità ecclesiastiche, quelle stesse che il cantante, al quale il Comune ha concesso il patrocinio, vorrebbe morte".

GS
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In corso a Muccia le opere di demolizione  di palazzo Tupini ex sede degli uffici comunali. Di fronte a quel pezzo di storia del paese che sotto l'azione dei mezzi meccanici si va via via disintegrando, sono puntati gli occhi commossi dei cittadini e dello stesso sindaco Mario Baroni. Posto all'ingresso del cuore di Muccia, l'edificio per lunghi anni ha ospitato gli uffici comunali e la farmacia. 

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"L'emozione è grande - commenta il primo cittadino Mario Baroni- Pur non essendo più di proprietà comunale, quell'edificio esisteva da appena la guerra. In quell'area c'era già la sede del vecchio comune che incendiata durante l'ultima guerra mondiale, fu ricostruita anche grazie al contributo dell'onorevole Umberto Tupini la cui famiglia era originaria di Muccia. All'ingresso del palazzo - spiega il sindaco- una lapide ne ricorda l'inaugurazione avvenuta nel 1946 e alla quale partecipò lo stesso on.Umberto Tupini, all'epoca Ministro di Grazia e Giustizia, vice presidente dell'Assemblea Costituente e uno dei padri della nostra CostituzioneVederlo cadere a pezzi fa un certo effetto, proprio perchè pur non essendo più sede degli uffici comunali e ormai di proprietà privata, il palazzo racchiude un forte segno identitario del nostro comune". Quanto all'ultima casa comunale, l'edificio di riferimento è invece Palazzo Paparelli in vicolo dell'Arco, acquistato a suo tempo dall'amministrazione e attualmente inagibile. "Sarà quella la nostra sistemazione futura non appena avremo la possibilità di avere i fondi per poterlo ricostruire- dice il sindaco- Poco prima del sisma del 24 agosto 2016 eravamo pronti ad inaugurare la parte inferiore dello stabile della quale era stato ultimato il restauro. Dopo tutta la devastazione, dovremmo rimettere di nuovo le mani al recupero dell'immobile che ci auguriamo di poter avviare quanto prima, in modo da lasciare i container e riuscire ad avere una struttura che sia degna di un comune".  
cc


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